POF MOROSINI 2012/13

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POF 2012\13 - ISTITUTO COMPRENSIVO F. MOROSINI - VENEZIA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE FRANCESCO MOROSINI SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE-EDUCAZIONE DEGLI ADULTI SEDE DI ESAME CILS

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2012\13

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Il POF è

il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extra-curricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. (DPR 275\99, art.3)

Il POF è

il documento con il quale ogni scuola dichiara la propria identità, offrendo alle famiglie degli alunni uno strumento di conoscenza dell’Istituto.

Il POF è

il mezzo attraverso cui si armonizzano gli interventi educativi, didattici e organizzativi della scuola stessa, sulla base della Costituzione Italiana e degli Indirizzi Ministeriali.

Il Piano dell’Offerta Formativa

illustra la struttura, l'organizzazione della scuola e le attività che vi si svolgono

presenta tutti i progetti, le attività e i servizi offerti dall'istituto

descrive le azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni concretamente rilevate

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Il Piano dell’Offerta Formativa vuole…

Garantire un’organizzazione più funzionale

permettere il confronto con l’utenza, per verificare quelli che sono i reali bisogni di alunni e genitori

Estendere il campo dell’offerta formativa

fornire le necessarie informazioni alle famiglie, agli enti locali o ad altri soggetti coi quali la scuola opera

elevare la qualità dei servizi

aprire la scuola al territorio

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Indice LE FINALITA’ DEL NOSTRO ISTITUTO

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IL NOSTRO PROGETTO EDUCATIVO

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ORGANIGRAMMA

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FUNZIONIGRAMMA

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L’ISTITUTO E LE SUE SCUOLE

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I PROGETTI DELL’ISTITUTO

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PROGETTO CONTINUITA’

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17

PROGETTO ACCOGLIENZA

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20

PROGETTO ORIENTAMENTO

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22

PROGETTO INCLUSIONE E INTEGRAZIONE

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24

PROGETTO PER IL SUCCESSO FORMATIVO

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31

PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISABILITA’

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33

PROGETTO TI CAPISCO – I DSA

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44

PROGETTO ICT

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46

PROGETTO VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE

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47

PROGETTO SICUREZZA

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49

PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE

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49

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLITA E ATTIVITA’ ALTERNATIVE

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49

LA SCUOLA DEL 1° CICLO

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SCUOLA PRIMARIA MANZONI

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52

SCUOLA PRIMARIA ZAMBELLI

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70

SCUOLA PRIMARIA CANAL

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84

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO MOROSINI

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104

IL CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE

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121

LE SCUOLE CARCERARIE

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133

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO

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141

RAPPRESENTANTI SINDACALI UNITARIO

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144

COLLEGIO DEI DOCENTI

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144

SEGRETERIA

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145

SERVIZI DI SUPPORTO

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146

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LE FINALITA’ DEL NOSTRO ISTITUTO Art. 34 della Costituzione italiana: “ La scuola è aperta a tutti” e promuove lo sviluppo della persona; a tal fine il nostro Istituto si impegna per essere:

UNA SCUOLA INCLUSIVA

UNA SCUOLA EQUA

UNA SCUOLA ATTENTA

UNA SCUOLA PARTECIPATA

tesa al raggiungimento del benessere di tutti e alla piena realizzazione di sé e dello star bene a scuola.

tesa al successo formativo di tutti e quindi alla rimozione degli ostacoli che non permettono una piena fruizione della cultura come mezzo di

ai bisogni di tutti e di ciascuno, impegnata in interventi di prevenzione , di educazione alla salute e all’affettività.

cioè aperta alla collaborazione con le famiglie e con il territorio.

abbattimento della stratificazione sociale e come mezzo di cittadinanza attiva e consapevole.

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IL NOSTRO PROGETTO EDUCATIVO Il nostro progetto educativo, in coerenza con i principi stabiliti dalla Costituzione, con le Indicazioni per il Curricolo (D.M 31/7/07) e con le raccomandazioni del Parlamento Europeo persegue i seguenti obiettivi: ⇒ Concorrere alla formazione dell’uomo e del cittadino, in collaborazione con le famiglie e con le agenzie educative del territorio; ⇒ Promuovere i processi formativi, utilizzando i saperi (conoscenze) e il fare (abilità e competenza) come occasione per lo sviluppo della personalità dell’alunno in tutte le direzioni: etiche, sociali, intellettuali, affettive… ⇒ Accrescere l’autonomia, rafforzare l’identità e le attitudini dei ragazzi all’interazione sociale; ⇒ Sollecitare i ragazzi a trasformare le conoscenze e le abilità in competenze personali e sociali sostenendoli, così, nella graduale e progressiva conquista dell’autonomia di giudizio e, quindi, di un agire maturo e responsabile; ⇒ Coinvolgere e collaborare attivamente con le famiglie ma anche con gli altri soggetti educativi che operano nel territorio per favorire il successo formativo di ciascuno e di tutti; ⇒ Favorire e sviluppare relazioni educative autentiche volte a valorizzare la persona, a incoraggiare, sostenere, condividere, rispettando gli stili individuali d’apprendimento, soprattutto in presenza di alunni in difficoltà; ⇒ Potenziare le valenze orientative delle varie discipline; ⇒ Consentire agli alunni scelte confacenti alla propria personalità e al proprio progetto di vita, attraverso interventi educativi individualizzati e personalizzati. In particolare: Sviluppare atteggiamenti positivi nei rapporti con gli altri e di attiva partecipazione alle diverse situazioni; Progettare esperienze finalizzate all’educazione alla convivenza democratica; Promuovere iniziative atte a valorizzare le capacità e le abilità dei singoli alunni; Attivare strategie volte alla prevenzione del disagio; Favorire l’inserimento di alunni in situazione di svantaggio o di handicap; Prevedere percorsi di accoglienza e integrazione per gli alunni stranieri.

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Il nostro Istituto, inoltre, intende perseguire per ogni alunno le competenze chiave individuate in sede europea:

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Il nostro Istituto, inoltre, si impegna perché venga superata la separatezza tra scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado attuando, nella sua progettazione, le raccomandazioni presenti nelle Indicazioni per il curricolo che disegnano le caratteristiche educative e formative della scuola del primo ciclo di istruzione. La secondaria di 1°grado, già scuola media, acquista valore dalla contiguità con la scuola primaria, già scuola elementare, di cui è uno sviluppo e non un inizio ex novo di conoscenze, modalità, finalità formative. Le Indicazioni per il curricolo richiamano una continuità tra valenza formativa della primaria e della secondaria di 1°grado, dentro uno sviluppo graduale e un potenziamento della stessa. E’ per questo che i Docenti del nostro Istituto sono impegnati nella definizione del Curricolo verticale e nel Progetto continuità. Il nostro Istituto ritiene che la piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza (artt.2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede l’impegno dei Docenti e di tutti gli operatori della scuola, ma richiede, altresì, la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società (art.4 della Costituzione). In questo senso il nostro Istituto è impegnato a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti per realizzare gli aspetti peculiari di ognuno. La nostra progettazione è quindi orientata affinchè a tutti i nostri alunni siano offerte occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base. Riteniamo infatti che la scuola, seppur dentro la complessità contemporanea, non debba venir meno al suo mandato primario: quello di insegnare i saperi e le conoscenze che sono patrimonio dell’umanità e sono inseparabili dalle competenze relazionali e professionali. Crediamo infatti che la Cultura contribuisca in modo imprescindibile alla formazione della persona e del cittadino. Nella società complessa e spesso contraddittoria in cui ci troviamo, crediamo inoltre che sia indispensabile far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni in modo da promuovere negli stessi la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali e sociali. Questo perché i nostri studenti sviluppino l’autonomia di pensiero. Crediamo che la Scuola realizzi appieno la propria funzione pubblica impegnandosi per il successo scolastico/formativo di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di disabilità o di svantaggio. Lo studente è allora posto al centro della nostra azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In questo modo la scuola fornisce le chiavi per imparare ad apprendere per costruire e trasformare le mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. La nostra scuola inoltre persegue costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative.

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ORGANIGRAMMA DIRIGENTE SCOLASTICO CONSIGLIO DI ISTITUTO STAFF DI DIRIGENZA GIUNTA ESECUTIVA

AREA DIDATTICA

COLLEGIO DEI DOCENTI AREA ORGANIZZATIVA E GESTIONALE

CONSIGLI DI INTERCLASSE CONSIGLI DI CLASSE GRUPPI DI PROGRAMMAZIONE PER DISCIPLINE E CLASSI PARALLELE

Organizzazione ed attuazione degli interventi educativi e didattici tesi a sviluppare un’identità personale consapevole e democratica e sull’acquisizione di conoscenze e competenze

AREA RICERCA E SVILUPPO

VICARIO

STAFF DI DIRIGENZA

FUNZIONI STRUMENTALI

RESPONSABILI DI PLESSO

COMMISSIONI

FUNZIONI STRUMENTALI

GRUPPO DI LAVORO H E GLH

RESPONSABILI SUSSIDI

PROGETTI DI ISTITUTO

RESPONSABILI LABORATORI INFORMATICA

PROGETTI DI PLESSO

AREA AMMNISTRATIVA E DI SUPPORTO

PROGETTI DI CLASSE

REFERENTE ATTIVITA’ SPORTIVE

DIRETTORE AMMINISTRATIVO

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

COLLABORATORI SCOLASTICI

Gestione patrimoniale, finanziaria ed economica. Gestione alunni, personale scolastico ed esperti esterni. Supporto alla didattica.

REFERENTI SICUREZZA

Sviluppo di percorsi e di processi per il miglioramento dell’Offerta formativa e di opportunità formative per le diverse professionalità

COMITATO DI VALUTAZIONE

CONSIGLIO DI INTERCLASSE

CONSIGLIO DI CLASSE Organizzazione e programmazione delle attività scolastiche e ottimizzazione delle strutture e delle risorse

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FUNZIONIGRAMMA DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa

RACHELE SCANDELLA

VICARIO Prof.ssa

D.S.G.A Dott.ssa

DANIELA CANDIDA

PATRIZIA LAMON

COLLEGIO DEI DOCENTI

FUNZIONI STRUMENTALI RESPONSABILI DI PLESSO PRIMARIA MANZONI

VALERIA FURLAN

POF

CECILIA GAVAGNIN

DISABILITA’ E DISAGIO

ALSSENDRA ROBLES

INTERCULTURA E INCLUSIONE

MARIO DEA ROSANNA BEGOTTI

SITO D’ISTITUTO E ICT

ANNA GIGOLI

PRIMARIA CANAL

CLAUDIA NEGRISOLO ALESSANDRA PENSO

PRIMARIA ZAMBELLI

ROBERTA DI ODOARDO

VALUTAZIONE ED AUTOVALUTAZIONE

GIOVANNA DE MARCHI DANIELA PANTALEONI

SECONDARIA 1°GRADO

DANIELA CANDIDA

ORIENTAMENTO E CONTINUITA’

ADRIANA ROSSETTO MARINA PIVETTA

CTP

FABIO RAVANNE

CTP

PATRIZIA SPIGA FABIO RAVANNE

CARCERE FEMMINILE

MASSIMO BURIGANA

CARCERI

CARCERE MASCHILE

MASSIMO BURIGANA SEBASTIANO PORATTI RENATO BORELLI

SEBASTIANO PORATTI

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DIRIGENTE SCOLASTICO a. Assicura la gestione unitaria dell’Istituto b. E’ legale rappresentante dell’Istituto c. E’ responsabile della gestione delle d. e. f. DOTT.SSA RACHELE SCANDELLA

g. h.

risorse finanziarie e strumentali E’ responsabile dei risultati del servizio E’ titolare delle relazioni sindacali a livello di Istituto Ha autonomi poteri di direzione e coordinamento Organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia Promuove tutti gli interventi necessari per assicurare la qualità dei processi formativi, la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali, ed economiche del territorio, l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni

STAFF DEL DIRIGENTE a. Sostituisce il Dirigente in sua assenza b. VICARIO PROF.SSA DANIELA CANDIDA

c. d. e. f. g. h.

IL DIRETTORE S.G.A. DOTT.SSA PATRIZIA LAMON

assumendo ruolo e responsabilità connesse. Coadiuva il Dirigente nell’azione organizzativa e progettuale Collabora con il Dirigente Segue i rapporti tra la scuola e genitori e loro rappresentanze Vigila affinchè tutto il personale e gli alunni rispettino il Regolamento scolastico. Presenzia alle riunioni con i responsabili di plesso indette dal Dirigente. Collabora all’organizzazione dei percorsi di recupero, sostegno, approfondimento ed eccellenza. Collabora al funzionamento degli organi collegiali

Svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. -Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti dal personale

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ATA, posto alle sue dirette dipendenze. -Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti a carattere amministrativo-contabile, di ragioneria e di economato, che assumono nei casi previsti rilevanza esterna. -Firma gli atti di sua competenza. -Espleta le sue funzioni con lo scopo di assicurare l’unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali della scuola in coerenza e strumentalmente rispetto alle finalità ed obiettivi dell’istituzione scolastica, in particolare del piano dell’offerta formativa. -Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi. -Può svolgere incarichi di attività tutoriali, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale. Il Decreto Interministeriale n.44 del 1 febbraio 2001-Regolamento concernente le “Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche”- pur attribuendo al Dirigente Scolastico la competenza allo svolgimento dell’attività negoziale, assegna un ruolo altrettanto rilevante al Direttore S.G.A., titolare di competenze proprie e di competenze delegategli dal Dirigente Scolastico.

RESPONSABILI DI PLESSO INS.NEGRISOLO CLAUDIA e VALERIA FURLAN PRIMARIA MANZONI INS.PENSO ALESSANDRA PRIMARIA CANAL INS.ROBERTA DIODOARDO PRIMARIA ZAMBELLI INS.CANDIDA DANIELA SECONDARIA PRIULI

a. Coadiuva b. c. d. e. f. g.

INS.BURIGANA MASSIMO INS. SEBASTIANO PORATTI SCUOLE CARCERARIE INS.RAVANNE FABIO CTP-EDA

h. i. j.

il dirigente nell’azione organizzativa e gestionale del plesso di riferimento. Coordina le assenze e le supplenze dandone comunicazione al Dirigente e alla segreteria. Presenzia alle riunioni dei responsabili Vigila affinchè personale e alunni rispettino il regolamento scolastico Cura l’informazione interna/esterna E’ responsabile della posta interna/esterna e delle circolari Concorda con il Dirigente l’organizzazione generale e vigila affinchè le disposizioni vengano attuate. Affida incarichi specifici ai collaboratori scolastici(mensa, ect…) E’ responsabile della procedura di adozione dei libri di testo Coordina la vigilanza dei collaboratori scolastici

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FUNZIONI STRUMENTALI POF • • • • • • •

Presidenza e coordinamento della commissione di pertinenza Verifica della coerenza tra indicazioni nazionali e POF Stesura del P.O.F. 2012/13 Predisposizione del poffino Gestione e verifica del POF Relazioni con i collaboratori del Dirigente scolastico e con le altre F.S Presentare relazione finale sull’attività svolta al Collegio dei Docenti alla fine del 2° Quadrimestre

DISABILITA’ E DISAGIO • • • • • • • • • • • • •

Supporto didattico-organizzativo agli insegnanti di sostegno Programmazione e coordinamento gruppo tecnico Verifica bimestrale degli interventi Coordinamento con il Dirigente scolastico dei rapporti con gli operatori della ASL, con gli assistenti educatori forniti dal Comune e con il settore dei servizi sociali dell’Ente locale Programmazione e calendarizzazione GLH d’Istituto Protocollo alunni con DSA Organizzazione dell’ampliamento dell’offerta formativa con scopi d’integrazione ed inclusione Monitoraggio e supporto alle situazioni di svantaggio scolastico per prevenire situazioni di dispersione scolastica Verbalizzazione riunioni relative alla funzione Predisposizione POF per la parte di pertinenza Gestione e monitoraggio materiale didattico specifico Presentare relazione finale sull’attività svolta al Collegio dei Docenti alla fine del 2° quadrimestre Presidenza e coordinamento della commissione di pertinenza

INTERCULTURA E INCLUSIONE • • • • • • • • • • • •

Organizzare le attività di recupero per gli alunni in difficoltà e le attività di integrazione per gli alunni stranieri Presidenza e coordinamento della commissione di pertinenza Coordinamento e gestione delle iniziative di recupero Coordinamento e gestione delle iniziative contro la dispersione scolastica Rapporti con le altre agenzie educative per realizzare iniziative di recupero extrascolastico Interventi finalizzati all’inserimento degli alunni stranieri Coordinamento attività con facilitatori e/o mediatori culturali Relazioni con i collaboratori del Dirigente scolastico e con le altre F.S. Partecipazione ai coordinamenti dei progetti in rete Predisposizione POF per la parte di pertinenza Predisposizione e diffusione protocollo di accoglienza alunni stranieri Gestione e monitoraggio materiale didattico specifico

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Presentazione relazione finale sull’attività svolta al Collegio dei Docenti alla fine del 2° quadrimestre

SITO DI ISTITUTO E ICT • • • • • • • • • • • • • • •

Miglioramento caratteristica del sito dell’Istituto Gestione ed aggiornamento periodico del sito WEB Coordinamento dell’attività di inserimento dei dati Promozione utilizzo del sito da parte del personale Consulenza tecnica ai responsabili dei laboratori di plesso Relazione con consulente tecnico esterno, con i collaboratori del Dirigente Scolastico e con le altre F.S Inserimento delle circolari e delle comunicazioni varie Partecipazione ai coordinamenti dei progetti in rete Predisposizione POF per la parte di pertinenza Gestione e monitoraggio materiale didattico specifico Gestione Blog di Istituto Coordinamento attività di formazione specifica Gestione e coordinamento delle schede di valutazione in formato digitale Presidenza e coordinamento della commissione di pertinenza Presentare relazione finale sull’attività svolta al Collegio Docenti alla fine del 2° quadrimestre

VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE • • • • • •

Individua parametri di riferimento che consentano di valutare le azioni intraprese dall’Istituto. Propone strumenti di rilevazione della percezione del servizio e del buon funzionamento organizzativo e degli elementi di criticità da risolvere. Analizza in modo quantitativo e qualitativo i dati ricavati dalle rilevazioni svolte. Formula e propone prove per classi parallele e attraverso studio grafico valuta i livelli di apprendimento. Aggiorna la storia della scuola e studia l’andamento iscrizioni. Stende relazione della sua attività e la presenta al Collegio dei docenti alla fine del 2° quadrimestre.

ORIENTAMENTO E CONTINUITA’ • • • • • • • • • • • •

Organizzazione e coordinamento attività di accoglienza, continuità in ingresso Stesura, articolazione organizzativa e operativa progetti continuità ed accoglienza Confronto, raccordo e passaggio informazioni delle scuole primarie alle secondarie ai fini della formazione delle classi prime Strutturazione, anche con supporto del gruppo POF, dei profili di competenza in entrata delle connesse prove di ingresso Calendarizzazione ed organizzazione incontri di continuità Gestione comunicazione interna ed esterna relativa all’ambito Coordinamento e verbalizzazioni riunioni inerenti la funzione Partecipazione riunioni commissione POF Coordinamento attività di orientamento e continuità con le scuole superiori Stesura e coordinamento progetti di orientamento Calendarizzazione e organizzazione incontri per l’orientamento Confronto e passaggio informazioni interne ed esterne relative all’ambito

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• • • •

Individuazione competenze in uscita, anche con supporto gruppo POF e delle connesse prove di accertamento Predisposizione POF per la parte di pertinenza Presentare relazione finale sull’attività svolta al Collegio Docenti alla fine del 2° quadrimestre Rapporto e collaborazione con gli Enti locali

CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE • • • • • • • • • •

Coordinamento organizzazione interna CTP Gestione attività connesse e convenzioni, accordi di programma, intese con Enti e soggetti, in relazione alle attività del CTP-EDA Cura ed elaborazioni della documentazione educativa e dei pacchetti formativi relativi al CTP-EDA Coordinamento del sistema di valutazione-certificazione ed accreditamento Gestione raccordi operativi tra i docenti CTP e i vari esperti Gestione e coordinamento di progetti ministeriali rivolti alla popolazione straniera anche in relazione al D.M. 4 Giugno 2010 Gestione e coordinamento di progetti relativi alle 150 ore in sedi distaccate Gestione coordinamento progetti contro l’abbandono e l’insuccesso scolastico Predisposizione POF per la parte di pertinenza Presentare relazione finale sull’attività svolta al Collegio dei Docenti alla fine del 2° quadrimestre

CARCERI • • • • • • • • • •

Coordinamento e organizzazione attività CdR Gestione raccordi operativi tra insegnanti, educatori, polizia penitenziaria ed altri operatori coinvolti Cooperazione con Dirigente scolastico nella gestione dei rapporti con la CdR Coordinamento, verifica e monitoraggio dei progetti Cura ed elaborazione della documentazione educativa e dei moduli formativi Gestione attività connesse e convenzioni, accordi di programma intese con Enti e soggetti, in relazione delle attività della CdR Gestione e coordinamento dei progetti ministeriali alla popolazione straniera anche in relazione alla D.M. 4 Giugno 2010 Gestione e coordinamento progetti specifici per l’ampliamento dell’offerta formativa Predisposizione POF per la parte di pertinenza Presentare relazione finale sull’attività svolta al Collegio Docenti alla fine del 2° quadrimestre COORDINATORI DI CLASSE

CLASSE

COORDINATORI

1° A

Prof. DEA

2° A

Prof.ssa GAVAGNIN

3° A

Prof.ssa FILIPPINI

1° B

Prof.ssa DE MARTIN

2° B

Prof.ssa BENEDETTI

a. Presiedono, per delega del Dirigente Scolastico, i Consigli di classe organizzandone il lavoro. b. Possono proporre la convocazione del Consiglio di Classe in seduta straordinaria, previa consultazione con gli altri docenti della classe. c. Coordinano la programmazione di classe sia per quanto riguarda le attività curricolari, sia per quanto riguarda le attività progettuali e di ricerca, sperimentazione ed innovazione. d. Armonizzano fra loro le esigenze delle tre componenti del Consiglio (docenti-studenti-genitori)

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3° B

Prof. SILVA

1° C

Prof.ssa PANTALEONI

2° C

Prof.ssa NOBILE

3° C

Prof.ssa CANDIDA

1° D

Prof.ssa DE MARCHI

e. Controllano la regolare frequenza degli alunni (giustificazioni assenze, ritardi, ed uscite anticipate); in caso di anomalie ne danno tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico. f. Curano le relazioni scuola famiglia.

L’ISTITUTO E LE SUE SCUOLE L’Istituto comprensivo FRANCESCO MOROSINI è nato nell’anno scolastico 2009/10 nell’ambito di una grande operazione che, a livello provinciale, ha creato nuovi istituti comprensivi aggregando scuole di ordini diversi appartenenti allo stesso territorio comunale. L’Istituto è composto dalle seguenti scuole:

SCUOLE PRIMARIE

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

MANZONI CANAL ZAMBELLI

MOROSINI

CTP EDA

SCUOLE CARCERARIE

CTP MOROSINI

SCUOLA CARCERARIA FEMMINILE S. EUFEMIA SCUOLA CARCERARIA MASCHILE S.M. MAGGIORE

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I PROGETTI DELL’ISTITUTO PROGETTO CONTINUITA’ La finalità di questo progetto consiste nell’agevolare al massimo il passaggio dell’alunno da un grado all’altro di scuola, in modo da evitare pericolose fratture che potrebbero incidere negativamente sul suo sviluppo psico-fisico. Riteniamo, infatti, che il raccordo fra le scuole, che ha l’obiettivo di creare una continuità nel progetto educativo in cui l’alunno sia il protagonista e non l’occasionale utente, sia colto dagli alunni e consenta ad ognuno di vivere positivamente il proprio processo di formazione personale, pur passando a livelli diversi di impegno e di complessità. Per raggiungere questo obiettivo, pur partendo dalle insopprimibili specificità di ciascun grado di scuola, gli insegnanti dei diversi ordini di scuola si impegnano per realizzare esperienze concrete di continuità nella progettazione curricolare e nella gestione operativa dei percorsi formativi e dei gruppi classe: trattasi di un raccordo tra cicli, indicato comunemente con il termine di "curricolo verticale". E’ questo uno sforzo notevole per individuare delle forme di raccordo convincenti, cioè dirette a favorire l’effettivo e reale miglioramento della qualità dell’istruzione.

FINALITA’

OBIETTIVI

AZIONI

garantire il diritto degli alunni ed un percorso formativo organico e completo; promuovere lo sviluppo articolato e multidirezionale degli alunni i quali , pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruiscono la propria identità; favorire l’effettiva continuità del processo educativo fra i diversi segmenti scolastici del sistema d’istruzione; promuovere e favorire un clima positivo e di benessere, mediante l’esperienza e la conoscenza, nel passaggio fra i diversi ordini di scuola.

agevolare i rapporti fra i vari ordini di scuola; facilitare un passaggio graduale e sereno da un ordine all’altro di scuola; individuare momenti di incontro fra gli alunni dei vari ordini di scuola; individuare momenti di incontro fra gli insegnanti delle classi prime e gli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria.

organizzazione di attività didattiche in diversi momenti dell’anno scolastico fra i diversi ordini di scuola per favorire conoscenza e collaborazione; coinvolgimento degli alunni, anche quelli della scuola dell’infanzia, in esperienze collettive, come il concerto di Natale o la festa di fine anno scolastico; organizzazione in gennaio e in primavera di open day rivolto sia agli alunni ma anche ai genitori; organizzazione di assemblee pubbliche per la presentazione del POF;

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DESTINATARI

SOGGETTI COINVOLTI

TEMPI

RISORSE

I bambini e le bambine dell’ultimo anno delle Scuole dell’infanzia del territorio; i bambini e le bambine delle classi quinte dell’Istituto e delle scuole paritarie del territorio.

Tutti gli alunni dell’Istituto. Docenti dell’Istituto Docenti della Scuola dell’infanzia e psicopedagogista Genitori Personale ATA

DICEMBRE\GENNAIO APRILE\MAGGIO\GIUGNO

Aule e laboratori

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SCUOLA PRIMARIA GIOVEDI’ 26 GENNAIO 2012 alle ore 17,30 Presso l’Aula magna di Palazzo Carminati, S. Croce 1882 Venezia. Durante l’incontro, oltre la presentazione del PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA per l’A.S. 2012/13, saranno disponibili per Genitori le domande di iscrizione e saranno fornite informazione circa l’organizzazione delle nostre scuole per il prossimo anno scolastico.

PRESENTAZIONE POF

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO MERCOLEDI’ 25 GENNAIO 2012 alle ore 17,30

Presso l’Aula magna di Palazzo Carminati, S. Croce 1882 Venezia. Durante l’incontro, oltre la presentazione del PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA per l’A.S. 2012/13, saranno disponibili per Genitori le domande di iscrizione e saranno fornite informazione circa l’organizzazione della nostra scuola per il prossimo anno scolastico.

OPEN DAY I genitori possono visitare le nostre scuole

SCUOLA PRIMARIA CANAL

MARTEDI’ 31 GENNAIO 2012 Dalle 16,30 alle 18,30

SCULA PRIMARIA MANZONI SCUOLA PRIMARIA ZAMBELLI SCUOLA SECONDARIA MOROSINI

GIOVEDI’ 2 FEBBRAIO 2012 Dalle 16,30 alle 18,30 LUNEDI’ 6 FEBBRAIO 2012 Dalle 16,30 alle 18,30 MERCOLEDI’ 25 GENNAIO 2012 Dalle 16,00 alle 17,30

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PROGETTO ACCOGLIENZA Il progetto Accoglienza è un progetto fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni nelle classi prime sia della scuola primaria che secondaria e consiste in alcuni giorni di specifiche attività atte a presentare la nuova scuola come una esperienza da vivere insieme per stare bene a scuola. Per gli insegnanti costituisce un momento importante di osservazione dei comportamenti e delle abilità utili per integrare le informazioni raccolte attraverso i test di ingresso e i colloqui con gli insegnanti. I primi giorni di scuola rappresentano per gli alunni, specie per i più piccoli, un’esperienza importante. Per questo motivo è molto importante che gli insegnanti si preparino a questo momento con attenzione, progettando insieme le modalità dell’accoglienza.

FINALITA’

OBIETTIVI

AZIONI

Facilitare l’inserimento degli studenti nella nuova realtà scolastica. Favorire il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria. Favorire il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di 1° grado. Contrastare i fenomeni del disagio, dell’insuccesso e della dispersione scolastica. favorire la conoscenza e la collaborazione tra alunni dei diversi ordini; creare un clima positivo e sereno nel passaggio dei bambini della scuola dell’infanzia alla scuola primaria e dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado; Rilevare la situazione complessiva degli alunni in ingresso.

Le azioni dell’accoglienza sono così sintetizzate: durante l’anno scolastico precedente al passaggio alla scuola elementare e alla secondaria di primo grado: inviti ai bambine dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e delle classi quinte della scuola primaria rispettivamente nelle scuole di grado successivo per visitarne e utilizzarne le strutture in dicembre/maggio organizzazione del CONCERTO DI NATALE tenuto da alunni della scuola secondaria e con interventi di alunni delle elementari di varie classi coordinati dal professore di musica CONCERTO DI FINE ANNO SCOLASTICO organizzazione in gennaio di open day per far conoscere e collaborare gli alunni delle classi quinte delle diverse scuole elementari attività di lettura creativa da organizzare dal secondo quadrimestre. Gli alunni delle elementari saranno invitati con i loro insegnanti a collaborare con i ragazzi della scuola media in attività legate alla lettura. realizzazione di lavori a favore dell’Associazione DINGO con la collaborazione dei due ordini di scuola (primaria e secondaria).

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…in particolare

DESTINATARI

SOGGETTI COINVOLTI

TEMPI

RISORSE

In particolare verranno organizzati: incontri e comunicazioni informative ai genitori degli alunni da parte del Dirigente Scolastico (periodo novembre/dicembre) prima delle procedure di iscrizione; attività dei bambini delle scuole dell’infanzia presso le scuole primarie di riferimento territoriale per la conoscenza delle persone e degli ambienti (periodo aprile/maggio); attività di laboratorio per gli alunni dell’ultima classe della scuola primaria presso la scuola secondaria (periodo aprile/maggio); incontri tra gli insegnanti per il passaggio delle informazioni (materna-primaria e primaria-secondaria) per la formazione delle classi e per la conoscenza degli alunni. L’accoglienza è curata altresì in altri particolari momenti dell’anno scolastico quando si verifica l’inserimento di alunni stranieri o, comunque, provenienti da altre scuole.

I bambini e le bambine dell’ultimo anno delle Scuole dell’infanzia del territorio; i bambini e le bambine delle classi quinte dell’Istituto e delle scuole paritarie del territorio.

Tutti gli alunni dell’Istituto. Docenti dell’Istituto Docenti della Scuola dell’infanzia e psicopedagogista Genitori Personale ATA

DICEMBRE\GENNAIO APRILE\MAGGIO\GIUGNO INIZIO NUOVO ANNO SCOLASTICO

Aule e laboratori

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PROGETTO ORIENTAMENTO L’orientamento scolastico-professionale degli alunni/e al termine della scuola secondaria di primo grado è visto nel suo duplice aspetto: formativo (come conoscenza di sé per l’autovalutazione) e informativo; esso poggia fondamentalmente sullo specifico delle varie discipline articolandosi in una programmazione triennale sullo specifico delle varie discipline ed è collegato alla somministrazione di test vari relativi a preferenze e interessi professionali e alle attitudini, allo scopo di pervenire a un consiglio orientativo da consegnare ai genitori delle classi terze della scuola secondaria di I grado prima della data di iscrizione alle scuole secondarie di II grado. Quanto sopra viene integrato con l’apporto informativo sulle scuole superiori del territorio tramite i loro delegati e con quello di agenzie informative operanti sul territorio.

FINALITA’

OBIETTIVI

AZIONI

Favorire concretamente il passaggio degli alunni dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado per prevenire disagi ed insuccessi; incoraggiare il dialogo, lo scambio d’idee su strategie metodologiche tra docenti di ordini diversi di scuole per favorire un efficace processo di formazione globale degli studenti e realizzare un importante e funzionale orientamento in continuità.

Informare e mettere in contatto gli alunni delle classi terze della scuola media con le diverse realtà degli istituti superiori presenti in città; stimolare la riflessione di ogni alunno sulle proprie attitudini e aspirazioni; facilitare la scelta della scuola superiore.

Incontri presso la scuola media con rappresentanti degli istituti superiori; distribuzione di materiale informativo fornito dalle scuole superiori; consegna consiglio orientativo; distribuzione del calendario degli incontri organizzati dalle scuole superiori (open day); in collaborazione con le scuole superiori, una mattina di studio e lavoro presso l’istituto prescelto, in veste di “esploratori” in collaborazione con il Comune di Venezia ( Assessorato Politiche Educative – Servizi di Progettazione Educativa) interventi in classe con esperti psicologi, già dalla classe seconda media e incontri individuali con l’esperto per gli alunni della classe terza che ne facciano richiesta in collaborazione con il Comune di Venezia (Servizio Politiche Cittadine per l’Infanzia e l’Adolescenza) organizzazione di incontri su temi di interesse, proposti dalle famiglie stesse degli alunni dei due ordini di scuola e a loro indirizzati all’interno del progetto REMIAMO ANCORA CONTROCORRENTE.

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DESTINATARI

SOGGETTI COINVOLTI

TEMPI

RISORSE

Le studentesse gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado.

Docenti dell’Istituto Docenti delle scuole superiori Alunni delle scuole superiori Assessorato alle politiche educative Genitori Personale ATA

NOVEMBRE\DICEMBRE\GENNAIO\FEBBRAIO

Aule e laboratori anche di altri istituti.

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PROGETTO INCLUSIONE E INTEGRAZIONE La presenza di alunni figli di immigrati nel nostro Istituto rende necessaria, da parte della scuola, un’attenta considerazione ed una serie di interventi intesi a garantire la fruizione delle migliori opportunità di apprendimento e di socializzazione. L’accoglienza e le attività programmate avranno come obiettivo di sfondo la determinazione di un contesto all’interno del quale l’alunno straniero, gradualmente, trovi, serenità, punti di riferimento affidabili, rispetto e consapevolezza delle proprie potenzialità.

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

Il protocollo d'accoglienza e integrazione degli alunni stranieri è un documento che viene deliberato dal Collegio dei Docenti e viene inserito nel POF. Contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l'iscrizione e l'inserimento degli alunni immigrati, definisce i compiti e i ruoli degli insegnanti, del personale amministrativo, dei mediatori culturali Traccia le diverse possibili fasi di accoglienza e le attività di facilitazione per l'apprendimento della lingua italiana. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzate.

FINALITA’ DEL PROTOCOLLO

Definire pratiche condivise all'interno delle scuole dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni stranieri Facilitare l'ingresso a scuola di bambini e ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale; Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto; Favorire un clima d'accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione; Costruire un contesto favorevole all'incontro con altre culture e con le " storie" di ogni alunno; Favorire un rapporto collaborativo con la famiglia; Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell'accoglienza e dell'educazione interculturale nell'ottica di un sistema formativo integrato.

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ORGANIZZAZIONE DEL PROTOCOLLO

Il protocollo d'accoglienza e integrazione delinea prassi condivise di carattere: 1. Amministrativo- burocratico- informativo che riguardano l'iscrizione e l'inserimento a scuola degli alunni stranieri; 2. Comunicativo- relazionale riguardante i compiti e i ruoli degli operatori scolastici e le fasi dell'accoglienza a scuola; 3. Educativo- didattico che traccia le fasi relative all'assegnazione della classe, insegnamento dell'italiano come seconda lingua; 4. Sociale che individua i rapporti e le collaborazioni con il territorio.

PRIMA FASE: Amministrativo- burocratico- informativo

Questa fase viene eseguita da un incaricato della segreteria: essa rappresenta il primo approccio dei genitori stranieri con l'istituzione; quindi al fine di garantire un'adeguata cura nell'espletamento di questo incontro di carattere amministrativo e informativo, si ritiene utile dotare la segreteria di moduli bilingue, onde facilitare la raccolta delle informazioni. COMPITI SEGRETERIA Iscrivere l'alunno utilizzando anche la modulistica predisposta Acquisire l'opzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica; Informare la famiglia sull'organizzazione della scuola, consegnando, se possibile, note informative nella lingua d'origine; Fornire ai genitori la modulistica bilingue per facilitare la comunicazione con gli insegnanti ( assicurazione, uscite, assenze, discipline, progetti, materiali necessari., presenza del genitore a scuola...); Controllare se è stato assolto l'obbligo scolastico e indirizzare i genitori verso istituti superiori Informare i genitori del tempo che intercorrerà tra l'iscrizione e l'effettivo inserimento nella classe; Fissare il primo incontro tra le famiglie e il dirigente scolastico e la funzione strumentale; MATERIALI: Moduli d'iscrizione, in versione bilingue Scheda di presentazione dell'Istituto, brochure in versione bilingue redatta dalla commissione in collaborazione con i mediatori interculturali Modulistica varia

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SECONDA FASE: Comunicativo-relazionale

In questa fase le Funzioni strumentali sono rappresentative delle diverse figure scolastiche e dei diversi plessi o livelli di scuola dell'istituto. Esse si riuniscono ogni qualvolta si presenti il caso d’iscrizione di alunni stranieri neoarrivati. COMPITI: Esamina la prima documentazione raccolta dalla segreteria all'atto dell'iscrizione; Effettua un colloquio con la famiglia nel quale raccoglie informazione su: situazione familiare, storia personale e scolastica, situazione linguistica dell'alunno; Propone l'assegnazione alla classe; stabilisce, sulla scorta degli elementi raccolti durante il colloquio, la classe d’inserimento, tenendo conto dell’età anagrafica, dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza, di un primo accertamento di competenze ed abilità, delle aspettative familiari emerse dal colloquio nonchè essere effettuata tenendo conto del numero di alunni per classe, della presenza di altri alunni stranieri e delle problematiche rilevanti nella classe  Fornisce le informazioni raccolte ai docenti che accoglieranno l'alunno in classe;  Richiede al Servizio immigrazione il mediatore e\o il facilitatore, se necessario. MATERIALI: scheda di rilevazione note sul percorso linguistico dell’alunno traccia di primo colloquio con la famiglia griglia di osservazione delle competenze linguistiche e del comportamento COMPITI DELLE FUNZIONI STRUMENTALI E DELLA RELATIVA COMMISSIONE predisporre schede di rilevazione della competenza linguistica ed eventualmente di altre abilità promuovere l’attuazione di laboratori linguistici, individuando risorse interne ed esterne e spazi adeguati e facilitando, dove necessario, il coordinamento tra gli insegnanti che fanno alfabetizzazione favorire e facilitare il rapporto con la famiglia  stabilire contatti con Enti Locali, servizi, associazioni di volontariato, altre Istituzioni Scolastiche per fare proposte, progetti e corsi di formazione

CRITERI DI ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE

I dati raccolti nelle fasi precedenti permettono di assumere decisioni in merito alla classe di inserimento e secondo le indicazioni del DRP 31/08/’99 n°39 e successive integrazioni: “ I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che venga deliberata l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto: a) dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica; b) dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno; c) del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza; d) del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno”. e)E’ auspicabile che ogni classe non abbia più di 5 alunni stranieri e che vengano eventualmente raggruppati a parità di età per etnie f)L'iscrizione del minore alla scuola dell'obbligo può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico; Si rileva la necessità di avere la consulenza di un mediatore culturale che possa fornire informazioni sui sistemi scolastici dei paesi di provenienza, sulla tipologia dei loro curricoli, sulla durata e sul calendario scolastico. 26


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TERZA FASE: Educativo-didattico

1 ACCOGLIENZA L'accoglienza non può essere una fase definita nel tempo, ma dovrebbe corrispondere ad una modalità di lavoro atta ad instaurare e mantenere nel plesso un clima accettabile e motivante per tutti i protagonisti dell'azione educativa ( genitori, alunni, docenti, collaboratori scolastici). La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione: la lingua è trasversale a tutte le discipline e l’alunno appartiene alla classe, non ad un unico insegnante. Sarà compito dell'insegnanti preparare l'accoglienza predisponendo attività mirate a :  Sensibilizzare la classe all'accoglienza del nuovo compagno e favorire l’inserimento dell’alunno straniero nella classe: - informando i compagni del nuovo arrivo e creando un clima positivo di attesa - dedicando del tempo ad attività di benvenuto e conoscenza - preparando un’aula visibilmente multiculturale (cartelli di benvenuto nella lingua d’origine, carta geografica con segnato il Paese di provenienza…) - individuando un alunno particolarmente adatto a svolgere la funzione di tutor (compagno di viaggio) dell’alunno straniero  Favorire la conoscenza degli spazi della scuola  Favorire la conoscenza dei tempi e dei ritmi della scuola  Facilitare la comprensione dell'organizzazione delle attività  Rilevare i bisogni specifici di apprendimento  Individuare ed applicare modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione linguistica per ogni disciplina, stabilendo contenuti minimi ed adattando ad essi la verifica e la valutazione  Programmare il lavoro con gli insegnanti che seguono l’alunno straniero  Informare l’alunno e la famiglia del percorso predisposto per lui dalla scuola  Valorizzare la cultura altra

2 L’INSERIMENTO NELLA CLASSE Nella prima fase dell’inserimento scolastico, l’insegnamento della lingua italiana come seconda lingua deve tendere soprattutto a: 1. fornire al bambino straniero gli strumenti linguistici che gli possono permettere di partecipare ad alcune attività comuni della classe; 2. sviluppare l’italiano utile sia alla scolarizzazione che alla socializzazione in generale. Sarebbe opportuno che ci fosse un insegnante facilitatore. Il bambino, nella prima fase di accoglienza è inserito nella classe, impara a comunicare con compagni e insegnanti. Apprende il lessico e i modi per la conversazione: richiamare l’attenzione, chiedere, denominare oggetti, azioni, rispondere a richieste e a comandi, esprimere i propri vissuti. La lingua presentata è legata al contesto, ai campi di attività comunicativa del quotidiano. I tempi proposti tengono conto degli interessi e dei bisogni del bambino straniero perché trovi nella scuola un ambiente nel quale stare bene.

