L sfoi vert

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Scuola Ladina di Fassa

24 Maggio 2016

L SFOI VERT RIDURRE L’INQUINAMENTO Il nostro attuale pianeta è in crescente inquinamento e questo provoca sempre più effetti dannosi per l’ambiente e per la salute. Oltre 60.000 tipi di sostanze chimiche dannose vengono usate nel mondo. Molte sono contenute nei prodotti che adoperiamo ogni giorno in casa: detersivi, deodoranti, profumi, televisori… I maggiori paesi industrializzati Stati Uniti, i paesi dell’ Unione Europea, il Giappone e la Russia inquinano maggiormente il pianeta. Per questa ragione l’Unione Europea ha adottato delle misure antiinquinamento senza risultati abbastanza sufficienti. L’inquinamento va affrontato su scala globale prendendo in considerazione una modalità di sviluppo rispettoso dell’ambiente, quindi, sostenibile.

SALUTE IN PERICOLO L’inquinamento esiste a livello mondiale. Erroneamente si pensava che tutti i prodotti inquinanti, trasportati velocemente dalle correnti d’aria, si diluissero nell’atmosfera e scomparissero. Ogni anno, da aprile a ottobre, si forma sull’Asia meridionale e sulle aree limitrofe la nube scura asiatica. L’inquinamento porta rischi alla salute. Ci sono molte probabilità di ammalarsi, a causa delle alluvioni e siccità, delle piogge acide, degli effetti tossici dell’inquinamento. Solo in India ogni anno muoiono oltre 2 milioni di persone.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha fissato il limite di polvere di 25 microgrammi m 3 di polvere. Pechino ha raggiunto 700 microgrammi m3 di polvere. 30 volte oltre il limite!

INQUINAMENTO NELLE ACQUE MARINE All’inquinamento nell’atmosfera si aggiunge quello delle acque interne (fiumi, laghi, falde acquifere) soprattutto in Cina, India e altri paesi in via di sviluppo. Il fiume Gange, nel cui bacino si concentra oltre mezzo miliardo di abitanti, è divenuto una gigantesca fogna. Quando si puliscono le cisterne delle petroliere si forma un grave inquinamento. I prodotti radioattivi che vengono rilasciati durante i test nucleari e il surriscaldamento delle acque costiere provocano un sensibile peggioramento della qualità delle acque marine. Continua a pagina 2

I colori della vita L’Amazzonia, nel 2012 e nell’aprile del 2013, ha perduto una superficie di 606 chilometri quadrati. Per farsi un’idea del livello di deforestazione che ha subito l’Amazzonia in meno di un anno, si dovranno immaginare 300.000 campi di calcio l’uno accanto all’altro.


AFFRONTARE LA CRISI IDRICA L’acqua potabile è fondamentale per la vita sulla Terra e viene rinnovata tramite le precipitazioni. Visto che viene utilizzata solo in parte, non può più bastare poiché nell’ultimo secolo la popolazione mondiale è triplicata. L’utilizzo dell’acqua potabile è aumentata di 6 volte e cresce ancora oggi a ritmo doppio rispetto a quello della popolazione: ciò implica un forte aumento del consumo idrico pro capite. Anche se le risorse idriche sarebbero sufficienti, a causa della distribuzione geografica di paesi e popolazione, la disponibilità pro capite varia fortemente. Soprattutto l’Asia meridionale, il Medio Oriente e il Nord Africa, sono oggi in situazione di stress idrico. Ci sono altre 700 milioni di persone in altri paesi in forte scarsità d’acqua. Anche l’inquinamento contribuirà al peggioramento : secondo le ipotesi nel 2020 ci sarà stress idrico per 5 miliardi di persone. Il problema verrà accentuato dall’inquinamento; questa situazione sarà più grave nei paesi meno sviluppati per via della mancanza d’acqua.

