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25° DI FONDAZIONE DEL NOSTRO CORO

GRANDE PUBBLICO, CANTI E RACCOLTA FONDI

ADUNATA UDINE 2023

INZUPPATI MA CONTENTI

IN CAMMINO CON IL BEATO

DA CANTU’ A CARGNACCO (Ud)

CAMPO SCUOLA 2023

GIORNATE VERDI AZZURRE

PULIZIA AL PARISONE E PARCO BARNI

PENSIERI DI MARCO MAIERO

RIFLESSIONI DEL MAESTRO

IL DOPO CONFERENZA

I NOSTRI CORISTI A LEZIONE DA MAIERO

ALLUVIONE IN EMILIA-ROMAGNA

RACCOLTA FONDI

GRUPPO ALPINI CANZO SEZIONE COMO Anno 23 - Numero 2 - Giugno 2023
lapis
DUE GIORNI CON I RAGAZZI DELLE CLASSI PRIME

l'Editoriale

Adunata Udine 2023

Una risposta inattesa

Come anticipato nel numero precedente del New Lapis, il 22 Aprile il nostro coro ha dato inizio alle celebrazioni del proprio 25esimo anno di fondazione.

Tutto era stato preparato con grande attenzione: l’invito a un Coro d’Autore come il Vos de mont del maestro Marco Maiero, una conferenza riguardante “la tradizione della coralità maschile: storie ed esperienze a confronto” tenuta dal maestro Grosskopf del Conservatorio di Milano, dal maestro Maiero e dal maestro del nostro coro Matteo Castelli. La conferenza, accompagnata da filmati e dai due cori, ha avuto grande seguito da parte dei presenti anche per merito dei tre maestri che hanno saputo attirare l’attenzione di tutti i partecipanti con la loro conoscenza della coralità alpina e popolare sviluppatasi nel corso degli anni.

Ma l’attesa maggiore era per il concerto della sera nella Parrocchia di S. Stefano.

Siamo rimasti letteralmente esterrefatti quando, all’apertura della Chiesa, abbiamo notato una moltitudine di gente in attesa di entrare per accaparrarsi un posto a sedere. In un battibaleno la Chiesa si è riempita e molte persone si sono dovute rassegnare ad ascoltare il concerto in piedi. Dopo i brevi interventi delle autorità intervenute, la serata è stata aperta dal nostro Coro che ha presentato tre canti della tradizione alpina e popolare, riscuotendo grande successo.

E’ quindi giunto il momento di ascoltare il Coro Vos de mont che ha strappato applausi ai presenti in Chiesa; due sono stati i momenti più significativi e toccanti: il primo quando il maestro Maiero ricordando l’amico ed ex-presidente del coro Gruppo Alpini Canzo, Dott. Tiziano Corti, ha intonato il “Signore delle cime” invitando i presenti a cantare tutti insieme, ed il secondo quando al termine del concerto ha invitato i due cori ad unirsi per il canto “Maggio”. Grande entusiasmo e applausi scroscianti hanno chiuso una serata straordinaria.

Così come straordinarie sono state le offerte che sono state raccolte e donate al Parroco per le necessità della Parrocchia: e 1.160,00 …..

Una risposta veramente inattesa sotto tutti i punti di vista: pubblico, due ottimi cori e una donazione alla nostra Chiesa non irrilevante.

Adesso pensiamo a preparare un’altra grande serata per il prossimo Ottobre a chiusura delle celebrazioni dei primi 25 anni di fondazione del nostro coro, augurandoci che sia un’altra grande serata di canti.

IN CAMMINO CON IL BEATO

12 Maggio - ore 7: partenza da Canzo piazza mercato:il nostro pullman apre le porte a 42 alpini, una compagnia affiatata, contenta e ansiosa di vivere l’Adunata alpina 2023 a Udine.

C’é un’unica preoccupazione: il tempo non è dei migliori ma la nostra fiducia è grande e se il sereno non lo porterà il cielo lo porteranno gli alpini.

Il viaggio scivola tra strade sempre più umide, nuvoloni sempre più carichi di pioggia e le battute scherzose dell’allegra compagnia.

