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L’emergenza pandemica sta davvero finendo? 1/2021 1/2021 I segnali sono positivi, le vaccinazioni marciano a pieno ritmo e l’arrivo della bella stagione, con

Numero 1 - anno 23 - Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv.27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, DCB Milano - € 1,55 EMME INFORMATICA 20 ANNI CON I GESTORI FEDERLAVAGGI DALLA PARTE DEI LAVAGGISTI ISTOBAL INNOVAZIONE A 360 GRADI FUELS MOBILITY RINVIO ALL’AUTUNNO AUTOEQUIP MIX L’ECCELLENZA A VERONA OIL&GAS SERVICE UN PIENO DI SERVIZI OIL&NONOIL E ASPHALTICA INSIEME A NOVEMBRE GILBARCO IL NUOVO RIFORNIMENTO CO.RA. L’ADBLUE DI QUALITÀ È YARA la ripresa del turismo e di altre numerose attività, porta sempre più auto sulle strade. Forse è presto per cantare vittoria, ma di certo, i segnali sono incoraggianti. Le prime avvisaglie del ritrovato ottimismo e del ritorno alla normalità già si possono percepire e, in particolare per il nostro settore, le stazioni di servizio e gli autolavaggi registrano un incremento delle presenze. Un dato che va accolto con soddisfazione, pur essendo consapevoli che non tutti i problemi sono risolti, anzi. QUALE RUOLO DEL GESTORE NEI PUNTI VENDITA DEL FUTURO Il giusto richiamo alla concretezza del PresidenORGANO UFFICIALE DEI GESTORI te di Figisc-Confcommercio Bruno Bearzi, apre questo numero con un’attenta e circonstanziata disamina degli scenari che si prospettano al nostro mondo. Scenari in parte già diventati realtà, come si può scoprire leggendo delle tante innovazioni di cui parliamo in questa edizione e di come un uso sempre più massiccio dell’informatica stia rivoluzionando il lavoro sul piazzale. Anche le nuove trazioni, alternative e attente all’ambiente, sono sempre più al centro dell’attenzione e possono rivelarsi concrete forme di business per le aree di servizio. In questo numero diamo anche l’annuncio di due eventi fieristici che lanciano segnali contrastanti: lo scivolamento di data della neonata Fuels Mobility ci ricorda che la pandemia non è ancora sconfitta e che si devono avere tutte le attenzioni possibili per affrontarla in sicurezza; Oil&nonOil invece si allea con Asphaltica per creare un evento che, come sottolinea il suo slogan “strade intelligenti per il futuro”, è un progetto che guarda al domani e affronta il tema con una visione globale. A completamento le ormai tradizionali visite agli autolavaggi che hanno fatto dell’innovazione la loro scelta operativa. Un’eccellente opportunità per scoprire dei segreti di chi ha alle spalle tanti anni di esperienza e ha scelto le tecnologie più moderne. C’è sempre tanto da imparare. Buona lettura

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Massimo Cicalini

QUALE RUOLO DEL GESTORE NEI PUNTI VENDITA DEL FUTURO

Pubblichiamo il testo dell’intervista di “Muoversi”, il magazine trimestrale di UNEM (Unione Energie per la Mobilità, già Unione Petrolifera) a Bruno Bearzi, Presidente Nazionale Figisc-Confcommercio.

Per rispondere alla domanda “Come immaginate il ruolo del gestore nei punti vendita del futuro?” partiamo dall’attuale: una rete contrassegnata da un eccessivo numero di impianti ed erogati assolutamente di bassa efficienza, con pesante incidenza di impianti marginali ed insufficienti a garantire sostenibilità economica; dalla polverizzazione dei soggetti e per contro alla fuga di major storiche; da dilaganti infiltrazioni di illegalità di natura fiscale, organizzata al punto da prendersi pezzi della rete per smerciare prodotti, con grave inquinamento della concorrenza, al consumatore finale; da scarsissimo apporto di investimenti e di manutenzione, con quote di impianti che rimangono chiusi per assenza di gestione. Se i decisori ritengono tutto ciò accettabile, visto che ci si appresta ad una transizione energetica che cambierà modi ed infrastrutture della mobilità, non è questa la nostra opinione e temiamo fortemente che ad un tanto non si metta mano perché si ritiene sia un tema superato. Né, proprio traguardando alla transizione ed al cambiamento, si vede come si possa affrontare questo lungo e complesso passaggio senza affrontare tali nodi, dalla ristrutturazione della rete alle misure per debellare l’illegalità, dalla progettualità per una nuova stazione di servizio plurifunzionale alla revisione degli strumenti contrattuali e del quadro delle relazioni commerciali. La strada della differenziazione e graduale sostituzione dei prodotti sembra definita, almeno in linea di massima. Piuttosto indefinito, invece, è cosa debba essere la nuova rete in termini di offerta di altri servizi/funzioni e ciò che si vede, nelle politiche di qualche compagnia petrolifera, è solo una generica implementazione di servizi “replica” di prestazioni già offerte in maniera specializzata e dedicata dal mercato. Ci si deve confrontare, quindi, su un progetto complessivo, e ciò non può prescindere né da una condivisione delle cose che vanno fatte per mettere rimedio alle gravi criticità del settore e neanche dagli aspetti legati alla contrattualità e giustificazione economica delle gestioni, di cui va valorizzata la professionalità per affrontare una transizione che non può prescindere dal rapporto col cliente/consumatore. Per capirci: il gestore di domani non può essere solo il “posteggiatore” delle auto alle colonnine elettriche o lo smistatore di pacchi e pacchetti. Più che lo spazio alla “immaginazione”, pur necessaria, del futuro, serve una dose di marcata fattualità a partire dal presente.

Bruno Bearzi Presidente Figisc-Confcommercio

L’ECCELLENZA È IN SCENA A VERONA

Due impianti Autoequip più uno Mix, uno a Verona e uno nella sua provincia, a sottolineare l’unità di intenti dei due brand nell’offrire a gestori e clienti finali più soluzioni di lavaggio sia nei portali che nelle piste.

Il nostro tour veronese inizia sull’impianto di proprietà B-Petrol a Mozzecane, a una ventina di chilometri a sud del capoluogo. A fare gli onori di casa è addirittura l’AD di Mix e socio di Degama-Autoequip Carlo Gavotto, che non vede l’ora di presentarci questo ultimo gioiello della sua azienda che sancisce anche la perfetta sinergia tra i due marchi. “Questo è un bell’esempio di impianto misto del gruppo Mix Autoequip Degama – spiega Gavotto –. Piste e copertura sono Red Line Mix, disegnate da Carmi e Ubertis, il prestigioso studio vincitore nel 2020 del XXVI Compasso d’Oro. Il portale a spazzole è un Fly totalmente di acciaio inox, alto 2,30 m, con le torrette in alta pressione, alta pressione e prodotti chimici totali in tutta la macchina, quindi un ‘super’ full optional. Come mono portale è il top dell’offerta Autoequip ed è proposto in due versioni, Inox e Giugiaro, cambia soltanto l’estetica esterna. Questo allestimento presenta addirittura le porte automatiche: più sicurezza, meno rumore e niente pulviscolo d’acqua. Le piste sono montate tutte con tre accessori: classica lancia ad acqua calda, detergente e osmosi, poi la lancia per la schiuma mousse in alta pressione e la lancia spazzola. In una sola baia è stato inserito anche il lavaggio sottoscocca, presentato sei anni fa alla fiera di Francoforte, un servizio che ha più richieste oltralpe, per esempio in Repubblica Ceca, mentre in Italia è un po’ meno richiesto, ma qui l’hanno voluto. È presente anche sul portale, però così chi vuole usare solo la pista lo può utilizzare. Per evitare che l’automobilista lo attivi inavvertitamente, e poi si bagni perché va acqua dappertutto, ci sono dei detector che verificano se è presente un’auto o una moto e poi ci sono i guida ruote e il posizionatore. Quindi si usa la tecnologia dei controlli automatici adattata alle piste, se i due detector verificano che non coprono una superficie di lamiera, il lavaggio sottoscocca non parte. Infine, c’è una pista esterna per i veicoli più alti, mentre il locale tecnico è fatto in opera, quindi non in container, e anche questo lo realizziamo totalmente in Mix nella larghezza che il cliente desidera, fino a cinque metri. La sala tecnica delle piste in questo caso serve anche per il portale. Infine, offriamo la possibilità di avere dei led che indicano le piste occupate in uso e quelle non in uso”.

La parola al dealer

L’azienda si chiama Fava Giancarlo, dal nome del suo titolare, ed è concessionaria del gruppo Mix Autoequip Degama per il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, con assistenza e vendita. La sede si trova ad Azzano Decimo, in provincia di Pordenone, con un magazzino dotato di tutta la ricambistica nella vicina Chions.

