Manuale per l'intervento psicologico in ambito peniternziario

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De Risio A., Lai F., Salvanelli G.

Manuale per l’intervento psicologico in ambito penitenziario. Modelli teorici e prassi operative

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© Copyright Alpes Italia srl Via G. Romagnosi, 3 – 00196 Roma tel./fax 06-39738315 I edizione 2019

Alfredo De Risio, psicologo e psicoterapeuta individuale e di gruppo ad indirizzo analitico adleriano. Ha conseguito il Diploma di Laurea in Psicologia ad indirizzo clinico – applicativo presso l’Università degli Studi “Sapienza” di Roma. Ha conseguito il Diploma di Specializzazione in Psicologia Clinica presso l’Istituto di Clinica Psichiatrica dell’Università degli Studi di Torino. Ha conseguito il Diploma di Alta Formazione in Medicina delle Migrazioni - SIMM., il Diploma di Master di I° livello in “Metodi e Tecniche di Counselling per il Disagio lavorativo” e il Diploma di Master di II° livello in “Management delle reti per lo sviluppo, Progettazione, Gestione e Innovazione”. È Dirigente Psicologo con incarico di Alta Specializzazione in Psicologia Penitenziaria DSM-DP ASL Roma 6. Di vasta esperienza accademica, è attualmente titolare dell’insegnamento di Psicologia e Psicopatologia Forense presso il Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica, Università LUMSA di Roma. È docente di Psicologia Clinica presso il Master di II° livello in Correctional Management, Link University Rome e docente di Psicologia dell’intervento penitenziario presso il Master II° livello in Criminologia, Psicopatologia e Scienze Forensi - Consorzio Universitario Humanitas, Roma. È Consulente presso il Ministero della Giustizia - DAP - per attività di studio, ricerca e formazione. È docente presso la Scuola di Formazione e Aggiornamento per il Personale del Corpo e dell’Amministrazione Penitenziaria “G. Falcone” di Roma e presso la DGF del Ministero di Giustizia. Autore di numerosi articoli e volumi scientifici, ha partecipato in qualità di presidente/moderatore/relatore a ongressi nazionali ed a partecipazione internazionale. Socio fondatore ed attualmente Presidente del Collegio dei Probiviri della Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria – SIMSPe Onlus.

Federica Lai, psicologa e Criminologa clinica. Laureata in Scienze dell’Investigazione e completati gli studi magistrali in Psicologia Criminologica e Forense presso l’Università di Torino, ha conseguito il titolo di Esperta in psicologia giuridica e investigativa in ambito penale e civile a seguito del Corso di Alta Formazione in psicologia giuridica, investigativa e psicopatologia forense, di Criminologa a seguito del Master di II livello in Criminologia Clinica, Psicologia Giuridica e Psichiatria Forense. Ha inoltre conseguito il Master di I livello in Criminologia e Scienze Forensi per l’Investigazione e la Sicurezza. Ha effettuato il tirocinio postlauream presso l’articolazione del DSM-DP ASL Roma 6 nella Casa Circondariale Nuovo Complesso di Velletri, ove ha ricoperto anche il ruolo di recorder nei gruppi trattamental. Ha collaborato ad attività di ricerca nell’ambito de European Project “CALYPSOS: “Apoyo a la inclusión social, a las necesidades especificas de apoyo educativo y la mejora de las competencias básicas para personas reclusas en Europa”, 2016-1-ES01-KA204- 025656. Ha ottenuto infine l’incarico di Esperta Criminologa ex art. 80 o.p. presso la Casa Circondariale di Prato. Socio ordinario Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria – SIMSPe Onlus.

Giacomo Salvanelli, Psicologo Forense, Crime Analyst. In seguito al completamento di una laurea triennale all’università LUMSA di Roma si trasferisce in Inghilterra dove completa due Master of Science alla University of Portsmouth (UK). Prosegue la sua carriera accademica specializzandosi in Crime Analysis alla University College of London (UK) e al John Jay College of Criminal Justice di New York (USA). Approfondisce il tema del Crime Mapping e della Computational Science, attraverso l’applicazione dei Sistemi Informativi Territoriali (SIT), alla Oxford University (UK) e rientra in Italia dove fonda il ‘Centro di Ricercazione per la Prevenzione dell’Antisocialità’ (CRPA) e poi l’istituto internazionale di ricerca applicata MISAP (‘Multidisciplinary Institute for Security management and Antisociality Prevention’). Attualmente, è borsista dottorando del XXXIV ciclo del International PhD in Criminologia al centro Transcrime dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dove conduce una ricerca sull’integrazione di nuove tecnologie ITs al fine di identificare (predittivamente) quali fattori socio-ambientali-urbani possono influenzare i pattern comportamentali condivisi dagli ‘offenders’.