MANCANZA DI ACQUA POTABILE Nelle regioni meno sviluppate, le acque sono sempre più INQUINATE, le regioni povere (oltre 1 miliardo della popolazione) sono le più colpite dall’inquinamento delle risorse idriche. La maggior parte delle zone rurali sono prive di acqua potabile e il popolo è costretto all’acquisto di acqua

potabile dai venditori d’acqua, spendendo gran parte del loro denaro, invece i più poveri sono costretti ad usare acqua inquinata. Più di 2 miliardi e mezzo di abitanti mancano di adeguati servizi igienici e ciò aumenta l’inquinamento dei corsi d’acqua che vengono usati per uso alimentare. Devastanti conseguenze sanitarie, muoiono all’anno 2 milioni di persone per malattie diarroiche legate alla pessima qualità dell’acqua

L’ IMPORTANZA DELL’ACQUA Nelle zone residenziali del Nord America e del Giappone si consumano in media 350 litri d’acqua pro capite al giorno e in Europa 200. Nell’Africa subsahariana se ne consumano solo 10-20. Bisogna inoltre rendere più efficiente l’uso dell’acqua, soprattutto nell’agricoltura, che usa il 70% ma gran parte viene persa prima di raggiungere i campi o viene usata male. Occorre dotare di acqua potabile le popolazioni che ne sono prive perché l’acqua è un bene indispensabile che deve essere garantito a tutti. LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA La privatizzazione dell’acqua è iniziata nel 1989 in Gran Bretagna e si è diffusa quindi negli altri paesi. Nelle regioni meno sviluppate la fornitura dell’acqua è gestita da un mercato privato con un giro di miliardi di dollari. Esso è dominato soprattutto da 3 multinazionali europee di cui 2 francesi e una tedesca. Thomas Dantone, Gregorio Bonini e Gabriele Cloch

Continua dalla prima pagina INQUINAMENTO DELL’ARIA In Italia circa il 20% dei bambini hanno problemi allergici a causa dello stile di vita tipicamente occidentali: inquinamento, stress, fumo. Ogni anno si spendono un miliardo di euro legati al traffico e all’inquinamento. Tutto lo smog che produce il traffico appesantisce l’aria.

INQUINAMENTO ACUSTICO Questo inquinamento viene provocato dai bar, centri sportivi, strade, traffico stradale, traffico ferroviario, traffico aereo, stabilimenti industriali e artigianali, cantieri, discoteche, attività ricreative, attività domestiche. Il trasporto su gomma è senza dubbio la principale fonte di inquinamento acustico a livello mondiale . INQUINAMENTO LUMINOSO Quando le notti vengono illuminate con luce artificiale, viene prodotta una forma di inquinamento chiamata inquinamento luminoso. L'inquinamento luminoso non crea disturbo solo agli animali e alle piante, ma è un problema anche per l'uomo, perché l’orologio biologico inizia a sfasarsi, i meccanismi che regolano la funzionalità delle cellule funzionano male e le cellule del cervello si predispongono per la neurodegenerazione. Arianna Winterle e Tania Rasom


CRUCIVERBA

Orizzontali

3. Sfregamento delle placche 4. Lo è il metano 9. Raggruppamento di alberi 11. Massa d’aria in movimento 15. Splende nel cielo 16. Siamo circondati dalla… 17. Possono essere rinnovabili 20. È formato da 7 colori 21. Smontamento di rocce 22. Può essere elettrica 24. C’è quello australe 25. Una frana di neve 27. Né montagna né pianura 28. dove si produce energia elettrica 31. In montagna è freddo e rigido 32. Come un lago, però più piccolo 36. Può essere rinnovabile 37. Corso d’acqua 38. Ci vivono leoni, zebre, giraffe… 39. Le piante 41. Lo è quella Padana 42. Fa funzionare gli elettrodomestici

Verticali

1. Gas ricavato dal sottosuolo 2. Fonte energetica non rinnovabile 5. Quando fa freddo, viene la… 6. Cresce sui prati 7. Molte foreste sono abbattute per ricavare il… 8. Lo sono le Alpi 10. Quello d’Irlanda è un oceano di nuvole e luci 12. Bianca, nel cielo 13. Abbattimento delle foreste 14. Vento che soffia da Est 15. Vento che soffia da Sud 18. Se lo pianti, nasce un fiore 19. Il nostro pianeta 23. Il panda è in via di… 26. Lo è quello di Garda 29. Può essere idraulico 30. Il 71% del pianeta è costituito da… 33. Maremoto 34. Etnie 35. Tutti gli animali 40. Distese di erba