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3 L’ITALIANO COME SECONDA LINGUA La scuola attiverà laboratori di italiano L2 articolandoli nei livelli previsti dal Portfolio europeo, I LIVELLI LIVELLO 1 (cfr Portfolio europeo livelli P, A1, A2) Alfabetizzazione di base, con l’obiettivo che l’alunno acquisisca una padronanza strumentale della lingua italiana. LIVELLO 2 (cfr Portfolio europeo livelli B1, B2) Consolidamento delle abilità acquisite per migliorare la capacità espressiva e comunicativa, con l’obiettivo che l’alunno raggiunga una padronanza linguistica che gli consenta di esprimersi compiutamente e inserirsi nel nuovo codice comunicativo. LIVELLO 3 (cfr Portfolio europeo livelli C1, C2) Apprendimento della lingua per studiare con l’obiettivo che l’alunno sappia utilizzare la lingua specifica delle varie discipline.

4 VALUTAZIONE Per quanto attiene alle modalità di valutazione e di certificazione degli alunni stranieri, in particolare dei neo- arrivati, si fa riferimento a quanto espresso nelle Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri emanate dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Dipartimento per l'Istruzione - Direzione Generale per lo studente- Ufficio per l'integrazione degli alunni stranieri ( Circolare ministeriale n° 24 del marzo 2006). Dall'emanazione della legge n°517/77 ad oggi, l'approccio alla valutazione nella scuola è positivamente cambiato. Accanto alla funzione certificativa si è andata sempre più affermando la funzione regolativa in grado di consentire, sulla base delle informazioni raccolte, un continuo adeguamento delle proposte di formazione alle reali esigenze degli alunni e ai traguardi programmati per il miglioramento dei processi e dei risultati, sollecitando, altresì, la partecipazione degli alunni e dei genitori al processo di apprendimento. L'art. 4 DPR n°275/99, relativo all'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche, assegna alle stesse la responsabilità di individuare le modalità e i criteri di valutazione degli alunni, prevedendo altresì che esse operino nel "rispetto della normativa nazionale". ... l'art. 45, comma 4 DPR n° 394/99 che così recita " il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi d'insegnamento...". Benché la norma non accenni alla valutazione, ne consegue che il possibile adattamento dei programmi per i singoli alunni comporti un adattamento della valutazione, anche in considerazione degli orientamenti generali su questo tema, espressi in circolari e direttive, che sottolineano fortemente l'attenzione ai percorsi personali degli alunni.

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QUARTA FASE: Sociale

Il protocollo di accoglienza della Scuola costituisce la base sulla quale verrà costruita una rete di raccordo ed integrazione dell’azione delle Istituzioni scolastiche e del Servizio Sociale del Comune.

LABORATORI LINGUISTICI DI ITALIANO STRUMENTALE DELLA LINGUA ITALIANA:

FINALITA’

OBIETTIVI

AZIONI

DESTINATARI

L2

PER

L’APPRENDIMENTO

Facilitare l’inserimento degli studenti nella nuova realtà scolastica. Favorire il processo di inclusione. Favorire il successo scolastico. Prevenire il disagio.

Alfabetizzazione alunni neo arrivati. Innalzamento del livello linguistico degli alunni: da A1 a A2 – da A2 a B1 – da B1 a B2. Livellamento delle competenze di base delle diverse discipline.

Didattica laboratoriale individualizzata o in piccoli gruppi in orario sia scolastico che extrascolastico. 60 ore per la scuola primaria 60 ore per la scuola secondaria

I bambini e le bambine neo immigrate sia della scuola primaria che della scuola secondaria di 1° grado.

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SOGGETTI COINVOLTI

Gli alunni neo immigrati e le loro famiglie. Docenti dell’Istituto Personale ATA Rete per l’immigrazione Assessorato alle politiche sociali del comune di Venezia

TEMPI

Anno scolastico

RISORSE

Aule e laboratori

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PROGETTO PER IL SUCCESSO FORMATIVO Il nostro Istituto ha individuato azioni mirate di rinforzo (anche in orario aggiuntivo), per colmare per tempo le lacune presenti negli alunni sia della scuola Primaria che Secondaria di 1° grado. Tali azioni vengono collocate al mattino se vi sono a disposizione ore di compresenza dei docenti, altrimenti in orario aggiuntivo pomeridiano.

FINALITA’

lotta alla dispersione all’insuccesso e all’abbandono scolastico (obiettivo primario dell'agenda di Lisbona).

OBIETTIVI

• • •

potenziare e rafforzare le capacità degli studenti rimuovere le difficoltà di apprendimento dare motivazioni approfondire le metodologie e l’organizzazione dello studio

Sono previste lezioni frontali, esercitazioni scritte individuali e di gruppo, schede predisposte, fotocopie, attività laboratoriali:

AZIONI

- italiano, per il carattere di trasversalità ed in specifico negli aspetti che riguardano: la lettura, la comprensione e rielaborazione scritta e/o orale di differenti tipologie testuali 27 ore per la Scuola Secondaria di 1° grado 20 ore per la Scuola primaria - matematica, per i frequenti elementi di criticità ed in specifico nell'uso di strumenti, procedure e conoscenze relativamente alle abilità di base 27 ore per la Scuola Secondaria di 1° grado 20 ore per la Scuola primaria - lingua inglese , ampliamento delle conoscenze di base 24 ore per la Scola Secondaria di 1° grado

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DESTINATARI

SOGGETTI COINVOLTI

Gli studenti a rischio insuccesso scolastico.

alunni con difficoltĂ di apprendimento docenti famiglie

TEMPI

Anno scolastico

RISORSE

Aule e laboratori

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PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISABILITA' L'inserimento delle studentesse e degli studenti con disabilità è finalizzato alla piena integrazione di ognuno. Esso si propone di offrire a questi alunni opportunità formative che consentano a ciascuno lo sviluppo delle proprie potenzialità.

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA Finalità:

Il protocollo d'accoglienza contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con disabilità, sia all’interno dell’Istituzione scolastica che nella società. Esso definisce: i compiti ed i ruoli delle figure operanti all’interno dell’Istituzione scolastica; traccia le linee delle possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento; costituisce uno strumento di lavoro e pertanto può essere integrato e rivisto periodicamente; consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative contenute nella Legge Quadro n° 104/92 e i successivi decreti applicativi tenendo conto delle Linee Guida pubblicate nell’ agosto 2009.

ORGANIZZAZIONE DEL PROTOCOLLO

Il protocollo d'accoglienza e integrazione delinea prassi condivise di carattere: 1. Amministrativo- burocratico- informative che riguardano l'iscrizione e l'inserimento a scuola degli alunni con disabilità; 2. Comunicativo- relazionali riguardanti i compiti e i ruoli degli operatori scolastici e le fasi dell'accoglienza a scuola; 3. Educativo- didattiche che tracciano le fasi relative alla programmazione individualizzata; 4. Sociali che individuano i rapporti e le collaborazioni con il territorio.

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GLI ATTORI DELL’INCLUSIONE

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LE TAPPE PER L’INCLUSIONE: 1. Iscrizione 2. Preaccoglienza 3. Raccolta dati 4. Accoglienza 5. Analisi della situazione individuale 6. Piano dinamico funzionale 7. Incontri con esperti ASL e famiglia 8. Piano educativo individualizzato 9. Relazioni intermedia e di fine anno scolastico.

ISCRIZIONE

TEMPI

MODALITA’ DI ISCRIZIONE ATTIVITA’ PER LA FAMIGLIA E PER L’ALUNNO

Entro i termini stabiliti dal Ministero ( per l’A.S. 2012\13 il termine è fissato per il 20 febbraio 2012).

La famiglia, insieme con l’alunno, può visitare la scuola ed avere un primo contatto conoscitivo. I genitori procedono successivamente con l’iscrizione dell’alunno compilando l’apposito modulo disponibile in segreteria e consegnandolo nei termini prestabiliti. La famiglia deve, entro breve tempo, far pervenire la certificazione attestante la diagnosi clinica.

Dopo l’iscrizione, l’istituto deve entrare in possesso delle seguenti certificazioni: Diagnosi clinica (ASL). Questo documento può essere anche compilato da un medico privato o struttura sanitaria equipollente. Diagnosi funzionale (ASL). Si tratta di un documento fondamentale per attivare il processo di integrazione. Diversamente dalla certificazione medica non si limita ad accertare il tipo e la gravità del deficit ma pone anche in evidenza le potenzialità dell'alunno Profilo dinamico funzionale. E’ aggiornato alla fine della scuola dell’infanzia, al termine della scuola primaria ed alla conclusione della scuola secondaria di primo grado. Tale documento è redatto collegialmente da: ASL, Docenti curriculari e di sostegno, famiglia dello studente. All'atto dell'iscrizione i genitori devono:

1. fornire alla scuola la documentazione scolastico-sanitaria necessaria ( modulo di iscrizione, certificazione ASL, diagnosi funzionale e profilo dinamico funzionale); 2. segnalare all’Istituto l’eventuale mancanza di uno dei documenti sopra menzionati; 3. segnalare particolari necessità personali dello studente ( es. trasporto…)

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PRE-ACCOGLIENZA (Nel passaggio infanzia-primaria e primaria-secondaria) Entro maggio vengono organizzate una serie di attività ed incontri di continuità funzionali alla reciproca conoscenza tra l’alunno e la nuova scuola:

CONOSCENZA DELL’AMBIENTE TEMPI

ATTIVITA’

PERSONE COINVOLTE

Dopo l’iscrizione, uno o più incontri secondo necessità.

Visita dell’edificio scolastico nei suoi spazi (classi, laboratori, biblioteca, palestra, uffici ecc…). Partecipazione attiva ad uno o più laboratori e/o attività curricolari di classe.

Docenti curricolari, insegnante di sostegno, personale A.T.A.

RACCOLTA DATI

CONOSCENZA DELL’AMBIENTE TEMPI

ATTIVITA’

Tra febbraio e giugno, uno o Raccolta di informazioni più incontri sull’alunno (obiettivi prefissati raggiunti o non raggiunti, abilità cognitive, potenzialità sviluppate e modalità relazionali) attraverso: incontro con i genitori per individuare eventuali necessità o accogliere indicazioni di carattere specifico; incontro con gli operatori delle ASL competenti sul territorio per le indicazioni medico-terapeutiche e assistenziali; incontro con gli insegnanti della scuola di provenienza per acquisire informazioni sull’alunno e sull’azione educativa svolta nel precedente ordine di scuola .

PERSONE COINVOLTE Famiglia, docenti della scuola di provenienza, gruppo di lavoro handicap/referente sostegno della nuova scuola, operatori neuropsichiatria e/o psicopedagogista, operatori socioassistenziali, educatore, assistente alla comunicazione e all’autonomia.

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CONDIVISIONE

INFORMAZIONI SULL’ALUNNO TEMPI

ATTIVITA’

Settembre, incontri di Presentazione del caso a tutti gli programmazione prima insegnanti del team/consiglio di dell’inizio delle lezioni. classe, educatore, assistente alla comunicazione e all’autonomia; lettura della Diagnosi funzionale, della relazione finale, dell’eventuale progetto continuità, delle indicazioni emerse negli incontri di preconoscenza.

PERSONE COINVOLTE Insegnanti di team e di sostegno, gruppo di lavoro handicap/referente sostegno, educatore, assistente.

INSERIMENTO

ACCOGLIENZA TEMPI

ATTIVITA’

Settembre, primo periodo di Dopo una prima osservazione e frequenza. conoscenza dell’alunno e della classe, gli insegnanti valutano l’opportunità di fornire alla classe informazioni relative alla disabilità, avvalendosi, se necessario, dell’aiuto dei genitori dell’alunno o di personale competente, al fine di favorire rapporti paritetici.

PERSONE COINVOLTE Docenti curricolari e di sostegno, educatore/assistente alla comunicazione, assistente all’autonomia, eventuale coinvolgimento dei genitori o esperti esterni

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INTEGRAZIONE

STRATEGIE TEMPI Entro novembre

ATTIVITA’

PERSONE COINVOLTE

Verifica delle potenzialità, in riferimento ai vari assi di sviluppo, all’interno e all’esterno del gruppo classe; incontri con l’equipe clinica e la famiglia per l’analisi del “Profilo dinamico funzionale” e, dove necessario, sua modifica; in sede di incontro, presentazione del “Progetto educativo individualizzato” e discussione con gli esperti e la famiglia degli obiettivi a breve, medio e lungo termine fissati nel P.E.I.; messa in atto di tutte le attività per l’integrazione dell’alunno all’interno della classe, secondo le indicazione del P.E.I.

Docenti curricolari e di sostegno, educatore/assistente alla comunicazione, assistente all’autonomia, eventuale coinvolgimento dei genitori o esperti esterni

DOCUMENTAZIONE NECESSARIA Diagnosi clinica E’ redatta dalla ASL o medico privato convenzionato e definisce la patologia specifica di cui il disabile è affetto. Il suo aggiornamento è strettamente legato all’evoluzione della patologia. E’ compito della scuola, all’inizio di ogni anno, accertarsi che non si siano verificati cambiamenti. Diagnosi funzionale Deve contenere: I dati anamnestici, clinico-medici, familiari e sociali Il livello di funzionalità e di sviluppo dell’alunno in diverse aree di base I livelli di competenza raggiunti rispetto agli obiettivi e ai percorsi didattici della classe Gli aspetti psicologici, affettivo-emotivo, comportamentali che devono determinare la qualità del rapporto educativo con l’alunno.

Profilo dinamico funzionale E’ un documento conseguente alla “Diagnosi funzionale” e preliminare alla formulazione del PEI. Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire. Mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell'alunno. Viene redatto con cadenza biennale (Legge 24.02.1994 art.

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4 “). In via orientativa, alla fine della seconda elementare, della quarta elementare, alla fine della seconda media, alla fine del biennio superiore e del quarto anno della scuola superiore. Lo specialista traccia un bilancio diagnostico e prognostico finalizzato a valutare la rispondenza del profilo dinamico funzionale alle indicazioni nello stesso delineate e alla coerenza tra le successive valutazioni, fermo restando che il “Profilo dinamico funzionale” è aggiornato, come disposto dal comma 8 dell'art. 12 della legge n. 104 del 1992, a conclusione della scuola materna, della scuola elementare, della scuola media e durante il corso di istruzione secondaria superiore. Viene redatto da operatori socio-sanitari, docenti curricolari, docente di sostegno, genitori dell’alunno (art. 12 commi 5 e 6 della L. 104/92). Piano educativo individualizzato Atto successivo al PDF, è redatto all'inizio (entro fine ottobre) di ogni anno scolastico dal GLH operativo (team/consiglio di classe, ASL, genitori) ed è sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici. Il PEI non coincide con il solo progetto didattico, ma consiste in un vero e proprio progetto di vita in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'integrazione scolastica. Deve contenere: Situazione iniziale, dedotta dall’osservazione iniziale dei docenti e dall’analisi sistematica svolta nelle seguenti aree: comportamento con gli adulti, con i compagni, verso le attività proposte Rilevazioni significative Autonomia personale dell’alunno in relazione a:

sulla

capacità

di:

o

Descrizione della capacità di attenzione

o

Spostamenti dentro e fuori la scuola

o

Attenzione durante le lezioni

o

Motivazione

o

Apprendimento

o

Atteggiamento dello studente nei rapporti con la famiglia, con la scuola e con il gruppo di coetanei Progetto di intervento per obiettivi generali (educativi e didattici), concordati con il team/consiglio di classe Gli obiettivi specifici(riconducibili o non riconducibili ai programmi ministeriali, agli obiettivi minimi stabiliti in sede collegiale) e i contenuti per aree disciplinari La metodologia di intervento che si intende attuare Gli eventuali progetti scolastici ed extrascolastici Le modalità di verifica e valutazione (non differenziata o differenziata) che si intendono utilizzare

Di tale piano deve essere data copia alla famiglia, fissando un termine per manifestare un formale assenso, in mancanza del quale il piano si intende accettato.

Relazione intermedia (primo quadrimestre) e di fine anno Raccolte tutte le informazioni fornite da ciascun insegnante, la relazione intermedia e di fine anno scolastico dell’insegnante di sostegno conterrà pertanto: Evoluzione dell’aspetto educativo rispetto alla situazione di partenza (in merito ad autonomia, socializzazione, apprendimento, ecc.) Evoluzione dell’aspetto didattico (giudizio sul livello di acquisizione di autonomie, di conoscenze e competenze, materia per materia) Modalità dell’intervento di sostegno (particolari accorgimenti relazionali e didattici) Informazioni sull’eventuale intervento dell’educatore (partecipazione alla progettualità educativodidattica, modalità dell’intervento) Informazioni sulla collaborazione della famiglia e del personale ASL. Suggerimenti per la continuità dell’intervento educativo-didattico per il successivo anno scolastico.

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PERSONALE PREPOSTO ALL’INTEGRAZIONE Dirigente scolastico Partecipa alle riunioni del “Gruppo di lavoro H”, è messo al corrente dalla Funzione strumentale/referente sostegno sul percorso scolastico di ogni allievo diversamente abile ed è interpellato direttamente nel caso si presentino particolari difficoltà nell’attuazione dei progetti. Fornisce al Collegio dei docenti informazioni riguardo agli alunni in entrata ed è attivo nel favorire contatti e passaggio di informazioni tra le scuole e tra scuola e territorio. Inoltre: Invita il Collegio dei docenti ad individuare la classe più idonea per l'integrazione dell'alunno disabile (lett. b art. 4 DPR 416/74) Individua, tra i docenti del Collegio, il coordinatore del Gruppo di lavoro H dell’istituto In casi particolari di studenti in situazione di Handicap che devono affrontare l’esame di stato, richiede al MIUR “buste supplementari” in caso di forte handicap visivo Ha compiti: consultivi, di formazione delle classi, di assegnazione degli insegnanti di sostegno Cura i rapporti con gli enti locali (comune, provincia, ASL, ecc…) Coordina tutte le attività.

Collegio docenti È l’organismo che, nel procedere all’approvazione del POF corredato dal “Protocollo per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni in situazione di handicap” d’istituto, si assume l’incarico di verificare la realizzazione degli obiettivi in essi contenuti. Consiglio di classe/Team In presenza di allievi diversamente abili il Consiglio di classe/Team dedica, ad ogni convocazione, uno spazio adeguato alla progettazione e verifica progressiva del PEI. In tale fase del lavoro può rendersi necessaria ed è ammessa la presenza del referente H, dell’educatore ed eventualmente, se richiesto, degli esperti dell’ASL. Per esigenze particolari è possibile la richiesta al dirigente scolastico di convocazione di Consigli di classe/Team straordinari. Relativamente al PDF, al PEI ed al “progetto di vita” dell’alunno diversamente abile, il Consiglio di classe/Team ed ogni insegnante in merito alla sua disciplina, affiancati e supportati dall’insegnante di sostegno, prendono visione dei documenti sopra indicati riguardanti l’anno scolastico precedente (e della Diagnosi Funzionale) in modo da poter metter in atto, già dalle prime settimane del nuovo anno, le strategie metodologiche necessarie ad un’osservazione iniziale attenta (test, lavori di gruppo, verifiche, colloqui, griglie) che consenta di raccogliere il maggior numero di elementi utili alla definizione del PDF e del PEI e dell’intero progetto di vita. Gruppo di lavoro handicap È composto dal dirigente scolastico, dagli insegnanti di sostegno, dalla Funzione strumentale, e quando necessario dagli operatori dei servizi, da un rappresentante dei genitori, dal personale ATA. E’ un gruppo di studio e di lavoro composto dall’insieme di quelle figure che operano nell’istituto e nelle strutture del territorio ad esse collegate, che sono direttamente interessate nella gestione dei casi di alunni diversamente abili. Esso è formato da una componente stabile e da una componente variabile, in base alle esigenze contingenti e si perfeziona per diventare operativo ogni volta che siano presenti all’interno dell’istituto alunni in situazione di handicap. Propone e discute il progetto di integrazione d’istituto che indica, in merito alle situazioni di handicap presenti nella scuola, gli interventi, i ruoli, i tempi, le modalità, gli strumenti e le risorse strutturali. Le sue riunioni sono contemplate all’interno del “Piano annuale delle attività” (almeno tre volte all’anno) con il fine di programmare e valutare l’effettiva attuazione delle attività specifiche indicate nel POF e nel progetto stesso e, insieme, di ridefinire quegli aspetti in essi contenuti che richiedano una revisione laddove non dimostrino l’efficacia prevista. Compiti e competenze: Esaminare i casi dei singoli alunni in situazione di handicap inseriti o da inserire nella scuola Formulare proposte al dirigente scolastico per la richiesta degli insegnanti di sostegno

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Ripartire con criteri congruenti le ore complessive di sostegno, assegnate all’inizio dell’anno scolastico alla scuola, tra gli alunni in situazione di handicap Formulare richieste motivate, tramite l’istituto, per il fabbisogno urgente (attrezzature particolari, sussidi scolastici, contatti con centri di riabilitazione, con ASL e GLIP, accordi d’orario ecc.) Pronunciarsi preliminarmente sulla bozza dei singoli “Piani educativi individualizzati” (PEI) Concorrere alla formulazione del “Profilo dinamico funzionale” (PDF) Stabilire contatti con il “Gruppo di lavoro interistituzionale provinciale” (GLIP) Concordare i criteri per la valutazione degli alunni in situazione di handicap.

Referente H/Funzione strumentale all’handicap Collabora con il dirigente scolastico alla designazione degli insegnanti di sostegno e degli educatori da attribuire ai ragazzi diversamente abili tenendo conto delle garanzie di continuità che gli stessi possono dare Comunica al dirigente scolastico l’andamento dei progetti relativi agli alunni e collabora alla realizzazione del PDF, PEI nei tempi previsti Coordina il personale e si adopera per svolgere le attività di aggiornamento Coordina gli incontri con l’ASL e le famiglie Organizza eventuali progetti con le realtà scolastiche e lavorative territoriali esterne alla scuola Controlla la documentazione in ingresso, in itinere e predispone quella in uscita Coordina le attività di orientamento per i ragazzi disabili • Tiene i contatti con gli operatori dell’ASL e dei Servizi sociali del territorio.

Insegnante curriculare Pone attenzione al potenziale dell’alunno e non solo al suo handicap Adatta, quando è possibile gli obiettivi minimi concordati in sede di riunione di materia alla situazione particolare del ragazzo disabile, altrimenti prevede un programma differenziato, non riconducibile agli obiettivi minimi Prevede di acquisire una formazione sulle tematiche attinenti l’integrazione per attivare strategie metodologiche e didattiche che si possano attuare in classe anche senza l’intervento dei docenti specializzati E’ coinvolto nella conduzione di strategie e di attività per l’integrazione Utilizza, quando è possibile, modelli modulari o unità didattiche definiti con chiarezza e in modo analitico, da consegnare con anticipo all’insegnante di sostegno, che sarà facilmente in grado di programmare i suoi interventi e alle famiglie che potranno aiutare nel pomeriggio i ragazzi.

Insegnante di sostegno L'insegnante di sostegno: è un docente, fornito di formazione specifica, assegnato alla classe in cui è presente l'alunno disabile. Non deve essere considerato l'unico docente cui è affidata l'integrazione (C.M. 250/1985; Nota n. 4088 2/10/02). La legge 104/1992 nell’art. 13 comma 6 cita: “Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti (1 bis)”. Da cui emerge che: L’insegnante di sostegno è una risorsa per l’intera classe, non è l’unico assegnatario dell’allievo in situazione di handicap E’ assegnato alla classe quando è possibile assicurando la continuità educativa • Partecipa alla programmazione didattico-educativa della classe • Partecipa a pieno titolo alle operazioni di valutazione con diritto di voto per tutti gli alunni

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• E’ di supporto alla classe nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche integrative e nell’adozione di metodologie individualizzanti • Effettiva conduzione diretta di interventi specializzati, centrati sulle caratteristiche e sulle risorse dell’allievo, a partire dalla conoscenza di metodologie particolari che non sono in possesso dell’insegnante curriculare • Prevede accordi di programma con servizi socio-assistenziali, culturali e sportivi • Si occupa dell’orientamento dell’alunno disabile, favorendo la collaborazione tra il sistema scolastico e quello della formazione professionale • Può fare assistenza all’alunno disabile, (o come figura unica, o alternandosi con altri insegnanti) durante l’esame di stato, se durante l’anno ha seguito l’alunno disabile ed ha fatto assistenza durante le prove di valutazione. E’ richiesto dal dirigente scolastico (art. 41 e 44 D.M. 331/98). La quantificazione delle ore di sostegno necessarie risulta dalla “Diagnosi funzionale” e dal progetto formulato dal Consiglio di classe/Team. Viene attivato un posto organico per il sostegno ogni 138 alunni frequentanti le scuole pubbliche della provincia (art. 40 Legge 449/1997). Il dirigente scolastico può e deve richiedere (in caso di gravità dell'handicap) al Direttore Scolastico Regionale l'autorizzazione alla nomina di insegnanti in deroga al rapporto 1/138 (art. 35 comma 7 Legge 289/2002). Assistenza specialistica Nel caso in cui la situazione dell'alunno lo richieda, oltre agli insegnanti curriculari e di sostegno, sono previste altre figure professionali per affrontare problemi di autonomia e/o di comunicazione. Si tratta degli assistenti ad personam. Il dirigente scolastico ne fa richiesta all'ente locale competente. La competenza è del Comune (per le scuole materne, elementari e medie) e della Provincia (scuole superiori), art. 139 D.Lgs 112/1998). L’assistenza di base comprende l'accompagnamento dell'alunno in situazione di handicap dall'esterno all'interno della scuola e negli spostamenti nei suoi locali. Comprende anche l'accompagnamento ai servizi igienici e la cura dell'igiene personale. Devono provvedervi i collaboratori scolastici. Per svolgere questa mansione hanno diritto a frequentare un corso di formazione e a ricevere un premio incentivante (CCNL Comparto Scuola 15/02/01; nota MIUR n. 3390 del 30/11/01). E’ responsabilità del dirigente scolastico, nell'ambito dei suoi poteri di direzione e coordinamento, assicurare in ogni caso il diritto all'assistenza (nota MIUR n. 3390 del 30/11/01). Nel caso in cui l'assistenza materiale non venga garantita, occorre diffidare con lettera il dirigente scolastico a garantire tale servizio, pena la denuncia per il reato di interruzione di pubblico servizio. Gli alunni disabili hanno diritto al trasporto scolastico poiché costituisce un supporto essenziale alla frequenza scolastica. Questo servizio è pertanto strumentale alla realizzazione del diritto allo studio. La responsabilità è del comune (per le scuole materne, elementari e medie), della Provincia (scuole superiori) – art. 139 D.lgs 112/1998. Per la scuola dell'obbligo il servizio deve essere concesso gratuitamente (art. 28 Legge 118/1971). Per ottenerlo, al momento dell'iscrizione bisogna segnalare alla scuola la necessità del trasporto, affinché questa si attivi tempestivamente per la richiesta. Famiglia La famiglia deve essere coinvolta attivamente nel processo educativo dell’alunno. Il docente e coordinatore del “Gruppo H” dell’istituto, congiuntamente allo psicopedagogista, convoca la famiglia e presenta l’insegnante di sostegno e il coordinatore della classe in cui l’alunno è stato inserito. Esperti ASL Partecipano agli incontri periodici, collaborano alle iniziative educative e di integrazione predisposte dalla scuola, verificano il livello e la qualità dell’integrazione nelle classi dell’istituto. Educatore Ad ogni alunno diversamente abile, per cui tale servizio sia previsto, è assegnato un educatore che lavora a stretto contatto con il Consiglio di classe/Team e l’insegnante di sostegno secondo i tempi indicati nelle attività previste dal “Piano annuale”. Segue specificamente l’allievo nelle attività a seconda delle indicazioni fornite nel P.E.I. Normalmente tali attività consistono in un aiuto didattico, di socializzazione, di acquisizione di maggiore autonomia nel muoversi anche all’interno del

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territorio, di attuazione di progetti con associazioni, aziende ed enti. Fornisce, quindi, grazie al suo stretto contatto con l’allievo, indicazioni al Consiglio di classe/Team utili per cogliere aspetti o problematiche che, difficilmente, si potrebbero rilevare consentendo, di conseguenza, con il proprio contributo, di poter operare al meglio. Il personale ATA Partecipa attivamente al processo di inclusione secondo quanto definito dal Contratto di lavoro.

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PROGETTO TI CAPISCO I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO Questo progetto nasce dall’esigenza di un’identificazione tempestiva del disturbo specifico dell’apprendimento, più comunemente chiamato dislessia. L’individuazione del bambino dislessico non sempre avviene in tempi utili e soprattutto si riscontra come, molto spesso, il percorso per arrivare ad una diagnosi di dislessia risulti impervio e tortuoso. Il problema sta nel mettere a fuoco una difficoltà che assai spesso risulta inquinata da fattori comportamentali che portano insegnanti e genitori a ipotizzare, a monte delle difficoltà di apprendimento, problematiche emotive e affettive oppure addirittura svogliatezza nello studio da parte del bambino stesso con gravi risvolti sul piano dell’autostima. Più tardi la difficoltà del bambino viene riconosciuta, più il problema si complica. Stante il fatto che la diagnosi deve essere fatta da specialisti esperti, mediante specifici test, la scuola non può non organizzarsi per riconoscere i segni predittori di un’eventuale disturbo specifico dell’apprendimento che, se non riconosciuto dalla scuola, può portare a situazioni e frustrazioni talora irreparabili. TI CAPISCO vuole essere un’ulteriore attenzione agli alunni che dimostrano difficoltà di apprendimento per accompagnare la famiglia a capirne i motivi. Il progetto prevede la partecipazione dei Servizi educativi del comune e la formazione degli insegnanti.

PROTOCOLLO PER IL DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO (DSA)

PROCEDURE OPERATIVE Premesso che all’insegnante compete l’osservazione dell’alunno e non la formulazione di diagnosi, in caso di sospetto di DSA , si indicano in successione le azioni da compiere anche sotto l’aspetto burocratico A. FASE INDIVIDUAZIONE DEL PROBLEMA 1. Individuazione del caso sospetto a cura del team docente. 2. Informazione al Dirigente Scolastico del sospetto individuato. 3. Stesura, da parte del team docente con l’eventuale collaborazione di un collega esperto, di una relazione per evidenziare le difficoltà manifestate dall’alunno (alla relazione è opportuno allegare le griglie di osservazione in dotazione all’Istituto). B. FASE DI DIALOGO CON LA FAMIGLIA 1. Convocazione dei genitori : raccolta e confronto di preoccupazioni, punti di vista, difficoltà rilevate nel bambino. 2. Stesura di un verbale dell’incontro controfirmato dai genitori (una copia è consegnata ai genitori). C. FASE DI APPROFONDIMENTO CON UNO SPECIALISTA ESTERNO 1. Dietro suggerimento dei docenti, i genitori, avvalendosi eventualmente della griglia di osservazione per la rilevazione del disagio completata dal team docente, possono rivolgersi: • ad un Ente pubblico (ASL) • ad uno specialista privato (psicologo, neuropsichiatra). 2. Fase diagnostica ad opera dello Specialista .

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3. Sulla base dell’esito dei test specifici, riscontrata la presenza di disturbi specifici dell’apprendimento, lo specialista rilascia un documento di diagnosi. 4. La diagnosi rilasciata da uno specialista privato è consigliabile venga validata da esperti dell’ASL; copia della stessa va consegnata a cura dei genitori alla Segreteria della scuola per essere protocollata.

Certificata la presenza di disturbo di DSA, si indica la procedura da seguire a cura del team docente D. FASE DI INTERVENTO DIDATTICO PERSONALIZZATO 1. L’intero team docente redige per l’alunno il primo Piano Educativo Personalizzato (PEP), entro 20 giorni dal protocollo della diagnosi presso l'istituto, prevedendo l’utilizzo di opportuni strumenti dispensativi e compensativi (come stabilito dalla circolare del M. P. I. Prot. N.°4099/A/4 del 05.10.2004). 2. Il team docente si confronta con lo specialista che ha redatto la diagnosi in un'apposita riunione concordata fra le parti. 3. Il PEP predisposto per l’alunno è presentato ogni anno scolastico entro il 15 Ottobre, dal team docenti ai Genitori che ne prendono visione, firmano e ne trattengono una copia. 4. Il team dei Docenti predisporrà i materiali didattici appositi e\o impiegherà nel corso dell’anno scolastico gli strumenti compensativi e\o dispensativi durante il normale svolgimento delle lezioni. 5. Il team dei Docenti in cui è presente un alunno con DSA deve essere didatticamente formato. per un insegnamento efficace e propedeutico ad un percorso di successo dell’alunno in questione. 4. Il team docente programma incontri periodici specifici con i genitori e lo specialista, per un continuo aggiornamento del PEP in relazione alle risposte apprenditive dell’alunno. Si ritiene necessario un incontro prima di ogni inizio dell'anno scolastico, al quale far seguire almeno un altro incontro durante l'anno. 5. La documentazione prodotta segue costantemente l’alunno nel suo percorso scolastico; in caso di variazioni all’interno del team, un docente si incarica di informare i nuovi colleghi circa il percorso svolto.

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PROGETTO ICT -TECNOLOGIE INFORMATICHE E COMUNICATIVE L’importanza delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione rende necessario garantire a tutti i GIOVANI CITTADINI (nativi digitali) l’acquisizione delle relative competenze e la scuola deve avere piena consapevolezza di ciò che questo implica.

FINALITA’

Sviluppare la diffusione di una mentalità tecno-logica precoce, ovvero l’apprendimento di strategie ergonomicamente efficaci e viva, via più consapevoli per il dominio di strumenti complessi, polifunzionali, ad alto tasso di interattività e trasformabilità di stato e funzione che impiegano e generano oggetti immateriali mediante un’interfaccia grafico-simbolica.

I LABORATORI

l’organizzazione dell’utilizzo delle postazioni informatiche della scuola; la predisposizione dell’inventario del materiale informatico della scuola; la cura della strumentazione informatica gestendo anche semplici operazioni di manutenzione; la gestione della risoluzione dei problemi in collaborazione con esperti esterni; la riprogettazione e\o modernizzazione dei laboratori; la consulenza per l'ottimizzazione di hardware e software per il laboratorio multimediale e le LIM

LE ICT PER I DOCENTI

attività connesse alla valutazione degli esiti dell'attività didattica e dei processi di apprendimento; coordinamento, gestione e diffusione organizzata delle informazioni e di materiale didattico tramite il sito web dell'istituto; attività di sportello per docenti per l’utilizzo di software specifico per le LIM; aggiornamento per l’uso del Blog di Istituto formazione per la predisposizione della pagella elettronica e del registro online.

LE ICT PER LE CLASSI

E' importante creare le condizioni perchè i nostri ragazzi crescano in un Istituto che sappia leggere la complessità del tempo: con le ICT è possibile integrare e innovare le tradizionali metodologie didattiche, sostenere i ragazzi più deboli e valorizzare le eccellenze. Gli obiettivi sono: * potenziare nei ragazzi la capacità di ricercare e organizzare materiali diversi * approfondire la conoscenza dei contenuti oggetto di studio * potenziare la capacità di utilizzare gli strumenti informatici a fini didattici * potenziare la creatività e il saper fare * offrire strumenti compensativi ad alunni in difficoltà Da quest’anno sono state installate nelle classi prime postazioni pc, collegate ad interne e ad un video-proiettore. La piattaforma MIC-il blog di Istituto, inaugurata lo scorso anno, prosegue il suo percorso, permettendo ad alunni e insegnanti di scambiarsi informazioni e materiali.

LA COMUNICAZIONE

La comunicazione con le famiglie e il territorio è ampliata attraverso il sito web di Istituto, che permette di: migliorare sensibilmente la comunicazione scuolafamiglia; facilitare l’interazione e il dialogo fra la scuola e i suoi utenti; capitalizzare le esperienze educative; documentare e archiviare percorsi formativi; fruire di documentazione varia condividere materiali e risorse per la didattica; inserimento nella rete delle scuole del Comune di Venezia GEOSCUOLE territorio; all’implementazione di aree destinate all’accoglienza degli alunni stranieri e 46 all’orientamento.


