Quaderni ADA 2 – Una casa confortevole una casa sicura

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INTRODUZIONE

Graziana Delpierre Presidente nazionale ADA

UNA CASA CONFORTEVOLE, UNA CASA SICURA a cura dell'Ada nazionale via Po, 162 00198 Roma tel. 068558959 fax 068542340 email adasegreteria@tiscali.it sito www.adanazionale.it

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Testi Rosanna Bernardini Giovanni Del Savio Francesco Loretucci Francesco Orofino

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Progetto grafico, impaginazione e illustrazioni Omar Di Leonardo Si ringrazia per la collaborazione Liviil Piersanti Tipografia Grafiche Editoriali srl Stampato nel mese di marzo 2007

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UNA CASA CONFORTEVOLE UNA CASA SICURA

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Gli incidenti domestici nel nostro paese sono una realtà drammatica e, purtroppo, ancora sottovalutata. Gli infortuni che avvengono all 'interno delle mura domestiche sono tan tissimi e il loro numero è in continua crescita. Moltissimi anché gli incidenti con esito mortale . A farne più le spese sono gli anziani, le· donne e r i bambini. La "casa dolce casa ", che percepiamo come luogo sicuro per ecG,ellenza, alla prova dei fatti si rivela piena di insidie e di pericoli. Di questa pericolosità, tuttavia né i cittadini né le istituzioni sembrano avere piena consapevolezza. Ecco perché, com.e ADA, abbiamo ritenuto utile realizzare una campagna nazional ~ rmazione e sensibilizzazione su questo tema, dando l'·> . ~-. . . v1ta al progetto "una casa confortevole, una casa s1cura ". L'ob1ett1vo del progetto è quello di riportare al centro dell'attenzione il problema della sicurezza come uno dei fattori determinanti della qualità dell 'abitare e, di conseguenza, della qualità della vita della persona anziana . L'ADA è, peraltro, da sempre convinta dell'importanza fondamentale per gli anziani di poter continuare a vivere nella propria casa realizzando abitazioni sempre più accessibili e sicure anche per ridurre l'incidenza degli infortuni che possono compromettere fortemente l'autosufficienza (si pensi ad esempio alle conseguenze delle fratture del femore, assai diffuse nell 'età avanzata). Con questo progetto vogliamo anche superare quella "cultura della fatalità " con la quale spesso vengono considerati gli incidenti domestici (contrariamente a quanto accade per gli incidenti stradali o per gli incidenti sul lavoro) e affermare una nuova "cultura della prevenzione" che implica un capillare lavoro di informazione dei cittadini, oltre che una generale opera di adeguamento del nostro patrimonio immobiliare residenziale. Abbiamo quindi realizzato sul territorio una estesa attività informativa e formativa, fornendo ai cittadini dati precisi sulle fonti di pericolo presenti tra le mura domestiche, sugli interventi necessari per prevenire le cause di ~ denti, sulle cognizioni di base di tipo sanitario per un primo intervenc~di soccorso.

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Questa pubblicazione è uno dei prin cipa li strumenti u tili aa ti nella nostra attività inform ativa insieme ad un co rto m etragg io. La ril osofi a che ha ispirato opusco lo e cortometraggio e ch e g ui da tutta la nos tra ca mpagna informativa è sempre la stessa : privil eg iare un m e~sagg i o semp li ce e chiaro , corretto ma non allarmistico e, possibil m ente, d iverten te. Abbiamo realizzato e stiamo ancora rea li zza ndo, in varie 1ea ltà t erritoriali delle Regioni italiane, degli "Sportelli Sicu rezza" gestiti da persona le appos itamente form ato . l cittadi ni che si ri vo lgono all o "spo1tell o sicurezza" ricevono informazioni personalizzate sug li int erven ti tecn ici per mettere in sicurezza le loro abit azioni, consul enze su ll e no rm ativc, le pro cedure per ottenere le eventual i agevo lazioni f isca li , assisten;Cl nei 1é1 ppo rt i con le ammin istrazioni pubbliche o con altri soggetti co involti (prop ri etari di case, affi ttuari , amm inistratori di condomini o, ecc.) , co nté1 tti co n artigiani di fiducia competenti ed onesti ai quali ri vo lgersi per evenl ué1 1i interventi, conoscenza dei percorsi socio - sanitari da attivare in Cé1'>0 d i in cidente · domesti co . La messa in sicurezza delle abitazioni, tuttavia, ha un costo che non sempre i cittadini, soprattutto se anz iani, po ssono (l rr,o nl t1re da so li. Per questo occorre creare nuovi strumenti di aiuto, rivo lti '>O pra ttutto all e fa sce più deboli di popolazi one, in ambito legi slativo C ri '>Cc1 1 ~. Concludendo, con questo progetto vogli amo riporté1 1e la casa al centro delle politich e socia li in fa vore delle person e an ziane, ncll c1 co nsa pevo lezza che una casa sicura è un fattore determinante per un i"l vecc hiaia serena . ra1 1ana Delpierre Presidcnl c na7ionale ADA

c -QUADERNI ADA 2 -SICUREZZA IN CASA

Vita sicura on line

t CALABRIA

REGIONE

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PROGETTO FINANZIATO DALLA REGIONE CALABRIA As sessorato all e Politiche del Lavoro, della Famig lia, alle Pari Opportunità , alla Formazione Professionale, all a Cooperazione ed al Vo lontariato

Reali zzazione del progetto : ADA CORIGLIANO (Cosenza)

Col laboraz io ne territoriale dell e strutture: ADA ADA ADA ADA

TAURIANOVA (Reggio Calabria) CIRO' MARINA (Crotone) PIZZO (Vibo Valentia) ZAGARISE (Catanzaro)

Catanzaro 2007

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La casa è un ambiente a forte rischio . Il numero di infortuni domestici che ogni anno si verificano in Italia è elevatissimo e negli ultimi anni è aumentato costantemente. L'lstat ha stimato, in una indagine del 2001, che gli incidenti domestici nel 1999 siano stati 3 milioni 672mila . E le persone vittim'e di questi incidenti 3 milioni e 48mila, perché un certo num ero di persone si ·~ è fatto male più di una volta . ~ L'l spes l (Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza; del lavoro) nel 2002 ha pubblicato una approfondita indagin e, basatà in parte su elaborazioni di dati stati stici forniti dalle indagini multiscopo dell'lstat, in parte su rilevazioni attuate dallo stesso lspes l. Il quadro che emerge è tutt'altro che incoraggiante. Il numero degli infortuni domestici è passato da 2 milioni 743mila, nel 1988, a 4 milioni 380mila, nel 2000 (oltre un milione e mezzo di incidenti in più in 12 anni). Il numero delle perso ne infortunate è pa ssa to da 2 milioni 103mila, nel 1988, a 3 milioni 480mila, nel 2000. L'lspesl ha poi stimato per il 2003 circa 4 milioni e mezzo di infortuni . Come si vede, si tratta di numeri davvero impress ionanti. Non bisogna , tuttavia, dimenticare che vi sono compres i tutti gli incid enti domestici, anche quelli di li eve entità . Impress ionanti anche i numeri relativi agli in cidenti con esito morta le, che l'lspes l stima oltre 8mila nel 2003 . Non è semplice stab ilirn e il numero esatto, perché in molti casi il decesso non avviene imm ed iatamente. Se si considera, tuttavia, che gli incid enti mortali sul lavoro sono circa 1.300 l'anno, ed è una cifra che fa giustamente indignare, si comprende l'entità e la gravità del fenomeno. Particolarmente colpiti dagli infortuni in casa so no le donne, soprattutto casalinghe, gli anziani e i bambini, tutte categorie di persone che trascorrono in media più ore degli altri nelle proprie abitaz ioni e svolgo no in casa un maggior numero di attività . Le persone anziane, inoltre, sono più esposte agli in cidenti anche per la loro maggiore fragili tà fisica. Le donne sono di gran lunga più colpite degli uomini: nel 2000 su un totale di 3 milioni e 480mila persone infortunate, oltre 2 milioni e mezzo era no donne.