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NIENTE NEVE

NIENTE DIVERTIMENTO 4


C’ERA UNA VOLTA IL CIELO STELLATO

LA DEFORESTAZIONE Il disboscamento indica l’eliminazione della vegetazione arborea nei boschi e nelle foreste. Le ragioni per cui avviene possono essere sia negative che positive; o per la cura dei boschi cioè le piante malate, vecchie e bruciate oppure per la produzione di legname, edifici e strade. I boschi e le foreste non hanno tutti la stessa importanza dal punto di vista ambientale, e quindi anche la scelta del luogo del disboscamento deve essere eseguita con cura. Da sempre si disbosca per ricavare la legna da ardere per il riscaldamento domestico, come materiale da costruzione oppure per i terreni destinati all’agricoltura, al pascolo e all’espansione urbana. Il metodo che viene utilizato per la deforestazione si chiama “Taglia e brucia”, cioè si abbattono gli alberi e poi si brucia il sottobosco rimanente. Una volta terminata l’incendio si depositata della cenere che fertilizzerà

il terreno. Le piante verdi aiutano a mantenere stabile l’anidride carbonica nell’atmosfera. L’utilizzo di combustibili fossili ed il disboscando stanno causando l’aumento di anidride carbonica nella atmosfera che ha diretta influenza in fenomeni come l’effetto serra e il riscaldamento globale. Gli effetti negativi del diboscamento sono numerosi e comprendono: 1. Biodiversità in perdita; 2. Diminuzione di irraggiamento solare, assorbimento di anidride carbonica e rilascio di ossigeno; 3. Effetto serra; 4. Desertificazione nei territori secchi; 5. Erosione, frane e smottamenti nei territori piovosi e collinari; 6. Inquinamento degli ecosistemi acquatici (a causa del dilavamento delle acque); 7. Sottrazione di risorse per le popolazioni indigene.

Melany, Silvia e Romina

IL FIUME GANGE ALLERGICO AI CICLISTI Uomo a terra Era andato a prendere un po’ d’acqua al fiume Gange per dissetarsi, lontano 30 metri dal fiume trovato morto con affianco la propria bicicletta. Il detective Josh ci ha messo parecchio tempo per capire cosa gli fosse successo realmente ma finalmente capì la giusta causa di morte. Prima si credeva che fosse caduto in bici per le ferite riportate in testa e in tutto il corpo, dopo però analizzando bene l’interno del corpo del povero cadavere, si scoprì che era morto bevendo l’acqua del fiume Gange. Solo che la sostanza ingerita gli fece effetto più tardi e quindi la morte è arrivata poco dopo essere risalito in bicicletta. Il fiume Gange; il grande fiume sacro per gli Indiani, è il più inquinato del subcontinente con 3 miliardi di litri di acque reflue. La vita di un induista è incompleta senza poter farsi il bagno nelle sue acque, archetipo di sacralità. Ogni anno si immergono milioni di indiani in un rituale di preghiera e purificazione. Molte delle città indiane non hanno una rete fognaria e degli impianti di depurazione ed inoltre c’è la mancanza di servizi igienici e degli scarichi industriali; le concerie, le distillerie e le fabbriche di carta e zucchero che contaminano i fiumi con metalli pesanti, agenti chimici e sostanze tossiche non smaltabili. Si dovrà gestire meglio la situazione se si vorrà continuare a usare l’acqua come uso domestico(indispensabile), agricolo e rituale. Melany Locatin

Quanti di noi alla notte di San Lorenzo si sono messi a osservare il cielo nella speranza di avvistare una stella cadente? Quanti di noi, almeno una volta nella loro vita, si sono meravigliati di quante piccole luci si vedevano in cielo? La cosa sorprendente è che non ne vediamo nemmeno la metà di quelle che sono visibili dal pianeta. Questo è dovuto a una grave forma di inquinamento, l’inquinamento luminoso. Molti sottovalutano questo problema oppure non ne sanno nemmeno l’esistenza, ma una scorretta illuminazione può causare gravi problemi fisici all’uomo come la miopia e possibili alterazioni ormonali, agli animali disturbi della riproduzione e alle migrazioni e alle piante alterazioni ai processi fotosintetici. Ma la luce può essere un ostacolo anche per gli studi scientifici; pensate quante scoperte sono state fatte guardando il cielo, perciò si consiglia sempre di usare la luce solare a nostra disposizione. Quando la luce naturale non è più sufficiente, si usufruisce di quella artificiale ed è qui che avviene il danno. La luce che si disperde verso l’alto illumina le particelle nell’atmosfera e le molecole che la compongono: così si crea uno sfondo luminoso che nasconde la luce delle stelle. Per ridurre l’inquinamento luminoso basta seguire queste tre norme: - La regola fondamentale per limitare l’inquinamento è non sovrailluminare. Usare la luce necessaria per illuminare ogni singola camera. - Usare luci che permettono di alzare o abbassare la luminosità. Così in varie fasi della giornata puoi usare la luce più adatta e produci meno inquinamento. - Minimizzare la dispersione diretta di luce da parte degli apparecchi di illuminazione al di fuori delle aree da illuminare. Anastasia Costantino Fisichella


IL GORILLA La scomparsa dei gorilla

DISCARICHE ABUSIVE UCCIDONO Muore a Napoli dopo aver bevuto acqua inquinata

Un uomo di circa 47 anni è morto nel suo appartamento a Napoli; dopo aver bevuto dell’acqua presa dal rubinetto si è sentito male e dopo circa 30 minuti di agonia è deceduto. La causa del decesso è attribuita ad un’intossicazione causata da del percolato che era presente in quantità molto alta nell’acqua che l’acquedotto principale porta e distribuisce alla gran parte delle case della città. Ma cos’è il percolato e da dove viene ? Il percolato è un liquido che si forma quando i rifiuti si decompongono, questo è altamente tossico già che può essersi formato dalla decomposizione di rifiuti come batterie o farmaci; si presume che questo liquido si sia infiltrato nel terreno e sia finito nella falda acquifera da dove l’acquedotto prelevava l’acqua. Ma come mai questo liquido era in questa fonte d’acqua ? La colpa viene attribuita alle varie discariche abusive che si trovano sparse su più o meno tutto il territorio italiano. La maggior parte di queste discariche abusive si trova nel sud Italia ma ce ne sono anche al nord; ad esempio in Veneto ce ne sono 9 tra cui 5 a Venezia. La regione con più discariche abusive è la Campania che ne conta ben 48, ma per fortuna ci sono anche due regioni che sono completamente prive di discariche abusive: Trentino e Val d’Aosta. Ma che cosa sono le discariche abusive ? Le discariche abusive violano tutte le norme che una discarica dovrebbe avere, ad esempio tutti i rifiuti sono buttati alla rinfusa in buchi o vengono

sotterrati senza alcuna protezione che impedisce alle varie sostanze tossiche tra cui il percolato di infiltrarsi nel terreno. In queste “strutture” vengono depositate addirittura scoree radioattive che entrano nel percolato che entra nel terreno e nelle falde acquifere e nel veronese si è anche verificato un caso dove in queste discariche si sono trovati delle salme che erano nel cimitero. Questi ammassi di rifiuti oltre a inquinare le falde acquifere inquinano l’aria perché emettono anche dei vapori, e poi inquinano il terreno; ad esempio se la discarica si trova vicino a una coltivazione è probabile che essa in poco tempo muoia. Queste discariche spesso vengono controllate dalle organizzazioni criminali o dalla mafia che gestisce un traffico di rifiuti che consiste in un buon affare economico, ma è anche illegale. Questa grande emergenza è particolarmente accentuata in Italia ma anche nel resto del mondo è presente. In Italia queste discariche oltre a causare un gravissimo danno ambientale causono un danno economico che è dato da una multa di 40 milioni di $ che ci è stata imposta dalla corte di giustizia europea. Per risolvere il problema di queste discariche è in atto un piano di bonifica delle zone coinvolte in questo inquinamento. Anche se il numero delle discariche abusive è diminuito notevolmente in questi ultimi anni il lavoro per disintossicare queste zone e ancora molto lungo.

Luca Vuerich

I gorilla appartengono alla famiglia degli ominidi ed è la specie che si avvicina di più a noi, ma anche quella che subisce più attacchi per colpa dell'uomo. Il gorilla è spesso vittima della violenza umana e protagonista del commercio illegale e del bracconaggio. È un animale molto grande, con il pelo nero e folto. Le fitte foreste dell'Africa centrale e occidentale garantiscono ai gorilla tutto il cibo che serve per soddisfare le esigenze della loro dieta vegetariana: si nutrono di radici, frutta, germogli, corteccia e polpa degli alberi. Delle poche centinaia di gorilla di montagna rimasti al mondo, più della metà vive nelle foreste che ricoprono i Monti Virunga, in Africa centrale. Le foreste in cui questi animali sopravvivono si estendono fra Ruanda, Uganda e Repubblica Democratica del Congo: un'area piena di guerre e di conflitti che hanno purtroppo coinvolto anche i gorilla.