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PROGETTO VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE La scuola dell’autonomia deve abbandonare l’autoreferenzialità ed avviarsi verso una consapevolezza sistemica. Ogni singolo istituto deve, in relazione al contesto in cui opera, valutare la significatività e la qualità dell’offerta formativa. Il significato da attribuire al processo di valutazione\autovalutazione è di migliorare la qualità del servizio come risultato del miglioramento dell’organizzazione della scuola. L’autovalutazione contribuisce a costruire un’identità forte all’interno dell’istituzione scolastica, dando risalto agli aspetti positivi e contribuendo a costruire percorsi formativi di qualità. L'Art.21 della Legge 15 Marzo 1997, che istituisce l'autonomia delle istituzioni scolastiche, al comma 9 prevede per le medesime “l'obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi”. L'autovalutazione d'Istituto costituisce quindi una proposta che mira allo sviluppo di una cultura collaborativa, che porta tutti i protagonisti coinvolti a impegnarsi in dialoghi costruttivi per la definizione dei fattori di qualità, per la loro valutazione e per le attività di miglioramento. La valutazione e l’autovalutazione non si incentrano mai sulle persone ma sui processi. La valutazione sui processi ha come scopo il controllo continuo delle risorse (professionali, finanziarie, strutturali, organizzative, metodologiche) e delle attività (di analisi, progettazione, verifica, sviluppo, erogazione, valutazione, validazione). Il compito della valutazione processuale è soprattutto quello di identificare direttamente o indirettamente le difficoltà e gli ostacoli che ritardano o che impediscono l'attuazione dei risultati attesi. Aree di autovalutazione:

SODDISFAZIONE DELL’UTENTE

Livello di soddisfazione degli studenti

Livello di soddisfazione delle famiglie

SODDISFAZIONE E MOTIVAZIONE DEL PERSONALE

Livello di soddisfazione e motivazione degli insegnanti

Livello di soddisfazione e motivazione del personale ATA

PERCEZIONE SOCIALE DELLA SCUOLA

Livello di soddisfazione dei portatori di interesse

Partecipazione dei genitori

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OUTPUT\OUTCOME RISPETTO AGLI OBIETTIVI

Raccolta e analisi di dati relativi a prove strutturate di Istituto, di rete, nazionali

Demografia dell’Istituto rispetto a iscrizioni, diplomati, etc…

DATI INTERNI

Numero iscrizioni dell’anno in corso, del precedente, di due anni prima Rapporto n. computer\alunni Percentuale studenti in ritardo nel percorso scolastico Percentuale studenti promossi per anno di corso Percentuale promossi agli esami di Stato Percentuale alunni che seguono il Consiglio orientativo Percentuale alunni che risponde al questionario di soddisfazione Percentuale di famiglie che risponde al questionario di soddisfazione Percentuale di docenti che risponde al questionario di soddisfazione Percentuale di ATA che risponde al questionario di soddisfazione Percentuale delle spese d’investimento sul totale delle spese Percentuale delle spese tecnologiche sul totale delle spese Percentuale delle spese per formazione sul totale delle spese

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PROGETTO SICUREZZA Il problema della sicurezza nella scuola è un aspetto importante dell'educazione, come previsto dal D.L.S.81/2008.E' necessario pertanto fornire agli alunni una corretta informazione e una valida azione di prevenzione per affrontare in modo efficace l'emergenza. Ogni scuola dovrebbe effettuare periodicamente delle prove di evacuazione per far acquisire comportamenti corretti e adeguati in caso di pericolo. E' quindi possibile trasformare una norma sulla sicurezza in un gioco per capire e ricordare. Le finalità sono: * diffondere la cultura della sicurezza e della salute nei luoghi di vita, di studio e di lavoro * attivare comportamenti di prevenzione per vivere in salute * educare a comportamenti improntati alla solidarietà, collaborazione ed autocontrollo

PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE L'educazione alla salute rappresenta il processo educativo attraverso il quale gli individui imparano ad assumere consapevoli decisioni utili al mantenimento ed al miglioramento della propria salute. La scuola intende accompagnare l'alunno nella progressiva conquista della sua autonomia, promuovendo una produttiva riflessione sulle concrete esperienze relative alla gestione del proprio benessere. In tal senso promuove iniziative volte a: 1)favorire il benessere psichico del bambino e dell'adolescente con interventi attuati in collaborazione con i Servizi del Comune di Venezia (Municipalità), riferimento allo sportello d'ascolto presso l'Ufficio Scolastico Provinciale (U.S.P.),aperto per il disagio e i disturbi specifici dell'apprendimento (D.S.A.) 2)sviluppare la conoscenza e la consapevolezza dell'importanza di una corretta alimentazione con iniziative promosse dal Comune di Venezia e dall'ULSS 12 attraverso gli Itinerari Educativi e le Coop di Venezia. 3)prevenire l'insorgere di fenomeni di tossicodipendenza(alcool, fumo e droga)attraverso una corretta informazione, con il coinvolgimento di personale qualificato e possibili interventi di esperti a scuola, in collaborazione con le attività promosse dalle Figure Strumentali al POF ”Orientamento e Continuità”, “Disabilità e Disagio”. 4)fornire informazioni corrette, indicazioni e risposte adeguate in relazione al processo evolutivo nel preadolescente e sui suoi cambiamenti in atto(collaborazione con il personale del Consultorio Veneziano, ULSS 12).

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INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA E ATTIVITA’ ALTERNATIVE La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica viene esercitata dai genitori, al momento dell’iscrizione, mediante la compilazione di apposita richiesta: scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica scelta di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica La scelta relativa alle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica trova concreta attuazione nella scuola primaria e secondaria di I grado nelle seguenti opzioni possibili: 1-Attività didattiche e formative; 2-Attività di studio e/o ricerche individuali con assistenza di personale docente; 3-Non frequenza alla scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica. La scelta specifica di attività alternative è opera, mediante un relativo modello, al momento dell’iscrizione e ha effetto per l’intero anno scolastico di riferimento. Le attività didattiche e formative deliberate dal Collegio dei Docenti, da svolgersi nell’ora di alternativa della religione cattolica, per gli alunni non avvalentisi che abbiano scelto l’opzione 1, rientrano nelle seguenti aree tematiche: 1-educazione alla diversità; 2-progetti sulla partecipazione (come educazione alla cittadinanza); 3-progetto gioco: collaborazione, solidarietà, rispetto delle regole; 4-giornale a scuola, giornale di scuola; 5-progetto biblioteca; 6-giardino ed ambiente; 7-conoscenza del territorio; 8-arti e mestieri antichi a Venezia; 9-progetto autonomia. Ai genitori viene indicato dell’insegnante preposto a tale attività l’area tematica che verrà affrontata nel corso dell’anno durante il consiglio di classe nel quale viene presentata la programmazione annuale

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LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Il primo ciclo dell’istruzione comprende:

LA SCUOLA DELL’INFANZIA

LA SCUOLA PRIMARIA

LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

DELLA DURATA DI 3 ANNI NON E’ OBBLIGATORIA

DELLA DURATA DI 5 ANNI E’ OBBLIGATORIA

DELLA DURATA DI 3 ANNI E’ OBBLIGATORIA

Il primo ciclo di istruzione ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzione alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura (Nuove Indicazioni per il Curricolo).

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SCUOLA PRIMARIA A. MANZONI Santa Croce 1779 - 30135 Venezia - VEEE841025 Tel / Fax 041.721120 mail : manzonivenezia@fastwebmail.it

DOVE SIAMO http://www.icmorosini.it/index.php?option=com_content&view=article&id=89&Itemid=94

POPOLAZIONE SCOLASTICA A.S. 2011\12 classe

1° 2°A 2°B 3° 4° 5° Totale alunni nel plesso

n. alunni

13 22 21 17 19 15 107

TEMPO SCUOLA TEMPO PIENO per 40 ore settimanali dal lunedì al venerdì dalle 8,15 alle 16,15. La mensa è obbligatoria.

La concreta attivazione della pluralità dell’offerta formativa è subordinata, nelle scuole statali, alla quantità di risorse umane disponibili, che sarà verificata in sede di determinazione degli organici

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MONTE ORE DELLE DISCIPLINE disciplina

classe 1°

classe 2°

classe 3° - 4° - 5°

Italiano Matematica scienze Inglese Ed. motoria Ed. immagine Ed. al suono e musica Storia Geografia Religione Mensa totale

9 8 2 1 2 2.5 2 2 2 2 7.5 40

9 7 2 2 2 2.5 2 2 2 2 7.5 40

8 7 2 3 2 2.5 2 2 2 2 7.5 40

LE STRUTTURE

AMPIO GIARDINO

BIBLIOTECA

LABORATORIO DI ARTE E IMMAGINE

Laboratorio di informatica con 10 postazioni; Sala riunioni; Palestra e spogliatoi appena ristrutturati; Aula di psicomotricità; Ambulatorio; Tre locali per la mensa. Tutto l’edificio è conforme alle norme sulla sicurezza e non presenta barriere architettoniche.

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I PROGETTI- LE ATTIVITÀ- I LABORATORI Le specifiche attività laboratoriale\progetti\uscite\visite di istruzioni verranno comunicate all’inizio dell’anno scolastico in base all’offerta del territorio e potrebbero prevedere il pagamento di una quota da parte delle famiglie.

Crediamo fermamente che apprendere dall’esperienza sia un approccio didattico che permetta a tutti gli alunni il raggiungimento del successo formativo. E’ per questo che tutta l’attività didattica, compresi i nostri progetti, le attività e i laboratori, sono atti a favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze. In modo particolare la realizzazione di percorsi in forma di laboratorio, favoriscono l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio è una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare-realizzarevalutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e che può essere attivata sia all’interno sia all’esterno della scuola, valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento. In questo progetto particolare importanza assume la biblioteca scolastica, da intendersi come luogo deputato alla lettura ma anche all’ascolto e alla scoperta di libri, che sostiene l’apprendimento autonomo e continuo nonché luogo di socializzazione.

progetto

IL LIBRO E LA PAROLA • • •

finalità

• •

• • • • •

obiettivi

• • • •

Promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura Favorire l'avvicinamento affettivo ed emozionale del bambino al libro Fornire al bambino le competenze necessarie per realizzare un rapporto attivocreativo e costruttivo con il libro Educare all'ascolto e alla comunicazione con gli altri Favorire l'accettazione e il rispetto delle culture "altre" considerate fonte di arricchimento Trasmettere il piacere della lettura Favorire una circolarità fra libro, mondo e costruzione della persona Educare all'ascolto e alla convivenza Scoprire il linguaggio visivo Illustrare i valori della pace e della solidarietà, i diritti dei popoli, dell'uomo e del bambino attraverso le storie Favorire gli scambi di idee fra lettori di età e di culture diverse Esplorare le potenzialità di una storia attraverso il gioco Favorire un rapporto completo con il territorio e la sua storia Scoprire le risorse del territorio: biblioteche

La biblioteca intesa come laboratorio didattico-manipolativocreativo:

attivita’

o o o o

il il il il

piacere piacere piacere piacere

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TUTTE LE CLASSI

ascoltare l’adulto che legge e racconta guardare le figure giocare con le parole, le storie e le figure drammatizzare

INVITO ALLA LETTURA: BIBLIOTECA SAN TOMA’

HO PERSO IL FILO’ storie interattive – Itinerari educativi Attorno ad una sedia “come si faceva una volta” la possibilità di scegliere, discutere ed interagire “come si fa al giorno d’oggi” Il laboratorio prevede l’ascolto di storie della tradizione popolare da “Fiabe Italiane” di Italo Calvino e “Cecafumo e altre storie” di

5° 3°

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Ascanio Celestini. Successivamente, grazie alla tecnica dell’animazione teatrale, vengono proposti ai bambini degli esercizi creativi per creare un proprio racconto prendendo spunto dalle storie apprese. n. 2 incontri di laboratorio pratico di due ore ciascuno in uno spazio adeguato messo a disposizione della scuola LETTURA AD ALTA VOCE VISITA ALLA BIBLIOTECA MARCIANA

4° 5°

Sarà possibile valutare le esperienze, attraverso osservazioni sistematiche, prove oggettive e specifiche delle discipline didattiche, di: • • • •

risultati attesi

La sensibilizzazione verso la lettura Il miglioramento della lettura Il livello di interesse verso le attività di animazione alla lettura La frequenza delle classi alla biblioteca di plesso e del quartiere

Tutti gli alunni Anno scolastico Biblioteca del plesso, biblioteche pubbliche, Itinerari educativi.

destinatari tempi risorse

Un pubblico di bambini è ottimale per osservare cos'è davvero il teatro a partire da un punto di vista vergine e ludico.

progetto

finalità

obiettivi

RAGAZZI A TEATRO •

Avvicinare gli alunni al teatro per vivere insieme ad altri un'esperienza comunicativa intensa e stimolante dal punto di vista sia umano che culturale,

Scoprire come il teatro possa essere occasione di gioco per sperimentare se stessi e la vita, anche nelle dinamiche con gli altri. • • • • • •

Saper ascoltare Saper interpretare codici comunicativi diversi Comprendere e interpretare i messaggi degli altri. Potenziare gli aspetti emotivi - affettivi, relazionali e comunicativi. Sviluppare capacità fantastiche ed immaginative. Conoscere l’importanza di esprimersi, di comunicare chiaramente, utilizzando il movimento e la voce con sicurezza.

RASSEGNA TEATRO RAGAZZI anno scolastico 2011/2012 29^ edizione- Itinerari educativi

TUTTE LE CLASSI

Anche per l’anno scolastico 2011/2012 verrà organizzata la “Rassegna Teatro per i Ragazzi“ che si rivolgerà agli insegnanti ed alunni delle scuole del territorio comunale

attivita’

A partire dal 15 novembre inizia il progetto, "Il bambino che pianta 2°A – 2°B gli alberi", a cura della compagnia teatrale Tam Teatromusica, con 3° lo spettacolo "Canto dell'albero". COMUNE DI VENEZIA – ASSESSORATO ALL’AMBIENTE AERIFORME spettacolo e laboratorio di danza creativa- Itinerari educativi La danza, espressione simbolica e poetica del movimento, coinvolge

2°A – 2°B

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l’intera persona nell’atto simultaneo di muoversi, pensare, sentire e contribuisce allo sviluppo fisico, mentale ed emotivo di ogni individuo. A partire da questi temi e da questi obiettivi il progetto proposto alle classi si articola in due momenti: I laboratori La prima fase è caratterizzata dall’attività laboratoriale con lo scopo di: · preparare i bambini ad un orizzonte di temi con una modalità di forte interazione · cogliere dai bambini materiali utili alla costruzione drammaturgica · organizzare un progetto che nell’insieme tenga conto di tutti gli aspetti dell’apprendimento Lo spettacolo La seconda parte riguarderà la creazione dello spettacolo che dovrà adempiere al doppio compito di raccontare attraverso la danza e di restituire il processo creativo comune iniziato nei laboratori

risultati attesi destinatari tempi risorse

Maggiore consapevolezza delle proprie capacità comunicative Maggiore capacità di ascolto e di interazione Maggiore capacità e consapevolezza dei propri e degli altrui stati d’animo Tutti gli alunni Anno scolastico Teatri del Comune di Venezia – Itinerari educativi -

L’area storico geografica è aperta alla collaborazione con le altre discipline. La conoscenza della storia, nazionale, europea e mondiale, aiuta a capire e ad affrontare molte questioni della vita sociale odierna. La complessità della storia è lo sfondo ineludibile del curricolo. Fare geografia a scuola vuol dire formare cittadini del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo creativo e sostenibile, guardando al futuro.

progetto

IL TEMPO E LO SPAZIO • • •

finalità

• • • •

• • • Obiettivi

• •

Leggere, comprendere, conoscere ed analizzare il territorio e la sua storia; individuare nel paesaggio circostante, urbano ed agricolo, gli elementi utili alla valorizzazione dell’ambiente e della sua cultura assumere i dati culturali, storici e geografici utili ad approfondire la geografia e la storia locale come uno strumento di lettura consapevole del territorio per riappropriarsi dell’ambiente in cui si vive e trasferire le competenze dal locale al globale. Conoscere il territorio attraverso vari mezzi e linguaggi per sviluppare la capacità di indagine e di ricerca, migliorando le capacità e le possibilità comunicative. Promuovere una coscienza più matura nei confronti dell’ambiente per il rispetto e la salvaguardia dell’habitat locale. Comprendere che ambiente, modi di produzione e condizione di vita sono in rapporto interdipendente. Essere in grado di muoversi consapevolmente nel proprio territorio. Conoscere e comprendere il proprio territorio e la sua storia; Applicare i concetti acquisiti e tradurli in linguaggi diversi; Promuovere la formazione di una coscienza ecologica. far compiere agli alunni esperienze dirette nell’ambiente naturale ed antropico (montagna, collina, ambiente fluviale\lagunare, parchi naturalistici, …). educare i bambini all’osservazione e ad individuare gli aspetti specifici della

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realtà considerata •

attivita’

rielaborare le conoscenze ricavate dall’esperienza e collegarle con il proprio sapere e con le informazioni ricevute da altre fonti.

Lezioni frontali , uscite nel territorio

Tutte le classi

ISOLE MINORI: S. ERASMO E GLI ORTI SALATI/FATTORIA DIDATTICA – ITINERARI EDUCATIVI la proposta permette di far conoscere agli alunni l’ambiente lagunare nei suoi aspetti paesaggistici e naturalistici e quale habitat naturale di specie animali e vegetali tipiche degli ambienti salmastri. 1 incontro con un esperto naturalista e visita presso gli orti salati e la fattoria didattica di S. Erasmo. BARENE E VALLI DA PESCA DELLA LAGUNA SUD - ITINERARI EDUCATIVI La proposta permette di far conoscere agli alunni gli aspetti storiconaturalistici dell’ambiente vallivo, tradizioni e leggende delle valli da pesca, modalità e tecniche di pesca N° 1 visita guidata da un esperto naturalista presso le barene e valli della laguna sud.

1° 3° 4° 5°

LA STORIA DI TRE ARCHI L’EBRAISMO MUSEO STORICO NAVALE http://www.marina.difesa.it/storiacultura/ufficiostorico/musei/mus eostoricove/Pagine/default.aspx

2°A – 2°B 4° 5°

IL PERCORSO DELL’ARSENALE http://www.arsenaledivenezia.it/main/Default.aspx?page=128

2°A – 2°B

LA LAGUNA: TANTE ISOLE UN PARCO: : Il concorso per le scuole, 3° organizzato dall’Istituzione Parco della Laguna per stimolare una riflessione sulle modalità e gli ambiti di un utilizzo sostenibile della laguna, è giunto ormai alla sua quinta edizione. L’iniziativa vuole stimolare la conoscenza di questi luoghi come primo passo verso la progettazione di un parco della laguna ARCHEOLOGIA D’ACQUA E DI TERRA

Conoscere e sperimentare il lavoro degli archeologici - Itinerari educativi: avvicinare gli alunni alle problematiche della disciplina archeologica e ai concetti base del lavoro dell’archeologo attraverso l’esecuzione di attività ludiche e la sperimentazione di alcune fasi della ricerca archeologica come quella dello scavo. Introdurre gli alunni alla conoscenza della storia di Mestre attraverso la scoperta delle testimonianze archeologiche presenti per favorire la sensibilizzazione verso il patrimonio archeologico-culturale della città. Attività per la classe (2 incontri) 1° incontro presso la sede degli Itinerari Educativi (sita in Via Portara 8 a Carpendo): L’incontro, della durata di circa 4 ore, a cura degli esperti, prevede due momenti di lavoro: · visione di una serie di slides strutturate in PowerPoint per favorire il recupero e il consolidamento degli argomenti già trattati dall’insegnante con la classe; · esecuzione di una serie di attività ludiche che permetteranno agli alunni di sperimentare personalmente alcune “pratiche” specifiche della disciplina archeologica:  Riconoscere i diversi tipi di terreno  Saper leggere una stratigrafia  Distinguere i principali tipi di materiali con i quali sono fatti gli oggetti che normalmente si scoprono in uno scavo archeologico  Scavare seguendo le regole del metodo stratigrafico e utilizzando gli specifici attrezzi e materiali impiegati dagli archeologici durante uno scavo 2° incontro (Centro di Mestre)

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Questo incontro prevede lo svolgimento di un breve itinerario (dalla Torre dell’Orologio ai Giardini di Via Torre Belfredo) che illustrerà i principali luoghi dei rinvenimenti archeologici nel centro cittadino in anni recenti; gli alunni saranno coinvolti in: · attività di verifica attraverso l’utilizzo di schede adeguatamente predisposte · ricostruzione di “una linea del tempo” caratterizzante la storia di Mestre attraverso l’impiego di immagini che riproducono i principali contesti archeologici e gli oggetti rinvenuti negli scavi.

L’ARCIPELAGO DIMENTICATO ALL’ISOLA DELLA CERTOSA Isole minori della laguna di Venezia tra storia e natura- Itinerari educativi. Mostra documentaria - Attività di animazione – Percorso naturalistico all’isola della Certosa L’iniziativa, che fa seguito all’itinerario “Isole minori, isole abbandonate, isole recuperate”, ha lo scopo di promuovere l’interesse per la conoscenza della storia passata e recente delle isole minori della laguna di Venezia. Attività per la classe n.1 uscita all’isola della Certosa secondo la seguente articolazione: 10.00 / 12.30 visita alla mostra con attività di animazione-gioco “Conquista l’isola”. La visione dei pannelli della mostra sarà guidata da esperti operatori, che successivamente aiuteranno gli alunni a comporre a pavimento un puzzle della Laguna di 25 mq che diventerà la mappa sulla quale si articolerà il gioco. 12.30 / 13.30 pranzo al sacco (si segnala che nell’isola e presente un punto ristoro) 13.30/ 14.30 percorso naturalistico.

LA LAGUNA DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

Il percorso didattico si divide in tre livelli successivi, tre tappe che ogni classe percorre nell’arco di tre anni. Il segreto del successo è la multidisciplinarietà dei contenuti raccontati oltre alla diversità di mezzi di comunicazione utilizzati attraverso i quali è stato costruito il laboratorio: dalla storia alla scienza, dall'illustrazione al computer, dal video alla simulazione, dagli spazi di Puntolaguna all'esperienza direttamente sul campo nell'isola di Sant'Erasmo. Il fatto poi che i ragazzi provengano per la maggior parte da scuole di Venezia e provincia fa sì che si produca una perfetta sinergia tra teoria e pratica, tra scienza e conoscenza diretta, agevolando una forte interazione tra chi conduce il gioco (educatrice) e chi viene condotto (ragazzi). La prima sessione, della durata di due ore presso Puntolaguna, guida, attraverso giochi e animazioni, alla scoperta dei principali elementi fisici e morfologici della Laguna di Venezia: gli ambienti che la caratterizzano, la fauna e la flora. Parallelamente viene percorsa la linea del tempo, una rappresentazione visiva di alcuni eventi fondamentali, causati dalla natura o dalla mano dell'uomo, che hanno determinato l'evoluzione storica della laguna dal Trecento all'Ottocento. La seconda sessione, anch’essa della durata di due ore sempre negli spazi di Puntolaguna, presenta le opere di salvaguardia in laguna dal Novecento fino ai giorni nostri, gli elementi di criticità - mareggiate, acque alte, inquinamento, degrado - e gli interventi di riqualificazione ambientale in atto da molti anni da parte dello Stato. Questa base di conoscenze è fondamentale per dirigere l'attenzione dei ragazzi sulla loro esperienza diretta: le dighe foranee, la protezione dei litorali, il Mose, sono tutti interventi realizzati e in corso di realizzazione in Laguna e quindi direttamente osservabili e percepibili. La terza sessione dura mezza giornata.

VISITA GUIDATA AL MUSEO DI STORIA NATURALE TI RACCONTO VENEZIA… - Itinerari educativi

5° 2°A – 2°B

Avvicinare bambini e ragazzi – dai 6 ai 12 anni – alla città di Venezia vuol dire porsi come primo obbiettivo quello di stabilire un rapporto “affettivo” tra loro e la città che si invita a visitare. La costruzione di questo rapporto non può essere affidata solo a delle pagine scritte o disegnate, ma richiede anche la mediazione di un adulto. La funzione di questa proposta è di presentare un percorso, avendolo animato all’interno del tessuto della città attraverso storie, leggende, monumenti e personaggi. Il testo scritto da Caterina De Luigi è diretto al bambino ma di fatto

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costituisce un suggerimento, una guida per l’adulto che può mediare al bambino ogni parola, che può scegliere cosa sottolineare o aggiungere nel percorso. Non è dunque il bambino che deve allinearsi ai nostri interessi culturali, ma siamo noi che vogliamo che si stabilisca tra lui e la città un rapporto di simpatia, di amore, così da desiderare di scoprire tutto quello che non sarà riuscito a vedere la prima volta. Per un bambino, a Venezia la prima grande novità è “l’andar per acqua”; per questa ragione l’itinerario alterna percorsi in vaporetto e percorsi a piedi.

GIROTONDO TRA LE CHIESE Percorsi didattici dalle chiese alla città di Venezia - Itinerari educativi “Girotondo tra le chiese" è un’esperienza giocosa e insieme un momento didattico rivolto ai ragazzi del secondo ciclo della scuola elementare e a quelli della scuola media inferiore. E’ un girotondo in grado di creare un collegamento tra le chiese e alcuni luoghi vicini in modo da ottenere un percorso vario e articolato. Tutto si svolge in alcune tra le chiese più belle di Venezia nelle quali l’arte e la storia permettono di creare itinerari tematici dove la partecipazione dei ragazzi è necessaria alla riuscita del progetto. Per l’anno scolastico 2011/2012 verranno proposti otto laboratori, progettati ed assistiti da personale altamente qualificato, che approfondiranno temi e periodi diversi della storia e dell’arte, dal Romanico al Barocco.

LAGUNANDO – ITINERARI EDUCATIVI

Il progetto educativo “Lagunando” è stato ideato dal Comune di Venezia-Servizio mobilità acquea in collaborazione con il Coordinamento delle remiere e le principali associazioni ambientaliste cittadine. Durante le lezioni, i soci di VAS hanno il compito di dare un primo inquadramento geografico-ambientale della laguna e delle sue peculiarità naturalistiche, segnalando però da subito come determinati comportamenti in barca possano essere estremamente dannosi per la delicata morfologia lagunare. Successivamente i ragazzi delle scuole coinvolte dall’iniziativa fanno un’escursione in barca a remi nella Laguna di Venezia, grazie alla collaborazione delle società remiere e, a seguire, una lezione specifica sulle problematiche legate al fenomeno del moto ondoso, tenuta da un incaricato degli Itinerari Educativi del Comune di Venezia. MULINI E MUGNAI LUNGO I FIUMI: MARZENEGO - DESE – ZERO Itinerari educativi ripercorrere la storia generale dei mulini della terraferma dal governo della Serenissima fino al secolo XX, con particolare attenzione su alcuni di essi, mettendo in risalto il ruolo economico e sociale che rivestivano nel territorio. Attività per la classe  Incontro in classe con gli alunni per illustrare la storia, la funzione, le caratteristiche tecniche, paesaggistiche di un mulino e la dislocazione dei vari opifici lungo i tre fiumi.  Visita ad alcuni mulini dei tre fiumi con sosta dove e possibile, per analizzare direttamente la struttura e la funzionalità delle varie parti degli edifici e dello spazio che li attornia ( il fiume, la ruota, il salto d’acqua, la pietra consorziale, lo stramasso ecc.) o a scelta visita a un mulino ripristinato come quello di Cervara di Santa Cristina di Quinto.

ISOLA DEL LAZZARETTO NUOVO Un’area archeologica e naturalistica nella laguna di Venezia Itinerari educativi.

La visita all’isola permette di affrontare le seguenti tematiche: l’organizzazione sanitaria perseguita dalla Serenissima e la sua politica di prevenzione: luoghi e testimonianze della lotta contro la peste: nel Lazzaretto nuovo si costituiva e si estendeva il continuo controllo e la quarantena per le navi e gli equipaggi provenienti da porti sospetti; praticando l’esposizione al sole, all’aria, a fumi odorosi i carichi di lana, di lino, di seta; metodi e tecniche della ricerca archeologica: l’argomento prevede soprattutto un’esperienza didattica sul

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campo, con l’illustrazione delle tecniche, metodologie e principali strumenti usati in un cantiere archeologico; fortificazioni lagunari: l’isola del Lazzaretto nuovo infatti da Napoleone in poi è entrata a far parte del sistema difensivo del porto del Lido. Nella sua sistemazione attuale è in pratica una fortificazione che risale agli anni 1830/40, quando era deposito di polveri. Nell’isola rimangono una serie di testimonianze dell’uso militare durato quasi due secoli, tra cui la cinta muraria interna ei bastioni esterni in pietra d’Istria; aspetti naturalistici e ambientali della laguna e delle zone umide: visita lungo la passeggiata esterna che consente di scendere lungo le “barene” per l’osservazione della flora e della fauna caratteristiche dell’ambiente lagunare. Attività per la classe: Visita guidata all’isola del Lazzaretto Nuovo

risultati attesi destinatari tempi risorse

Acquisire maggiore consapevolezza del territorio e degli equilibri dello stesso. Acquisire maggiore rispetto del territorio. Tutti gli alunni Anno scolastico Territorio – Itinerari educativi – Amici dei musei

Lo studio della disciplina arte e immagine ha la finalità di sviluppare e di potenziare nell’alunno la capacità di leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche, di esprimersi e comunicare in modo personale e creativo, di acquisire sensibilità e consapevolezza nei confronti del patrimonio artistico. Con l’educazione all’arte e all’immagine, soprattutto attraverso un approccio operativo di tipo laboratoriale, l’alunno sviluppa le capacità di osservare e di scrivere, di leggere e comprendere criticamente le opere d’arte.

progetto

finalità

Obiettivi attivita’

MUSICA ARTE E IMMAGINE •

Sviluppare il senso creativo stimolando il saper far e pensare con le mani.

Sviluppare la comunicazione non verbale

Conoscere l’arte del territorio

Promuovere e sviluppare negli alunni la capacità di star bene insieme e di collaborare fra pari

Migliorare le abilità manuali Acquisire strumenti e tecniche pittorico-manipolative Studio del colore Saper leggere le principali opere d’arte presenti nel territorio. Laboratori e uscite nel territorio

Tutte le classi

LABORATORI AI MUSEI CIVICI http://www.visitmuve.it/it/servizieducativi/per-la-scuola/museo-scuola/

1° - 3°

LABORATORI A PUNTA DELLA DOGANA – PROGETTO START http://www.palazzograssi.it/start/didattica-artecontemporanea.html

LABORATORI AL POLO MUSEALE VENEZIANO – PROGETTO MODA 2°A – 2°B E ACCONCIATURE NELL’ANTICHITA’ http://www.polomuseale.venezia.beniculturali.it/index.php?it/212/ progetti-didattici

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LABORATORI CON GLI AMICI DEI MUSEI http://www.amicideimuseivenezia.it/index_amici.php

LABORATORI AL MUSEO CA’ PESARO http://www.museiciviciveneziani.it/frame.asp?sezione=didattica& musid=10

PALAZZO GRIMANI http://www.palazzogrimani.org/

ARTI E MESTIERI A VENEZIA: LA GONDOLA - Itinerari educativi Scopo dell’itinerario è di far conoscere ai ragazzi quelle attività lavorative che ancora oggi mantengono viva l’arte e la tradizione degli antichi mestieri veneziani, in particolar modo la costruzione della gondola, mettendo in evidenza il fatto che la gondola è un sistema complesso, frutto di un contributo corale di diversi mestieri. Attorno a questa particolare imbarcazione si dispiegano molti mestieri della tradizione storico artigiana veneziana: gli squeraroli, i remeri, i falegnami, gli intagliatori, indoradori, i tapezzieri…….Constatata la crisi di queste professionalità, l’obiettivo è quello di far conoscere alle nuove generazioni, le tecniche di lavorazione e concorrere così alla diffusione della conoscenza delle tradizioni artigianali che intorno alla gondola si sono sviluppate. E’ stato messo a punto perciò un percorso che presenti alcuni dei mestieri che concorrono alla costruzione della gondola, direttamente nelle botteghe artigiane rimaste a salvaguardia della tradizione veneziana. Attività per la classe Visita ad alcuni laboratori artigiani SCUOLA DEL VETRO ABATE ZANETTI -Itinerari educativi scopo dell’itinerario è di far conoscere ai ragazzi l’ attività lavorativa inerente il vetro, che ancora oggi mantiene viva l’arte vetraria a Murano. La Scuola del Vetro Abate Zanetti, nell’intento di diffondere e valorizzare il patrimonio culturale e artistico di Murano, organizza in particolare visite e laboratori didattici a vari livelli; tali attività, attraverso un approccio didattico-creativo, sono volte a trasmettere e stimolare la conoscenza del vetro e valorizzare l’espressione creativa nelle giovani generazioni. Attività per la classe Laboratorio presso la Scuola Abate Zanetti - Murano con la seguente articolazione: · Breve introduzione teorica per permettere la comprensione delle caratteristiche del materiale, alcune informazioni sulle materie prime, sulla struttura chimica del vetro, sulla storia del vetro e sul contesto produttivo muranese; · Osservazione della pratica di lavorazione del maestro vetraio; · Attività pratica: gli studenti, con l’aiuto di maestri e docenti esperti, verranno seguiti passo dopo passo nella realizzazione di un manufatto in vetro, attraverso la tecnica della vetrofusione. Vengono messi a disposizione polveri, cannette, fili, pezzi di vetro, che verranno poi assemblati dagli alunni, al fine di creare soggetti figurativi o astratti. Al termine le piastrelle verranno cotte, l’oggetto finale sarà a disposizione il giorno successivo. La durata del laboratorio e di circa tre ore dalle ore 9.00 alle 12.00.

IL LIBRO DI PIETRA - FONDAZIONE MUSEI CIVICI DI 2°A – 2°B VENEZIA – PALAZZO DUCALE L’attività muove dalla scoperta dei più antichi capitelli di Palazzo

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risultati attesi destinatari tempi risorse

Ducale, popolati di donne, uomini, bambini, animali, piante, miti, simboli, vizi e virtù. Proseguirà in laboratorio con l’esecuzione di un calco in gesso da parte di ogni partecipante. Durata: 2 ore e mezza LABORATORIO DI IMMAGINE A CLASSI APERTE 4° E 5° Acquisire maggiore consapevolezza del territorio e delle sue caratteristiche storico-artistiche. Acquisire maggiore creatività. Acquisire capacità grafico-pittorico-manipolative. Tutti gli alunni Anno scolastico Territorio – Itinerari educativi – Amici dei musei – Musei civici – Chiese di Venezia

Presupposto di un efficace insegnamento/apprendimento delle scienze è un’interazione diretta degli alunni con gli oggetti e le idee coinvolti nell’osservazione e nello studio, che ha bisogno sia di spazi fisici adatti alle esperienze concrete e alle sperimentazioni, sia di tempi e di modalità di lavoro che diano ampio margine alla discussione e al confronto. Infatti il coinvolgimento diretto, individuale e in gruppo con i fenomeni rafforza e sviluppa la comprensione e la motivazione, attiva il lavoro operativo e mentale che deve essere prima progettato e poi valutato; aiuta a individuare problemi significativi a partire dal contesto esplorato e a prospettarne soluzioni; sollecita il desiderio di continuare ad apprendere.

progetto

finalità

Obiettivi

attivita’

LE SCIENZE E LA VITA …promuovere nei fanciulli e nelle fanciulle l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza delle conoscenze e delle abilità, comprese quelle metodologiche di indagine, indispensabili alla comprensione intersoggettiva del mondo umano, naturale e artificiale, nel quale si vive. In questo senso, aiutando il passaggio dal sapere comune al sapere scientifico, costituisce la condizione stessa dell’edificio culturale e della sua successiva sempre più approfondita sistemazione ed evoluzione critica… • Stimolare il processo di acquisizione di conoscenze attraverso l’AZIONESCOPERTA •

Interagire attivamente con la realtà

Osservare i fenomeni naturali

Elaborare schemi di descrizione e comprensione

Promuovere e consolidare un atteggiamento di rispetto nei confronti dell’ambiente naturale.

Laboratori, lezioni, uscite nel territorio.

LA BIOLOGIA ENTRA IN CLASSE Osserviamo e sperimentiamo EDUCATIVI

-

1° ITINERARI 2°A – 2°B

Far acquisire ai bambini i primi rudimenti di una corretta metodologia scientifica in ambito biologico. L’osservazione e la classificazione , ipotesi e verifiche, anche in forma di gioco,

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saranno alcuni dei percorsi che i bambini affronteranno con l’aiuto di un esperto per un primo approccio al mondo delle scienze biologiche. N . 2 laboratori in classe La durata è di circa due ore per ogni appuntamento. Nei due laboratori si cercherà di realizzare un breve percorso in ambito di biologia vegetale . L’esperto biologo condurrà i bambini attraverso esperienze pratiche alla scoperta del mondo vegetale vivente . La pianta si racconta… basta saperla ascoltare e osservare: · la nascita e il primo sviluppo, la germinazione…ma cos’è un seme ? e quando, dove e come germoglia ? · Come cresce, come si nutre, come respira e come lavora la pianta ( radice, fusto, foglia) · La lotta per la vita: strategia per la riproduzione ( fiore , frutto, seme) IL MICROSCOPIO E LE SCIENZE NATURALI - ITINERARI EDUCATIVI L’itinerario si propone come un primo approccio alla conoscenza e all’uso del microscopio ottico. Lo scopo è quello di fornire all’alunno le competenze necessarie per poter realizzare osservazioni scientifiche con questo strumento che risulta essenziale nella didattica delle scienze. La curiosità e lo stupore iniziale guideranno l’alunno all’apprendimento, facendogli così sperimentare il metodo più idoneo per lo studio delle scienze: la partecipazione attiva sia personale che di gruppo nel formulare domande, convalidare ipotesi, proporre verifiche Attività per la classe n. 2 incontri a distanza di una settimana presso l’aula laboratorio dell’Ufficio Itinerari Educativi Via Portara 8 Mestre saranno a disposizione : · 12 postazioni di microscopi ottici monoculari · una postazione multimediale del docente costituita da microscopio e stereomicroscopio, in grado di proiettare su schermo tv le esperienze in svolgimento · tutta la strumentazione necessaria per far effettuare le esperienze direttamente ai ragazzi Esercitazioni proposte · Il microscopio ottico: parti, principi e uso. Metodi di allestimento e osservazione dei vetrini. · Osservazione di cellule e di tessuti animali: · Osservazione di cellule e tessuti vegetali: 1. ricerca dei cloroplasti e degli stomi nella foglia 2. ricerca dei granuli di amido (amiloplasti) 3. ricerca dei cromoplasti Gli organismi unicellulari: osservazione di una goccia di acqua di stagno

Capacità di individuare il problema, di proporre soluzioni, di individuare variabili, di formulare ipotesi, di generalizzare i risultati

Capacità di organizzare e cogestire il gruppo, di mantenere il proprio ruolo, di collaborare e cooperare, capacità di riconoscere che ci possono essere molteplici punti di vista

Capacità di organizzare le conoscenze apprese e di condividere con altri, capacità di rielaborare e rappresentare i concetti acquisiti

Capacità di usare in maniera corretta strumenti, eseguire istruzioni per svolgere le diverse fasi di un esperimento

risultati attesi

destinatari tempi risorse

Tutti gli alunni Anno scolastico Territorio – Itinerari educativi –

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Nel primo ciclo “corpo-movimento-sport” promuovono la conoscenza di sé, dell’ambiente e delle proprie possibilità di movimento. Contribuiscono, inoltre, alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché della necessità di prendersi cura della propria persona e del proprio benessere. L’educazione motoria sarà quindi l’occasione per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive. L’attività motoria e sportiva, soprattutto nelle occasioni in cui fa sperimentare la vittoria o la sconfitta, contribuisce all’apprendimento della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni. L’attività sportiva promuove il valore del rispetto di regole concordate e condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile. Deve inoltre realizzarsi come un’attività che non discrimina, non annoia, non seleziona, permettendo a tutti gli alunni la più ampia partecipazione nel rispetto delle molteplici diversità.

progetto

CORPO – MOVIMENTO - SPORT • •

finalità

obiettivi

riscoperta del valore educativo dello sport in tutti i suoi aspetti l’integrazione dell’attività motoria con insegnante ISEF nella scuola Primaria che ne è attualmente sprovvista favorire il confronto e la competizione nelle attività motorie fra ragazzi che non praticano attività sportive specifiche fuori dalla Scuola

Acquisire consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali.

Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo.

Sperimentare una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare diverse discipline sportive.

Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.

PIU’ SPORT @ SCUOLA

attivita’ Attività ludico-motorie singole e di squadre

risultati attesi destinatari tempi risorse

Acquisizione di maggiore consapevolezza del proprio corpo e dei propri stati d’animo. Maggiore consapevolezza dell’importanza della relazione all’interno di un gruppo Tutti gli alunni Anno scolastico Palestra

Compito primario della scuola è quello di accogliere l’alunno, predisponendo per lui un ambiente educativo e di apprendimento nel quale gli sia possibile instaurare relazioni umane positive in un contesto sociale diverso da quello familiare, con regole certe e norme che cominciano via via ad allargare i suoi orizzonti relazionali. Per questo la scuola è sempre più chiamata a sviluppare un progetto educativo nel quale la componente preventiva ha una funzione primaria e l'educazione alla salute e alla legalità sono quindi un aspetto fondamentale della programmazione educativa, un momento prioritario del processo formativo di ogni singola disciplina.

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progetto

finalità

obiettivi

attivita’

BENESSERE L’educazione alla salute ha come obbiettivo educare al cambiamento, nel senso di favorire nei ragazzi l’acquisizione di una maggiore consapevolezza e responsabilità che influenzi i comportamenti promuovendo la difesa della salute intesa come Benessere in senso globale. Le finalità prioritarie di un progetto di Educazione alla Salute per la scuola media, infatti, sono volte a sottolineare non solo aspetti prettamente igienico-sanitari, bensì l'importanza e il valore complessivo della persona, una dimensione più attiva e progettuale che chiama l'alunno ad essere consapevole dei propri comportamenti e protagonista delle proprie scelte. • Promuovere la conoscenza dei fattori di rischio inerenti la salute e l’ambiente. •

Promuovere la salute umana, ambientali che l’acquisizione di

Sviluppare riflessioni sulle convinzioni e sui comportamenti corretti.

Modificare le abitudini di vita errate e rinforzare i comportamenti idonei non ancora radicati.

Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare

conoscenza dei comportamenti che hanno rilevanza per la delle variabili psicologiche, relazionali, sociali, culturali, influenzano comportamenti a rischio e rendono difficoltosa comportamenti sani.

LA MERENDA IN CARTELLA - ITINERARI EDUCATIVI Far riflettere sui comportamenti alimentari ed igienici dei bambini al fine di formare abitudini corrette utilizzando strumenti adatti all'età come giochi, animazioni e assaggi Una giornata di educazione alimentare in classe: - giochi, animazioni - merenda guidata -laboratori del gusto Le attività sono condotte da un animatore e hanno la durata di tre ore circa

2°A – 2°B

CAVALCANDO UNA MELA - ITINERARI EDUCATIVI Far conoscere ai bambini” le famiglie” degli alimenti, soprattutto frutta e verdura che sono i punti deboli rispetto al loro gradimento alimentare. Attraverso il racconto di una favola, l’osservazione, il gioco e l’assaggio guidato, i bambini potranno avere un diverso approccio con questo importante gruppo di alimenti. N.2 incontri in classe ( a distanza di una settimana). La durata di ogni incontro è di due ore circa

2°A – 2°B

LABORATORI DEL GUSTO - ITINERARI EDUCATIVI Far riflettere i bambini sui comportamenti alimentari al fine di formare abitudini corrette utilizzando strumenti adatti all'età quali laboratori attivi. laboratori in classe: Dal latte al formaggio: la classe, divisa in gruppetti sarà messa in grado di produrre il formaggio; si parlerà del latte e dei suoi derivati. Assaggiamo assieme. Durata dell’attività: circa 2 ore Dalla farina al pane: farina, pane e derivati saranno oggetto di discussione. Assaggiamo assieme Durata dell’attività: circa 2 ore

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Prepariamo la merenda: i bambini, divisi in gruppi prepareranno la merenda con ingredienti freschi; confronto con la merenda del… supermercato. Durata dell’attività : circa 2 ore Laboratorio di educazione alimentare: ricerca degli ingredienti, lettura delle etichette. Durata dell’attività: circa 2 ore Spesa guidata al supermercato: la classe divisa in gruppetti, dovrà effettuare una spesa in base ad una consegna ricevuta; alla cassa si valuteranno poi i prodotti leggendo le etichette. Durata dell’attività circa un’ora + viaggio per arrivare al supermercato. Questa attività può essere considerata un valido strumento per verificare l’efficacia dei percorsi effettuati con i bambini. La sede dell’iniziativa (il supermercato più vicino alla scuola) sarà scelta assieme all’insegnante.

FRUTTA NELLE SCUOLE – PROGETTO NAZIONALE La Commissione europea nel Libro bianco sull'alimentazione, il sovrappeso e l'obesità ha affrontato i problemi di salute collegati all'alimentazione, al sovrappeso e all'obesità, proponendo nuove iniziative che includono la revisione delle modalità di etichettatura e i programmi per la promozione del consumo di frutta e verdura. I principali errori alimentari sono individuati nell’assunzione eccessiva di alimenti di provenienza animale e di dolciumi, ricchi di zuccheri semplici, nell’alimentazione non sufficientemente variata, nel consumo di alimenti vegetali inferiori alle quantità raccomandate. In questo scenario il ruolo della prevenzione e dell’educazione alimentare diventa la leva principale di una strategia volta ad introdurre comportamenti maggiormente virtuosi. I prodotti ortofrutticoli rappresentano una fonte importantissima di fibra, di beta carotene, di vitamina C , di altre vitamine e dei più diversi minerali. Essi giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione della obesità, grazie all’elevato contenuto in fibra e acqua, alle poche calorie fornite rispetto al volume ingerito e all’elevato potere saziante. Il gruppo di alimenti oggetto di questa strategia è costituito da un ampio paniere di prodotti frutticoli e da un primo gruppo di prodotti orticoli, questi ultimi selezionati in base al loro grado di fruibilità durante la merenda. Il gruppo – pur ridotto - delle specie orticole è stato valutato nelle componenti salutistiche, nel livello attrattivo per i giovani e nella loro facile integrazione con i prodotti frutticoli. Nella scelta dei prodotti frutticoli si terrà conto del carattere di stagionalità, che influisce sia sotto il profilo salutistico (è proprio nella loro stagione, al momento della loro naturale maturità, che gli alimenti vegetali garantiscono il più appropriato ed equilibrato contenuto in acqua, in fibra alimentare, in micronutrienti e composti bioattivi), sia sotto il profilo della attrattività (i prodotti frutticoli esprimono al massimo i loro colori, rendendoli particolarmente invitanti, nonché i loro sapori e gusti proprio nel momento della naturale maturazione). Correlata alla naturale maturazione è l’ origine: le ricerche hanno evidenziato, infatti, che il tenore è inversamente proporzionale al tempo trascorso tra il momento del raccolto ed il momento del consumo (più tempo passa, più tale contenuto diminuisce). Poter contare su prodotti provenienti dalle stesse aree o da aree prossimali alle zone di consumo ha anche una ricaduta positiva sull’ambiente, in conseguenza di trasporti più ridotti e, quindi, maggiori riduzioni di CO2, obiettivo strategico delle politiche ambientali di tutti i Governi sensibili allo sviluppo sostenibile del pianeta. http://www.fruttanellescuole.gov.it/

VISITA ALLA CASERMA DELLA GUARDIA DI FINANZA “T.MOCENIGO” GIUDECCA – VENEZIA – ITINERARI EDUCATIVI

risultati attesi

TUTTE LE CLASSI

La visita didattica si propone di far conoscere agli alunni funzioni e compiti dei militari della Guardia di Finanza in una realtà così particolare come la città di Venezia. Le classi visiteranno l’interno della Caserma e in particolare le imbarcazioni usate dai militari nelle perlustrazioni di controllo in mare. Durata della visita: 2 ore circa • Crescita del benessere personale • Crescita del benessere socio - relazionale • Maggior consapevolezza delle regole • Riduzione delle difficoltà di apprendimento e dei problemi comportamentali • Diffusione di un clima positivo nel contesto scolastico

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destinatari tempi risorse

Contrasto del disagio sociale

Tutti gli alunni Anno scolastico Aule , laboratori, territorio

Formare una nuova cultura ecologica che sappia penetrare a tutti i livelli della società umana richiede una presa di coscienza che deve già iniziare a costruirsi nell’ambito famigliare e, parallelamente, nei primi anni della formazione scolastica. Una cultura ecologica rispettosa dell’ambiente, più spontanea nelle società agricolo-rurali, è stata progressivamente dimenticata nelle società industriali/tecnologiche e in particolare nelle realtà urbanizzate.

progetto

finalità

obiettivi

attività

L’AMBIENTE Sviluppare atteggiamenti, comportamenti, valori, conoscenze e abilità indispensabili per vivere in un mondo interdipendente. Fornire competenze di scienza ecologica su base empirica e ludica e stimolare il senso di responsabilità ambientale, ragionando in modo critico sulle semplici azioni che quotidianamente hanno impatto sul nostro ecosistema-mondo • Acquisire la capacità di pensare per relazioni per comprendere la natura sistemica del mondo • Riconoscere criticamente la diversità nelle forme in cui si manifesta come un valore e una risorsa da proteggere (biodiversità, diversità culturale …) • Divenire consapevoli che le scelte e le azioni individuali e collettive comportano conseguenze non solo sul presente ma anche sul futuro e assumere comportamenti coerenti, cioè individuare e sperimentare strategie per un vivere sostenibile • Favorire lo sviluppo di qualità personali quali l’autonomia, il senso di responsabilità / spirito di iniziativa, la collaborazione/solidarietà.

BUMBA…. Tratto da un racconto di Roberto Piumini - ITINERARI EDUCATIVI In Africa l’acqua è il bene più prezioso per tutti; i bambini , anche i più piccoli , questo lo imparano subito; anche loro infatti partecipano alla faticosa raccolta quotidiana dell’acqua assieme agli adulti . Il piccolo Bumba però, pur sapendo che il suo carico è prezioso rischia tantissimo usando l’acqua raccolta per la gente del suo villaggio dissetando un vecchio viandante che si rivelerà……. N. 1 incontro /laboratorio. Un animatore, racconterà la storia usando dei cartelloni giganti come sfondo per creare l’atmosfera adatta al racconto.

2°A – 2°B

LAGUNANDO Per una navigazione consapevole nella laguna di Venezia Itinerari educativi scopo dell’itinerario è sensibilizzare gli alunni sulle modalità per una corretta e consapevole navigazione all’interno della laguna di Venezia per il contenimento del moto ondoso, attraverso il richiamo alle buone norme di comportamento tipiche della cultura “marinaresca”. L’iniziativa diventa anche il pretesto per un percorso di educazione ambientale per l’osservazione, lo studio e la conoscenza dello straordinario ecosistema lagunare.

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- n.1 intervento del naturalista in classe; - n.1 visita in ambiente lagunare

IL BOSCO NELLE STAGIONI E I SUOI ABITANTI Associazione 2°A – 2°B WWF Venezia e Miranese: guida ai cambiamenti stagionali del bosco e dei suoi abitanti. La classe viene accompagnata, prima con una lezione, alla scoperta dell'autunno e dell'inverno, poi con una passeggiata nel bosco al risveglio primaverile. Il percorso prevede una lezione in classe (gennaio-marzo) e una uscita nel bosco del Parauro (aprile-maggio) di due ore ciascuna.

risultati attesi destinatari tempi risorse

IL GIARDINO SEGRETO RICICLO: ”Tra dire e fare c’è da imparare” EDUCAZIONE AMBIENTALE - ITINERARI EDUCATIVI Far comprendere agli allievi la gravità dell’emergenza rifiuti e sensibilizzarli alla raccolta differenziata ponendo in primo piano le prospettive di recupero Ciascuna classe è coinvolta in tre momenti distinti: 1° fase: intervento in classe sull’emergenza rifiuti e raccolta differenziata 2° fase: intervento in classe sul recupero energetico, il riciclo e la riduzione dei rifiuti 3° fase: rielaborazione in classe a cura degli insegnanti Aumento di una cultura ecologica diffusa. Diffusione e ampliamento di buone pratiche ecologiche.

2°A – 2°B

Classi 5° e 2° Anno scolastico Aule, laboratori, territorio

Conrisorse l'intento di favorire alunni lo sviluppo di una maggiore consapevolezza degli stati emotivi e di una più Aule enegli laboratori ampia, personale e costruttiva capacità di espressione degli stessi, sono attivati i laboratori per classi aperte che prevedono attività quali letture animate, drammatizzazioni, discussioni di gruppo, giochi di simulazione, disegno, pittura, musica

progetto

obiettivi

attivita’

risultati attesi destinatari tempi

E…COME EMOZIONI •

Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali.

Utilizzare i linguaggi dell’immagine per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo.

Saper cooperare in gruppo

DRAMMATIZZAZIONI LETTURE ANIMATE GIOCHI DI SIMULAZIONE DISEGNI PITTURA MUSICA MANIPOLAZIONI

TUTTE LE CLASSI

Maggiore consapevolezza dello stare insieme per definire un compito Tutti gli alunni Anno scolastico

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Per definizione la multimedialità, su cui si basano le attività legate all’informatica, offre innumerevoli opportunità di attivare abilità e di consolidare capacità legate a diverse discipline scolastiche e a diversi aspetti dell’apprendimento: testi, immagini fisse, animazioni e video, suoni e musica, opere enciclopediche e di consultazione, offrono tutte l’occasione per ritrovare i legami trasversali fra le conoscenze e per accrescere le competenze personali possedute da ciascun alunno. Inoltre le peculiarità del mezzo costituiscono un’ottima occasione per sperimentare attività tradizionali attraverso mezzi tecnologici nuovi e nuove opportunità: basti pensare agli ipertesti, oppure alla possibilità di creare e rielaborare immagini o suoni, o di modificare e impaginare i propri scritti, di creare facilmente tabelle e grafici, di operare calcoli immediati, ecc. E’ evidente che l’approccio ai mezzi informatici consente agli alunni di riesaminare il proprio modo di pensare e di rielaborare il sapere, di progettare e di realizzare; inoltre fornisce loro nuove occasioni per lo sviluppo della creatività, dell’elasticità mentale e dell’apprendimento. Pertanto il mezzo informatico va considerato come un potente strumento didattico per nuove modalità di apprendimento basate su un sapere a mappe, piuttosto che su un sapere a settori.

progetto

finalità

AVVIO ALL’INFORMATICA Usare le principali componenti del computer: unità centrale, monitor, tastiera, mouse. Conoscere il computer nelle sue funzioni generali e nelle sue parti principali. Approcciare programmi di videoscrittura e di videografica. Acquisire una conoscenza di base della struttura e del funzionamento del personal computer Acquisire la conoscenza pratica delle principali funzioni di base di un personal computer e

obiettivi

del suo sistema operativo Essere in grado di creare disegni digitali usando il programma grafico: Paint Essere in grado di creare e stampare un documento di scrittura usando Word

attivita’

ESERCITAZIONI PRATICHE IN LABORATORIO 2°A – 2°B

risultati attesi destinatari tempi risorse

SAPER UTILIZZARE IL PC come strumento per lo studio. Gli alunni delle classi 2° Anno scolastico Laboratorio di informatica

.

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SCUOLA PRIMARIA ZAMBELLI Dorsoduro 2403 - 30123 Venezia - VEEE841036 Tel / Fax 041.5246700

DOVE SIAMO http://www.icmorosini.it/index.php?option=com_content&view=article&id=90&Itemid=95

POPOLAZIONE SCOLASTICA A.S. 2011\12 classe

1° 2° 3° 4° 5° Totale alunni nel plesso

n. alunni

22 20 25 21 23 111

TEMPO SCUOLA TEMPO PIENO per 40 ore settimanali dal lunedì al venerdì dalle 8,15 alle 16,15. La mensa è obbligatoria.

La concreta attivazione della pluralità dell’offerta formativa è subordinata, nelle scuole statali, alla quantità di risorse umane disponibili, che sarà verificata in sede di determinazione degli organici

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MONTE ORE DELLE DISCIPLINE disciplina

classe 1°

classe 2°

classe 3° - 4° - 5°

Italiano Matematica scienze Inglese Ed. motoria Ed. immagine Ed. al suono e musica Storia Geografia Religione Mensa totale

9 8 2 1 2 2.5 2 2 2 2 7.5 40

9 7 2 2 2 2.5 2 2 2 2 7.5 40

8 7 2 3 2 2.5 2 2 2 2 7.5 40

LE STRUTTURE

AMPIO GIARDINO

• • • • • •

BIBLIOTECA

LABORATORIO DI ARTE E IMMAGINE

Laboratorio di informatica con 12 postazioni Mensa scolastica Palestra restaurata Orto didattico Due giardini piantumati Gazebo con sedie e tavoli per lezioni all’aperto

Tutto l’edificio è conforme alle norme sulla sicurezza e non presenta barriere architettoniche.

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I PROGETTI- LE ATTIVITÀ- I LABORATORI Le specifiche attività laboratoriale\progetti\uscite\visite di istruzioni verranno comunicate all’inizio dell’anno scolastico in base all’offerta del territorio e potrebbero prevedere il pagamento di una quota da parte delle famiglie.

Crediamo fermamente che apprendere dall’esperienza sia un approccio didattico che permetta a tutti gli alunni il raggiungimento del successo formativo. E’ per questo che tutta l’attività didattica, compresi i nostri progetti, le attività e i laboratori, sono atti a favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze. In modo particolare la realizzazione di percorsi in forma di laboratorio, favoriscono l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio è una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare-realizzarevalutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e che può essere attivata sia all’interno sia all’esterno della scuola, valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento. In questo progetto particolare importanza assume la biblioteca scolastica, da intendersi come luogo deputato alla lettura ma anche all’ascolto e alla scoperta di libri, che sostiene l’apprendimento autonomo e continuo nonché luogo di socializzazione.

progetto

IL LIBRO E LA PAROLA • • •

finalità

Promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura Favorire l'avvicinamento affettivo ed emozionale del bambino al libro Fornire al bambino le competenze necessarie per realizzare un rapporto attivocreativo e costruttivo con il libro Educare all'ascolto e alla comunicazione con gli altri Favorire l'accettazione e il rispetto delle culture "altre" considerate fonte di arricchimento

• •

• • • • •

obiettivi

Trasmettere il piacere della lettura Favorire una circolarità fra libro, mondo e costruzione della persona Educare all'ascolto e alla convivenza Scoprire il linguaggio visivo Illustrare i valori della pace e della solidarietà, i diritti dei popoli, dell'uomo e del bambino attraverso le storie Favorire gli scambi di idee fra lettori di età e di culture diverse Esplorare le potenzialità di una storia attraverso il gioco Favorire un rapporto completo con il territorio e la sua storia Scoprire le risorse del territorio: biblioteche

• • • •

La biblioteca intesa come laboratorio didattico-manipolativocreativo: o o o o

attivita’

il il il il

piacere piacere piacere piacere

di di di di

ascoltare l’adulto che legge e racconta guardare le figure giocare con le parole, le storie e le figure drammatizzare

VISITA ALLA BIBLIOTECA PEDAGOGICA BETTINI

risultati attesi

TUTTE LE CLASSI

Sarà possibile valutare le esperienze, attraverso osservazioni sistematiche, prove oggettive e specifiche delle discipline didattiche, di: •

La sensibilizzazione verso la lettura

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• • •

Il miglioramento della lettura Il livello di interesse verso le attività di animazione alla lettura La frequenza delle classi alla biblioteca di plesso e del quartiere

Tutti gli alunni Anno scolastico Biblioteca del plesso, biblioteche pubbliche, Itinerari educativi.

destinatari tempi risorse

Un pubblico di bambini è ottimale per osservare cos'è davvero il teatro a partire da un punto di vista vergine e ludico.

progetto

finalità

obiettivi

RAGAZZI A TEATRO •

Avvicinare gli alunni al teatro per vivere insieme ad altri un'esperienza comunicativa intensa e stimolante dal punto di vista sia umano che culturale,

Scoprire come il teatro possa essere occasione di gioco per sperimentare se stessi e la vita, anche nelle dinamiche con gli altri. • • • • • •

Saper ascoltare Saper interpretare codici comunicativi diversi Comprendere e interpretare i messaggi degli altri. Potenziare gli aspetti emotivi - affettivi, relazionali e comunicativi. Sviluppare capacità fantastiche ed immaginative. Conoscere l’importanza di esprimersi, di comunicare chiaramente, utilizzando il movimento e la voce con sicurezza.

RASSEGNA TEATRO RAGAZZI anno scolastico 2011/2012 29^ edizione- Itinerari educativi

attivita’

risultati attesi destinatari tempi risorse

2° 4° 5°

Anche per l’anno scolastico 2011/2012 verrà organizzata la “Rassegna Teatro per i Ragazzi“ che si rivolgerà agli insegnanti ed alunni delle scuole del territorio comunale

A partire dal 15 novembre inizia il progetto, "Il bambino che pianta 5° gli alberi", a cura della compagnia teatrale Tam Teatromusica, con lo spettacolo "Canto dell'albero". COMUNE DI VENEZIA – ASSESSORATO ALL’AMBIENTE Maggiore consapevolezza delle proprie capacità comunicative Maggiore capacità di ascolto e di interazione Maggiore capacità e consapevolezza dei propri e degli altrui stati d’animo Tutti gli alunni Anno scolastico Teatri del Comune di Venezia – Itinerari educativi -

L’area storico geografica è aperta alla collaborazione con le altre discipline. La conoscenza della storia, nazionale, europea e mondiale, aiuta a capire e ad affrontare molte questioni della vita sociale odierna. La complessità della storia è lo sfondo ineludibile del curricolo. Fare geografia a scuola vuol dire formare cittadini del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo creativo e sostenibile, guardando al futuro.

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progetto

IL TEMPO E LO SPAZIO • • •

finalità

• • • •

• • • •

Obiettivi

attivita’

Leggere, comprendere, conoscere ed analizzare il territorio e la sua storia; individuare nel paesaggio circostante, urbano ed agricolo, gli elementi utili alla valorizzazione dell’ambiente e della sua cultura assumere i dati culturali, storici e geografici utili ad approfondire la geografia e la storia locale come uno strumento di lettura consapevole del territorio per riappropriarsi dell’ambiente in cui si vive e trasferire le competenze dal locale al globale. Conoscere il territorio attraverso vari mezzi e linguaggi per sviluppare la capacità di indagine e di ricerca, migliorando le capacità e le possibilità comunicative. Promuovere una coscienza più matura nei confronti dell’ambiente per il rispetto e la salvaguardia dell’habitat locale. Comprendere che ambiente, modi di produzione e condizione di vita sono in rapporto interdipendente. Essere in grado di muoversi consapevolmente nel proprio territorio. Conoscere e comprendere il proprio territorio e la sua storia; Applicare i concetti acquisiti e tradurli in linguaggi diversi; Promuovere la formazione di una coscienza ecologica. far compiere agli alunni esperienze dirette nell’ambiente naturale ed antropico (montagna, collina, ambiente fluviale\lagunare, parchi naturalistici, …).

educare i bambini all’osservazione e ad individuare gli aspetti specifici della realtà considerata

rielaborare le conoscenze ricavate dall’esperienza e collegarle con il proprio sapere e con le informazioni ricevute da altre fonti.

Lezioni frontali , uscite nel territorio

Tutte le classi 2° 3° 4° 3° 5°

VISITA AL PARCO REGIONALE DEL DELTA DEL PO

VISITA AL TORCELLO RITORNO A SCUOLA.” L’educazione dei bambini e dei ragazzi ebrei a Venezia tra leggi razziali e dopoguerra – ITINERARI EDUCATIVI ATTIVITA’ PER LE CLASSI Visita guidata alla mostra e incontro con testimoni. Laboratorio sulle fonti: Ritorno a scuola. Immagini e racconti di bambini scampati alla Shoah LA LAGUNA: TANTE ISOLE UN PARCO: : Il concorso per le scuole, organizzato dall’Istituzione Parco della Laguna per stimolare una riflessione sulle modalità e gli ambiti di un utilizzo sostenibile della laguna, è giunto ormai alla sua quinta edizione. L’iniziativa vuole stimolare la conoscenza di questi luoghi come primo passo verso la progettazione di un parco della laguna

Laboratori del MUSEO DI STORIA NATURALE VISITA ALLA BASILICA MARCIANA VISITA AL SESTRIERE DI DORSODURO VISITA A CA’ FARSETTI VISITA A PALUS S. MARCO VISITA A CA’ LOREDAN VISITA A PALAZZO DUCALE

5° 3° 3° 4° 3° 4° 5°

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VISITA ALLA SCUOLA GRANDE DI S. ROCCO BAMBINI INCONTRANO L’INDIA Immagini e giochi di conoscenza – ITINERARI EDUCATIVI

L’India è un continente di grande e antica cultura dai forti contrasti: zone ricche ad elevato sviluppo economico e tecnologico e zone nelle quali non vi sono opportunità di lavoro, di istruzione e prospettive di vita dignitosa per i bambini. L’associazione di volontariato “Una Strada” onlus si occupa di solidarietà sociale e di educazione all’incontro. Nel corso degli anni ha sviluppato una rete di progetti di solidarietà ( adozioni a distanza, sostegno alla scuola, microprogetti di aiuto economico) in Andhra Pradesh, una regione nel sud-est dell’India. Nell’attuale realtà sociale e scolastica del nostro territorio, profondamente modificata per la presenza di diverse etnie, l’associazione considera la scuola luogo privilegiato per valorizzare le diversità culturali ed educare ai valori di solidarietà sociale, creare “una strada” per la conoscenza e lo scambio con altre culture. Obiettivo: · conoscenza di altre culture e altre realtà in una prospettiva di educazione interculturale; · superamento della diffidenza nei confronti del diverso da sé per cultura, provenienza, abitudini di vita; · consapevolezza del valore della solidarietà sociale. ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA Attività per le classi: N. 2 incontri in classe di due ore ciascuno · Il primo incontro è dedicato al racconto dei volontari con la visione e discussione di immagini dall’India. Attraverso le voci, le espressioni artistiche e il vivere quotidiano dei bambini e dei villaggi indiani, i ragazzi avranno modo di conoscere la cultura, le tradizioni e i bisogni di queste popolazioni. · Il secondo incontro è dedicato al gioco di simulazione che farà rivivere il percorso che un bambino di un villaggio indiano deve fare per poter frequentare la scuola. Attraverso il gioco, linguaggio universale, i ragazzi si immedesimeranno nelle diverse situazioni: vita nel villaggio, difficoltà economiche, usi e costumi, cibo, salute, scuola e prospettive per il futuro.

MUSEO ARCHEOLOGICO DI ESTE –

La proposta educativa del Museo Nazionale Atestino di Este vuole avvicinare le Scuole di ogni ordine e grado, al mondo dell’archeologia e della storia del territorio, promuovendone la conoscenza e l’approfondimento interattivo sia nella realtà museale che nelle sedi scolastiche, nonché in maniera “più diffusa” nella città di Este e nei territori limitrofi. Si propongono a tale scopo percorsi e laboratori a carattere archeologico ma d’ impronta multidisciplinare, costruiti ad hoc per il Museo di Este.

risultati attesi destinatari tempi risorse

Acquisire maggiore consapevolezza del territorio e degli equilibri dello stesso. Acquisire maggiore rispetto del territorio. Tutti gli alunni Anno scolastico Territorio – Itinerari educativi – Amici dei musei

Lo studio della disciplina arte e immagine ha la finalità di sviluppare e di potenziare nell’alunno la capacità di leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche, di esprimersi e comunicare in modo personale e creativo, di acquisire sensibilità e consapevolezza nei confronti del patrimonio artistico. Con l’educazione all’arte e all’immagine, soprattutto attraverso un approccio operativo di tipo laboratoriale, l’alunno sviluppa le capacità di osservare e di scrivere, di leggere e comprendere criticamente le opere d’arte.

progetto

ARTE MUSICA E IMMAGINE 75


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finalità

Obiettivi

Sviluppare il senso creativo stimolando il saper far e pensare con le mani.

Sviluppare la comunicazione non verbale

Conoscere l’arte del territorio

Promuovere e sviluppare negli alunni la capacità di star bene insieme e di collaborare fra pari

Migliorare le abilità manuali Acquisire strumenti e tecniche pittorico-manipolative Studio del colore Saper leggere le principali opere d’arte presenti nel territorio. Laboratori e uscite nel territorio

LABORATORI AL MUSEO CORRER

Tutte le classi

http://www.museiciviciveneziani.it/frame.asp?musid=9

attivita’

risultati attesi destinatari tempi risorse

LABORATORI A PUNTA DELLA DOGANA – PROGETTO START http://www.palazzograssi.it/start/didattica-artecontemporanea.html

ARTI E MESTIERI A VENEZIA: LA GONDOLA - Itinerari educativi Scopo dell’itinerario è di far conoscere ai ragazzi quelle attività lavorative che ancora oggi mantengono viva l’arte e la tradizione degli antichi mestieri veneziani, in particolar modo la costruzione della gondola, mettendo in evidenza il fatto che la gondola è un sistema complesso, frutto di un contributo corale di diversi mestieri. Attorno a questa particolare imbarcazione si dispiegano molti mestieri della tradizione storico artigiana veneziana: gli squeraroli, i remeri, i falegnami, gli intagliatori, indoradori, i tapezzieri…….Constatata la crisi di queste professionalità, l’obiettivo è quello di far conoscere alle nuove generazioni, le tecniche di lavorazione e concorrere così alla diffusione della conoscenza delle tradizioni artigianali che intorno alla gondola si sono sviluppate. E’ stato messo a punto perciò un percorso che presenti alcuni dei mestieri che concorrono alla costruzione della gondola, direttamente nelle botteghe artigiane rimaste a salvaguardia della tradizione veneziana. Attività per la classe Visita ad alcuni laboratori artigiani

Acquisire maggiore consapevolezza del territorio e delle sue caratteristiche storico-artistiche. Acquisire maggiore creatività. Acquisire capacità grafico-pittorico-manipolative. Tutti gli alunni Anno scolastico Territorio – Itinerari educativi – Amici dei musei – Musei civici – Chiese di Venezia

Presupposto di un efficace insegnamento/apprendimento delle scienze è un’interazione diretta degli alunni con gli oggetti e le idee coinvolti nell’osservazione e nello studio, che ha bisogno sia di spazi fisici adatti alle esperienze concrete e alle sperimentazioni, sia di tempi e di modalità di lavoro che diano ampio margine alla discussione e al confronto. Infatti il coinvolgimento diretto, individuale e in gruppo con i fenomeni rafforza e sviluppa la comprensione e la motivazione, attiva il lavoro operativo e mentale che deve essere prima progettato e poi valutato; aiuta a individuare problemi significativi a partire dal contesto esplorato e a prospettarne soluzioni; sollecita il desiderio di continuare ad apprendere.

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progetto

finalità

Obiettivi

LE SCIENZE E LA VITA …promuovere nei fanciulli e nelle fanciulle l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza delle conoscenze e delle abilità, comprese quelle metodologiche di indagine, indispensabili alla comprensione intersoggettiva del mondo umano, naturale e artificiale, nel quale si vive. In questo senso, aiutando il passaggio dal sapere comune al sapere scientifico, costituisce la condizione stessa dell’edificio culturale e della sua successiva sempre più approfondita sistemazione ed evoluzione critica… • Stimolare il processo di acquisizione di conoscenze attraverso l’AZIONESCOPERTA •

Interagire attivamente con la realtà

Osservare i fenomeni naturali

Elaborare schemi di descrizione e comprensione

Promuovere e consolidare un atteggiamento di rispetto nei confronti dell’ambiente naturale.

Laboratori, lezioni, uscite nel territorio.

SCIENZE IN AULA – LA FONDAZIONE DI VENEZIA

attivita’

Obiettivo dell’iniziativa è portare la scienza sperimentale direttamente in classe, stimolando, attraverso lo stupore e il ragionamento, ogni singolo studente, e offrendo ai docenti esperimenti interattivi e curiosità che potranno arricchire le loro lezioni di scienze. I partecipanti hanno infatti la possibilità di provare, toccare, sperimentare e testare, apprendendo in modo diretto, la scienza e i suoi principi. Il progetto prevede la realizzazione di laboratori in classe tenuti da operatori specializzati nel settore con l’utilizzo di esperimenti interattivi. Ogni laboratorio è dedicato ad un tema specifico a scelta del docente tra i 15 proposti e riguardanti la chimica, la biologia, la fisica, l’astronomia e la geologia. Ciascun laboratorio, della durata di due ore, è suddiviso in due parti: la prima di preparazione teorica, la seconda di sperimentazione pratica. I ragazzi hanno così l’opportunità di cimentarsi direttamente in alcuni degli esperimenti interattivi proposti con l’aiuto di giovani biologi, fisici, matematici e chimici.

ALLA SCOPERTA DELLA BIODIVERSITA’ IN CITTA’ –

L'Ufficio Educazione Ambientale ha ideato, assieme all'Osservatorio Naturalistico della Laguna e al Museo Civico di Storia Naturale, un percorso educativo sul tema della biodiversità. L'attività è autogestita dai docenti ai quali è distribuito del materiale tecnico operativo. L'obiettivo di tale progetto è l'approfondimento della conoscenza del proprio territorio, il riconoscimento dei mutamenti che ha subito l'ambiente, l' identificazione degli ecosistemi, una panoramica circa la normativa nazionale e internazionale a tutela della biodiversità e infine la possibilità di fare esperienze dirette in ambiente IL MICROSCOPIO EDUCATIVI

E

LE

SCIENZE

NATURALI

-

ITINERARI

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L’itinerario si propone come un primo approccio alla conoscenza e all’uso del microscopio ottico. Lo scopo è quello di fornire all’alunno le competenze necessarie per poter realizzare osservazioni scientifiche con questo strumento che risulta essenziale nella didattica delle scienze. La curiosità e lo stupore iniziale guideranno l’alunno all’apprendimento, facendogli così sperimentare il metodo più idoneo per lo studio delle scienze: la partecipazione attiva sia personale che di gruppo nel formulare domande, convalidare ipotesi, proporre verifiche Attività per la classe n. 2 incontri a distanza di una settimana presso l’aula laboratorio dell’Ufficio Itinerari Educativi Via Portara 8 Mestre saranno a disposizione : · 12 postazioni di microscopi ottici monoculari · una postazione multimediale del docente costituita da microscopio e stereomicroscopio, in grado di proiettare su schermo tv le esperienze in svolgimento · tutta la strumentazione necessaria per far effettuare le esperienze direttamente ai ragazzi Esercitazioni proposte · Il microscopio ottico: parti, principi e uso. Metodi di allestimento e osservazione dei vetrini. · Osservazione di cellule e di tessuti animali: · Osservazione di cellule e tessuti vegetali: 1. ricerca dei cloroplasti e degli stomi nella foglia 2. ricerca dei granuli di amido (amiloplasti) 3. ricerca dei cromoplasti Gli organismi unicellulari: osservazione di una goccia di acqua di stagno

Capacità di individuare il problema, di proporre soluzioni, di individuare variabili, di formulare ipotesi, di generalizzare i risultati

Capacità di organizzare e cogestire il gruppo, di mantenere il proprio ruolo, di collaborare e cooperare, capacità di riconoscere che ci possono essere molteplici punti di vista

Capacità di organizzare le conoscenze apprese e di condividere con altri, capacità di rielaborare e rappresentare i concetti acquisiti

Capacità di usare in maniera corretta strumenti, eseguire istruzioni per svolgere le diverse fasi di un esperimento

risultati attesi

Tutti gli alunni Anno scolastico Territorio – Itinerari educativi –

destinatari tempi risorse

Nel primo ciclo “corpo-movimento-sport” promuovono la conoscenza di sé, dell’ambiente e delle proprie possibilità di movimento. Contribuiscono, inoltre, alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché della necessità di prendersi cura della propria persona e del proprio benessere. L’educazione motoria sarà quindi l’occasione per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive. L’attività motoria e sportiva, soprattutto nelle occasioni in cui fa sperimentare la vittoria o la sconfitta, contribuisce all’apprendimento della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni. L’attività sportiva promuove il valore del rispetto di regole concordate e condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile. Deve inoltre realizzarsi come un’attività che non discrimina, non annoia, non seleziona, permettendo a tutti gli alunni la più ampia partecipazione nel rispetto delle molteplici diversità.

progetto finalità

CORPO – MOVIMENTO - SPORT • •

riscoperta del valore educativo dello sport in tutti i suoi aspetti l’integrazione dell’attività motoria con insegnante ISEF nella scuola

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obiettivi

Primaria che ne è attualmente sprovvista favorire il confronto e la competizione nelle attività motorie fra ragazzi che non praticano attività sportive specifiche fuori dalla Scuola

Acquisire consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali.

Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo.

Sperimentare una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare diverse discipline sportive.

Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.