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Altro fattore determinante è l'età . l sogg etti maggiorm ente a ri schio sono le persone di età più avanzata. Il 31 % del t 0ta le dell e persone infortunate nel 2000 apparteneva alla fa sci a di età co m presa tra 45 e 64 anni e il 27,4% aveva più di 65 anni . Parti col arm ente a rischio di incidenti le donne ultra 75enni . La gran parte degli in cidenti do mestici con esito mortale, inoltre, riguarda persone anziane e mo lto anz iane. La cucina e il bagno sono i locali più pericolosi, ma la prin cipa le causa di infortunio domestico è rappresentata dalla struttura abitativa : scale, pavimenti e mobili provocano il 37,4% degli incid enti in casa. Tra le altre cause, i coltelli sono responsabili del 10,9% degli in cidenti; g li attrezzi utilizzati per il 'fai da te' e per le piccole manutenzio ni del 5,3%; i piccoli elettrodomestici del 5,1 %; i forni e i fornelli del 5%; le sosta nze bollenti del 4% . Le ferite sono le conseguenz e più frequenti degli in cid en ti d o mestici (37,7%). Seguono: altri tipi di lesioni, ad esempio lussazioni, co ntusioni, escoriazioni (21 ,3%); le ustioni (20 ,6%); le fratture (1 5, 6%), che sono il tipo di lesione che più delle altre produce un ricovero e a cui sono particolarmente esposte le perso ne anziane. La maggioranza degli infortuni richi ede un semplice intervento di assistenza fornito dai familiari. Oltre un t erzo deg li info rtun ati si rivolge invece al pronto soccorso o al medico. Si stima un costo per il Servizio sanitario na zion ale superi ore ai 600 milioni di euro l'anno . Una cifra, questa, che con sid era sol o le spese per il pronto soccorso e i ricoveri e non tiene conto dei costi per la riabilitazione, né delle giornate di lavoro perse . Gli incidenti domestici non sono un fenomeno caratt eristi co solo del nostro Paese. Le statistiche internazionali riferiscono che il 50% circa di tutti gli infortuni avviene in casa . Di conseguen za, numero si Governi negli ultimi anni hanno deciso di attuare politi che d i prevenzione . Inoltre, sia la Commissione Europea, sia l'Organizzaz io ne mondiale della sanità, sia molti istituti di ricerca a livello mondial e hanno deciso di lanciare campagne di sensibilizzazione per ridurre l'in cid enza di questi infortuni. L'informazion e è infatti fondam entale. Nell e pag in e che seguono, vedremo quali comportam enti occorre adottare per prevenire gli infortuni o soccorrere gli infortunati. ·

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• Lo zerbino davanti alla porta di casa è un ostacolo che può far inciampare e provocare cadute. Far installare uno zerbino incassato nel pavimento eviterà questo inconveniente a fronte di una spesa modesta. • La porta di ingresso è l'ultima "protezione" della nostra casa verso l'esterno . Sarà bene attrezzarla per la nostra sicurezza. Assicuriamoci pertanto di avere un buon spion-

cino, una catenella, un campanellino che "suona" ad ogni movimento della porta. In ogni caso, se non l'abbiamo già fatto, sarà bene farsi installare una porta blindata < on una serratura sicura . A proposito: lasciare la chiave inserita nella serratura dall'interno è pericoloso. Un ladro esperto riesce a manovrarla dall'e'> lern o.

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• La suoneria del campanello deve avere un volume alto per poter essere ·,cnt ita anche se ci troviamo in una stanza distante dall'ingresso. Se abbiarno pa rticolari problemi di abba ssamento dell'udito possiamo installare un ca mpanello "visivo", collegato cioè ad una lampadina colorata posta in tutte le stanze che si accende ad intermittenza ogni qualvolta viene aziorlélto il campanello . Una soluzione analoga può essere adottata anche per lcl suo neria del telefono che può essere di tipo "luminoso". • Avere un videocitofono in casa non è solo "un lusso" ma ci consente di co ntrollare chi sta suonando al nostro portone. Un aiuto in più per la r1ostra sicurezza da intrusioni indesiderate. • Quasi sempre il quadro elettrico principale "di comando e controllo" del nostro impianto è posto nell'ingresso. Dobbiamo far attenzione a renderlo sempre facilmente accessibile, anche in momenti di emergenza . Per

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cui evitiamo di "nasco nderlo" dietro i cappotti, o di appogg iarci sopra una sca la, o di posizionare davanti ad esso mobili ingombranti.

• L'appendiabiti deve essere posto lontano da fonti di ca lore (salvo che si tratti di termosifone ad acqua) come stufe o bracieri. l nostri cappotti possono prendere facilmente fuoco. Assicuriamoci altresì che l'appendiabiti sia stabile e che ... non ci crolli addosso. • Se abbiamo porte in vetro (nell'ingresso o in qualunque altro ambiente della casa) assicuriamoci che sia stato usato un vetro di sicurezza, tale cioè da non provocare schegge taglienti in caso di rottura. Può anche succedere che le porte in vetro trasparente, ben pulite e lucidate, non siano facilmente visibili. Una soluzione potrebbe allora essere quella di applicare del nastro adesivo colorato all'altezza degli occhi (circa un metro e sessanta centimetri) che renda sempre visibile una porta in cristallo .. . chiusa. • A proposito di porte, ricordiamoci che le maniglie migliori sono quelle di tipo a leva curvate ed arrotondate per attutire gli effetti di possibili urti accidentali e devono essere poste ad un'altezza compresa tra gli 85 e i 95 centimetri. • Quando si entra in casa la prima azione che si compie è accendere la luce. Posizionare l'interruttore in modo adeguato, vicino alla porta di ingresso, è importante per non dover "brancolare nel buio" . Un va lido aiu to ci è offerto dagli interruttori luminosi installabili con una spesa relativamente contenuta. In tal modo, la loro ubicazione è immediatamente individuabile (naturalmente questa avvertenza è valida anch e per le altre sta nze della nostra casa).

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• Il soggiorno è spesso il luogo di "ra ppresentanza" della nostra casa, in cui amiamo collocare oggetti e arredi che lo rendano piacevole ed accogliente anche per i nostri ospiti. Un bel tappeto arricchisce questo ambiente di colori e comfort. Ma quante volte ci sarà capitato di scivolare su di esso? Eppure, ci vuo le poco per evitare questo incidente: basta inserire sotto il tappeto una rete antiscivolo, che possiamo comprare in qualsiasi mercatino della nostra

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1ltà. Questo piccolo accorgimento renderà aderente il tappeto al pavimento, ·vita ndo pericolose scivolate.

• Fina lmente siamo riusciti a far montare delle belle tende nel nostro sog!JIO rno ... Ma ... Ci siamo assicurati di aver scelto un tessuto ignifugo che in 1 <1so di incendio non sprigioni sostanze tossiche? Facciamo attenzione a tener lontane le tende da fonti di calore, come ad esempio piantane con lampade .dogene? Questo tipo di lampada, infatti, ha un'elevata potenza e raggiunge l!•m perature molto alte. Se sono costruite a norma, devono riportare la distan;,1 minima di sicurezza da rispettare. Il sog giorno è spesso il luogo della nostra casa in cui sono concentrati il più .dto numero di apparecchi elettrici : il televisore, il videoregistratore, il computer, lo stereo, le pianta ne .. . Ma per far funzionare tutti questi prodigi della !!•enologia occorre "attaccare" molte spine e le prese presenti nella stanza spes·.o non sono molte. Si comincia allora ad installare prese doppie, "ciabatte", qrovig li di cavi volanti, prolunghe, derivazioni "fatte in casa " dell'impianto eletIIICO .

ATTENZIONE Se inseriamo più apparecchi in una sola presa questa si surriscalda con pericolo di corto circuito e incendio. Se proprio non possiamo farne a meno, usiamo sempre prese multiple con marchio IMQ (Istituto Marchio di Qualità) dotate di fusibile di sicurezza . Ricordiamo che ogni presa elettrica è alimentata da un cavo che può trasportare solo una determinata quantità di corrente. Se pretendiamo da quel cavo un trasporto doppio o triplo andiamo incontro al rischio di corto circuito! È come se chiedessimo ad un auto progettata per andare ad una velocità di 100 Km all'ora di raggiungere i 200 Km orari! l cavi volanti sono pericolosi, perché ci si può inciampare molto facilmente . Oltre a provocare la nostra caduta, un cavo elettrico "strappato" può lesionarsi, con il conseguente pericolo di prendere la scossa. Ci sarà capitato qualche volta di pensare: "Quella prolunga in vista non è bella! Meglio nasconderla sotto il tappeto".

