236. VECCHIO SCARPONE DI G. LATILLA Dm Lassù in un ripostiglio polveroso fra mille cose che non servon più, Cm ho visto un poco logoro e deluso
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un caro amico della gioventù. G Dm Qualche filo d’erba col fango disseccato, Fdim7 G7 Cm fra i chiodi pareva conservar, G G7 era uno scarpone militar.
D7 G G7 per farne dono ad un lontano amor. Vecchio scarpone come un tempo lontano, in mezzo al fango con la pioggia o col sol, forse sapresti, se volesse il destino camminare ancor. DI NUOVO DAL PRIMO RITORNELLO
F Vecchio scarpone, C G G7 C fai rivivere tu la mia gioventù.
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C Vecchio scarpone quanto tempo è passato,
G quante illusioni fai rivivere tu. G7 Quante canzoni, sul tuo passo ho cantato C che non scordo più. C Sopra le dune del deserto infinito, G lungo le sponde accarezzate dal mar. G7 Per giorni e notti insieme a te ho camminato, C senza riposar. F C Lassù fra le bianche cime G C C7 di nevi eterne immacolate al sol, F cogliemmo le stelle alpine
237. ADIÓS C G7 Adiós con el corazòn
C porquè co l’alma no puedo, G7 a despedirme de ti: C de sentimiento me muero. G7 C Tu seràs el bien de mi alma, G7 C tu seràs el bien de mi vida, G7 C tu seràs el pajaro pinto G7 C que alegre canta por la mañana. SI RIPETE LA MELODIA DELLA STROFA A BOCCA CHIUSA
Mmm...
Rit. Adiós, adiós, adiós!
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