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Gruppo T Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele Devecchi, Grazia Varisco
“Miriorama”: un ritorno all’arte moltiplicata/ “Miriorama”: a return to multiplied art.
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G. Anceschi, T, 2008 © Archivio Giovanni Anceschi
Non è arte, non è design, è miriorama. iriorama vuol dire infinite visioni (dal greco orao, vedere, e myrio, che indicava una quantità pressoché infinita). E il Gruppo T (dove T sta per tempo), fondato nel 1959 da Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele Devecchi, a cui, un mese dopo, si aggiungerà Grazia Varisco, aveva deciso di chiamare Miriorama i propri risultati (dichiarazioni programmatiche, manifestazioni e mostre, ambienti e opere). In altre parole, le cose che il Gruppo T produce si chiamano miriorama. Nel 1960 a Milano, presso lo showroom di Bruno Danese, il Gruppo T presenta l’edizione in 10 copie numerate e firmate degli oggetti miriorama: un abstract video di Giovanni Anceschi, un giradischi ottico-magnetico di Davide Boriani, un rotoplastik di Gianni Colombo, un miramondo di Gabriele Devecchi, uno sferisterio semidoppio di Grazia Varisco. Nella recensione sulla rivista “Domus”, Bruno Munari aveva osservato: “Qualche mese fa questi giovani artisti hanno esposto alla galleria Danese di Milano una serie di oggetti nuovi, prodotti in dieci copie (anche il preconcetto del pezzo unico non ha più senso ormai)”. Oggi, cinquant’anni dopo, Alberto Alessi ha deciso di portare a compimento il progetto ideale di un’arte per tutti. Non si tratta in questo caso di un’arte semplicemente riprodotta, come l’incisione, ma di un’arte concepita per essere prodotta in molte copie. È un salto di qualità definitivo: l’arte esce dalla galleria per diffondersi attraverso canali di distribuzione finora impensati. Pur mantenendo tutte le sue caratteristiche di gradimento estetico, l’opera d’arte circola come oggetto di design tra gli oggetti di design. Giovanni Anceschi, 2010 La riedizione dei cinque oggetti miriorama è a cura di Azalea Seratoni
Definizioni s.f. ma Umberto Eco/ Bruno Munari, 1962 Arte cinetica Forma di arte plastica nella quale il movimento delle forme, dei colori, dei piani è il mezzo per ottenere un insieme mutevole. Lo scopo dell’arte cinetica non è quindi quello di ottenere una composizione
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