2007-4 Oratorio di Anghiari

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Perdono in dono Nel pomeriggio di sabato 26 maggio 2007 ventiquattro bambini della nostra Comunità parrocchiale hanno ricevuto, per la prima volta, il DONO del Sacramento del perdono e della riconciliazione, segno della misericordia di Dio. Seduti di fronte a loro, nelle panche della Propositura, c’erano i rispettivi genitori che, condividendo il cammino con i figli, li hanno aiutati a prendere coscienza del Sacramento e a viverlo come momento di incontro personale con il Padre. Dinanzi a quei ventiquattro bambini, che un po’ timorosi ed emozionati si sono inginocchiati per la prima volta davanti al nostro Parroco, ho rivisto me bambina e nella mia mente si sono accavallati tanti pensieri su come oggi, da adulta, vivo il Sacramento del Perdono. Tutti noi ci siamo confessati da piccoli, ma ora questo sacramento ci appare distante, a volte inutile, qualcosa che non è più di moda, oppure ancora una tassa pesante da pagare ogni tanto. Stentiamo a lasciargli un po’ di posto nella nostra vita di cristiani battezzati e cerchiamo tante, infinite giustificazioni alla nostra diffidenza ed al nostro atteggiamento. “Padre, non so che cosa dire, sono sempre le stesse cose! Preferisco confessarmi direttamente a Dio!” C’è inoltre anche un altro motivo per non confessarsi: dovremmo ripetere un elenco di peccati che abbiamo imparato da piccoli; non è una cosa seria! In fondo poi, non abbiamo grossi peccati da confessare! Quanti “no” sembrano giustificare il rifiuto di questo sacramento! Sono ragioni o pretesti? Forse il problema sta nello sforzo di voler capire quanto il sacramento della riconciliazione sia dentro il Vangelo, quanto sia lieta notizia, quanto sia Dono. Un incontro con il Padre non può essere casuale, non cercato, non preparato, non voluto e senza un seguito. “Scusi, padre, ha due minuti per confessarmi? Ho visto che non c’era nessuno e ne approfitto!...” La riconciliazione deve essere un momento che fa parte di un cammino, come quello compiuto dal “figliol prodigo,” che è disposto a tutto pur di essere riabbracciato dal Padre buono e misericordioso. La misericordia è un modo di amare colmo di tenerezza: quella di una mamma per il suo bambino, quella di Dio per ogni uomo. È con tenerezza e pazienza che Dio attende che tutti noi torniamo a Lui. L’azione misericordiosa di Dio è resa attiva e visibile nella Chiesa, luogo dove noi possiamo rispondere alla buona novella con il nostro impegno a riconciliarci con i fratelli, con noi stessi e con Dio. La Chiesa non è, tuttavia, un’oasi o un’evasione verso Dio, ma è l’irruzione di Dio stesso nel mondo e nella nostra umanità. In questo contesto assume una fondamentale importanza la Comunità cristiana, che oltre ad essere luogo privilegiato dell’incontro con Gesù, ci aiuta a comprendere i sacramenti ed a riconoscere Cristo nei nostri fratelli. È nella Comunità che noi possiamo scoprire il grande DONO che è la persona, che sono gli altri, che è la creazione. Di fronte a tali doni c’è per ciascuno, sempre, la possibilità di ricominciare, di tentare ancora, di rimanere nella squadra perché il nostro Dio non fa calcoli, ci chiede solo di abbandonarci, fiduciosi, tra le sue braccia così come hanno fatto, in tutta semplicità, quei ventiquattro bambini.

Sottoscrizione da Pocaia La popolazione di San Biagio a Pocaia ha fatto una sottoscrizione perché il Comune asfalti la strada che porta alla chiesa parrocchiale. L’ultimo tratto, ripido e con il ghiaino, ha bloccato in diverse occasioni le macchine che non riuscivano a salire. Così queste richieste, oltre un centinaio, sono state presentate al Comune.

Donatella

Hanno ricevuto per la prima volta il dono del Sacramento della Riconciliazione il 10 giungo 2007: Chiara Alberti Lorenzo Aglini Marco Bozzini Andrea Pietro Cambi Luca Cangi Francesco Capacci Gabriele Ceccantini Francesco Cherici Silvia Dalla Ragione Mattia Gattaponi Filippo Gennaioli Linda Graziotti Giulio Maffucci Antonio Marano Andrea Marzi Eleonora Marzi Alessio Meazzini Niccolò Panichi Alessandra Pierantoni Lisa Pieroni Simone Poderini Leonardo Rosati Lucia Scartoni Federico Tecchioli

La soluzione finale? La Mostra su Piero sta andando molto bene con numerosissimi visitatori presenti qui a Monterchi. Nel mese di giugno c’è stato un ulteriore incontro con il Ministero dei Beni Culturali che ha invitato Sindaco e assessore alla cultura, il parroco, il Comitato per la Madonna del parto ed anche rappresentanti della passata amministrazione di Monterchi per sentire ulteriormente i vari pareri e suggerimenti. Il rappresentante del Ministero ha quindi preso atto delle varie posizioni riservandosi di decidere. Una delle soluzioni probabili sembra essere l’antistante chiesa del monastero delle benedettine attualmente libera dopo che è stata lasciata anche dalla Fraternita di Betania. Dopo il necessario restauro potrebbe essere idonea allo scopo essendo anche di fronte all’attuale sede che a quel punto potrebbe integrare, per la parte operativa, questa preziosa opera di Piero presente nel territorio della Comunità di Monterchi. 27


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