ArchAlp_08

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LP Birdwatching a Tetto Lupo Atelier mobile 3 Cuneo Sara Ambrosoli, Luca Barello, Paolo Cavallo, Paolo Golinelli, Luca Malvicino Politecnico di Torino Il Parco Fluviale Gesso e Stura che si snoda lungo i due corsi fluviali dalla montagna alla pianura è anche la principale area verde della città di Cuneo, più domestica lungo lo Stura, più selvaggia lungo il Gesso. Il Parco svolge da anni un’azione capillare di educazione ambientale, attraverso un vasto ventaglio di attività in tutte le stagioni dell’anno. Nell’ambito dell’allargamento delle attività didattiche e di sensibilizzazione naturalistica, lungo un frequentato percorso ciclo-pedonale che in futuro collegherà Cuneo con Fossano, poco più a nord della confluenza tra i due torrenti, tra campi e filari di pioppi, il Parco ha individuato nei laghi di Tetto Lupo il luogo ideale per collocare un punto di birdwatching utilizzabile da professionisti come da semplici amatori oltre che a scopo didattico. I laghi, bacini di una piccola centrale idroelettrica, sono infatti meta di numerose specie di fauna avicola che varia al variare della profondità dell’acqua, tra le quali aironi, cormorani, folaghe, gallinelle, tuffetti, alzavole, cinciallegre e piro piro. Questo è stato tema del terzo workshop di atelier

mobile, summer school nomade e internazionale di architettura, preceduto da sopralluoghi e incontri con i tecnici del parco e con gli specialisti dell’Oasi naturalistica “La Madonnina” che ci hanno messo a conoscenza delle necessità tecniche e funzionali del punto di osservazione, fase preliminare completata con la ricerca e lo studio di analoghe costruzioni realizzate in zone umide, oasi e riserve in diverse situazioni ambientali e climatiche. Il workshop si è svolto dall’8 al 13 settembre scorsi: studenti e neolaureati in architettura, la maggioranza dei quali alla prima esperienza costruttiva, hanno sviluppato il progetto guidati dal gruppo di docenti di atelier mobile e con la revisione critica di architetti e artisti invitati. La struttura è stata quindi realizzata sotto la supervisione di un falegname specializzato utilizzando una “scatola di costruzioni” predefinita, contenente 2 metri cubi di travetti e tavole di legno di abete e 30 mq di arelle di bamboo. Il punto birdwatching è un’architettura lineare che segue il percorso e il bordo del lago, landmark e punto di sosta lungo la pista ciclabile con un’estremità compatta verso il ponte e Cuneo e l’altra che si sfuma verso il bosco e i campi a nord. Aperture a varie altezze permettono l’osservazione di scorci differenti del lago e del bosco sia in piedi sia seduti, consentendo di osservare specie che vivono in habitat differenti, i davanzali consentono l’appoggio di binocoli e apparecchi fotografici, le aperture inferiori sono dedicate ai bambini e ai più curiosi, la seduta è anche un punto di sosta per ciclisti e camminatori. Una serie di pannelli illustrano le specie osservabili e descrivono le norme di comportamento del birdwatcher attento alla conservazione della natura (www.ateliermobile.org). atelier mobile_ Sara Ambrosoli, Luca Barello, Paolo Cavallo, Paolo Golinelli, Luca Malvicino atelier partecipanti_Simone Casa, Sara Giaveno, Paolo Lisa, Lingyuan Meng, Lorenzo Penna, Giulia Simone con Daniele Ambrosoli (junior) falegname_Mattia Carrera con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e di Baladin Cafè Cuneo con il patrocinio dell’Oasi naturalistica “La Madonnina”, Sant’Albano Stura e di Pro Natura Cuneo

Fotografia di atelier mobile.

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