Alle ore 9,30 prima tappa: ci fermiamo in un Autogrill e in un angolo del parcheggio montiamo il nostro tavolo per la colazione …. e già si respira “aria di adunata”; incrociamo il Gruppo di Carate Brianza che con spirito alpino si unisce alla nostra colazione. Al termine ci salutiamo augurandoci “buona adunata” a vicenda. Si riparte e non si fa tappa fino a S. Daniele del Friuli dove, dopo aver visitato un rinomato prosciuttificio, pranziamo ed apprezziamo il famoso prosciutto crudo S. Daniele. Tutto procede molto bene, l’atmosfera è sempre bella e la compagnia è allegra: solo il tempo è sempre uggioso e la pioggia ci accompagna fedele.

Arriviamo a Udine: qui abbiamo appuntamento con il nostro alpino Luca Benaglio che è partito da Cantù a piedi, partecipando alla marcia votiva che trasportava la reliquia di Don Gnocchi da Cantù fino al Sacrario di Cargnacco in otto tappe: una marcia impegnativa che ha visto un gruppo di alpini attraversare paesi e città con la caparbietà e l’entusiasmo che li contraddistinguono.

Recuperato Luca ci avviamo verso l’hotel dove prendiamo possesso delle nostre camere prima della cena. Il sabato purtroppo il tempo è ancora brutto, ma lo spirito di gruppo è tale che si parte per Udine dove ormai quasi tutti i gruppi alpini d’Italia sono arrivati: in ogni angolo della città si incrociano alpini che ritrovano amici e ex commilitoni: e la gioia e l’allegria aleggia in tutte le strade nonostante la pioggia.

I Cori presenti da tutta Italia prendono posizione nelle varie chiese e/o teatri ed è tutto un

rincorrersi di voci ben intonate contrapposte a quelle dei concertini improvvisati che nascono ad ogni angolo di strada coinvolgendo i passanti. Alpini, amici degli alpini e negozianti di Udine condividono quest’aria di amicizia e si conclude così la giornata con tale entusiasmo da pensare che è il sabato il vero giorno dell’Adunata!

Finalmente arriva la domenica e ci prepariamo per la sfilata: la pioggia continua la sua presenza incessante ma sul nostro pullman l’aria è riscaldata dall’entusiasmo e dall’orgoglio di essere presenti. Siamo tutti schierati, le file ordinate, le autorità politiche e militari sono sul palco d’onore ma, tra gli alpini, il posto d’onore è per il nostro primo alfiere del Gruppo gagliardetti della Sezione di Como che marcia fiero, incurante della fatica e della pioggia, nonostante i suoi 97 anni.

Alla fine della sfilata siamo fradici e inzuppati ma contenti di questi tre giorni di vera amicizia.

Un canto alpino dice così: “E partiremo allor con la tristezza in cor …..”. Il contesto in cui è stato scritto era diverso: l’alpino lasciava casa per andare a militare, noi invece lasciamo Udine dove, anche sotto il diluvio, si stava così bene ed è difficile separarsi.

I bei ricordi dei giorni passati insieme scacciano la malinconia e, dopo l’accoglienza di Udine, siamo già proiettati su Vicenza dove si terrà l’Adunata alpina 2024.

Il Gruppo è già pronto, di certo sarà anche più numeroso, e già si cercano i posti per il pernottamento. Arrivederci quindi a Vicenza. W l’Italia e W gli Alpini!!!!!!

In cammino con il Beato don Carlo Gnocchi, Cantù-Colli di S. Fermo-Muscoline-Peschiera del Garda-ArzignanoMarostica- Conegliano-Chions-Cargnacco-Udine, 6-14 maggio 2023, 8 tappe in gran parte percorse a piedi e in parte con i pulmini dell’associazione, con la collaborazione entusiastica di una trentina di gruppi ANA che si trovano su questa linea di percorso: siamo partiti da Cantù portando al seguito una reliquia del Beato don Carlo Gnocchi, realizzata dall’alpino-artista Gabriele Migliorini di Cantù, reliquia che dimorerà per sempre al tempio di Cargnacco (Ud), realizzato a partire dal 1949 per ricordare gli oltre 90.000 Caduti e Dispersi in Russia per volontà di Mons.

Carlo Caneva, ora tumulato all’interno del tempio, cappellano militare in Russia con don Carlo. L’iniziativa

“In cammino con il Beato” si inserisce in un contesto di attività in ambito sociale, ponendo l’attenzione al “dolore innocente” dei ragazzi di cui il Beato fu grande e stimato educatore. Oggi ad oltre 120 anni dalla sua nascita, con lo sviluppo di questo progetto gli Alpini vogliono proseguire lungo la strada tracciata da don Carlo, andando a finanziare attraverso una raccolta di fondi la realizzazione del “Cammino Orobie con un passo diverso”, percorso permanente classificato AT accessibile turistico per tutti, ma in particolare per carrozzine, non vedenti e ipovedenti. Un percorso di oltre 2 Km. ai Colli di San Fermo in Val Cavallina (Bg) e ritorno.

