Progetto YPSE - In viaggio verso un futuro equo

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IN VIAGGIO VERSO UN FUTURO EQUO

LINEE GUIDA PER LE ORGANIZZAZIONI DI COMMERCIO EQUO PER UN MIGLIOR COINVOLGIMENTO DEI GIOVANI NEL COMES

1) SOMMARIO DEI CONTENUTI

2) PREMESSA – INTRODUZIONE

2.1 In viaggio verso un Futuro Equo: obiettivi delle Linee Guida

2.2 Il progetto YPSE: breve descrizione

3) IL COMMERCIO EQUO ED I GIOVANI: CONTESTO, CAUSE, MAPPA DEI PROBLEMI

3.1 La percezione dei “giovani italiani” rispetto al Commercio Equo

3.2 La MAPPA DEI PROBLEMI del progetto YPSE

4) PROPOSTE

4.1 il LINGUAGGIO (come comunicare)

4.2 le ATTIVITA’ (cosa fare)

5) I GIOVANI DEL PROGETTO YPSE

6) APPENDICE

7) GLI AUTORI DELLE LINEE GUIDA

Il presente documento rappresenta uno dei risultati del progetto YPSE, prodotti da circa 200 giovani provenienti da 4 continenti in rappresentanza di 4 Organizzazioni di Commercio Equo, che non si conoscevano tra loro.

Dopo una serie di incontri preliminari a livello nazionale, alcuni di essi hanno partecipato a 4 incontri internazionali nei 4 diversi paesi, con lo scopo di lavorare insieme ad un progetto tanto ampio quanto inesplorato: l’elaborazione di proposte per rendere le Organizzazioni di Commercio Equo più attrattive agli occhi dei giovani.

È la prima volta nel mondo del COMES che un progetto si occupa di come portare il Commercio Equo più vicino ai giovani. Un obiettivo ambizioso, che va oltre il Commercio Equo in sé, dato che affronta tematiche di respiro globale (cambiamento climatico, migrazioni, disuguaglianze crescenti…),

contribuendo perciò allo Sviluppo Sostenibile futuro.

I contenuti qui riportati sono espressione diretta del lavoro di ragazze e ragazzi coinvolti da Altromercato (Italia), Earth Net Foundation (Tailandia), Meru Herbs (Kenya), Norandino (Perù), autori di queste Linee Guida. A tutti loro va un grande ringraziamento per il loro impegno a favore di un futuro migliore per tutti. Destinatarie di questo documento sono le organizzazioni partner del progetto YPSE e il mondo del Commercio Equo tutto.

La speranza è quella di contribuire alle strategie ed alle azioni delle Organizzazioni di Commercio Equo di fronte alle sfide del futuro.

ACRONIMI:

COMES= Commercio Equo e Solidale

O.COMES= Organizzazioni di Commercio Equo e Solidale

PREMESSA INDICE

L’obiettivo di questo documento è quello di presentare alle Organizzazioni di Commercio Equo (da qui, O.COMES) una serie di proposte per renderle più attrattive agli occhi dei giovani. Tuttavia, il messaggio dei giovani coinvolti nel progetto YPSE - di cui queste Linee Guida sono uno dei risultati - è più ampio: include la necessità per le O.COMES di rinnovarsi, al fine di rendersi più adatte ad un mondo dove le priorità sociali e le modalità di comunicazione sono diverse rispetto a quando il movimento del Commercio Equo e Solidale (da qui, COMES) è nato ed ha cominciato a promuovere la propria identità.

La prima parte di queste Linee Guida è dedicata all’analisi del rapporto tra COMES e giovani, e presenta una MAPPA DEI PROBLEMI con tutti i fattori che disincentivano i giovani dall’avvicinarsi al COMES, raggruppati in 3 aree: COMUNICAZIONE, ATTIVITÀ, ORGANIZZAZIONE INTERNA, tra le quali l’area Comunicazione risulta essere la più problematica. La sezione principale delle Linee Guida è la lista di PROPOSTE riguardo al LINGUAGGIO (come comunicare) e ATTIVITÀ (cosa fare) che possono mettere meglio in contatto le O.COMES con i giovani, promuovendone la partecipazione al movimento sia come volontari, che come possibili consumatori o ambasciatori.

Le proposte includono anche raccomandazioni riguardo a come gestire le O.COMES attraverso i volontari, come per esempio nelle Botteghe del Mondo. Queste Proposte riflettono i diversi contesti e bisogni in cui operano le O.COMES del Sud e nel Nord del mondo.

1.SOMMARIO 3

2.INTRODUZIONE

2.1 IN VIAGGIO VERSO UN FUTURO EQUO: L’OBIETTIVO DELLE LINEE GUIDA

Con più di 60 anni di storia (35 in Italia) e la sua presenza globale, il COMES non è solo un supporto per i piccoli produttori e le comunità locali: ha dimostrato che un commercio mondiale più giusto è possibile, stabilendo un modello economico strutturato, applicabile ovunque, e riconosciuto a livello internazionale come esempio di Sviluppo Sostenibile. Per continuare a rispettare questa promessa è però necessario adeguarsi agli attuali trend economici e sociali. I dati attuali dimostrano che, nonostante l’aumento dell’interesse e della consapevolezza sociale e collettiva nei confronti delle tematiche di sostenibilità, il Commercio Equo esercita poca attrattiva sui giovani.

Ciò risulta essere un fattore di rischio per tutto il Commercio Equo, particolarmente importante per le Botteghe del Mondo e le organizzazioni di produttori, cioè quelle organizzazioni alla base del COMES, con conseguente aumento dell’età media di volontari e collaboratori, e problemi nel ricambio degli amministratori/ attivisti.

Da qui nasce il progetto YPSE-Young People for Sustainable Economy del quale Altromercato è leader, co-finanziato dall’Unione Europa (Erasmus+ Program) e avente come partner produttori di COMES di grande esperienza come Earth Net Foundation/Green Net Cooperative in Tailandia, Meru Herbs in Kenya, Cooperativa Agraria Norandino in Perù, tutte organizzazioni che lavorano coinvolgendo i giovani in qualità di produttori, operatori di sostegno della comunità, volontari.

Gli obiettivi del progetto sono:

• sostenere motivazione e competenza dei giovani coinvolti nel COMES

• produrre idee e strumenti utili a comunicare e coinvolgere meglio i giovani

• stimolare innovazione nei partner YPSE e nel Commercio Equo e Solidale.

L’impatto atteso da YPSE è:

→ per i Giovani coinvolti:

incoraggiarne impegno, consapevolezza e spirito imprenditoriale, attraverso il miglioramento delle competenze, del pensiero critico e dell’approfondimento dei valori del Commercio Equo e Solidale

→ per le Organizzazioni partecipanti: definire nuovi obiettivi e piani di lavoro, attraverso una migliore comprensione delle tendenze e delle aspettative delle nuove generazioni, e più efficaci comunicazioni ed attività ad esse rivolte

→ per il COMES in generale, ed altre organizzazioni partner:

divulgare i risultati di YPSE nelle reti dei partner: WFTO nelle sue articolazioni continentali e nazionali, Equo Garantito in Italia, produttori in Perù, Kenya, Tailandia, e relativi partner locali.

Parte importante del valore aggiunto del progetto YPSE sta nel Capitolo 4 “Le Proposte”.

Proposte che possono essere comprese soprattutto se si pone attenzione al percorso del progetto, ed all’analisi del tema “COMES vs Giovani” che le ha ispirate, presentato nel successivo Capitolo 3.

2.2 IL PROGETTO YSPE: BREVE DESCRIZIONE

Il progetto YPSE si è sviluppato attraverso il coinvolgimento, da parte dei partner YPSE, di gruppi di giovani (circa 200 under30) interessati al COMES o all’Economia Sostenibile, stimolandoli a riflettere sul ruolo del Commercio Equo, e di conseguenza a proporre linguaggi, attività e percorsi di cambiamento che partano dalla conoscenza e dalle aspettative dei giovani, per attrarli verso il COMES ed il Consumo Responsabile. Iniziato il 1 Ottobre 2021 e della durata di 2 anni, YPSE è un progetto fortemente innovativo, dato che è la prima volta che numerosi giovani di provenienza molto diversa, in contatto con importatori e produttori COMES, viene coinvolto in un percorso lungo e strutturato, per indagare i limiti attuali del Commercio Equo, fare proposte “peer-topeer/da pari a pari” per attrarre i giovani al COMES ed all’Economia Sostenibile, e tradurli in 3 prodotti finali:

→ Le presenti Linee Guida, destinate alle organizzazioni COMES

→ Un Manuale digitale, per coinvolgere i giovani sui temi del Consumo Responsabile

→ Un Video dedicato al Consumo Responsabile ed all’Economia Sostenibile.

Il contenuto dei 3 prodotti è costituito al 100% dalle loro riflessioni, proposte, lavoro.