Nonostante l'aspetto imponente, i gorilla sono animali pacifici, tranquilli e in cattività i gorilla hanno dato prova di essere animali molto intelligenti, in grado anche di imparare il linguaggio dei segni. Nel mondo ce ne sono meno di mille. Questa specie rischia l'estinzione, infatti l'Africa ha chiesto un aiuto all'Europa per salvare gli 880 esemplari rimasti.

“Salvare il gorilla di montagna significa salvare il Cuore Verde dell’Africa, la sua straordinaria natura e i villaggi e le comunità che vivono nel meraviglioso Parco del Virunga”

IsabellaPratesi


LA REGINA DEI CIELI L’aquila reale da sempre protetta nelle alpi

Gli ultimi 880 gorilla sono scampati al bracconaggio e alla deforestazione selvaggia che negli ultimi anni ha fatto scomparire la specie del 75% la cui carne chiamata bushmeat purtroppo fa gola a tanta gente, ma non sono ancora del tutto in salvo. Sul mercato del commercio illegale, un piccolo di gorilla è venduto ad una somma che va da 15.000 a 40.000 dollari nei mercati africani, la sua mano viene venduta come trofeo a meno di 6 dollari e un chilo di carne di gorilla vale da pochi centesimi a pochi dollari, una vera e propria strage.A peggiorare di più la situazione è il problema con il petrolio, che incombe nell’area situata tra Congo, Uganda e Ruanda dove loro vivono. Gli 880 gorilla sopravvivono solo in due aree, tra il Parco Nazionale del Bwindi e il Parco Nazionale del Virunga. Il Parco Nazionale di Virunga è patrimonio Unesco e ospita tanti animali in pericolo. Nel mondo sono rimasti meno di 900 esemplari di gorilla di montagna e circa la metà vive proprio in questo parco. E’ attiva una pattuglia aerea che tiene sotto controllo i gorilla di montagna. Con questo stratagemma negli ultimi 30 anni la popolazione dei gorilla del parco è quasi raddoppiata, ma per i ranger il pericolo di perdere la vita è sempre molto elevato. La causa maggiore però è la deforestazione. Le ragioni per cui avviene possono essere negative e positive; o per la cura dei boschi oppure per la produzione di legname ed edifici. Si disbosca per ricavare la legna da ardere per il riscaldamento domestico, come materiale da costruzione oppure per i terreni destinati all’agricoltura. Si brucia il bosco e poi le ceneri che si depositano andranno a fertilizzare il terreno. Il disboscando sta causando l’aumento di anidride carbonica nella atmosfera che ha diretta influenza in fenomeni come l’effetto serra e il riscaldamento globale, ma anche l’uccisione di molti animali e in questo caso di tanti gorilla.

Melany Locatin

In tutta l’Italia è presente in proporzione variabile l’aquila reale, ma le alpi sono sicuramente il luogo più popolato di questa specie sedentaria. E’ la più maestosa delle aquile e come dimensione fra le più grandi. L’impressione immediata è di un uccello forte, potente, con caratteristiche di uccello da preda. Ha una lunghezza di circa 80 cm, un’ apertura alare di circa 200-240 cm ed il suo peso varia dai 3 ai 6 kg. Come in molte specie la femmina è di dimensioni maggiori rispetto al maschio di circa un 20%. Una sua caratteristica consiste nella maggior grandezza del dito posteriore che insieme alle atre dita formano un artiglio dalla presa mortale di oltre 15 cm e che costituisce la vera arma con cui essa cattura e uccide le sue prede. La sua vista riesce a distinguere anche il più piccolo movimento di una preda fino a 8001000 metri di distanza. Durante la formazione e durante la vita di coppia dell’aquila che è monogama, rimane fedele al suo compagno per tutta la vita fino alla morte. Lo spazio vitale dell’aquila reale è molto ampio, spazia dai prati sovrastanti i centri abitati fino alle montagne di alta quota. Per procacciarsi il cibo lo spazio è molto ampio e variabile, costituito da canaloni montani, vallate e pascoli di alta quota, dove può trovare le sue prede preferite, costituite da caprioli, marmotte, scoiattoli, rettili, galli forcelli, pernici, lepre comune e lepre bianca, coturnici e qualche giovane camoscio. Inoltre, in assenza di cibo mangia anche carcasse di animali, morti per la troppa neve caduta nei lunghi e rigidi inverni. Ancora in dicembre, il maschio dell’aquila reale incomincia a segnare i confini del territorio con una serie di voli ad ampi cerchi eseguiti ad alta quota, intervallati da frequenti picchiate e veloci risalite. Questo tipo di volo introduce i veri e propri voli di accoppiamento, che sono compiuti prevalentemente dal maschio.