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Così facendo, abbiamo inserito un'a ltra fonte di pericolo nella nostra casa. l cavi elettrici si riscaldano e a volte si surriscaldano. Hanno pertanto bisogno di scambiare calore con l'ambiente. Sotto il tappeto questo non awiene e c'è il serio pericolo che il tappeto stesso prenda fuoco . Per lo stesso motivo, quando usiamo temporanea mente una prolunga o un qua lsiasi elettrodomestico (a spirapolvere, scope elettriche, ecc.), assicuriamoci che il cavo sia completamente srotolato. Per aumentare il numero di prese elettri che nel la nostra casa, chiamiamo un tecnico specializzato . Assicuriamoci sempre che l'elettricista non sia un tecn ico improwisato, ma sia iscritto alla Camera di Com mercio o all'Albo provincia le delle imprese artigiane e che possa ri lasciarci la Dichiarazione di conformità relativa all'intervento fatto (legge n.46/90) . • Se stiamo seduti comodamente in poltrona nel soggiorno e stiamo fumando una siga retta ricordiamoci che c'è sempre il pericolo di addormentarsi con la sigaretta accesa . Ricordiamo che il fumo è nocivo, ma in ogni caso non lasciamo mai sigarette accese su l bordo del posacenere e quando svuotiamo quest'ultimo nel cestino assicuriamoci che tutti i mozziconi siano ben spenti. Non gettiamo mai fiammiferi, anche se spenti, direttamente nel cesti no della carta. • Il caminetto nel soggiorno ha un gran fa scino, ma stiamo attenti a non trasformarlo in una fonte di pericolo. ;;

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FACCIAMO ATTENZIONE Col loch iamo una grata di protezione per evitare incend i di tappeti o altre suppellettili . Verifichiamo che la canna fumari a abbia un "buon tiragg io" che proweda ad allontanare il fumo da ll'ambiente. È importante quindi far contro llare periodicamente l'efficienza della ca nna fumaria. Un cam ino insufficiente o difettoso può provocare la morte. Occorre verificare che non esistano ostruzioni, che la canna fumaria sia "a tenuta" (che

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non abbia fuoriuscite di fumo lungo il percorso ma solo dal comignolo), che il cosiddetto tiraggio sia in piena effiCienza.

Ricordiamoci che ovunque si verifica una combustione si produce monossido di carbonio. Le intossicazioni da monossido di carbonio (CO) sono pericolosissime, a volte persino fatali. Una regola universa lmente valida è quella di garantire sempre una buona ventilazione di tutti quei loca li dove si verifica una combu stione di qualsiasi tipo (stufe a gas o a legna, bracieri, ecc.). Non usiamo mai benzina o alcool o altro liq uido fortemente infiammabi le per rawivare la fiamma del caminetto . Infine, assicuriamoci che il fuoco sia ben spento prima di andare a dormire o prima di uscire di casa . • In soggiorno sceg liamo mobili solidi con design regolare, con spigoli arrolondati e protezioni antiurto. Assicuriamoci che le scaffalature del la libreria non siano sovraccaricate e sia no ben ancorate alla parete.

• l fornelli a gas possono essere fonte di incidenti e vanno trattati con cautela. lnna nzitutto, assicuriamoci che il tubo che lraspo rta il gas dal rubinetto della tuba l iOne principa le ai fornelli sia in perfetta d ficienza . l normali tubi in gomma so no "come il latte fresco" .. . hanno una scaden; a . Se sono costruiti secondo le norme di ·.1curezza devono riportare sulla su perficie 1.1 dicitura (UNI-CIG 7140) e la data di scadenza (in genere hanno durata di cinque .mni) . Se il tubo è scad uto facciamolo ·.ost ituire da un tecnico abil itato, assicu-


randoci che siano ben installati gli "stringitubo". Verifichiamo anche che il tubo non abbia strozzature e non sia a contatto con superfici t ag lienti. Un tubo inefficiente può provocare perdite di gas con seri ri schi d i es plosioni. Se abbiamo una cucina ad incasso, facciamo installare un tubo metal lico flessibile con attacchi filettati che non ha scadenza (sarà ben e tuttavia fare anche in qu esto caso verifiche periodiche). • Uno degli incidenti più frequenti in cucina riguard a la fu oriuscita di gas dai forn elli con la fiamma spenta . Mettiamo a riscald are il latte sul fuoco e ci allontaniamo . Il latte bolle, fuoriesce e spegne la fiamm a, mentre il gas continua ad uscire. Per evitare questo inconveni ente, le mod erne macch ine da cucina hanno un sistema di sicurezza che interrompe automaticamente la fuoriuscita del gas se la fiamma si spegne. Sareb be bene sostituire il nostro vecchio piano di cottura co n questi nuov1 apparecchi.

USIAMO QUESTI SEMPLICI ACCORGIMENTI Facciamo installare una sentin ell a per la sicu rezza da fughe di gas: il rilevatore di gas. Questo apparecchio si accorge di eventuali fuoriu scite c lancia un al larme, interrompendo automaticamente l'eroga zione in tutto l'impianto. Evitiamo di riempire fino al bord o le pento le c sorveg liamo le pentole che bollono, specie se hanno il coperc hio. Cerchiamo di accendere il cerino per l'accensione del fuoco al momento giusto, per evitare inutili fuoriusc ite di gas . Assicuriamo sempre una corretta puli zia dei coperchietti dei bruciatori della cucina, da effettuare con una spazzola di ferro che consente di rimu overe le piccole ostruZIOni.

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sempre. Chiudiamo l'erogatore principale del gas ogni sera prima di andare a letto e comunque sempre quando lasciamo la casa per un lungo periodo. Assicuriamoci che sia ben evidenziata sul rubinetto del gas la posizione di chiusura e di apertura per evitare confusioni.

È bene che il piano di cottura sia ben illuminato con tubi fluore·.c rnti, lampadine ad incandescenza o lampadine alogene a bassissima ten',IO ne da applicare sotto i pensili.

Sorveg liamo i bambini ed evitiamo che si avvicinino alle pentole e usialllO d i preferenza i due fuochi più lontani dal bordo esterno, tenendo i lllcm ici delle pentole rivolti verso l'interno. Qua ndo si cucina, evitiamo di indossare capi svolazzanti e teniamo lon L111i da lle fiamme tessuti ed oggetti infiammabili, tipo presine e strofill.lCCI. Se in cucina sono presenti uno sca ldacqua o una caldaia alimentati a <J.I'>, do bbiamo garantire un ricambio continuo dell'aria con aperture ve'ISO l'esterno di almeno 100 cm 2 (a meno che non abbiamo una caldaia .1 ten uta stag na) .

Ma nteniamo sempre pulita la cappa sopra i fornelli e controlliamo 'liC' il tub o di scarico sia libero. l piccoli elettrodomestici in cucina sono essenziali per risparmiare i.Jtlca . L'impo rtante è che siano sicuri, tenuti a portata di mano e con i cavi 1/1 ,1 limentazione sempre staccati quando non sono in uso.

Non lasciamo il forn ello acceso se ci dobbiamo allonta nare dalla cucina per un tempo piuttosto lungo.

Se sia mo stan chi di sbri nare il frigorifero, sostituiamolo con uno a sbrin,lmento automatico ed ad alta efficienza . Risparmieremo anche sulla /11 1/l etta. Ricordiamoci che il frigorifero non deve essere po sizionato vicino . 11 lornelli e al forno.

Il conta minuti con suoneria è assa i utile per non dimenticare un fuoco acceso: prendiamo l'a bitudine di usarlo

\o ten iamo in cuc ina prodotti per la casa quali detersivi, detergenti, 'l1·.mfcttanti e sbiancanti (prodotti tossici se ingeriti) facciamo attenzio-

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ne a riporli in luoghi non accessibili ai bambini, ben separati dai prodotti alimentari e a non travasarli in contenitori per alimenti per evitare che vengano ingeriti per errore . • Non lasciamo aperte le ante dei pensili: gli spigoli sono pericolosi. In ogni caso, possiamo montare delle fascette in gomma paraurti che attenuano l'effetto di urti accidentali.

• l tappetini scendiletto sono spesso fonti di cadute per scivolamento . Usiamo tappetini con fondo gommato o installiamo una rete antiscivo-

lo. • Sarebbe bene, in linea di massima, non usare le termocoperte . Se proprio non ne possiamo fare a meno, assicuriam oci che siano munite di marchio di sicurezza (marchio IMQ) e controlliamon e peri od ica mente l'integ rità (tessuto consumato, filo logorato o segni di bru ciature) . No n lasciamo mai la termocoperta accesa durante la notte. • Non lasciamo mai accesa durante la notte una stufa a gas portatil e o un braciere. • Se abbiamo bisogno di diminuire la luminosità dell e lampade in cam era da letto non copriamole con fazzoletti o altri t essuti . C'è il ri schio che possano prendere fuoco. Piuttosto, facci amo inst all are un co modo e sicu ro varialuce che ci consente di regolare l'inten sità lu m inosa. • Evitiamo di fumare a letto.