Il cammino è stato condiviso da circa 40 volontari Alpini e non. Alla fine di ogni tappa si è condiviso un momento di riflessione con le autorità locali, parroci, scuole, associazioni, Alpini del posto, culminato ogni sera con la celebrazione della S. Messa, con le chiese sorprendentemente strapiene ovunque, con gagliardetti e vessilli locali. Le offerte raccolte oltre ogni logica aspettativa e praticamente tutte in forma cartacea sono state donate agli organizzatori per finanziare il progetto. L’iniziativa “In cammino” proseguirà nei prossimi mesi e anni.

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Paolo
Nava

CAMPO SCUOLA 2023

Abbiamo accolto con grande piacere la richiesta della vice preside Katia Scerbo del plesso scolastico di Asso per organizzare una attività di Campo Scuola con i ragazzi delle classi prime: anzi, è stata un’occasione unica per proporre l’attività a tutti i gruppi dell’Alto Lambro.

pi che compongono la nostra zona hanno camminato, montato tende, cucinato, interagito tra loro e con i ragazzi per i due giorni del campo denominato “Cranno 2023”, patrocinato dal Comune di Asso e dalla Comunità Montana del Triangolo Lariano anche in solido con dei contributi per le spese di organizzazione.

Con gli Alpini anche la squadra di Antincendio Boschivo della Comunità Montana del Triangolo Lariano che ha mostrato ai ragazzi i primi rudimenti dell’attività di prevenzione, spegnimento incendi e ricerca dispersi con i droni, la C.R.I di Asso che con l’ausilio di una ambulanza e di un manichino ha mostrato le tecni-

che di primo soccorso, la sezione di Canzo del CAI e del soccorso Alpino di Valmadrera che hanno parlato di sicurezza in montagna e allestito con la barella e le corde una simulazione di soccorso in quota apprezzatissimo dai ragazzi. Oltre al prezioso contributo del geologo Dante Gaslini che nel corso dell’ascesa dalla località Ponte Oscuro al Castagneto di Rezzago ha fornito ai ragazzi cenni di storia del nostro territorio e inquadramento orografico della nostra Vallassina.

È stato così possibile interagire con i ragazzi mostrando loro la realtà del volontariato sul nostro territorio, mostrare loro cosa facciamo e quanto utile sia: speriamo di aver fecondato un seme che dia frutto.

A noi alpini la parte meno ludica ma che da sempre riteniamo fondamentale, la storia della Bandiera, dell’Inno Nazionale e cenni di storia degli Alpini e dell’ANA.

Per gli oltre quaranta partecipanti due giorni diversi, certamente impegnativi, divertenti con il pernotto presso la casa scout di Cranno scanditi dalla sveglia, l'Alzabandiera e il rancio. Nulla

che abbia a che fare con il militarismo ma certamente con il rispetto delle regole, degli orari e degli spazi. Concetti che a noi sembrano chiari ma che dopo anni di isolamento a causa Covid non risultano così chiari e scontati per i nostri giovani. Alla chiusura del campo le graditissime presenze del Presidente Sezionale ANA di Como Adriano Crugnola, del comandante del Reparto Attività Territoriali di Como Ten. Col. degli Alpini Claudio Lucarelli e della Presidente della Comunità Montana del Triangolo Lariano Patrizia Mazza che hanno consegnato ai ragazzi gli attestati di partecipazione. Quella dei campi scuola è una attività semplice ma impegnativa che dà a tutti noi grandissima soddisfazione e che ci auguriamo di poter ripetere in futuro, ancora a Canzo, in collaborazione con le associazioni del nostro paese.

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FOTOSERVIZIO DI LUCA MAZZA

Giorni Verdi Azzurri

Nell’ambito del progetto “Giorni verdi azzurri” martedì 16 Maggio, dalle ore 8 alle ore 12, si è svolto un incontro tra gli studenti della Scuola secondaria di primo grado “Filippo Turati” ed un gruppo di Alpini e Amici del nostro Gruppo di Canzo.

Dopo il saluto da parte dell’assessore ai Servizi Sociali Giusy Corsucci si è proceduto alla consegna di guanti ad ogni studente delle due classi prime e delle due classi seconde oltre ai sacchi da utilizzare per la pulizia della zona Parisone e del Parco Barni.