L’attività centrale di questo percorso è stata costituita dalle riflessioni e proposte emerse dai 4 gruppi di giovani attivati dai partner YPSE, e dai 4 incontri internazionali, svoltisi in Kenya, Perù, Italia, Tailandia, per complessive 16 giornate di formazione (oltre a numerosi altri incontri col COMES ed altre organizzazioni locali, ed a ulteriori scambi tra un incontro e l’altro), ai quali hanno partecipato complessivamente una ottantina di giovani. I risultati di ogni incontro sono stati condivisi tra tutti i giovani coinvolti dal progetto, alimentando il lavoro dell’incontro successivo. Queste le tappe principali dello svolgimento del progetto:

1. Ricerca dei giovani da introdurre in YPSE, e loro coinvolgimento rispetto all’analisi del problema COMES vs Giovani, e sugli obiettivi da raggiungere (Dicembre ’21-Marzo ’22)

2. Svolgimento di una ricerca in ogni nazione di residenza dei partner sulla percezione del COMES da parte dei giovani di quella nazione (Gennaio-Marzo 2022)

3. Scelta del gruppo dei giovani (14 per l’Italia) da coinvolgere negli incontri internazionali, e loro formazione rispetto ai prodotti finali da realizzare (Aprile-Maggio 2022)

4. Kenya (Luglio 2022): I° incontro internazionale dei giovani; obiettivo: definire le ragioni per le quali il COMES fatica a coinvolgere i giovani

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5. Perù (Settembre 2022): II° incontro internazionale dei giovani; obiettivo: definire l’indice dei contenuti delle Linee Guida e del Manuale Digitale

6. Italia (Novembre 2022): III° incontro internazionale dei giovani; obiettivo: approfondire i contenuti di Linee Guida e Manuale digitale, ed i criteri per la realizzazione del Video

7. Tailandia (Febbraio 2023): IV° incontro internazionale dei giovani; obiettivo: dettagliare i contenuti di Linee Guida e Manuale Digitale, definire lo Storyboard/sceneggiatura del Video

8. Condivisione tra i giovani coinvolti ed i partner YPSE dei criteri realizzativi, dei contenuti e del piano di lavoro per la realizzazione dei 3 prodotti YPSE (Marzo 2023)

9. Aprile-Luglio 2023: produzione dei 3 prodotti YPSE

10. Settembre 2023: loro presentazione e diffusione

3.IL COMMERCIO EQUO ED I GIOVANI: CONTESTO, CAUSE, MAPPA DEI PROBLEMI

Le motivazioni per cui negli ultimi anni i giovani appaiono meno attratti dal COMES sono molteplici e complessi: variano da un nuovo approccio dei giovani a volontariato ed impegno sociale, al cambiamento delle priorità sociali; tutto il mondo del volontariato e dell’impegno sociale ne è coinvolto. Onde poter dare risposte efficaci e praticabili a ciò, era fondamentale analizzare le cause di questa situazione. Per questo la prima fase del progetto è stata costituita da riflessioni da parte dei giovani YPSE su questo tema, e da una successiva ricerca per delineare la percezione del COMES da parte dei giovani in generale. Gli esiti di queste due fasi sono fondamentali per comprendere la successiva “Mappa dei Problemi”, e le conseguenti proposte presentate nel capitolo successivo. Prima di presentarle, è però utile accennare al rapporto tra COMES-Volontariato-Giovani.

A lato di un radicale cambiamento delle priorità sociali percepite dalla gente, tale per cui i temi fondanti del COMES come la povertà del Sud del mondo, i diritti dei lavoratori, lo strapotere

delle multinazionali sono meno prioritari che in passato, il mondo giovanile presenta specifiche modifiche relativamente alla propria attitudine al volontariato ed all’impegno sociale. I giovani oggi esprimono la loro solidarietà ed impegno secondo modalità diverse da quelle delle generazioni che li hanno preceduti: con discontinuità, fondendo impegno e divertimento, dando priorità ai temi che riguardano il loro proprio presente e futuro, o una immediata soddisfazione, dimostrandosi refrattari alle forme assembleari ed alle forme organizzate tradizionali, attivandosi spesso a titolo individuale, aderendo a realtà organizzate che realmente offrono loro spazi ed opportunità, con modalità spesso temporanee. Da ciò l’attenzione alle attività connesse al cambiamento climatico ed ai temi ambientali, o sui temi dei diritti sociali e civili. Temi evidentemente percepiti sia come maggiormente coinvolgenti loro stessi, che interessanti per agire sulla società ed il futuro.

Tutto ciò costituisce una sfida per le organizzazioni di Commercio Equo e Solidale (e non solo), in quanto molte organizzazioni COMES sono basate su forme di comunicazione ed attivismo che ne hanno permesso lo sviluppo nei decenni passati, ma che nel presente fanno fatica a coinvolgere e dare spazio ai giovani. Ciò è vero in particolare per quelle realtà che più operano anche grazie al volontariato, ed in diretta connessione con i consumatori: le Botteghe del Mondo, particolarmente presenti in Italia ed in Europa. Il diminuito coinvolgimento dei giovani nel Commercio Equo e Solidale appare quindi essere il frutto sia di cause esterne (i cambiamenti sociali sopra descritti), che di cause interne al COMES stesso, abituato a confrontarsi con un volontariato “storico”, stabile e coerente con i propri valori. Di conseguenza il COMES appare meno adeguato ad un contesto dove i giovani hanno vite personali e percorsi lavorativi molteplici, flessibili, in frequente movimento, spesso precari. A ciò si aggiunge l’attuale scarsità di prospettive lavorative all’interno delle organizzazioni di Commercio Equo, ed una difficoltà da parte dei gruppi dirigenti storici, spesso non più giovani, nel promuovere il protagonismo giovanile e la partecipazione dei giovani ai processi decisionali. Ciò produce una situazione dove alla difficoltà di attrarre i giovani si somma anche la capacità di trattenerli, contribuendo all’asimmetria tra la “domanda” di volontariato da parte delle organizzazioni COMES, e l’offerta di volontariato da parte dei giovani, che faticano ad incontrarsi in modo efficace, e virtuoso per entrambi.

Per informazioni sul volontariato in Italia, e sulla partecipazione dei giovani, leggere il Capitolo “Relazioni Sociali” del rapporto ISTAT “RAPPORTO BES 2021: IL BENESSERE

EQUO E SOSTENIBILE IN ITALIA”: https://www.istat.it/it/archivio/269316

Le prime due fasi del progetto YPSE sono state dedicate alla comprensione del problema COMES versus Giovani, attraverso 2 passaggi, realizzati in ogni nazione di residenza dei partner: nel primo i giovani coinvolti hanno definito la loro visione del COMES, e della scarsa attrattività che esercita verso le nuove generazioni (vedi figure della pagina seguente); nel secondo si è realizzata una ricerca sulla percezione del COMES da parte dei giovani di quella nazione. Nel primo incontro internazionale i giovani provenienti dai 4 partner YPSE hanno presentato i propri risultati, e dal successivo confronto - finalizzato a far emergere gli aspetti principali e comuni - è emersa la MAPPA DEI PROBLEMI (cioè una lista ragionata e suddivisa per aree dei principali problemi che causano la scarsa partecipazione dei giovani al COMES, vedi pag. 5), fondamentale per cogliere gli obiettivi del progetto YPSE, in quanto per proporre soluzioni efficaci rispetto alla minore attrattività che il COMES esercita verso i giovani occorre prima comprenderne bene le cause.

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3.1 LA PERCEZIONE DEI “GIOVANI ITALIANI” RISPETTO AL COMMERCIO EQUO

Le seguenti 3 figure presentano la sintesi del punto di vista sul COMES fatto dai giovani coinvolti nel progetto (autori: YPSE Italian Young Group)

Nell’area marrone la percezione del Commercio Equo da parte del personale e dagli operatori; nell’area blu la percezione dei giovani o dei consumatori

Cause della percezione negativa del COMES in Italia - 1

Cause della percezione negativa del COMES in Italia - 2

LA PERCEZIONE DEL COMMERCIO EQUO DA PARTE DEI GIOVANI ITALIANI

Sintesi interviste a giovani volontari, esperti del Commercio Equo e Solidale, e “Botteghe del Mondo”

I GIOVANI VISTI DAL COMMERCIO EQUO ITALIANO

Presenza e ruoli giovani under 30 nelle Botteghe del Mondo italiane:

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→ Oltre l’87% delle organizzazioni vede attivi un numero di giovani inferiore a 10

→ Il 58% dei giovani (58%) sono volontari generici, il 41% sono volontari del Servizio Civile, il 20% svolgono un periodo di tirocinio presso le Botteghe

→ Le attività svolte riguardano il servizio in negozio (54%), attività di comunicazione (51%), organizzazione di eventi (32%), sensibilizzazione nelle scuole (22%)

→ La presenza dei giovani è valutata importantissima (58%) o molto importante (42%), e necessaria per sviluppo e crescita delle Botteghe del Mondo.

IL COMMERCIO EQUO VISTO DAI GIOVANI ITALIANI

Nota: oltre l’80% degli intervistati sono donne; maggioranza tra i 24 e 26 anni. Sono venuti a contatto col COMES principalmente attraverso: il passaparola (38%), la vicinanza con una bottega del mondo (22%), i canali web e social (20%). Canali minoritari: servizio civile, università, laboratori nelle scuole. Le attività svolte sono: servizio in bottega (38%), attività di comunicazione (22%) e di educazione nelle scuole (11%). Meno diffuse sono l’organizzazione di eventi e le attività di ufficio. Solo 1 giovane su 36 intervistati è membro del CdA della propria organizzazione.

CAUSE CHE OSTACOLANO IL COINVOLGIMENTO DEI GIOVANI NEL COMES ITALIANO:

> scarsa conoscenza del Commercio Equo in generale, anche di Altromercato e Botteghe

> comunicazione poco accattivante per un target giovanile

> scarsità di spazi, momenti, strumenti di partecipazione per i giovani

> prezzo dei prodotti poco accessibile per i giovani

> precarietà ed instabilità lavorativa

> poca offerta di lavoro e bassa retribuzione nel COMES

> scarsità di tempo da dedicare al volontariato in orari compatibili con i turni in bottega

> scarsa consapevolezza/fiducia nel poter incidere sui temi ambientali e sociali

> concorrenza di altre attività di volontariato più appetibili, anche causa la scarsa differenziazione/attrattività delle attività di volontariato nelle organizzazioni COMES

> mancanza di una comunità di giovani e di attività per fare gruppo

> età media alta dei volontari in bottega

> pochi investimenti sulla promozione dell’attivismo giovanile (causato da prospettive a breve termine ed instabilità economica delle botteghe)

> assenza di strategia e di un approccio dinamico dedicati al comunicare con i giovani

> la poca propensione dei responsabili a delegare, e scarsa comprensione della condizione giovanile attuale (crisi, precarietà, prospettive incerte…).

