la sussistenza dello “stato di alterazione psicofisica” conseguente. Per tali motivi, è opportuno portare con sé un certificato neurologico che descriva l’uso del Sativex come trattamento sintomatico e che ne sottolinei l’assunzione sotto stretto controllo medico. Nel caso in cui la persona debba effettuare la visita per il rilascio o il rinnovo della patente e dichiari alla CML fra le terapie assunte anche il Sativex, sarà anche in questo caso utile produrre in corso di visita il certificato neurologico, che dovrà sottolineare l’utilizzo terapeutico del farmaco a base di cannabinoidi, indicandone i dosaggi e l’assunzione sotto stretto controllo medico. Più delicata è invece la questione dell’assunzione di altri cannabinoidi, come per esempio il Bedrocan, al momento non ancora classificati come farmaci in Italia, che hanno dosaggi e posologia variabili e che comunque possono avere effetti collaterali sulla guida: anche in questi casi potrebbe essere utile una documentazione specialistica che ne attesti l’uso per motivi terapeutici.