Da sinistra: Mauro Menegon, Giancarlo Fava, Luca Sità e Luca Gavotto

“Lavoro con Autoequip da oltre 25 anni, la mia azienda l’ho fondata nel 2001, ma prima ero già dipendente presso un’altra società sempre legata ad Autoequip – racconta Giancarlo Fava –. Forte di questa esperienza posso affermare che questo Fly è proprio una “astronave”, tutto di acciaio inox e made in Italy. Una macchina pensata non solo per chi la usa, ma anche per chi ci deve lavorare per manutenerla: apri il portello e hai tutto a portata di mano. Così l’assistenza, anche il sabato o la domenica, è semplificata: basta dire al gestore/cliente ‘guarda lì’ e subito riesce ad intervenire direttamente, anche se non è un meccanico esperto. Infatti, questa è una macchina che beneficia degli incentivi ‘Industria 4.0’ grazie alla teleassistenza a bordo e noi tecnici ci possiamo collegare direttamente per gli aggiornamenti e anche per l’assistenza. Quindi da smartphone o tablet ci connettiamo

PISTE MIX RED LINE: ECOLOGIA, QUALITÀ E DESIGN

Quando tecnologia, robustezza, affidabilità e design si incontrano si ottiene Red Line, il mix perfetto di innovazione, bellezza, praticità e piacere di utilizzo. Queste colonne tecnologiche che completano le piste Mix ridefiniscono gli standard qualitativi ed estetici nel mondo dell’autolavaggio con una veste completamente nuova, imponente di giorno e affascinante di notte. Le colonne tecnologiche Red Line guideranno gli automobilisti verso un’esperienza di lavaggio piacevole ed efficace: ogni postazione, grazie alla sua illuminazione, segnala la presenza del veicolo nella linea di lavaggio facilitando la viabilità e la nuova estetica che si sposa con una sempre più attenta coscienza ambientale. Red Line utilizza infatti luci full led per un’illuminazione a consumo ridotto e le carenature sono realizzate con un robusto alluminio riciclabile.

• Struttura impianto: zincato a caldo e verniciato o acciaio inox • Movimentazione spazzole orizzontale/verticali motorizzate • Asciugatura orizzontale a seguire il profilo in acciaio inox fissa o inclinabile • Asciugatura laterale • Pannello operatore touchscreen • Controllo elettronico tramite PLC • Fotocellule pedana di posizionamento con semafori led • Programma di lavaggio pick-up e sicurezza gancio traino • Porte frontali e laterali per la massima accessibilità, ispezionabilità e minimi tempi di manutenzione • Sistema Discover (brevetto Autoequip) o in alternativa sistema tradizionale lava ruote telescopico • Inverter, traslazione motorizzata della spazzola orizzontale, spazzole verticali, bocchetta asciugatura e traslazione portale con singolo inverter dedicato • Dispositivo inclinazione spazzole verticali 20° • Sistema alte pressioni laterali (fisse o oscillanti) con o senza sistema pneumovalvola • Sistema alte pressioni orizzontali (“contour” a seguire il profilo) bidirezionale, inclinabile oppure potenziata

“Power HP” • Sistemi pompe alte pressioni rack 1° o 2° pompe a seconda della configurazione scelta • Sistemi lavaggi sottoscocca fissi o oscillanti • Spazzole polietilene espanso (antigraffio) • Sistema alte pressioni orizzontali (“contour” a seguire il profilo) bidirezionale, inclinabile oppure potenziata

“Power HP” • Rivoluzionario arco Rain-X • Arco lucidatura Autolux • Spazzola orizzontale vettoriale • Antigelo automatico • Altezze di lavaggio 2300 mm – 2500 mm – 2800 mm • Possibilità di autolavaggio XL, altezza maggiorata e/o passaggio utile lavante maggiorato a seconda delle esigenze

all’impianto, scegliamo la macchina e automaticamente al pannello operatore per una prima verifica degli eventuali malfunzionamenti: così riusciamo a dare una risposta più veloce al nostro cliente. Però, se dobbiamo intervenire di persona, in due ore siamo sul posto. La scorsa domenica mattina c’era un problema e noi eravamo ovviamente a casa: quando ci hanno chiamato abbiamo verificato e sistemato tutto da remoto e dopo nemmeno 10 minuti la macchina era di nuovo in funzione. Siamo sempre reperibili e garantiamo ai nostri clienti un servizio a 360°: dalle videocamere alla cartellonistica fino ai prodotti chimici, tutto quello che serve all’impianto di lavaggio. Il committente di questo impianto è un grosso retista che ha comprato direttamente dal costruttore e ne ha commissionato l’installazione; normalmente invece l’utente finale compra da me e poi lo seguo in tutto: realizzazione dell’opera e assistenza post vendita. La mia azienda può contare su otto di-

Da sinistra: Giancarlo Fava, Andrea e Luigi Furlani

pendenti, un’impiegata e cinque tecnici, quattro furgoni di proprietà e altri due di collaboratori”. “Entrando nel merito delle soluzioni tecnologiche – prosegue Giancarlo Fava –, sul portale per l’alta pressione c’è una pompa da 15 kW che è alimentata da una pompa di linea e una valvola che garantisce una pressione sempre costante. Quindi una sola pompa ad alta pressione che si modula su uno o dieci ugelli con la ripartizione regolata da valvole: a seconda della fase di lavaggio si attivano una o più valvole. Nelle piste invece si è optato per la mousse che attualmente è la soluzione più richiesta dal mercato e poi le fasi classiche di prelavaggio, lavaggio e finitura; oltre al sistema sottoscocca con, come già detto, i sensori che verificano che ci sia la situazione idonea per usufruire del servizio. Per B-Petrol è il primo lavaggio del gruppo Mix Autoequip Degama. Le piste sono in funzione da gennaio e il portale da marzo perché prima abbiamo dovuto garantire una fornitura di corrente elettrica molto regolare perché queste macchine hanno un’elettronica particolarmente avanzata che patisce gli sbalzi di tensione, magari non nell’immediato, ma a lungo andare... Infine, un’altra particolarità di questa macchina è la dimensione del pannello led per i messaggi all’utenza, davvero molto grande, di ben 22 centimetri, molto visibile da lontano”.

L’impianto di Verona

Ci spostiamo in Verona città, molto vicini al centro. Qui a fare gli onori di casa è Luigi Furlani, titolare con il fra-

tello Andrea, dell’impianto. “Questa stazione è nata nel 1948 con mio papà, per la distribuzione di metano – racconta Luigi Furlani –. Io ci lavoro dagli anni Sessanta dall’età di sette anni, eravamo una famiglia numerosa e dovevamo lavorare tutti. Il lavaggio auto è attivo dal 1996 in self-service e solo negli ultimi dieci anni garantiamo anche la pulizia interni con operatore. Oggi la stazione carburanti è di proprietà Repsol, il lavaggio è mio e di mio fratello ed è alimentato anche da due impianti fotovoltaici posati dieci anni fa, anche quelli di nostra proprietà. Dal 1996 questo è l’ottavo impianto di lavaggio che acquistiamo: ogni due anni e mezzo lo cambiamo, aspettavo sei mesi, vendevo l’impianto funzionante e installavo quello nuovo. È anche il nostro primo Autoequip perché ho avuto la sensazione che con Giancarlo Fava avremmo potuto iniziare un percorso di comune soddisfazione. Questa macchina ha un anno e ha fatto circa 14 mila cicli. Gli automobilisti sono sempre più esigenti e quindi ho adottato un sistema di acqua ozonizzata e tutti ne hanno subito apprezzato la differenza nella qualità del lavaggio, anche la baia di lavaggio è igienizzata con acqua ozonizzata. Lavo anche con acqua riciclata che spesso può avere cattivo odore e in generale l’acqua può infettarsi con la legionella, ora entrambi i problemi sono risolti. Del portale Autoequip Fly mi è piaciuto subito la sua costruzione interamente di acciaio inox e poi, per fugare ogni dubbio sulla sua qualità di lavaggio, la controprova l’ho avuta sabato scorso: è venuto un cliente, un carrozziere, con un’auto nera appena verniciata e ha voluto lavarla per vedere se l’impianto la segnasse. Non ero tranquillissimo, ma ha scelto il programma con l’alta pressione e alla fine è rimasto molto soddisfatto: ‘Eccezionale, non ci sono paragoni’ è stato il suo commento. Facciamo anche sanificazione ad ozono e pulizia degli interni e tra i nostri clienti annoveriamo anche le Forze dell’Ordine di Verona perché usiamo macchine certificate”.

SEMPRE DALLA PARTE DEGLI AUTOLAVAGGISTI

Tre documenti di Federlavaggi che confermano come l’Associazione sia sempre attenta a difendere e valorizzare il settore nei diversi ambiti: dalla rivalutazione dei beni materiali al credito d’imposta.

“Diamo il giusto valore alle nostre attrezzature e alle nostre imprese”, questo lo slogan scelto da Federlavaggi per promuovere un’opportunità di sviluppo per il settore. Il documento (che potete trovare integralmente sul sito dell’Associazione e su www.areadiservizio.eu) è stato diffuso per rendere noto al settore la possibilità di attuare una rivalutazione dei beni di impresa materiali (per esempio, portali, piste, aspiratori, colonnine, accessori vari ecc) e immateriali (per esempio, marchi, licenze, concessioni ecc). Queste misure, previste nel “Decreto Agosto” sono state pensate dal legislatore per il sostegno e la patrimonializzazione delle imprese. “Riteniamo che tale strumento sia da valutare attentamente dalle imprese del nostro settore siano esse costruttori, impianti di lavaggio o autolavaggi. Per fare un esempio, le attrezzature molto spesso vengono acquistate con finanziamenti o leasing. Al momento del riscatto o in alternativa alla fine dell’ammortamento, il valore del cespite è sicuramente inferiore al valore reale dello stesso. Pertanto, il legislatore con l’intento di valorizzare i beni dell’impresa e di conseguenza di aumentare la patrimonializzazione ovvero il valore della società, ne consente la rivalutazione fiscale dietro il pagamento di un’imposta sostituiva del 3%. Ovviamente per tali beni sarà consentito nuovamente l’ammortamento con conseguente riduzione dell’incidenza fiscale a carico della società. Anche se non richiesto dalla legge, raccomandiamo fortemente la valutazione e perizia dei vostri beni da parte dei costruttori o dei distributori degli stessi in modo tale da assegnare al bene un valore il più possibile congruo”.

