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605. LA PULCE D’ACQUA ANGELO BRANDUARDI C È la pulce d’acqua che l’ombra ti rubò F G e tu ora sei malato F G7 e la mosca d’autunno C Am che hai schiacciato Dm G non ti perdonerà. C Sull’acqua del ruscello forse tu F G troppo ti sei chinato, F G7 C Am tu chiami la tua ombra, ma F G C lei non ritornerà. È la pulce d’acqua che l’ombra ti rubò e tu ora sei malato e la serpe verde che hai schiacciato non ti perdonerà. E allora devi a lungo cantare per farti perdonare e la pulce d’acqua che lo sa l’ombra ti renderà.
C F G N a d
606. IL SULTANO DI BABILONIA E LA PROSTITUTA ANGELO BRANDUARDI Dm C Dm A Frate Francesco partì una volta per oltremare Dm C Dm A fino alle terre di Babilonia a predicare, F C Dm A coi suoi compagni sulla via dei Saracini Dm C Dm A Dm furono presi e bastonati, i poverini!
C Frate Francesco parlò F e bene predicò A che il Gran Sultano ascoltò Dm e molto lo ammirò, C Dm lo liberò dalle catene A così Francesco partì Dm A Dm per Babilonia a predicare.
F C d A
Frate Francesco si fermò per riposare ed una donna gli si volle avvicinare, bello il suo volto ma velenoso il suo cuore, con il suo corpo lo invitava a peccare. Frate Francesco parlò: “Con te io peccherò” nel fuoco si distese, le braccia a lei protese. Lei si pentì, si convertì così Francesco partì per Babilonia a predicare. 607. PARAPAI F Parapai parapai. Parapai pai pai pai. D Zumpappa. Zumpappa. Parazumpa zumpappa. F Parapai parapai. Parapai pai pai pai. D Zumpappa. Zumpappa. Parazumpa zumpappa.
FD