In copertina: L’immagine è stata offerta liberamente dal M.o Achille de Gregorio, Presidente ArTeA – Arteterapeuti Associati – e tratta dal progetto “Arteterapia e Carcere” – Ministero della Giustizia.

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INDICE BIOGRAFIA AUTORI ......................................................................................................... PREFAZIONE .....................................................................................................................

II

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PARTE PRIMA EXCURSUS STORICO, EVOLUZIONE NORMATIVA E GENESI DELLA PSICOLOGIA PENITENZIARIA

1. Aspetti storico-culturali e filosofici della riforma penitenziaria.................. 1.1 La pena dei luoghi e i luoghi della pena............................................................ 1.2 Legge Costituente e la Legge 354/75 ............................................................... 1.3 Organizzazione dell’Amministrazione Penitenziaria ...................................... 1.4 Quale spazio per quali forze...............................................................................

2. Linee evolutive e confini disciplinari ................................................................. 2.1 La psicologia e il contesto penale ...................................................................... 2.2 Psicologia forense e peritale .............................................................................. 2.3 Psicologia criminologica...................................................................................... 2.4 Psicologia penitenziaria ....................................................................................... PARTE SECONDA TUTELA DEL DIRITTO E DIRITTO ALLA TUTELA

3. Diritto e Costituzione .............................................................................................. 3.1 Le fonti nazionali ed internazionali del diritto penitenziario ........................ 3.2 I diritti inviolabili del detenuto nel sistema penitenziario e nella giurisprudenza della Corte Costituzionale .......................................... 3.3 Il regime detentivo speciale e la sospensione delle normali regole di trattamento....................................................................................................... 3.4 Misure di sicurezza e Costituzione .................................................................... 3.5 Principi di diritto nazionale ed internazionale in tema di esecuzione penale minorile..................................................................................................... 3.6 L’affettività preclusa............................................................................................. 3.7 Il Garante ............................................................................................................. 3.8 “Ritorno al futuro”: la riforma dell’Ordinamento Penitenziario ..................

4. Il trattamento penitenziario: un approccio olistico al processo.................. 4.1 Attori e strumenti del processo conoscitivo ....................................................

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III


Lo spettacolo della distruzione

4.2 Osservazione scientifica della personalità ........................................................ 4.3 La diagnosi psicologica: principi, caratteristiche ed obiettivi ........................ 4.4 Il programma ed elementi del trattamento ...................................................... 4.5 Categorie protette: dubbi di confine ................................................................. 4.6 Le misure alternative alla detenzione ................................................................ 4.7 L’Istituto della messa alla prova per adulti e minori ....................................... 4.8 La giustizia riparativa ........................................................................................... PARTE TERZA IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE E I BISOGNI DI SALUTE RECLUSI

5. Elementi di diritto e sanità penitenziaria .......................................................... 5.1 Politica sanitaria e promozione della salute...................................................... 5.2 I livelli essenziali di assistenza – LEA............................................................... 5.3 Lo stato di salute della popolazione detenuta.................................................. 5.4 I disturbi mentali .................................................................................................. 5.5 Il superamento dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario .................................. 5.6 Le dipendenze patologiche ................................................................................. 5.7 Aree critiche e patologie emergenti................................................................... 5.8 Doleo, ergo sum! .................................................................................................. 5.9 Il rischio suicidario .............................................................................................. 5.10 Il Trattamento Sanitario Obbligatorio ............................................................ 5.11 La salute dei minori ristretti.............................................................................. 5.12 Bisogni di salute della popolazione femminile ..............................................

6. La pratica psicologico clinica nel contesto penitenziario............................. 6.1 Professione e differenza di genere nell’Ostile penitenziario ......................... 6.2 Il setting, il colloquio e la raccolta dei dati ....................................................... 6.3 Testing psicologico e assessment diagnostico ................................................. 6.4 Simulazione e dissimulazione ............................................................................. 6.5 Uno, nessuno, centomila: quello che le parole non dicono ........................... 6.6 Psicopatologia reclusa e psicopatologia da reclusione.................................... 6.7 Personalità e comportamento criminale ........................................................... 6.8 L’assessment terapeutico nel contesto penitenziario...................................... 6.9 La posizione di garanzia......................................................................................

7. Straniero e prigioniero: la dis-integrazione coatta.......................................... 7.1 Il multiculturalismo e la mediazione culturale ................................................. 7.2 Culture, identità, appartenenze .......................................................................... 7.3 Essere stranieri in carcere ................................................................................... 7.4 Marginalità, radicalizzazione e ristrutturazione identitaria............................. 7.5 La salute zingara ...................................................................................................

