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Pozzuolo del Friuli - Carpeneto

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Alpinifici

Alpinifici

Un punto significativo di coinvolgimento, di aggregazione degli iscritti, al di fuori dell’assemblea dei soci, era la tradizionale gita sociale “fuori porta”, normalmente molto partecipata. Le ultime gite prima della pandemia erano abbastanza impegnative: di cinque o otto giorni, individuando delle mete dove ci si poteva rapportare con i Gruppi alpini presenti nei luoghi visitati, instaurando così nuove amicizie. Purtroppo il Covid ha azzerato anche queste bellissime esperienze. Timidamente quest’anno, nell’intento di dare un segno di fiducia, di riprenderci la sospirata normalità se pur con tutte le dovute cautele, abbiamo organizzato una giornata di gita in barca, con l’intenzione di immergerci tra le naturalezze della laguna di Marano, ossigenandoci, tonificandoci a beneficio del buon umore.

90° del Gruppo

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30 giugno 1931 – 30 giugno 2021, sono trascorsi 90 anni da quel giorno che Giuseppe Gori con altri alpini fondarono il Gruppo. A ricordo dell’evento si è tenuta una cerimonia molto semplice con la partecipazione del presidente sezionale Dante Soravito de Franceschi, del consigliere sezionale Mario Cignola, del sindaco Denis Lodolo, degli assessori Denis Greatti e Francesca Scalon. Presenti anche l’ex sindaco Nicola Turello, la figlia del primo capogruppo Vittorina Gori e tanti alpini e cittadini. Oltre al gonfalone del Comune di Pozzuolo del Friuli e il vessillo della Sezione di Udine, erano presenti i gagliardetti dei Gruppi di Terenzano-Cargnacco, Sammardenchia, Zugliano, Feletto Umberto, Basaldella, Campoformido e Virco. Nonostante la pioggia si è proceduto all’alzabandiera sulle note dell’Inno di Mameli, suonate dalla filarmonica di Pozzuolo del Friuli. Il corteo, poi, è proseguito fino alla lapide dei Caduti dove è stata posta una corona, accompagnata dalle note del “Piave”. Tutto è proseguito quindi, all’interno della sala della biblioteca con il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto. Il sindaco Lodolo ha letto le motivazioni e consegnato la pergamena al ten. col. Norbert Zorzitto, già direttore dei Sacrari del Friuli VG. Il programma è proseguito con la proiezioni di diapositive e filmati sulla storia degli alpini e dell’Ana, sapientemente spiegati dal nostro Presidente sezionale. A conclusione il capogruppo di Pozzuolo del Friuli-Carpeneto ha ripercorso la storia dei 90 anni del Gruppo stesso.

La ricorrenza del 2 giugno

La pandemia, seppure in fase di regressione, non ha consentito al nostro Gruppo di organizzare, con il necessario anticipo, la tradizionale cerimonia che il 2 giugno si celebra presso la chiesetta dedicata alla Trinità. Recenti ricerche storiche hanno evidenziato che il sacello della Trinità ha origini più antiche del 1804, quando si riteneva che la popolazione l’avesse costruito come ex voto contro un’epidemia: tanto è vero che la zona in cui è stato costruito è conosciuta con il nome “della statua della santissima Trinità”, già nel Seicento. Nel 1984, dopo un abbandono durato oltre duecento anni, gli alpini hanno voluto recuperarlo per riconsegnarlo restaurato alla comunità: da allora questa chiesetta è ancor meglio nota proprio come “chiesetta degli alpini”. Salvata dalla distruzione del tempo, questa chiesetta è diventata, grazie al nostro lavoro, un riferimento stabile nella vita di tutta Precenicco celebrato, ogni anno, con un corteo accompagnato dalla banda comunale, la Messa, la presenza delle autorità civili e di tante persone. Da quando il 2 giugno è stato riconosciuto come festa nazionale, con una festa che coinvolge la parrocchia, l’amministrazione comunale, la banda e tutti i rappresentanti delle locali

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