281. UN FALCO DI F. BATTIATO “ED DE JOY” C F Un falco volava nel cielo un mattino G C ricordo quel tempo quando ero bambino F io lo seguivo nel rosso tramonto G C dall’alto di un monte vedevo il suo mondo. F E allora eha, eha, eha! C E allora eha, eha, eha!
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Eha, eha, eha, eha, eha, eh!
Fiumi mari e boschi senza confine i chiari orizzonti e le verdi colline e quando partivo per un lungo sentiero partivo ragazzo e tornavo guerriero. Rit. Le tende rosse vicino al torrente la vita felice tra la mia gente e quando il mio arco colpiva lontano sentivo l’orgoglio di essere indiano. Rit. Fiumi mari e boschi mossi dal vento luna su luna i miei capelli d’argento e quando era l’ora dell’ultimo sonno partivo dal campo per non farvi ritorno. Rit. Un falco volava nel cielo un mattino e verso il sole mi indicava il cammino un falco che un giorno era stato colpito ma no, non è morto, era solo ferito. Rit.
282. CANTO DELLE AQUILE RANDAGIE PROLE DI “BADEN” G C Col cappellone e un giglio d’or G C sempre restiamo esplorator. Se l’Asci è sciolta non morirem G C con voce franca cantiamo assiem: G L’esploratore tenace resterà
G C F
C e la promessa sua non tradirà, F C ma forte ognor, fedele ancor G all’ideale che non muor. C G L’ASCI un bel giorno il cuore ci rapì C e tanta gioia ci portò così F C che se un bel dì l’ASCI risorgerà, G C tutti compatti ci troverà. 2 VOLTE Su per i monti lieti saliam e in faccia al sole l’urlo lanciam. Dall’alte cime si leverà il nostro canto che ancor dirà: Rit. Quando quell’ora udrem suonar e l’Asci ancora potrà marciar, gigliate fiamme, vecchi guidon sventoleranno tra le canzon. Rit.