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• Utilizziamo cuscini e materassi antisoffocamento.

• No n mettiamo fonti di luce e calore all'interno di armadi: possono provoca re incendi. • Se ab biamo problemi fisici che ci impediscono di fare grandi sforzi pos·.r.lmo far installare un alzatapparelle elettrico azionato con la semplice llt<'Ssio ne di un pulsante. Se al cambio di stagione dobbiamo accedere alle parti alte del nostro .11 ma di a, facciamo molta attenzione a non "arrampicarci" su sedie, sgabellr o mobili. Usiamo scalette mobili sicure, provviste di zoccoli antisdruc' rolo , d i parapetto superiore e di meccanismo di sicurezza (catenelle o aste) 'on tro le aperture complete. Assicuriamoci di aver ben aperto la scala, ·.. 1lia mo e scendiamo con il viso rivolto verso di essa e con le mani libere per 11olerc i sorreggere. Non saliamo sulla scala con pantofole o ciabatte che 11on danno appoggio sicuro al piede. Evitiamo di salire sugli ultimi pioli e c lr ;posta rei eccessivamente di lato .

Nel bagno il pericolo di tadute è sempre presente a causa dei pavirr H'nt i ba gnati, di residui di sapone, di superfici scivolose.

ADOTTIAMO QUESTE PRECAUZIONI Cerchiamo di mantenere il pavimento sempre asciutto e pulito. Dotiamo il fondo della doccia e della vasca di tappetini in gomma antisdrucciolo con ventose. Facciamo installare piatti doccia incassati, senza rialzi sul pavimento, per evitare di inciampare.

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• Un "pavimento troppo lucido e spl endente sa rà anche bello, ma facilita le c'a dute. È molto meglio non passare la ce ra e avere pavimenti antisdrucciolo (legno o gomma) . Da evitare anche pavimenti rivestiti in moquette che trattengono la polvere e provoca no all erg ie. • Comodini o cassettiere devono avere cassetti provvi sti di dispositivi di arresto di fine corsa. Evitiamo comunqu e di lasciare cassetti aperti.

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Installiamo vicino alla doccia, alla vasca, alla tazza e al bidet dei maniglioni per sorreggerei e aiutarci nei movimenti.

Acqua ed elettricità non vanno mai d'açcordo. Se tocchiamo un l rio scoperto ed abbiamo le scarpe su un pavimento completamente asciutte>, le co nseguenze non saranno gravi perché opponiamo una buona resi-

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stenza al passaggio di corrente elettrica. Se invece il pavim ento è bagnato e abbiamo i piedi nudi diventiamo noi stessi perfetti conduttori d'elettri cità con effetti dannosi per il nostro co rpo . 0 Cominci am o allora a o ricordare bene che la prese nza dell'acqua aum enta molto i ri schi di incidenli gravi dovuti alla corrente elettrica. Di conseguenza, tutti gli ambi enti domestici dove è presente l'acqua, in particolare il bagno, sono ad alto ri schi o di in cidenti . Per rendere ancora più chiaro il concetto, basterà ricord are ch e tra due mani asciutte la resistenza al passaggio di energia elettrica è doppia rispetto a quella verificabile tra due mani bagnate.

FACCIAMO ATTENZIONE Non dovremmo mai far installare una presa da 220 Vo lt all'interno di un bagno. Per il ra so io elellrico esistono prese con voltaggio più ba sso e co n un piccolo trasformatore. Usiamo un apparecchio radio alimentalo a pile. Non teniamo stufette elettrich e accese q uando ci acci ngiamo a fare il bagno o la docc ia. Cerch iamo in ogni caso di farcene installare una fi ssa dotata di marchio l MQ.

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Sarebbe bene adottare l'u so di asciu gacapell i fiss i a paret e, direttamente collegati con l'im pianto. La lavabiancheria non dovrebbe mai essere posizionata in bagno.

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Lo scaldabagno elettrico deve essere posto- come prescritto dalla legge n.46/90 -ad una determinata distanza di sicurezza da qualsiasi erogatore di acqua. È sempre bene spegnerlo prima di cominciare a fare il bagno o la doccia. Un impianto elettrico, realizzato in conformità con le normative tecniche, deve avere, per i bagni, un impianto di messa a terra autonomo, che colleghi tutte le masse metalliche presenti (dal sifone del lavandino al soffione della doccia, ecc.) . • Pri ma di immergerci nella vasca o di entrare nella doccia controlliamo che l'acq ua sia alla giusta temperatura. • Facciamo installare in bagno un campanello di emergenza, indi·,pensabile in caso di malore improvviso . Se si abita da soli sarà utile avere .1 portata di mano, in bagno, un telefono o un apparecchio di telesoc-

corso. • Evitiamo di chiuderci a chiave in bagno o almeno inseriamo una serratu ra che, seppur chiusa a chiave dall'interno, si possa aprire anche dall'e'>tern o. • Se il nostro bagno è particolarmente piccolo, non chiudiamo mai ermetrca mente la finestra mentre facciamo il bagno o la doccia. La saturazione del vapore può provocare malori . • Assicuriamoci, prima di uscire di casa, di aver chiuso tutti i rubinetti, co m preso quello della lava biancheria .

Sa ppiamo, fin da quando eravamo bambini, che "con l'elettricità non si scherza" . A molti di noi sarà capitato, almerto una volta nella vita, di prendere la scossa o di venire a conoscenza di ~incidenti domestici più o rne no gravi dovuti alla corrente elettrica. D'altra parte, le cronache, anche r<'ce nti, portano spesso all'attenzione dell'opinione pubblica casi di inci-

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denti domestici mortali causati da scariche elettriche. Per ridurre i pericoli di incidenti dovuti agli impianti elettrici, la legge n. 46 del 1990 (emanata proprio per la sicurezza degli impianti) ha previsto alcuni interventi fonda-

È PERICOLOSO

mentali.

Adoperare apparecchi elettrici su piani umidi .

LE DUE REGOLE DA APPLICARE La prima regola riguarda l'in sta ll azione di qu ello che comunemente viene chiamato il salvavita e che, in termine tecnico, si chiama interruttore differenziale. Il salvavita è un apparecchio molto sensibile - le normative tecniche indicano che tipo di sensibilità debba avere- in grado di accorgersi immedi atamente se si è verificata una dispersione di corrente elettri ca. Se, per esempio, inavvertitamente tocchiamo un filo scoperto, il sa lvavita registra una dispersione e, per dirla co n un t ermine usuale, "scatta ", blocca cioè il pa ssagg io di co rrente elettrica nei cavi. Il sa lvavita deve essere presente in tutte le case e deve essere tarato su lla ba se della normativa tecnica di riferimento. La seco nda regola riguarda la rea li na7 ione del cosi ddetto impianto di messa a terra , che ci protegge dalle t ensioni di contatto.

...

• Sia il salvavita sia l'impianto di messa a t erra devono essere installati da t ecn ici specia lizzati che devono rilasciare la Dichiarazione di conformità relativa all'intervento compiuto (legge n.46/90). lmportanle è, inoltre, possede~e , i disegni di progetto dell'impianto elettri co, la descrizione dell e caratteri stiche dei materiali utilizzati ed infine le indicazioni sull'uso e la • manutenzione dell'impianto . Questa docum entazione co nsentirà al tecnico di intérvenire in qualsiasi momento, co rrettamente, sul nostro impianto . Purtroppo, questa attenzione non è sempre presente. Spesso, se dobbiamo affittare o acquistare una casa, ch ied iamo tutte le informazion i possibili, ma dimentichiamo sempre di chi edere la documentazio ne sug li impiant i. • Quando abbiamo a che fare con l'impi anto elettri co, ri co rdiamoci che .. .

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Usare l'asciugacapelli nella doccia o nella vasca, a piedi nudi o con le mani bagnate.

