Un Modo di Essere (a modo mio)

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Patrizia Succurro

Un Modo di Essere (a modo mio)

BenEssere e Promozione della Salute

Alpes Italia srl - Via Romagnosi, 3 - 00196 Roma tel./fax 06-39738315 – e-mail: info@alpesitalia.it – www.alpesitalia.it


© Copyright Alpes Italia srl - Via G. Romagnosi, 3 – 00196 Roma, tel./fax 06-39738315 I Edizione, 2019

Patrizia Succurro Recruiting&Assessment Specialist-Talent Acquisition, Employer Branding Ambassador, Equity&Inclusion Specialist, Coach e Counsellor. In azienda dal 1988 già area quadri nel ’95, ha avuto modo di sviluppare competenze necessarie per comprendere appieno le dinamiche organizzative e le strategie d’impresa ma soprattutto di Human Resource, mettendole a frutto con spirito d’iniziativa e molta autonomia. Dice di sé: “Faccio delle mie passioni la mia Vita o quantomeno ci provo”. Tesso ogni giorno il fil rouge della filosofia: “sii per gli altri ciò che sei per te stesso” o “non sei”, attraverso la forte convinzione che la conoscenza vada condivisa e che le attitudini concorrano ad esprimere il valore della persona. Mamma di due fanciulle, mantengo sempre vivi i miei interessi che navigano tra cinema, viaggi, buona cucina. Scrittrice per passione. Amo gli sport estremi. Laureata, Specializzazione professionale in Organizzazione Gestione Risorse umane, Coaching and Recruitment Certification, Talent Measurement Certificate, SalesForce Certificate, Master in Counselling e Sviluppo Organizzativo (per Leader Efficaci e Promozione della Salute). Interessi: Arte, Avventura e Cultura, Sostenibilità Ambientale Sociale Culturale.

TUTTI I DIRITTI RISERVATI Tutti i diritti letterari e artistici sono riservati. È vietata qualsiasi riproduzione, anche parziale, di quest’opera. Qualsiasi copia o riproduzione effettuata con qualsiasi procedimento (fotocopia, fotografia, microfilm, nastro magnetico, disco o altro) costituisce una contraffazione passibile delle pene previste dalla Legge 22 aprile 1941 n. 633 e successive modifiche sulla tutela dei diritti d’autore.


La Vita è un Miracolo che siamo chiamati a compiere giorno dopo giorno non solo nel migliore dei modi ma apprendendo ogni giorno di noi per il giorno a venire Patrizia



Indice Premessa...........................................................................................................

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Presentazione di Patrizia Succurro............................................................ XIII

Prima Parte Salute e Salutogenesi Introduzione ......................................................................................................

1

1 Cenni generali di carattere storico, economico, sociologico ......................

3

1.1 Salute psicosociale, i primi passi ..............................................................

3

1.2 Salute psicosociale dal punto di vista economico ..........................................

4

1.3 Economia e salutogenesi ..........................................................................

6

1.4 Salute e salutogenesi, le forze di resilienza ................................................

7

2 Punti di vista e argomentazioni a supporto ................................................

11

2.1 Le fonti della Salute: fisica, psichica e spirituale .......................................

11

2.2 La Resilienza e il nostro Tempo ...............................................................

15

2.3 Dalle fonti della Salute, verso la sua promozione .....................................

18

2.4 Promuovere la Salute ...............................................................................

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Un Modo di Essere (a modo mio)

Seconda Parte La Promozione della Salute Introduzione ......................................................................................................

23

3 La Carta di Ottawa ......................................................................................

29

3.1 La Carta di Ottawa per la Promozione della Salute ..................................

29

- Individuo e Salute ................................................................................. - Osservatorio Mondo del Lavoro e Salute .................................................. - Equity & Inclusion, IndividualitĂ e Valore ..............................................

32 33 33

3.2 Studi di Settore per lo scenario di riferimento ..........................................

35

- Individuo e SocietĂ ................................................................................. - Empowerment ........................................................................................ - La Salute nei luoghi di lavoro ................................................................. - Stress da Lavoro-Correlato ...................................................................... - Conseguenze individuali ed organizzative: fattori di rischio ......................

36 37 38 39 44

4 Promuovere la Salute ed il Ben-Essere .........................................................

49

4.1 Cosa significa promuovere la salute ed il ben-essere: azioni a supporto .....

49

4.2 Promozione della Salute e Psicologia della salute ......................................

54

4.3 Dalla Psicopatologia alla Promozione della Salute: i vantaggi ...................

56

4.4 I Servizi per la Promozione della Salute ...................................................

60

Terza Parte Investimenti ed In-Formazione sul tema Introduzione ......................................................................................................

63

5 La Promozione della Salute come Investimento .........................................

65

5.1 La situazione italiana ...............................................................................

65

5.2 In-Formazione a favore della Promozione della Salute .............................

68

5.3 Il sociologo della salute efficace ................................................................

69

5.4 I programmi a favore della Promozione della Salute nei Luoghi di Lavoro .....

71

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Indice

6 Formazione e In-Formazione sul Promuovere Salute e Ben-Essere ............

75

6.1 I principi della prevenzione .....................................................................

75

6.2 La promozione della salute in pratica: aree di intervento ed empowerment ....

76

6.3 Il corso di formazione: Promuovere la Salute ed il Ben-Essere. Metodologia dell’Approccio Centrato sulla Persona ............................. 83 6.4 Il Corso di Formazione: Promuovere la Salute e il Ben-Essere. Fare Empowerment ................................................................................

85

Conclusioni....................................................................................................

89

Allegati Glossario dell’essere bene (ben-Essere) .............................................. 93 Cenni storici .......................................................................................

102

La Consulenza Formativa, a Modo MIO: il Progetto “Downshifting” ...............................................................

113

Bibliografia............................................................................................................... 119 Sitografia................................................................................................................... 123

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Premessa Scelgo di condividere insieme ai lettori alcune pagine dei miei scritti, dei miei appunti di Donna con la maiuscola, così come con la maiuscola scrivo la parola Persona. Condivido un’agenda di pensieri su tutto ciò che osservo, leggo, scrivo, e che credo possa aiutare nell’elaborazione e nell’approfondimento delle tematiche con cui ci confrontiamo quotidianamente nelle molteplici stagioni della vita: diversi sistemi valoriali e diverse prospettive di veduta, differenze di ruolo o di genere. Un insieme di fattori che arrivano a rappresentarci come Persona, educando il nostro “modo di essere” e rendendolo “un modo di essere”. In un mio precedente libro avevo titolato con “L’Età di un Passato” una stagione emozionale, per l’appunto l’età di un passato, la maturità del presente. Ma a quale età del nostro passato ci riferiamo? Quale passato ritroviamo nel nostro presente? Possiamo attribuire un’età, intesa come genere (emozioni, crescita interiore, esperienza, equità e inclusione; in una frase anche soltanto “qualità della vita”) e al contempo come gender, invocando la valorizzazione delle differenze, senza lacci ideologici né vincoli di appartenenza? Non avrei scelto di pubblicare questo scritto in modo così tradizionale (piuttosto che sul web) se non mi fossi riferita a tematiche, in termini di experience, già precedute negli anni da studi sul “work-life balance” ed oggi approdate ovunque. Lo pubblico proprio per il bisogno di riprendere il tema della differenza ed annoverare il sostantivo “gender”, nell’accezione dell’IO-Persona, tra le tematiche oggetto di studio sulla Promozione della Salute (quindi da un punto di vista etico, culturale e non puramente biologico dell’essere), sostenendo la necessità di reiventare i paradigmi in ogni campo della nostra esistenza. La vita tutta si alimenta di differenze. L’uomo vive una vita interiore: noi pensiamo, abbiamo sentimenti e agiamo relazionandoci con gli altri, così che si possa osservare l’esplicarsi di un cammino individuale unico che ci vede, tra l’altro, inseriti in un determinato contesto ambientale e sociale del quale siamo partecipi. Contesto che evidenzia, nel contempo, il dover convivere con situazioni che minano la ricerca di una qualsiasi possibilità di miglioramento della qualità della vita. La conoscenza della Persona implica la considerazione della componente corporea, fisico-biologica, oltre che psichica, insieme a quella spirituale, che permette di parlare del nesso tra gli eventi che si sovrappongono ed entrano in relazione con il proprio modo di essere e il personale stato di salute. IX


Un Modo di Essere (a modo mio)

“C’è chi si nutre più di percezioni che di pensieri, così come c’è, al contrario, chi si nutre più di pensieri che di percezioni. La cosiddetta ‘esperienza’ può dunque prevalere sulla riflessione, allo stesso modo in cui la riflessione può prevalere sull’esperienza. Questi però, non sono problemi di equilibrio: equilibrio appunto, tra la vita animico-spirituale e quella eterico-fisica” (R. Steiner, 1861-1925). Questo equivale ad affermare di conoscere il mondo nella Sua natura, comprenderne l’ambiente sociale di riferimento e comprendere (espressione dell’IO-persona) la possibilità di agire con un senso e una motivazione per quello che si intraprende, portando incontro agli eventi quotidiani le necessarie conoscenze scientifiche ed esperienziali, accompagnate da un sano rapporto con la realtà. Allo stesso tempo, poiché non possiamo più perdere di vista la complessità della natura umana come unità, sarebbe opportuno iniziare a riconoscere l’esistenza di un mondo interiore che va a completare la realtà esterna. Come i colori danno forma ad una nuova immagine tra le sfaccettature di un prisma, così i pensieri e i sentimenti iniziano ad assumere il carattere di realtà propria, anche se non arrivano ad agire direttamente sul mondo esterno come le nostre azioni, creando uno stato mentale di squilibrio interiore. Anche il tema della salute viene ad assumere la collocazione che gli spetta, tra la cura esasperata dell’aspetto esteriore imposta dalla società dell’immagine – e proposta come modello – e la ricerca disperata di una migliore qualità della vita dettata anche dall’evitare la malattia, identificata come puramente corporea o psichica. La cura della salute comporta un’attenzione rinnovata verso il mantenimento o il cambiamento delle nostre abitudini di vita. Se si può comprendere il motivo della ricerca per una medicina che è adatta per l’Uomo nelle sue diverse fasi di vita, in quanto “Essere” che risponde a stimoli esterni in modo non univoco e predeterminato, i passi per proseguire oltre spettano in prima persona ad Ognuno di noi. La collaborazione umana basata sull’intento comune ha come premessa l’assunzione della responsabilità individuale nei confronti della cura della salute nel suo complesso, come equilibrio dinamico tra soddisfacimento delle esigenze personali e richieste del mondo esterno nella sfera delle relazioni (individuali, familiari, sociali, professionali). Ogni altra Autorità preposta alla salvaguardia della salute, insieme alla regolamentazione ad essa correlata, può tutt’al più definire, attraverso norme e procedure, un iter di riconoscimento e di applicazione utile al raggiungimento di un equilibrio che possa essere percepito come livello di qualità della vita. I risvolti di carattere umano compongono le fondamenta di ogni popolo. Interagire con gli altri e con l’ambiente circostante vuol dire accogliere e seguire i parametri legati alle diverse personalità dinamiche, intellettive