Credito d’imposta

Un altro slogan (“Se non adesso, quando?”) per non perdere un’altra opportunità di sviluppo per il settore. Il documento (che potete trovare integralmente sul sito dell’Associazione e su www.areadiservizio.eu) vuole attrarre l’attenzione sulle agevolazioni fiscali in merito ai crediti di imposta che maturano per investimenti in beni strumentali (portali, piste, aspiratori, colonnine, accessori vari ecc). Queste misure, volte al sostegno e allo sviluppo anche del mondo dell’autolavaggio, sono molto interessanti sia per la consistenza degli aiuti che per il raggio di azione degli stessi. In tale documento viene dato un quadro generale della normativa vigente, senza dimenticare che chi volesse approfondire l’argomento può anche consultare i costruttori o i rivenditori di tali beni strumentali.

“Addio Autolavaggio”?

Il sito giornalistico Virgilio Motori ha pubblicato l’articolo “Addio Autolavaggio” che rischia di arrecare parecchi danni al settore con un maldestro consiglio di arrangiarsi con il “fai da te”. Nella lettera che l’Associazione ha inviato alla redazione si sottolineano ben tre pesanti errori nella formulazione dell’articolo. A cominciare dal fatto che è illegale lavare l’auto presso la propria abitazione o in luoghi pubblici: infatti l’Articolo 15 del Codice della Strada stabilisce che lavare l’auto utilizzando l’acqua in strada o in spazi privati è vietato per via dell’inevitabile scolo di sostanze inquinanti (residui di olio/carburante, polveri dei freni, detergente ecc) che sono nocivi per l’ambiente se non si può garantire che essi finiscano nella rete fognaria per l’opportuno trattamento. Secondo argomento la sicurezza: infatti, esiste una norma, la UNI 11485, che regola gli autolavaggi in modo di evitare sinistri a cose e persone. Terzo: dall’articolo non emerge una caratteristica fondamentale per qualsiasi professione, arte o lavoro: la necessità di avere le necessarie competenze e i danni che possono essere causati da un lavaggio non corretto su una vettura potrebbero essere addirittura irreparabili o comunque di valore economico elevato.

IL SEGRETO DEL SUCCESSO? INNOVAZIONE A 360°

Istobal prevede di crescere di più del 10% nel 2021 grazie all'internazionalizzazione, all’innovazione e alla trasformazione digitale; inoltre, lancia un rivoluzionario sistema per riciclare l’acqua.

La multinazionale spagnola sta sviluppando con determinazione il suo piano strategico di crescita e prevede di crescere più del 10% nel 2021 incrementando le vendite, dopo un calo del 12% del fatturato nel 2020 a causa della pandemia. Una previsione che poggia anche sull’aumento dell’investimento in R&S (ricerca e sviluppo, ndr) dell'11% rispetto al 2020 per potenziare il suo laboratorio di robotica e crearne altri su applicazioni di prodotti chimici e nuovi materiali. Istobal punta quindi su Big Data, IoT e Machine Learning per sviluppare soluzioni “Industria 4.0” e ottimizzare la redditività e l’esperienza d’uso degli impianti di lavaggio. A questo si aggiunge una fondata previsione di incremento del fatturato del 50% nel mercato cinese grazie alla recente apertura di una nuova filiale, oltre all’ulteriore espansione in altri Paesi come Stati Uniti, Italia e Polonia. Attualmente Istobal esporta il 76% della sua produzione di impianti soprattutto in Francia, Regno Unito, Italia, Stati Uniti e Danimarca.

Una campagna di digitalizzazione

Nell’ambito del suo impegno volto ad aumentare la redditività, facilitare la gestione aziendale e contribuire alla fidelizzazione dei clienti, Istobal lancia una campagna per promuovere la trasformazione digitale delle stazioni di lavaggio con un piano di abbonamento gratuito a Istosmart. Istosmart è una tecnologia che garantisce impianti completamente connessi per il massimo rendimento e un’esperienza per l’utente totalmente trasformata grazie anche all’introduzione di una carta digitale per accumulare credito e usufruire di sconti sull’App Istobal. Il servizio, senza costi mensili, di Istosmart include, tra gli altri vantaggi, la gestione digitale dell’attività di lavaggio, l’App per l'utente e la possibilità di conoscere in tempo reale lo stato degli impianti. Istosmart dispone anche di un modello di abbonamento Premium con tutte le funzionalità extra per la massima redditività e la migliore esperienza di lavaggio.

Riciclaggio ecologico dell’acqua

Uno sversamento d’acqua ridottissimo nelle operazioni di lavaggio dei veicoli grazie a un innovativo sistema di riciclaggio biologico, con un sistema di ultrafiltrazione che ricicla, nella sua versione più avanzata, fino a una percentuale dichiarata del 100% dell’acqua, in ogni lavaggio. Questo importante risultato oggi è realtà grazie a Istobal che con la tecnologia MBR (Membrane Bioreactor of Ultrafiltration) è in grado di garantire una qualità ottimale dell’acqua dopo il lavaggio, riuscendo a eliminare solidi, torbidità, il 99% di batteri e virus, a ridurre la carica organica e la presenza di tensioattivi. Con questo impianto Istobal dichiara di

raggiungere così il massimo utilizzo di acqua, riuscendo ad alimentare l’intero impianto di lavaggio con l’acqua trattata, spreco d’acqua pari a zero e un tasso di riciclo elevatissimo, oltre a evitare il consumo di acqua dolce nella fase finale di lavaggio. Adatto a tutti gli autolavaggi, questo innovativo impianto di riciclaggio consente di risparmiare in media 220 litri d’acqua per ogni lavaggio di auto (300 litri per autobus, 870 per treno e 1.160 per camion). È particolarmente consigliato per il riciclaggio nei centri di lavaggio ad alta pressione, dove la qualità dell’acqua riciclata deve soddisfare parametri di qualità molto elevati in quanto è a contatto con l’utente finale. Con questo nuovo impianto, Istobal compie un altro passo verso la totale sostenibilità del settore e consente l’attività di lavaggio in Paesi con restrizioni sugli sprechi e sul consumo di acqua come, tra gli altri, Spagna, Francia, Nuova Zelanda, Australia, Paesi Bassi e Polonia, che hanno normative e restrizioni sull’uso dell’acqua per il settore dell’autolavaggio, al punto da vietarne l’attività se senza sistemi di riciclaggio e riutilizzo, come in Nuova Zelanda. Il nuovo sistema di riciclaggio biologico a ultrafiltrazione è un impianto modulare, versatile e compatto, facile da installare. Si tratta inoltre di un sistema di riciclaggio completamente automatizzato che consente il monitoraggio a distanza per una migliore manutenzione. Infatti, dispone di un pannello di controllo touchscreen per il controllo, tra le varie funzioni, delle portate e degli errori e poi per la visualizzazione dei livelli dei serbatoi di accumulo e dei prodotti chimici, nonché del tasso di riciclaggio.

Mario Rota

MBR

I LEADER SCELGONO I LEADER TUTTI UNITI PER L’ADBLUE DI QUALITÀ

CO.RA. Spa, EG Italia e Yara si sono uniti per garantire la distribuzione nelle aree di servizio italiane dell’AdBlue, l’additivo indispensabile al corretto funzionamento dei moderni motori diesel. Non un AdBlue qualsiasi, ma l’AdBlue di Yara.

Quando tre aziende, leader nei rispettivi settori, uniscono le proprie forze per un’iniziativa comune il messaggio è chiaro: c’è una opportunità che può sviluppare volumi importanti e far eccellere nella qualità della proposta per l’automobilista. In questo caso i tre leader sono tre brand che non hanno bisogno di presentazioni come CO.RA., EG Italia e Yara e il potenziale business è la distribuzione dell’AdBlue, l’additivo indispensabile al corretto funzionamento dei motori diesel di ultima generazione che, al di là di alcune campagne stampa e alle dichiarazioni di politici alla ricerca di visibilità, resta il motore più efficiente e più utilizzato, con un’aspettativa di vita che guarda con fondate aspettative al prossimo ventennio. Ecco perché l’iniziativa delle tre aziende riveste un interesse particolare per tutti i gestori che hanno a cuore il fatturato delle proprie aree di servizio: l’AdBlue sarà sempre più utilizzato anche sulle auto e quindi il suo commercio si rivelerà un ottimo mezzo per aumentare la redditività della propria stazione di servizio. Infatti, alla base dell’accordo tra CO.RA., EG Italia e Yara c’è la volontà di proporre un prodotto, leader a livello di qualità, che può contare sul network CO.RA. per la sua distribuzione, in grado di raggiungere migliaia di punti vendita su tutto il territorio nazionale. In collaborazione con un gruppo come EG che a livello mondiale ha perseguito una politica di importanti acquisizioni e che vuole dare al cliente italiano solo prodotti di qualità che possano qualificare l’immagine del proprio brand. Il tutto senza trascurare nessuno: infatti CO.RA. seguirà per EG Italia anche la fornitura dei punti vendita con erogatori per AdBlue sfuso. Le tre aziende protagoniste le presentiamo nel box dedicato, qui invece ci interessa illustrare che cos’è l’AdBlue a quei pochi che ancora non lo conoscessero, ma anche chiarire eventuali dubbi a chi già lo commercializza. E poi spiegare perché un AdBlue di

Sede CO.RA.