Partendo dai dati raccolti da ogni partner YPSE, il primo incontro internazionale è stato dedicato a definire la MAPPA DEI PROBLEMI (finalizzata nel secondo incontro), che rappresenta la lista dei fattori sui quali le organizzazioni di Commercio Equo e Solidale possono agire per avvicinare i giovani al COMES. I partecipanti a questi 2 incontri hanno deciso di raggruppare gli elementi della MAPPA DEI PROBLEMI in 3 aree: COMUNICAZIONE, ATTIVITA’, ORGANIZZAZIONE INTERNA. I partecipanti sono stati anche d’accordo nel riconoscere l’area COMUNICAZIONE come fattore più problematico nello scoraggiamento dei giovani nei confronti del COMES.

COMMERCIO EQUO E SOLIDALE VS GIOVANI: MAPPA DEI PROBLEMI”

3.2 YPSE: LA MAPPA DEI PROBLEMI

L’ AREA COMUNICAZIONE (considerata nei suoi aspetti di qualità, quantità, contenuti) comprende i seguenti problemi:

• Mancanza di comunicazione (insufficiente, o non visibile)

• Qualità del messaggio (non adeguata alla percezione dei Giovani)

• Mancanza di conoscenza del COMES

• Mancanza di promozione COMES

• Capacità di incidere (“Branding”) = essere in grado di collegare il COMES con la mentalità dei Giovani, connettersi alla loro identità, emozioni, bisogni...

• Essere in grado di suscitare emozioni

• Mancanza di Advocacy/sensibilizzazione dedicata a mostrare l’impatto COMES sui Giovani

• Mancanza di comunicazione tra pari (“da giovane a giovane”)

• Scarso utilizzo/narrazione di “storie di successo”/impatti positivi

• Identificazione COMES: difficoltà a riconoscere i prodotti COMES rispetto ad altri prodotti “sostenibili”

• Mancanza/insufficiente relazione tra COMES e cambiamento climatico

• Linguaggi non adatti alle nuove generazioni

L’ AREA ATTIVITÀ (=essere attraenti e motivanti verso i Giovani dipende anche dalle attività che le organizzazioni COMES svolgono) include la capacità di realizzare eventi/attività in grado di:

• Lavorare con le scuole

• Suscitare emozioni

• Coinvolgere direttamente i Giovani

• Promuovere/incoraggiare il networking (contatti con altri organizzazione/contesti interessanti per i Giovani)

• Capacità di coinvolgere le nuove generazioni (= creare eventi che coinvolgono principalmente chi è già esperto di COMES, o i volontari già attivi)

L’AREA INTERNA-ORGANIZZATIVA: alcuni motivi che distanziano i Giovani dal COMES nascono all’interno delle stesse organizzazioni COMES; quindi non basta comunicare meglio o coinvolgere i Giovani, se non si affrontano anche alcuni limiti interni; questa Area include:

• Creare eventi rivolti ai Giovani, coinvolgendoli

• Lavorare sulla disuguaglianza di genere presente nel COMES (affrontare le ragioni per cui a una maggioranza di donne coinvolte corrisponde una loro minore presenza nei processi decisionali/ ruoli dirigenziali)

• Lavorare sul divario generazionale del COMES (= capacità di delegare ai Giovani, coinvolgerli sulla base delle loro attitudini/competenze e non a valle di ciò che i volontari anziani decidono; includerli nei ruoli manageriali...)

• Formalizzare la loro esperienza come volontari COMES, per renderla utilizzabile nel loro CV, carriere, descrizione delle competenze

• Sviluppare prodotti le cui caratteristiche e/o prezzi di vendita sono adattati ai Giovani

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: :MOTIVARE I GIOVANI A PARTECIPARE E RESTARE NELLE ORGANIZZAZIONI

Per quanto questo documento abbia come obiettivo rendere il Commercio Equo e Solidale più attrattivo per i giovani, occorre evidenziare che per il coinvolgimento dei giovani in quanto volontari, fondamentale risulta ciò che viene fatto una volta entrati in contatto con loro, onde favorire la loro permanenza all’interno delle organizzazioni COMES, o comunque in contatto con i loro temi.

Accenniamo a questo aspetto utilizzando il “work in progress” (il progetto terminerà nel gennaio 2024) di un altro progetto europeo cui Altromercato è leader (il Progetto VoW-Volunteering for Sustainable World), i cui partner sono 2 organizzazioni COMES europee (Oxfam-Magasin du Monde/Belgio, Oxfam-Intermòn/Spagna), altre organizzazioni coinvolte nel volontariato (CSVnet-Centro Sviluppo Volontariato/Italia, EFA-Equipe Formatori Associati/Italia, ENTEREuropean Network for Transfer and Explotation of EU Project Results/Austria), e la Rotterdam School of Management-Erasmus University/Olanda, il cui obiettivo è elaborare competenze per promuovere il volontariato giovanile nell’ambito dell’Economia e Sviluppo Sostenibile. Dal loro documento “The host organization - analysis of the conditions for managing and valuing volunteers” estraiamo degli spunti minimi, per indicare l’attenzione da dare al tema di come mantenere i giovani all’interno delle organizzazioni di Commercio Equo, in quanto complementare alle azioni per attirarli verso di loro.

CENNI ESTRATTI DAL PROGETTO VoW-Volunteering for Sustainable World: Accoglienza, Gestione e Sviluppo costituiscono il nucleo di una strategia per migliorare impegno e partecipazione dei giovani nella vita dell’organizzazione. Le caratteristiche principali dell’Accoglienza sono:

1) le PROCEDURE connesse all’Accoglienza, un processo che non può essere lasciato al caso

2) la COMUNICAZIONE: essere chiari con i compiti e le aspettative

3) l’ASCOLTO: tenere conto delle capacità, dei desideri e della disponibilità dei volontari.

ATTRARRE
NON BASTA

Tre elementi sono il fattore chiave per un’organizzazione inclusiva ed accogliente: comunicazione, formazione, valutazione. Il processo di accoglienza parte dal ‘primo contatto’, importante per far sì che i volontari trovino il loro posto nell’organizzazione, permettendogli di sentire che il loro contributo è apprezzato. Ogni organizzazione lo svolge con modalità diverse, ma gli elementi chiave sono:

1) conoscere il volontario

2) far conoscere al volontario l’organizzazione ed il suo ruolo.

Altri elementi importanti sono:- Accoglienza calorosa: invitare nuovi volontari a partecipare ad incontri, gruppi WhatsApp ed altri incontri informali- Pacchetto di benvenuto: fornire in modo strutturato le informazioni di base riguardanti formazione, supporto logistico, e gli aspetti legali/ formali che regolano l’attività di volontariato- Venirsi incontro”: essere in grado di adattare le opportunità di volontariato ai volontari.

Quando i volontari sono attivi, per mantenerli motivati è importante dare credito e premiare il loro sforzo. Alcuni esempi su come farlo:- Rapporto annuale sui volontari- Rilascio di una certificazione attestante che sono volontari o che sono stati volontari- Celebrarli il 5 dicembre (Giornata Internazionale del Volontariato)- Includerli nel processo decisionale, in qualità di membri del Consiglio di Amministrazione, assemblea generale...- Invio di lettere/messaggi di ringraziamento- Offerta di sconti- incontri con chi gestisce/dirige l’organizzazione- riunioni a livello locale e regionale con altri volontari- includerli nella costruzione di campagne/iniziative di advocacy o comunicazione.

Presentazione del progetto VoW e risultati su www.vow-project.eu

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Il progetto YPSE non si pone l’obiettivo di risolvere alla radice le cause della minor attenzione dei giovani al COMES. In un contesto (vedi Cap. 3) nel quale esse originano da cambiamenti sociali globali, estranei al COMES stesso, i contenuti che seguono – 100% elaborati dai giovani che hanno partecipato agli incontri nazionali ed internazionali - si pongono l’obiettivo di proporre alle organizzazioni COMES modalità di comunicazione ed attività capaci di metterle meglio in contatto con i giovani, di essere a loro maggiormente visibili, ed in grado di meglio coinvolgerli nel Commercio Equo, sia come volontari, che come possibili consumatori, ed ambasciatori dei suoi valori. In tal senso l’ambizione è quindi anche quella di stimolare innovazione tale da rendere le organizzazioni COMES più resilienti, ed adeguate ai cambiamenti sociali in atto e futuri, che riguardano l’intera società e non solo i giovani.

4.1 LINGUAGGIO (come comunicare)

La chiave per evitare una comunicazione obsoleta delle sfide che oggi riguardano sia il COMES, che il mondo intero, è un cambio di narrativa, che deve partire prima di tutto dal rinnovo della comunicazione interna alle O.COMES stesse. Questo richiede un processo approfondito di auto-analisi da parte delle O.COMES, attraverso cui identificare quei valori condivisi oggi anche dalle nuove generazioni e con cui avvicinarsi quindi alla loro visione/narrazione delle sfide di oggi. I partecipanti al progetto YPSE hanno perciò identificato due principali aspetti su cui le O.COMES dovrebbero lavorare se vogliono migliorare il coinvolgimento dei giovani nel COMES: da un lato, la comunicazione verso i giovani e, dall’altro, eventi ed attività a loro dirette. Questa sezione contiene suggerimenti relativi al primo aspetto, ovvero ad una comunicazione più efficace con le giovani generazioni, sia per quanto riguarda contenuti (cosa comunicare), linguaggi (come comunicare), e mezzi di comunicazione (come disseminare messaggi).

