239
562. CAPPELLONE BLUES DI L. PALERMO C Am E quando il giorno spunta Dm G7 sentiamo la tua voce, C Am è una “grande gioia”, Dm G7 è l’ora della sveglia.
563. IO VAGABONDO NOMADI
Cad NF
C Am F G7 C Am Caaapo... così ci sveglieraaai F G7 C Am F con la tua voce stridula... G7 C Am che non è proprio un blues, blues, F G7 C Am cappellone blues, non è un blues, blues F G7 cappellone blues. E quando tu ci fischi ci entri dritto in testa, io quel fischietto sai dove lo butterei... Caaapo... così ci chiameraaai col tuo fischietto orribile... che non è proprio un blues, blues, cappellone blues, non è un blues, blues cappellone blues. È tardi e dopo il fuoco ci mandi dritti in tenda, è l’ora delle streghe chissà cosa ci aspetta... Caaapo... non lo saprai maaai quel che combineremo... e forse sarà un blues, blues cappellone blues, sarà un blues, blues, cappellone blues... AD LIBITUM SFUMANDO
DAGHCbe_
D A Io un giorno crescerò, G A7 D C G e nel cielo della vita volerò, D A ma un bimbo che ne sa, G A7 Bm sempre azzurra non può essere l’età, G A7 D poi una notte di settembre mi svegliai G il vento sulla pelle, A7 D sul mio corpo il chiarore delle stelle Bm Em chissà dov’era casa mia A7 F#7 e quel bambino che giocava in un cortile. D A Bm Io vagabondo che son io, A D vagabondo che non sono altro, A Bm soldi in tasca non ne ho A D C G ma lassù mi è rimasto Dio. Si la strada è ancora là, un deserto mi sembrava la città, ma un bimbo che ne sa, sempre azzurra non può essere l’età, poi una notte di settembre me ne andai, il fuoco di un camino non è caldo come il sole del mattino chissà dov’era casa mia e quel bambino che giocava in un cortile. Rit. 2 VOLTE