SCUBA Zone

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Massimo Boyer è biologo marino, fotografo sub e scrittore, organizzatore di viaggi subacquei, istruttore e guida. Ottimo conoscitore dei fondali Indonesiani. Il suo lavoro è ai siti www.kudalaut.com e www.kudalaut.eu

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nung Api in indonesiano significa montagna di fuoco, o più semplicemente vulcano. Per la verità in Indonesia sono molte le isole con questo nome, usuale per una nazione che si estende lungo l’anello di fuoco del Pacifico e conta almeno un centinaio di vulcani attivi. Per essere più precisi stiamo parlando di Gunung Api Wetar situato nel centro del mare di Banda. Dal ponte della nave, con i suoi 282 m di elevazione, la montagna di fuoco è uno scoglio in mezzo al nulla, a 55 miglia dall’isola più vicina (Wetar). In realtà è la cima di una montagna la cui altezza misurata dal fondo dell’oceano supera i 5000 m. In immersione vedremo il meglio. Al centro di un mare spazzato da correnti forti, lontano da terre emerse, in un ambiente di transizione (siamo nella regione dove Wallace individuò la linea che separa la fauna asiatica da quella australiana), l’isola è unica al mondo per le sue caratte-

ristiche biologiche, teatro di un’associazione simbiotica mai osservata. Ma andiamo con ordine. Un’isola è isolata anche per quanto riguarda la fauna marina. A dispetto della nostra percezione del mare come un continuum, senza confini, dobbiamo considerare che la fauna delle formazioni coralline abita a bassa profondità, attaccata per tutta la vita al fondo (coralli e altri organismi sessili), o libera di camminare (benthos mobile, come crostacei e molluschi) o di nuotare nelle immediate vicinanze (pesci). La maggior parte dei pesci di reef non si avventura mai verso il blu, al massimo si muove lateralmente lungo il fondale. Con l’eccezione ovvia dei pelagici, i pesci sono tra gli animali più sedentari della terra, molte specie trascorrono la vita adulta in un’area misurabile in metri quadrati e anche predatori come le cernie limitano i loro spostamenti a qualche centinaio

Galaxea astreata (Melithaea sp.) circondate da banchi di serranidi planctivori (prevalentemente pseudanthias smithvanizi e luzonichthys waitei) in alto panoramica del reef, dominato dalla madrepora

a sinistra il reef profondo è caratterizzato da gorgonie

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