4.LE PROPOSTE

COMUNICARE CON I GIOVANI: CONSIDERAZIONI GENERALI

La comunicazione delle O.COMES con i giovani deve tenere conto di alcune considerazioni generali

A1 Uso dei social media e nuove forme di comunicazione

Il primo passo per creare e disseminare contenuti relativi al COMES tra i giovani, è l’utilizzo di social media e altri linguaggi di comunicazione nuovi, “giovani” e aggiornati. Nello specifico, la prevalenza di immagini e di contenuti informali che caratterizza i moderni mezzi di comunicazione permette alle O.COMES di entrare in contatto con i giovani e conoscerne meglio idee ed opinioni riguardo i temi del COMES. Il successo di qualsiasi forma di comunicazione dipende infatti prima di tutto dalla capacità, da parte di chi comunica, di usare e adattarsi ai canali di comunicazione del destinatario (in questo caso, appunto, i giovani).

A2 Indagare le abitudini dei giovani

Non sono solo i mezzi di comunicazione attraverso cui si diffonde un messaggio a doversi adattare ai trend attuali, anche i contenuti devono seguire la stessa logica. Per comunicare in maniera efficace con i giovani, quindi, è essenziale che le O.COMES studino e capiscano a fondo i valori, i principi e lo stile di vita dei più giovani. Solo analizzando in maniera sistematica questi elementi e traducendoli in riflessioni significative le O.COMES possono mandare un messaggio rilevante e incisivo per i giovani. Il successo della comunicazione del COMES dipende anche dalla capacità delle organizzazioni di parlare ai giovani utilizzando il loro linguaggio e andando al cuore di quello che più importa alle giovani generazioni nei diversi paesi.

A3 Adattare la narrazione (“storytelling”) a paesi produttori e paesi importatori

Nonostante il COMES sia oggi una realtà mondiale, il progetto YPSE stesso ha sottolineato come esso non presenti le medesime caratteristiche in ogni paese partner. Queste differenze devono trovare espressione nella comunicazione delle O.COMES, a cui si suggerisce una distinzione tra paesi produttori e paesi importatori, sia a livello di contenuti che di linguaggio. Di conseguenza, anche lo storytelling e la narrativa adottati per entrare in contatto con i giovani nei diversi paesi deve tenere conto di questa differenziazione.

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A4 Come può contribuire il COMES alle vite dei più giovani?

Attrarre i giovani non vuol dire soltanto evidenziare cosa loro possono fare per il COMES, ma anche cosa il COMES può fare per loro. Per ridurre la distanza che oggi divide il COMES dai giovani è perciò di cruciale importanza che le O.COMES sottolineino nella loro comunicazione quali vantaggi possono trarre i giovani dalla loro partecipazione nel COMES. Enfatizzare il contributo che il COMES può dare in questo senso non solo facilita il coinvolgimento dei giovani nelle O.COMES, ma rafforza anche la loro volontà a contribuire attivamente all’interno del movimento.

Dato che il network del commercio equo a livello globale è composto sia di organizzazioni di produttori (con sede principalmente nel Sud del mondo) e organizzazioni di importatori (con sede soprattutto in paesi del Nord del mondo), l’obiettivo di coinvolgere i giovani acquista sfumature diverse a seconda del contesto.

B1 Produttori vs importatori

Il linguaggio che le organizzazioni usano per entrare in contatto e comunicare con i più giovani dovrebbe riflettere le diverse sfumature che nel COMES esistono tra paesi produttori e importatori. Nei paesi importatori, infatti, i giovani si avvicinano al COMES soprattutto come volontari e attivisti, mentre nei paesi produttori essi provengono soprattutto da famiglie di produttori e, in quanto tali, saranno probabilmente loro a gestire le attività future. Comunicare con possibili volontari è diverso da comunicare con possibili produttori: fra questi due casi non cambia solo l’obiettivo della comunicazione (es. assumere nuovi volontari o possibili futuri produttori), ma anche il background personale delle persone (es. differenze educative e culturali, provenienza da zone rurali o urbane). Quando si avvicinano ai giovani, le O.COMES devono considerare queste differenze e impostare con attenzione contenuti, linguaggio e mezzi di comunicazione adatti ad instaurare un dialogo con le nuove generazioni, a seconda della loro provenienza.

B) DISTINGUERE TRA PRODUTTORI/IMPORTATORI, AREE RURALI/URBANE

Nei paesi produttori attrarre i giovani potrebbe tradursi in una comunicazione che sottolinea soprattutto i benefici del produrre per il COMES rispetto al mercato tradizionale, tendenzialmente “sfruttatore”. Questo può essere realizzato organizzando eventi e incontri informali con la comunità locale dove i produttori possano condividere la loro esperienza con il COMES (cosa significa essere un produttore del COMES? Come incide una paga equa sulla vita dei produttori? Quali sono vantaggi e svantaggi dell’essere parte della comunità del COMES?). Nei paesi che importano, invece, la comunicazione con i giovani si dovrebbe focalizzare su come il COMES contribuisca a sensibilizzare ed agire a favore di temi sociali che stanno a cuore anche ai più giovani, e che parlano ai loro valori e al loro modo di vivere (es. la lotta al cambiamento climatico). In questo contesto, perciò, i giovani saranno più attratti da eventi e campagne che sottolineano aspetti di sviluppo sostenibile nel COMES e le opportunità di fare attivismo al suo interno, e dove possano trovare suolo fertile per esprimere i propri valori.

Per avvicinarsi in maniera più efficace ai giovani è anche importante comunicare con loro utilizzando i loro stessi linguaggi e modalità d’espressione, perché questo migliora la comunicazione e aiuta ad accorciare la distanza che loro stessi spesso percepiscono con il COMES in generale. Tuttavia, i giovani hanno abitudini e codici comunicativi differenti a seconda dei loro contesti, spesso influenzati da fattori geografici e culturali. In questo senso, non è importante solo distinguere tra paesi produttori e paesi importatori, ma potrebbe avere anche senso identificare se il gruppo target a cui ci si avvicina è composto da giovani che vivono in aree urbane o rurali.

C) EVENTI E ATTIVITÀ

Eventi ed attività del COMES non sono solo “azioni”, ma anche uno strumento efficace per comunicare e socializzare i giovani al COMES, supportandone il coinvolgimento nel movimento (vedi prossimo capitolo). Come vengono pubblicizzati e cosa è comunicato durante questi eventi è perciò ugualmente essenziale per comunicare efficacemente con i giovani.

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B2 Zone urbane vs zone rurali
Esempio

C1 Eventi che mostrano l’intersezionalità del COMES con le sfide globali

Elemento fondamentale per attrarre i giovani al COMES è la progettazione di eventi ed attività coinvolgenti e con una comunicazione affine ai giovani. Le giovani generazioni si interessano a diverse tematiche sociali, riconducibili agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, con i quali sono a contatto durante tutto il loro percorso educativo. Si ritiene che ci siano però argomenti più “gettonati”, non perché siano più importanti in senso assoluto, ma perché si prestano meglio ad essere utilizzati da diverse realtà associative (associazioni, ONG, imprese sociali e pure aziende dell’industria culturale) come “contenitori” o “lenti” attraverso cui interpretare altre tematiche sociali connesse. Esempi di questo tipo sono la lotta al cambiamento climatico, i flussi migratori e la sicurezza alimentare, tutti temi che sono più popolari tra i giovani rispetto al COMES. È infatti attraverso le “lenti” di queste categorie che i giovani cercano informazioni ed esperienze nel volontariato, nel mondo del lavoro e in quello degli studi accademici. Quello che probabilmente non è immediatamente evidente agli occhi dei più giovani (e che quindi ostacola il loro coinvolgimento nel movimento) è la relazione tra queste tematiche ed il COMES ed i suoi valori. Elementi fondanti del COMES sono infatti la dignità dei lavoratori ed il diritto ad un salario equo, che a loro volta si collegano ai temi della parità di genere, della sicurezza alimentare, e della produzione e commercio di prodotti biologici. Comunicare questi aspetti ai giovani in modo chiaro ed efficace è essenziale per le O.COMES che desiderano includere le nuove generazioni nella loro vita.

Esempio

Organizzazioni come Altromercato, GreenNet, Norandino e Meru Herbs agiscono ogni giorno in modo concreto sullo sfruttamento, le migrazioni e la povertà generate da ingiustizia climatica e sociale. Per questo, durante i propri eventi, le O.COMES dovrebbero sottolineare attivamente le diverse dimensioni dei problemi che i produttori del COMES affrontano ogni giorno, facendo uso di dati, video racconti, immagini illustrative o anche testi di letteratura accademica e popolare. Eventi come la presentazione di un libro, un incontro tra produttori e comunità locale, attività nelle scuole e università sono tutte importanti opportunità di comunicare ai giovani (e, in generale, al pubblico) l’impatto che i progetti del COMES hanno sulla qualità della vita delle persone, e di mostrare come il COMES possa essere una soluzione a 360 gradi rispetto alle problematiche che genera il sistema produttivo globale capitalistico e consumistico. Un ulteriore accorgimento che le O.COMES possono adottare per sottolineare l’intersezionalità del COMES con altre sfide globali è l’uso di un linguaggio inclusivo nelle loro attività di comunicazione online e in presenza (es. uso della shwa “ǝ”). Questo è un modo chiaro e diretto di mostrare ai giovani che il COMES ha a cuore, per esempio, il tema della disparità di genere.

Tuttavia, l’uso del linguaggio inclusivo è una tema sensibile soprattutto in alcuni paesi. La comunicazione dei e durante gli eventi nei paesi produttori, quindi, potrebbe essere più efficace se centrata piuttosto sull’impatto che il COMES ha sulla vita dei lavoratori. Questi stessi eventi nei paesi produttori potrebbero ruotare attorno alla presentazione di esperienze personali, attraverso cui i produttori possano condividere con i giovani le loro storie e i benefici che traggono dalla possibilità di guadagnare un salario giusto, e quindi coinvolgendo i giovani nella loro realtà aziendale e imprenditoriale.