Sito produttivo Yara

qualità come quello prodotto con il metodo di sintesi da Yara è fondamentale per garantire ai propri clienti una fornitura sicura senza brutte sorprese.

Cos’è l’AdBlue?

AdBlue è utilizzato per ridurre le emissioni di NOx (ossido di azoto) degli scarichi dei veicoli diesel dotati di tecnologia SCR, quindi quelli di ultima generazione, perché le converte in innocui azoto e vapore acqueo. Ricordiamo che le emissioni di NOx sono la principale fonte di inquinamento atmosferico e dello smog nei centri urbani. AdBlue è molto facile da usare ed è una sostanza innocua. Non si tratta di un combustibile, né di un additivo, ma di una soluzione di urea al 32,5% che viene versata in un apposito serbatoio del veicolo. Quindi l’AdBlue non è pericoloso, non è infiammabile né esplosivo ed è stato classificato come fluido trasportabile con rischio minimo: in caso di versamento sulle mani, basta semplicemente lavarle accuratamente con acqua.

Come funziona AdBlue nella tecnologia SCR? AdBlue viene iniettato all’interno del tubo di scarico che si trova davanti al catalizzatore SCR, a valle del motore. Scaldandosi nello scarico, AdBlue si trasforma in ammoniaca (NH3) e anidride carbonica (CO2). Quando gli ossidi di azoto (NOx) dei gas di scarico reagiscono all’interno del catalizzatore con l’ammoniaca, le molecole dannose di NOx vengono convertite in azoto e acqua innocui, che vengono rilasciati nell’atmosfera sotto forma di vapore. AdBlue viene automaticamente iniettato nel sistema di scarico a seconda del regime di funzionamento del motore del veicolo. Come per il gasolio, il livello di consumo di AdBlue viene determinato dal costruttore del veicolo.

Come si produce l’AdBlue?

AdBlue può essere prodotto con due metodi: di sintesi direttamente dal processo di produzione dell’ammoniaca/urea, oppure per dissoluzione di urea tecnica in acqua demineralizzata. Il secondo metodo è quello che comporta il maggiore rischio di ottenere un prodotto fuori specifica o con la presenza di impurità. Invece, l’AdBlue derivato da produzione di sintesi è il più puro, perché questo metodo garantisce un prodotto che rispetta le specifiche e l’azzeramento dei rischi di contaminazione. Il vantaggio della produzione di sintesi sta nel fatto che l’urea pura viene trasformata direttamente in AdBlue durante il processo di produzione, rimanendo sempre allo stato liquido e senza aggiunta di sostanze o possibilità di contaminazione. Invece nella produzione per dissoluzione l’urea utilizzata è quella che normalmente viene solidificata; si tratta quindi di urea a cui vengono aggiunte sostanze (anti-impaccanti) per facilitarne la conservazione e la manipolazione, urea che successivamente viene dissolta in acqua. Gli additivi utilizzati nella fase di solidificazione o le sostanze usate per la conservazione possono quindi portare l’AdBlue fuori specifica. Inoltre, non tutta l’urea in commercio può essere utilizzata per produrre AdBlue, ma esclusivamente quella con determinate specifiche chimiche, la cosiddetta urea tecnica, che rappresenta però una parte molto piccola della produzione mondiale di urea, in quanto la gran parte di quella prodotta al mondo è usata come fertilizzante. L’utilizzo di un’urea con caratteristiche non corrette potrebbe portare a una soluzione fuori specifica e quindi a danneggiare irrimediabilmente il costoso catalizzatore dei veicoli.

Anni ‘80 CO.RA. con i famosi ‘antiturbo’ Parimor e con come testimonial Riccardo Patrese, inizia la distribuzione di un prodotto che ha venduto solo in Italia oltre 4 milioni di pezzi

Magazzino CO.RA.

Anni ‘80 CO.RA. lancia sul mercato i primi alzacristalli elettrici, aftermarket

Chi è CO.RA.

Di CO.RA. ci siamo occupati più volte su queste pagine presentando la sua svariata gamma di proposte, tutte definite in base alla consapevolezza che il comparto degli accessori auto e ricambi di consumo di una moderna stazione di servizio deve tenere conto di alcuni aspetti fondamentali, in particolare la scarsa disponibilità di spazio da combinare con l’esigenza di offrire il maggior numero di prodotti “alto vendenti” anche di impulso. Quindi un assortimento che sia in linea con le strategie di immagine e qualità proposta ai propri clienti negli altri settori dalla compagnia petrolifera o dal retista. CO.RA., grazie alla sua quarantennale esperienza, non è solo un fornitore globale, ma anche un vero specialista di settore, in grado di garantire al gestore dell’area di servizio affidabilità, collaborazione, costante presenza e condizioni commerciali adeguate per far rendere al meglio gli spazi a disposizione. CO.RA. è distributore esclusivo per il proprio canale di importanti Brand a livello internazionale, filosofia ultra quarantennale ben spiegata nel claim originario “Il meglio dal mondo per gli automobilisti Italiani”

Chi è EG Italia

EG Italia nasce nel febbraio 2018 dall’acquisizione da Esso Italiana di circa 1.200 stazioni di servizio Esso in Italia, dispone di un leadership team dedicato, ha circa 100 dipendenti che lavorano dal Business Centre Da Vinci di Roma e sul territorio, la gran parte dei quali provenienti dalla Esso. La nascita di EG Italia fa parte della partnership strategica del Gruppo EG con la ExxonMobil, che ne ha fatto il più grande retailer globale del settore petrolifero. Il Gruppo EG è leader nel settore dei convenience store indipendenti, con una rete di oltre 6 mila siti sui mercati internazionali in Nord America, Europa e Australia. La partnership unisce la forza del Gruppo EG con la sua competenza unica nella gestione delle stazioni di servizio e la qualità dei carburanti Esso ad alte prestazioni. L’obiettivo è quello di sviluppare sinergia tra i relativi punti di forza: Esso è il primo player mondiale dei carburanti, mentre il Gruppo EG eccelle nella gestione delle stazioni di servizio. La Mission di EG Italia è quella di rendere disponibile un’offerta di primissima qualità nel settore carburanti, convenience, food & beverage che superi le aspettative dei consumatori, attraverso la collaborazione con partner primari, proprietari di marchi di assoluta notorietà ed affidabilità, condividendone altresì valori ed etica aziendale.

Chi è Yara

La missione di Yara è semplice e ambiziosa allo stesso tempo: nasce dall’idea originaria di poter contribuire allo sviluppo del mondo in modo responsabile, proteggendo il pianeta. Le sue soluzioni produttive, ambientali e industriali migliorano la qualità dell’aria e riducono le emissioni. Fondata nel 1905 per risolvere la carestia emergente in Europa, Yara è oggi una delle poche aziende globale e anche un modello di business integrato con circa 17 mila dipendenti ed attività in oltre 60 Paesi del mondo, con un fatturato nel 2020, di 11,6 miliardi di dollari. L’ambizione di Yara è focalizzata sulla crescita di un futuro positivo per il clima, che crei valore per i propri clienti e offra una catena del valore più sostenibile. Con i suoi stabilimenti a Sluiskil (Olanda), Ferrara e in altri Paesi europei, Yara è considerato uno dei principali produttori di AdBlue al mondo.

Perché AdBlue di sintesi Yara?

I sistemi SCR sono molto sensibili alla qualità dell’AdBlue utilizzato: è quindi estremamente importante che esso sia in specifica e non contaminato durante il trasporto, la manipolazione e la conservazione. I danni che possono derivare da un AdBlue che contiene calcio o metalli fuori specifica non sono immediatamente visibili, ma si manifestano dopo un certo tempo e molti chilometri. Per esempio, l’eccessiva presenza di calcio, con i relativi depositi di calcare, può non creare problemi nell’immediato, ma finirà per intasare gli iniettori e danneggiare il catalizzatore dopo alcune migliaia di chilometri. Per assicurarsi che il sistema SCR funzioni correttamente e proteggere l’investimento fatto sul veicolo, si deve quindi utilizzare solo AdBlue di elevata qualità, come quello prodotto da Yara. In caso contrario si potrebbe danneggiare il catalizzatore e comportare costi di riparazione molto alti, a cui il costruttore del veicolo non risponde. L’AdBlue di Yara commercializzato da CO.RA. spa viene prodotto da una soluzione di urea vergine purissima. L’urea viene prodotta sinteticamente da ammoniaca e CO2 (anidride carbonica), dalla cui “fusione calda” viene direttamente estratto l’AdBlue, cioè con un processo diverso rispetto a quello che utilizza l’urea impiegata nei fertilizzanti. Questo processo di produzione è garantito qualitativamente per assicurarsi che le corrette e rigorose specifiche vengano rispettate, certificando la qualità e la purezza.

Nicola Polidoro

DA 20 ANNI CON I GESTORI PER LA RIVOLUZIONE DIGITALE

Emme Informatica compie 20 anni e coglie l’occasione per ringraziare clienti, fornitori, partner, consulenti e collaboratori che hanno creduto in essa fin dagli esordi. Senza dimenticare i competitors, preziosissimo sprone al continuo miglioramento.

Per non smentirsi, l’azienda padovana festeggia il traguardo raggiunto in modo digitale, con nuovi servizi e App, ma soprattutto investendo sulla comunicazione attraverso i social e un nuovo sito www.emmeinformatica.com. Il nuovo sito si presenta come punto d’incontro dove poter raccontare qualcosa in più di sé, fare informazione e interagire con i protagonisti del mondo della distribuzione petrolifera e degli autolavaggi, lasciandosi alle spalle il concept del sito solo tecnico e di servizio per gli utenti. In un’epoca di grandi cambiamenti normativi che costringono il settore delle aree di servizio a essere sempre più responsivo e resiliente, Emme Informatica raccoglie ancora una volta la sua richiesta di risposte sempre più innovative proponendo soluzioni certe anche attraverso i social media. Basti pensare, per esempio, alla confusione che ancora regna sulla digitalizzazione di adempimenti fiscali complessi come i corrispettivi Oil o il registro di carico e scarico telematico obbligatorio per gli impianti ghost, per i quali Emme Informatica ha creato il portale www.telematico.online*. Una soluzione cloud solida, integrabile, intuitiva ed economica, sebbene altamente evoluta, che concentra tutti i dati di vendita, di carico e scarico, giacenze e letture, prelevati da ogni sistema gestionale esistente, inviandoli all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dopo la semplice validazione dell’utente. Anche gli operatori meno propensi all’utilizzo dei mezzi informatici ne hanno apprezzato la semplicità. Un ringraziamento speciale a questo proposito va alla Wayne Fueling System Srl, del gruppo Dover, che ha supportato Emme Informatica come partner tecnologica in questo ambizioso progetto, senza dimenticare i provider Infocert e Sixtema Spa. Fornire una soluzione informatica ad una criticità non può mai prescindere da un’informazione chiara e puntuale sul contesto economico e sociale da cui è generata, da qui la volontà di Emme Informatica di spingersi oltre il “prodotto” offrendo il maggior numero possibile di canali di informazione. Telematico.online è differente dagli altri sistemi presenti sul mercato innanzitutto per l’attività di intermediazione e di firma digitale svolta da Emme Informatica per conto dell’utente. In secondo luogo per la trasversalità: Telematico.online infatti concentra i dati di vendita, di carico e scarico, le giacenze e le letture, prelevabili da tutti i sistemi gestionali esistenti attualmente sul mercato, inviandoli all’Agenzia delle Dogane senza la necessità di installare hardware aggiuntivi alle attrezzature delle stazioni, con un notevole risparmio per gli esercenti. Poi la versatilità, infatti Telematico. online consente anche la realizzazione di statistiche e analisi di vendita, per poter essere sempre competitivi in un mercato che non perdona possibili errori di valutazione economica. Infine, in un momento di grande difficoltà economica per il Paese, si è fatta una scelta etica a sostegno della filiera della distribuzione carburanti, mantenendo per questo servizio dei prezzi molto bassi, nonostante l’elevata efficienza dello stesso e gli elevati costi sostenuti per lo sviluppo.

Maddalena Tanca, Amministratrice di Emme Informatica

Sempre dalla parte dei gestori

Come ha dimostrato anche l’emergenza legata ai “furbetti del Cashback”, le aree di servizio sono al centro di svariate problematiche che ne complicano la loro gestione. La soluzione informatica per rispondere a questa incresciosa situazione che si aggiunge alle altre numerose criticità segnalate dai gestori è il software proprietario M-Alert*: un valido strumento di controllo remoto del piazzale. Attraverso questo software, il gestore riceve in tempo reale allarmi via mail e/o WhatsApp che gli permettono di intervenire tempestivamente per il cambio del rotolino di carta prima che sia esaurita, evitando il conseguente blocco dei terminali e scongiurando così la perdita di incassi. Gli allarmi inviati da M-Alert non si limitano però alla sola carta in esaurimento, ma riguardano anche tutti gli eventi che potrebbero verificarsi quotidianamente nelle stazioni di servizio impendendone il corretto funzionamento, dai più comuni a quelli meno frequenti e prevedibili. Senza dimenticare che l’allarme generico di ‘inattività impianto’ riunisce tutti gli eventi che non siano rilevabili dai sistemi informatici, per esempio atti di vandalismo o azioni che impediscano l’autodiagnosi ai sistemi. Perché la mission di Emme Informatica è da sempre quella di garantire la serenità di retisti e gestori, grazie al controllo remoto degli impianti tramite software all’avanguardia e alla portata di tutti. La fiducia riposta in questi 20 anni in Emme Informatica da partner e utenti è la migliore dimostrazione della validità dei suoi sistemi e al contempo è l’elemento di partenza per i suoi nuovi progetti.

Nicola Polidoro

CON HYPERION TECH, IL PRIMO DOPPIO PORTALE DELLA GAMMA 3.0 DI CECCATO. FLESSIBILE, ECOLOGICO, VELOCISSIMO, IN UNA PAROLA: SMART. Assoggettabile, come tutti gli impianti Ceccato, ad iper ammortamento.

PROFILE CONTROL TECH

Sistema vettoriale per l’uniformità di lavaggio con barriera di fotocellule per la scannerizzazione millimetrica della sagoma del veicolo. Applicato anche alle spazzole verticali.

SHAPE FIT SYSTEM ADATTIVO

INCLINAZIONE INTELLIGENTE SUL LUNOTTO. HYPERION TECH 3.0 è l’unico doppio portale, in grado di decidere in autonomia se inclinare, e di quanto, le spazzole verticali sul posteriore del veicolo in base al lunotto da lavare.

ASBC (ADAPTIVE SIDE BRUSH CONTROL

Un dispositivo che riconosce la presenza di mezzi più alti ma mantiene le spazzole flottanti, migliorando il lavaggio nella parte alta di SUV e Furgoni.

PROGRAMMAZIONE E DEFINIZIONE UNIVOCA DEI CICLI DI LAVAGGIO

Ogni programmazione definisce un codice univoco e identificativo delle impostazioni del cliente.

POMPE DOSATRICI AUTOREGOLANTI IN BASE A VELOCITÀ E TEMPERATURA

L’impianto è in grado di variare l’erogazione dei prodotti in base alla velocità di avanzamento e rilevando la temperatura esterna, garantendo così una distribuzione più uniforme ed un risparmio dei prodotti chimici.

LED RGB

profili a LED multicolor inseriti sul frontale creano grande impatto visivo

SEMPLICE, FLESSIBILE, COINVOLGENTE ECCO IL NUOVO RIFORNIMENTO

Gilbarco lancia Flexpay OSP, l’Outdoor Service Point che ridefinisce l’esperienza di rifornimento per conquistare nuovi clienti e rendere loro più semplice e piacevole la sosta sul piazzale.

Il nuovo Flexpay OSP (Outdoor Service Point) di Gilbarco si propone di aggiungere valore all’esperienza di rifornimento carburante. Progettato per accogliere il cliente nell’ecosistema dell’area di servizio, OSP è molto più di un terminale di pagamento. È una piattaforma d’incontro tra la domanda e l’offerta di beni e servizi erogati presso il distributore. Uno strumento innovativo nelle mani del proprietario della stazione che adesso, grazie ai nuovi strumenti offerti, può aumentare il suo raggio d’azione a livello imprenditoriale. Flexpay OSP raggruppa in un unico strumento tutte le soluzioni per risparmiare tempo e massimizzare le occasioni di guadagno. In questo periodo non è raro che, all’aumento delle funzionalità integrate, le piattaforme gestionali finiscano per diventare troppo complesse. Il nuovo OSP di Gilbarco funziona in modo diverso: è infatti pensato per garantire continuità del servizio, semplicità d’utilizzo e allo stesso tempo fornire tutta la flessibilità necessaria per aumentare le occasioni di vendita. Si installa facilmente e risulta perfettamente compatibile con l’attrezzatura già presente presso l’area di servizio.

Servizio sociale alla mobilità

Negli ultimi anni Gilbarco ha intrapreso un percorso serrato d’innovazione tecnologica per ridefinire le esperienze di rifornimento carburante. “La stazio-

ne di servizio sta evolvendo verso un ruolo di ‘servizio sociale alla mobilità’ – spiega Paolo Sorrentino, Amministratore delegato di Gilbarco Italia –, per migliorare la qualità della vita e velocizzare tutte quelle azioni quotidiane richieste dalle nostre esigenze di attività produttive”. Flexpay OSP nasce per andare incontro alle esigenze di chi vuole fare business, e vuol farlo bene, in questo settore. Da un unico terminale l’utente potrà pagare il rifornimento, il lavaggio dell’auto, la ricarica dell’auto elettrica. Contemporaneamente potrà visualizzare le promozioni che il gestore della stazione deciderà d’implementare per incrementare e gestire al meglio l’affluenza nelle aree ristoro e shop. Ma non finisce qui, nella nuova interfaccia multimediale si potranno lanciare offerte esclusive, gestire raccolte punti e campagne di fidelizzazione mirate e in tempo reale. “La differenziazione dell’offerta sul punto vendita – aggiunge Federico Barbati, Direttore commerciale Italia di Gilbarco –, passa attraverso la capacità dell’operatore d’informare clienti abituali e occasionali circa la propria offerta di prodotti e servizi e di tutto quanto gli possa permettere di distinguersi. Per come è stato progettato il terminale, non ci sono limiti: la parte superiore del display è completamente svincolata dal menu di pagamento e può ospitare i servizi più svariati. Alcuni saranno offerti direttamente da Gilbarco, attraverso la propria piattaforma Cloud, altri potranno essere forniti da terze parti individuate da Gilbarco stessa, o scelte direttamente dai nostri clienti per specifici progetti o attività di marketing”.

Più servizi integrati, interfaccia smart

Cuore pulsante del nuovo OSP è il suo grande schermo touch, progettato per garantire un utilizzo comodo e intuitivo all’utente finale. Nella parte superiore del display c’è l’area dedicata ai servizi aggiuntivi, alle offerte e alla pubblicità, perché Flexpay OSP consente anche di incentivare l’uso di prodotti o servizi propri o per conto di terzi. Una vetrina per i servizi aggiuntivi dell’area di servizio, quelli classici legati al lavaggio e alla manutenzione (cambio olio, filtri, tergicristalli ecc.) e quelli nuovi offerti nei punti di rifornimento per la ricarica elettrica. Si possono inoltre vendere spazi pubblicitari ad aziende terze interessate a intercettare quel tipo di pubblico, con un aumento diretto dei

margini di profitto. “Ci immaginiamo che OSP possa essere interpretato come terminale non esclusivamente posizionato sulle isole di rifornimento carburante – prosegue Federico Barbati –, ma anche in spazi della stazione dedicati all’erogazione di altri servizi, magari nei pressi del fabbricato ‘non oil’ piuttosto che limitrofo alle aree lavaggio o agli stalli di ricarica elettrica, così da poter sfruttare il tempo di attesa dell’utente per proporgli servizi aggiuntivi a quelli di diretto interesse”. Con questa mossa, Gilbarco, leader nel mercato globale dei sistemi di distribuzione di carburante, tende una mano ai suoi clienti, per affiancarli sempre più nei servizi di consulenza legati al business. “Per supportarli, fin dalla fase di ideazione, nelle loro scelte di automazione orientate ad aumentare la profittabilità – conclude Paolo Sorrentino –. OSP nasce integrato alla nostra piattaforma Cloud globale che consente accesso online a servizi remoti indispensabili per la gestione di una rete petrolifera. Soprattutto in questo momento in cui è fondamentale la disponibilità dei dati per prendere quotidianamente decisioni rapide”.

Appuntamento il 27 e 28 maggio

Per presentare Flexpay OSP e tutto l’ecosistema connesso al nuovo dispositivo, Gilbarco invita imprese e titolari di aree di servizio al webinar in programma a fine maggio. Nelle giornate di giovedì 27 e venerdì 28 maggio 2021 saranno mostrate le funzionalità di base del prodotto e quelle avanzate attivabili attraverso la piattaforma Cloud; durante tali incontri i nostri esperti saranno a disposizione per approfondimenti e per domande specifiche. Già ora è possibile iscriversi scannerizzando il QR code pubblicato in questa pagina.

Paola Sala

UN PIENO DI SERVIZI PER LE STAZIONI CARBURANTE

Oil&Gas Service consente di avere un interlocutore unico per le stazioni di rifornimento carburanti, GPL, metano e GNL; presente da anni sul mercato, ha sviluppato tecnologie, competenze e qualità per garantire i migliori servizi.

Definire la proposta di Oil&Gas Service “l’eccellenza per le stazioni di servizio” non è esagerato. Grazie a un’innovazione costante, oggi l’azienda è pronta ad affrontare nuove sfide, al passo con l’evoluzione delle fonti di energia per la mobilità, diventando un partner affidabile anche per GPL, metano e GNL. Fonti energetiche con un importante trend di crescita in Italia e in Europa grazie ai grandi vantaggi economici e ambientali.

Diverse professioni tutte insieme

Oil&Gas Service dispone di professionisti specializzati, persone pronte a instaurare una collaborazione vicina e attenta, per rispondere con precisione e con il sorriso alle esigenze dei clienti. Si può scegliere se affidarsi a tanti diversi professionisti, oppure trovarli tutti qui, coordinati. Personale altamente qualificato, consulenti specializzati, figure professionali formate che consentono a Oil&Gas Service di seguire con i propri dipendenti ogni fase di progettazione, realizzazione e controllo degli impianti, dalla fase operativa agli aspetti gestionali. Un team aziendale preparato per una gestione integrata dei servizi, un vasto parco di mezzi moderni e attrezzati che garantiscono il pieno controllo del servizio e della sua qualità. Oil&Gas Service e la sua squadra sono pronti a rispondere a ogni richiesta, con disponibilità a interventi di emergenza 24 ore su 24, ogni giorno, per tutto l’anno.

Competenza e certificazioni: il valore aggiunto

L’organizzazione Oil&Gas Service dispone delle figure professionali più specializzate con le certificazioni per operare seguendo un iter di procedure interne e rispondere alla cogenza normativa, per consentire di portare a termine ogni progetto con la massima sicurezza e una perfetta ottimizzazione dei tempi. Qualità. Il sistema di gestione della qualità è certificato secondo la norma EN ISO 9001/2015 da uno dei più prestigiosi enti di certificazione e viene costantemente tenuto sotto controllo da verifiche interne su tutti i processi aziendali. Organismo di Ispezione. Il laboratorio Oil&Gas Service Lab è in possesso delle necessarie autorizzazioni ministeriali per effettuare le verifiche metrologiche e rilasciare i bollini verdi che attestano il superamento del controllo periodico previsto dalla legge: infatti, è tra le prime aziende in Italia ad essere accreditata come organismo ispettivo per l’attività di metrologia. FGas. Oil&Gas Service dispone della certificazione FGas necessaria per poter effettuare operazioni di installazione e manutenzione di macchinari contenenti gas fluorurati, in adempimento alle nuove rigorose normative europee in materia di gas serra.

Manutenzione distributori

Depositi GPL Ghost

Manutenzioni Bonifiche

La vera gara è superarsi

Oil&Gas Service partecipa con successo a importanti gare di appalto e, grazie alla qualità dei servizi offerti, è diventato fornitore dei più importanti brand petroliferi nazionali. Un impegno e una sfida a offrire sempre il meglio, sia ai grandi marchi sia ai piccoli distributori privati. Ricerca e Sviluppo. L’innovazione è una costante: alla base della continua evoluzione di Oil&Gas Service c’è un efficiente reparto di ricerca e sviluppo. Un team specializzato che ogni giorno studia nuove tecnologie, soluzioni di un imminente futuro per individuare nuovi metodi di lavorazione, per migliorare i propri servizi e crearne di nuovi. Un’innovazione attenta all’ambiente che ha l’obiettivo di cambiare l’approccio e lo svolgimento del lavoro. GPL, metano e GNL. L’azienda è in grado di offrire gli strumenti e le competenze per realizzare impianti di nuova generazione, dalla progettazione alla realizzazione, dalla ristrutturazione di vecchi impianti ai programmi di manutenzione, al laboratorio metrologico. Sa operare su stazioni di servizio con carburanti performanti e a basso impatto ambientale che offrono nuove prospettive e opportunità per clienti, retisti e gestori. Oil&Gas Service si occupa di ogni aspetto progettuale e costruttivo, dalla fase architettonica agli impianti meccanici, elettrici e speciali. Inoltre, stila e segue programmi di manutenzione ordinaria, per garantire la sicurezza e le performance degli impianti, ma anche l’integrità e la pulizia dei locali, perché l’operatività delle stazioni di rifornimento è un servizio fondamentale. Un servizio accessibile anche attraverso smartphone e tablet. Infine, Oil&Gas Service Lab dispone delle autorizzazioni ministeriali per le attività di verifica metrologica in maniera da garantire gli adempimenti di legge riguardanti le verifiche periodiche sulle quantità erogate, occupandosi anche di tutti gli aspetti legati alle normative, dalla verifica operativa alle comunicazioni agli enti preposti.

Tanti servizi, una scelta unica.

Un’unica struttura per tutti i servizi necessari alla stazione di servizio per l’intera durata della sua operatività.

Progettazione e realizzazione.

Grazie a un’organizzazione precisa e alla grande esperienza nel settore, Oil&Gas Service è la scelta perfetta per avere in tempi brevi, una stazione completa “chiavi in mano” o una completa e moderna ristrutturazione, occupandosi di ogni aspetto progettuale e costruttivo, dalla fase architettonica agli impianti meccanici, elettrici e speciali.

