Sicurezza sul lavoro e videoterminali

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Sicurezza sul lavoro e videoterminali  La sicurezza sul luogo di lavoro consiste in tutta quella serie di misure di prevenzione e protezione , che devono essere adottate dal datore di lavoro, dai suoi collaboratori (i dirigenti e i preposti), medico competente e dai lavoratori stessi.  Le misure di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori hanno il fine di migliorare le condizioni di lavoro, ridurre la possibilità di infortuni ai dipendenti dell'azienda, agli altri lavoratori, ai collaboratori esterni e a quanti si trovano, anche occasionalmente, all'interno dell'Azienda.  Misure di igiene e tutela della salute devono essere adottate al fine di proteggere il lavoratore, da possibili danni alla salute come infortuni sul lavoro e malattie professionali(che nascono cioè in conseguenza della mansioni svolte), nonché la popolazione generale e l'ambiente.  In Italia, la salute e la sicurezza sul lavoro sono regolamentate dal Decreto legislativo 81 del 2008 (conosciuto come Testo Unico Sicurezza Lavoro), entrato in vigore il 15 maggio 2008, e dalle relative Disposizioni correttive, ovvero dal "Decreto legislativo 106/2009".  Si definisce infortunio un evento improvviso e imprevedibile che danneggia la salute di una persona dal quale sia derivata o la morte o l' inabilità permanente o temporanea al lavoro e che comporti l’astensione dal lavoro per più di tre giorni.  Sono riconosciute come malattie professionali tutte quelle ricomprese nelle tabelle di legge appositamente create e altre non elencate nel caso in cui il lavoratore dimostri l'origine lavorativa della malattia professionale da cui è affetto, con una diagnosi medica che accerti un nesso causale tra malattia e condizione lavorativa.  L’attività di prevenzione ha lo scopo di diminuire i rischi analizzando i vari fattori visti nei diagrammi precedenti in modo da garantire Rendimento del lavoro e Benessere del lavoratore  Se ne occupa una scienza chiamata ergonomia: è quella scienza che si occupa dell'interazione tra individui e tecnologie, allo scopo di migliorare la soddisfazione dell'utente e l'insieme delle prestazioni del sistema.  La qualità del rapporto tra l'utente e il mezzo utilizzato è determinata dal livello di ergonomia. Il requisito più importante per determinare questo livello è la sicurezza, seguito dall'adattabilità, l'usabilità, il comfort, la gradevolezza, la comprensibilità, e così via.  Obiettivi dell’ergonomia sono: Analisi degli effetti della tecnologia produttiva sull'uomo a livello di salute, di prestazione e di comportamento; Progettazione di situazioni lavorative adeguate alle esigenze dell'attività ed alle capacità potenziali dell'operatore, al fine di evitare il logoramento fisico e mentale ed aumentare il rendimento; Si pone come disciplina preventiva, avendo lo scopo di studiare come evitare l'insorgenza di effetti dannosi.  La legge prescrive misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro come  la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza;  la programmazione degli interventi di prevenzione,  l’eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico;  il rispetto dei principi ergonomici nell’organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo;  la sostituzione di ciò che è pericoloso  la limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio;  l’utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro;  il controllo sanitario dei lavoratori;  l’allontanamento del lavoratore dall’esposizione al rischio per motivi sanitari inerenti alla sua persona e l’adibizione, ove possibile, ad altra mansione;  l’informazione e formazione adeguate per i lavoratori;  l’informazione e formazione adeguate per dirigenti e i preposti alla sicurezza  l’informazione e formazione adeguate per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;  l’istruzioni adeguate ai lavoratori;


le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato;  l’ uso di segnali di avvertimento e di sicurezza;  la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti. Obblighi del datore di lavoro  nominare il medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal presente decreto legislativo.  designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;  nell’affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza;  fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente;  prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;  richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione;  inviare i lavoratori alla visita medica entro le scadenze previste dal programma di sorveglianza sanitaria e richiedere al medico competente l’osservanza degli obblighi previsti a suo carico nel presente decreto;  nei casi di sorveglianza sanitaria, comunicare tempestivamente al medico competente la cessazione del rapporto di lavoro;  adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;  informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;  adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento;  astenersi, salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato;  consentire ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute; Obblighi dei lavoratori  Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.  contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;  osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale;  utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza;  utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;  segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi, nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e