I partecipanti al progetto YPSE hanno sottolineato una mancanza di coordinamento tra le O.COMES nei diversi paesi, in particolare per quanto riguarda la promozione e organizzazione di eventi. Nel progettare attività a livello locale, nazionale o anche internazionale, come nel caso ad esempio del World Fair Trade Day (Giornata Mondiale del Commercio Equo; vedi F2), collegare le diverse O.COMES in una rete comune può aumentare il successo dell’evento e la sua popolarità tra i giovani. L’esistenza di diverse realtà del COMES che condividono ideali ed esigenze in quanto – per esempio - parte del network WFTO è una risorsa che non dovrebbe essere trascurata, ma sfruttata dalle O.COMES, in particolare nelle loro attività di comunicazione.

Esempio

Un suggerimento è quello di connettere eventi simili via social media e condividendo uno stesso hashtag (es. #worldfairtradeday, #fairtradeaperitif, #fairtradeevents o #fairtradefortheyoung), ampliando così la risonanza di questi eventi su internet.

Più semplicemente le O.COMES potrebbero contattarsi a vicenda per contribuire in maniera reciproca agli eventi, partecipando come rappresentanti della propria organizzazione in - per esempio - interviste da presentare durante un evento con la comunità o le scuole. Ciò potrebbe essere un ulteriore modo di fortificare il network delle O.COMES nei diversi paesi e comunicare la loro presenza sul territorio.

Inoltre, promozione ed coordinamento di eventi a livello locale, nazionale ed internazionale potrebbero essere rafforzati dalla progettazione di un calendario comune dove appaiano le diverse attività delle O.COMES: questo semplificherebbe da un lato la ricerca e la partecipazione dei giovani agli eventi del COMES, il coordinamento delle O.COMES dall’altro. Gestione ed aggiornamento del calendario potrebbero essere affidati a giovani volontari già presenti nelle O.COMES, facilitando ulteriormente la loro possibilità di rimanere aggiornati e partecipare agli eventi.

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C2 Coordinare le attività di promozione e comunicazione degli eventi tra paesi partner

C3 Comunicare le esperienze che il COMES offre ai giovani

Il coordinamento è un aspetto fondamentale della comunicazione del COMES non solo all’interno, tra O.COMES, ma anche con l’esterno, ovvero tra O.COMES e realtà simili con cui esplorare e sfruttare possibili sinergie. È quindi molto importante che le O.COMES trovino ed utilizzino diversi e nuovi canali attraverso cui comunicare le proprie iniziative ai giovani. Qualsiasi proposta diretta ai giovani per partecipare a progetti, campagne, eventi e attività del COMES deve essere diffusa non solo con i social media, ma anche su altri canali, come newsletter delle università, mailing list, piattaforme del servizio civile. Chiaramente, questo richiede che le O.COMES si coordino ed instaurino partnerships con altre realtà locali, nazionali e internazionali, e che eventi ed attività siano promossi anche sui canali social di quest’ultime. Coordinarsi con realtà al di fuori del network del COMES, come associazioni e altre entità che lavorano con i giovani da diversi punti di vista, aumenta le possibilità di diffondere con successo le iniziative del COMES.

Esempio

Molte università richiedono ai propri studenti di frequentare un tirocinio formativo durante il percorso accademico. Le O.COMES, come tante ONG, sono un ottimo ente ospitante per questo tipo di attività, dato il loro livello di coinvolgimento con le problematiche sociali del momento, che spesso sono le stesse che stanno a cuore alle università. Un modo per comunicare opportunità di tirocinio (o anche altri tipi di opportunità) all’interno delle O.COMES potrebbe essere quello di cercare e creare una collaborazione con le associazioni studentesche che spesso gestiscono le newsletters delle università e che potrebbero inserire proposte di tirocinio al loro interno.

D) NETWORKING

I modelli teorici, etici e comunicativi del COMES appaiono a tratti vecchi e poco efficaci a confronto con il mondo che le giovani generazioni si trovano ad affrontare oggi, soggetto sempre più a nuove sfide e rapidi cambiamenti sociali. In questo contesto, il rischio per le O.COMES è quello di ricorrere ad una comunicazione inadatta e poco aggiornata, finendo per presentarsi come realtà che si preoccupano soltanto di tematiche minori o rilevanti per un numero ridotto di persone. Fare network con altre organizzazioni che si affidano a (giovani) attivisti per portare avanti valori sociali comuni è un modo di migliorare la comunicazione del COMES e dei suoi principi verso il mondo esterno.

D1 Raccontare i problemi sociali dal punto di vista dei giovani e fare uso dell’educazione tra pari

Dopo aver familiarizzato con la percezione che i giovani hanno del COMES (vedi proposte precedenti), le O.COMES devono coinvolgerli nelle loro attività di campagne e sensibilizzazione, affidandogli il ruolo di portare avanti i valori del COMES con i loro pari. I giovani sono nella posizione migliore per comunicare in maniera efficace con i propri coetanei, sia perché ne condividono linguaggi e visione del mondo, sia perché sono esperti dei mezzi di comunicazione più adatti a questo compito. Anche il fattore imitativo ha, in questo contesto, un potere positivo: se aiutati e supportati dalle O.COMES, i giovani possono rivelarsi efficaci modelli di comportamento per altri giovani. Tuttavia, affinché la comunicazione tra pari sia funzionale, l’attivismo e il coinvolgimento dei giovani nel COMES deve essere incoraggiato ed aiutato a svilupparsi, sia dal punto di vista valoriale, che dal punto di vista pratico. Da un lato, alle giovani generazioni va infatti concesso di ri-leggere e interpretare quegli stessi valori che hanno animato gli inizi del movimento secondo il loro proprio senso di giustizia ed equità; dall’altro, ai giovani vanno forniti gli spazi, gli strumenti e, non ultima, la responsabilità necessari a realizzare concretamente il progetto di una educazione tra pari.

Questa è l’opportunità migliore che le O.COMES hanno di svincolare il potenziale attrattivo del COMES dall’immagine “vecchia” con cui a tratti si presenta agli occhi dei giovani.

Esempio

Un modo semplice di intraprendere una comunicazione tra pari è che siano proprio i giovani volontari/lavoratori a organizzare e presentare eventi del COMES, pensati proprio come eventi “dai giovani per i giovani”. I giovani volontari potrebbero, per esempio, selezionare un libro che, secondo la loro opinione e secondo gli interessi e i trend attuali, racconti efficacemente uno dei problemi globali connessi al COMES. L’autore del libro può essere invitato all’evento, dove verrebbe intervistato proprio dai giovani volontari/organizzatori. All’incontro potrebbe seguire un aperitivo sociale con prodotti del COMES e dove i volontari possano rispondere in maniera informale alle domande di altri giovani presenti all’evento e che abbiano voglia di informarsi di più sul COMES e le sue iniziative. Da parte delle O.COMES questo richiederebbe in primo luogo fiducia nelle capacità organizzative dei giovani. In secondo luogo, alle O.COMES potrebbe spettare un ruolo di supporto alla formazione, all’utilizzo di mezzi digitali, o di fare da punto di contatto con altre organizzazioni.

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D2 Abbandonare il “sentiero battuto” verso un networking esterno ed interno

Altro aspetto collegato alla comunicazione che può impedire il networking nel contesto del COMES è l’utilizzo di schemi comunicativi consolidati, che spesso però risultano comprensibili solo a volontari e operatori che hanno una lunga esperienza nel movimento. Questo non solo allontana i giovani dal COMES come singoli individui, ma crea anche distanza tra le O.COMES stesse, e impedisce loro di fare rete in modo efficace con altre realtà che lavorano sul territorio o che promuovono valori e obiettivi sociali a loro simili. Per approcciarsi a queste realtà e riuscire a enfatizzare elementi comuni e creare sinergie, le O.COMES dovrebbero cercare di abbandonare il “sentiero battuto” e adottare un nuovo stile di comunicazione, una prospettiva di più ampio respiro. Termini ed espressioni tipici del linguaggio interno al COMES vanno confrontati al linguaggio comune e riformati per renderli più chiari e comprensibili anche ad un pubblico esterno, con lo scopo di creare connessioni, invece che distanza. Il contenuto della comunicazione dovrebbe essere poi ripensato e adattato di conseguenza, per creare una narrativa comune tra le diverse realtà, facilitando networking e collaborazioni. Ancora una volta, questo processo si basa sul reinventare contenuti e valori che fanno già parte del COMES, dando loro nuove forme e prospettive.

Esempio

Un esempio di movimento sociale che condivide valori con il COMES è il FridaysForFuture, anch’esso occupato in azioni di sensibilizzazione a favore della lotta al cambiamento climatico. Fare rete con movimenti come questo è cruciale per acquisire visibilità tra le varie organizzazioni che si occupano di protezione dell’ambiente. Tuttavia, ogni movimento si approccia a questa tematica dal proprio punto di vista, che traduce poi nella propria strategia di comunicazione. In questo contesto, perciò, le O.COMES dovrebbero analizzare quali sono i trend più comuni da un punto di vista di terminologia e comunicazione sul cambiamento climatico, evitando di fare riferimento ad espressioni consolidate ma, appunto, spesso meno intelligibili. Domande a cui il COMES potrebbe provare a rispondere sono: Come contribuisce un salario equo alla sostenibilità ambientale? Cosa nell’ideologia di fondo del COMES si rispecchia anche nel lavoro di altre ONG e movimenti sociali? In che contesti il COMES può collaborare con queste altre realtà? Il concetto di sostenibilità è un altro buon esempio in questo senso. La parola sostenibilità, nelle sue tre accezioni (ambientale, sociale ed economica), viene utilizzata con sfumature diverse a seconda del soggetto comunicante – e questo vale anche per il COMES. Adottare una nuova narrativa ed entrare in contatto con altre organizzazioni per creare sinergie vuol dire, in questo caso, riconoscere che la parola sostenibilità ha un significato diverso per ogni organizzazione, e che forse il significato che essa acquista all’interno del COMES può non essere immediatamente comprensibile all’esterno.