Usare prolunghe volanti e lasciare prolunghe elettriche inserite nelle prese a muro dopo averle utilizzate. Tirare il cavo di una prolunga o di un elettrodomestico per togliere la spina dalla presa, con il rischio di strappare la presa dal muro o di rompere il cavo o di rovinare l'isolamento dei fili. Intervenire su qualsiasi parte dell'impianto elettrico per piccole riparazioni (anche la semplice sostituzione di una lampadina) senza aver interrotto l'erogazione della corrente dal quadro elettrico principale . Lavare- gli elettrodomestici con l'acqua senza aver staccato la spina. Stirare con le mani umide o con i piedi nudi . Inserire l'acqua nel ferro a vapore senza staccare la spina; avvolgere il filo elettrico sul ferro da stiro quando questo è ancora caldo. Nascondere cavi elettrici volanti sotto tappeti o tappetini o far passare cavi volanti nell'armadio. Usare gli elettrodomestici senza dipanare completamente tutto il cavo dell'apparecchio o della prolunga . Lasciare attivo l'impianto elettrico quando ci allontaniamo da casa per un lungo periodo . Collegare molti apparecchi ad una stessa presa facendo largo uso di prese multiple o dell e cosiddette ciabatte . Usiamo invece una presa singola per ogni elettrodome-

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stico, usiamo le multiple solo per apparecchi a bassa potenza, usiamo le ciabatte dotate di fusibil e incorporato . Non usiamo contemporan eamente più elettricità rispetto alla "potenza" indicata nel contratto (n ormalmente 3 KW) .

• È sempre raccomandabile usare apparecchi elettrici dotati di marchio di qualità (IMQ-CE): questo marchio garantisce che so no st ati costruiti rispettando le norme in materia di sicurezza.

• Non buttiamo mai i libretti delle istruzioni che acco mrag nano ogni elettrodomestico e ricordiamoci di legg erli attentam ente rrim a di mettere in uso gli apparecchi.

• Il gas è per la nostra vita domestica un grande am ico . m,1 deve essere trattato con cautela ed accortezza . Ricordiamo ci prim ,ì eli lutto che l'installazione di un qualsiasi impianto alimentato a gas (ri sca ldamento, scaldabagno, fornelli) deve essere effettuata da personale

qualificato, iscritto alla Camera di Commercio o all'Albo delle imprese artigiane . Anche in questo caso, è impor l anli <o<:o im o farsi rila sciare la Dichiarazione di conformità. L'in stall ato rc d ov rél rispetta re tutte le norm e di sicurezza , sia quell e contenute nell e IC<..J<..J i n .1083 del 1971 e n.46 del 1990, sia quelle emanate dall 'UN I CIC. (UNI : Ente Nazionale Italiano di Unificazione- CIG: Comitat o ltéi li <m o Géis).

...

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D

Un a reCJO iél cl c1 aver se mpre prese nte è qu ell a el i ga rantire in og ni occa<o io ne un a buona

cd è invece sempre una soluzione auspicabile quella di collocare caldaie e piccoli scaldabagni a gas in ambienti esterni (balconcin i, te rrazze, verande, giardini, ecc.). Oggi, tuttavia, è possibil e in stallare all'interno della casa un particolare tipo di caldaia, denominata "a camera stagna" . • Oltre all'aerazione, è indispensabile un efficiente scarico dei prodotti della combustione, per assicurare il regolare e sicuro impiego di q ua lsiasi apparecchio a gas. Occorre quindi che i prodotti della combustio ne vengano incanalati e smaltiti all 'esterno, possibilmente in una canna fumaria. Far controllare periodicamente la nostra canna fumaria è una indispensabile norma di comportamento per la nostra sicurezza. Se abbiamo in casa un riscaldamento autonomo dobbiamo impa ra re a gestirlo e a mantenerlo correttamente (anche per le semplici azioni quotidiane come accendere e spegnere la caldaia, regolare il cronote rmostato, ecc.) . Ricordiamoci che almeno una volta l'anno occorre fa r effettuare control.li sulla nostra caldaia da un tecnico specializza to e di ricorrere ad esso ogni qualvolta si presentasse un malfunzionamento dell'impianto . Sarà bene, inoltre, conservare con cura sia il libretto di istruzioni si a il libretto di manutenzione, dove sara nno registrati tutti i controlli periodici e gli interventi di riparazione effettuati sulla caldaia. Sarà bene, nel momento di prendere possesso di un appartamento in proprietà o in affitto, farsi sempre consegnare tale documentazione. Naturalmente, se sentiamo puzza di gas, la prima cosa da fare è non accendere la luce, per evitare il verificarsi di scintille che potreb-

mente dall a cucin a. Occorre in li nea generale evitare di

bero provocare un 'es plosione; sperare che nessuno in quel momento suoni il campanello di casa; aprire immediatamente le finestre; spegnere og ni tipo di fiamma; spegnere eventuali sigarette; chiudere il gas dall 'ero gatore principale per poi chiudere tutti gli altri rubinetti di intercetta zi o ne secondaria. A questo punto, occorre chiamare un tecnico per far ve rificare l'impi anto.

installare caldaie in quei locali dove non è possibile una buona ventilazione

Come già accennato, un buon aiuto per proteggersi contro i rischi de rivanti dall 'impianto del gas consiste nell'installazione di un buon rile-

ventilazione di tutti i locali dove il gas viene utilizzato, a co mm ciare natura l-

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vatore di ga s. Esistono vari tipi di rilevatori di gas . Un primo gruppo si limita a rilevare la presenza di gas nell'aria oltre det erm inate perce ntua li e ad emettere un allarme sonoro e ottico . Altri tipi di ril evatori, più sofisticati e costosi ma più efficaci, sono dotati di mecca ni smi che co nsentono, in caso di fughe, l'a utomatica chiusura dell'eroga zion e di gas nell'impianto. • Per prevenire i rischi di incendio esiste anche la po ssibi lità di in st all are un rilevatore di fumo, cioè un apparecchio che "si accorg e" dell a presenza di fumo in casa ed aziona un allarm e acu stico e ottico avvertendoci del pericolo . Sarebbe anche prudente avere dentro casa un pi ccolo estintore per provvedere, in caso di principio di in cendio, ad un primo intervento di emergenza. Attenzione, comunqu e, anche l'es tinto re deve essere manutenuto, ha cioè bisogno di verifich e periodi che di effi cienza. • Un 'ultima avvertenza, semplice ma efficace : tutte le se re prim a di addormen t arci e tutte le vo lte che la sciamo la nostra ca sa per più di qua lch e ora, ricordiamoci di chiudere il rubinetto generale del gas!

LIMO (lst1 t uto Mé11 ch1o c.l1 Oual1ta) e le nte che ha 11 compilo di verifi car e e cert 1f1carc la non fl CI IColosl tn cle1 ma ter1 al1 e dcg l1 apparecchi elettriCI e a gas , au tOI IZZé1 1ìclo solo quPII1 1n rego la con le noml e d1 sicurezza L'auto mzaz1onc c com p1ova ta clall apposi?IOiìC elci march 1o IMO sui

...

mate ri,all e sug l1 apparccch1 otcss1 Il r}l arch io IMO, qu 1nd 1, (che poss1amo t rovar e <, ul l et1 chctta ap pli cata sul materi ale o sull 'app arecchiO , o sulla targh ett a che lì C npo rta le cara tt eristi che, o su ll a confez ione) consente di ri con oscere a pnma v1sta i prodotti 'di cui è sta t a acce rtata la conformità all e no rm e d 1sicurezz a. È consigliabile pertanto scegliere solo qu esti prodotti .