PIU’ SPORT @ SCUOLA Attività ludico-motorie singole e di squadre 4°

VOGA LA SCUOLA

attivita’

risultati attesi destinatari tempi risorse

5° Il progetto, in collaborazione con il POLO TECNOLOGICO CORNERSANUDO-FERMI, si pone come obiettivo la scoperta e lo sviluppo della cultura marinara come recupero di tradizioni utili di vita, radicati nel tessuto sociale ma di difficile perseguimento per le nuove generazioni. L’iniziativa è rivolta agli alunni delle classi 4° e 5° e prevede un percorso teorico, la visita alla remiera con lezione pratica di voga, il concorso grafico-testuale Acquisizione di maggiore consapevolezza del proprio corpo e dei propri stati d’animo. Maggiore consapevolezza dell’importanza della relazione all’interno di un gruppo Tutti gli alunni Anno scolastico Palestra

Compito primario della scuola è quello di accogliere l’alunno, predisponendo per lui un ambiente educativo e di apprendimento nel quale gli sia possibile instaurare relazioni umane positive in un contesto sociale diverso da quello familiare, con regole certe e norme che cominciano via via ad allargare i suoi orizzonti relazionali. Per questo la scuola è sempre più chiamata a sviluppare un progetto educativo nel quale la componente preventiva ha una funzione primaria e l'educazione alla salute e alla legalità sono quindi un aspetto fondamentale della programmazione educativa, un momento prioritario del processo formativo di ogni singola disciplina.

progetto

BENESSERE

finalità

L’educazione alla salute ha come obbiettivo educare al cambiamento, nel senso di favorire nei ragazzi l’acquisizione di una maggiore consapevolezza e responsabilità che influenzi i comportamenti promuovendo la difesa della salute intesa come Benessere in senso globale. Le finalità prioritarie di un progetto di Educazione alla Salute per la scuola media, infatti, sono volte a sottolineare non

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solo aspetti prettamente igienico-sanitari, bensì l'importanza e il valore complessivo della persona, una dimensione più attiva e progettuale che chiama l'alunno ad essere consapevole dei propri comportamenti e protagonista delle proprie scelte. • Promuovere la conoscenza dei fattori di rischio inerenti la salute e l’ambiente.

obiettivi

attività

Promuovere la salute umana, ambientali che l’acquisizione di

Sviluppare riflessioni sulle convinzioni e sui comportamenti corretti.

Modificare le abitudini di vita errate e rinforzare i comportamenti idonei non ancora radicati.

Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare

conoscenza dei comportamenti che hanno rilevanza per la delle variabili psicologiche, relazionali, sociali, culturali, influenzano comportamenti a rischio e rendono difficoltosa comportamenti sani.

CAVALCANDO UNA MELA - ITINERARI EDUCATIVI Far conoscere ai bambini” le famiglie” degli alimenti, soprattutto frutta e verdura che sono i punti deboli rispetto al loro gradimento alimentare. Attraverso il racconto di una favola, l’osservazione, il gioco e l’assaggio guidato, i bambini potranno avere un diverso approccio con questo importante gruppo di alimenti. N.2 incontri in classe ( a distanza di una settimana). La durata di ogni incontro è di due ore circa FRUTTA NELLE SCUOLE – PROGETTO NAZIONALE La Commissione europea nel Libro bianco sull'alimentazione, il sovrappeso e l'obesità ha affrontato i problemi di salute collegati all'alimentazione, al sovrappeso e all'obesità, proponendo nuove iniziative che includono la revisione delle modalità di etichettatura e i programmi per la promozione del consumo di frutta e verdura. I principali errori alimentari sono individuati nell’assunzione eccessiva di alimenti di provenienza animale e di dolciumi, ricchi di zuccheri semplici, nell’alimentazione non sufficientemente variata, nel consumo di alimenti vegetali inferiori alle quantità raccomandate. In questo scenario il ruolo della prevenzione e dell’educazione alimentare diventa la leva principale di una strategia volta ad introdurre comportamenti maggiormente virtuosi. I prodotti ortofrutticoli rappresentano una fonte importantissima di fibra, di beta carotene, di vitamina C , di altre vitamine e dei più diversi minerali. Essi giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione della obesità, grazie all’elevato contenuto in fibra e acqua, alle poche calorie fornite rispetto al volume ingerito e all’elevato potere saziante. Il gruppo di alimenti oggetto di questa strategia è costituito da un ampio paniere di prodotti frutticoli e da un primo gruppo di prodotti orticoli, questi ultimi selezionati in base al loro grado di fruibilità durante la merenda. Il gruppo – pur ridotto - delle specie orticole è stato valutato nelle componenti salutistiche, nel livello attrattivo per i giovani e nella loro facile integrazione con i prodotti frutticoli. Nella scelta dei prodotti frutticoli si terrà conto del carattere di stagionalità, che influisce sia sotto il profilo salutistico (è proprio nella loro stagione, al momento della loro naturale maturità, che gli alimenti vegetali garantiscono il più appropriato ed equilibrato contenuto in acqua, in fibra alimentare, in micronutrienti e composti bioattivi), sia sotto il profilo della attrattività (i prodotti frutticoli esprimono al massimo i loro colori, rendendoli particolarmente invitanti, nonché i loro sapori e gusti proprio nel momento della naturale maturazione). Correlata alla naturale maturazione è l’ origine: le ricerche hanno evidenziato, infatti, che il tenore è inversamente proporzionale al tempo trascorso tra il momento del raccolto ed il momento del consumo (più tempo passa, più tale contenuto diminuisce). Poter contare su prodotti provenienti dalle stesse aree o da aree prossimali alle zone di consumo ha anche una ricaduta positiva

TUTTE LE CLASSI

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sull’ambiente, in conseguenza di trasporti più ridotti e, quindi, maggiori riduzioni di CO2, obiettivo strategico delle politiche ambientali di tutti i Governi sensibili allo sviluppo sostenibile del pianeta. http://www.fruttanellescuole.gov.it/

GIOCANDO …….. per conoscere i pericoli in casa e a scuola – ITINERARI EDUCATIVI

La casa e la scuola sono luoghi dove i bambini crescono, sono luoghi di giochi , di scoperte ma sono anche luoghi pieni di pericoli per piccoli che stanno imparando a diventare grandi. Vi sono trappole ovunque : il gas, il fuoco, l’acqua bollente, la corrente elettrica, coltelli, farmaci…Cosa fare allora ? Impedire al bambino di muoversi e sommergerlo in un mare di divieti non serve molto, soprattutto non serve a farlo crescere autonomo e sicuro. Occorre educarlo a convivere con le insidie domestiche, occorre educarlo al rischio. Saranno la Strega o il Mago a parlare ai bambini dei pericoli cercando di far acquisire maggiore consapevolezza sulle situazioni potenzialmente pericolose … giocando e facendo alcune dolci magie! ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA Attività per la classe N. 2 incontri in classe ( a distanza di una settimana ) La durata di ogni incontro è di due ore circa Primo incontro l’animatore travestito da “mago” inventa una storia per far credere ai bambini di arrivare da un altro pianeta…e con l’aiuto di alcune magie riuscirà a parlare di pericoli: veleni, elettricità ,pentole che sono sul fuoco ecc. I bambini hanno il compito di cercare a casa un “ pericolo” e di disegnarlo Secondo incontro Il “ mago” coinvolge tutti i bambini osservando i loro disegni. Si continua la scoperta dei pericoli anche andando in giro per la scuola….. L’uso di giochi , delle filastrocche e soprattutto del far raccontare ai bambini quello che succede attorno a loro sono risultate metodologie di lavoro molto efficaci

risultati attesi

destinatari tempi risorse

• • • • • •

Crescita del benessere personale Crescita del benessere socio - relazionale Maggior consapevolezza delle regole Riduzione delle difficoltà di apprendimento e dei problemi comportamentali Diffusione di un clima positivo nel contesto scolastico Contrasto del disagio sociale

Tutti gli alunni Anno scolastico Aule , laboratori, territorio

Formare una nuova cultura ecologica che sappia penetrare a tutti i livelli della società umana richiede una presa di coscienza che deve già iniziare a costruirsi nell’ambito famigliare e, parallelamente, nei primi anni della formazione scolastica. Una cultura ecologica rispettosa dell’ambiente, più spontanea nelle società agricolo-rurali, è stata progressivamente dimenticata nelle società industriali/tecnologiche e in particolare nelle realtà urbanizzate.

progetto

finalità

obiettivi

L’AMBIENTE Sviluppare atteggiamenti, comportamenti, valori, conoscenze e abilità indispensabili per vivere in un mondo interdipendente. Fornire competenze di scienza ecologica su base empirica e ludica e stimolare il senso di responsabilità ambientale, ragionando in modo critico sulle semplici azioni che quotidianamente hanno impatto sul nostro ecosistema-mondo • Acquisire la capacità di pensare per relazioni per comprendere la natura sistemica del mondo • Riconoscere criticamente la diversità nelle forme in cui si manifesta come un valore e

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• •

attivita’

risultati attesi destinatari

una risorsa da proteggere (biodiversità, diversità culturale …) Divenire consapevoli che le scelte e le azioni individuali e collettive comportano conseguenze non solo sul presente ma anche sul futuro e assumere comportamenti coerenti, cioè individuare e sperimentare strategie per un vivere sostenibile Favorire lo sviluppo di qualità personali quali l’autonomia, il senso di responsabilità / spirito di iniziativa, la collaborazione/solidarietà.

INQUINAMENTO LUMINOSO - "VISITA AL PLANETARIO" – POLITICHE AMBIENTAQLI COMUNE DI VENEZIA L'inquinamento luminoso sta aumentando notevolmente nella nostra società, tanto che la quantità dell'illuminamento notturno è quadruplicata negli ultimi 30 anni. Gli effetti negativi dell'inquinamento luminoso oltre a costituire un ostacolo per osservare il cielo stellato, causano un inutile spreco energetico e di risorse, danni alla salute dell'uomo e squilibri al mondo vegetale e animale. Uno dei percorsi didattici che è stato scelto per avvicinare gli studenti a questo problema è la visita al planetario, attività svolta in collaborazione con il Circolo Astrofili di Mestre "G. Ruggeri" e con l'Associazione Astrofili Veneziani. È infatti previsto un incontro presso i Planetari del Lido di Venezia e di Marghera durante il quale i ragazzi possono avere degli approfondimenti su questo tema e capire tangibilmente quali sono gli effetti dell'inquinamento luminoso sull'osservazione del cielo notturno. INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO – POLITICHE AMBIENTALI COMUNE DI VENEZIA. Alla luce della crescente attenzione e consapevolezza riguardo l'inquinamento elettromagnetico, l'Assessorato all'Ambiente promuove una campagna informativa per le scuole del Comune che ha l'obiettivo di aumentare l'attenzione e le conoscenze del pubblico giovanile sul tema dei campi elettromagnetici e sulle tecnologie ad essi correlate. La campagna informativa consiste nell'organizzazione di incontri in classe condotti da tecnici del settore che forniscono informazioni agli studenti sul tema dell'inquinamento elettromagnetico. Agli studenti è distribuita una guida didattica.

VISITA ALL’ OASI LIPU CA' ROMAN

L'area occupata dall'Oasi si è formata inizialmente come isolotto sabbioso, creato dall'accumulo dei sedimenti all'interno della Laguna di Venezia; in seguito si è modificata con la costruzione della diga dei Murazzi (in epoca romana, e successivamente ristrutturato e rafforzato) e di quella del porto di Chioggia (1911-1933), favorendo la crescita del litorale e l'avanzamento annuo di circa 3 metri. L'Oasi riunisce gli ambienti tipici dei litorali veneziani, dalla spiaggia sabbiosa alle dune fino alla pineta retrodunale. Sono circa 150 le specie di uccelli, sia residenti che di passo, censite entro i confini dell'Oasi, a testimonianza del suo elevato valore di diversità biologica. RICICLO: ”Tra dire e fare c’è da imparare” EDUCAZIONE AMBIENTALE - ITINERARI EDUCATIVI Far comprendere agli allievi la gravità dell’emergenza rifiuti e sensibilizzarli alla raccolta differenziata ponendo in primo piano le prospettive di recupero Ciascuna classe è coinvolta in tre momenti distinti: 1° fase: intervento in classe sull’emergenza rifiuti e raccolta differenziata 2° fase: intervento in classe sul recupero energetico, il riciclo e la riduzione dei rifiuti 3° fase: rielaborazione in classe a cura degli insegnanti Aumento di una cultura ecologica diffusa. Diffusione e ampliamento di buone pratiche ecologiche.

Classi 5° e 2°

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tempi risorse

Anno scolastico Aule, laboratori, territorio

L'utilizzo del mezzo informatico nella didattica deve essere impostato tenendo conto che il computer, in quanto macchina, va innanzitutto conosciuto per quanto riguarda alcune procedure di base che ne permettono il funzionamento e la gestione (ad esempio: accensione, avvio dei programmi, salvataggio del lavoro, uscita dai programmi, chiusura di Windows,...). La conoscenza del mezzo è necessaria non solo per una corretta gestione e cura della macchina e del software, ma anche per garantire un'adeguata fruizione dei programmi (conoscere e riconoscere le icone, saper gestire le finestre, sono abilità che permettono, ad esempio, di gestire più rapidamente e proficuamente la consultazione o la creazione di documenti o CD)

progetto finalità

obiettivi

attivita’

AVVIO ALL’INFORMATICA Fornire agli alunni delle classi 4° e 5° una prima alfabetizzazione informatica. Acquisire una conoscenza di base della struttura e del funzionamento del personal computer. Acquisire la conoscenza pratica delle principali funzioni di base di un personal computer e del suo sistema operativo. Creare e gestire file e cartelle, essere in grado di avviare Word, elaborare semplici testi, elaborare ed impaginare un documento word inserendo grafici e immagini. ESERCITAZIONI PRATICHE IN LABORATORIO 4° 5°

risultati attesi destinatari tempi risorse

SAPER UTILIZZARE IL PC come strumento per lo studio. Gli alunni delle classi 4° e 5° Anno scolastico Laboratorio di informatica

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SCUOLA PRIMARIA B. CANAL San Polo 2515 - 30125 Venezia - VEEE841014 Tel / Fax 041.5225197 - mail : scuola_canal@yahoo.it

DOVE SIAMO http://www.icmorosini.it/index.php?option=com_content&view=article&id=88&Itemid=93

POPOLAZIONE SCOLASTICA A.S. 2011\12 classe

1° 1°B 2° 3°A 3°B 4°A 4°B 5°A 5°B Totale alunni nel plesso

n. alunni

18 18 12 24 19 27 24 14 13 169

TEMPO SCUOLA TEMPO SCUOLA: TEMPO MODULARE SU CINQUE GIORNI CON DUE RIENTRI PER LE CLASSI 1°E 2° CON TRE RIENTRI PER LE CLASSI 3°, 4° E 5° La mensa non è obbligatoria La concreta attivazione della pluralità dell’offerta formativa è subordinata, nelle scuole statali, alla quantità di risorse umane disponibili, che sarà verificata in sede di determinazione degli organici

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MONTE ORE DELLE DISCIPLINE DISCIPLINE

CLASSE/I

ORE/SETTIMANALI

Italiano Inglese

Tutte 1° 2° 3°-4°-5°

7 1 2 3

Matematica Scienze

Tutte 1° 2° 3°-4°-5° 1°2° 3°-4°-5°

5 1,30 1,30 2 5 4.00 4.30

Tutte Tutte Tutte tutte 1°-2° 3°-4°-5°

1,30 1,30 1,30 2 2 3

Storia geografia

Ed. al suono e alla musica Ed. immagine Ed. motoria Religione Mensa

LE STRUTTURE AMPIO GIARDINO

BIBLIOTECA

LABORATORIO DI INFORMATICA

Laboratorio espressivo Aula audiovisivi Palestra Mensa scolastica Ascensore Due ampi atri

Tutto l’edificio è conforme alle norme sulla sicurezza e non presenta barriere architettoniche

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I PROGETTI- LE ATTIVITÀ- I LABORATORI Le specifiche attività laboratoriale\progetti\uscite\visite di istruzioni verranno comunicate all’inizio dell’anno scolastico in base all’offerta del territorio e potrebbero prevedere il pagamento di una quota da parte delle famiglie.

Crediamo fermamente che apprendere dall’esperienza sia un approccio didattico che permetta a tutti gli alunni il raggiungimento del successo formativo. E’ per questo che tutta l’attività didattica, compresi i nostri progetti, le attività e i laboratori, sono atti a favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze. In modo particolare la realizzazione di percorsi in forma di laboratorio, favoriscono l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio è una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare-realizzarevalutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e che può essere attivata sia all’interno sia all’esterno della scuola, valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento. In questo progetto particolare importanza assume la biblioteca scolastica, da intendersi come luogo deputato alla lettura ma anche all’ascolto e alla scoperta di libri, che sostiene l’apprendimento autonomo e continuo nonché luogo di socializzazione.

progetto

IL LIBRO E LA PAROLA • • •

finalità

• •

• • • • •

obiettivi

• • • •

Promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura Favorire l'avvicinamento affettivo ed emozionale del bambino al libro Fornire al bambino le competenze necessarie per realizzare un rapporto attivocreativo e costruttivo con il libro Educare all'ascolto e alla comunicazione con gli altri Favorire l'accettazione e il rispetto delle culture "altre" considerate fonte di arricchimento Trasmettere il piacere della lettura Favorire una circolarità fra libro, mondo e costruzione della persona Educare all'ascolto e alla convivenza Scoprire il linguaggio visivo Illustrare i valori della pace e della solidarietà, i diritti dei popoli, dell'uomo e del bambino attraverso le storie Favorire gli scambi di idee fra lettori di età e di culture diverse Esplorare le potenzialità di una storia attraverso il gioco Favorire un rapporto completo con il territorio e la sua storia Scoprire le risorse del territorio: biblioteche

La biblioteca intesa come laboratorio didattico-manipolativocreativo:

attivita’

o o o o

il il il il

piacere piacere piacere piacere

di di di di

TUTTE LE CLASSI

ascoltare l’adulto che legge e racconta guardare le figure giocare con le parole, le storie e le figure drammatizzare

CHE GENERE DI LIBRO E’? Laboratorio su generi letterari per ragazzi – ITINERARI EDUCATIVI

è la scoperta dei diversi generi letterari a partire da un’esperienza giocosa e stimolante. In collaborazione con “ Il libro con gli stivali” libreria per ragazzi e attività di promozione della lettura. Primo incontro: Cosa è il giallo? L’Horror? La fantascienza? I bambini saranno accompagnati in un viaggio alla scoperta dei diversi generi e stili letterari e alla conoscenza dei simboli utilizzati per la narrativa ragazzi. Ma che cosa è un genere? Ai giovanissimi lettori verrà

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spiegato come i libri possono avere al loro interno storie diverse e non solo per il contenuto ma anche per il modo con cui sono state scritte, per le parole usate dallo scrittore e il linguaggio utilizzato. Gli attori faranno ascoltare la differenza tra un genere e l’altro attraverso le lettura ad alta voce, unendo le spiegazioni teoriche caratterizzate da un linguaggio semplice agli esempi pratici. E coinvolgendo i bambini in una riflessione sulle differenze. Alla fine verrà scelto un racconto che i bambini leggeranno in classe in vista dell’incontro successivo. Secondo incontro: Al secondo incontro verrà dato un taglio molto più ludico: gli attori coinvolgeranno i bambini in un gioco di trasformazione e creazione. In un primo momento la classe assisterà a una piccola rappresentazione del racconto scelto nell’incontro precedente e letto a scuola; successivamente i bambini si divertiranno a scegliere i generi sui quali poi gli attori reinterpreteranno il racconto, trasformando il linguaggio e lo stile nel genere richiesto: attraverso quindi il piacere del gioco (esaltato, quando necessario, dalla parodia del genere letterario). Gli alunni saranno stimolati ad avvicinarsi a nuovi libri e a sviluppare il loro senso critico. Con l’utilizzo della stessa storia si ha modo di sottolineare le caratteristiche di ogni genere letterario perché l’attenzione viene concentrata non tanto sul contenuto quanto sulle caratteristiche del linguaggio utilizzato. n. 2 incontri di 2 ore ciascuno presso uno spazio messo a disposizione dalla scuola

UN CESTO DI STORIE Incontro di lettura per alunni – ITINERARI EDUCATIVI

1°A 1°B Amare la lettura significa aver predisposto la proprio vita all’accoglienza 2° dell’altro e avere nello stesso tempo, accolto in se stessi le voci altre che riempiono l’universo di parole, e nelle parole le immagini, i suoni, i colori 3°B che respirano del respiro dell’umanità . Attività per la classe n. 1 lettura di brani inerenti al tema proposto della durata di 45 minuti circa, presso uno spazio messo a disposizione dalla scuola.

HO PERSO IL FILO’ storie interattive – Itinerari educativi Attorno ad una sedia “come si faceva una volta” la possibilità di scegliere, discutere ed interagire “come si fa al giorno d’oggi” Il laboratorio prevede l’ascolto di storie della tradizione popolare da “Fiabe Italiane” di Italo Calvino e “Cecafumo e altre storie” di Ascanio Celestini. Successivamente, grazie alla tecnica dell’animazione teatrale, vengono proposti ai bambini degli esercizi creativi per creare un proprio racconto prendendo spunto dalle storie apprese. n. 2 incontri di laboratorio pratico di due ore ciascuno in uno spazio adeguato messo a disposizione della scuola

3°B

Sarà possibile valutare le esperienze, attraverso osservazioni sistematiche, prove oggettive e specifiche delle discipline didattiche, di:

risultati attesi

destinatari tempi risorse

• • • •

La sensibilizzazione verso la lettura Il miglioramento della lettura Il livello di interesse verso le attività di animazione alla lettura La frequenza delle classi alla biblioteca di plesso e del quartiere

Tutti gli alunni Anno scolastico Biblioteca del plesso, biblioteche pubbliche, Itinerari educativi.

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Un pubblico di bambini è ottimale per osservare cos'è davvero il teatro a partire da un punto di vista vergine e ludico.

progetto

finalità

obiettivi

RAGAZZI A TEATRO •

Avvicinare gli alunni al teatro per vivere insieme ad altri un'esperienza comunicativa intensa e stimolante dal punto di vista sia umano che culturale,

Scoprire come il teatro possa essere occasione di gioco per sperimentare se stessi e la vita, anche nelle dinamiche con gli altri. • • • • • •

Saper ascoltare Saper interpretare codici comunicativi diversi Comprendere e interpretare i messaggi degli altri. Potenziare gli aspetti emotivi - affettivi, relazionali e comunicativi. Sviluppare capacità fantastiche ed immaginative. Conoscere l’importanza di esprimersi, di comunicare chiaramente, utilizzando il movimento e la voce con sicurezza.

RASSEGNA TEATRO RAGAZZI anno scolastico 2011/2012 29^ edizione- Itinerari educativi

1°A 1°B 2° 3°B 5°A 5°B

Anche per l’anno scolastico 2011/2012 verrà organizzata la “Rassegna Teatro per i Ragazzi“ che si rivolgerà agli insegnanti ed alunni delle scuole del territorio comunale

attivita’

TEATRO MUSICALE PER LA SCUOLA Fondazione Teatro La Fenice – Area Formazione, Ricerca, Progetti Innovativi – ITINERARI EDUCATIVI Anche per l’anno scolastico 2011/2012, nell’ambito dell’ormai trentennale collaborazione tra Itinerari Educativi e la Fondazione Teatro La Fenice, verranno proposte attività rivolte agli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado. I progetti, opere liriche, concerti sinfonici, concerti da camera, danza, opportunamente predisposti per le diverse fasce d’età dei ragazzi avranno, come sempre, una parte di preparazione per gli insegnanti e saranno realizzati in sinergia con diverse Istituzioni quali l’Università Cà Foscari, l’Accademia di Belle Arti e il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello. FIABA A TEATRO

PROGETTO TEATRO Realizzazione di 2 spettacoli teatrali frutti di un lavoro interdisciplinare di italiano, immagine, storia, musica e motoria.

risultati attesi destinatari tempi risorse

1°A 1°B 5°A 5°B

4°A 4°B 5°A 5°B

Maggiore consapevolezza delle proprie capacità comunicative Maggiore capacità di ascolto e di interazione Maggiore capacità e consapevolezza dei propri e degli altrui stati d’animo Tutti gli alunni Anno scolastico Teatri del Comune di Venezia – Itinerari educativi -

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L’area storico geografica è aperta alla collaborazione con le altre discipline. La conoscenza della storia, nazionale, europea e mondiale, aiuta a capire e ad affrontare molte questioni della vita sociale odierna. La complessità della storia è lo sfondo ineludibile del curricolo. Fare geografia a scuola vuol dire formare cittadini del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo creativo e sostenibile, guardando al futuro.

progetto

IL TEMPO E LO SPAZIO • • •

finalità

• • • •

• • • •

Obiettivi

attivita’

Leggere, comprendere, conoscere ed analizzare il territorio e la sua storia; individuare nel paesaggio circostante, urbano ed agricolo, gli elementi utili alla valorizzazione dell’ambiente e della sua cultura assumere i dati culturali, storici e geografici utili ad approfondire la geografia e la storia locale come uno strumento di lettura consapevole del territorio per riappropriarsi dell’ambiente in cui si vive e trasferire le competenze dal locale al globale. Conoscere il territorio attraverso vari mezzi e linguaggi per sviluppare la capacità di indagine e di ricerca, migliorando le capacità e le possibilità comunicative. Promuovere una coscienza più matura nei confronti dell’ambiente per il rispetto e la salvaguardia dell’habitat locale. Comprendere che ambiente, modi di produzione e condizione di vita sono in rapporto interdipendente. Essere in grado di muoversi consapevolmente nel proprio territorio. Conoscere e comprendere il proprio territorio e la sua storia; Applicare i concetti acquisiti e tradurli in linguaggi diversi; Promuovere la formazione di una coscienza ecologica. far compiere agli alunni esperienze dirette nell’ambiente naturale ed antropico (montagna, collina, ambiente fluviale\lagunare, parchi naturalistici, …).

educare i bambini all’osservazione e ad individuare gli aspetti specifici della realtà considerata

rielaborare le conoscenze ricavate dall’esperienza e collegarle con il proprio sapere e con le informazioni ricevute da altre fonti.

Lezioni frontali , uscite nel territorio ISOLE MINORI: S. ERASMO E GLI ORTI SALATI/FATTORIA DIDATTICA – ITINERARI EDUCATIVI la proposta permette di far conoscere agli alunni l’ambiente lagunare nei suoi aspetti paesaggistici e naturalistici e quale habitat naturale di specie animali e vegetali tipiche degli ambienti salmastri. 1 incontro con un esperto naturalista e visita presso gli orti salati e la fattoria didattica di S. Erasmo. NEL GIARDINO SEGRETO DI PALAZZO CAPPELLO SORANZO – ITINERARI EDUCATIVI

Tutte le classi

3°B

L’itinerario vuole essere un percorso esplorativo alla scoperta delle caratteristiche storiche e strutturali di questo giardino di palazzo veneziano. Una passeggiata serena e senza fretta, per lasciare il tempo allo sguardo di cogliere l'insieme ed i particolari delle piante e dell'architettura del giardino. Conoscere e distinguere forme, colori, profumi, dimensioni, stagionalità di foglie, fiori, frutti. Ma anche scoprire i tanti piccoli abitanti di un giardino di città e abituarci a sentire il vento tra le foglie, il rumore dell'acqua, il canto degli uccellini... Ed infine, nella loggia neoclassica, racconti e laboratori. Obiettivo: promuovere e valorizzare il verde storico di Venezia come patrimonio

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botanico ed architettonico, trasformando un giardino in un’aula all’aria aperta, luogo privilegiato (e purtroppo mai indagato dai libri di testo) per conoscere il territorio nelle sue specificità culturali e naturali. Attività per le classi Visita guidata al giardino di Palazzo Cappello Soranzo al termine della quale verrà consegnato un “verde” omaggio.

DIETRO LA LAVAGNA - GENERAZIONI A SCUOLA 1866 – 1977 – ITINERARI EDUCATIVI

2° 4°A A partire dalla mostra “Dietro la Lavagna. Generazioni a scuola 1866-1977” 4°B organizzata al Centro Culturale Candiani e stato pubblicato il cd rom che porta lo stesso titolo della mostra ma contiene i risultati di una ricerca più ampia che per ovvi motivi la mostra non poteva contenere. L’ obiettivo e lo stesso, documentare il cambiamento della scuola veneziana. Sono previsti su richiesta della scuola incontri illustrativi del CD rom alle classi e/o incontri di approfondimento sui seguenti temi: La mia scuola La scuola e le leggi razziali (1838-1943) Libro e moschetto-fascista perfetto (1922-1945) La casa della scuola Inchiostro e pennino

RIALTO MIO: SAN MARTINO

TUTTE CLASSI

LE

TUTTE CLASSI ISOLA DELLA CERTOSA: UN PARCO IN LAGUNA – ASS. LIMOSA 2° Il progetto è finalizzato alla conoscenza delle risorse ambientali dell’isola 3°A della Certosa e del comprensorio di Forte Sant’Andrea, delle Vignole 3°B

LE

DINGO

Vecchie e Nuove e, più in generale, della laguna nord di Venezia. La proposta è strutturata in diversi momenti: > introduzione storica dell’isola > esplorazione dell’isola per scoprirne i diversi aspetti (ambiente naturale, archeologia, attività artigianali) > riflessioni sulle ipotesi di sviluppo sostenibile dell’isola e del suo futuro come parco cittadino > conclusione della giornata con un momento di approfondimento e di scambio sull’esperienza

CONOSCERE IL PROPRIO TERRITORIO

3°B 4°A 4°B UN PALAZZO A VENEZIA 4°A 4°B LA CHIESA DI SAN GIACOMO 4°A 4°B LAGUNANDO – ITINERARI EDUCATIVI 4°A Il progetto educativo “Lagunando” è stato ideato dal Comune di 4°B IMMAGINI A VENEZIA

Venezia-Servizio mobilità acquea in collaborazione con il Coordinamento delle remiere e le principali associazioni ambientaliste cittadine. Durante le lezioni, i soci di VAS hanno il compito di dare un primo inquadramento geografico-ambientale della laguna e delle sue peculiarità naturalistiche, segnalando però da subito come determinati comportamenti in barca possano essere estremamente dannosi per la delicata morfologia lagunare. Successivamente i ragazzi delle scuole coinvolte dall’iniziativa fanno un’escursione in barca a remi nella Laguna di Venezia, grazie alla collaborazione delle società remiere e, a seguire, una lezione specifica sulle problematiche legate al fenomeno del moto ondoso, tenuta da un incaricato degli Itinerari Educativi del Comune di Venezia. C’ERA UNA VOLTA LA PALUDE Il Territorio a nord-est di Mestre e le sue acque ieri e oggi ITINERARI EDUCATIVI

4°A 4°B

in un’ottica di rapporto tra storia e natura, l’itinerario vuole ripercorrere alcuni mutamenti ambientali legati alla diffusa presenza dell’acqua nel territorio a nord-

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est di Mestre. Quest’acqua è rappresentata oggi dall’ultimo tratto dei fiumi di risorgiva Zero, Dese, Marzenego (Osellino) e da numerosi altri corsi d’acqua, ma fino agli anni quaranta del secolo scorso anche da una vasta area paludosa particolarmente ostile agli insediamenti umani. Questa rete è gestita oggi dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive con sede in Venezia che, per i suoi compiti, deve garantire la manutenzione e la sicurezza idraulica ed ambientale del comprensorio urbano e rurale di sua competenza. Attività per la classe n.1 incontro in classe dal titolo “L’uomo e il dominio dell’acqua nel territorio a nord est di Mestre attraverso i lavori di bonifica nel corso del Novecento”. Visita guidata nel comprensorio del Consorzio con possibilità di scegliere fra più itinerari.

VISITA AL MUSEO EBRAICO http://www.museoebraico.it/

5°A 5°B

VISITA ALLE CHIESE ORTODOSSA, VALDESE E SAN MARCO

5°A 5°B 5°A 5°B

MUSEO ARCHEOLOGICO DI ESTE – La proposta educativa del Museo Nazionale Atestino di Este vuole avvicinare le Scuole di ogni ordine e grado, al mondo dell’archeologia e della storia del territorio, promuovendone la conoscenza e l’approfondimento interattivo sia nella realtà museale che nelle sedi scolastiche, nonché in maniera “più diffusa” nella città di Este e nei territori limitrofi. Si propongono a tale scopo percorsi e laboratori a carattere archeologico ma d’ impronta multidisciplinare, costruiti ad hoc per il Museo di Este.

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI ALTINO - Itinerari educativi Alla visita del Museo si coniuga un percorso archeologico all’aperto attraverso i resti dei quartieri nordorientali della citta romana, accessibile con un unico biglietto d’ingresso. · LABORATORI DIDATTICI DELLA DURATA DI N. 2 ORE i laboratori partono dall’osservazione dei reperti esposti per comprendere non solo la storia ma anche l’evoluzione delle tecniche e gli intenti espositivi. La seconda parte dell’attività, a carattere pratico, ha luogo in una stanza adibita ad aula didattica presso il Museo o tra gli ambienti del Museo e le aree archeologiche. CONOSCERE LA LAGUNA E VENEZIA – PROGETTO TRIENNALE Questo progetto è stato attuato negli ultimi tre anni ed ha quindi visto gli alunni delle 5° impegnati sin dalla 3° in un lavoro di conoscenza del territorio lagunare e di Venezia attraverso il seguente percorso: uscite finalizzate allo studio di: litorali, isole, Barene, gronda lagunare, fiumi uscite finalizzate alla conoscenza storica e artistica dei tre centri della città: centro economico-finanziario ( Rialto), religioso-amministrativo (S. Marco) e navale ( Arsenale, Squeri: scuola d’arte e mestieri). LA SCUOLA DALMATA – AMICI DEI MUSEI

risultati attesi destinatari tempi risorse

5°A 5°B

5°A 5°B

4°A 4°B LA SCUOLA DEI CALEGHERI 5°A 5°B Acquisire maggiore consapevolezza del territorio e degli equilibri dello stesso. Acquisire maggiore rispetto del territorio. Tutti gli alunni Anno scolastico Territorio – Itinerari educativi – Amici dei musei

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Lo studio della disciplina arte e immagine ha la finalità di sviluppare e di potenziare nell’alunno la capacità di leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche, di esprimersi e comunicare in modo personale e creativo, di acquisire sensibilità e consapevolezza nei confronti del patrimonio artistico. Con l’educazione all’arte e all’immagine, soprattutto attraverso un approccio operativo di tipo laboratoriale, l’alunno sviluppa le capacità di osservare e di scrivere, di leggere e comprendere criticamente le opere d’arte.

progetto

finalità

Obiettivi attivita’

MUSICA ARTE E IMMAGINE •

Sviluppare il senso creativo stimolando il saper far e pensare con le mani.

Sviluppare la comunicazione non verbale

Conoscere l’arte del territorio

Promuovere e sviluppare negli alunni la capacità di star bene insieme e di collaborare fra pari

Migliorare le abilità manuali Acquisire strumenti e tecniche pittorico-manipolative Studio del colore Saper leggere le principali opere d’arte presenti nel territorio. Laboratori e uscite nel territorio

Tutte le classi

LABORATORI CON IN MUSEI CIVICI http://www.museiciviciveneziani.it/frame.asp?sezione=didattica2&area= 3&museo=&categoria=2

1°A 1°B

FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA. SE ASCOLTO DIMENTICO, SE VEDO RICORDO, SE FACCIO CAPISCO – ITINERARI EDUCATIVI Anche quest’anno l’offerta formativa è stata formulata con l’obiettivo di approfondire e personalizzare il rapporto tra gli educatori didattici della Fondazione e le scolaresche. Materiali per la classe mette a disposizione glossari, immagini, bibliografie e sitografie sulla Fondazione. La classe interessata ha modo da approfondire argomenti, prepararsi ai laboratori, effettuare una visita agli spazi anche in modo autonomo. VISITA ALLA SCUOLA DALMATA – AMICI DEI MUSEI Nell'Oratorio rinascimentale della Scuola Dalmata, Vittore Carpaccio dipinse tra il 1502 e il 1511, il celebre ciclo di "teleri" sulle storie dei Santi Giorgio (San Giorgio uccide il Drago), Trifone, Matteo e Girolamo. Da segnalare la "Visione di Sant'Agostino", le "Esequie di S. Girolamo", "L'Orazione nell'Orto" e la "Vocazione di Matteo" capolavori del Carpaccio. Inoltre dipinti del '600 e un altare del '500 con un "San Giorgio che uccide il Drago" in legno dipinto del XV secolo.

1°A 1°B 5°A 5°B

2° 3°B

2° 5°A Il workshop coinvolge bambini in una esperienza di trasformazione del suono 5°B SUONI FRESCHI - IL VOLTO SONORO DELLA CITTÀ

finalizzata a insegnare l’espressività dei materiali sonori , a sensibilizzare verso i linguaggi musicali contemporanei e a far crescere la creatività. Le attività sono volte a realizzare una vera e propria opera audiovisiva; concepita ad hoc per stimolare l’immaginazione sonora, viene proposta un’animazione, “muta e silenziosa”, da rendere eloquente attraverso suoni in grado di caratterizzare personaggi , azioni e ambientazioni. E’ questo genere di contributi sonori, in stretta relazione con un flusso di immagini, che i bambini sono chiamati a produrre e a comporre. Il workshop si conclude con l’esecuzione dell’opera multimediale in un suggestivo evento aperto a tutti, dove il pubblico assiste alla videoanimazione accompagnata

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dall’esecuzione dal vivo da parte dei bambini che ”suonano” i loro elaborati sulla partitura delle immagini.

LABORATORIO ARTEMISIA – MUSEI CIVICI VENEZIANI http://www.museiciviciveneziani.it/frame.asp?pid=860&musid=62&sezio ne=mostre

3°A

AVVIAMENTO ALLO STUDIO DELLA MUSICA ATTRAVERSO IL 3°A CANTO CORALE ARTI E MESTIERI A VENEZIA: LA GONDOLA - Itinerari educativi 3°A Scopo dell’itinerario è di far conoscere ai ragazzi quelle attività lavorative 3°B che ancora oggi mantengono viva l’arte e la tradizione degli antichi 4°A mestieri veneziani, in particolar modo la costruzione della gondola, 4°B

mettendo in evidenza il fatto che la gondola è un sistema complesso, frutto di un contributo corale di diversi mestieri. Attorno a questa particolare imbarcazione si dispiegano molti mestieri della tradizione storico artigiana veneziana: gli squeraroli, i remeri, i falegnami, gli intagliatori, indoradori, i tapezzieri…….Constatata la crisi di queste professionalità, l’obiettivo è quello di far conoscere alle nuove generazioni, le tecniche di lavorazione e concorrere così alla diffusione della conoscenza delle tradizioni artigianali che intorno alla gondola si sono sviluppate. E’ stato messo a punto perciò un percorso che presenti alcuni dei mestieri che concorrono alla costruzione della gondola, direttamente nelle botteghe artigiane rimaste a salvaguardia della tradizione veneziana. Attività per la classe Visita ad alcuni laboratori artigiani

USCITE PER VISITARE I MUSEI VENEZIANI

USCITE PER VISITARE LE CHIESE DI VENEZIA

VISITA AI MOSAICI DI SAN MARCO

SCUOLA DEL VETRO ABATE ZANETTI -Itinerari educativi scopo dell’itinerario è di far conoscere ai ragazzi l’ attività lavorativa inerente il vetro, che ancora oggi mantiene viva l’arte vetraria a Murano. La Scuola del Vetro Abate Zanetti, nell’intento di diffondere e valorizzare il patrimonio culturale e artistico di Murano, organizza in particolare visite e laboratori didattici a vari livelli; tali attività, attraverso un approccio didattico-creativo, sono volte a trasmettere e stimolare la conoscenza del vetro e valorizzare l’espressione creativa nelle giovani generazioni. Attività per la classe Laboratorio presso la Scuola Abate Zanetti - Murano con la seguente articolazione: · Breve introduzione teorica per permettere la comprensione delle caratteristiche del materiale, alcune informazioni sulle materie prime, sulla struttura chimica del vetro, sulla storia del vetro e sul contesto produttivo muranese; · Osservazione della pratica di lavorazione del maestro vetraio; · Attività pratica: gli studenti, con l’aiuto di maestri e docenti esperti, verranno seguiti passo dopo passo nella realizzazione di un manufatto in vetro, attraverso la tecnica della vetrofusione.

