La migliore maschera e un sorriso di Alex Stecchezzini

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Prefazione

Prefazione Scegliete la vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete la famiglia; scegliete un maxi televisore del cazzo; scegliete lavatrici, macchine, lettori CD e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita; scegliete un mutuo a interessi fissi; scegliete una prima casa; scegliete gli amici; scegliete una moda casual e le valigie in tinta; scegliete un salotto di tre pezzi a rate e copritelo con una stoffa del cazzo; scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina; scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare. Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido ospizio ridotti a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi; scegliete un futuro; scegliete la vita. [Trainspotting - 1996]

Siamo tutti nati per un lavoro d’ufficio dalle 9 alle 17, tornare a casa e guardare Netflix? Il figlio del fornaio farà per forza il fornaio e il figlio del notaio farà sicuramente il notaio? Alex ha detto di no ad entrambe le domande. La vita non deve essere vissuta un telefilm alla volta, una bolletta alla volta, un lavoro precario dopo l’altro, un aperitivo al bar e un massaggio preso su Groupon come svago. La vita non è nasci, studia, lavora, crepi. Non siamo zombie che vanno avanti a via di antidepressivi ed ansiolitici, o di caffè durante la settimana e alcol il fine. La vita è un grande raccoglitore di emozioni vissute in prima persona, da protagonisti e non da spettatori. Alex è uno dei più grandi sensation seekers italiani. Il free climbing e il Base Jump sono il suo bread and butter. Alex cerca, segue e va con il flusso.

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Prefazione

I cercatori di sensazioni raggiungono uno "stato di flusso", che lo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi, il più famoso psicologo vivente riguardo di studi sulla felicità e sulla creatività, descrive come "essere completamente immerso, con un focus energico, un pieno coinvolgimento e godimento nel momento". In questo stato, Alex è iper-focalizzato e collegato a ciò che sta facendo. Le sue emozioni sono incanalate e sente gioia nel momento. Le attività quotidiane in cui si impegna gli danno quella emozione carica di pelle d'oca che tutti conosciamo. Lui cerca questa ricompensa. Lo fa sin da bambino. E, questo libro, parla della sua vita, della sua continua ricerca di emozioni in giro per l’Europa e per il Mondo, fino alla nascita di sua figlia, Mailee, nel 2004. Una biografia rivelatrice per i sensation seekers di oggi, che finalmente sapranno chi ha iniziato il movimento in Italia. Ma, per chi non è un arrampicatore o per chi la domenica preferisce rimanere a casa e guardare la partita di calcio, questo libro merita di essere letto? Si, per un semplice quanto fondamentale motivo. Quando, chi vive nella propria comfort zone, viene introdotto in qualcosa di nuovo, si rifiuta semplicemente perché non gli è familiare e gli è insolito. Potrebbe essere bello chiedersi: "Qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere se sperimento questa cosa o questa attività?" Perché, alla fine della fiera, potremmo perdere esperienze nuove e meravigliose solo per la paura di non gradirle. Quindi, anche se non vuoi saltare con un paracadute da un grattacielo, la vita di Alex ti ispirerà ad espandere il ventaglio delle tue esperienze. Come suggerisce Csikszentmihalyi, "i momenti migliori della nostra vita non sono i momenti di rilassamento passivo e ricettivo; i momenti migliori si verificano se il corpo e la mente di una persona viene portata ai suoi limiti, in uno sforzo volontario per realizzare qualcosa di difficile e utile." Rocco Mela

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Introduzione

Introduzione La migliore maschera è un sorriso. Le meilleur masque est un sourire.