RIFLESSIONE DI SINTESI “NON CONCLUSIVA”........................................................... IV

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Introduzione

BIBLIOGRAFIA ...................................................................................................................

APPENDICE 1: L. 26 LUGLIO 1975, N. 354 ORDINAMENTO PENITENZIARIO ............. APPENDICE 2: L. 23 GIUGNO 2017, N. 103 “MODIFICHE ALL’ORDINAMENTO PENITENZIARIO”................................................................................................................ APPENDICE 3: DPR 30 GIUGNO 2000, N. 230 REGOLAMENTO DI ESECUZIONE ..... APPENDICE 4: CODICE DEONTOLOGICO PSICOLOGI ITALIANI ....................................

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V



“Signore dammi la forza di cambiare le cose che posso modificare e la pazienza di accettare quelle che non posso cambiare e la saggezza per distinguere la differenza tra le une e le altre”.

“Dammi Signore, un’anima che abbia occhi per la bellezza e la purezza, che non si lasci impaurire dal peccato e che sappia raddrizzare le situazioni. Dammi un’anima che non conosca noie, fastidi, mormorazioni, sospiri, lamenti. Non permettere che mi preoccupi eccessivamente di quella cosa invadente che chiamo io”. “Dammi il dono di saper ridere di una facezia, di saper cavare qualche gioia dalla vita e anche di farne partecipi gli altri. Signore dammi il dono dell’umorismo.” (Tommaso Moro 1587: Preghiere della Torre)



PREFAZIONE L’idea di pubblicare un libro sull’intervento psicologico in ambito penitenziario, agile nella struttura e di semplice consultazione sui temi proposti, risponde alla necessità consegnare una guida facilmente fruibile al lettore interessato. La popolazione target a cui il volume si rivolge è rappresentata in primis dai giovani professionisti della psiche, impegnati nel non facile tentativo di orientarsi tra “celle reali” e “celle culturali” ai quali, questo libro, intende mostrare in che termini vanno concepiti ed interpretati i compiti dello psicologo nello specifico del contesto penitenziario. I capitoli che accompagneranno il lettore, pertanto, senza la pretesa di volere essere esaustivi, tentano di tracciare un percorso di prassi operativa, volta a raccordare i principali nodi concettuali relativi al rapporto tra contenuto e contenitore, tra carcere e salute, tra l’individuo trasgressivo autore di reato e la società del diritto e delle scienze dell’uomo. Il libro lo si può così pensare, metaforicamente, come ad una bussola per rendere il cammino meno tortuoso ed il sapere più fluido e costituire un valido ausilio di studio per gli studenti universitari di area sanitaria, pedagogico giuridica e sociale che frequentano i relativi corsi di formazione di base e post/base. Molti dei concetti e degli istituti di base del sistema penitenziario sono in revisione sotto la spinta di profonde trasformazioni sociali nazionali e globali, ampliando confini e disegnando nuovi orizzonti socio antropologici, non sempre facili o di facile comprensione. La stessa fenomenologia criminale, sotto la spinta di questi mutamenti, è esposta a evidenti cambiamenti che costringono il sistema tutto ad elaborare nuove risposte a fronte di diversificate forme di criminalità. In relazione a questi mutamenti, ci è apparso utile riportare, in appendice, alcune delle innovazioni legislative che supportano ed orientano l’intervento psicologico, sia esso dell’Esperto che del professionista del Servizio sanitario regionale. Poiché parliamo di professionisti che interagiscono con altri professionisti e si confrontano con detenuti-pazienti-persone, per comprendere meglio ciò che scaturisce da tali complessi rapporti, abbiamo preso in prestito il concetto gruppale di campo, cioè sia il contesto di sinergie e competenze in cui sono immersi i professionisti dei diversi settori caratterizzanti il contesto penale sia l’ambiente ristretto in cui vivono le persone alle quali si rivolgono i loro interventi e il loro operare. Tale scelta non fa del manuale qualcosa di diverso da quello che intende essere ab origine, cioè uno strumento per chiarire come il professionista psicologo – e di rimando tutte le altre professionalità di cura e di aiuto – debba rapportarsi all’individuo verso cui il suo operare si rivolge, in una dimensione costruita sul rispetto, sull’imparzialità – che abolisce il pregiudizio sul pregiudicato – e, naturalmente, sulla competenza. IX


Manuale per l’intervento psicologico in ambito penitenziario

Al lettore è rimesso il giudizio circa la rispondenza delle Nostre intenzioni alle rispettive esigenze. Noi possiamo solo augurarci che sia stato positivo. Gli Autori

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