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EUROPA A DUE VELOCITÀ
Il rapporto preferenziale economico, energetico e militare tra Francia e Germania è una realtà che non viene più nemmeno nascosta, ma contraria ai principi fondativi dell’Unione ed è un aspetto che sottolinea la necessità di come sia davvero ora che l’Italia e altri paesi mediterranei ripensino seriamente al loro ruolo in "questa" Europa che mi piace sempre di meno.
Purtroppo - grazie a decenni di mala gestione politica - siamo in grandi difficoltà, “incravattati” dai debiti e ricattati dalla BCE, dobbiamo sopportare e subire l’asse franco-tedesco, dobbiamo accettare idiozie pseudo-ambientali e una linea di politica estera ed energetica che ci danneggia, tacere sul problema immigrazione con la Francia che fa la sbruffona ma con la coscienza sporca, accettare politiche agricole assurde e avanti di questo passo.
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No, non ci siamo, anziché perdersi dietro a cretinate e dibattiti sul nulla, tutta la politica italiana ma soprattutto il centro-destra deve riaprire con coraggio un discorso serio sui nostri rapporti in Europa cominciando ad apertamente sottolineare pubblicamente una certa insofferenza.
Su con la schiena, cominciamo a parlarne… e se solo Gentiloni ci rappresenta ufficialmente, ricominciamo a valutare se non sia ora di riconsiderarne il ruolo, l’Italia non è solo PD!