4.2 ATTIVITA’ (cosa fare)

Oltre ad agire sulle attività di comunicazione, l’altro aspetto identificato nel contesto del progetto YPSE per un migliore coinvolgimento dei giovani nel COMES è la progettazione di eventi pensati esplicitamente per le giovani generazioni. Questa sezione presenta una serie di azioni suggerite dai partecipanti al progetto YPSE per la creazione, conduzione e promozione di eventi dedicati ai giovani e che siano in grado sia di coinvolgere che di informare sul COMES.

E) IN-FORMARE I GIOVANI

Come già sottolineato nella sezione precedente, uno dei punti di maggiore forza del COMES è la sua esperienza nell’ideare progetti e soluzioni che concretamente migliorano gli standard di vita dei suoi partecipanti. Gli eventi del COMES dedicati ai giovani dovrebbero mettere in risalto questo aspetto.

E1 Il COMES cambia il sistema

Uno degli aspetti più positivi del COMES rispetto al mercato tradizionale è la sua capacità di migliorare la qualità della vita delle persone che ne sono coinvolte, sia ad un livello micro che macro. Organizzare eventi che educhino e informino i giovani rispetto questa caratteristica fondamentale del COMES è cruciale per le O.COMES che vogliono inviare un messaggio alle generazioni più giovani. A livello micro, infatti, il COMES non comporta solo standard di vita migliori per i lavoratori o prodotti di alta qualità per i consumatori: chiunque partecipi al network del COMES contribuisce e trae vantaggio da un modello economico e di relazione più giusto ed umano. Questo vale anche per i giovani che si vogliono avvicinare al movimento o che già ne fanno parte. Per questo le O.COMES devono tenere in considerazione le modalità attraverso cui il COMES migliora la qualità della vita dei giovani sia nei paesi produttori che in quelli importatori, e sottolineare questi aspetti quando organizzano campagne di informazione ed altre attività. A livello macro, invece, il COMES rappresenta una alternativa concreta ad un mercato che sfrutta regolarmente le persone ed il pianeta, contribuendo al contrario a creare un sistema globale più giusto. Di nuovo, le O.COMES dovrebbero fare emergere con più forza il loro ruolo di “agenti di cambiamento” in ambito di giustizia sociale, ambientale ed economica. Progettare eventi che presentino il ruolo del COMES nel migliorare gli standard di vita a livello globale, come la sua capacità di fare la differenza nei luoghi dove è presente, è la chiave per comunicarsi in maniera efficace alle generazioni più giovani.

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Esempio

Nei paesi produttori, dove spesso i giovani provengono da famiglie di produttori, il COMES contribuisce a creare standard di vita migliori perché garantisce che i lavoratori ricevano un prezzo equo per i loro prodotti, permettendo loro di gestire la propria attività in maniera indipendente, accedere a strumenti di credito o mandare i propri figli a scuola. In questo contesto, educazione e informazione dei giovani potrebbero essere più efficaci se focalizzate sui benefici concreti del COMES in confronto al mercato tradizionale. Nei paesi importatori, invece, il ruolo del COMES nel migliorare la qualità della vita dei giovani può essere letto da una diversa prospettiva: in questo caso i giovani traggono vantaggio dalla possibilità di inserire esperienze di volontariato e non nel loro CV o, ancora, dall’indossare abiti e consumare cibi e bevande che rispettano i diritti di artigiani e produttori. Aspetti che vanno inseriti nella progettazione degli eventi del COMES diretti ai giovani.

E2 Produttori vs importatori, di nuovo

Ovviamente, come il linguaggio generale con cui le O.COMES comunicano ai giovani deve tenere in considerazione delle differenze tra paesi produttori e importatori, così eventi informativi ed educativi dovrebbero riflettere le stesse sfumature, sia nella progettazione, che nella comunicazione prima e durante gli eventi. Le O.COMES devono adattare il proprio modo di raccontare ai diversi contesti, promuovendo (es. con brevi video) le storie dei produttori, consumatori e volontari, sottolineando l’impatto che il COMES ha sui suoi partecipanti.

Esempio

Su internet esistono già diverse piattaforme che presentano giochi ed attività utili alle O.COMES per formare i giovani riguardo al COMES ed i suoi valori (vedi Fairtrade U.K . o Fair Share. Consultare queste risorse per progettare attività ed eventi è già un buon primo passo per riconoscere le diversità tra paesi importatori e produttori e trasmetterle ai più giovani.

E3 Contenuti e comunicazione espressamente giovani

Si consiglia alle O.COMES di lavorare sulla creazione e promozione di contenuti che siano pensati espressamente per i giovani. Dai social media agli eventi in presenza, infatti, troppo spesso le O.COMES propongono ai giovani gli stessi contenuti, argomenti e mezzi di comunicazione elaborati per un pubblico più ampio e un contesto più generale. Questo porta ad una comunicazione inefficace e allunga la distanza tra giovani e COMES.

Le O.COMES dovrebbero invece differenziare le loro attività e la loro

comunicazione, elaborando contenuti social ed organizzando eventi diretti espressamente ai giovani. In questo caso, è utile che le O.COMES sottolineino ancora una volta i legami che esistono tra COMES e temi sociali di respiro globale che importano molto alle giovani generazioni, come il cambiamento climatico, le questioni di genere, la produzione di cibo biologico e sostenibile. Sul tema del cambiamento climatico, per esempio, il COMES può rivendicare a buon diritto un posto tutto suo fra le organizzazioni e movimenti che si battono per la protezione dell’ambiente.

Esempio

Nei paesi importatori, la forma di evento più spesso utilizzata dalle O.COMES per promuovere il COMES è quella della presentazione di un libro. Questa viene usata come punto di partenza per poi discutere di tematiche relative al COMES, come appunto il cambiamento climatico, i diritti dei lavoratori, l’empowerment femminile. Per risultare più attrattivi per i giovani, queste stesse tematiche potrebbero essere trattate in, per esempio, aperitivi sociali, dove vengano serviti prodotti del COMES e dove giovani volontari possano presentare il movimento e i suoi valori ad altri giovani presenti, in una forma di educazione tra pari (vedi anche D1). Gli Swap Party sono un altro esempio di evento “giovane”, che permette però anche di presentare il COMES e sensibilizzare, in questo caso, sugli effetti del fast fashion sulle persone e sul pianeta.

E4 Perché i prezzi del COMES sono più alti? O meglio: perché quelli del mercato tradizionale sono più bassi?

Una delle più grandi barriere che impediscono l’avvicinarsi dei giovani al COMES, soprattutto nei paesi importatori, rimane il prezzo dei suoi prodotti. Dato che modificare il costo del prodotto in sé non è semplice, e visto che si basa sui principi fondatori del COMES (vedi il principio del prezzo equo), è molto importante che le O.COMES dedichino eventi ed attività di comunicazione specificatamente ad una accurata spiegazione del perché il costo dei prodotti del COMES è maggiore rispetto a quello del mercato tradizionale (o, meglio ancora, perché il costo del mercato tradizionale è più basso rispetto a quello del COMES). È veramente cruciale che le O.COMES non sottovalutino il problema del prezzo nell’attrarre i giovani, ma che ne riconoscano le difficoltà nell’accedere ai propri prodotti. Questo potrebbe essere realizzato con specifiche infografiche che spieghino i componenti del prezzo di un prodotto COMES (qual è il guadagno per il produttore, i negozi e le O.COMES stesse?), oppure con eventi dedicati a spiegare cos’è un prezzo equo e come funziona (es. il prezzo di alcuni prodotti del COMES è quotato in borsa e ne dipende). Il concetto di fondo è quello di trasformare il prezzo dei prodotti da un problema che

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allontana i giovani dal COMES in una risorsa chiave per socializzarli al movimento, e spiegarne gli elementi fondanti. Nel secondo caso, i prezzi del COMES diventano uno strumento efficace anche per attrarre i giovani nei paesi produttori.

Le O.COMES potrebbero ideare una campagna informativa sui social media dove si posti una volta a settimana l’immagine di un prodotto del COMES diviso graficamente in 3 parti, ognuna rappresentante la percentuale di guadagno che, nel processo di vendita del prodotto, va al produttore, alle organizzazioni e ai negozi. A questa si potrebbe poi giustapporre l’immagine di uno stesso prodotto proveniente dal mercato tradizionale, con la stessa spiegazione del prezzo. Ma il problema del prezzo potrebbe anche essere affrontato proponendo dei piccoli sconti per gli studenti, da applicare in specifiche circostanze: proponendo una “giornata dello studente” una volta a settimana con sconti su quei prodotti tipicamente consumati dagli studenti (caffè, pasta, zucchero…), oppure creando una “box dello studente” che contenga gli stessi prodotti scontati.

Altro suggerimento potrebbe essere quello di stabilire delle collaborazioni con le associazioni studentesche nelle università per organizzare insieme a loro eventi informativi ed attività per sensibilizzare gli studenti al tema del prezzo (vedi anche G2).

F1 Azioni di networking

La difficoltà del movimento nell’attrarre nuovi membri tra i più giovani sembra paradossale se si pensa alle problematiche sociali di cui essi si interessano oggi. I giovani sono infatti attivi in numerosi movimenti ed organizzazioni che si occupano di lotta sociale e climatica. Una delle difficoltà è che, rispetto ad altre realtà, gli eventi del COMES sono meno coinvolgenti per le giovani generazioni. Un primo passo in questo senso sarebbe quindi quello di provare ad immaginare nuove forme di eventi/ attività per far conoscere il COMES e comunicarne i valori. Come secondo passo, invece, è importante sottolineare che progettare e coordinare attività divertenti è più semplice quando lo si fa insieme ad altre realtà che già sono attive in questo senso.