Questo libro è una raccolta, trascritta nero su bianco, di belle e brutte esperienze di vita prese da vecchi diari. Scrivere, appuntare brevi informazioni, sensazioni e dettagli, faceva parte della mia vita solitaria. Scritto in modo grossolano, senza grammatica, con punti abbozzati, dove ho “lasciato scorrere” pensieri e storie con un unico obiettivo: lasciare tutto a mia figlia Mailee. La scrittura, abbinata alla memoria, penso sia parte di arte astratta, talmente astratta da non poter essere manipolata come si vuole. Pensieri lontani che affiorano per l’ultima volta prima di perdersi nel tempo. Rileggere gli appunti mi ha dato la sensazione di una mano morbida che, con leggerezza, si appoggia alla corteccia di un millenario albero cercando di recuperare le informazioni antiche della sua ruvida vita. *** Sono nato in un paese nella provincia di Reggio Emilia, Cavriago, una realtà contadina alle origini; in mezzo alla ghiaia, all’erba, agli animali, prendendo estrema confidenza con gli elementi; la cosa mi ha permesso, in un secondo tempo, di non aver mai avuto paura di niente e di nessuno. Durante la mia infanzia sono cresciuto con il massimo della libertà, senza mai avere persone che ti dicessero le fatidiche parole che possono compromettere la tua autostima e le tue capacità cognitive: “non fare questo”, “non fare quello”. I miei genitori mi hanno aiutato a crescere in modo totalmente spontaneo ed educato con il prossimo, senza incappare nei problemi dell’adolescenza che, per mia fortuna, anche lo sport ha contribuito a ridurre ai minimi. 13


Introduzione

Certo è che, senza il loro aiuto e la loro fiducia nei miei confronti, non sarei mai riuscito a svolgere e ad intraprendere le esperienze di vita che mi sono state offerte, per poterle poi donare alla mia piccola Mailee. *** Piccole storie, grandi avventure, che spero possano trasmettervi quelle emozioni e sensazioni che mi hanno accompagnato in giro per il mondo, che mi hanno scolpito segnando i miei sentimenti e il mio corpo, che mi hanno guarito e tentato di rendermi immortale. Alex Stecchezzini

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Introduzione

Settore Le Terrazze - Esoterismo e Mitologia - Caronte e i suoi viaggi

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La vita terrena in energia

Il protettore del Bosco, scultura invernale con materiale ricavato dal bosco stesso.

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Foresteria San Benedetto

Giornata tipo a Bismantova

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Dolomiti

Fase di atterraggio duro sul sentiero alla base della Roda di Vael.

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Stati Uniti d’America: finalmente si parte

Arrampicata in falesia a Panter Beach - Santa Cruz - San Francisco Bay 403


Toccata e fuga

El Capitan a Yosemite Valley in California, dove il sogno ebbe inizio.

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Donkey Gamer

La mia Mustang Rossa Cabrio, messa in vendita a Kansas City.

Salita alla Free standing, l'antenna piĂš isolata del mondo - Kansas City.

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America agli sgoccioli

World Trade Center le “Twin Towers” - Manhattan, Ney York City. 441


Empire State Building

A vela aperta tra i giganti della metropoli

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Sardegna, Grotta dell’Alchimista

Sardegna, Grotta dell’Alchimista un ultimo salto verso una vita nuova Per fare Base, devi sentire i consigli del “vuoto”. Ma la cosa importante è quella che tu appartieni agli elementi, devi avere solo pazienza e prepararti lentamente e con disciplina. La paura ti aiuterà a sopravvivere, e deve sempre esserci

La Sardegna è stata una terra sempre ospitale nei miei confronti; non solo arrampicavo ovunque e con chiunque, ma riuscivo ad andarci anche cinque sei volte in un anno. L’arrampicata a quell’epoca era il massimo: non c’erano molti frequentatori, le falesie erano vergini e la roccia immacolata. Come sempre ci sono pareti di roccia che nascono e vanno subito di moda e per un po’ l’arrampicatore tipo, detto anche “locusta”, le frequenta come se non ci fosse un domani, da chiodo a chiodo da catena a catena, utilizzando l’impossibile per dichiarare che è stato in quella falesia e che ha fatto il tiro più duro che cera. Quando ha finito l’arrampicatore “locusta” e ha provato tutto, ma soprattutto si è vantato di quanto è stato bravo, forte ingegnoso per superare quel fatidico passaggio, migra e va ad arrampicare in un altra falesia che gli permetta di risplendere agli occhi delle altre “locuste”. Questa è la mentalità dell'arrampicatore moderno, parlo adesso dopo trent’anni che arrampico perché l’etica dell’arrampicare, non viene più insegnata e tramandata in modo corretto prendendo spunto sulla storicità degli eventi ma soprattutto dall'affiatamento che accomunava la cordata. Il primo saliva e arrivava in un punto dove le sue capacità, non gli permettevano più di salire; il secondo, provava da quel punto a salire fino al punto di sosta, e cosi via fino ad arrivare in cima, senza la necessità di primeggiare anche sul proprio compagno di cordata come invece succede oggi.