fatto salvo l’obbligo di eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;  non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;  non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori  partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro;  sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente.  La legge prevede che in tutte le aziende pubbliche e private venga predisposto un apposito Documento di Valutazione dei rischi per i lavoratori, sotto la responsabilità indelegabile del datore di lavoro (che eventualmente può farsi supportare dalla consulenza di professionisti esperti della materia).  Le misure di prevenzione e protezione, nonché i dispositivi di protezione individuale da adottare e gli interventi di adeguamento indicati su questo documento dovranno poi essere attuati immediatamente o a breve termine se hanno carattere di urgenza, o saranno inseriti nella programmazione aziendale se si tratta di lavori di adeguamento previsti a medio o a lungo termine.  Deve contenere la Relazione sulla valutazione dei rischi: contenente l'indicazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa. Questa analisi è in genere divisa secondo più fattori di rischio, ad esempio: ambienti di lavoro, macchine, attrezzature, agenti chimici, fisici e biologici, aspetti organizzativi e gestionali, ecc. L'analisi è preceduta dalle informazioni sull'attività e sull'organigramma aziendale. Devono inoltre essere indicati i criteri utilizzati per la valutazione dei rischi.  Deve contenere la Indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate al fine di eliminare i rischi individuati, o nel caso in cui non sia possibile eliminarli completamente, ridurre il rischio a un livello "accettabile".  Deve contenere Elenco dei dispositivi di protezione individuale, che sono gli indumenti di protezione che i lavoratori indossano al fine della protezione individuale (ad esempio: calzature di sicurezza, casco, guanti, mascherine, ecc.)  Deve contenere il Programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, in cui si indicano tutte quelle misure che devono essere intraprese al fine di migliorare i livelli di sicurezza nel tempo (manutenzioni, verifiche, attività di informazione e formazione dei lavoratori ecc.). Rischio da videoterminale  Le norme sulla sicurezza e salute sul lavoro individuano pericoli derivante dall’uso prolungato e non corretto di apparecchiature dotate di videoterminale come i computer  In particolare abbiamo rischi connessi alla  la vista e gli occhi  la postura e l’affaticamento fisico e mentale (stress)  le condizioni ergonomiche e di igiene ambientale Rischi per la vista e gli occhi  Si tratta generalmente di disturbi reversibili dovuti ad un eccesso di fatica a carico dell’apparato visivo  I sintomi principali possono essere: Bruciore, Lacrimazione,sensazione di oggetti estranei nell’occhio, fastidio alla luce, pesantezza  I diffusi difetti visivi quali ad esempio la presbiopia, miopia, ipermetropia, ecc., possono contribuire, se mal corretti, a creare un eccesso di fatica dell’apparato visivo (astenopia). I difetti della vista pur non essendo riconducibili all’uso dei videoterminali, vanno adeguatamente corretti.  Una posizione troppo ravvicinata degli occhi allo schermo sollecita fortemente i muscoli oculari, per la messa a fuoco dell’immagine. Pertanto quanto più vicina e prolungata è la permanenza davanti ad un videoterminale maggiore sarà la sollecitazione muscolare e di conseguenza i fastidi.  Alcuni fattori ambientali possono causare o aggravare disturbi a carico dell’apparato visivo, Ad esempio: l’inquinamento dell’aria interna al locale dovuta al cattivo funzionamento dell’impianto di condizionamento,