I ragazzi, seguiti anche dai loro professori, si sono mostrati subito molto attivi ed intraprendenti nella ricerca e raccolta di rifiuti abbandonati nei giardinetti: veramente un ottimo lavoro!!!

Arrivati al Parco Barni è stata distribuita loro una sana merenda; prima di salutarci hanno ascoltato con attenzione la spiegazione del significato del

cappello alpino e della solida rietà alpina.

Dopo esserci salutati hanno ripreso la via del ritorno verso la loro scuola: siamo certi che questi gesti resteranno nella loro mente e ci auguriamo che possano crescere con la consapevolezza che, agire con correttezza, li renderà futuri cittadini attenti all’ambiente e a tutto ciò che di bello li circonda.

de di Aprile sulle montagne che nascondono il poco lontano Lago di Como.

Lo aveva voluto soprattutto il caro Tiziano, il dott. Tiziano Corti, che ci incontrassimo nella sua terra. Voleva ascoltarci lì, voleva che la sua gente ascoltasse le nostre storie che a lui tanto ispiravano.

Purtroppo lo scorso autunno Tiziano se n'è andato, troppo presto, lasciandoci ancora una volta in un dolore senza parole quando una vita finisce.

Ma il coro Gruppo Alpini Canzo, nel quale Tiziano cantava, ha voluto portare a termine il progetto e il 22 Aprile, un pomeriggio di riflessioni corali, ci ha portato con entusiasmo al concerto serale nella Parrocchiale di Santo Stefano.

A cosa serve parlare di cori e coralità se non a dire forte l’affetto che ci coinvolge in un’avventura che ha origini in un passato universale e ancestrale di cui ci giungono ancora echi sorprendenti? Durante l’incontro pomeridiano, il maestro Giovanni Grosskopf, il maestro Matteo Castelli e il sottoscritto, abbiamo, con reciproca curiosità, percorso i sentieri dell’antica polifonia spontanea, dell’attuale esperienza corale e delle possibili invenzioni per il prossimo futuro. Non abbiamo formulato risposte certe ma semplicemente suggerito qualche idea al movimento corale attuale che spesso teme un passato troppo conformista, che anela ad un presente dedicato soprattutto alla performance competitiva e si piega a un diffuso repertorio o troppo difficile o impersonalmente straniero.

Eppure lo spazio per essere te-

trama della vita di tutti i giorni. Un ruolo che nel passato recente hanno svolto con spontaneo ed efficace dinamismo i cori maschili.

Questi ultimi sono stati la colonna sonora dell’epopea alpinistica degli anni ‘50 e ‘60. Non erano testimoni nostalgici allora, erano testimoni diretti e protagonisti di giorni di storia indimenticabili. Così è stato ed è per i cori ANA che ancora raccontano una storia di mitico senso di appartenenza.

Sì, l’incontro “Sui sentieri della poesia. La tradizione della coralità maschile: storie ed esperienze a confronto” ha offerto ancora una volta l’occasione per sollecitare la fantasia di tutti per rilanciare una coralità maschile rinnovata dal punto di vista tecnico-vocale e in sincronia con l’essenzialità dei racconti dei giorni e lontano da una mondanità corale che esalta la forma più del contenuto. Chi racconta storie ha il dovere di migliorarsi dal punto di vista tecnico ma non deve dimenticare l’anima della sua terra.

Il concerto della serata, organizzato con tutta la serietà affidabile del mondo degli alpini, ci ha permesso di essere accolti da una folla di persone che ci ha restituito con gli applausi l’affetto e la poesia che, insieme al coro organizzatore, abbiamo proposto.

Ancora una volta possiamo affermare che il mistero genera poesia e che solo avvicinandoci con umiltà al mistero possiamo provare il godimento della Bellezza.

Ancora una volta, e ancora di più, abbiamo portato con noi l’intensità di quell’atmosfera sospesa creata dal suono che cor-

Il dopo conferenza con il Maestro Marco Maiero

Il dopo conferenza è stato un momento molto atteso dal nostro coro: finalmente avevamo a disposizione il compositore e maestro Marco Maiero il quale ha cercato di farci capire come interpretare uno dei suoi brani che abbiamo nel nostro repertorio e che abitualmente cantiamo nei concerti: “Maggio”.

Debbo dire che si è subito notato la differente modalità d'interpretazione, noi siamo più lenti e piatti, mentre il Maestro la dirige più velocemente e con particolare attenzione al testo e quindi con variazioni di volume tra piani, pianissimi e forti.

