Nicola Bortolaso e Pierlorenzo Vantini a Verona
Testo: Angela Lion
Un pizzico di genius loci, abbondante perseveranza, fattiva determinazione - progredire sì, ma con i piedi ben ancorati a terra - fortuna quanto basta: ecco gli ingredienti per un sano e proficuo mix di longevità lavorativa. Lo studio Bortolaso Vantini ha trovato in questa ricetta il giusto equilibrio per garantire un operato durevole e di qualità. Iniziamo così una serie di incontri con alcuni esponenti del cosiddetto “professionismo”, ovvero con quegli architetti impegnati all’interno della prassi delle trasformazioni urbane e territoriali e che hanno lasciato molti segni della loro opera. L’incontro fatale tra Nicola Bortolaso e Pierlorenzo Vantini, titolari dell’omonimo studio associato, avviene ai tempi del liceo attraverso la passione comune per la vela. Gli studi universitari a Firenze si concludono non a caso con una tesi in disegno industriale, la progettazione della ‘barcatram’: una navetta su acqua per piccoli spostamenti della collettività. I relatori furono due esperti di questo settore, Roberto Segoni e Giovanni Klaus Koenig, ideatori del jumbotram di Milano, con cui lo stesso Vantini aveva lavorato nel capoluogo fiorentino realizzando un volume sulla storia della MotoGuzzi. L’idea è interessante, ma la scarsa esperienza e i tempi non sono ancora maturi per
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2016 #01