Agenda lavori. Sud e Isole
La gestione dei melari
di Vincenzo Stampa
Ogni volta che manipoliamo l’alveare, le api sono costrette a modificare l’assetto faticosamente raggiunto con le loro proprie forze. Perché non è che si aspettino qualcosa da noi! E’ vero anche però che, grazie all’acquisizione di una lunga esperienza sul campo, ci sono allevatori di api che sono riusciti ad entrare in stretta sintonia con il “carattere” delle colonie, tenendo inoltre conto delle mutazioni e delle interferenze esterne che pure recano danno. Ecco come giungere ad un corretto equilibrio uelli del biberon: Un amico che ne capisce mi ha detto di fare… Così ragionano i “succhiatori di pappe pronte”, gli stessi che regolarmente attribuiscono alle api tutti i fallimenti.
Foto Vincenzo Stampa
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Quelli del pane raffermo: Come posso fare per migliorare l’efficienza dell’alveare? Fortunatamente cresce questa categoria, di quelli cioè che aggrediscono i problemi, con la caparbietà di chi rosicchia un pezzo di
Fig 1. Alveare naturale alloggiato nell’intercapedine di un muro, si nota la disposizione delle scorte e della covata.
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pane raffermo, cercando soluzioni produttive razionali in parallelo alle esigenze delle api. Tutte le volte che l’apicoltore mette le mani nell’alveare interferisce non solo con l’organizzazione e il progetto di vita dell’alveare ma, sopra tutto, con il processo realizzativo dei suoi obiettivi. È importante sottolineare che i processi realizzativi non sono rigidi, come quelli di un congegno meccanico, ma adattabili oltre che alla forma e dimensioni dello spazio disponibile, anche a diverse situazioni impreviste come è l’intervento dell’apicoltore. Ad ogni azione di disturbo l’alveare reagisce creando un nuovo equilibrio funzionale e dinamico tendente a ripristinare una situazione vivibile. L’apicoltore che conosce i meccanismi comportamentali dell’alveare, calibra il suo intervento, nei tempi e nei modi, nella prospettiva di un risultato favorevole, per lui e per le api, che sarà raggiunto in conseguenza della reazione provocata. L’apicoltore si misura ogni giorno direttamente con i suoi alveari, di fronte a situazioni contingen5/2018