Torniamo infine ad occuparci della legge n.46 del 1990, che abbiamo

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c 1Lato

in numerose occasioni, ricordando che si tratta di una legge ema 11ata allo sco po specifico di ottenere la necessaria sicurezza di tutti gli impianti (elettrici, a gas, ascensori, ecc.) per la sa lvaguardia del cittaelmo . L'a ttuazione pratica di tale provvedimento leg islativo è rego lat a dal

Regolamento di attuazione della legge n.46 {DPR n.447 del 6 dicembre 1991). La legge stabilisce che • Tu tti gli impianti devono essere prog ettati (e non improvvisa ti co me è spesso accaduto) e tutta la documentazione relativa deve rimanere in possesso del committente. • L'installazion e, la trasformazione, l'ampliamento o la manutenz ione di tu tti gli impianti devono essere effettuati da tecnici iscritti in appos iti elenchi delle Cam ere di Commercio o in Albi provinciali dell e imprese art igiane. Pensare, quindi, di potersi far riparare o installare il proprio im pianto "da ll 'amico del portiere" è sbagliato e rischioso . • Se l'appartamento è superiore a 400 mq, o per i condomini che utili zzano per gli usi comuni un impianto elettrico con potenza superiore a 6 KW, deve essere redatto un progetto degli impianti, firmato da un ingegnere o da un architetto abilitato, iscritto ad un apposito albo. • Gli impianti devono essere eseguiti a regola d'arte utilizzando materiali parimenti costruiti a regola d'arte. • l tecnici abilitati secondo le indicazioni suddette devono rilasciare alterm ine dei lavori una Dichiarazione di conformità, che attesti la rispo nden za dell 'impianto alle normative vigenti . Tale dichiarazione è un documento fondamentale per la sicurezza e per eventuali rivendicazioni in caso di difetti dell'impianto. Il Ministero dell'Industria ha predispost o un facsimile della dichiarazione di conformità. Diviene quindi fon damentale preoccuparsi di raccogliere e custodire la documentazione relativa agli impianti installati nella nostra casa. Vale la pena infine ricordare che proprietari di case, amministratori di co ndominio, imprese installatrici, soggetti incaricati della gestione degli impianti, progettisti ed infine utenti finali degli impianti che non rispetta no le prescrizioni della legge incorrono in sanzioni amministrative da ':>1 ,65 euro (1 00 .000 vecchie lire) a 5.164,57 euro (1 O milioni delle vecchi e lire).

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Nel dicembre 1999 è stata approvata la legge n. 439 , che compre nde norme per la tutela della salute nelle abita zioni e istitui sce presso l'lnail l'assicurazione contro gli infortuni domestici. Si tratta, sos tan; ialm cnte, di una polizza che tutela dagli incidenti di una certa gravità le [JC'rso ne che svolgono le attività di lavoro domestico per sé e per i prop ri félm ili ari. Dal 1o marzo 2001 l'assicurazione, e la con seg uente iscri7ionc presso l'lnail, sono diventate obbligatorie per chi: • abbia un'età compresa tra i 18 e i 65 anni; • svolga in modo abituale ed esclusivo, gratuitamente c <>C'IVc1 vincolo di subordinazione, lavoro finalizzato alle cure della propr iél f,m1icj licl c dell'ambiente in cui dimora. È quindi escluso chiunqu e svokjcl c1 1tl c1 clttività che comporti l'iscrizione ad altre forme obbligatori e di [JrC'vid c' rV,1 <:oocia le. Questa assicurazione interessa dunque soprattutto IC' Cc1'>cllinghe. Bisogna, tuttavia, sottolineare che possono assicurarsi, <><' ir1 po W'<>SO d i tutti i requisiti: • pensionati di età inferiore ai 65 anni; • cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorn o; • giovani maggiorenni che svolgono solo attività dom c<> tic.I H' pC'r rl proprio nucleo familiare; • studenti che studiano e dimorano in una loca lità divc'r '>c1 d,1 11 ,1 città di residenza, ma svolgono attività in ambito dom es ti co; • lavoratori in cassa integrazione guadagni, in m ob ilit ,ì, '> lcHJ iOI1clli, temporanei, a tempo determinato, per il period o in cui r1 o n 1,1voré1no. Non devono, invece, assicurarsi i lavoratori im pCCJ ilclti in lavori socialmente utili, borse di lavoro, corsi di form az ione, tir oc ini , per ché, pur in assenh' di rapporto di lavoro, si tratta di attività a<,<:. imil,lt<' <1 quelle lavo-

...

rative .• Nell'ambito di uno stesso nucleo possono assicur cl r'> i piCr persone (ad esempio un genitore e un figlio). Oggetto dell'assicurazione sono solo ed cscl usiv,m1cnlc ~ li infortuni avvenuti in occasione e a causa del lavoro domc<:. li c.o, dc1i qu ali conseg ua una inabilità permanente pari o superiore al 33%. No n <:.ono in den ni zza ti né gli infortuni dai quali derivi una invalidità temporanea o inferiore al

33%, né quelli mortali. Per ottenere l'indennizzo occorre essere iscritti all 'assicuraz ione e rn

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reg ola con il pagamento delle quote. Il costo annuale - il premio - dell'assicurazione (12,91 euro nel 2007) non è frazionabile mensilmente ed è deducibile ai fini fiscali. Per i pagamenti relativi alla prima iscrizione, si devono utilizzare gli specifici bollettini che si possono trovare presso gli uffici postali, le sedi lnail, le associa; ion i delle casalinghe e i patronati sindacali. Una volta iscritti, l'lnail invia rl bo llettino di pagamento precompilato a domicilio entro la fine di ogni .mno . Il termine ultimo per il pagamento è il 31 gennaio . Il premio è a carico dello Stato per tutti coloro che hanno redditi partico larmente modesti. Questi i limiti di reddito, nel 2003, per avere diritto all 'esenzione dal pag amento: • reddito personale complessivo lordo lrpef annuo inferiore a 4 .648,11 eu ro; • reddito familiare complessivo lordo annuo inferiore a 9.296,22 euro. l due requisiti devono essere entrambi presenti . Le persone esentate dal pagamento, in caso di prima iscrizione, devono co mp ilare un modulo di autocertificazione che attesti il possesso dei req uisiti per l'esonero . Il modello può essere ritirato presso le sedi lnail, le .1ssociazioni delle casalinghe e i patronati sindacali e poi consegnato compilato in queste stesse sedi. Per gli anni successivi alla prima iscrizione, il rm novo è automatico, con il solo obbligo di denunciare all 'lnaill'eventualc ve nir meno di uno dei requisiti assicurativi o reddituali. Nel caso di incidente, occorre rivolgersi, secondo necessità, al proprio medico di famiglia, o al pronto soccorso, precisando che si tratta di infortun io domestico. In questa prima fase, nulla deve essere inviato o segnalato all'lnail. Solo successivamente, a guarigione clinica avvenuta e a determinate condizioni, l'interessato deve presentare all'lnail la domanda di liqu idazione della rendita, con allegata la documentazione medica . Queste sono le condizioni per presentare la domanda: il medico deve ritenere che dall'infortunio sia derivata una invalidità permanente pari o superiore al 33%; sia al momento dell 'incidente sia al momento della domanda, l'assicurato deve possedere tutti i requisiti di assicurabilità (età, esclusività del lavoro domestico, assenza di vincoli di subordinazione, svolgimento gratu ito dell'attività, ecc.); si a al momento dell 'incidente sia al momento della domanda, l'assicurato deve essere in regola con il pagamento del premio annuale o essere

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in possesso dei requisiti reddituali per l'eson ero e aver p resen lél lo l'auto certificazione. L'lnail verifica l'effettiva sussistenza di tutte qu est e co ndi; io ni c co rrisponde quindi mensilmente all'assicurato una rendita vitali; ii'l , eli importo variabile a seconda dell'invalidità, periodi cam ente ri valuta li1 ir1 rc' lé.llion e all'aumento del costo della vita calcolato dall'l st at. La rendi t,1 c' <"><'nlc da oneri fiscali e non deve dunqu e essere in serita nella d ichiar;vio rH' el ci redditi. In caso di parere negativo, l'lnail entro 120 g io rni dal ri c C'virnmto della domanda è tenuto a comunicare il diniego della presta; io rH', '•P<'< ifi candone i motivi ed indicando la possibilità di presenta re ri c.c)l',o . La Uil Pensionati, per alcuni aspetti, valuta qu esta leç,JCJ<' p m rlr vr~rncnte, perch é affronta i temi della sicurezza abitativa, ri co n o ~C <' rl v. li o r<' '>O ciale ed economico del lavoro di cura, assume la preven1io rw co rt H' pri orità e l'affida al Servizio sanitario nazionale attraverso i PrC'<.,idi llll ri lr ;ordi di prevenzione, prevede per le Regioni la possibilit à d i clirbo r.t r<' pr <)(Ji crmm i formativi ed informativi. L'assicurazione obbligatoria, tuttavia, com e si è visto, rto rr o llr <' c1 lcuna copertura per le persone con più di 65 anni ed esclud e' i <.t'.r dr rrrfortun i che cau sino invalidità inferiore al 33% . Qu esti aspe tti d c• ll .r I<'<J<J C per l'ADA sono decisamente negativi , così com e sono tro p po h.t •,•,r r lrrniti di reddito al di sotto dei quali opera la copertura pubbli c. r.

