L’artigiano e il campione Giuseppe Scelzo è un maestro costruttore di organetti e interprete polivalente di strumenti aerofoni, Rocco Errichetti ha vinto i campionati mondiali di organetto.
Una ventina d’anni fa, ad Acerenza, durante i festeggiamenti per il nono centenario della costruzione della cattedrale, il gruppo musicale “Lucania Liscio” invitato a rallegrare le celebrazioni e guidato da Giuseppe Scelzo, suonatore, costruttore, accordatore di organetti allora dotato di discreta capigliatura, s’imbatté in Rocco Errichetti, un bambino di dieci anni che armeggiava con maestria uno strumento più grande di lui. Per la prima volta, Rocchino da Ruoti, futuro campione del mondo di organetto, si esibiva sul palco insieme all’uomo dalle cui mani oggi nascono alcuni tra i più straordinari strumenti a mantice del mondo. Opere d’arte assemblate pezzo per pezzo attraverso lunghi e complessi fasi di costruzione. ”Si vedeva subito che Rocchino aveva i numeri” dice Giuseppe vent’anni dopo nella sua casa-laboratorio in via Infante 2 a Brienza. “Quella sera fu il padre di Rocco a chiederci se il figlio poteva suonare insieme a noi. Accettammo con entusiasmo”. In realtà nemmeno lo “stradivari di Brienza” era da meno, visto che a 14 anni, era la metà degli anni 70’, già strimpellava nel gruppo folk “Lucania Verde”. Anche l’amore di Giuseppe per l’organetto incomincia in giovane età. “In realtà all’epoca mi piaceva la fisarmonica; mio padre era un ottimo suonatore. Era un autodidatta che suonava ad orecchio. Per questo motivo voleva che, a differenza sua, dessi carattere didattico alla mia passione, imparando a leggere la musica e la tecnica del solfeggio”. Così Giuseppe incominciò a frequentare le lezioni dell’insegnante Giuseppina De Rosa a Brienza. Poi affinò l’arte a Potenza e presso il conservatorio locale e infine, erano gli anni ’80, conseguì il diploma di quinto anno di pianoforte al conservatorio di Salerno. Erano studi che vertevano soprattutto sul pianoforte. E a Giuseppe interessava la fisarmonica. Così nell’82 per stare più vicino all’oggetto dei suoi desideri, gli