3°A 5°A 5°B 3°A 5°A 5°B 3°A 3°B 4°A 4°B 5°A 5°B 3°B

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Vengono messi a disposizione polveri, cannette, fili, pezzi di vetro, che verranno poi assemblati dagli alunni, al fine di creare soggetti figurativi o astratti. Al termine le piastrelle verranno cotte, l’oggetto finale sarà a disposizione il giorno successivo. La durata del laboratorio e di circa tre ore dalle ore 9.00 alle 12.00. DISEGNI A 6 MANI "Disegni a sei mani", ideata dall'associazione di volontariato "Venezia: Pesce di pace" e sostenuta dalla Presidenza del Consiglio comunale di Venezia, è un'iniziativa finalizzata a creare ponti di amicizia tra bambini delle scuole elementari di paesi geograficamente lontani, in particolare tra Venezia, Istanbul, Rodi, che dialogano attraverso un disegno colorato.

4° A 4°B

LABORATORI AL MUSEO CA’ PESARO http://www.museiciviciveneziani.it/frame.asp?sezione=didattica& musid=10

4°A 4°B

ANTONIO VIVALDI E IL SUO TEMPO – ITINERARI EDUCATIVI Liuteria e Storia della Musica nella Serenissima Promuovere l’avvicinamento degli studenti all’universo della Liuteria e della Storia Musicale Veneziana, fatta di musica composta ed eseguita in concerto e nei Teatri d’Opera, vista la vicinanza fisica (quasi un percorso naturale) della Chiesa di San Maurizio con il Teatro la Fenice. La Mostra permanente di liuteria dedicata alla memoria di Antonio Vivaldi, ospitata dalla Chiesa di San Maurizio da circa cinque anni, ad ingresso libero, già conosciuta, visitata ed apprezzata da decine di classi di scuole del Comune e della Provincia di Venezia, e da molti alunni di Paesi stranieri, presenta tutto l’anno alcune collezioni per un totale di circa 150 strumenti musicali storici. Attività per le classi: N. 1 incontro della durata massima di circa un’ora, alla presenza di un operatore del Museo della Musica, che prevede la visita guidata alla collezione degli strumenti esposti, con analisi delle specificità costruttive e di suono, nonché della loro evoluzione nei secoli, con specifico riferimento alla storia musicale veneziana. L’incontro si completerà con l’analisi degli strumenti, dei mezzi e dei materiali di una vera bottega artigiana di liuteria, potendo conoscere direttamente, a gruppi limitati, il percorso di progettazione e realizzazione di uno strumento ad arco. Si proporrà un’attività didattico-operativa che possa rappresentare un esito duraturo dell’incontro. VISITA ALLA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI

4°A 4°B

4°A 4°B ARTE A VENEZIA – PROGETTO TRIENNALE 5°A Questo progetto, che vede coinvolti gli alunni delle classi 5° è attuato fin dalla 5°B classe 3° e si sviluppa dentro un percorso artistico-storico attraverso lo studio di: Palladio, il Gotico, il Barocco con uscite finalizzate alla conoscenza delle principali forme architettoniche e artistiche della città.

LABORTORI AI MUSEI CIVICI http://www.visitmuve.it/it/servizi-educativi/per-la-scuola/museoscuola/

5°A 5°B

ATTIVITA’ AL CONSERVATORIO BENEDETTO MARCELLO

5°A 5°B

risultati attesi destinatari tempi risorse

Acquisire maggiore consapevolezza del territorio e delle sue caratteristiche storico-artistiche. Acquisire maggiore creatività. Acquisire capacità grafico-pittorico-manipolative. Tutti gli alunni Anno scolastico Territorio – Itinerari educativi – Amici dei musei – Musei civici – Chiese di Venezia

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Presupposto di un efficace insegnamento/apprendimento delle scienze è un’interazione diretta degli alunni con gli oggetti e le idee coinvolti nell’osservazione e nello studio, che ha bisogno sia di spazi fisici adatti alle esperienze concrete e alle sperimentazioni, sia di tempi e di modalità di lavoro che diano ampio margine alla discussione e al confronto. Infatti il coinvolgimento diretto, individuale e in gruppo con i fenomeni rafforza e sviluppa la comprensione e la motivazione, attiva il lavoro operativo e mentale che deve essere prima progettato e poi valutato; aiuta a individuare problemi significativi a partire dal contesto esplorato e a prospettarne soluzioni; sollecita il desiderio di continuare ad apprendere.

progetto

finalità

Obiettivi

LE SCIENZE E LA VITA …promuovere nei fanciulli e nelle fanciulle l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza delle conoscenze e delle abilità, comprese quelle metodologiche di indagine, indispensabili alla comprensione intersoggettiva del mondo umano, naturale e artificiale, nel quale si vive. In questo senso, aiutando il passaggio dal sapere comune al sapere scientifico, costituisce la condizione stessa dell’edificio culturale e della sua successiva sempre più approfondita sistemazione ed evoluzione critica… • Stimolare il processo di acquisizione di conoscenze attraverso l’AZIONESCOPERTA •

Interagire attivamente con la realtà

Osservare i fenomeni naturali

Elaborare schemi di descrizione e comprensione

Promuovere e consolidare un atteggiamento di rispetto nei confronti dell’ambiente naturale.

Laboratori, lezioni, uscite nel territorio.

attivita’

I LABORATORI DEL MUSEO DI STORIA NATURALE http://www.msn.ve.it/

2° 3°B

Capacità di individuare il problema, di proporre soluzioni, di individuare variabili, di formulare ipotesi, di generalizzare i risultati

Capacità di organizzare e cogestire il gruppo, di mantenere il proprio ruolo, di collaborare e cooperare, capacità di riconoscere che ci possono essere molteplici punti di vista

Capacità di organizzare le conoscenze apprese e di condividere con altri, capacità di rielaborare e rappresentare i concetti acquisiti

Capacità di usare in maniera corretta strumenti, eseguire istruzioni per svolgere le diverse fasi di un esperimento

risultati attesi

destinatari tempi risorse

Tutti gli alunni Anno scolastico Territorio – Itinerari educativi –

Nel primo ciclo “corpo-movimento-sport” promuovono la conoscenza di sé, dell’ambiente e delle proprie possibilità di movimento. Contribuiscono, inoltre, alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché della necessità di prendersi cura della propria persona e del

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proprio benessere. L’educazione motoria sarà quindi l’occasione per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive. L’attività motoria e sportiva, soprattutto nelle occasioni in cui fa sperimentare la vittoria o la sconfitta, contribuisce all’apprendimento della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni. L’attività sportiva promuove il valore del rispetto di regole concordate e condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile. Deve inoltre realizzarsi come un’attività che non discrimina, non annoia, non seleziona, permettendo a tutti gli alunni la più ampia partecipazione nel rispetto delle molteplici diversità.

progetto

CORPO – MOVIMENTO - SPORT • •

finalità

obiettivi

riscoperta del valore educativo dello sport in tutti i suoi aspetti l’integrazione dell’attività motoria con insegnante ISEF nella scuola Primaria che ne è attualmente sprovvista favorire il confronto e la competizione nelle attività motorie fra ragazzi che non praticano attività sportive specifiche fuori dalla Scuola

Acquisire consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali.

Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo.

Sperimentare una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare diverse discipline sportive.

Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.

PIU’ SPORT @ SCUOLA Attività ludico-motorie singole e di squadre

attivita’

3°A 4°A 4°B 4°A 4°B

CORSO DI PALLAMANO - CUS GIOCO SPORT

risultati attesi destinatari tempi risorse

Acquisizione di maggiore consapevolezza del proprio corpo e dei propri stati d’animo. Maggiore consapevolezza dell’importanza della relazione all’interno di un gruppo Tutti gli alunni Anno scolastico Palestra

Compito primario della scuola è quello di accogliere l’alunno, predisponendo per lui un ambiente educativo e di apprendimento nel quale gli sia possibile instaurare relazioni umane positive in un contesto sociale diverso da quello familiare, con regole certe e norme che cominciano via via ad allargare i suoi orizzonti relazionali. Per questo la scuola è sempre più chiamata a sviluppare un progetto educativo nel quale la componente preventiva ha una funzione primaria e l'educazione alla salute e alla legalità sono quindi un aspetto fondamentale della programmazione educativa, un momento prioritario del processo formativo di ogni singola disciplina.

progetto

BENESSERE 96


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finalità

obiettivi

attivita’

L’educazione alla salute ha come obbiettivo educare al cambiamento, nel senso di favorire nei ragazzi l’acquisizione di una maggiore consapevolezza e responsabilità che influenzi i comportamenti promuovendo la difesa della salute intesa come Benessere in senso globale. Le finalità prioritarie di un progetto di Educazione alla Salute per la scuola media, infatti, sono volte a sottolineare non solo aspetti prettamente igienico-sanitari, bensì l'importanza e il valore complessivo della persona, una dimensione più attiva e progettuale che chiama l'alunno ad essere consapevole dei propri comportamenti e protagonista delle proprie scelte. • Promuovere la conoscenza dei fattori di rischio inerenti la salute e l’ambiente. •

Promuovere la salute umana, ambientali che l’acquisizione di

Sviluppare riflessioni sulle convinzioni e sui comportamenti corretti.

Modificare le abitudini di vita errate e rinforzare i comportamenti idonei non ancora radicati.

Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare

conoscenza dei comportamenti che hanno rilevanza per la delle variabili psicologiche, relazionali, sociali, culturali, influenzano comportamenti a rischio e rendono difficoltosa comportamenti sani.

CAVALCANDO UNA MELA - ITINERARI EDUCATIVI Far conoscere ai bambini” le famiglie” degli alimenti, soprattutto frutta e verdura che sono i punti deboli rispetto al loro gradimento alimentare. Attraverso il racconto di una favola, l’osservazione, il gioco e l’assaggio guidato, i bambini potranno avere un diverso approccio con questo importante gruppo di alimenti. N.2 incontri in classe ( a distanza di una settimana). La durata di ogni incontro è di due ore circa LA MERENDA IN CARTELLA - ITINERARI EDUCATIVI Far riflettere sui comportamenti alimentari ed igienici dei bambini al fine di formare abitudini corrette utilizzando strumenti adatti all'età come giochi, animazioni e assaggi Una giornata di educazione alimentare in classe: - giochi, animazioni - merenda guidata -laboratori del gusto Le attività sono condotte da un animatore e hanno la durata di tre ore circa

1°A

VENEZIA PESCE DI PACE Finalità: occuparsi dei problemi dell'intolleranza, dei disagi in situazioni di conflitto e di ingiustizia tra gli uomini con una specifica attenzione ai diritti dei minori; porsi al servizio di scuole pubbliche e private; promuovere e organizzare manifestazioni che portino un segno di pace fra i popoli; promuovere iniziative umanitarie e/o culturali; sensibilizzare l'opinione pubblica, in particolare nella realtà veneziana, sui problemi connessi alla perenne risorgente conflittualità internazionale FRUTTA NELLE SCUOLE – PROGETTO NAZIONALE

La Commissione europea nel Libro bianco sull'alimentazione, il sovrappeso e l'obesità ha affrontato i problemi di salute collegati all'alimentazione, al

1°B

3°B 5°A 5°B

TUTTE LE CLASSI

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sovrappeso e all'obesità, proponendo nuove iniziative che includono la revisione delle modalità di etichettatura e i programmi per la promozione del consumo di frutta e verdura. I principali errori alimentari sono individuati nell’assunzione eccessiva di alimenti di provenienza animale e di dolciumi, ricchi di zuccheri semplici, nell’alimentazione non sufficientemente variata, nel consumo di alimenti vegetali inferiori alle quantità raccomandate. In questo scenario il ruolo della prevenzione e dell’educazione alimentare diventa la leva principale di una strategia volta ad introdurre comportamenti maggiormente virtuosi. I prodotti ortofrutticoli rappresentano una fonte importantissima di fibra, di beta carotene, di vitamina C , di altre vitamine e dei più diversi minerali. Essi giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione della obesità, grazie all’elevato contenuto in fibra e acqua, alle poche calorie fornite rispetto al volume ingerito e all’elevato potere saziante. Il gruppo di alimenti oggetto di questa strategia è costituito da un ampio paniere di prodotti frutticoli e da un primo gruppo di prodotti orticoli, questi ultimi selezionati in base al loro grado di fruibilità durante la merenda. Il gruppo – pur ridotto - delle specie orticole è stato valutato nelle componenti salutistiche, nel livello attrattivo per i giovani e nella loro facile integrazione con i prodotti frutticoli. Nella scelta dei prodotti frutticoli si terrà conto del carattere di stagionalità, che influisce sia sotto il profilo salutistico (è proprio nella loro stagione, al momento della loro naturale maturità, che gli alimenti vegetali garantiscono il più appropriato ed equilibrato contenuto in acqua, in fibra alimentare, in micronutrienti e composti bioattivi), sia sotto il profilo della attrattività (i prodotti frutticoli esprimono al massimo i loro colori, rendendoli particolarmente invitanti, nonché i loro sapori e gusti proprio nel momento della naturale maturazione). Correlata alla naturale maturazione è l’ origine: le ricerche hanno evidenziato, infatti, che il tenore è inversamente proporzionale al tempo trascorso tra il momento del raccolto ed il momento del consumo (più tempo passa, più tale contenuto diminuisce). Poter contare su prodotti provenienti dalle stesse aree o da aree prossimali alle zone di consumo ha anche una ricaduta positiva sull’ambiente, in conseguenza di trasporti più ridotti e, quindi, maggiori riduzioni di CO2, obiettivo strategico delle politiche ambientali di tutti i Governi sensibili allo sviluppo sostenibile del pianeta. http://www.fruttanellescuole.gov.it/

ANIMALE AMICO STARE INSIEME NOI……… E LA COSTITUZIONE – ITINERARI EDUCATIVI Letture animate per avvicinare gli alunni alla Carta Costituzionale

4°A 4°B 4°A 4°B 4°A 4°B

Vivere la cittadinanza, cogliere il valore delle differenze significa innanzitutto essere consapevoli di quanto regola la nostra vita sociale. Capire quanto ci rende uguali, pur nel rispetto delle differenze individuali, significa innanzitutto conoscere diritti e doveri di ciascuno: i più importanti sono scritti nella nostra costituzione e proprio per questo è importante renderli comprensibili ai ragazzi e ai bambini · Rendere consapevoli i bambini e le bambine di quanto sia importante vivere in modo attivo la cittadinanza, attraverso la costruzione di un rapporto vivo e dinamico con i principi sanciti dalla carta costituzionale · promuovere la lettura come strumento di crescita personale e sociale dei bambini e delle bambine · introdurre i bambini e le bambine ai principi fondamentali della Costituzione, ai diritti e ai doveri ad essa collegati; · contribuire all’aggregazione e alla socializzazione di bambini/e di diversa provenienza culturale, sociale, geografica · contribuire a “contagiare” il piacere per i libri; · potenziare le capacita di verbalizzazione, di memorizzazione e di ascolto ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA La forza comunicativa della lettura di storie e un mezzo estremamente efficace per avvicinare i bambini e le bambine alla carta costituzionale. Le nostre letture animate, proposte in modo da garantire partecipazione attiva e operatività, avranno contenuti pertinenti al tema quali il valore delle differenze e della solidarietà, l’Importanza delle regole per la convivenza, ecc. Saranno inoltre a misura di bambino e graduate per fasce d’età

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Attività per la classe: n.1 incontro di lettura animata e conversazione

risultati attesi

destinatari tempi risorse

• • • • • •

Crescita del benessere personale Crescita del benessere socio - relazionale Maggior consapevolezza delle regole Riduzione delle difficoltà di apprendimento e dei problemi comportamentali Diffusione di un clima positivo nel contesto scolastico Contrasto del disagio sociale

Tutti gli alunni Anno scolastico Aule , laboratori, territorio

Formare una nuova cultura ecologica che sappia penetrare a tutti i livelli della società umana richiede una presa di coscienza che deve già iniziare a costruirsi nell’ambito famigliare e, parallelamente, nei primi anni della formazione scolastica. Una cultura ecologica rispettosa dell’ambiente, più spontanea nelle società agricolo-rurali, è stata progressivamente dimenticata nelle società industriali/tecnologiche e in particolare nelle realtà urbanizzate.

progetto

finalità

obiettivi

attivita’

L’AMBIENTE Sviluppare atteggiamenti, comportamenti, valori, conoscenze e abilità indispensabili per vivere in un mondo interdipendente. Fornire competenze di scienza ecologica su base empirica e ludica e stimolare il senso di responsabilità ambientale, ragionando in modo critico sulle semplici azioni che quotidianamente hanno impatto sul nostro ecosistema-mondo • Acquisire la capacità di pensare per relazioni per comprendere la natura sistemica del mondo • Riconoscere criticamente la diversità nelle forme in cui si manifesta come un valore e una risorsa da proteggere (biodiversità, diversità culturale …) • Divenire consapevoli che le scelte e le azioni individuali e collettive comportano conseguenze non solo sul presente ma anche sul futuro e assumere comportamenti coerenti, cioè individuare e sperimentare strategie per un vivere sostenibile • Favorire lo sviluppo di qualità personali quali l’autonomia, il senso di responsabilità / spirito di iniziativa, la collaborazione/solidarietà.

BUMBA…. Tratto da un racconto di Roberto Piumini - ITINERARI EDUCATIVI In Africa l’acqua è il bene più prezioso per tutti; i bambini , anche i più piccoli , questo lo imparano subito; anche loro infatti partecipano alla faticosa raccolta quotidiana dell’acqua assieme agli adulti . Il piccolo Bumba però, pur sapendo che il suo carico è prezioso rischia tantissimo usando l’acqua raccolta per la gente del suo villaggio dissetando un vecchio viandante che si rivelerà……. N. 1 incontro /laboratorio. Un animatore, racconterà la storia usando dei cartelloni giganti come sfondo per creare l’atmosfera adatta al racconto.

1°A 1°B 2°

LA FILIERA DEL MIELE – PROGETTO PEAN Il modulo prevede 2 incontri in classe e 1 uscita in azienda. 1°incontro - Alla scoperta dell’ape: chi sono, come e dove vivono. 2°incontro - Cosa e quando producono le api?: degustazione di diversi tipi di miele; importanza dell’impollinazione; problemi legati all’inquinamento. Uscita in azienda: scoperta del fantastico mondo delle api e dell’interessante lavoro dell’apicoltore. L'OASI DELLE DUNE DEGLI ALBERONI L'oasi delle dune degli Alberoni, protetta dal WWF dal 1997, ricopre

2° 3°B

3°A

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un'area di 160 ettari all'estremità sud dell'isola del Lido, dopo l'abitato di Malamocco. L'area è composta da un sistema dunoso lungo circa 2 km, che si estende dai Murazzi alla diga degli Alberoni, alle cui da spalle sorge una vasta pineta di circa 30 ettari. Si tratta di un ambiente di grande interesse ecologico-naturalistico abitato da un'avifauna molto ricca che sceglie la zona per la sosta e lo svernamento. L’ACQUA : “Tra dire e fare c’è da imparare” Educazione ambientale sul tema “ACQUA” – ITINERARI EDUCATIVI

3°B

Il progetto è dedicato alla risorsa “acqua” ed alla sua interazione con l’uomo ed il territorio. Obiettivo: far comprendere agli allievi la complessità delle relazioni che legano tutti noi alla risorsa acqua e sensibilizzarli ad un consumo sostenibile e al rispetto delle sue proprietà Attività per la classe Ciascuna classe è coinvolta in tre momenti distinti: 1° fase: laboratorio in classe sul ciclo dell’acqua e sul sistema idrogeologico 2° fase: laboratorio in classe sul ciclo tecnologico e sul consumo sostenibile 3° fase: laboratorio in classe a cura degli insegnanti Descrizione della 1° fase: Laboratorio sul ciclo dell’acqua e sul sistema idrogeologico Ciascuna classe partecipa ad un laboratorio di circa 3 ore così strutturato: - l’operatore naturalista guida gli allievi a completare un grande pannello colorato aggiungendo gli elementi del ciclo dell’acqua (falde, precipitazioni, fiumi) - gli allievi con l’uso di argilla , acqua e ghiaia costruiscono piccoli modelli funzionanti con cui ricreare il ciclo dell’acqua - i termini ed i concetti introdotti nella prima parte vengono rielaborati con schede didattiche - l’operatore naturalista usa un plastico di simulazione per spiegare la relazione tra acqua e suolo ed introdurre la vegetazione quale elemento regolatore del sistema idrogeologico Descrizione della 2° fase: Laboratorio sul ciclo tecnologico e sul consumo sostenibile e alla qualità dell’acqua Ciascuna classe partecipa ad un laboratorio di circa 3 ore così strutturato: - l’operatore naturalista introduce il tema delle fonti di approvvigionamento idrico e, supportato dall’uso di strumenti, modellini, schede e rappresentazioni grafiche, spiega i metodi di captazione, potabilizzazione e distribuzione. - Dimostrazione : gli allievi apprendono le fasi attraverso le quali l’acqua dalle falde raggiunge il rubinetto mediante semplici modellini che simulano prelievo, potabilizzazione e distribuzione. -Simulazione: l’operatore guida la classe in una divertente simulazione dell’uso quotidiano dell’acqua.

Gestione dei rifiuti - "RIDURRE, RIUSARE, RECUPERARE, RICICLARE: SI PUÒ FARE!" - ASSESSORATO ALL’AMBIENTE La gestione dei rifiuti è stata affrontata dall'Ufficio Educazione Ambientale in occasione della Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2008. In questa occasione è stata formulata un'inedita campagna informativa che ha previsto incontri in classe con tecnici del settore che hanno affrontato con i ragazzi argomenti legati alla gestione dei rifiuti come per esempio il concetto di rifiuto, la raccolta differenziata, il riciclaggio, gli impianti di smaltimento e le discariche.

3°B

TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE – VERITAS L’iniziativa, nata ormai da qualche anno, si intitola ‘Tutti Insieme Appassionatamente’ e intende sensibilizzare le giovani generazioni a un utilizzo consapevole delle risorse e al rispetto dell’ambiente.

3°B

4°A 4°B

Veritas propone, con questo progetto, vari percorsi formativi per far conoscere e comprendere la gestione di alcuni servizi (l’igiene urbana) e beni fondamentali (l’acqua).

VISITA ALL’ OASI LIPU CA' ROMAN

3°B

L'area occupata dall'Oasi si è formata inizialmente come isolotto sabbioso, creato dall'accumulo dei sedimenti all'interno della Laguna di Venezia; in seguito si è modificata con la costruzione della diga dei Murazzi (in epoca romana, e successivamente ristrutturato e rafforzato) e di quella del porto

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di Chioggia (1911-1933), favorendo la crescita del litorale e l'avanzamento annuo di circa 3 metri. L'Oasi riunisce gli ambienti tipici dei litorali veneziani, dalla spiaggia sabbiosa alle dune fino alla pineta retrodunale. Sono circa 150 le specie di uccelli, sia residenti che di passo, censite entro i confini dell'Oasi, a testimonianza del suo elevato valore di diversità biologica. RISPARMIARE ACQUA SI PU0’ – ASSESSORATO ALL’AMBIENTE – VERITAS

3°B

Obiettivo della iniziativa è far comprendere ai ragazzi l'importanza fondamentale dell'acqua, che non rappresenta un semplice prodotto commerciale, ma un valore primario per la vita e un diritto di tutti, rispetto il quale ognuno deve assumersi delle responsabilità utilizzandola in modo consapevole ed evitandone lo spreco e l'inquinamento. Le lezioni, della durata di un'ora, coinvolgeranno circa 65 classi per un totale di circa 1350 studenti e saranno condotte da tecnici specializzati del Comune di Venezia e di Veritas. Durante gli incontri, adeguati all'età degli studenti, saranno affrontati argomenti quali: il ciclo dell'acqua e la limitatezza dell'acqua dolce, le conseguenze dei cambiamenti climatici sulla disponibilità e distribuzione del bene acqua, la Carta Europea dell'Acqua ed infine saranno considerate le buone pratiche per un uso consapevole dell'acqua. Agli studenti più giovani sarà distribuito un depliant informativo. Come di consueto per le campagne informative organizzate dal Servizio Educazione Ambientale, sarà distribuito e fatto compilare agli studenti un questionario che permetterà di acquisire informazioni sul loro livello di conoscenza riguardo il tema dell'acqua, così da poter intervenire in futuro in maniera più mirata e precisa.

LE VALLI DA PESCA L’Ambiente naturale Valle Averto: Oasi W.W.F. ITINERARI EDUCATIVI La proposta permette di far conoscere agli alunni l’ambiente vallivo lagunare dal punto di vista naturalistico, cogliendo nel contempo gli aspetti storico sociali attraverso la visita alla parte museale che recentemente è stata allestita.

4°A 4°B

PARCO NATURALE DEL FIUME SILE

4°A 4°B

Il Parco Naturale Regionale del fiume Sile si estende su una superficie di 4.152 ettari, compresa all'interno di 11 territori comunali distribuiti nelle province di Padova, Treviso e Venezia. L'area delle sorgenti si trova tra Casacorba di Vedelago (Treviso) e Torreselle di Piombino Dese (Padova) originando il più lungo fiume di risorgiva d'Italia: 70 km circa da Casacorba di Vedelago (Treviso) a Portegrandi di Quarto d'Altino (Venezia), la foce naturale nella Laguna di Venezia, prima dello scavo del "Taglio del Sile". Fin dai tempi più remoti il clima mite dell'area, la navigabilità delle acque, la vicinanza con il mare, la copiosità di risorgive e la ricchezza boschiva del territorio circostante (il paesaggio, per quanto simile, non era comunque quello attuale) attraggono al Sile popolazioni che si fermano lungo le sue rive.

ISOLE DELLA LAGUNA

risultati attesi destinatari tempi risorse

5°A 5°B

Aumento di una cultura ecologica diffusa. Diffusione e ampliamento di buone pratiche ecologiche.

Classi 5° e 2° Anno scolastico Aule, laboratori, territorio

Con l'intento di favorire negli alunni lo sviluppo di una maggiore consapevolezza degli stati emotivi e di una più ampia, personale e costruttiva capacità di espressione degli stessi, sono attivati i laboratori per classi aperte che prevedono attività quali letture animate, drammatizzazioni, discussioni di gruppo, giochi di simulazione, disegno,

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pittura, musica

progetto

obiettivi

SUONO – RITMO - COLORE •

Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali.

Utilizzare i linguaggi dell’immagine per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo.

Saper cooperare in gruppo

DISEGNI PITTURA MUSICA MANIPOLAZIONI

risultati attesi destinatari tempi risorse

TUTTE LE CLASSI

Maggiore consapevolezza dello stare insieme per definire un compito. MOSTRA COLLETTIVA DI TUTTI I LAVORI SVOLTI Tutti gli alunni Anno scolastico Aule e laboratori

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SCUOLA SECONDARIA F. MOROSINI Santa Croce 1777 - 30135 Venezia - VEMM841013 Tel. 041.721118 Fax 041.2750277 - mail : laboratoriopriuli@gmail.com

DOVE SIAMO http://www.icmorosini.it/index.php?option=com_content&view=article&id=74&Itemid=96

POPOLAZIONE SCOLASTICA A.S. 2011\12 classe

1°A 1°B 1°C 1°D 2°A 2°B 2°C 3°A 3°B 3°C Totale alunni nel plesso

n. alunni

23 23 24 23 19 17 23 22 22 22 218

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TEMPO SCUOLA: La scuola secondaria Morosini può offrire, anche per le classi prime del prossimo anno scolastico, tre tipologie di tempo scuola:

TEMPO PROLUNGATO DI 36 ORE SETTIMANALI ARTICOLATO SU: a) SETTIMANA LUNGA 34 ore di lezione e 2 ore di mensa, con 2 pomeriggi e il sabato a scuola Lunedì, mercoledì, venerdì, sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00 Martedì e giovedì dalle ore 8.00 alle ore 16.00 b) SETTIMANA CORTA 32 ore di lezione e 4 ore di mensa, con 4 pomeriggi di scuola e il sabato libero. Lunedì, martedì, giovedì dalle ore 8.00 alle ore 16.00 Mercoledì dalle ore 8.00 alle ore 15.00 Venerdì dalle ore 8.00 alle ore 13.00 E’ possibile rientrare a casa per il pranzo su richiesta scritta all’inizio dell’anno. Chi invece si ferma a mensa consuma i cibi secondo il menù stabilito. TEMPO NORMALE DI 30 ORE SETTIMANALI SETTIMANA CORTA 30 ore di lezione su 5 giorni: da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 14.00

La concreta attivazione della pluralità dell’offerta formativa è subordinata, nelle scuole statali, alla quantità di risorse umane disponibili, che sarà verificata in sede di determinazione degli organici

MONTE ORE DELLE DISCIPLINE

TEMPO NORMALE

ORE 30

TEMPO PROLUNGATO

ORE 36

Italiano Sto. Geo. Cost Matematica-scienze Tecnologia Inglese Tedesco Motoria Arte Musica Approfondimento Religione-alternativa

9 6 2 3 2 2 2 2 1 1

Italiano Sto. Geo. Cost. Matematica-scienze Tecnologia Inglese Tedesco Motoria Arte Musica

13/11 7 2 3 2 2 2 2

Religione-alternativa Mensa

1 2/4

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AMPIO GIARDINO E POLICAMPO

LABORATORIO DI MUSICA

LE STRUTTURE LABORATORIO LINGUISTICO

PALESTRA

LABORATORIO DI INFORMATICA

LABORATORIO DI SCIENZE

Nuovo laboratorio d’Informatica con 15 postazioni a palazzo Carminati Laboratorio d’arte Laboratorio diversabilità Laboratorio DVD Laboratorio di tecnologia Mensa scolastica Biblioteca Ascensore

Tutto l’edificio è conforme alle norme sulla sicurezza e non presenta barriere architettoniche

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I PROGETTI- LE ATTIVITÀ- I LABORATORI Le specifiche attività laboratoriale\progetti\uscite\visite di istruzioni verranno comunicate all’inizio dell’anno scolastico in base all’offerta del territorio e potrebbero prevedere il pagamento di una quota da parte delle famiglie.

Crediamo fermamente che apprendere dall’esperienza sia un approccio didattico che permetta a tutti gli alunni il raggiungimento del successo formativo. E’ per questo che tutta l’attività didattica, compresi i nostri progetti, le attività e i laboratori, sono atti a favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze. In modo particolare la realizzazione di percorsi in forma di laboratorio, favoriscono l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio è una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare-realizzarevalutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e che può essere attivata sia all’interno sia all’esterno della scuola, valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento. In questo progetto particolare importanza assume la biblioteca scolastica, da intendersi come luogo deputato alla lettura ma anche all’ascolto e alla scoperta di libri, che sostiene l’apprendimento autonomo e continuo nonché luogo di socializzazione.

progetto

IL LIBRO E LA PAROLA • • •

finalità

Promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura Favorire l'avvicinamento affettivo ed emozionale del bambino al libro Fornire al bambino le competenze necessarie per realizzare un rapporto attivocreativo e costruttivo con il libro Educare all'ascolto e alla comunicazione con gli altri Favorire l'accettazione e il rispetto delle culture "altre" considerate fonte di arricchimento

• •

• • • • •

obiettivi

Trasmettere il piacere della lettura Favorire una circolarità fra libro, mondo e costruzione della persona Educare all'ascolto e alla convivenza Scoprire il linguaggio visivo Illustrare i valori della pace e della solidarietà, i diritti dei popoli, dell'uomo e del bambino attraverso le storie Favorire gli scambi di idee fra lettori di età e di culture diverse Esplorare le potenzialità di una storia attraverso il gioco Favorire un rapporto completo con il territorio e la sua storia Scoprire le risorse del territorio: biblioteche

• • • •

La biblioteca intesa come laboratorio didattico-manipolativocreativo: o o o o

attivita’

il il il il

piacere piacere piacere piacere

di di di di

TUTTE LE CLASSI

ascoltare l’adulto che legge e racconta guardare le figure giocare con le parole, le storie e le figure drammatizzare

Sarà possibile valutare le esperienze, attraverso osservazioni sistematiche, prove oggettive e specifiche delle discipline didattiche, di:

risultati attesi

• • •

La sensibilizzazione verso la lettura Il miglioramento della lettura Il livello di interesse verso le attività di animazione alla lettura

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La frequenza delle classi alla biblioteca di plesso e del quartiere

Tutti gli alunni Anno scolastico Biblioteca del plesso, biblioteche pubbliche, Itinerari educativi.

destinatari tempi risorse

Un pubblico di bambini è ottimale per osservare cos'è davvero il teatro a partire da un punto di vista vergine e ludico.

progetto

finalità

RAGAZZI A TEATRO •

Avvicinare gli alunni al teatro per vivere insieme ad altri un'esperienza comunicativa intensa e stimolante dal punto di vista sia umano che culturale,

Scoprire come il teatro possa essere occasione di gioco per sperimentare se stessi e la vita, anche nelle dinamiche con gli altri. • • • • • •

obiettivi

Saper ascoltare Saper interpretare codici comunicativi diversi Comprendere e interpretare i messaggi degli altri. Potenziare gli aspetti emotivi - affettivi, relazionali e comunicativi. Sviluppare capacità fantastiche ed immaginative. Conoscere l’importanza di esprimersi, di comunicare chiaramente, utilizzando il movimento e la voce con sicurezza.

RASSEGNA TEATRO RAGAZZI anno scolastico 2011/2012 29^ edizione- Itinerari educativi

attivita’

risultati attesi destinatari tempi risorse

Anche per l’anno scolastico 2011/2012 verrà organizzata la “Rassegna Teatro per i Ragazzi“ che si rivolgerà agli insegnanti ed alunni delle scuole del territorio comunale

Secondo la programma zione proposta

Maggiore consapevolezza delle proprie capacità comunicative Maggiore capacità di ascolto e di interazione Maggiore capacità e consapevolezza dei propri e degli altrui stati d’animo Tutti gli alunni Anno scolastico Teatri del Comune di Venezia – Itinerari educativi -

L’area storico geografica è aperta alla collaborazione con le altre discipline. La conoscenza della storia, nazionale, europea e mondiale, aiuta a capire e ad affrontare molte questioni della vita sociale odierna. La complessità della storia è lo sfondo ineludibile del curricolo. Fare geografia a scuola vuol dire formare cittadini del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo creativo e sostenibile, guardando al futuro.

progetto finalità

IL TEMPO E LO SPAZIO • •

Leggere, comprendere, conoscere ed analizzare il territorio e la sua storia; individuare nel paesaggio circostante, urbano ed agricolo, gli elementi utili

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• • • •

• • • •

Obiettivi

alla valorizzazione dell’ambiente e della sua cultura assumere i dati culturali, storici e geografici utili ad approfondire la geografia e la storia locale come uno strumento di lettura consapevole del territorio per riappropriarsi dell’ambiente in cui si vive e trasferire le competenze dal locale al globale. Conoscere il territorio attraverso vari mezzi e linguaggi per sviluppare la capacità di indagine e di ricerca, migliorando le capacità e le possibilità comunicative. Promuovere una coscienza più matura nei confronti dell’ambiente per il rispetto e la salvaguardia dell’habitat locale. Comprendere che ambiente, modi di produzione e condizione di vita sono in rapporto interdipendente. Essere in grado di muoversi consapevolmente nel proprio territorio. Conoscere e comprendere il proprio territorio e la sua storia; Applicare i concetti acquisiti e tradurli in linguaggi diversi; Promuovere la formazione di una coscienza ecologica. far compiere agli alunni esperienze dirette nell’ambiente naturale ed antropico (montagna, collina, ambiente fluviale\lagunare, parchi naturalistici, …).

educare i bambini all’osservazione e ad individuare gli aspetti specifici della realtà considerata

rielaborare le conoscenze ricavate dall’esperienza e collegarle con il proprio sapere e con le informazioni ricevute da altre fonti.

IL GIORNO DELLA MEMORIA Il 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che si sono opposti al progetto di sterminio anche quest’anni i

nostri alunni parteciperanno ad eventi ed iniziative diffuse sul territorio. ARTELIER MOROSINI

attivita’

Promuovere negli alunni la consapevolezza delle personali abilità, nella loro produzione ed espressione artistica; acquisire competenze nell’utilizzo di tecniche tradizionali , delle loro potenzialità creative, attraverso le quali l’alunno può esprimere la propria interiorità; stimolare il dialogo e il confronto fra alunni e il mondo dell’artigianato che lavora nel territorio veneziano salvaguardare e valorizzare tecniche e mestieri tradizionali. IN COLLABORAZIONE CON ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOVANIL, ASSOCIAZIONE ARTSYSTEM, CONFARTIGIANATO DI VENEZIA

ARTELIER APPROFONDIMENTO

risultati attesi destinatari tempi risorse

3°A 3°B 3°C

3°A 3°B 3°C

Approfondimento del percorso Artelier: ricerca storica sui mestieri artigianali tradizionali di Venezia. Acquisire maggiore consapevolezza del territorio e degli equilibri dello stesso. Acquisire maggiore rispetto del territorio. Tutti gli alunni Anno scolastico Territorio – Itinerari educativi – Amici dei musei

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Lo studio delle discipline arte e immagine ha la finalità di sviluppare e di potenziare nell’alunno la capacità di leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche, di esprimersi e comunicare in modo personale e creativo, di acquisire sensibilità e consapevolezza nei confronti del patrimonio artistico. Con l’educazione all’arte e all’immagine, soprattutto attraverso un approccio operativo di tipo laboratoriale, l’alunno sviluppa la capacità di osservare e descrivere, di leggere e comprendere criticamente le opere d’arte. Il progetto prevede, oltre l’attività in classe anche con la presenza di esperti, le visite guidate proposte dall’Associazione Amici dei musei, visite ed attività laboratoriali presso le fondazioni pubbliche e\o private e Arti e mestieri del Veneto, FAI, ART SYSTEM e altre associazioni del territorio. A fine anno inoltre è prevista una mostra dei lavori progettati dagli alunni delle classi terze nell’ambito delle attività concordate nei consigli di classe e conclusiva del triennio.

progetto

finalità

Obiettivi

MUSICA ARTE E IMMAGINE •

Sviluppare il senso creativo stimolando il saper far e pensare con le mani.

