APOCALISSE

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Ma con che cosa giudicare la ricchezza se non con l’opposta povertà? Con che cosa misurare il bene se non mediante il male? Allo stesso modo la fede può essere controllata solo dalla ragione, proprio allorché è riconosciuta essere ai suoi antipodi. La Fede ha fatto sempre molta fatica, invece, e non ha accettato mai volentieri il contributo della Ragione. Così, per questa congenita fatica e vera idiosincrasia, quando molti secoli or sono Galileo Galilei presentò la tesi di una Terra non più al centro dell’Universo creato da Dio, si elevarono tali corali proteste contro il suo assunto (sostenendo che sviliva l’importanza del nostro pianeta su cui è disceso il Figlio del Dio dell’Universo), che lo scienziato e pensatore rischiò addirittura il Rogo per eresia, da parte della Santa Inquisizione. La presunta sua colpa era invece solo il grandissimo merito di avere ribadito – da buon Galileo Galilei – la più importante notizia data da Gesù, il Galileo per eccellenza, a Nicodemo, l’unico uomo di scienza che lo avesse cercato, per chiedergli come realmente stessero le cose. Gesù gli aveva spiegato (affermando come: “in verità, in verità” ) che il mondo era complesso, perché era fondato su due vie, uguali e opposte: una relativa alla dinamica dell’acqua e l’altra alla dinamica dello Spirito santo, il quale non si sapeva di dove venisse né dove andasse, ma, come il vento, se ne risentiva con certezza la presenza e l’effetto. Galileo Galilei davvero ribadì il Galileo Gesù. Infatti, se questo vento dello Spirito umano (appartenente alla Terra che gira verso Oriente) si sposta sempre come il pianeta verso il punto da cui sembra spunti il Sole, l’effetto risentito con certezza è che il Sole sembra poi tramontare a Occidente, avendo percorso tutto il cielo in senso inverso a quello dello Spirito. Ora il Sole, in verità, non gira attorno alla Terra, perché è il punto corrispondente al centro fisso della rivoluzione terrestre attorno alla stella, ma, per chi segue una via relativa ad un fenomeno complesso, positivo-negativo in quanto al verso, la conseguenza straordinaria è che è vista la stessa via, ma nel verso esattamente opposto. Il 3° principio Dinamico, di Azione e reazione, non era noto né all’interlocutore del Galileo Gesù, né ai contemporanei di Galileo Galilei, sicché i sacerdoti Cristiani del tempo gridarono all’eresia contro chi aveva confermato l’affermazione di Gesù alla Scienza, quando questi aveva dichiarato che l’Acqua (la materia) e lo Spirito (l’antimateria) si muovevano secondo due dinamiche opposte perché, grazie al moto dello Spirito, si vedeva quello della materia. Gesù fu molto chiaro con Nicodemo: l’uomo sarebbe entrato nel Regno dei cieli quando sarebbe risuscito a vedere il verso dello Spirito, grazie a quello dell’acqua osservato per tutta la vita di questo mondo. Ma Nicodemo ignorava la complessità del suo mondo, per cui gli restava solo la possibilità di aver fede in lui che la conosceva avendone esperienza.


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