IERI OGGI DOMANI - I MILLE VOLTI DELL'UNIVERSO FEMMINILE

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Il voto alle donne Nel 1946 un decreto del Presidente del consiglio dei ministri Bonomi concesse anche alle donne il diritto di voto. Esso fu esercitato per la prima volta nel referendum istituzionale , nelle elezioni amministrative e politiche per l’Assemblea costituente avvenuto il 2 Giugno 1946. Una delle battaglie più estenuanti e che in Italia raggiunse un esito positivo solo negli anni ’60 è stata quella contro la prostituzione organizzata e legalizzata. Alla base di questa lotta , ancora una volta la necessità di ribadire l’uguaglianza sociale e i diritti delle donne : anche loro avevano una dignità che lo Stato doveva tutelare e non contribuire a calpestarla. Fu quindi approvata la legge Merlin, dal nome della sua proponente, la senatrice socialista Lina Merlin, che sancì la chiusura delle “case chiuse” e considerò reato lo sfruttamento della prostituzione. Nuovi riconoscimenti ebbero ancora dopo la ventata del 1968, quando le donne di tutti i paesi occidentali reclamarono a gran voce tutti quei diritti che ancora non avevano visti riconosciuti. Fu conseguentemente alle proteste femministe di quegli anni che furono approvate in Italia le leggi sul divorzio e sull’aborto. Molti certo i traguardi raggiunti nel corso degli anni tanto che oggi si è soliti pensare ad una perfetta equità tra sessi.


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