MARGHERA MULTI.FACES: a relational and inclusive future for Porto Marghera

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Successivamente, il 22 ottobre 2008 Parlamento e LA RELAZIONE TRA FELICITA’ E PIL il Consiglio dell’Unione Europea con la Decisione n. 1098/2008/Ce hanno designato il 2010 Anno Per misurare la povertà e l’esclusione sociale, non europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sempre il PIL è una buona misura del reddito delle sullaatbase dell’Agenda sociale 2005–2010 famiglie. Ad esempio, quando la crescita del PIL poverty or exclusion and overlap between the three sociale components: risk of poverty (AROP), severe material deprivation dellaby Commissione households with zero or very low work intensity (LWI); country, 2009 Europea. see corresponding data in table A2 pro capite va ad esclusivo beneficio di una ridotta - - quadro strategico sulle “Priorità Con il Documento parte della popolazione o quando un’ampia fetta e orientamenti per –le attività dell’Anno Europeo della ricchezza viene trasferita in un’altra regione 00 Francia:18.4% 11 155 000 Germania:20% 16 206 500 Finlandia:16.9% 2010, la Commissione Europea ha dato attuazione 886o500 paese, la maggior parte delle famiglie nella realla Decisione, chiamando ciascuno Stato memgione interessata non vedrà alcun aumento del bro ad elaborare il proprio Programma Nazionale, proprio reddito. da sottoporre alla valutazione ed all’approvazione Tuttavia, ciò che realmente conta per il benessere della Commissione Europea. dei cittadini non è la quantità di beni e servizi proIl Programma elaborato dal 2 647dotti 000 Italia:24.7% 14 835 000 Paesi Bassi:15.1% Nazionale 2 483 500 dell’Italia, Portogallo:24.9% 500 in una data economia, ma l’entità delle enMinistero del lavoro e delle politiche sociali pretrate che essi hanno a disposizione. vede l’aggiornamento della strategia di lotta alla A questo riguardo, il PIL è una misura assolutapovertà nel contesto dell’attuale situazione ecomente imperfetta perché i paesi differiscono tra nomico-sociale del Paese e del nuovo indirizzo loro in termini di servizi gratuiti e questa differenza delle politiche sociali del Governo. Il Rapporto si ripercuote sulle possibilità di consumo degli indi000 Regno Unito:22% 13 412 000 Svezia:15.9% 1 4582008-2010 500 Irlanda:25.7% 000 Strategico Nazionale contro la povertà 1 150vidui. Allo stesso tempo, il PIL non registra il valore e il Libro Bianco sul futuro del modello sociale dei beni e dei servizi “privati” prodotti dalle famiglie hanno posto l’accento sulle leve della partecipazianche se questi contribuiscono al tenore di vita. one sociale, della responsabilità diffusa di tutta la Il PIL non riflette una migliore qualità dei beni e comunità nella prevenzione e nel contrasto alla dei servizi, anche se nella realtà possono esserci Persone a rischio di povertà, dell’attivazione dei processi di inclusione rapidi miglioramenti in settori quali le tecnologie povertà o esclusione attiva. dell’informazione, i servizi sanitari o l’istruzione sociale e sovrapposizione delle 3 categorie: In questa cornice si inserisce la progettazione nache hanno implicazioni dirette sulla qualità della zionale dell’Anno Europeo nella consapevolezza vita. Un ambiente gradevole, sicuro, salubre e LWI della necessità di uno sforzo integrato e di lungo non inquinato, buone relazioni di vicinato, acqua AROP periodo che prevede il coinvolgimento di tutti i livcorrente potabile e fiducia reciproca sono “beni SMI elli di governance: gli operatori delle politiche di comuni” che contribuiscono ampiamente ad una LWI= people living in housettore, gli attori economici e la società civile. buona qualità di vita. sehold with zero or very low work intensity AROP= at risk of poverty SMI= severe material depravation Table A1: People at risk of poverty or exclusion and overlap between the three components: at risk of poverty (AROP), severe material deprivation (SMD) and people living in households with zero or very low work intensity (LWI); by country, 2009 see corresponding data in table A2 Fonte: EU-SILC (2010) - – Danimarca:17.4% 952 000 Francia:18.4% 11 155 000 Germania:20% 16 206 500 Finlandia:16.9% 886 500

Grecia:27.6%

3 007 000

Italia:24.7%

14 835 000

Paesi Bassi:15.1%

2 483 500

Portogallo:24.9%

2 647 500

Spagna:23.4%

10 652 000

Regno Unito:22%

13 412 000

Svezia:15.9%

1 458 500

Irlanda:25.7%

1 150 000

58 Source: EU-SILC(2009)


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