Un’altra scena per conquistare la femmina è l’offerta di un dono da parte di un maschio costituito da una preda di piccole dimensioni dove il maschio tenendo tra gli artigli la piccola preda, si alza veloce volando sopra la femmina che attenta ne segue le evoluzioni; poi esso allenta la presa, il dono cade. La femmina che gira con cerchi sempre più stretti segue la caduta dell’omaggio e lo prende con una mezza giravolta. Nel proprio territorio una coppia dispone di più nidi, il numero è molto variabile e si aggira mediamente intorno ai 4-5 nidi. La nidiata delle aquile reali conta di regola 2 uova, con 3 una eccezione e con 4 una rarità. Il compito di covare è affidato principalmente alla femmina. Molto critico il periodo della cova che con minimo disturbo, spesso causato dall’uomo, l’aquila può abbandonare il nido causandone la perdita di nascite. Il compito di fornire l’alimentazione per la coppia spetta quasi esclusivamente al maschio. Nei primi giorni di vita dei nascituri la femmina non abbandona mai i suoi piccoli, non esce mai dal nido, essi sono creature completamente indifesi, proteggendoli dai vari cambiamenti climatici repentini di alta quota. Durante la fine del secolo scorso ci fu una persecuzione subita sulla specie dove le motivazioni che spinsero l’uomo all’uccisione del rapace ebbero origine da diversi fattori. Si credeva fosse pericolosa nei confronti dell’uomo, era molto ambita come trofeo dai collezionisti che pagavano alte cifre per poter farla ammirare nelle esposizioni faunistiche. L’incentivo costituito da un premio in denaro stabilito dai governi di quasi tutti i paesi europei, premio pagato per ogni capo abbattuto. Anche tra i pastori si sviluppò una caccia spietata perché pensavano uccidessero i loro agnelli. Soltanto dopo il 1950 ci fu una prima legge per la protezione del grande rapace. Da quel momento divenne animale apprezzato e salvaguardato da tutte le generazioni umane. Giulia Brunel


PROGRAMMA La scuola oggi si fa green: in ogni spazio si trovano informazioni, curiosità e attività per scoprire qualcosa di più sull’uomo e la natura. Ogni classe ha sviluppato una tematica diversa inerente il tema ‘‘ambiente e salute’’: In ogni aula una scoperta! Buona visita! IC Mostreranno un albero e ci saranno i ragazzi del laboratorio sociale a spiegare come si lavora il legno e come si arriva ad un lavoro finito. Hanno creato un viso di un uomo con gli oggetti del bosco, poi ci sarà un video sui fenomeni naturali, un Power Point sulle erosioni, sul disboscamento e sulle frane. Infine si potrà ascoltare la canzone ‘‘Il canto delle creature”. IIIC Mostreranno la rappresentazione della foresta Amazonica, un video del My Alaska e sull’ambiente. Ci saranno dei giochi in tedesco, la canzone ‘‘Titanic’’ cantata e suonata, verrà suonata una canzone con il «Glass Armonium», con gli xilofoni e verrà cantato un rap. Ci sarà un Power Point riguardante le canzoni sull’ambiente e sull’inquinamento. Verrà illustrato un simbolo del riciclaggio e un video in cui sarà mostrato come è stato realizzato. Infine ci sarà un cartellone a forma di albero compreso nelle religioni e verrà mostrato il Tour Buider.

