Prospettive Oceaniche.Un'identità regionale per l'Oceani

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Nonostante siano passati parecchi secoli e molti siano stati i cambiamenti e le diversificazioni culturali e linguistiche emersi nei vari contesti, è significativo che tali modalità di rapportarsi con il territorio e l‟oceano siano ancora oggi largamente diffuse nelle società oceaniane (Smith, Jones, 2007). Ciò mi ha portato a supporre che tali pratiche ancora oggi possano rappresentare una sorta di “spazio condiviso” tra tutte le società dell‟Oceania, un mondo d‟esperienze comuni indispensabili non solo ad abitare gli spazi, ma anche a costruire i propri modelli sociali e culturali. I paesaggi plasmati dall‟agire dell‟uomo si configurano allora come testimonianze riconoscibili del passato, segni che, strettamente vincolati alle vicende individuali e collettive e alla loro narrazione, diventano luoghi della memoria conservando così la storia necessaria ad articolare l‟identità d‟individui e comunità. Tenendo conto di questi aspetti un‟identità regionale potrebbe esistere; tuttavia essendo consapevole

della notevole varietà culturale e linguistica 3

che

contraddistingue l‟Oceania, ho ritenuto opportuno soffermarmi a riflettere maggiormente sulla nozione d‟identità regionale. Poiché tale costrutto nella proposta di Hau‟ofa non intende configurarsi come una categoria omologante, bensì come una risorsa supplementare per le comunità dell‟Oceania (Hau‟ofa, 2005, p.34), è stato utile far dialogare le sue riflessioni con quelle di Jean-Marie Tjibaou, leader politico della Nuova Caledonia. Ciò nel tentativo di mostrare che l‟identità regionale non intende annullare le identità nazionali, le quali al contrario in alcuni casi possano addirittura favorire la condivisione di una stessa identità oceaniana. Quindi emerge un quadro singolare del legame che unisce storia, identità, pratiche e paesaggio, che porta a riflettere sulla necessità di tutelare quest‟ultimi. Nell‟intento di approfondire tali aspetti ho esaminato un caso specifico, relativo alla costruzione di una miniera in Papua Nuova Guinea, il quale mette ben in evidenza come certi interventi di sfruttamento del territorio possano causare non solo delle

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E‟ significativo che l‟Oceania, nonostante abbia una popolazione di soli 34 milioni di abitanti, cifra esigua rispetto a quella di ogni altro continente, presenti un‟immensa varietà culturale e linguistica; ad esempio le lingue parlate sono oltre un migliaio, ovvero il 20% di tutti gli idiomi presenti sul pianeta.

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