Manutenzione. Seguire l’operatività delle stazioni di rifornimento è un servizio fondamentale per garantire la sicurezza e le performance degli impianti, ma anche l’integrità e la pulizia dei locali. Oil&Gas Service stila e segue programmi di manutenzione ordinaria, ma è sempre pronta all’intervento, con servizi di reperibilità d’emergenza e una vasta dotazione di mezzi e attrezzature. Un servizio sempre più semplice ed accessibile, grazie ad un innovativo sistema di gestione informatica che mette in comunicazione il proprio team e i clienti attraverso smartphone e tablet. Organismo di Ispezione. Oil&Gas Service Lab dispone delle autorizzazioni ministeriali per le attività di verifica metrologica. Questo significa poter garantire gli adempimenti di legge riguardanti le verifiche periodiche sulle quantità erogate, occupandosi di tutti gli aspetti legati alle normative, dalla verifica operativa alle comunicazioni agli enti preposti. Ghost. Un impianto senza gestore fisso, per garantire un servizio di qualità ha bisogno di avere alle spalle la competenza e la professionalità delle persone Oil&Gas Service pronte a seguire ogni aspetto del servizio: carico serbatoi, manutenzione e pulizia dell’area, compilazione registro carico-scarico e corrispettivi, gestione dell’incasso con versamento sul conto corrente del cliente. Pronto intervento. Un servizio per la messa in sicurezza e la bonifica delle aree inquinate, ma anche un sistema di monitoraggio, con prelievi a campione per verificare i parametri chimico-fisici delle acque e dei terreni. Oil&Gas Service possiede i mezzi e le autorizzazioni per operare in caso di potenziali inquinamenti da idrocarburi e derivati. Bonifiche. Fornitura di soluzioni per la gestione integrata delle bonifiche ambientali, seguendo con precisione le normative, garantiamo il totale ripristino delle aree contaminate, anche derivanti da dismissione impianti. Il tutto offrendo gli strumenti e le competenze per realizzare impianti di nuova generazione anche con carburanti performanti e a basso impatto ambientale che offrono nuove opportunità per le stazioni di servizio. GPL, metano e GNL. Tutti gli strumenti e le competenze per realizzare impianti di nuova generazione anche con carburanti performanti e a basso impatto ambientale che offrono nuove opportunità per le stazioni di servizio.

Serbatoi domestici e depositi

GPL. Serbatoi domestici fino a 13 mc e nuove installazioni, recupero, bonifiche e travasi del prodotto (anche interventi in emergenza con serbatoio di supporto). E poi, manutenzione ordinaria e straordinaria (cambi valvole e accessori), verifiche decennali dei serbatoi con spessimetria (tecnici abilitati al 2° livello), nuove realizzazioni, modifiche e manutenzione elettrica, meccanica ed elettronica, taratura dei dispositivi di emergenza e sicurezza, manutenzione e nuove installazioni di compressori e gruppi di pompaggio. Nuovi servizi. In fase di apertura il punto operativo per ottenere il Certificato di Ispezione Periodica per Cisterne Autotrazione (rif. Norma EN 12972) e le officine di riparazione per le attrezzature elettroniche e meccaniche di tutti i marchi di uso comune nelle attività delle stazioni di servizio.

Federico dei Roggero

Metano

Progetti Metrologia

Pronto intervento

PER FUELS MOBILITY RINVIO ALL’AUTUNNO

Fuels Mobility, con Accadueo, CH4, HESE-Hydrogen Energy Summit&Expo, ConferenzaGNL e Dronitaly, sposta in autunno le tre giornate di fiera: appuntamento a Bologna il 6, 7 e 8 ottobre 2021.

Il perdurare dell’emergenza pandemica, nonostante l’avvio delle campagne vaccinali in atto sul territorio nazionale stia invertendo la curva dei contagi, impone ai maggiori organizzatori fieristici un’ulteriore attenta valutazione delle opportunità di posticipo degli eventi programmati nell’immediato futuro, con l’obiettivo di assicurare le migliori condizioni per il loro svolgimento. È nato da questa riflessione, e prendendo atto dell’impossibilità per le Istituzioni di dare certezze ufficiali sul riavvio delle manifestazioni fieristiche in presenza, il confronto con gli espositori della piattaforma espositiva che riunisce Fuels Mobility, Accadueo, CH4, HESE-Hydrogen Energy Summit&Expo, ConferenzaGNL e Dronitaly per valutare insieme un ulteriore posticipo. Si è quindi congiuntamente individuata nelle giornate del 6, 7 e 8 ottobre, la data in cui prevedere lo svolgimento degli eventi, auspicando per l’autunno un progressivo ristabilirsi delle possibilità di spostamento e, conseguentemente, una partecipazione di operatori e professionisti italiani ed esteri in linea con l’importanza della piattaforma espositiva e dei contenuti tecnico-scientifici su cui questa attiverà il confronto. “La nostra priorità, in questa situazione di estrema incertezza impostaci dalla pandemia – spiega Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere –, è di creare i migliori presupposti per la realizzazione di eventi in sicurezza e di valore commerciale per i partecipanti. Sentiamo forte l’esigenza di incontro delle business community e, per questo, ci impegniamo affinché gli eventi che andremo a realizzare offrano le migliori condizioni di lavoro e di incontro”. Ricordiamo che Fuels Mobility sarà la prima fiera dedicata ai nuovi vettori energetici, dal gas naturale liquefatto all’idrogeno e al metano, oltre che all’evoluzione delle stazioni di servizio e alla mobilità elettrica. Ma non è l’unico evento di interesse per gli operatori della distribuzione carburanti, infatti la piattaforma espositiva di BolognaFiere sarà dedicata anche all’acqua e al metano con i due appuntamenti di Accadueo (mostra internazionale dell’acqua) e CH4 (dedicato alle tecnologie e ai sistemi per il trasporto e la distribuzione del gas) e, in un’ottica di filiera specializzata, l’appuntamento sarà arricchito dalle manifestazioni ConferenzaGNL (evento nato per promuovere la filiera del GNL di piccola taglia), HESE (Hydrogen Energy Summit & Expo) e Dronitaly (dedicata all’uso professionale dei droni). Quindi, appuntamento a Bologna il 6, 7 e 8 ottobre 2021.

Federico dei Roggero

OIL&NONOIL E ASPHALTICA INSIEME A NOVEMBRE

“Smart roads to the future”, ovvero “Strade intelligenti per il futuro”: a Veronafiere per la prima volta tutta la filiera del mondo stradale.

Nel 2021 debutta un nuovo polo fieristico dedicato interamente alla filiera stradale: dalle infrastrutture, alla distribuzione dei carburanti fino ai servizi per la mobilità. Da mercoledì 24 a venerdì 26 novembre Oil&nonOil e Asphaltica si terranno in contemporanea alla Fiera di Verona. Due manifestazioni, entrambe riferimento per i rispettivi settori, per la prima volta in calendario insieme a Verona con l’obiettivo di creare nuove sinergie, allargando e completando l’offerta merceologica. Oil&nonOil, la rassegna dello stoccaggio, trasporto carburanti e servizi per la mobilità, porta dal 2012 a Veronafiere il mondo della rete distributiva e di stoccaggio dei carburanti, delle stazioni di servizio, con uno sguardo sul futuro delle nuove energie e della mobilità alternativa. Programmata in precedenza quest’anno come mostraconvegno a Roma, Oil&nonOil si propone invece per questa edizione nel quartiere fieristico veronese: soluzione ideale per garantire la massima sicurezza di espositori e visitatori. Al fianco di Oil&nonOil si svolgerà anche Asphaltica, la rassegna delle tecnologie e soluzioni per pavimentazioni stradali, sicurezza e infrastrutture viarie, che oggi rappresenta il principale salone nazionale delle tecnologie e soluzioni per pavimentazioni stradali, sicurezza e infrastrutture. Ad organizzarlo sono Veronafiere e SITEB, acronimo di Strade Italiane e Bitumi, l’associazione che riunisce le imprese italiane del comparto. “Le due rassegne – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – rappresentano da sempre settori affini e complementari e riunirle nelle stesse date costituirà un sicuro valore aggiunto per imprese e operatori grazie a nuove opportunità di business. Si tratta di un’offerta che puntiamo a sviluppare sempre più, con la creazione di un vero e proprio polo nazionale di riferimento per il futuro delle smart road”. I due eventi di novembre saranno caratterizzati da una formula in presenza. Questo grazie ai protocolli “safetybusiness” attivati da Fiera di Verona, validati da Comitato tecnico scientifico, autorità sanitarie e Aefi (l’associazione nazionale degli organizzatori fieristici), e già collaudati con successo proprio in occasione di Oil&nonOil 2020. Stand espostivi, macchine e attrezzature troveranno posto nei moderni padiglioni 11 e 12 di Veronafiere, con accesso dalla porta Re Teodorico, valorizzata dalle nuove strutture e dalla recente riqualificazione.

Paola Sala

FILM D’EPOCA UNA TESTIMONIANZA DEL PASSATO

Il cinema costituisce un’importante testimonianza del passato; tralasciando la finzione cinematografica, i film, specialmente i più vecchi, ci mostrano come nel tempo siano cambiate le città, la moda, la tecnica. Essi, insomma, sono considerati una fonte importante per studiare i cambiamenti geografici, la storia, i costumi e l’economia.