Sviluppare la comunicazione non verbale

Conoscere l’arte del territorio

Promuovere e sviluppare negli alunni la capacità di star bene insieme e di collaborare fra pari

Migliorare le abilità manuali Acquisire strumenti e tecniche pittorico-manipolative Studio del colore Saper leggere le principali opere d’arte presenti nel territorio. K’ARTE

attivita’

risultati attesi destinata ri tempi risorse

Potenziare le capacità espressive degli alunni Responsabilizzare gli alunni sull’uso, tutela e valorizzazione del proprio ambiente di lavoro – la scuola ; incentivare l’uso di tecniche artistiche idonee al lavoro prescelto. In Collaborazione con l’assessorato alle politiche educative del Comune di Venezia. CONCERTO DI NATALE

TUTTE LE CLASSI

TUTTE LE CLASSI

Acquisire maggiore consapevolezza del territorio e delle sue caratteristiche storicoartistiche. Acquisire maggiore creatività. Acquisire capacità grafico-pittorico-manipolative. Tutti gli alunni Anno scolastico Territorio – Itinerari educativi – Amici dei musei – Musei civici – Chiese di Venezia

Presupposto di un efficace insegnamento/apprendimento delle scienze è un’interazione diretta degli alunni con gli oggetti e le idee coinvolti nell’osservazione e nello studio, che ha bisogno sia di spazi fisici adatti alle esperienze concrete e alle sperimentazioni, sia di tempi e di modalità di lavoro che diano ampio margine alla discussione e al confronto. Infatti il coinvolgimento diretto, individuale e in gruppo con i fenomeni rafforza e sviluppa la comprensione e la motivazione, attiva il lavoro operativo e mentale che deve essere prima progettato e poi valutato; aiuta a individuare

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problemi significativi a partire dal contesto esplorato e a prospettarne soluzioni; sollecita il desiderio di continuare ad apprendere.

progetto

finalità

Obiettivi

LE SCIENZE E LA VITA …promuovere nei fanciulli e nelle fanciulle l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza delle conoscenze e delle abilità, comprese quelle metodologiche di indagine, indispensabili alla comprensione intersoggettiva del mondo umano, naturale e artificiale, nel quale si vive. In questo senso, aiutando il passaggio dal sapere comune al sapere scientifico, costituisce la condizione stessa dell’edificio culturale e della sua successiva sempre più approfondita sistemazione ed evoluzione critica… • Stimolare il processo di acquisizione di conoscenze attraverso l’AZIONESCOPERTA •

Interagire attivamente con la realtà

Osservare i fenomeni naturali

Elaborare schemi di descrizione e comprensione

Promuovere e consolidare un atteggiamento di rispetto nei confronti dell’ambiente naturale.

SPERIMENTIAMO….

attivita’

Favorire l’apprendimento delle Scienze consolidando i contenuti con il metodo sperimentale. Adottare atteggiamenti responsabili verso il sistema ambiente comprendendo il ruolo dell’uomo all’interno di tale sistema. In collaborazione con: GRUPPO PLEIADI SERVIZI EDUCAZIONE AMBIENTALE DEL COMUNE DI VENEZIA ITINERARI EDUCATIVI DEL COMUNE DI VENEZIA MUSEO DI STORIA NATURALE

TUTTE LE CLASSI

Capacità di individuare il problema, di proporre soluzioni, di individuare variabili, di formulare ipotesi, di generalizzare i risultati

Capacità di organizzare e cogestire il gruppo, di mantenere il proprio ruolo, di collaborare e cooperare, capacità di riconoscere che ci possono essere molteplici punti di vista

Capacità di organizzare le conoscenze apprese e di condividere con altri, capacità di rielaborare e rappresentare i concetti acquisiti

Capacità di usare in maniera corretta strumenti, eseguire istruzioni per svolgere le diverse fasi di un esperimento

risultati attesi

destinatari tempi risorse

Tutti gli alunni Anno scolastico Territorio – Itinerari educativi –

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Nel primo ciclo “ corpo- movimento – sport” promuovono la conoscenza di sé, dell’ambiente e delle proprie possibilità di movimento. Contribuiscono, inoltre, alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché della necessità di prendersi cura della propria persona e del proprio benessere. L’educazione motoria sarà quindi l’occasione per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive. L’attività motoria e sportiva, soprattutto nelle occasioni in cui fa sperimentare la vittoria o la sconfitta, contribuisce all’apprendimento della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni. L’attività sportiva promuove il valore del rispetto delle regole concordate e condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile. Deve inoltre realizzarsi come un’attività che non discrimina, non annoia, non seleziona, permettendo a tutti gli alunni la più ampia partecipazione nel rispetto delle molteplici diversità. Oltre alla normale attività che si sviluppa nell’orario settimanale, l’ Istituto propone una serie di progetti da svolgersi in ambito curricolare ed extracurriculare.

progetto

CORPO – MOVIMENTO - SPORT • •

finalità

obiettivi

Acquisire consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali.

Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo.

Sperimentare una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare diverse discipline sportive.

attivita’

riscoperta del valore educativo dello sport in tutti i suoi aspetti l’integrazione dell’attività motoria con insegnante ISEF nella scuola Primaria che ne è attualmente sprovvista favorire il confronto e la competizione nelle attività motorie fra ragazzi che non praticano attività sportive specifiche fuori dalla Scuola

Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.

Classi terze PROGETTO CORSO DI NUOTO A tutte le classi terze viene proposto la partecipazione ad un corso di nuoto in grado di ampliare la conoscenza e le abilità in ambiente acquatico. Le lezioni saranno effettuate presso la piscina di Sant’ Alvise. Oltre ad affinare le abilità natatorie le lezioni introdurranno gli alunni alla conoscenza di tecniche di salvamento particolarmente utili vivendo in una città d’acqua. Quest’ attività prevede un contributo finanziario delle famiglie per le associazioni sportive partner che metteranno a disposizione strutture ed istruttori. Tutte le PROGETTO TANTISPORT In orario pomeridiano saranno programmate presso gli impianti classi della scuola (palestra e policampo) una serie di lezioni, aperte agli alunni che ne facciano richiesta, volte all’acquisizione delle tecniche di base di alcune discipline sportive come calcetto, pallavolo, tennis, tennis da tavolo e orienteering. Ogni proposta si esaurirà in cinque

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settimane per permettere la rotazione degli alunni impegnati. Non sono previsti oneri a carico delle famiglie.

Classi PROGETTO VOGA LA SCUOLA Tutte le classi seconde parteciperanno al progetto che prevede un seconde approccio alla voga alla veneta attraverso una lezione di approfondimento delle caratteristiche di tale pratica, la visita della Remiera Giudecca e due lezioni di pratica su una caorlina. In parallelo a queste attività le classi concorreranno ad un progetto grafico su temi legati a questa peculiare attività sportiva cittadina.

PARTECIPAZIONE A MANIFESTAZIONI SPORTIVE Sarà valutata durante l’anno la partecipazione a manifestazioni sportive scolastiche proposte da qualificati enti sportivi come: • Le PANATHLIADI: competizione polisportiva fra scuole cittadine organizzata dal Panathlon Venezia. • I NUOVI GIOCHI DELLA GIOVENTU’ organizzati dal CONI a cui parteciperanno tre diverse classi una classe seconda. • Il torneo provinciale 123 VOLLEY - organizzato dalla FIPAV – che vedrà impegnata una classe prima. • IL TROFEO CAORLINE SCUOLE MEDIE a cui parteciperà un equipaggio composto da alunni in rappresentanza della scuola. • GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI di ATLETICA, manifestazione provinciale a cui parteciperà una selezione di ragazzi e ragazze di classe terza In ambito interno saranno organizzati alcuni eventi sportivi a conclusione di comuni unità didattiche che impegneranno tutti gli alunni : i TORNEI DI TENNIS TAVOLO per le classi prime i TORNEI DI PALLAVOLO per le classi prime e seconde. BORSA DI STUDIO SPORTIVA La scuola curerà la selezione al bando promosso dall’Associazione Old Basket Venezia che permetterà ad un alunno/a di classe seconda di frequentare gratuitamente al termine delle lezioni un camp a carattere sportivo. Requisito necessario sarà, oltre alla passione per lo sport, aver conseguito una buona media nella valutazione del primo quadrimestre.

risultati attesi destinatari tempi risorse

Classe seconda e terza

Acquisizione di maggiore consapevolezza del proprio corpo e dei propri stati d’animo. Maggiore consapevolezza dell’importanza della relazione all’interno di un gruppo Tutti gli alunni Anno scolastico Palestra - territorio

Compito primario della scuola è quello di accogliere l’alunno, predisponendo per lui un ambiente educativo e di apprendimento nel quale gli sia possibile instaurare relazioni umane positive in un contesto sociale diverso da quello familiare, con regole certe e norme che cominciano via via ad allargare i suoi orizzonti relazionali. Per questo la scuola è sempre più chiamata a sviluppare un progetto educativo nel quale la componente preventiva

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ha una funzione primaria e l'educazione alla salute e alla legalità sono quindi un aspetto fondamentale della programmazione educativa, un momento prioritario del processo formativo di ogni singola disciplina.

progetto

finalità

obiettivi

attivita’

BENESSERE L’educazione alla salute ha come obbiettivo educare al cambiamento, nel senso di favorire nei ragazzi l’acquisizione di una maggiore consapevolezza e responsabilità che influenzi i comportamenti promuovendo la difesa della salute intesa come Benessere in senso globale. Le finalità prioritarie di un progetto di Educazione alla Salute per la scuola media, infatti, sono volte a sottolineare non solo aspetti prettamente igienico-sanitari, bensì l'importanza e il valore complessivo della persona, una dimensione più attiva e progettuale che chiama l'alunno ad essere consapevole dei propri comportamenti e protagonista delle proprie scelte. • Promuovere la conoscenza dei fattori di rischio inerenti la salute e l’ambiente. •

Promuovere la salute umana, ambientali che l’acquisizione di

Sviluppare riflessioni sulle convinzioni e sui comportamenti corretti.

Modificare le abitudini di vita errate e rinforzare i comportamenti idonei non ancora radicati.

Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare

conoscenza dei comportamenti che hanno rilevanza per la delle variabili psicologiche, relazionali, sociali, culturali, influenzano comportamenti a rischio e rendono difficoltosa comportamenti sani.

PROGETTO “ NEL PAESE DELLE REGOLE” Far comprendere agli alunni l’importanza delle regole in generale e delle regole fiscali in particolare. Con la partecipazione di un esperto

2°A 2°B 2°C

PROGETTO BENESSERE Affrontare al meglio i cambiamenti legati allo sviluppo psico-fisico; conoscenza del proprio corpo; conoscenza dei servizi che si occupano delle problematiche adolescenziali. Con la partecipazione di un esperto

3°A 3°B 3°C

PROGETTO IL GIORNALE

3°A 3°C

Stimolare lo studente alla conoscenza della realtà in cui vive in un’ottica nazionale e internazionale; ampliare il so orizzonte culturale, rendendolo consapevole delle importanti questioni del suo tempo; abituare gli studenti all’uso del quotidiano rilevandone le peculiarità. Il PROGETTO PREVEDE ANCHE LA VISITA PRESSO LA REDAZIONE DI UN QUOTIDIANO LOCALE.

TUTTE LE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE E’ compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per CLASSI l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando ed ampliando gli apprendimenti. L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di sé stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e solidarietà.

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Il nostro Istituto intende aderire ai progetti che saranno proposti dalle varie forze dell’ordine, dall’Associazione Magistrati, da altri Enti preposti e dal MIUR: in particolare le classi seconde saranno coinvolte nel progetto Fisco a Scuola. PROGETTO SICUREZZA STRADALE – SICUREZZA IN LAGUNA Il progetto prevede 3 incontri con la Polizia locale PROGETTO ADOLESCENZA IN COLLABORAZIONE CON LIONS QUEST

CLASSI TERZE LE CLASSI SECONDE

Il progetto può definirsi uno dei programmi più avanzati dal punto di vista pedagogico e accademico. L’aggiornamento costante, attuato dall’equipe interna e dai maggiori esperti internazionali che collaborano in qualità di consulenti, tiene conto delle mutevoli necessità, attraverso l’osservazione costante di gruppi di controllo, provenienti da una miriade di situazioni in modo da poter fornire una campionatura significativa. Risultati e valutazioni: il Progetto è continuamente sottoposto a valutazioni da parte di Istituti di Ricerca pubblici o autonomi, Università, autorità scolastiche. In più di 20 anni di applicazione ha sempre raggiunto livelli altissimi, mostrando la sua particolare efficacia nel migliorare i risultati scolastici, nel causare cambiamenti positivi nei confronti della conoscenza, nei propri atteggiamenti, nel rifiuto di assumere atteggiamenti a rischio, nelle capacità di comunicazione e relazione. Campi di applicazione del progetto: il progetto dimostra la sua piena validità nel campo della prevenzione ai fenomeni di bullismo, di violenza in genere, di abuso di sostanze, di insicurezza personale, di disaffezione al mondo scolastico e quindi della formazione individuale e professionale. Le ricerche più attuali hanno messo in evidenza come sia fondamentale che i minori sviluppino una piena consapevolezza dei valori fondamentali dell’uomo, abbiano solidi principi etici, sappiano vivere pienamente la loro vita ben inseriti nel tessuto sociale di appartenenza. CHE COSA OFFRE IL PROGRAMMA: Bullismo: sviluppa un forte senso di responsabilità, rispetto per sé e per gli altri, coinvolge i minori, gli educatori, le famiglie nel loro compito di rinforzare, appunto, il senso di responsabilità e di rispetto. Contiene tutti gli elementi qualificanti per ridurre i comportamenti negativi, coinvolgendo tutte le agenzie educative, insegna le abilità vitali indispensabili per scegliere di porsi dalla parte della legalità, scoprendo quelle sicurezze individuali, in realtà molto carenti o deviate. dicendo no alle situazioni di rischio. Abuso di sostanze: l’abuso di sostanze, il mancato rispetto del proprio corpo, i disturbi alimentari, sono ormai problemi che riguardano anche i più giovani. Ponendosi come programma di prevenzione e non di cura, il Progetto abitua i minori a uno stile di vita sano, coltivando tutti quegli aspetti del vivere sociale che sono fondamentali nella creazione di un corretto stile di vita: salute personale, amicizia, interessi, obiettivi, scelta corretta dei modelli. Violenza: i giovani che non hanno competenze emotive e sociali adeguate, che vanno male a scuola, che non sanno prendere le loro decisioni, esercitare l’autocontrollo, scegliersi gli amici, sono ad alto rischio: Il progetto, proprio perché coordinato e che prevede un cammino di più anni, riesce a far acquisire lentamente quelle capacità fondamentali indispensabili per gestire la rabbia e la violenza, abitua i minori ad accettare e a conoscere prima di tutto se stessi, li accompagna nella “scoperta e nel padroneggiamento” delle emozioni e dei sentimenti, nell’acquisizione e nel mantenimento dell’amicizia, nella gestione delle situazioni di conflitto con i pari e con gli adulti. Gli obiettivi della scuola: alla fine del primo ciclo di istruzione gli obiettivi sono definiti dal Ministro dell’Istruzione. In linea generale sono riferiti alla crescita del minore e devono comprendere tutte le dimensioni dello sviluppo: cognitivo, relazionale, affettivo, motorio. Alla fine del ciclo l’allievo viene valutato in base alle competenze acquisite, alle sue capacità riferite all’identità personale e alla convivenza civile. Il PECUP (Profilo educativo, culturale e professionale dello studente) viene definito come la bussola orientativa per ogni studente. Il progetto Adolescenza fornisce agli insegnanti uno strumento operativo che, utilizzato nel tempo, permette il raggiungimento degli obiettivi stessi. Infatti nella certificazione delle competenze è necessario valutare alcuni punti fondamentali: Conoscenza di sé – affermazione della propria identità, responsabilità verso gli altri, progettazione del futuro, tutti elementi sviluppati in particolare nei capitoli 1, 2 e 7 Relazione con gli altri – disponibilità alla collaborazione con i coetanei e gli adulti, tolleranza, capacità di ascolto, solidarietà, giudizio critico autonomo: elementi sviluppati nei capitoli 2,3,4 e 6 Orientamento: autovalutazione delle proprie esperienze per elaborare un progetto di vita, disponibilità alla verifica delle decisioni sul proprio futuro: elementi sviluppati in tutto il percorso formativo ma soprattutto nei capitoli 6 e 7 La capacità di convivenza civile intesa come capacità di assumersi delle responsabilità, di nutrire rispetto degli altri, della diversità, dell’ambiente, consapevolezza del valore e delle regole della vita democratica, capacità di trovare e attivare la propria e l’altrui sicurezza: elementi sviluppati in tutto il percorso educativo proposto A chi è rivolto: a tutti quegli insegnanti, che, lavorando con tutta la loro classe, dedicano

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POF 2012\13 - ISTITUTO COMPRENSIVO F. MOROSINI - VENEZIA parte del loro tempo alle educazioni trasversali, e a quegli educatori che lavorano con gruppi stabili di minori. Il Progetto Adolescenza fornisce agli insegnanti un corso di formazione obbligatorio con molte attività pratiche, il materiale necessario per lo svolgimento del lavoro, una metodologia esclusivamente ad uso dell’insegnante, una copia dell’eserciziario dei ragazzi, una copia del libro dedicato ai genitori e una serie di schede di lavoro e valutazione del percorso formativo. I contenuti: la metodologia si articola in due parti: il percorso formativo da seguire in classe e quello da seguire con i genitori durante una serie di incontri che possono essere programmati durante l’anno scolastico. La prima parte della metodologia è formata da un’introduzione metodologica e da 8 capitoli che rappresentano le varie tappe del processo formativo. Nella sua interezza il percorso dura almeno tre anni nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado e due anni nel primo biennio della scuola secondaria di secondo grado. Gli otto capitoli della metodologia sono: Entrare nell’adolescenza: una sfida, dedicato alla conoscenza di Sé, alla capacità di costruire un cammino in cui vengono affrontati temi quali la costruzione di un ambiente rassicurante, la conoscenza di sé e degli altri, l’agio e il disagio; Conquistare sicurezza: dedicato in primo luogo alla ricerca della fiducia in se stessi per poi aprire le proprie capacità agli altri per essere protagonista nella costruzione del giusto clima nella classe, basato sul rispetto delle regole di dinamica di gruppo e sulla comunicazione. Comprendere le proprie emozioni: riconoscere le proprie emozioni e saperle padroneggiare , riconoscere l’influenza che il nostro agire ha sugli altri e viceversa. Migliorare le relazioni con gli amici: dove vengono esaminati i modi di creare, sviluppare, mantenere un’amicizia, ma anche di come superare il trauma di un’amicizia che si rompe; Stringere i legami familiari: dove si affronta, rispettando fortemente la privacy, sia il concetto di famiglia, sia il problema della conflittualità con il mondo adulto, si analizzano i mezzi a disposizione per rinforzare e armonizzare i legami familiari, per affrontare gli inevitabili conflitti, utilizzando la mediazione, la capacità di ascolto, il rispetto delle opinioni altrui. Sviluppare il senso critico: gli allievi applicano strategie che permettono di sviluppare il senso critico per poter affondare i piccoli e grandi problemi quotidiani, per saper dire di no ad eventuali comportamenti negativi. Definire gli obiettivi per una vita armoniosa: gli allievi valutano il loro comportamento, i loro obiettivi, i modelli in cui si identificano, imparano ad utilizzare le loro conoscenze per definire piani d’azione relativi al loro futuro; Sintesi: in quest’ultima parte gli allievi valutano quanto hanno appreso, i cambiamenti che sono avvenuti in loro e nel gruppo. Il Progetto è quindi adatto sia nel biennio finale della scuola primaria, sia nella scuola secondaria di primo e secondo grado (primo biennio). Gode ormai di una sperimentazione mondiale che conosce una continua crescita. Presente nei 5 continenti, vede ora l’aggregazione di molti paesi dell’est, una nuova espansione nei paesi del sud America, dove i cartelli della droga lo avevano sempre ostacolato, dell’Africa, tenendo conto che in Sud Africa dove è invece radicato da molti anni. In Italia è presente dal 1992 e, da allora, sono stati tenuti 475 corsi in quasi tutte le regioni.

risultati attesi

destinatari tempi risorse

• • • • • •

Crescita del benessere personale Crescita del benessere socio - relazionale Maggior consapevolezza delle regole Riduzione delle difficoltà di apprendimento e dei problemi comportamentali Diffusione di un clima positivo nel contesto scolastico Contrasto del disagio sociale

Tutti gli alunni Anno scolastico Aule , laboratori, territorio

Formare una nuova cultura ecologica che sappia penetrare a tutti i livelli della società umana richiede una presa di coscienza che deve già iniziare a costruirsi nell’ambito famigliare e, parallelamente, nei primi anni della formazione scolastica. Una cultura ecologica rispettosa dell’ambiente, più spontanea nelle società agricolo-rurali, è stata progressivamente dimenticata nelle società industriali/tecnologiche e in particolare nelle realtà urbanizzate.

progetto

L’AMBIENTE

finalità

Sviluppare atteggiamenti, comportamenti, valori, conoscenze e abilità indispensabili per vivere in un mondo interdipendente.

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obiettivi

attivita’

risultati attesi destinatari tempi risorse

Fornire competenze di scienza ecologica su base empirica e ludica e stimolare il senso di responsabilità ambientale, ragionando in modo critico sulle semplici azioni che quotidianamente hanno impatto sul nostro ecosistema-mondo • Acquisire la capacità di pensare per relazioni per comprendere la natura sistemica del mondo • Riconoscere criticamente la diversità nelle forme in cui si manifesta come un valore e una risorsa da proteggere (biodiversità, diversità culturale …) • Divenire consapevoli che le scelte e le azioni individuali e collettive comportano conseguenze non solo sul presente ma anche sul futuro e assumere comportamenti coerenti, cioè individuare e sperimentare strategie per un vivere sostenibile • Favorire lo sviluppo di qualità personali quali l’autonomia, il senso di responsabilità / spirito di iniziativa, la collaborazione/solidarietà.

Tutte le ALUNNI IN CAMPO Comprendere il ruolo dell’uomo nel sistema ambiente: classi prime saper descrivere un ambiente nei vari aspetti usando il linguaggio scientifico. Con la collaborazione del MUSEO DI STORIA NATUALE, LA SOCIETA’ VENEZIANA DI SCIENZE NATURALI E IL COMITATO CITTADINI S. GIACOMO DELL’ORIO. Aumento di una cultura ecologica diffusa. Diffusione e ampliamento di buone pratiche ecologiche.

Alunni classi prime Anno scolastico Aule, laboratori, territorio

La conoscenza di almeno due lingue straniere è ritenuta una competenza indispensabile per gli studenti delle nostre scuole.

progetto

finalità

LINGUE STRANIERE • • • •

Apprendimento delle capacità di comunicare in due lingue straniere Sviluppo delle conoscenze linguistiche Sviluppo della coscienza dei modi di vita di altre comunità Educazione all'europeismo e alla mondialità.

capacità di ascolto dovuta soprattutto al confronto, al riconoscimento e alla riflessione su suoni specifici delle diverse lingue e alla maggiore opportunità di esercitare tale attività. capacità di comprensione: sin dalle prime classi si cerca di affinare la capacità individuale di fare confronti, deduzioni, previsioni su singoli vocaboli e su espressioni avvalendosi della possibilità di fare confronti su linguaggi di derivazione diversa, anglosassone e latina. capacità di produrre oralmente: il lessico risulta arricchito, ad esempio nella ricerca di esprimersi appropriatamente, anche se semplicemente, su un argomento comune in idiomi diversi. capacità di scrittura: l’ortografia è più precisa data la maggiore attenzione al variare dello spelling, per le ragioni sovraesposte il lessico è più ricco e l’uso della lingua è più consapevole per il necessario passaggio da una lingua all’altra. apertura nello studio della grammatica: l’acquisizione di grammatiche implicite che, poco per volta, vengono esplicitate, ha creato una certa curiosità linguistica ed una migliore capacità di analisi.

obiettivi

• • •

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sensibilità nei confronti di civiltà diverse che ha creato una occasione di arricchimento culturale e di apertura verso problematiche europee e mondiali.

CLASSI CERTIFICAZIONE LINGUE EUROPEE Conseguimento della certificazione europea livello A2 o B1 del TERZE quadro comune di riferimento Europeo. Enti certificatori: GOETHE INSTITUT- OXFORD SCHOOL OF ENGLISH di Venezia. Il progetto prevede l’intervento di 10 ore di un insegnante madrelingua per l’intera classe Lo svolgimento del programma curricolare. Incontri pomeridiani tra gli alunni interessati con gli insegnanti curricolari per approfondimenti e focalizzazione del materiale utile alla preparazione dell’esame. Classi POTENZIAMENTO INGLESE – TEDESCO – SPAGNOLO

attivita’

I progetto prevede l’intervento di un compresenza con l’insegnate curricolare.

destinatari tempi risorse

progetto

obiettivi

attività risultati attesi destinatari tempi risorse

madrelingua,

in

seconde e terze

Maggiore competenza comunicativa sia orale che scritta come supporto nelle lingue straniere studiate. Capacità di riflessione e comparazione di elementi di civiltà dei paesi di cui si studia la lingua. Studenti delle classi seconde e terze Anno scolastico Aule, laboratori, territorio

risultati attesi

finalità

insegnante

LATINO • •

potenziamento della conoscenza della lingua italiana sviluppo delle conoscenze propedeutiche allo studio del latino

• •

analizzare la frase semplice e complessa individuare i cambiamenti della lingua italiana nel tempo sul piano fonetico, sintattico e lessicale conoscere le prime strutture grammaticali della lingua latina

Il progetto prevede un corso di 12 ore in orario extrascolastico. Gli alunni saranno seguiti da un docente di lettere del plesso Priuli Maggior consapevolezza nella scelta della scuola futura. Maggior possibilità di successo formativo

TERZE

Alunni che frequentano la terza classe orientati ad un liceo Maggio-Giugno Aule, laboratori.

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LA SCUOLA APERTA SCUOLA APERTA è un progetto in cui crediamo fortemente. Il progetto è volto a favorire la realizzazione di azioni specificamente destinate ad ampliare l'offerta formativa del nostro Istituto. SCUOLA APERTA promuove iniziative e propone attività, oltre l'orario curricolare, per favorire il successo formativo. Per questo attiva collaborazioni, integra conoscenze, valorizza stili cognitivi, stimola l'ingegno e l'intelligenza, favorisce la piena realizzazione delle potenzialità personali. Il progetto si propone di elevare le competenze degli studenti e la loro capacità di apprendimento. Il nostro Istituto favorisce la costituzione di reti di scuole e di accordi di programma, nonchè convenzioni con associazioni culturali/sociali/sportive del territorio. Riteniamo che ciò, il coinvolgimento diretto degli organismi dell'associazionismo culturale, sociale ,sportivo, sia elemento di forte qualità della nostra offerta formativa. In particolare i genitori e quanti possono offrire il loro contributo nella realizzazione di attività ed interventi che valorizzino la funzione sociale della scuola. Il progetto ha la finalità d'integrare scuola/studenti/territorio e di creare quindi una rete territoriale che contrasti il fenomeno della dispersione e dell'insuccesso scolastico valorizzando gli interventi che garantiscano e promuovano nelle proprie attività laboratoriali l'integrazione di studenti e famiglie. SCUOLA APERTA anche per gli adulti Nel corso del Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000 i capi di governo hanno posto all'UE il traguardo di diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale. La formazione permanente rappresenta un elemento chiave per tale strategia, fondamentale non solo ai fini della competitività e dell'occupabilità, ma anche dell'integrazione sociale, della cittadinanza attiva e dell'autorealizzazione dei cittadini. In seguito all'adozione, da parte della Commissione, della Comunicazione intitolata Realizzare uno spazio europeo dell'apprendimento permanente, l'apprendimento permanente è divenuto un principio guida per l'elaborazione della politica in materia di istruzione e formazione. La nozione di apprendimento permanente comprende l'apprendimento a fini personali, civici e sociali nonché a fini occupazionali. Esso può svolgersi nei luoghi più svariati, sia all'interno che all'esterno dei tradizionali circuiti di istruzione e formazione. L'apprendimento permanente implica un aumento degli investimenti in capitale umano e in conoscenza, la promozione dell'acquisizione di capacità basilari (tra cui conoscenze informatiche di base) nonchè l'ampliamento delle opportunità di seguire forme di insegnamento innovative e più flessibili. L'obiettivo è offrire a persone di ogni età l'opportunità di accedere, su basi paritarie ed aperte ,a offerte d'istruzione di alta qualità ed ad un ampio ventaglio di esperienze di apprendimento disseminate in tutta Europa. I sistemi dell'istruzione svolgeranno un ruolo chiave nel trasformare tale visione in realtà. Non a caso la comunicazione sottolinea la necessità che gli Stati membri trasformino i tradizionali sistemi d'istruzione e formazione al fine di abbattere le barriere tra diverse forme di apprendimento. Il nostro Istituto intende perseguire anche questo importante obiettivo a realizzare un'azione congiunta con il territorio per potenziare l'educazione permanente degli adulti. Il nostro CTP per l'educazione degli adulti, persegue già da anni con successo questo obiettivo. Nostra finalità è ampliarlo anche ai genitori della nostra scuola sfruttando al meglio proprio le Competenze e l’organizzazione maturata negli anni dal CTP.

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LE ATTIVITA’ DI SCUOLA APERTA PROGETTO RECUPERO Il recupero è destinato prioritariamente a tutti gli alunni della scuola secondaria ed è finalizzato al consolidamento degli apprendimenti nell’ambito linguistico e matematico. E’ attuato in orario pomeridiano, extrascolastico, nel periodo febbraio-maggio di ogni anno scolastico. Gli sportelli non hanno oneri per le famiglie. PROGETTO PATENTE EUROPEA PER IL COMPUTER In orario extrascolastico, gli alunni che ne facciano richiesta, potranno partecipare a corsi di informatica finalizzati al conseguimento della ECDL. PROGETTO EDUCAZIONE E FORMAZIONE DEGLI ADULTI Come già detto in premessa, l’Istituto intende fornire ai genitori e a quanti intendano aderire, delle opportunità di apprendimento e di formazione. Sarà il Consiglio d’Istituto che, sentiti i bisogni, progetterà corsi/convegni/conferenze su tematiche culturali/sociali/educative. L’Istituto contando sull’esperienza maturata dal CTP che è parte dell’Istituto stesso, potrà creare così nuove opportunità per gli adulti del territorio. PROGETTO PIU’ SPORT Le risorse dell’Istituto -palestra Morosini, palestra Manzoni, Policampo – permettono di progettare attività sportive con le associazioni del territorio, in orario extrascolastico. L’obiettivo è quello di coinvolgere alunni/genitori/adulti del territorio nella finalità comune di creazione della comunità educante. Il Progetto prevede l’attivazione di corsi di attività fisica/sportiva, anche in collaborazione con le associazioni del territorio, in orario extrascolastico. L’obiettivo è coinvolgere il territorio nella pratica motoria/sportiva, nella progettazione dell’attività, nel coinvolgimento delle fasce più deboli che, altrimenti non avrebbero accesso alle discipline sportive. Favorire occasioni di incontro intergenerazionale ci sembra fondamentale per la crescita di tutti. In questo senso diventa ponderante valorizzare le competenze dei genitori per trasmetterle agli alunni. La progettazione condivisa è importante anche con le associazioni del territorio che possono far confluire nel progetto risorse e competenze diversificate. PROGETTO BIBLIOTECA DI ISTITUTO Quanto fin qui detto, trova la sua simbolizzazione nella costruzione della Biblioteca di Istituto presso Palazzo Carminati. La Biblioteca una volta realizzata sarà a disposizione certamente degli alunni, ma anche dei genitori, diventerà non solo luogo di lettura e di cultura, ma anche luogo di incontro e di socializzazione. Il progetto prevede l’allestimento di una biblioteca dove collocare tutti i libri ora inscatolati e dove sistemare una o due postazioni internet. Altri progetti saranno attivati nel corso dell’anno in collaborazione con enti del Territorio.

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CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE C.T.P. Cannaregio 3022/B 30121 Venezia - VEIC841002 Tel / Fax 041.716629 - mail: ctpvenezia@gmail.com

DOVE SIAMO

http://www.icmorosini.it/index.php?option=com_content&view=article&id=75&Itemid= 97

In base all’O. M. n. 455 del 29-7-1997, l’allora Provveditorato agli studi di Venezia ha confermato la Scuola Media Statale “Jacopo Sansovino” come sede del Centro Territoriale Permanente di Venezia con competenza territoriale sul Centro Storico e sulle isole. Il Centro Territoriale Permanente per l’istruzione e la formazione in età adulta di Venezia ha oggi sede amministrativa presso l’’Istituto Comprensivo. ”F. Morosini” S. Croce 1882 30135 Venezia e la Sede didattica presso la scuola S. Girolamo 3022/b 30121 Venezia.

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Ambiti di intervento

ALFABETISMI DI BASE

Lingua italiana come L2 per studenti stranieri Percorsi di licenza Media per italiani e stranieri

ALFABETISMI FUNZIONALI

Lingue: Inglese, Tedesco, Spagnolo, Arabo Francese Informatica

APPROFONDIMENTI CULTURALI

Ambito artisticoletterario- storico.

CERTIFICAZIONI ATTESTAZIONI LINGUA ITALIANA

Certificazioni CILS Attestazioni di livello A2 valide per il permesso di soggiorno di lungo periodo (DM 4/6/2010)

FINALITA’

Fornire sistemi formativi in grado di rispondere ad una domanda sociale ed economica diversa. Fornire occasioni per acquisire nuovi saperi in opportunità formative differenziate. Costituzione di un sistema a rete in grado di dare risposte efficaci e differenziate ai nostri utenti.

OBIETTIVI

Lettura dei bisogni sul territorio ed accoglienza. Individualizzazione di curricula. Realizzazione di curricula di alfabetizzazione e scuola media, integrazione degli stessi con la formazione professionale e istituti superiori. Quantificazione in crediti delle abilità raggiunte. Flessibilità del gruppo classe.

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I NOSTRI UTENTI

Minori stranieri comunitari ed extracomunitari che hanno bisogno in varia misura di imparare o perfezionare l’uso della lingua italiana e che devono acquisire la licenza media per entrare in percorsi integrati destinati a perfezionare il percorso di scolarizzazione. Adulti italiani privi di licenza media, la “marginalità sfortunata”, tutti coloro che per vari motivi hanno scelto, o sono stati costretti a scegliere il mondo del lavoro, lasciando la scuola.

Progetto 150 ORE

Giovani in situazione di disagio che si trovano in situazione di obbligo formativo e che sono a rischio abbandono scolastico.

Adulti stranieri comunitari ed extracomunitari che necessitano di prima alfabetizzazione in italiano come L2. Per alcuni di loro, per ottenere la licenza media, potrà essere suggerita la biennalizzazione del corso.

Stranieri comunitari ed extra-comunitari che vogliono ottenere la certificazione di competenza in lingua italiana a vari livelli secondo il Quadro europeo o che sono interessati al livello A2 per l’ ottenimento del permesso di soggiorno di lungo periodo (DM 4/6/2010).

Progetto INCLUSIONE

Progetti CILS CIVIS

Studenti stranieri iscritti alle scuole superiori ma senza il diploma di Scuola media inferiore.

Adulti, anche forniti del titolo di studio, che sentono l’esigenza di riattivare od acquisire nuove competenze nel campo dei linguaggi vecchi e nuovi , della formazione critica, dello sviluppo di una cittadinanza consapevole ed attiva.

Progetto LIFELONG LEARNING

Progetto

ANNO DI COMPENSAZIONE

Progetto

PASSERELLA

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IL TERRITORIO DI COMPETENZA

Il Centro copre un territorio assai ampio e vario: il centro storico veneziano, il Lido, la totalità delle isole della laguna nord, la zona di Punta Sabbioni e Pellestrina . Tale situazione fa si che l’utenza proveniente dalle zone più lontane incontri non pochi disagi per raggiungere la scuola, e rende l’utenza stessa assai diversificata al suo interno per bisogni, caratteri ed esigenze

STRUTTURA ORGANIZZATIVA

Il CTP di Venezia è attualmente composto da 9 insegnanti: tre di lettere ( uno con orario di cattedra e due par time), uno di matematica, due par time di lingua inglese, un “quinto docente” di educazione tecnica e due insegnanti di scuola elementare. Vi sono poi collaboratori esterni per i corsi EDA, sono pagati a progetto ed il loro numero varia di anno in anno. Nel 2011/2012 sono 20 . Esiste un coordinatore del Centro, un responsabile, nella figura del Dirigente Scolastico ed un Consiglio di Classe cui spetta decidere sulla programmazione didattica del Centro. Il nostro orario si articola su 5 giorni la settimana, dal lunedì al venerdì sia la mattina sia il pomeriggio, anche se prioritariamente l’attività didattica è pomeridiana.

PRASSI ORGANIZZATIVO-GESTIONALE

Il Consiglio di classe decide agli inizi di settembre, sentito il Dirigente Scolastico, la programmazione didattica - annuale ed il bilancio preventivo del Centro da sottoporre al Consiglio di Istituto e al Collegio dei docenti. Nelle riunioni di inizio d’anno viene definita la programmazione didattica, scelti i corsi da attivare e i docenti esterni da incaricare sulla base dei risultati del bando pubblico indetto dall’ Istituto. Il Consiglio di classe si riunisce mensilmente per valutare la attività del Centro.

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GESTIONE ECONOMICO-FINANZIARIA

Il CTP ha proprie entrate che derivano dalle iscrizioni e dal pagamento delle quote di partecipazione ai corsi, inoltre gode di un finanziamento annuale dall’Ufficio Scolastico Provinciale (ex Provveditorato agli studi di Venezia) sulla base delle disposizioni della legge 18 dicembre 1997, n. 440 . Il CTP sostiene interamente le proprie spese per quanto attiene ai contratti esterni e a tutto ciò che concerne il funzionamento del Centro (materiale didattico, materiale di facile consumo, strumentazione didattica, assistenza tecnica di vario genere). Vengono inoltre decise ad inizio d’anno dal Consiglio di Classe presieduto dal Dirigente Scolastico e successivamente presentate per l’approvazione al Consiglio di Istituto le quote di iscrizione al Centro e ai vari corsi. Il CTP di Venezia ha un proprio bilancio.

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L’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2011-12 Corsi per la licenza media (150 ORE) Corsi monografici, alfabetismi funzionali. Corsi di italiano per gli stranieri. Certificazione CILS. Progetti : □ Progetto passerella □ Anno di compensazione □ Attestazione di italiano A2 per il permesso di soggiorno di lungo periodo(DM 4/6/2010) □ CIVIS □ Scuola ad EST □ Corsi di formazione interni all’ istituto

CORSI PER LA LICENZA MEDIA

Sono i corsi un tempo denominati “150 ore “. Quest’anno si sono formati tre corsi, articolati in una unica fascia oraria pomeridiana. Diamo l’opportunità di conseguire il diploma di licenza media dopo aver frequentato un anno scolastico e superato l’esame finale. Prevedono la frequenza di tre, a volte quattro, ore giornaliere dal lunedì al venerdì e lo studio delle seguenti materie: italiano, storia geografia ed educazione civica, matematica, inglese e informatica. Il programma disciplinare è calibrato sia per un pubblico adulto sia per i ragazzi e tiene conto delle esigenze e dei meccanismi culturali d’apprendimento dei corsisti che negli ultimi anni hanno perso omogeneità per andare verso una diversificazione sempre più marcata, oltre ovviamente ad evidenziare una preponderante presenza di corsisti stranieri . Abbiamo quindi previsto una possibile diversa articolazione del corso sulla base delle esigente didattiche dei singoli corsisti ( alcuni corsisti o alcune classi hanno a volte un orario giornaliero di quattro ore e non di tre). Ciò ha reso imprescindibile l’utilizzo all’interno della classe delle insegnanti di italiano come L2. Negli ultimi anni infatti la presenza di alunni stranieri con difficoltà più o meno marcate nella comprensione della lingua italiana, ma soprattutto la diversità dei loro sistemi di istruzione, del loro bagaglio di conoscenze di base e delle loro esigenze e aspettative unita all'abbassamento del livello culturale in senso lato dei nostri giovani studenti italiani ci impone un impegno più deciso nella direzione di un diverso modo di fare scuola più aderente ai diversi livelli e alle diverse esigenze presentate dalla nostra utenza. In alcuni casi si deve prevedere una biennalizzazione del corso che muove da livelli di comprensione della lingua italiana ancora troppo carenti e da una preparazione di livello di scuola elementare. In altri casi il corso di licenza media andrà concepito ed organizzato in funzione di un inserimento ad un istituto superiore. Di conseguenza il gruppo classe andrà disarticolato e ricomposto in gruppi aperti che seguiranno diversi percorsi didattici individuati su base modulare. Ciò implicherà necessariamente un maggior impegno in termini orari da parte degli insegnanti e una non facile riorganizzazione della didattica. Nella sostanza sono previsti tre corsi annuali per la licenza media suddivisi in base alla conoscenza della lingua italiana dei corsisti e un corso chiamato “anno di compensazione” per studenti delle superiori privi di licenza media.

