L'ECO della scuola nuova n. 1 - 2010

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Aprile/Settembre 2010

Rientra nella formazione più specificamente professionale dare il senso di una professione costantemente in progress, per questo risulta essenziale creare quella connessione tra formazione iniziale e formazione in servizio cui abbiamo fatto riferimento nelle risposte precedenti. E’ una connessione che configura il dirittodovere dell’insegnante alla formazione in servizio e che ci sembra troverebbe un ottimo strumento nel “portfolio professionale” cui anche in passato si è fatto spesso riferimento. C. Formazione iniziale, reclutamento, formazione del personale 1. Come operare il raccordo tra revisione delle lauree magistrali e classi di abilitazione? 2. Dal Tavolo di consultazione è emerso un consenso generale sulla necessità di diminuire l’eccessivo precariato. Tale problematica è stata affrontata attraverso l’adozione di meccanismi di accesso programmato alla formazione relativamente ai vari gradi di insegnamento nella scuola: scuola dell’infanzia e primaria accesso programmato alla Laurea magistrale a ciclo unico comprensivo di

IL DECRETO “BRUNETTA” E LA SCUOLA

di Raffaele Tortora Ed. Anicia 2010 Autonomia come dimensione etica, autonomia come strumento di lavoro è la chiave di lettura che propone Raffaele Tortora nella ricostruzione delle principali fasi di cambiamento che hanno interessato negli ultimi decenni la Pubblica Amministrazione e in particolare, al suo interno, la scuola. Il percorso viene analizzato nella scansione delle diverse fonti giuridiche ( a partire dal d.lgs. 150/2009 fino al recente Collegato Lavoro) Le prime due parti del volume sono dedicate ai principi costituzionali e di fonte sopranazionale con riferimento all’Unione Europea. Il diritto comunitario è, d’altra parte, l’immancabile inizio per una attenta disamina dei principi posti dietro le più recenti modifiche legislative. La preminenza delle norme comunitarie sugli ordinamenti interni rappresenta la concessione di spazi di sovranità che i singoli stati riconoscono alla

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L’ECO della scuola nuova

tirocinio; scuola secondaria di primo grado accesso programmato alla Laurea magistrale; scuola secondaria di secondo grado Laurea magistrale accesso programmato al tirocinio. Quali altri interventi ritenete di suggerire perché il risultato sia ottimale? Il superamento del precariato è un nodo di notevole difficoltà che può essere superato solo con una forte programmazione, peraltro non facile. Riteniamo tuttavia che sia fondamentale definire con chiarezza i percorsi di formazione alla professione -cui collegare i canali del reclutamento-, quindi delineare la fase in cui si è “insegnante in ingresso nella professione” e, successivamente, insegnanti a pieno titolo, utilizzabili in classe o nei compiti necessari alla scuola nel suo complesso e alle singole istituzioni scolastiche. In ogni caso la questione è strettamente connessa alla ridefinizione del profilo professionale e dello stato giuridico degli insegnanti e non può prescindere da un approccio globale. Ricordiamo in proposito che la questione è all’ordine del giorno della VII Commissione della Camera dei Deputati con le 7 Proposte di legge sulle quali siamo stati invitati

ad esprimere un parere all’inizio del mese di febbraio. Sicuramente bisogna stabilire delle priorità e una scansione nell’affrontare le singole parti del problema ma c’è anche il rischio di creare uno scompaginamento nel quale sarebbe poi difficile ricomporre le parti della complessiva questione.

comunità europea, permettendo di progredire nell’ambizioso progetto, culturale prima ancora che giuridico, dell’Europa unita. Alla luce di una prospettiva comunitaria, il libro si propone di esaminare, prima il quadro di principi comunitari che regola l’interazione di quest’ultimo con il nostro ordinamento e, successivamente, le ultime modifiche intervenute nella P.A. per dar loro una prospettiva che permetta di meglio comprenderle. La terza parte del libro affronta il tema degli strumenti premiali e della nuova disciplina della P.A., tema che ha da subito fortemente caratterizzato davanti all’opinione pubblica il così detto “Decreto Brunetta”, galvanizzando spesso l’attenzione rispetto ad altre tematiche, a volte più rilevanti, contenute nello stesso d.lgs.150/2009. La terza parte propone anche un attenta disamina delle modifiche intervenute nelle relazioni sindacali e nelle nuove norme che regolano il rapporto di lavoro pubblico. La quarta e ultima parte del volume è infine dedicata al tema dell’autonomia scolastica, affrontata in rela-

zione alla multiforme realtà del sistema scolastico stesso, in relazione al quale non si può pensare di trovare formule gestionali che si adattino ad ogni specifica realtà. Il decreto 150/2009 si presenta come un corpo di non facile interpretazione rispetto al tema dell’autonomia scolastica e l’autore si propone di darne corretta lettura mettendolo in relazione con il più ampio quadro in cui si innesta, tenendo conto anche dell’evoluzione storica che ha caratterizzato quest’ambito. Il volume, accompagnato da un CDROM contenente la documentazione legislativa relativa ai temi trattati, si presenta in definitiva come un’utile lente con la quale dare un’appropriata lettura al d.lgs. 150/2009, il “decreto Brunetta”, che metta in luce l’impatto di quest’ultimo sui temi che riguardano la scuola.

3. Il corso di Laurea in scienze della formazione primaria prevede, al proprio interno, crediti formativi finalizzati ad una migliore accoglienza degli studenti diversamente abili. Vi sembra uno strumento utile? È una questione delicata e di difficile soluzione che non si risolve con la presenza in classe di un insegnante di sostegno per alcune ore. Tutti gli insegnanti dovrebbero possedere competenze in proposito, quanto meno per gestire gli aspetti relazionali ed educativi e sviluppare la ricchezza connessa al tema delle differenze. Perché ciò si realizzi è però necessario poter contare su adeguati strumenti di supporto e sul coinvolgimento culturale e organizzativo dell’istituzione scolastica e di tutte le sue componenti.

Federico Corduas


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