Esempio Esempio

Un buon esempio di realtà che già si muovono in questo campo sono: FridaysForFuture, Fashion

DIVERTIAMOCI! Imparare ed appassionarsi a qualcosa è più facile quando ci si diverte. Questo vale soprattutto per i giovani ma anche per le O.COMES e tutto il movimento del COMES. F) PROMUOVERE EVENTI ED ATTIVITA’ DIVERTENTI E COINVOLGENTI

Revolution, Extinction Rebellion, Greenpeace etc. L’idea è quella di organizzare azioni collettive come flash mobs e mass mobs o, più in generale, attività anche creative e artistiche che siano capaci sia di coinvolgere i giovani che di comunicare un messaggio ad un pubblico più ampio. Non solo, con attività di networking con altre organizzazioni impegnate nel sociale si intendono anche attività formative gestite dai giovani per i giovani, in modo da facilitare il più possibile una diffusione orizzontale del sapere, con anche il supporto di operatori più esperti. Inoltre le tematiche del COMES possono essere rappresentate con forme artistiche differenti, come mostre, spettacoli, fanzine, podcast, canzoni. Modalità di espressione dei contenuti che si prestano molto al coinvolgimento delle scuole dei diversi livelli. Infine, si ricorda ancora una volta il ruolo dei social media. In particolare, essi possono servire alla creazione di sezioni di Q&A finalizzate a disseminare i valori del COMES attraverso campagne comunicative coinvolgenti.

F2 Eventi locali, nazionali ed internazionali

Sulla scia dell’idea di provare ad ideare attività ed eventi coinvolgenti per i giovani, si ritiene che le O.COMES non dovrebbero solo migliorare la loro capacità di fare network con realtà affini, ma anche prendere l’iniziativa per ritagliarsi un posto per sé sulla scena dell’attivismo nazionale e internazionale. Questo significa entrare a far parte attivamente delle iniziative già sviluppate da altre ONG, università ed associazioni che lavorano su temi vicini al COMES, proponendo nuove idee nel contesto di festival, campi estivi e, in generale, di eventi di mobilitazione di massa. L’idea di fondo rimane quella di facilitare una reciproca condivisione del sapere, guidata dai giovani delle diverse O.COMES a livello nazionale e internazionale.

Esempio

In questo contesto, è importante il ruolo della Giornata Mondiale del Commercio equo. Questo evento rappresenta un’enorme opportunità per presentare e promuovere il COMES ed i suoi valori, ingaggiando nuovi (giovani) volontari e attivisti con attività coinvolgenti, come accade per altre giornate internazionali come la Giornata Mondiale dei Diritti Umani o la Giornata Mondiale della Terra. Gli eventi di sensibilizzazione dedicati ai giovani hanno successo proprio perché coinvolgono altri giovani; è per questo importante che le O.COMES lavorino per creare un network che connetta i giovani a livello internazionale, in modo che anche loro possano condividere la loro esperienza sul movimento, specialmente visto che questa cambia molto a seconda di che ci si riferisca ad un paese produttore o importatore. Sarebbe inoltre interessante interfacciarsi con le amministrazioni pubbliche delle varie città e portare, per esempio, il proprio banchetto al mercato locale o a festival del gusto già esistenti che spesso animano anche le realtà locali più piccole. Infine, la creazione di un calendario comune che contenga le varie attività rivolte ai giovani faciliterebbe di molto la partecipazione dei giovani agli eventi locali, e non solo. In questo contesto, una delle azioni che potrebbe vedere i giovani coinvolti nella vita delle Botteghe del Mondo potrebbe essere quella di assegnare loro il compito di fare volantinaggio e comunicare i valori del COMES in quei luoghi maggiormente frequentati dai giovani.

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G) VALORIZZARE IL CONTRIBUTO DEI GIOVANI AL COMES

Un altro dei motivi che spesso tiene i giovani lontani dal mondo dell’attivismo in generale è una sensazione di impotenza di fronte ad un mondo che troppo spesso prende direzioni contrarie a quello in cui credono e che vorrebbero per il futuro. Ai giovani si rimprovera spesso di non essere abbastanza attivi nella società di oggi, tuttavia molto raramente vengono loro forniti gli strumenti adatti per realizzare le loro idee. Fidarsi dei giovani affidando loro un certo grado di responsabilità e supportarli nelle loro iniziative sono ulteriori azioni concrete che le O.COMES possono fare per coinvolgere i giovani.

G1 Affidare ai giovani potere decisionale

Elemento cruciale per un miglior coinvolgimento dei giovani nel movimento è riconoscere loro un maggior potere decisionale all’interno delle O.COMES. I giovani non sono solo spesso entusiasti, ma anche capaci di produrre idee innovative, oltre ad avere una conoscenza migliore dei trend attuali e dei gusti dei loro coetanei; tuttavia essi non saranno attratti (e non decideranno di rimanere attivi) all’interno di realtà che non permettono loro di partecipare attivamente alla vita dell’organizzazione e che non si fidano della loro capacità di realizzare le loro idee. È perciò fondamentale fornire ai giovani gli spazi e gli strumenti necessari ad esprimere le loro idee e punti di vista nell’area decisionale di O.COMES e Botteghe del Mondo.

Esempio

Ciò può realizzarsi in due modi: 1) attraverso la creazione di opportunità per i giovani di ideare e creare “cose” innovative, come per esempio prodotti le cui caratteristiche siano adattate ai valori, principi e stili di vita delle giovani generazioni; 2) attraverso l’inclusione dei giovani in attività tecnologiche e di comunicazione, come la gestione dei siti web o l’organizzazione di eventi.

G2 Gli Ambasciatori del Commercio Equo

Per raggiungere l’obiettivo di colmare la distanza tra O.COMES e giovani si propone anche di creare una nuova figura, quella dell’ “Ambasciatore del Commercio Equo” (sulla scia degli EU Career Ambassadors, vedi Appendice). Queste figure sarebbero responsabili e promotrici di tre principali attività. In primo luogo, di prendere contatto con scuole e università locali, in quanto esse rappresentano i luoghi dove i giovani passano la maggior parte del loro tempo. In secondo luogo, di diffondere i valori del COMES in queste e in altre realtà in cui i giovani sono attivi. Queste includono non solo altre organizzazioni/

associazioni che si battono per valori simili a quelli del COMES, ma anche, per esempio, associazioni studentesche a livello di scuola superiore ed università, che già coinvolgono i giovani in eventi ed attività a scopo sociale e che per questo potrebbero essere interessate a sinergie con le O.COMES. Infine, i COMES Ambassadors potrebbero avere il ruolo di gestire attivamente tutti quegli aspetti del COMES che maggiormente coinvolgono i giovani, come la discussione sui danni creati dalla fast fashion, o sull’importanza dell’agricoltura per il tessuto sociale ed economico di questi paesi.

Esempio

Gli Ambasciatori del Commercio Equo, una volta in contatto con associazioni studentesche universitarie, sarebbero presenti agli eventi delle associazioni per rappresentare il COMES e i suoi valori, e potrebbero loro stessi organizzare e promuovere eventi specifici dedicati al COMES e diretti ai giovani, sempre in coordinamento con le altre associazioni. Potrebbero anche essere intitolati a gestire un indirizzo email a cui gli studenti possano scrivere in riferimento a qualsiasi dubbio sul movimento, o nel caso volessero organizzare un evento di sensibilizzazione ed avessero bisogno di qualcuno che parli della relazione tra il COMES ed altre problematiche sociali ed ambientali, o in caso avessero solo il desiderio di diventare volontari o di cominciare un tirocinio in una O.COMES.

H) ATTIVITÀ ESPERIENZIALI PER I GIOVANI

Non c’è modo migliore di imparare qualcosa che facendone esperienza in prima persona. Ai giovani non dovrebbe infatti essere solo chiesto di contribuire al movimento, le O.COMES dovrebbero anche offrire loro opportunità di fare esperienza e toccare con mano il mondo del COMES. Una volta conosciuto questo mondo in prima persona, magari in modo divertente e coinvolgente, decidere di farne parte come volontario/operatore diventa molto più automatico.

H1 Produttori con importatori, questa volta

Alle O.COMES spetta anche il compito di promuovere contatti concreti tra i giovani e le diverse realtà del COMES, in particolare con i produttori. Questo potrebbe essere implementato con diverse “Esperienze COMES”, che vanno da visite sul campo alle piantagioni e agli impianti di produzione dei produttori, a possibilità di stage/ tirocini all’interno

delle

O.COMES, o addirittura proposte di ecoturismo e soggiorni solidali per esempio nei villaggi dei produttori. Questo non solo aiuterebbe i giovani a conoscere in prima persona i meccanismi e gli aspetti positivi del COMES, ma anche a valorizzare e collegare ancora meglio il network di O.COMES già presente

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su larga scala. Le “Esperienze COMES” come quelle appena citate sarebbero una soluzione attraente per avvicinare i giovani al COMES. Non solo, esse rappresentano anche una grande opportunità per le O.COMES stesse di raccogliere buone prassi e formare i giovani, rendendoli sostenitori attivi di consumo responsabile e sviluppo sostenibile anche con altri giovani.

Esempio

Un esempio? Il progetto YPSE! La formazione di giovani a livello nazionale e internazionale attraverso il progetto YPSE ha permesso a giovani da tutto il mondo di fare esperienza in prima persona di come i prodotti del COMES vengono prodotti, di parlare a quattr’occhi con i produttori e membri delle altre organizzazioni partecipanti, di conoscerne desideri, problematiche e punti di vista, imparando così i valori del movimento e facendoli propri. Non solo, le attività del progetto hanno permesso ai giovani di entrare in contatto tra di loro e creare sinergie che vanno oltre i risultati del progetto stesso.