Altro aspetto che ci ha fatto notare è che tendiamo un po’ a calare e quindi alla fine del canto siamo sotto di minimo mezzo tono se non addirittura di un tono e questo significa che il canto risulta poco intonato.

Proprio per questo motivo ha impostato sul telefonino una parti-

Naturalmente tutti noi non era vamo allineati !!!!!!!! Ma tendevamo ad essere al di sotto dell'allineamento. La cosa bella è che, a furia di prova e riprova e con maggiore attenzione, tutte le sezioni riuscivano ad allinearsi a quanto indicato dalla micidiale App, al che il Maestro ci faceva notare che è importantissima l'attenzione ed il proiettare la nostra mente e quindi la nostra vocalità verso l'alto.

L'argomento affrontato e la modalità di esposizione del maestro Maiero ci stavano letteralmente coinvolgendo: non capita tutti i giorni di avere il compositore dei brani che canti a tua disposizione per darti consigli e dritte necessarie per meglio comprendere come eseguirli. Purtroppo però, il tempo a disposizione stava terminando. A questo punto davamo un caloroso saluto e ringraziamento al maestro Maiero per i consigli che ci aveva dato, nell’attesa del concerto che avrebbe tenuto successivamente il coro Vos de mont nella chiesa parrocchiale di Canzo.

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Maestro Coro Vos de mont

Torta di grano saraceno alla confettura di mirtilli: golosa e gluten free!

INGRedIeNTI

4 porzioni

250 g farina di grano saraceno

6 uova

200 g zucchero di canna

1 cucchiaio di zucchero a velo

250 g mandorle sgusciate

200 g confettura di mirtilli

250 g burro

1 bustina di lievito per dolci.

NEW LAPIS

Periodico trimestrale stampato in proprio Gruppo Alpini Canzo - Via Meda, 40 anno 23 – n. 2 – GIUGNO 2023

Responsabile: Serafino Rizzi

Comitato di Redazione: Kristian Fiore, Stefano Viganò, Claudio Tremolada

Foto: Stefano Viganò, Marco Radaelli, Luca Mazza, Kristian Fiore (per foto di gruppo Giorni Verdi azzurri)

Impaginazione grafica: Roberta Manzoni

Stampa: Grafica Colori - Merone

e-mail: canzo.como@ana.it

Seguici su:

Rancio gourmet!

Visita il nostro sito: www.anacanzo.altervista.org

Provatela a colazione, ma anche dopo cena con una pallina di gelato!

Procedimento

Per prima cosa lasciate ammorbidire a temperatura ambiente il burro e poi montatelo con lo zucchero, mescolando sino a che non si sarà formata una crema. Incorporate uno alla volta i tuorli, quindi aggiungete la farina, il lievito e le mandorle tritate.

RACCOLTA FONDI ALLUVIONE

A seguito della catastrofe alluvionale che ha colpito l’Emilia Romagna, la Sezione di Como intende portare la propria generosità e solidarietà, unitamente all’intera ANA, alle popolazioni di questa Regione. E’ stata aperta una raccolta fondi a cui siamo tutti invitati a contribuire attraverso bonifico sul conto corrente intestato a:

Associazione Nazione Alpini

SEZIONE DI COMO

Crédit Agricole Italia, Filiale Como

IBAN:

IT89G0623010996000046641934

Causale: “Alluvione Emilia-Romagna 2023”

Contiamo come sempre sulla generosità e lo spirito di altruismo di tutti.

Montate a neve gli albumi e aggiungeteli poco alla volta al composto con la farina e mescolate bene. Imburrate una teglia, infarinatela e versateci il composto. Cuocete in forno caldo a 180° per 45 minuti. Quando si sarà raffreddata, tagliatela a metà e farcitela con la confettura di mirtilli. Riposizionate la metà della torta, spolveratela con lo zucchero a velo, accompagnatela con una pallina di gelato alla crema e servitela.

PROSSIMI APPUNTAMENTI

25/Giugno Raduno Sezionale a Cantù

01/Luglio Coro a Dizzasco Val D’Intelvi

02/Luglio Raduno Btg Val D’Intelvi

08/Luglio Santuario di S. Miro

S. Messa in ricordo dei defunti del nostro Gruppo con il nostro coro

30/Luglio Raduno al Monte Palanzone

22/Sett. S. Messa cantata dal nostro coro a Civate in ricordo dei defunti del Gruppo

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