NC 48 Giu_Lug 2014

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Bruno Bertelli, direttore creativo esecutivo Publicis Italia

Sergio Rodriguez, ceo & chief creative officer Jwt Italia

Luca Scotto di Carlo, creative partner M&C Saatchi

di Forsman Bodenfors per Volvo Trucks con protagonista Van Damme o ‘The big leap’ realizzato da Betc Paris per Lacoste sono un valido esempio di creatività vincente in questa edizione del Festival”. Se nella categoria ‘Film’ lo storytelling sarà il big trend, difficile invece identificare un trend emergente nella categoria ‘Promo & Activation’, che raccoglie lavori molto complessi e diversi tra loro, valutati in base alla capacità di attivare l’audience. Secondo Luca Scotto di Carlo, creative partner M&C Saatchi e giurato italiano nella suddetta categoria, a essere premiati al Festival saranno quei progetti in grado di dimostrare oltre che un’attivazione effettiva e tangibile anche una rilevanza in termini di sensibilizzazione verso un argomento, non solo di carattere sociale o no profit. “Hanno molta più probabilità di essere premiati i lavori che hanno avuto una visibilità pertinente all’attività realizzata, che ne ha permesso una notorietà tale da sensibilizzare sull’argomento - afferma il creativo -. Caratteristica propria dei progetti realizzati in ambito sociale. Anche quest’anno, infatti, almeno un terzo dei lavori iscritti sono in questo settore. Naturalmente alla base è fondamentale che ci sia un’idea forte, elemento imprescindibile per qualsiasi attività perché sia efficace”. Nonostante la capacità di attivazione spes-

so sia indipendente dall’utilizzo del web, la Rete aiuta facendo da cassa di risonanza. “Esistono diversi tipi di attivazione - continua Scotto di Carlo - una immediatamente correlata agli obiettivi fissati dal brief e una legata a risultati di lungo periodo prodotti da un aumento della notorietà del brand grazie alla visibilità dell’evento”. Relativamente alla sua partecipazione al festival in qualità di giurato, il creativo dichiara: “È una categoria a cui prendo parte con grande entusiasmo, un po’ anche per il peso che questi progetti stanno avendo nella mia agenzia. E la considero forse la più interessante, perché attività di questo tipo sviluppano un’empatia con il target, prima ancora dei numeri, utile agli operatori del settore per individuare i linguaggi giusti da utilizzare in una strategia di comunicazione ottimale per il brand. Grazie a operazioni di questo tipo riusciamo ad esprimere la nostra funzione consulenziale in maniera ottimale”. Scotto di Carlo è fiducioso per l’Italia: “Sono ottimista, perché ho visto lavori molto interessanti e altamente competitivi. I video di presentazione sono stati realizzati con molto più criterio. Le agenzie hanno scelto i lavori con una selezione più accurata. C’è più consapevolezza di quello che può andare a premio al Festival”. Aspettative ottimistiche anche nel ‘Media’

dove a tenere alti i colori della bandiera in qualità di giurato italiano ci sarà Guido Surci, chief strategy & innovation officer Havas Media Group. Il media è al centro di una grande rivoluzione, anche in Italia, dichiara il manager puntualizzando che, nonostante all’estero siano più evoluti sul fronte tecnologico, il nostro Paese nel media non è il fanalino di coda, dato che “il vero valore di un lavoro è determinato da una corretta applicazione della tecnologia ai contenuti. La tecnologia deve essere applicata a qualcosa di rilevante per i consumatori”, competenza in cui vantiamo una buona abilità. “Vedo come grande traiettoria di evoluzione del media la fusione tra dato e contenuto - continua Surci -. Questa dunque la direttrice di sviluppo del media che deve portare a una conversazione ‘one-to-one’ dai grandi volumi”. Relativamente ai lavori dell’Italia in corsa per i Leoni nel ‘Media’, Surci è ben speranzoso: “Abbiamo ideato campagne media eccellenti, almeno sulla carta. Il vero problema è nell’implementazione, perché a volte progetti brillanti perdono di efficacia finendo sotto la mannaia dei tagli di budget nei Paesi come il nostro dove la crisi è ancora in atto. I lavori con più possibilità di vincere a Cannes, infatti, appartengono a quei Paesi che sono usciti dalla morsa della crisi e possono permettersi di implementare le

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