L’AVVERBIO Gli avverbi sono parole che attribuiscono al verbo una modalità di svolgimento, una localizzazione (nel tempo o nello spazio), ecc. Insomma il ruolo dell'avverbio, nei confronti del verbo, è simile a quello dell'aggettivo nei confronti del nome. Certo è che l'avverbio, questa parola così “economica” perché invariabile, funziona anche in associazione ad altri tipi di parole: può associarsi all'aggettivo: poco bello, meno caro, troppo grande, ecc. può associarsi a un altro avverbio: mai più, troppo presto, ecc. può associarsi a un nome: «Le nostre regioni, soprattutto Sicilia e Sardegna, producono agrumi». può riferirsi a un'intera frase: «Sei andato dal dentista?» «NO!» («Non sono andato dal dentista»). In base al loro significato, si distinguono vari tipi di avverbi : avverbi QUALIFICATIVI che precisano il «modo» in cui si svolge un evento: bene, male, volentieri, chiaramente, dolcemente, abilmente, ginocchioni, bocconi, ecc. Ci sono molte locuzioni (più parole unite insieme con unità di significato) avverbiali qualificative: in fretta, di sicuro, di certo, di male in peggio, ecc.
avverbi DIMOSTRATIVI che determinano il luogo o il tempo: qui, qua, lì, là, quassù, lassù, fuori, dentro, dietro, sopra, sotto, altrove, dappertutto, ecc.. ora, allora, adesso, prima, dopo, oggi, ieri, domani, sempre, mai, talora, ancora, finora, presto, tardi, ecc. Esistono molte locuzioni avverbiali di luogo e di tempo: di qua, di là, di sotto, di sopra, al di fuori, dal di dentro, in su, in giù, per di qua, per di là, ecc.; ogni tanto, una volta, un giorno, all'improvviso, d'un tratto, di tanto in tanto, per tempo, ecc.
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