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CORSI MONOGRAFICI LIFELONG LEARNING Sono stati e sono il fulcro dell’attività EDA del Centro, li abbiamo indicati all'interno degli ambiti degli alfabetismi funzionali e dell'approfondimento culturale

corsi

area

Lingue

informatica

arte

storia teatro letteratura varie

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27.

Inglese principianti. assoluti Inglese principianti Inglese intermedio Inglese intermedio avanzato Inglese conversazione Spagnolo 2 Tedesco 1 – 2 Francese Internet 1 -2 Fotografia digitale -1 - 2 Informatica liv. 0 -1 - 2 Informatica avanzato Informatica autocad Costruzione siti web Pittura livelli 3°-4° Pittura principianti assoluti Pittura perfezionamento 1 -2 Pittura acquarello Storia dell'arte Visite guidate Fotografia Toponomastica 1 - 2 Storia del ‘900 Laboratorio teatrale La lettura nella letteratura Venezia, nella letteratura Manutenzione impianti elettrici

ore 54 54 54 54 54 54 54 54 24 16 20 20 32 36 36 36 36 36 45 30 40 48 30 50 20 20 20

costo 140 140 140 140 140 140 140 140 120 75 30 30 120 130 130 130 130 130 120 70 140 60 50 120 30 30 70

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CORSI DI LINGUA ITALIANA PER STRANIERI

La varietà dei paesi di provenienza e delle lingue parlate dai corsisti stranieri é stato ed è indubbiamente un elemento di difficoltà, di complicazione che le colleghe nel loro lavoro ha saputo volgere in positivo, facendone il cardine della loro concezione sull’insegnamento agli stranieri. Concezione che ruota attorno ad una visione dell’ intercultura come strumento di reale integrazione. La pedagogia interculturale per non correre il pericolo della ghettizzazione deve poter diventare pedagogia dell’incontro tra indigeni e immigrati, pedagogia che abbia come obiettivo un avvicinamento reciproco e l’accettazione di differenze etnico culturali. La impostazione del nostro intervento in questo campo è comparatistico e vuole far in modo che gli altri non siano solo definiti in rapporto a ciò che è già conosciuto, bensì che il sé e il diverso siano messi in relazione l’uno con l’altro. Questa impostazione dell’insegnamento agli stranieri in una prospettiva di pedagogia interculturale che riguarda gli immigrati e gli autoctoni si è concretizzata gli scorsi anni non solo all’interno dei corsi di lingua ma anche in una serie di iniziative che vanno dai laboratori di cucina etnica alle visite guidate in città, alla visione di film, alle uscite per far conoscere i servizi sociali e culturali che Venezia offre. Intendiamo proseguire lungo questa strada. Dal punto specificamente disciplinare le colleghe hanno dato priorità, nel conseguimento della competenza comunicativa, alle abilità orali rispetto a quelle scritte, allo sviluppo delle capacità di comunicare in L2 in situazioni prevalentemente pragmatiche, all’insegnamento della lingua di uso comune nel quotidiano (dialoghi). Nei nostri corsi di italiano L2 inoltre abbiamo cercato di andare oltre il solo insegnamento della lingua per avvicinare i corsisti stranieri alla città attraverso singoli corsi o moduli all' interno di corsi atti a fornire loro informazioni strutturate per un primo inserimento (servizi e modalità di uso della città) e conoscenze di tipo artistico culturale con uscite didattiche e visite a musei e mostre. .Dato l’elevato numero dei frequentanti, le diverse motivazioni degli iscritti e gli eterogenei livelli culturali ed etnici dei partecipanti, i corsi sono articolati in più sezioni, corrispondenti ai livelli principianti assoluti, A, A1, A2, B1e B2. cui i nostri corsisti accedono dopo ave superato appositi test .L’ attività didattica è organizzata in due quadrimestri , i corsi hanno una durata di 20 o 40 ore . Vi sono poi , nel corso della settimana, delle ore dedicate alla “ accoglienza ” in cui i corsisti stranieri che intendono iscriversi vengono informati sulle attività del Centro, sottoposti ai test e indirizzati verso i corsi loro più consoni.

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CERTIFICAZIONI CILS

Dall’A.S. 2010/11 il nostro CTP è è convenzionato con l’Università per stranieri di Siena ed è sede di esami CILS: Certificazione di Italiano come Lingua Straniera. La CILS è un titolo di studio che attesta il grado di competenza linguistico-comunicativa in italiano come L2. La CILS è riconosciuta come titolo ufficiale di competenza linguistica in base alla Legge 17 febbraio 1992, n. 204 e dal comma 3 dell'art. 10 dello Statuto dell'Università. La CILS comprende sei livelli, progettati e realizzati in collegamento con le indicazioni contenute nel Common European Framework of Reference del Consiglio d'Europa. Ogni anno ci sono due sessioni di esami all’anno, una ai primi dicembre e una ai primi di giugno.

PROGETTO CIVIS

Il progetto CIVIS è un corso di italiano per stranieri che rilascia un ATTESTATO FINALE A2 valido per la richiesta del permesso di soggiorno di lunga durata ex D.M. 4 giugno 2010. Il progetto è rivolto ai cittadini non comunitari ed è completamente finanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione – FEI -

PROGETTO ANNO DI COMPENSAZIONE

Il progetto “Anno di compensazione” è frutto di un accordo tra il CTP e gli Istituti superiori interessati, formalizzato in una convenzione, il cui scopo è quello di permettere a studenti stranieri delle superiori, privi del titolo di licenza media, di ottenerlo frequentando nell’arco di un anno scolastico sia il CTP sia l’istituto superiore. Al termine della attività didattica i ragazzi sosterranno l’esame di licenza presso il CTP e verranno valutati dai lori insegnanti delle superiori per poter accedere alla classe successiva o sostenere l’esame di quinta. Le modalità della frequenza e le discipline impartite saranno definite da accordi tra i consigli di classe dei due ordini di scuola.

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PROGETTO PASSERELLA

Il progetto PASSERELLA ha come finalità la lotta contro l’abbandono scolastico. Esso è rivolto a quegli studenti che hanno avuto un anomalo percorso di istruzione con irregolarità nelle frequenze, continui ritardi, mancate ammissioni agli anni successivi, ripetizioni ed interruzioni che hanno portato l’alunno all’uscita anticipata dal sistema scolastico. Il Progetto Passerella offre agli alunni che, per diverse motivazioni – socio-culturali, familiare, personali – non compiono il normale percorso di istruzione – un percorso alternativo che permetta a questi alunni una maggiore permanenza nella formazione di base e il conseguimento del diploma di licenza. Il Progetto Passerella ha le seguenti finalità: reinserimento dell’alunno nel percorso di Istruzione; calo dell’insuccesso scolastico; riduzione delle assenze; accompagnamento dell’alunno nella scelta di un adeguato percorso di formazione; conseguimento del diploma di Scuola secondaria di 1° grado. Il Progetto Passerella si esplica nelle seguenti azioni: progettare e realizzare un percorso didattico-educativo personalizzato; progettare e realizzare adeguate attività di orientamento e di consolidamento delle scelte con un’attenzione particolare ai bisogni; progettare interventi mirati che permettano all’alunno di conseguire il diploma di Scuola secondaria di 1° grado; progettare situazioni di apprendimento non convenzionali con inserimento dell’alunno in una classe omogenea rispetto all’età; progettare un percorso personalizzato che permetta all’alunno di aumentare la frequenza scolastica; progettare azioni che permettano al minore di scegliere ed intraprendere con successo un percorso di formazione; monitorare la frequenza dell’alunno rilevando il numero delle assenze e delle eventuali situazioni problematiche e curando la comunicazione con la famiglia.

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IL CTP E L’AREA NORD EST

Poiché l’area nord est della provincia di Venezia è sprovvista di CTP, da anni il nostro Centro estende il suo lavoro anche in quell’area.

Progetto CIVIS

Progetto SCUOLA AD EST

CORSI A2 CON ATTESTAZIONE VALIDA PER IL PERMESSO DI SOGGIORNO D.M. 4 GIUGNO 2010. Il nostro CTP quest’ anno, partecipando al progetto CIVIS, avrà la opportunità di attivare 5 corsi finalizzati al conseguimento della certificazione A2. Due corsi saranno a Venezia, presso la nostra sede, 3 corsi in ambito provinciale, nell’ area Est dove manca un CTP: uno a S. Donà presso la Scuola” Onor”, uno a Portogruaro presso la “Bertolini” e uno a Jesolo presso l’ Istituto Alberghiero “Cornaro”.

Il progetto ha lo scopo di offrire, in una area della provincia di Venezia tradizionalmente sprovvista, opportunità formative rivolte alla popolazione adulta, italiana e straniera, tendenti a fornire maggiori strumenti di integrazione sociale e culturale grazie al conseguimento della licenza media. Il progetto prevede appunto la attivazione di un corso di preparazione alla licenza media a Portogruaro presso la scuola “Bertolini” dove, a fine corso, gli allievi sosterranno l’esame di licenza.

CORSI DI FORMAZIONE

Il CTP organizza un corso di formazione di lingua inglese e un corso di informatica base per insegnanti dell’ istituto.

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GLI ORARI DEI CORSI

Il corso per il conseguimento della Licenza di Scuola Media si articola lungo l'anno scolastico ( dai primi di settembre al 31 maggio ) su 5 giorni la settimana, dal lunedì al venerdì. L’attività didattica è pomeridiana (dalle 15.00 alle 18.00 o alle 19.00 ); essa viene comunque definita di anno in anno sulla base delle esigenze degli studenti che sono, per lo più, lavoratori. Gli Esami di licenza si svolgono nella prima settimana di giugno. I corsi di Italiano per stranieri coprono anch’ essi tutto l’arco dell’ anno scolastico , sono articolati in due quadrimestri e si tengono sia la mattina, sia il pomeriggio che la sera secondo le richieste dei corsisti. I corsi di approfondimento culturale, si tengono il mattino o il pomeriggio sino alle 19 in orari che vengono definiti con i corsisti.

I TITOLI RILASCIATI

Al termine delle attività realizzate dal Centro è previsto il rilascio delle seguenti certificazioni e attestazioni: ⇒ Titolo di Licenza Media. ⇒ Certificazione CILS di italiano L2 ⇒ Attestato di conoscenza della lingua italiana di livello A2 valido per il permesso di soggiorno ⇒ Attestato di frequenza e/o profitto per Lingua Italiana per stranieri/e ⇒ Attestato di frequenza per le attività di cultura generale.

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LE SCUOLE CARCERARIE S. EUFEMIA CARCERE FEMMINILE

S.M. MAGGIORE CASA CIRCONDARIALE MASCHILE

Responsabile

Responsabile

PROF. MASSIMO BURIGANA

PROF. SEBASTIANO PORATTI

LA FORMAZIONE NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI VENEZIANI I criteri per la definizione del piano dell’offerta formativa destinata ai detenuti della Casa Circondariale di S.M. Maggiore e del Carcere della Giudecca sono definiti dalla C.M. 253 del 6.8.93 (Corsi di scuola elementare e corsi di scuola media presso gli istituti di prevenzione e pena), dal DPR 230/2000 (ordinamento penitenziario), dall’O.M. 455 del 29.7.97 (istituzione dei Centri territoriali permanenti), dall’Accordo tra Governo, regioni, province, comuni per organizzare e potenziare l’educazione permanente degli adulti (Conferenza Unificata 2 marzo 2000) e dalla Direttiva applicativa n.22 del 6.2.2001.

PREMESSA PRIMA:

l’educazione permanente dell’adulto oggi

Le linee di intervento nei paesi dell’Unione Europea per la riorganizzazione e il potenziamento dell’Educazione degli Adulti (conferenza di Amburgo 1997, conferenza di Lisbona 2000) partono dal riconoscimento del diritto dell’adulto all’alfabetizzazione, cioè al conseguimento delle abilità di base e delle competenze necessarie nella società moderna in forte trasformazione, in altri termini del diritto all’educazione e alla formazione permanente. L’apprendimento, come acquisizione di abilità, esperienze, elementi cognitivi, competenze e capacità relazionali che permettono all’individuo di agire positivamente in un contesto, è l’elemento fondamentale di ogni inserimento sociale e professionale. Le politiche educative e formative in età adulta sono politiche sociali e quindi devono intervenire su tutte le forme di esclusione e per tutte le fasce di età e fornire occasioni di esercitare una cittadinanza attiva e partecipe in ogni fase della vita, anche per le persone in situazione di handicap. “Oggi il diritto al sapere è diritto alla formazione per tutta la vita quale precondizione sia per la crescita culturale e civile della persona sia per l’accesso e la permanenza al mercato del lavoro”. Viene pertanto confermato il ruolo dell’EDA: le azioni formative rivolte alle fasce di utenti più deboli o marginalizzate, il soddisfacimento di bisogni culturali individuali, tra i quali rappresenta una delle priorità il conseguimento del titolo di studio. 132


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PREMESSA SECONDA:

il Centro Territoriale Permanente per l’EDA

I Centri Territoriali Permanenti sono luogo di concertazione, di lettura dei bisogni formativi, di progettazione e di organizzazione delle iniziative di istruzione e formazione in età adulta, per l’alfabetizzazione culturale e funzionale, il consolidamento e la promozione culturale, la rimotivazione e il riorientamento, l’acquisizione e il consolidamento di conoscenze e di competenze specifiche, di pre-professionalizzazione e/o di riqualificazione professionale. I Centri svolgono attività di accoglienza, ascolto e orientamento; di alfabetizzazione primaria funzionale e di ritorno, anche finalizzata ad un eventuale accesso ai livelli superiori di istruzione e formazione professionale; di apprendimento della lingua e dei linguaggi; di sviluppo e consolidamento di competenze di base e di saperi specifici; di recupero e sviluppo di competenze strumentali, culturali e relazionali per una attiva partecipazione alla vita sociale; di acquisizione e sviluppo di una prima formazione o riqualificazione professionale; di rientro nei percorsi di istruzione e formazione di soggetti in situazione di marginalità.

PREMESSA TERZA:

l’EDA in carcere

L’istruzione in carcere costituisce uno dei momenti significativi del percorso formativo del detenuto e contribuisce, in concorso con le altre agenzie educative, a dare concreta attuazione al dettato costituzionale che pone la rieducazione del detenuto quale finalità e contenuto primario dell’istituzione carceraria. L’istruzione primaria e secondaria di primo grado, in particolare, promuove la crescita culturale e civile del detenuto e costituisce la base necessaria all’eventuale suo accesso ai successivi gradi dell’istruzione o alla sua formazione professionale o al suo inserimento lavorativo qualificato. La finalità principale dei corsi di scuola e delle altre attività formative del C.T.P., infatti, in ottemperanza al dettato costituzionale, è quella di rieducare il detenuto alla convivenza civile attraverso azioni positive che lo aiutino nella ridefinizione del proprio progetto di vita e nella assunzione di responsabilità verso se stesso e verso la società. Al fine poi di soddisfare i bisogni di una utenza particolarmente diversificata, stimolandone adeguatamente le motivazioni, è di primaria rilevanza l’intesa e la collaborazione con l’Amministrazione penitenziaria attraverso incontri periodici finalizzati alla verifica dei progetti educativi concordati, nel rispetto delle reciproche competenze. Il nuovo Ordinamento penitenziario assegna alla Commissione Didattica compiti consultivi e propositivi, nonché la formulazione di un progetto annuale o pluriennale di istruzione.

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LA DOMANDA

I destinatari dell’offerta formativa sono i detenuti degli Istituti che si trovano a Venezia: Santa Maria Maggiore – Circondariale S.A.T. Giudecca - Femminile (Circondariale e Penale) I detenuti che intendono frequentare la scuola presentano domanda alla Direzione dell’Istituto e successivamente, nel corso di un colloquio di accoglienza con gli insegnanti, vengono informati sulle diverse attività del CTP. Per quanto riguarda la scuola di base vengono somministrate le prove d’ingresso e, accertati i requisiti, si stabilisce il percorso di studio. A distanza di circa un mese viene proposto ai corsisti il Patto Formativo che definisce l’impegno richiesto, il percorso e la sua durata. La possibilità di accesso ai corsi, con le modalità sopra descritte, è permanente per la durata dell’intero anno scolastico. L’iscrizione è gratuita. La mobilità dei detenuti (ingressi, uscite, trasferimenti, ritiri…) rappresenta una difficoltà sul piano organizzativo e soprattutto didattico per i corsi finalizzati al conseguimento del titolo. Per tale motivo, fermo restando il diritto di accesso alla Scuola in qualsiasi momento dell’anno scolastico, sono ammessi a sostenere le prove d’esame solo i corsisti iscritti entro il 15 marzo o comunque provenienti da altre scuole carcerarie e muniti di adeguata documentazione. La scuola provvede con l’apposito Portfolio delle competenze dell’adulto a fornire ai detenuti scarcerati o trasferiti la documentazione relativa al percorso formativo svolto e si impegna, in ogni caso, a favorire l’inserimento presso altro CTP per il completamento dello stesso percorso. Le motivazioni che inducono i detenuti a iscriversi sono diverse e spesso riconducibili, almeno nella fase iniziale, alla condizione detentiva: combattere la noia e impiegare costruttivamente il tempo con attività da svolgersi al di fuori della cella, accedere al contributo economico che la frequenza scolastica comporta. A mano a mano che l’approccio con la scuola diventa più partecipativo, anche la domanda dei corsisti si fa più articolata e stimolante per gli stessi operatori i quali, negli incontri periodici, si impegnano a confrontarsi operativamente con la nuova qualità della domanda. Le persone alle quali gli insegnanti intendono dedicare una particolare attenzione in sede di programmazione e offerta formativa sono: - i giovani adulti italiani e stranieri che non hanno completato l’obbligo scolastico e che riprendono il percorso formativo con una scolarizzazione molto scarsa e problematica, con una motivazione fragilissima e una tenuta dell’attenzione piuttosto inconsistente; - le persone straniere sprovviste degli strumenti linguistici e culturali necessari alla comprensione della realtà del paese ospitante; - i detenuti isolati; - i licenziati dalla scuola media degli anni precedenti che intendono rimanere legati alle attività della scuola e proseguire il loro percorso formativo; - i detenuti italiani e stranieri con percorsi scolastici compiuti, anche di livello superiore, che intendono rientrare in formazione.

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L’OFFERTA FORMATIVA

1. PREMESSA La Scuola, attraverso la propria attività, offre ai detenuti l’opportunità di raggiungere i seguenti obiettivi: -

-

stimolare un’esigenza di formazione permanente nella persona adulta che favorisca l’accesso o il ritorno all’istruzione come scelta personale (area della motivazione), sviluppare la capacità di acquisire nuove conoscenze e nuove competenze che consentano la lettura e la decodificazione dei diversi linguaggi critico-selettiva, della riflessione, della stima di sé e della progettualità, favorire l’autovalutazione oggettiva dei propri progressi e delle proprie competenze (area del progetto di sé), acquisire nuove conoscenze e nuove competenze che consentano la lettura e la decodificazione dei diversi linguaggi (area cognitiva), favorire la capacità di dialogo nel rispetto e attenzione verso le diversità culturali, etniche, religiose, accettando le opinioni altrui e collaborando nelle attività lavorative (area della socialità).

Obiettivi specifici, contenuti e strategie delle singole discipline o dei corsi brevi sono definiti nelle programmazioni didattiche dei singoli docenti, depositate e consultabili presso la segreteria della scuola. 2. ACCOGLIENZA, TUTORAGGIO E ORIENTAMENTO Le prime settimane saranno dedicate ai colloqui di accoglienza, alle prove d’ingresso e ad attività di primo orientamento. In sintonia con il Memorandum sull’istruzione e la formazione permanente della Commissione delle Comunità europee del 30 ottobre 2000 e con la normativa scolastica vigente in tema di certificazioni, il C.T.P. VE. si impegna ad elaborare strumenti e sistemi per convalidare l’esperienza precedente attraverso la valutazione e il riconoscimento delle competenze acquisite in contesti diversi, anche nell’ambito dell’educazione non formale e informale. Tale riconoscimento di competenze pregresse si tradurrà in un immediato accreditamento di moduli e conseguente accorciamento del percorso formativo. Nel corso dell’anno scolastico, ogni insegnante – nell’ambito della propria attività – riserva un tempo adeguato ai colloqui sia con il gruppo-classe che individuali al fine di sostenere e rimotivare l’impegno, recuperare gli eventuali debiti formativi e fornire indicazioni utili a orientare o riorientare i percorsi di studio dei corsisti. 3. I MODULI Al fine di favorire la più ampia partecipazione alla Scuola e di ottimizzare tempi e risorse, tutte le attività sono articolate in MODULI aperti a tutti, sulla base dei requisiti previsti accertati dagli insegnanti mediante test predisposti allo scopo. Il percorso finalizzato al conseguimento del titolo risulterà dalla somma dei moduli predefiniti in sede di patto formativo e regolarmente frequentati. Ad esaurimento dei posti disponibili per ogni modulo (10-12 persone), si accede alla lista d’attesa. La precedenza è comunque garantita ai corsisti che intendono sostenere le prove d’esame. Per ogni modulo sono definiti: contenuti, competenze da acquisire e durata. Alla fine dell’anno scolastico è prevista una sessione di esami per il conseguimento del diploma di Scuola Media.

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4. IL PROGETTO INTEGRATIVO “SPAZIO SCUOLA ”. Il progetto continua e sviluppa quello avviato negli anni scorsi e vuole realizzare l’intento della Scuola di costituirsi come “spazio permanente” di opportunità di autoformazione, dilatando ed integrando gli spazi e le attività strettamente disciplinari. Ai detenuti sarà offerta così l’opportunità di raggiungere i seguenti obiettivi: - esercitare la propria capacità di valutare proposte diverse; - esprimere scelte autonome in ordine alla propria formazione; - coltivare interessi personali; - approfondire tematiche ed argomenti; Il progetto, articolato in “spazi” diversi, prevede le seguenti attività: - ATTIVITÀ DI VIDEOFORUM: proiezione di filmati e riflessioni su tematiche particolari per lo sviluppo del senso critico e l’acquisizione di conoscenze sul linguaggio e sulle tecniche cinematografiche; - DANZA IN CARCERE:: attività finalizzata ad avvicinare le persone a modalità espressive diverse e all’acquisizione di tecniche volte alla realizzazione di uno spettacolo teatrale nella sezione femminile - ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA: l’attività prevede un percorso formativo articolato in diversi moduli propedeutici al superamento degli esami per la patente europea ECDL. In particolare, alcuni di essi verteranno sui seguenti argomenti: - il sistema operativo “Windows” e alcune nozioni di “Word”, - il programma di scrittura Word 2000, - il foglio di calcolo Excel, - Power Point

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Il progetto

OLTRE IL MURO

CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

OPERATORE DELLA GESTIONE AZIENDALE

OPERATORE ELETTRICOELETTRONICO

ACCORDO DI RETE

I.C. MOROSINI

CASA DI RECLUSIONE FEMMINILE

CASA CIRCONDARIALE S.M. MAGGIORE

I.I.S. LUZZATI

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FINALITA’:

Erogazione di un percorso formativo biennale per detenuti/detenute della Casa di Reclusione della Giudecca e del Carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia per il conseguimento del diploma di qualifica, nell’ottica di una formazione che duri lungo tutto l’arco della vita e si esplichi in tutti i contesti della vita e di un dovere sociale di fornire alle persone detenute tutti gli strumenti possibili per un re-inserimento effettivo nella società una volta scontata la pena; favorire un re-inserimento effettivo nella società di detenuti/e che abbiano scontato la pena.

-

OBIETTIVI: -

SETTORI DI INTERVENTO:

predisporre un percorso che porti a conseguire il diploma di qualifica nel giugno 2013 a detenuti/e che abbiano seguito l’intero percorso; erogare moduli di area comune e di area di indirizzo (operatore della gestione aziendale per detenute e operatore elettrico-elettronico per detenuti) che verranno certificati così da costituire crediti per il rientro in formazione nell’ambito dell’educazione degli adulti una volta scontata la pena.

Viene organizzato un percorso formativo biennale modulare – aa.ss. 2011-2012 e 2012-2013, Progetto Scuola Carcere “Oltre il Muro” (corrispondente al primo e secondo livello dell’Educazione degli Adulti – Istruzione Professionale), che si concluderà con la sessione di esami di qualifica nel giugno 2013. Sarà possibile per i detenuti/e seguire tutto il percorso fino all’esame oppure frequentare singoli moduli che verranno certificati e costituiranno credito per il rientro in formazione una volta scontata la pena. I singoli moduli verranno certificati al superamento del test di fine modulo e con una presenza di almeno il 75% del monte orario previsto.

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COMPITI:

RISORSE:

L’I.I.S. “L. Luzzatti” si impegna a gestire la struttura organizzativa del Progetto, incaricandosi di predisporre il quadro orario dei moduli, la modulistica necessaria, procurare gli strumenti per le esercitazioni e fornire i docenti per i moduli di area di indirizzo. Eventualmente fornirà anche docenti per le discipline di area comune se il CTP “F. Morosini” non ne avrà di disponibili. Il CTP “F. Morosini” si impegna a fornire i docenti per le discipline di area comune e per l’insegnamento della seconda lingua nel percorso di operatore della gestione aziendale per le detenute della Casa di Reclusione Femminile, nonché a tenere i contatti con la Direzione della Casa di Reclusione Femminile della Giudecca e della Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore. La Casa di Reclusione Femminile della Giudecca e la Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore si impegnano a mettere a disposizione i locali necessari alle lezioni e esercitazioni e a favorire la frequenza dei detenuti/e in possesso dei requisiti di accesso ai moduli.

a. Risorse umane Docenti dell’I.I.S. L. Luzzatti per le discipline di indirizzo. Docenti del CTP Morosini per le discipline di area comune. b. Risorse economiche I fondi per l’attuazione del Progetto derivano dai fondi EDA, come concordato con la Direzione Generale del Veneto nella riunione del 5 dicembre 2011.

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IL CONSIGLIO DI ISTITUTO Il nostro Consiglio di Istituto è stato eletto il 15-16 novembre 2009 e rimane in carica 3 anni. Il suo presidente è il sig. Roberto Longo. Il nuovo Consiglio è così composto: GENITORI COGNOME 1 CHIUCH 2 PAZZI 3 LONGO 4 SANGIANI 5 ROSIN 6 BORILE 7 BICIOCCHI 8 TODESCHINI DOCENTI COGNOME 1 AMBROSI 2 TAPETTO 3 DE MARCHI 4 RAVANNE 5 EMALDI 6 DEFAZIO 7 BURIGANA 8 ARCARI

NOME FEDERICA FABIO ROBERTO LUIGIA LUCA GIANANDREA BARBARA GIORGIO NOME ERNESTINA M. ANTONIETTA GIOVANNA FABIO ELIO STEFANIA MASSIMO MICHELA

il Dirigente scolastico è membro di diritto del Consiglio. Il Consiglio di Istituto - CdI - esercita le funzioni di:

INDIRIZZO POLITICO-AMMINISTRATIVO definisce OBIETTIVI E PROGRAMMI verifica LA RISPONDENZA DEI RISULTATI Ai Dirigenti scolastici - DS - spetta, invece, l’adozione di atti e provvedimenti, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa (art. 4 D.Lgs 165/01). Le funzioni del CdI sono quindi di INDIRIZZO e di SCELTA che si esplicano nel POF e nel PROGRAMMA ANNUALE Mentre i poteri di controllo del CdI si esercitano attraverso VERIFICHE /MODIFICHE CONTO CONSUNTIVO I POTERI DEL CDI IN MATERIA DI POF

e il

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Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA è il documento - obbligatorio - più importante di una scuola, è la carta d’identità di una scuola ed è espressamente previsto dall’art. 3 del DPR 275/99 - Regolamento sull’autonomia Il CdI interviene PRIMA, per definire gli indirizzi generali per le attività della scuola e per le scelte generali di gestione e di amministrazione ed in perviene POI, dopo che il Collegio dei Docenti ha elaborato il POF, per l’ADOZIONE. Il Collegio dei Docenti non può elaborare il POF senza la delibera preventiva di INDIRIZZO del CdI. Inoltre vi è condizione di illegalità se non vi è delibera di ADOZIONE del POF da parte del CdI. I POTERI DEL CDI IN MATERIA DI PROGRAMMA ANNUALE Il CdI APPROVA il Programma annuale PROPOSTO dalla Giunta esecutiva, tenendo conto del PARERE di regolarità contabile del Collegio dei Revisori. Il parere del Collegio dei Revisori non è VINCOLANTE. Il CdI, in sede di approvazione, VERIFICA la coerenza del Programma annuale con gli obiettivi del POF. Il CdI può apportare tutte le modifiche che ritiene opportune per il raggiungimento degli obiettivi del POF e inoltre stabilisce il limite del fondo per le minute spese del DSGA. Senza l’approvazione del Programma annuale entro il 14 febbraio di ogni anno, scatta la procedura di nomina del commissario ad acta (artt. 2, 8 e 17 del D.I. 44/01).

I POTERI DEL CDI IN MATERIA DI VERIFICA E MODIFICA Il CdI VERIFICA, entro il 30 giugno, le disponibilità finanziarie e lo stato di attuazione del Programma annuale, per apportare allo stesso eventuali MODIFICHE sulla base di apposito documento del DS. Il CdI può apportare MODIFICHE in qualunque momento dell’anno su proposta della Giunta o del DS. Per consentire al CdI di fare le opportune verifiche, il DSGA predispone una relazione sulle entrate accertate e riscosse e sulle spese impegnate e pagate. Salvo casi eccezionali da motivare, non sono ammesse variazioni al programma annuale nell’ultimo mese dell’esercizio finanziario - dicembre - (art. 6 D.I. 44/01).

POTERI DEL CDI IN MATERIA DI CONTO CONSUNTIVO Il CdI approva il conto consuntivo predisposto dal DSGA, sottoposto con dettagliata relazione illustrativa dal DS ed esaminato dal Collegio dei Revisori. L’esame dei Revisori è obbligatorio e il loro parere non è vincolante. Però il CdI non può approvare il conto consuntivo se non vi è il parere del Collegio dei Revisori. La mancata approvazione del Conto consuntivo entro 45 giorni dal termine ultimo di presentazione, determina l’obbligo di comunicazione all’USR e la nomina di un commissario ad acta che procede all’approvazione in vece del CdI. L’eventuale approvazione del conto consuntivo in difformità al parere del Collegio dei Revisori, comporta la trasmissione dell’atto all’USR (art. 18 D.I. 44/01).

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ALTRE COMPETENZE DEL CDI IN MATERTIA FINANZIARIA Il CdI ratifica i provvedimenti del DS che dispongono i prelievi dal fondi di riserva entro i 30 giorni successivi (art.4, c.4 D.I. 44/01). Il CdI decide in ordine all’affidamento del servizio di cassa (artt. 16, c. 2 e 33, c.1 lett.c D.I. 44/01).

POTERI DEL CDI IN MATERIA DI ATTIVITA’ NEGOZIALE Sono quelli definiti dagli Art. 32 e 33, D.I. 44/01 LE COMPETENZE DEL CDI ASSEGNATE DAL CCNL DEL 29 NOVEMBRE 2007 Il CdI: Definisce le modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti, su proposta del Collegio dei Docenti ( art. 29, c. 4) Regolamenta lo svolgimento delle attività didattiche dei docenti, costituenti ampliamento dell’offerta formativa, su proposta del Collegio dei Docenti ( art. 32).

LE COMPETENZE DEL CDI IN MATERIA DI PRIVACY Il CdI approva il Documento programmatico sulla sicurezza - DPS - redatto dal Ds ogni anno entro il 31 marzo. Adotta il regolamento previsto dall’art. 20 D. Lgs 196\03 in materia di dati sensibili.

NOTE SUL FUNZIONAMENTO DEL CDI Il CdI è presieduto da uno dei suoi membri eletto fra i rappresentanti dei genitori. Il CdI può eleggere anche un vice presidente. Il Presidente convoca il Consiglio e ne fissa l’ordine del giorno. Lo presiede, sceglie il segretario tra i membri del Consiglio stesso e firma, unitamente al segretario, i verbali delle riunioni. LE DECISIONI DEL CDI Il Consiglio assume le decisioni di competenza mediante DELIBERAZIONI, che sono provvedimenti definitivi, (art. 14 DPR 275\99). Le decisioni del CdI, contenute in apposito verbale, sono pubblicate all’albo della scuola

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RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE (R.S.U.) Nato negli ultimi anni (Contratto Collettivo Nazionale Lavoro 1995), questo organismo rappresenta tutte le categorie dei lavoratori presenti nel singolo istituto. Ha compiti di: - sottoscrivere con il D. S. la contrattazione integrativa decentrata di istituto; - indire assemblee sindacali del personale in orario di lavoro; - vigilare, attraverso il Rappresentante Sindacale dei Lavoratori, sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.

IL COLLEGIO DEI DOCENTI E’ l’organismo costituito da tutti gli insegnanti delle scuole primarie e secondaria di 1° grado. Il Collegio dei Docenti definisce e approva: - il Piano dell’Offerta Formativa - i profili didattici delle iniziative, dei progetti, … - la proposta del Regolamento d’Istituto - ogni provvedimento connesso con l’autonomia scolastica. Il Collegio dei Docenti, per le attività di programmazione e ricerca (nuove metodologie di insegnamento, di integrazione scolastica, nuove discipline di apprendimento…) si articola per Gruppi di Studio (Commissioni del Collegio). IL COMITATO DI VALUTAZIONE (INSEGNANTI) Sono insegnanti nominati dal Collegio dei Docenti con il compito di esprimere valutazione per la conferma degli insegnanti neo assunti in ruolo. Il Comitato per la valutazione dei docenti può valutare il servizio (su richiesta) anche per docenti già a tempo indeterminato. I CONSIGLI DI CLASSE (SCUOLA SECONDARIA) Sono formati da tutti gli insegnanti della classe e da quattro rappresentanti dei genitori eletti. I Consigli di Classe hanno competenze specifiche di programmazione delle attività, degli obiettivi educativi e di valutazione degli alunni della singola classe. Per il coordinamento didattico e la valutazione, il Consiglio di Classe si riunisce con la sola presenza degli insegnanti (Consiglio di Classe Tecnico). Essi sono presieduto dal Dirigente scolastico o da un insegnante delegato. I CONSIGLI DI INTERCLASSE (SCUOLE PRIMARIE) Sono formati da tutti i docenti di una singola scuola. Oltre agli insegnanti, fanno parte dei Consigli di Interclasse i genitori eletti rappresentanti di classe (uno per ogni classe). Hanno compiti di programmazione e valutazione delle attività e degli obiettivi educativi per gli alunni della singola scuola. Per il coordinamento didattico e per la valutazione, i Consigli di Interclasse si riuniscono con la sola presenza degli insegnanti (Consiglio di Interclasse Tecnico). Essi sono presieduto dal Dirigente scolastico o da un insegnante delegato.

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SERVIZI AMMINISTRATIVI GENERALI - SERVIZI DI SEGRETERIA Sono inclusi nell’Organigramma dell’Istituto, nell’area di governo (Direttore dei Servizi Generali Amministrativi) e nell’area della gestione (Assistenti amministrativi e Collaboratori scolastici). La sede dei Servizi Generali Amministrativi è a PALAZZO CARMINATI e il direttore è la DOTT.SSA PATRIZIA LAMON; gli assistenti amministrativi in servizio presso la sede centrale sono 3, 1 in servizio presso la sede del CTP. Orario di apertura al pubblico:

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

8.00 - 10.00 10.30 - 12.30 14.00 - 16.00 10.30 - 12.30 14.00 - 16.00 8.00 - 10.00 10.30 - 12.30 10.30 - 12.30

La segreteria è chiusa nei giorni prefestivi nei periodi di sospensione dell’attività didattica, come da calendario regionale veneto. Orario di lavoro per i servizi generali E’ definito sulla base del calendario scolastico e sulla base dell’orario settimanale delle lezioni in modo da assicurare l’erogazione ottimale del servizio scolastico agli utenti.

I collaboratori scolastici (Servizi Generali) L’organico delle nostre scuole prevede n° 11 addetti suddivisi nei plessi di scuola primaria e secondaria sulla base del numero degli alunni, delle dimensioni dell’edificio, del tempo scuola settimanale. Compiti dei collaboratori scolastici sono: la custodia e la pulizia dei locali, l’accoglienza e la sorveglianza degli alunni prima dell’inizio delle lezioni e/o durante il tempo scolastico, assistenza agli alunni con disabilità.

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SERVIZI DI SUPPORTO

Si richiamano, sinteticamente, alcuni servizi di supporto all’organizzazione scolastica di particolare rilevanza per le famiglie: - Servizio mensa: funziona in tutte le scuole. Il servizio è gestito tramite appalto ad . La vigilanza sugli alunni durante il tempo mensa è affidata agli insegnanti e ai collaboratori scolastici - Strumenti informativi: oltre al presente documento - P.O.F. - che è anche carta dei servizi, altri strumenti di informazione sono: • Il regolamento di istituto (allegato al P.O.F.) • Il Programma annuale • Il Conto consuntivo • Il Documento Programmatico per la Sicurezza dei dati • Il documento per la valutazione dei rischi • Il Certificato di prevenzione incendi • Il libretto (o quaderno) delle comunicazioni scuola-famiglia (viene consegnato ad ogni alunni all’inizio di ogni anno scolastico e contiene spazi per le comunicazioni e giustificazioni assenze, per fissare gli appuntamenti tra docenti e genitori, per le comunicare esiti delle • valutazioni…) - Per comunicazioni riservate, ai sensi della L.196/2003, tutela della privacy, insegnanti e genitori utilizzeranno lettere in busta chiusa. • Albo delle scuole e dell’istituto dove sono affissi documenti e comunicazioni di interesse per il personale, le famiglie ed il pubblico in genere. • Il sito web dell’Istituto:

www.icmorosini.it

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