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Premessa

e caratteriali che, esprimendosi, creano un’infinità di universi uniti e contrapposti allo stesso tempo ma che, in fine, formano ciò che viene generalmente raggruppato sotto il nome di Società, culturalmente e spiritualmente definito come Civiltà. Ci consideriamo privilegiati grazie all’adozione di innovazioni tecnologiche, vantando risultati conseguiti grazie allo sviluppo e alla crescita legata alla ricerca in ogni campo. Ci basiamo su stime dettate dall’andamento economico, fregiandoci di una pseudo-migliore qualità della vita, nonostante il nostro essere privi di valori aggiunti e di progetti etici a farci da guida. Un’assenza che sta erodendo le nostre vite ed arrecando danni galoppanti alla nostra salute, accompagnata da un costante aumento delle malattie croniche, nonostante una longevità media accresciuta ed una diminuzione di malattie, in precedenza causa di morte anche in età infantile. Naturalmente l’aumento della lunghezza media della vita si deve allo sviluppo sociale e all’evoluzione delle conoscenze in campo medico per cui la ricerca ha potuto garantire molto, ma ha anche portato ad un processo di disumanizzazione. Per affrontare le malattie non è sufficiente attivare la sola conoscenza strettamente medica, non si può solamente fare affidamento su una buona assistenza tecnica, in quanto questa non può sopperire la carenza sofferta sul lato umano. Ciò che si inizia finalmente a mettere in dubbio è il semplice risultato del caso, ci si chiede piuttosto come si possa vivere meglio: la soluzione è nelle Persone, siamo noi stessi, si va ben oltre il semplice agire quotidiano. Il settore della Promozione della Salute comprende pertanto tutti coloro che risultano interessati a promuovere la propria salute e il proprio benessere – che siano essi singoli individui o intere organizzazioni – al fine di ottenere un effetto significativo, tanto sull’esistenza delle persone con cui interagiscono quanto sulla propria. I contenuti riferiti alla Promozione della Salute mirano a fornire tutto ciò che possa dotare gli interessati dell’empowerment necessario al raggiungimento dell’obiettivo. Propongo, a seguire, molti scritti sul tema. La composizione di letture svolte e di riflessioni, raccolte e talvolta composte con unicità narrativa attraverso attente citazioni – o talvolta semplicemente correlate – conduce al progetto finale: una consulenza formativa “a Modo Mio” che si rivolge alle organizzazioni ma parla alle Persone, interpellando l’IO-Persona.

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Presentazione di Patrizia Succurro1 Il volume suggerisce ai lettori un percorso intellettuale che incoraggi al cambiamento della propria vita. Il corposo testo sulla promozione della salute, o meglio del Ben-Essere (come piace all’autrice), declina il concetto in temi apparentemente diversi, ma comunque convergenti, nell’obiettivo di un recupero della saggezza nel piacere di vivere. Appaiono originali soprattutto le ultime sezioni del testo, con i riferimenti storici antesignani dell’etica nel Glossario dell’Essere-Bene. Scritto tra dicembre 2016 e l’autunno 2017, il testo viene quasi dimenticato per dare spazio ad un progetto più ampio riferito ai cambiamenti organizzativi e all’human resource. Il progetto downshifting opera in favore del proprio benessere e di una migliore qualità della vita, anche professionale. Ogni individuo tende al cambiamento in luogo del poter agire le proprie potenzialità.

Parole Controvento. Vittime del nostro vittimismo o, diversamente, vittime sociali? Essere parte della società o, più semplicemente, vivere insieme agli altri, comporta un significativo coinvolgimento emotivo, intellettuale, valoriale, che diventa espressione di sé in gesti e sentimenti auspicabilmente privi di giudizi. Ma è quanto realmente accade? La capacità di osservare senza giudicare, di esprimere emozioni senza ferirsi o ferire, di imparare dal vivere tra gli altri e con gli altri, riconoscendo con umiltà il valore altrui, sembra non essere un’azione umana possibile. L’incontro tra l’IO-Persona e gli altri passa dal Tu al Noi, in un boomerang di triangolazioni tra i differenti ruoli della nostra vita: l’IO-Persona in famiglia e l’IO-Persona nella professione. Lo stesso avviene per il Tu e il Noi nei loro ambiti di vita. Sembra che il vero valore delle persone risieda nel giudizio di CHI è chiamato a esprimersi su di esse, di CHI è chiamato a metterne in risalto le potenzialità e a valorizzarle. In questo modo si “concedono” altre possibilità di espressione del proprio vissuto (sapere) e altre possibilità di sviluppo delle 1 Counsellor Professionista (Legge 4/2013). Il Counsellor è un professionista che - attraverso l’applicazione di tecniche, abilità e competenze - aiuta ad ascoltarsi, ad accrescere la propria consapevolezza, a migliorare le capacità comunicative, a potenziare le risorse personali. Il Counsellor è un professionista per la facilitazione delle relazioni e la risoluzione dei conflitti.