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Sardegna, Grotta dell’Alchimista

Salita sulla via “Sudo Cinar” - Cala Goloritze – Baunei.

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Sardegna, Grotta dell’Alchimista

Speranza, profonda cavità nell’oblio in un infinito buio, si illumina a giorno con piccoli bagliori di vita. Il mio sguardo gitano vaga libero in quell’apparente "vuoto" che c’è tra l’immenso cielo e l’infinita terra, superando quel fantasioso orizzonte di specchi che ci permette di scorgere luminose galassie profumate di te. Felicità. Anelli concentrici che si diradano. Uno strano equilibrio gioca con la mia pazzia, solleticando l’odio, rabbia e tristezza, bilanciati da fioriti rami d‘amore e teneri e soffici germogli di gelsomino

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La sana normalitĂ

Giornate noiose al Rifugio Battisti - Appennino Reggiano Parete attrezzata insieme a Gabri. 475


Mailee

Mailee Stecchezzini, circa una mezz'ora dopo il suo avvento.

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Cosa “farai” da grande

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Glossario del libro

Glossario del libro Chi non scala, chi non frequenta l’ambiente dell’arrampicata, non può sapere la terminologia che usano gli arrampicatori, l’idea è venuta a Rocco, che non essendo nel mondo della montagna, durante la correzione del libro, mi ha fatto un milione di domande su che cosa vuol dire questo e questo e questo… A molti di voi, questa pagina sembrerà superflua se non ridicola, per chi si sta avvicinando da poco al mondo dell’arrampicata, speriamo che l’etica dell’arrampicata e la terminologia gli possano fare cosa gradita. Sembra una battuta stupida, ma nessuno è “nato imparato”. *** A ADERENZA (Volg. SPALMARE): Tecnica di arrampicata in cui si utilizza tutta la suola della scarpetta che entra in contatto con la roccia. Prevalentemente usata su placche lisce e non verticali. ANCORAGGIO (punti di): chiodo, spit, o formazione rocciosa naturale a cui si aggancia un rinvio o una sosta per mettere in sicurezza chi sta arrampicando. APPIGLIO: il punto in cui si posiziona la mano durante la progressione, possono essere verticali, orizzontali, rovesci, in spallata, obliqui, a mezza luna, ecc… APPOGGIO: il punto in cui si posiziona il piede durante la progressione ARTIFICIALE (Arrampicata con l’ausilio di materiale mobile): Stile di arrampicata in cui si progredisce utilizzando attrezzature quali staffe, cliffhanger, rurp, scale, ma anche friend e nuts. Spesso agganciati ai punti di assicurazione come spit o chiodi. ASSICURARE: tenere in sicurezza il primo o il secondo di cordata attraverso l’uso di corda e sistemi di assicurazione, questo fa sì che in caso di caduta questa venga frenata e arrestata dalla corda. ATTACCO: punto di partenza di una via A VISTA (in inglese: On Sight): chiudere una via senza averla mai provata prima o aver visto qualcuno effettuarla. ASSICURATORE AUTOBLOCCANTE: Sistema di assicurazione a bloccaggio assistito che facilita e rende più intuitivo il bloccaggio della corda rispetto ad un dispositivo a secchiello. 493


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