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UN INTERVENTO ADEGUATO E TEMPESTIVO In situazioni di emergenza, un intervento adeguato e tempestivo è spesso determinante per la sopravvivenza, così come errate operazioni di soccorso possono compromettere le possibilità e l'esito positivo delle cure che verranno praticate successivamente . Per questo, dobbiamo fare una distinzione tra il primo soccorso

e

il

pronto soccorso . • Il primo soccorso può essere eseguito da qualsiasi cittadino, che cerca di mantenere attive le funzioni vitali della persona soccorsa (attività cardiaca, respiratoria e temperatura corporea) fino all'arrivo del personale medico e infermieristico. Personale che è abilitato ad effettuare manovre invasive e a somministrare i farmaci necessari per un corretto intervento di pronto soccorso. Vediamo, quindi, quali sono i principali interventi di primo soccorso che possono essere effettuati da un qualsiasi cittadino.

RINC'

,LI IN'

'VEN' 1 PRII\4 SOC ORSO Mantenere la calma e agire prontamente. 1

Chiedere tempestivamente l'intervento dell'autoambulanza e di personale specializzato. Impedire l'affollamento

e la

confusione.

Controllare che l'infortunato sia cosciente scuotendolo per le spalle e chiamandolo (attenzione a non scuotere le persone che pensiamo abbiar;10 subito un trauma del rachide cervicale).

et

Controllare che l'infortunato abbia le vie aeree pervie (che non sia presente nulla in bocca come cibo, dentiere fuori posto ecc.). Controllare che il respiro e il battito cardiaco siano presenti a prescindere dallo stato di coscienza . Controllare che il paziente abbia assunto, se è possibile, la posizione anti-shock (i piedi devono essere posizionati più in alto della testa di circa 30

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centimetri, con il capo voltato da un lato). Controllare che l'infortunato abbia assunto, se possibik•, 1,1 posizione di sicurezza (disporlo '> LI d1111 1 l1 <11 Ho, preferibilmente il sinistro, con la t cs lò vo ll tl <li l<~i <l ,, Vl'r so il basso per far uscire eventuali liqu 1d1 <Lill.1 l><><<,,, la gamba a terra dovrà rim anere C''> i<"•tl, ll lt'llil<' quella superiore dovrà essere piega ta, u11 l >1 .11 <111 pt>'. i<> < on la mano vicino alla testa l'a ltro lu nCJO 11<< liJ H>) Controllare ch e l'infortunato sia <, L,l lo III H'I<il<l 1!.1 li ili O ciò ch e potrebbe impedire la respircll iOIII' (1 ,,,v, 111 .1, c.1rnicia abbottonata, cinta stretta ecc.). Controllare ch e l'infortunato siil '> lti lo <()!>t'l iti JH'I llnpedire che il corpo si raffreddi. Non muovere l'infortunato (a ilW II O <l 11 • 111 111 .,,,, 111 pericolo di vita o per evitare altri inçid<'ll il ) Non piegargli brusca mente il collo< ' 1 .~ lt •·, !.l .

za di aria (sete d'aria). Per controllare se il malcapitato respira si esegue la seguente manovra : il soccorritore pon e una guancia vicino alla bocca dell'infortunato in modo checon lo sguardo possa controllare se il torace si muove, con l'orecchio possa ascoltare eventuali rumori respiratori e con la guancia sentire l'umi dità del respiro .

Provvedimenti d'urgenza In caso di arresto respiratorio la prima cosa da fare è assicurarsi di mantenere libere le vie aeree dell'infortunato, iperestendendogli il collo (da non effettuarsi in caso di trauma del rachide cervical e) ovvero si deve tenere una mano sulla fronte e sollevare con due dita dell'altra mano il mento. Controllare che non abbia corpi estranei in bocca come cibo, dentiere fuori posto ecc. : eventualmente asportare il corpo estraneo. Dopo essersi ass icurati che quanto sopra detto sia stato effettuato, mantenendo il paziente in posizione supina, si inizia a fare la respirazione artificiale. Mantenendo la bocca del malato semiaperta di qualche millimetro, e chiuso il naso stringendolo tra le dita . Dopo aver fatto una profonda in spirazione si avvicina la propria bocca a quella del paziente (si può interporre tra le due bocche anche un fazzoletto o una garza) e si insuffla con dolcezza l'aria nella bocca dell 'assistito . Questa azion e va ripetuta per due volte e dopo si passa alla valutazione· dell 'attività circolatoria .

Non farlo bere (soprattu tto non l.1 1 11 1.11 l it'lt' .ile ol1< i) . Non fargli mangiare nulla (nCrl iHIH• 111111 t .llollllt'll.i) Non !asciarlo mai so lo se è in <. Idio d1 lll ttl'.c lt'll / .1

ARRESTO RESPIRATORIO ) ....

Effetti L'insufficien za respiratoria acuta è det ermin,1 1o1 cL1lilll t• lt• c .lll ',t' c Ili' Impediscono all 'ossigeno COntenUtO nell 'aria rC'> j)i l did di IJIIIIIIJI 'II ' oli Jllliii1 0ni. L'arresto respiratorio può essere ca usalo oli l<' <111' cLdl ', llll" .l() c o11diaco anche da corpi estranei, da fol go raz ioni , c1 ,1 co ll ll .lli lll.l dt 'l 11111 ',( ol1 IC'spiratori (es . crisi epil ettica, tetani ca ecc.) , c.Ia i11tl itl i i<>IH ' 1i1 q,,., Vl'il 'll <l'.l, ccc. Il sintomo più classico con il qu ale si mclllif c", id l'.illl ". itl ~~" · 11''''1 <>110 è la eia nosi (colorito bluastro dell a pell e, dell e mu co·.c•, d t •li t· 11111 Jl111 ·) l J 11 <~ltro sintomo è la dispnea, ovvero un a sensa; iOIH' <11 , II IIJO ',( 1.1 IH'I l.1 lll tln can-

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( ARRESTO CARDIACO Effetti Le cau se dell'arresto cardiaco possono essere molteplici, dall'infarto · del miocardio ad un forte trauma toracico, da una forte emorragia ad una smcope ecc. l segni immediati sono: l'incoscienza e la mancanza di ogni riflesso; l'assenza del polso carotid eo (da ricercarsi sul collo nel solco che si forma tra il pomo di Adamo e il musco lo sternocleidomastoideo); l'assenza del respiro; il co lore grigio bluastro della pelle. Provvedimenti d'urgenza Il paziente va messo immediatamente in pos1z1one supina (attenzione

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.!1


SVENIMENTO

questa manovra è da evitare in caso di trauma della colonn a vcrtcbrale) e sdraiato su un piano rigido, si inizia a praticare il massagg io ca rd iaco. Il punto dove vanno poste le mani per esegu ire il ma ssa ggi o ca rd iaco si ind ividua al centro del torace si pone il palmo dell e mani, un o sovrapposto all 'altro, sopra lo sterno si inizia il massaggio cardia co . Il massaggio cardiaco va eseguito tenendo bra cc ia e (non piegando il gomito) e le compression i devon o una frequenza di 100 volte in un minuto . Il massaggio cardiaco deve essere associato alla resp ir<v io iH' ,1 1ti ficiale stando attenti a non associarli contemporan ea m ente. Si,1 c 11<' '> irl llO presenti due soccorritori o un soccorritore soltanto , si d ov1,11111 0 c olllunque praticare 30 compressio ni per il massaggio cardi aco c 7 il1'. tdll d; ioJ1i d'aria durante la pausa.

Bisogna far stendere la persona svenuta in posizione anti-shock, slacciarle gli abiti, controllare il polso arterioso. Non bisogna assolutamente somm inistrare bevande, soprattutto alcoliche. Se è possibile, controllare la pressione arteriosa, contattare un medico o nei casi più gravi (se persiste lo stato confusionale o se dopo un breve periodo il paziente non ha ripreso conoscenza) chiamare una autoambulanza e condurre il soggetto in ospedale.

FOLGORAZIONE

CORPI ESTRANEI

Effetti

Effetti Lo svenimento è la perdita di coscienza per malore o per forti emozioni. Il soggetto appare pallido, con il respiro e il polso deboli .

Provvedimenti d'urgenza

Effetti

Le conseguenze che si verificano dopo essere rim as ti co lpili <LI lolqo, ,vione sono abbastanza evidenti e la loro gravità dipende cl t1 ll .1 <J IIoi lll il.l <11 corrente elettrica che ha attraversato il corpo della vittim t1 . In genere, si verifica il seguente quadro sinto malo lcHJI<o .,, IH'Jci<' conoscenza e si arresta il respiro, i battiti del cuore d ivC'11l.li H> li i'<JII!'Iilf',',imi ma non suffici enti per la circolazione del sangu e, le p,11ti ovc• <' p o~·,·,lttl 1.1 co rrente possono presentare ustioni.