IIID Mostreranno la sigla FSC e dei giochi in tedesco, delle ricette in inglese, un gioco dell’oca sul tema dell’ambiente e dei cartelloni di scienze II D Mostreranno un video sulla natura, un cartellone sui decompositori, i vari tipi di alberi che ci sono in Europa, un albero di lana, un cartellone delle varie stagioni, le case degli animali in tedesco e gli stemmi della Val di Fassa. II C Mosteranno dei cappelli fatti con materiali raccolti nel bosco, un video sull’energia dell’Europa, i simboli del riciclaggio e fiori, i vari tipi di alberi e un Power Point sul legno e cosa ci si può fare. Ci saranno i balletti degli orologi, una band suonerà e verrà cantata la canzone ‘‘Cielo d’Irlanda’’. ID Ci sarà un percorso sensoriale, un gioco dell’oca in tedesco e mostreranno i 5 regni, dei cappelli cinesi e un albero e ci saranno i ragazzi del laboratorio sociale a spiegare come si lavora il legno e come si arriva ad un lavoro finito.

L’INQUINAMENTO ACUSTICO Viene causato da un'eccessiva esposizione a suoni e rumori di elevata intensità. Questo può avvenire in città e in ambienti naturali. “l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le normali funzioni degli ambienti stessi”. Tra le sostanze chimiche inquinanti più tossiche troviamo le diossine, usate nella produzione di diserbanti. L'inquinamento da diossina causa problemi sanitari a uomini e animali, provoca un aumento considerevole di morti prenatali e nascite di bambini affetti da gravi malformazioni. Tristemente noto è l'episodio (disastro di Seveso) accaduto in Italia nel 1976, a Seveso, dove da un reattore di uno stabilimento per la produzione di triclorofenolo si sprigionò una nube tossica contenente diossina, causando gravi inconvenienti per l'uomo e l'ambiente. Le piante verdi o comunque in generale le piante aiutano a mantenere stabile la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera (attraverso la fotosintesi clorofilliana). L'utilizzo di combustibili fossili ed il diboscamento stanno causando un aumento di CO2 nell'atmosfera, che ha diretta influenza in fenomeni come l'effetto serra ed il riscaldamento globale. Gli effetti negativi del diboscamento sono numerosi. Maria Sole Tarquini

LE SABBIE MOBILI DELLE OASI DIVENTANO CARNIVORE Un uomo italiano è stato risucchiato dalle sabbie mobili vicino a un’oasi L’uomo è andato con la famiglia a fare un tour nel deserto del Sahara. Il padre si è perso ed è andato a cercare la famiglia in un’oasi ma l’uomo è sprofondato nelle sabbie mobili e urlando. Un altro gruppo ha sentito e sono corsi per salvarlo ma li vicino c’era un signore con una jeep e l’hanno legato e tirato fuori. Pochi secondi ancora sarebbe morto e soffocato.

Perché si formano le sabbie mobili ? Le sabbie mobili sono strati di sabbia depositati dalle acque. Si formano dove c’è acqua che sale dal basso verso l’alto e ci sono in prossimità di fiumi rive dei laghi o del mare e zone paludose. Le sabbie mobili sono dei terreni uguali e un terreno sabbioso. Le sabbie mobili

possono essere delle trappole perché è molto difficile appoggiarsi al terreno solido. Per uscire da soli non bisogna fare movimenti bruschi ma sdraiarsi sul dorso e fare il “morto” come in piscina e cercando di “nuotare” verso la terra ferma.

Perché nei deserti vi è una forte escursione termica ? Nei deserti tropicali la temperatura può superare i 50°C all’ombra mentre di notte può scendere sotto i 0°C. Al tramonto il calore si disperde molto velocemente perché non c’è vegetazione. Nel deserto del Gobi in Mongolia la temperatura in inverno può scendere fino a -30°C e in estate può arrivare fino a +40°C.

Perché nei deserti si incontrano le oasi ? Nei deserti si incontrano le oasi perché di lì passano le falde acquifere e si formano le pozze. Attorno si accalcano le vegetazioni che possono essere ricche e rigogliose e si possono trovare anche insediamenti abitati. Perché si formano le dune ? Le dune sono accumuli di sabbia formati dal soffio del vento. E si formano soprattutto se il vento soffia solo da una direzione e creano una forma a collinetta. Le dune di sabbia più alte sono quelle del Sahara che vengono chiamate “erg” e sono alte a 400 metri di altezza e le loro creste si estendono fino a 5 chilometri. Caterina Mazzel


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