Notiziario ANPI n.01 gennaio-marzo 2017

Page 9

8 marzo

L’8 marzo la protesta rosa attraversa il mondo Nella Giornata internazionale della donna uno sciopero in 22 nazioni inviterà a sospendere il lavoro contro la violenza e le discriminazioni di Irene Guastalla

L’8 marzo sarà sciopero globale, una protesta che veste di rosa e di nero, capace di abbracciare le donne di 22 paesi nel mondo. Sarà un’astensione reale o simbolica dal lavoro e un’occasione per mobilitare le donne e tutti coloro che pensano sia necessario combattere violenze e discriminazioni. È questo lo spirito del 2017, un anno pronto a mettere da subito sul tavolo i temi della difesa dei diritti e dell’educazione alle differenze. Questo e molto altro, perché la Giornata internazionale della donna raccoglierà la protesta, la voglia di condividere e riunirà le varie anime del movimento femminista che non è morto, anzi. Lo ha dimostrato molto bene l’assemblea plenaria di “Non una di meno” del 4 e 5 febbraio a Bologna, un appuntamento che ha raccolto quasi 2mila donne che hanno redatto il “Piano femminista contro la violenza”. Un modo, come spiegano le organizzatrici, per «unirci alla marea globale determinata a rifiutare la violenza contro tutte le donne in tutte le sue forme. L’oppressione psicologica, culturale che relega le persone in ruoli stereotipati, lo stupro e le molestie, l’abbattimento delle risorse destinate ai centri antiviolenza, la precarietà e i tagli al welfare che ci obbligano a svolgere il lavoro di cura e riproduttivo gratuitamente o in cambio di un misero salario, gli attacchi alla libertà sessuale e ai diritti riproduttivi, le discriminazioni e le gerarchie di genere fin dai banchi di scuola che invadono i media e l’intera società, il razzismo che colpisce ogni giorno le migranti». Le ragioni per scioperare certo non mancano e ogni giorno

trovare risposte diventa sempre più urgente. Per questo alla grande protesta dell’8 marzo si unirà il Coordinamento donne Anpi. Uno sguardo al passato La Giornata internazionale della donna è l’occasione per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo. L’Anpi è, sin dalla sua nascita, impegnata nel sostegno delle donne e delle loro battaglie, donne che, pur comparendo sempre troppo poco sui libri di storia, hanno contribuito, con le loro azioni, alla Resistenza e alle grandi riforme del Dopoguerra. Settant’anni sono passati dal 1947. La guerra era terminata da soli due anni ma tanto era già cambiato. Le donne avevano preso parte alla Resistenza, il loro ruolo e le loro azioni erano state fondamentali. Nel 1943 erano nati i Gruppi di Difesa della Donna, strettamente legati al Cln ma che elaboravano al loro interno già i progetti quali la parità di diritti, di retribuzione e di istruzione tra uomo e donna. Il 2 giugno dell’anno prima le donne avevano acquisito, per la prima volta, il diritto di voto. In quell’anno, anche grazie all’intervento dell’Unione Donne in Italia (Udi), si era sancita la loro eleggibilità, che aveva portato sui banchi dell’Assemblea costituente ben ventuno donne di schieramenti politici differenti. La percentuale femminile era di poco più del 4%, un marzo 2017

notiziario Anpi

9


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.