I film sono testimoni anche dello sviluppo tecnologico e, tra le altre cose, dei cambiamenti nel campo automobilistico: quante volte, ad esempio, ci capita di pensare che le vetture incidentate in un poliziottesco degli anni ’70 sarebbero oggi considerate delle preziosissime auto d’epoca? Ma non si tratta solo di automobili: i film raccontano anche la storia di un settore strettamente collegato, quello della distribuzione di carburante. Spesso non ce ne rendiamo conto, ma in moltissimi film compare una stazione di servizio, una pompa di benzina, un’officina. Che faccia da sfondo agli attori o che diventi il centro dell’azione, la stazione di servizio è un luogo incredibilmente ricorrente nel cinema, e attraverso i film è possibile quasi ricostruire la storia del settore. Dalla struttura delle stazioni alla qualità del servizio, dalle pompe alle compagnie, i film sono una memoria importante dei tempi che furono e anche del presente. Non per niente, nel 2004 il Museo Fisogni ha partecipato a una mostra itinerante dedicata proprio ai distributori di benzina nel cinema, e ha portato un tema analogo alla “Oil&Nonoil” del 2018 a Verona: da Hitchcock a Fellini, tutti i più grandi hanno girato almeno una scena dal benzinaio. Tra le apparizioni più datate, il film “The Garage” del 1920, con Buster Keaton, è una testimonianza di un’epoca in cui la benzina viene ancora venduta tramite carrelli su ruote, che fungono anche da “mini-cisterna”. “In Italia – spiega Guido Fisogni – questi carrelli erano lasciati davanti a farmacie e drogherie, che oltre alla benzina vendevano il petrolio come anti-pidocchi e per le lampade a olio”. L’evoluzione del settore però è rapida e incalzante, e anche i distributori che appaiono nei film cambiano aspetto. Esemplificativo è il film tedesco “La Sirenetta dell’Autostrada”, anch’esso interamente ambientato presso una stazione di servizio, in cui compaiono le eleganti colonnine manuali tipiche dell’Europa continentale; come nella realtà, il gestore apre e chiude l’impianto semplicemente con un lucchetto sulle antine, e pompa poi manualmente il carburante nei cilindri in vetro prima di erogare. Piccola curiosità, lo sfortunato benzinaio si ritrova, come primo cliente, un automobilista che vuole fare il pieno… all’accendino! E all’epoca, come noterebbe Fisogni, non c’erano gli appositi distributori inventati dall’Agip negli anni ’50! Si passa poi al dopoguerra, con “Ladri di Biciclette” (1948) che mostra, in un’Italia ancora segnata dal conflitto, un’antiquata pompa Gilbarco del 1925, adoperata dal piccolo Bruno che, come spesso accade ai bambini del tempo, è il garzone del benzinaio. Una pompa simile compare anche nel film del 1959 “A Qualcuno Piace Caldo”: ambientato nei ruggenti anni ’20, gli sceneggiatori si rivelano attenti fino all’ultimo dettaglio, compreso appunto il distributore vintage situato fuori dal garage in cui avviene la famosa sparatoria che dà inizio alla storia. Modello particolare, questo, diffuso sia in America che in Europa benché privo dei vasi in vetro, tipici delle “visible pumps” tanto apprezzate nel vecchio continente. Si tratta, però, degli ultimi

Mostra a tema “Cinema” del Museo Fisogni

esemplari manuali; dal 1935 circa, infatti, fanno la loro comparsa le più moderne pompe elettriche, che spopoleranno rapidamente in tutto il mondo. A partire dagli anni ’50, le stazioni di servizio diventano sempre più presenti nei film; come dimenticare la spettacolare esplosione del benzinaio di Bodega Bay ne “Gli Uccelli” di Hitchcock (1963), con distributori già caratterizzai dal tipico fasciame a frigorifero dell’epoca? I più attenti ricorderanno poi le eleganti pompe Nuovo Pignone del designer Marcello Nizzoli presenti ne “Il Sorpasso” (1962) e soprattutto “La Bella di Lodi” (1963), un film in cui le stazioni Agip sono così ricorrenti che si potrebbe quasi pensare a una sponsorizzazione della compagnia italiana. Chi di voi, invece, ha mai notato le moderne pompe Api ne “Il Ritorno di Don Camillo” (1953), che fanno bella mostra di sé alle spalle del burbero Peppone? Se anche nella piccola Brescello ci si poteva permettere un impianto così recente, era segno che il boom economico stava davvero incominciando. Il design dei distributori, in ogni caso, si evolve ancora; come già anticipa il

Alcune immagini dell’allestimento della mostra a tema “Cinema” a Oil&nonOil

modello di Nizzoli, si va verso forme più squadrate, quelle che ritroviamo per esempio ne “Il Maggiolino Tutto Matto” della Disney (1968) o ne “Il Laureato” (1967) con Dustin Hoffman. Forse meno eleganti dei modelli anni ’50, che rimarranno a lungo un simbolo dell’epoca, tanto da comparire in molti film ambientati in quel decennio, da “Ritorno al Futuro” del 1985, a “I Ponti di Madison County” del 1995: si tratta tuttavia di macchinari moderni e razionali, che testimoniano la progressiva standardizzazione delle pompe di benzina, che perdono parte di quel fascino che le aveva sinora caratterizzate. Eccezione importante a questa tendenza sono i distributori della Mobil che, come già accennato in altri articoli, a partire dagli anni ’60 si distinguono per la loro forma tonda, immediatamente riconoscibile negli impianti di tutto il mondo. Progettati dal celebre Eliot Noyes, fanno la loro comparsa anche alle spalle del trasandato Tenente Colombo, intento a fare il pieno alla sua inconfondibile carretta. In Italia, con il boom economico i benzinai conoscono una nuova epoca d’oro, con il moltiplicarsi degli impianti e, soprattutto, delle società petrolifere. I colossi dell’oro nero fanno a gara per accaparrarsi gli automobilisti: una “battaglia” ben esemplificata nel film “Boccaccio ‘70” (1972), che ritrae ben quattro benzinai di diversi marchi nell’arco di 100 metri. Molte di queste compagnie, è noto, abbandonano poi l’Italia, ma i film, ancora una volta, sono testimoni del cambiamento. E se al telespettatore può sembrare strano ritrovare una stazione Texaco in “Torino Violenta” (1977), uno storico considererà quel film (e il genere poliziottesco in generale) un’importante fonte per ricostruire l’attività delle società petrolifere straniere in Italia nel secolo scorso. D’altra parte, anche le strategie commerciali mutano nel tempo: in pochi forse ricorderanno che, negli anni ’80, esistevano anche impianti misti, dove erano presenti più marchi contempo-

Pompa disegnata da Nizzoli (Il Sorpasso, La Bella di Lodi) Pompa Bowser anni ‘40 Pompa Carrello Wayne (The Garage)

Pompa Bennett Api (Bianco Rosso e Verdone) Pompa Bergomi anni ‘20 (Sirenetta dell'Autostrada) Pompa Mobil (Tenente Colombo) Pompa Kienzle BP (Goldfinger)

UNA VENTATA DI FRESCHEZZA NELL’AUTOLAVAGGIO

FUTURA Fleur

PRODOTTO PER IMPIANTI CON SISTEMA A SCHIUMA SCHIUMA CORPOSA E ADESIVA PRODOTTO MOLTO PROFUMATO TENSIOATTIVI DI ORIGINE VEGETALE BASSO IMPATTO AMBIENTALE

A Qualcuno Piace Caldo

Bianco Rosso e Verdone

Gas Pump Girls (1979)

I Ponti di Madison County

Il Laureato Attack the Gas Station

Boccaccio ‘70

Gli Uccelli

Il Grande Fausto

Il Ritorno di Don Camillo

Il Sorpasso

James Bond Octopussy

La Sirenetta dell'Autostrada (1930 film tedesco) James Bond Goldfinger

L'Amica Geniale

La Bella di Lodi

Ladri di Biciclette Le Comiche

raneamente. A rammentarcelo è anche questa volta un film, “Bianco Rosso e Verdone” (1981), che vede l’intransigente Furio fare il pieno presso una doppia stazione Api-Fina. Pur diventando elementi comuni del paesaggio, con la benzina che perde il gusto della novità che la caratterizzava negli anni ’30 o nel periodo del boom, i distributori nel cinema non vengono necessariamente relegati sullo sfondo. Ci sono ancora diversi film che vedono il benzinaio come un luogo centrale nella trama. È così, per esempio, per la commedia “Gas Pump Girls”, del 1979, che si ambienta in un’improbabile stazione “old style” gestita da studentesse, per lo spassoso “Le Comiche” del 1990, che vede Villaggio e Pozzetto nei panni di due imbranati gestori, o ancora per il thriller coreano “Attack the Gas Station” del 1999, in cui un gruppo di violenti rapinatori mette a soqquadro un impianto. Insomma, anche nel cinema contemporaneo le stazioni di servizio sono spesso fondamentali per la sceneggiatura. Altrove, com’è ovvio, il ruolo degli impianti è più marginale, ma è davvero difficile trovare un film in cui non appaia alcun distributore: dai classici di James Bond (“Goldfinger” del 1964

Ritorno al Futuro 1 Ritorno al Futuro 2

Smetto Quando Voglio

The Garage (1919) Tenente Colombo

Torino Violenta

Il Maggiolino Tutto Matto Zoolander

o “Octopussy” del 1983, per citarne due) ai supereroi Marvel (“Iron Man 3” del 2013), dalle commedie demenziali (“Zoolander”, 2001) alle fiction italiane (“Il Grande Fausto” del 1994 e “L’Amica Geniale” del 2018 che utilizzano proprio pezzi del Museo Fisogni), sembra che ogni genere cinematografico, ogni saga abbia delle scene ambientate dal benzinaio. Nel frattempo, anche l’evoluzione dei distributori sullo schermo prosegue: dalle prime pompe elettroniche in “The Blues Brothers” (1980) agli impianti attuali (per esempio in “Smetto Quando Voglio”, commedia italiana del 2014), il cinema raccoglie l’intera storia delle stazioni di servizio dagli albori ad oggi. E per il futuro? Beh, anche lì il cinema ci dà qualche spunto, anche se non necessariamente realistico: sono infatti passati sei anni dal 2015, e ancora stiamo aspettando i benzinai per macchine volanti promessi da “Ritorno al Futuro – Parte 2”! Una cosa, in ogni caso, è certa: quali che siano i futuri sviluppi delle stazioni di servizio, tra auto elettriche e guida autonoma, siamo certi che la loro storia sarà ancora raccontata sulla pellicola!

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