presenza di fumatori, presenza di agenti chimici o fisici (eccesso di fotocopiatrici in ambienti poco areati, rivestimenti e/o arredi tossici, ecc.), secchezza dell’aria. DISTURBI OCULO VISIVI Come prevenirli:  ai primi sintomi di affaticamento fare piccole pause  socchiudere le palpebre per 1/2 minuti  distogliere lo sguardo dagli oggetti vicini e rivolgerlo verso quelli lontani  verificare l’illuminazione e le tende  eliminare riflessi e/o abbagliamenti  seguire con lo sguardo il perimetro del soffitto Rischi connessi alla postura  Si tratta di disturbi muscolo-scheletrici che provocano dolore più o meno acuto, senso di peso, fastidi al collo , alla schiena, alle spalle ed alle mani.  Le cause dei disturbi prima citati possono essere molteplici e tra queste vi sono:  posizioni di lavoro non idonee a causa della inadeguatezza degli elementi di arredo che non permettono una postura corretta  permanenza eccessiva davanti ad un videoterminale anche se in possesso di una postazione adeguata ed ergonomica  DISTURBI MUSCOLO SCHELETRICI Sensazioni: senso di peso, di fastidio; intorpidimento; dolore; rigidità di collo, schiena, spalle, braccia, mani  Cause: posizione di lavoro scorretta, errata scelta degli arredi , posizione di lavoro fissa e mantenuta per lungo tempo, movimenti rapidi e ripetitivi delle mani (uso di tastiera e mouse),  Come prevenirli: verificare che la parte alta del monitor sia al livello degli occhi, verificare la distanza del monitor e della tastiera, stare seduti ben eretti con i piedi ben poggiati, regolare bene l’altezza e l’inclinazione della sedia, ai primi sintomi di dolore al collo o alle estremità concedersi una pausa alzandosi e muovendosi  LA POSIZIONE CORRETTA  Tronco: posizione eretta, fra 90 e 110° per evitare dannose compressioni pelvico-addominali, appoggio del tratto lombare  Gambe: a circa 90°per ridurre l’affaticamento e facilitare la circolazione. Piedi ben poggiati a terra o sul poggia-piedi  Braccia piegate a circa 90°. Avambracci appoggiati nello spazio fra bordo tavolo e tastiera (15 cm)  Occhi: distanza occhi monitor fra i 50 e i 70 cm. Il bordo superiore del monitor deve essere posto all’altezza degli occhi. Affaticamento fisico e mentale  Si tratta di disturbi che si possono determinare quando le capacità di una persona non sono adeguate rispetto al livello della richiesta lavorativa.  Questi disturbi possono dar luogo a dolore di testa, irritabilità, ansia, insonnia e depressione.  Anche in questo caso molte sono le cause che possono dar luogo ai disturbi derivati da stress:  Conflitto uomo-macchina: Quando la macchina è difficile da usare, paura di perdere dati, ecc.  Carico di lavoro: troppo alto o troppo basso, monotonia e ripetitività, assenza di responsabilità o eccessiva responsabilità  Rapporti di lavoro: conflittuali o inesistenti  Fattori ambientali:quando l’ambiente di lavoro è angusto,  rumoroso o disordinato, ecc. Il sedile di lavoro  Il sedile di lavoro deve essere stabile, permettere all’utilizzatore una certa libertà di movimento ed una posizione comoda e regolabile in altezza e inclinazione.  Per realizzare tutto ciò è opportuno che il sedile abbia:  basamento anti ribaltabile a 5 razze  altezza regolabile


