1 minute read

Thomas Couture

L’artista

Thomas Couture, autore di questo ritratto, fu un influente pittore francese del 1800. Nacque nel 1815 in Francia, a Senlis, una cittadina vicino Parigi in cui si trasferì successivamente nel 1826 con la sua famiglia. È qui che ha la possibilità di frequentare una scuola adatta alla sua passione per la pittura. Si iscrive inizialmente all’école des Arts et Métiers (Scuola di Arte e Mestieri) e successivamente all’école des Beaux-Arts (Scuola di belle Arti). Nel 1830 invece inizierà a frequentare il laboratorio di Antoine-Jean Gros, altro pittore noto del periodo. Durante questi anni Couture dipingerà numerosi ritratti (tra i quali “Ritratto di una giovane donna seduta”).

Advertisement

Il suo stile non era in linea con la scuola tradizionale, anzi riteneva che essa talvolta tappasse le ali ai giovani artisti, aprì infatti un suo atelier indipendente, che attirò molte attenzioni e dove divenne maestro di molti artisti dell’epoca, tra cui Edouard Manet.

Nel 1859 lasciò Parigi per tornare a Senlis, la sua città natale, abbandonò la pittura e si dedicò unicamente all’insegnamento. Pochi anni prima di morire, nel 1979 all’età di 64 anni, scrisse un libro, Méthode Et Entretiens D’atelier (Metodo ed interviste da laboratorio), riguardo le sue idee sulla pittura e sul suo metodo di lavoro, da lasciare agli studenti della scuola d’arte.

Couture non fu uno dei più importanti artisti della storia ma è ancora oggi noto per il suo quadro “I romani della decadenza”, opera che lo portò al successo e che rappresenta pienamente quelli che erano il suo stile e la sua tecnica innovativa. Il dipinto infatti è un perfetto esempio di eclettismo stilistico, che caratterizza tutta la sua produzione artistica, ovvero uno stile che nasce dall’unione di vari movimenti, è un tipo di arte che prende spunti da diversi periodi artistici.

L’artista nel quadro rappresenta gli ultimi anni della Roma Repubblicana, cioè quelli della decadenza, e per farlo si ispira ai maestri dell’antica Grecia, del Rinascimento italiano e della scuola dei pittori fiamminghi, compiendo questa unione di stili differenti in un’unica opera.

This article is from: