230. ERA UNA NOTTE CHE PIOVEVA C G C Era una notte che pioveva F G e che tirava un forte vento; F C immaginatevi che grande tormento G7 C per un alpino che sta a vegliar. 2 VOLTE
A mezzanotte arriva il cambio, accompagnato dal capoposto;
C G F N
“Oh, sentinella, torna al tuo posto sotto la tenda a riposar!” Quando fui stato ne la mia tenda sentii un rumore giù per la valle;
Nei filari, dopo il lungo inverno fremono le viti. La rugiada avvolge nel silenzio i primi tralci verdi, poi i colori dell’autunno coi grappoli maturi: avremo ancora vino.
232. LA LEGGENDA DEL PIAVE DI E.A. MARIO
E invece ero di sentinella fare la guardia allo stranier.
d C F W
C G Il Piave mormorava C F calmo e placido al passaggio C D G dei primi fanti il ventiquattro maggio; C G l’esercito marciava C F per raggiunger la frontiera C G G7 per far contro il nemico una barriera! G Muti passaron quella notte i fanti, tacere bisognava e andare avanti. C G S’udiva intanto dalle amate sponde
100
Mentre dormivo ne la mia tenda sognavo d’esser con la mia bella.
Dm C Nebbia e freddo, giorni lunghi e amari Dm mentre il seme muore. F C Poi il prodigio antico e sempre nuovo Bb del primo filo d’erba F C e nel vento dell’estate Dm F ondeggiano le spighe:
A D G b s E CGF DNd
G D G D Benedici, o Signore, C G A questa offerta che portiamo a te. G D Bm F#m Facci uno come il pane E G D che anche oggi hai dato a noi.
Benedici, o Signore, questa offerta che portiamo a te. Facci uno come il vino che anche oggi hai dato a noi.
sentivo l’acqua giù per le spalle, sentivo i sassi a rotolar.
231. BENEDICI, O SIGNORE GEN
C A D avremo ancora pane.