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 facile accessibilità da seduti ai dispositivi di regolazione  schienale sufficientemente alto e regolabile tanto in altezza che in inclinazione  adeguato supporto lombare, imbottitura semirigida e rivestimento traspirante Il piano di lavoro deve avere una superficie poco riflettente, avere dimensioni sufficienti e permettere una disposizione flessibile dello schermo, della tastiera, dei documenti e dei materiali necessari. E’ necessario uno spazio sufficiente che permetta ai lavoratori una posizione comoda. Per realizzare quanto detto in precedenza è opportuno che il tavolo abbia:  superficie opaca, chiara ma non bianca  altezza di circa 72 cm, se fissa; se mobile deve permettere una escursione pari a questo livello  spazio sottostante sufficiente a tenere le gambe semidistese e con la possibilità di inserire il sedile  larghezza adeguata al tipo di lavoro, ma che comunque permetta una corretta distanza visiva e un supporto per gli avambracci I caratteri sullo schermo devono avere una buona definizione e forma chiara, grandezza sufficiente e vi deve essere uno spazio adeguato tra i caratteri e le linee. L’immagine sullo schermo deve essere stabile; esente da sfarfallio e da altre forme di instabilità. La brillantezza e/o il contrasto tra i caratteri e lo sfondo dello schermo devono essere facilmente regolabili da parte dell’operatore del videoterminale efac ilmente adattabili alle condizioni ambientali. Lo schermo deve essere orientabile ed inclinabile liberamente per adeguarsi alle esigenze dell’utente. E’ possibile utilizzare un sostegno separato per lo schermo o un piano regolabile. Lo schermo non deve avere riflessi o riverberi che possano causare disturbo all’utilizzatore. L'operatore deve assestare la propria postura comodamente regolando i vari elementi del posto di lavoro: iI tronco deve essere in posizione tendenzialmente eretta, con appoggio del tratto lombare allo schienale per ridurre la compressione dei dischi intervertebrali; gli angoli "braccio-avambraccio" e "coscia-gamba" devono essere di circa 90° (retti) per ridurre al minimo l'affaticamento muscolare e permettere una buona circolazione periferica; l'angolo "tronco-coscia" deve essere all'incirca di 100° per garantire una adeguata distribuzione dei carichi sull'apparato osteoarticolare ed impedire dannose compressioni pelvico-addominali il bordo superiore dello schermo deve essere posto all'altezza degli occhi, o al di sotto di essa, e a una distanza compresa tra i 50 e 70 cm, per evitare l'affaticamento della muscolatura oculare e contratture dei muscoli del collo; la tastiera deve essere disposta in modo tale da permettere l'appoggio degli avambracci (a 15 cm circa dal bordo del tavolo) per evitare contratture muscolari. Gli operatori ai VDT hanno diritto ad una interruzione del lavoro mediante:  pausa  cambiamento di attività Le modalità sono demandate alla contrattazione (anche aziendale) In assenza di contrattazione ha comunque diritto ad una pausa di 15 min. ogni 120 min. LA TASTIERA DEVE ESSERE:  inclinabile e separata dal monitor  lontana dal bordo del piano di lavoro 15 cm.  con superficie opaca e di colore neutro  con simboli chiari IL MOUSE DEVE:  garantire una buona impugnatura (ergonomica)  essere “manovrato” avendo cura di poggiare l’avambraccio al piano di lavoro IL POGGIAPIEDI  Dovrà essere di dimensioni adeguate:  larghezza 45 cm.  profondità 35 cm.  Inclinazione 10-20°  superficie in materiale anti-scivolo


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ILLUMINAZIONE Valori e condizioni ottimali: fra i 200 e i 400 lux pareti, pavimenti, soffitti, porte, piani di lavoro devono essere di colore chiaro e opaco le tende devono consentire la regolazione della luce naturale (es. veneziane) plafoniere anti-abbagliamento Nel caso si utilizzino lampade da ufficio ad illuminazione diretta, anche se schermate, tranne nel caso di alcune specifiche tipologie, è bene che esse vengano montate parallelamente alle finestre e disposte lateralmente rispetto al posto di lavoro in modo che sul soffitto, in corrispondenza del monitor, non ci siano luci accese. preferibile impianto di climatizzazione nella stagione calda la temperatura non dovrebbe essere inferiore di oltre 7°C da quella esterna nelle altre stagioni tra i 18 e i 20°C umidità fra il 40 e il 60% ricambio 32 mc per persona all’ora in assenza di fumatori installare i VDT in locali poco disturbati da fonti di rumore interne o esterne scegliere strumentazione poco rumorosa isolare gli strumenti rumorosi in locali separati o con dispositivi fono-isolanti L’operatore di videoterminale deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. Per operatore si intende colui “che utilizza una attrezzatura munita di videoterminale in modo sistematico ed abituale, per almeno 4 ore consecutive giornaliere, per tutta la settimana lavorativa” . è esercitata dal medico competente sono previste visite: preventive (prima dell’avviamento alla mansione) e periodiche sono previsti controlli degli occhi e della vista, alla colonna vertebrale e agli arti superiori periodicità: biennale per i lavoratori/trici classificati idonei con prescrizioni e/o quelli con più di 50 anni, tutti gli altri ogni 5 anni


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