H2 Una piattaforma comune per le Esperienze COMES

Per facilitare il processo di selezione delle esperienze a cui partecipare, si potrebbe poi pensare alla creazione di una piattaforma comune (per esempio, a livello internazionale sul sito di WFTO, o su quelli delle diverse O.COMES a livello nazionale) dedicata proprio ad informare i giovani riguardo le opportunità di stage/tirocini, di turismo responsabile o anche solo di visitare le diverse O.COMES. Questo sarebbe un ulteriore modo di coinvolgere i giovani e di rafforzare ulteriormente le relazioni, anche quelle oltre confine, tra le organizzazione del network del COMES.

I) UNA NUOVA GENERAZIONE DI GIOVANI CONSUMATTIVISTI

I giovani non costituiscono solo una risorsa per diffondere i valori del COMES ad altri giovani ed al pubblico in generale, essi rappresentano anche un gruppo di potenziali consumatori! Nuovamente, però, maggior attenzione va prestata al tipo di prodotti che sono presentati ai giovani ed a come vengono pubblicizzati.

I1 Azioni mirate alla promozione della vendita di prodotti ai giovani

Mentre la qualità dei prodotti del COMES e il loro inestimabile valore etico spesso compensano i prezzi più alti agli occhi dei consumatori con una posizione economica migliore, lo stesso non accade per i consumatori più giovani. Questi sono spesso studenti o lavoratori con un salario modesto e, per questo si ritrovano a non essere nella posizione di scegliere i prodotti del COMES, anche se ne riconoscono il valore, a causa del loro budget ristretto. Oltre ad agire sul prezzo stesso e sulla sua comunicazione (vedi E5), esistono una serie di soluzioni per affrontare questo problema, che dipendono ovviamente dal contesto e dal gruppo di giovani a cui ci si interfaccia (studenti universitari, giovani lavoratori, etc…).

Che siano soluzioni a lungo o a breve termine, tuttavia, il punto di partenza per le O.COMES dovrebbe essere quello di investigare e comprendere meglio le abitudini di consumo delle giovani generazioni (quali categorie di prodotti acquistano, quanto frequentemente comprano, per quali ragioni, chi e cosa influenza le loro scelte di consumo…), anche coinvolgendo attivamente i giovani stessi in queste valutazioni, anche attraverso iniziative mirate ai giovani o ideate e realizzate da loro per i loro coetanei. Questa è infatti una attività a lungo termine che potrebbe addirittura portare a un ripensamento della struttura delle Botteghe del Mondo e della loro offerta di prodotti. Altro aspetto collegato è, ancora una volta, quello comunicativo. Per raggiungere i giovani consumatori, infatti, è necessario impostare campagne comunicative che siano mirate proprio ai giovani, pensate per andare a toccare la loro sensibilità e i loro gusti, e pubblicate sui media che essi maggiormente frequentano (e quindi, i social media).

Esempio

Coinvolgere i giovani nel processo di valutazione delle abitudini di consumo dei loro coetanei potrebbe voler dire per esempio, progettare una traccia di intervista (compito che potrebbe spettare ai giovani tirocinanti nelle O.COMES, per esempio) da proporre a giovani visitatori delle Botteghe del Mondo, o per le strade delle città, condotta da giovani volontari. Proporre che

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siano i giovani stessi ad intervistare altri giovani in un contesto informale non solo facilita la raccolta dati (i giovani saranno meglio predisposti a rispondere alle domande di altri giovani), ma permette anche di socializzare le giovani generazioni al COMES in maniera rilassata. Queste interviste potrebbero essere filmate e postate sui social media sotto forma di storie/quiz ai quali gli utenti possano rispondere in maniera interattiva. Come azioni a lungo termine, invece, le O.COMES potrebbero decidere di progettare una linea specifica di prodotti per i più giovani, che tenga in considerazioni differenze di età e quindi di domanda, che includa offerte a prezzo ridotto, e/o con un packaging adatto ai consumatori più giovani (es.: packaging che non impatta sull’ambiente, più mirato anche da un punto di vista del design estetico).

5.I GIOVANI DEL PROGETTO YPSE:

• THE VOW-Volunteer for a Sustainable World Project

Il progetto VoW (Volunteering for a Sustainable World), co-finanziato dall’Unione Europea, tratta del ruolo del volontariato in Europa come uno dei motori più importanti dell’impegno sociale in generale, e nel COMES. VoW ha da un lato l’obiettivo di fornire ai volontari conoscenze e competenze necessarie ad esercitare un impatto significativo sull’economia sostenibile e, dall’altro, di sviluppare le capacità degli operatori del COMES nel coinvolgere i giovani nelle loro attività, sperimentando anche nuove forme di volontariato e coinvolgimento della comunità. VoW fornisce approfondimenti sul coinvolgimento dei giovani volontari utili anche nel contesto del progetto YPSE.

• EPSA-European Students Ambassadors

La figura dell’Ambasciatore del Commercio Equo è stata modellata su quella degli “EU Career Ambassadors”, ovvero studenti eletti in diverse università europee, con una conoscenza approfondita del funzionamento dell’Unione Europea e delle sue opportunità lavorative, che servono come referenti per qualsiasi studente che voglia sapere qualcosa di più sull’Unione, sulle possibilità lavorative e di tirocinio al suo interno, o su cosa fare per candidarsi efficacemente ad una delle posizioni aperte in questo contesto. Nell’ambito del COMES, questi Ambasciatori potrebbero essere i referenti (a livello universitario ma non solo) per le domanda dei giovani sul COMES, il suo funzionamento e valori, possibilità lavorative o di volontariato e tirocinio, e che servano anche da punto di contatto con, per esempio, associazioni studentesche o altre organizzazioni affini al COMES, interessate ad organizzare eventi ed attività congiunte, sempre dirette ai giovani.

• The EU WISE PROJECT

Il progetto Eu Wise è un progetto Erasmus+ (al quale partecipa Equo Garantito, l’associazione di rappresentanza del Commercio Equo italiano) che si occupa della formazione di giovani cittadini e consumatori sui temi dello sviluppo sostenibile e consumo responsabile, con anche l’obiettivo di promuovere azioni collettive che possano a loro volta attrarre ed educare altri giovani su questi temi. Eu Wise propone quindi una serie di “azioni pilota”, realizzate dai giovani coinvolti nei paesi partner (Italia, Belgio, Polonia e Romania), che possano servire come esempi significativi di attività utili non solo a coinvolgere i giovani nel COMES, ma anche a comunicarne efficacemente i valori. Una descrizione di queste azioni, insieme ad una lista di buone pratiche per il consumo responsabile, sono scaricabili dal sito del progetto. Queste rappresentano uno strumento utile anche per le attività proposte nel contesto del progetto YPSE.

6.APPENDICE
Fairtrade U.K. Fair Share Progettoypse.altromercato.it

AUTORI DELLE LINEE GUIDA:

I principali autori di questo e degli altri prodotti del progetto YPSE sono i giovani che hanno partecipati agli incontri nazionali ed internazionali. Eccoli:

COORDINATORI DEI 3 “PRODOTTI” YPSE (Linee Guida, Manuale e Video): Giorgia Dal Fabbro, Sofia Giunta, Elena Grandi, Aldo Sorarù

Partecipanti dall’ITALIA:

Giorgia Bertozzi, Beatrice Campisi, Elena Carrea, Michela Cecconi, Agnese Ferrari, Eleonora Frasson, Laura Frigerio, Francesco Gianola, Maddalena Pace, Gemma Pinzani, Mattia Schepisi, Elisa Sella, Carla Spagnolo, Emma Zambarda

Coordinatori del gruppo di giovani YPSE italiani:

MARTA BENINI, MARTA FRACASSO (Altromercato)

Partecipanti dal KENYA: Joy Kangai, Esther Kendi, Milka Nyambura, Moureen Kiende, Gideon Mutegi, Jackson Mutuma, Daniel Rugendo, Ian Ngugi, Millicent Mwololo, Jake Ellis Kuria, Brian Murimi, Martin Wachira, Brian Aluora, Felix Onyango Timothy Mutuma

Coordinatori del gruppo di giovani YPSE del Kenya: Sally Kimotho, Charity Njoki (Meru Herbs)

Partecipanti dal PERÙ:

Anny Silupú, Claudia Vasquez, Andrea García, Karlita Zurita, Jorge Alvarado, Max Castillo, Ana Ramos, Luis Sosa, Ana Peña, Keila López, Evita Jiménez, William Chinguel, Hernán Flores, Sayby Berrú, Andrea Villarruel, Edwin Cruz, Juan Carlos Garcia

Coordinatori del gruppo di giovani YPSE del Perù: Maira Lopez, Segundo Rojas (Norandino)

Partecipanti dalla TAILANDIA:

Krongthong Pimsor, Niparat Taveprungsenakul, Nuttayaporn Sangpet, Phornchanok Wisriya, Narisara Charoensap, Piched Khammeekaen, Warinda Tirdtrakool, Watcharapol Parthumthong, Pa-Kwan Panyatona, Napawit Nonthakaew, Pimchon Puanya

Coordinatori del gruppo di giovani YPSE della Tailandia: Vitoon Panyakul, Veerasuda Sriratanasomboon, Sakonwan Kaewsomboon (Earth Net Foundation)

COORDINATORE PROGETTO YPSE, E FORMATORE INCONTRI INTERNAZIONALI: GIORGIO DAL FIUME (Altromercato, Italy)

Un grande ringraziamento all’ AREA BRAND STRATEGY di Altromercato, che ha contribuito a tutti i prodotti Ypse: ELISA COSTA, ROBERTA PEDONE, SIMONA PLACCI, MARIA POZZATO

Il progetto “YPSE-Young People for Sustainable Economy” è stato promosso e coordinato da ALTROMERCATO (www.altromercato.it), Italia

I PARTNER YPSE:

Prima edizione: September 2023

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