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Un Modo di Essere (a modo mio)

capacità e delle attitudini raggiunte (IO-Saper fare) e raggiungibili insieme agli altri, costruendo nuovi vissuti (Tu/Noi-Saper essere). Un CHI che potrà dimostrare a sua volta di riconoscere l’altrui valore ed accoglierne gli esempi. Una sensibilità ed un’umanità, quella appena descritta, che non si rispecchia nel concetto di ‘POTER essere capaci’, ma bensì nel concetto di ‘ESSERE capaci’ umanamente o almeno professionalmente, riferendoci qui all’acquisizione di consapevolezza attraverso lo studio o il lavoro, nonostante l’assenza di ‘tempo educativo’ nel corso dell’infanzia. Ognuno ‘agisce sé stesso’ in base alle proprie capacità di essere in quel dato momento emotivo ed intellettuale, ma non necessariamente valoriale. Essere capaci di agire senza pregiudizi, come una mamma nel momento in cui volge lo sguardo al suo bambino (almeno così dovrebbe avvenire), è già un valore da cui partire. Un impegno, un atto coraggioso, una volontà, una sensibilità richiesta non dall’avere coraggio di saper essere o saper fare, quanto dalla natura umana cui apparteniamo, cioè dall’essere…Umani. Guardare alla realtà in maniera diversa ci aiuta a cambiare noi stessi Siamo un po’ tutti vittime di noi stessi, vittime e carnefici allo stesso tempo. “Se solo potessi”, “se solo avessi fatto”, “se solo…”. Siamo affascinati da quel “se” quasi infantile, da coccolare, da capire. Un “se” che si affaccia quasi in sordina nei diversi momenti di vita, cercando un’origine delle cose (un loro perché) e arriva diventare il suo contrario: sino a quando ci appare in tutta la sua fisicità o meglio organicità, costantemente, come un SE enorme, che si impone a giustificazione delle nostre scelte. Elaborato, forzato o scelto che sia, ma che in ogni caso presente nel nostro Io dopo la fanciullezza, questo nostro “Se solo” è altra parte di noi, la nostra ombra, senza la quale non potremmo sentirci protetti, accettati, riusciti. In tal modo finiamo per diventare allo stesso tempo vittime e carnefici di noi stessi. Se solo riuscissimo ad evitare quel “Se” di cui troppo spesso abusiamo, in quanto elemento che porta ad “agire in solitudine e in assenza di ascolto autentico”. Se solo ci tuffassimo nella sfera delle emozioni che il nostro IO anela, se ci volgessimo all’essere vera espressione di noi stessi tra gli altri, sarebbe come viaggiare nella Vita all’interno di una bolla, protetti dalle sue pareti impercettibili. Una bolla apparentemente di sapone con dentro noi stessi, sfiorata, nella vita di tutti i giorni, dalle mille spigolature degli altri Sé, ma baciata dalle sfaccettature della luce. Una bolla in balia delle sole parole controvento che, affacciandosi tutt’intorno alle sue pareti, la proteggerebbero dallo scoppio e dalla conseguente dissoluzione. Ma che emozione sarebbe lo scoppio! Finalmente un Se in faccia! Organico e caldo come un raggio di sole sulla pelle bagnata dalla pioggia e freddata dal vento.

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