AICARR JOURNAL 12/2012

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all’estrazione, utile nei giorni caldi. La ventilazione per effetto camino può essere anche generata dal vento, grazie all’opportuna progettazione del comignolo di copertura che costituirà la principale forza spingente dell’effetto camino durante il giorno, quando le temperature interne ed esterne sono molto prossime l’una all’altra. In alcuni casi si può anche prevedere un’opportuna combinazione di ventilazione trasversale e ventilazione per effetto camino. La ventilazione per effetto camino può essere realizzata impiegando camini solari: il principio di funzionamento si basa sul riscaldamento dell’aria lungo il condotto del camino, grazie alla radiazione solare che incide sullo stesso; ciò incrementa la ventilazione naturale. Per essere davvero efficiente, il camino solare dovrebbe essere più alto del livello del tetto dell’edificio e dovrebbe essere esposto nella direzione prevalente del sole. La prestazione del camino solare può essere incrementata se si provvede a schermare dal sole la sua parte terminale (comignolo). Si può anche prevedere l’applicazione di un materiale assorbente sulla parte opposta, in modo da prolungare l’effetto di riscaldamento dell’aria anche quando il carico solare si riduce, ad esempio a partire dal tardo pomeriggio in poi.

Ventilazione meccanica Esistono diversi tipi di impianto di ventilazione meccanica che possono essere impiegati nel retrofit di edifici esistenti. Ventilazione ad estrazione

Gli impianti ad estrazione sono generalmente utilizzati in ambienti in cui l’aria viene contaminata da particolari attività o processi. Il principale beneficio dell’estrazione meccanica rispetto alla ventilazione naturale sta certamente nella portata di ventilazione che è prevedibile, costante e nota. In molti casi (cucine commerciali, bagni, parcheggi auto sotterranei, edifici industriali o fabbriche) la strategia dell’estrazione è la più efficiente.

Sensori CO2. La relazione tra livello di concentrazione di anidride carbonica e portata di ventilazione può essere stabilita sulla base del livello di qualità dell’aria interna desiderato

trattamento aria (UTA), costituita generalmente da due ventilatori separati, uno dedicato all’immissione, l’altro all’estrazione, un filtro, una batteria calda alimentata dall’acqua calda proveniente dalla caldaia dell’edificio ed una batteria fredda alimentata da un chiller ad acqua. L’immissione e l’estrazione dell’aria vengono realizzate con una rete di canali. Solitamente la batteria calda e la batteria fredda possono costituire la principale fonte di riscaldamento/raffrescamento dell’edificio. Al fine di ottenere un adeguato risparmio di energia, alcuni impianti vengono progettati a parziale ricircolo. Ciò permette di abbattere le portate di aria esterne da riscaldare o raffrescare. Un’altra opportunità, per il risparmio energetico consiste nell’installare un recuperatore di calore nell’unità di trattamento aria: viene sottratto calore all’aria espulsa per fornirlo all’aria di immissione, senza che le due correnti d’aria si mescolino (si veda a tale proposito la Figura 4). Il recupero di calore secondo queste modalità

è fondamentale in applicazioni quali quelle mediche, in cui l’aria espulsa non può in alcun modo essere reintrodotta nell’ambiente interno. Ventilazione tipo demand-controlled

In caso di ambienti caratterizzati da livelli di occupazione variabili, è ragionevole pensare di realizzare, in fase di retrofit, un sistema del tipo demand controlled. In questo tipo di impianto, la portata di ventilazione viene fatta variare a seconda dei livelli di occupazione reali dell’ambiente. Un sistema che comporta un grande risparmio di energia durante i periodi in cui l’ambiente risulta occupato da poche persone. Ambienti potenzialmente idonei

Ventilazione ad immissione

Gli impianti che prevedono la sola immissione hanno applicazione limitata, ma sono più adatti agli ambienti occupati. Gli impianti a sola immissione possono essere impiegati per filtrare e riscaldare o raffrescare l’aria di rinnovo e si applicano generalmente a: • unità di aria calda montate in copertura • ventilazione di locali caldaia • unità fan coil autonome con immissione di aria fresca diretta Impianti ad immissione ed estrazione

Un impianto di ventilazione con immissione ed estrazione prevede un’unità centrale di

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Figura 4 – IMPIANTO AD IMMISSIONE ED ESTRAZIONE. L’impianto è costituito da due ventilatori separati, uno dedicato all’immissione, l’altro all’estrazione, un filtro, una batteria calda alimentata dall’acqua calda proveniente dalla caldaia dell’edificio ed una batteria fredda alimentata da un chiller ad acqua

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