L'ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo porta rapidamente a una condizione di carenza di ossigeno nel sangu e. Si avranno pertanto i seguenti sintomi : stato di soffocamento, tosse, arrossa mento del viso, progressiva difficoltà respiratoria, colorito del viso tendente al bluastro, perd ita di conoscenza, arresto cardiaco.

Provvedimenti d'urgenza La prim ~ ~osa da fare è interrompere la circolazione d('lltt corrente,

L'ostruzione delle vie respiratorie può essere parziale o totale. , Se le vie aeree sono solo parzialmente ostruite, il soggetto riuscirà a tossire nonostante la difficoltà a respirare. Il soccorritore cercherà di fare assumere al soggetto una posizione ben tollerata, lo incoraggerà a tossire e, qualora la situazione non si risolva spontaneamente, lo trasporterà al più presto in ospedale. Nel caso di ostruzione totale delle vie aeree, il soggetto non riesce a respirare, né a parlare o a tossire. Il colore della pelle diventa rapidamente cianotico e l'i nfortunato perde conoscenza . Per prima cosa, bisogna provare a dare cinque pacche al centro della schiena con il palmo della mano aperto. Questa azione dovrebbe provocare la disostruzione, cioè l'espulsione del corpo estraneo. In ' caso contrario, va eseguita la manovra di Heimlich . Questa consiste nel fare delle compressioni sottodiaframmatiche in maniera brusca con una spinta verso l'al-

disinserer1do l'interruttore generale dell'apparlé1 1ìW 11lo ~,,. 11<> 11 c• pm'> ibile .. interrompere l'energia elettrica, si deve allo nlan,11( ' J,, Vllill l lt l cl. dl', q>p.1recchio senza toccarla, ma spingendola con una sccl i.1 o ti i l i li. Il i l<c> el1 ·.c op,1 di legno. Porre l'infortunato in posizione di sicurezza '>C' " '', pii , 1 ili, 1 1• J>IIV< >eli <Onoscenza. Se l'infortunato non respira, com in ciare subito lc1 rcspir.l.tiont> ,lrlificiale bocca a bocca e, se necessario, il massa g gio c.,1i dici< o È comunqu e indispensabile portare immediatamcnl(' 1.1 villi ma ad un Pronto Soccorso, per una vi sita m edi ca .

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Provvedimenti d'urgenza

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to. Il soccorritore si deve mettere al le spa lle del soggetto, deve abbracciarlo passando le proprie braccia sotto le ascelle dell'infortunato e con una delle mani a pugno chiuso deve fare una pressione verso l'alto tra l'ombelico e lo sterno. Se neanche questa manovra dovesse riuscire, occorre eseguire la rianimazione cardio polmonare. Nel caso di un ba mbino, si può tenta re di far fuoriuscire l'oggetto estraneo mettendolo a testa in giù, tenendolo per i piedi, battendog li la schiena con il palmo del la mano aperto finché quanto ina lato non verrà espu lso.

(

• in ogni caso, non vanno mai usate sostanze oleose, albume d'uovo, disinfettanti o pomate di alcun genere senza la prescrizione medica.

( .FERITE Effetti Una ferita è una interruzione della continuità della pelle. Le ferite possono essere da taglio, da arma da fuoco, lacero-contuse, da punta. In base ai tessuti interessati da lla lesione, le ferite potranno poi essere profonde o superficia li.

USTIONI ) Effetti Le ustioni possono essere distinte in base alla gravità: lesione o distruzione dei tessuti cutanei accompagnata da dolori più o meno intensi; perdita di liquidi attraverso le lesion i, con conseguente stato di shock; infezioni gravi provocate da lla perdita della difesa cuta nea contro l'azione dei batteri. Prowedimenti d'urgenza Se gli abiti o i capelli prendono fuoco si deve intervenire immediatamente spegnendo le fiamme con una coperta o con un indumento senza sfregare le parti ustionate. Successivamente, se possibile, stendere della garza sterile su lle zone ustionate. Se su lla pelle vi sono parti di tessuto bruciate, queste non vanno assolutamente nmosse. In ogni caso di ustione è bene rivolgersi a un medico. In base alla aravi tà dell'infortunlo ci si deve comunque attenere alle seguenti norme: non bucare le vesciche dovute alle ustion i per non provoca re eventuali infe.

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per le ustioni di ogni grado passare su lle parti ustionate aarze baanate con acqua fredda, in modo da lim itare i danni e alleviare il dol nel caso di ustioni di 111 grado, proteggere la zona lesionata con gar;e sterili in attesa del medico; nei casi più gravi si deve prevenire l'insorgere dello stato di shock, ponendo la vittima con le gambe parzialmente sollevate (posizione anti shock);

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Prowedimenti d'urgenza Quando ci si procura una ferita è sempre presente una emorragia. La prima azione di primo soccorso da effettuare è proprio quella di arrestare, o almeno diminuire, la fuoriuscita di sangue (vedi la voce emorragie). L'azione da compiere successivamente è pulire la ferita con un disinfettante (possibilmente non alcolico). Dopo aver coperto la ferita con garze, se si hanno, o anche con un fazzoletto pulito, ci si deve rivolgere ad un medico o ad un Pronto Soccorso per la valutazione dell'entità della ferita e anche della necessità o meno di una profilassi antitetanica.

Effetti L'emorragia è una fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni per varie cause. Può essere: • esterna, se il sangue scorre fuori dal corpo; • interna, se il sangue ristagna all'interno del corpo; • venosa, se il sangue defluisce in modo uniforme e ha un colore rosso scuro; • arteriosa, se il sangue fuoriesce zampillando e ha un colore rosso vivo. Prowedimenti d'urgenza Il primo soccorso, in caso di emorragia esterna, consiste nell'effettuare una medicazione compressiva, al fine di evitare una perdita copiosa di sangue. La medicazione compressiva si esegue mettendo sulla lesione delle garze sterili (in assenza di queste va bene un fazzoletto o un pezzo di tela puliti) e compri-

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mendo sul punto dove c'è la lesione tramite l'aiuto di una benda o con la semplice pressione della mano. La compressione deve durare c:jiversi minuti, ma non deve arrestare la circolazione del sangue. Pertanto la regione interessata non dovrà assumere un colore violaceo. Se si tratta di una emorragia arteriosa e la compressione sopra descritta non è sufficiente ad arrestare l'emorragia, bisognerà comprimere l'arteria interessata, tra la ferita e il cuore, utilizzando il pollice, o il pugno, o un lélccio emostatico . La manovra del laccio emostatico (che viene usata quasi esclu'> iv,1 mmle per gli arti) è una manovra molto delicata, perché una prolunga lé1 "c hill'> llr d' della circolazione sanguigna potrebbe creare una necrosi irrever-,ibiiC' cl c'r Lcssuti. Vediamo allora come si deve utilizzare il laccio emostati co: • si mette, comè già detto, tra la lesione e il cuore; • va tolto dopo 3 minuti e va fatto circolare il sangue per ci r<cl 30 •,c•condi, cercando nel frattempo di tamponare l'uscita del sangue. L'opc'r.vrorH' v,1ripetuta fino all'arrivo del personale medico e infermieristico. Nel caso si abbia una emorragia interna il malato va sislc'lll.llo rH'II.l posizione anti-shock, coperto e trasportato d'urgenza con un nH '/ IO dr ·.occorso 'in ospedale. Recarsi al Pronto Soccorso è comunque consiglialo pc •r qtr.l l•.r.l•,r Lipo di emorrag ra.

TRAUMI

( DISTORSIOI'JI ... .

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Effetti La distorsione è dovuta a un brusco ed esagerato movimento articolare, con meccanismo di leva e torsione. l sintomi che si avvertono sono: dolore, gonfiore e impotenza funzionale più o meno assoluta. A volte è presente un versamento ematico.

Provvedimenti d'urgenza Come primo soccorso bisogna applicare impacchi di ghiaccio e

immobilizzare l'articolazione. Conviene sempre consultare un medico o rivolgersi al Pronto Soccorso per effettuare una valutazione esatta del danno subito e per farsi prescrivere una cura mirata.

Effetti La lussaz ione è l'allontanamento di un capo articolare dalla propria articolazion e. l sintomi sono: dolore violento, impotenza funziona le, alterazione della regione interessata.

Provvedimenti d'urgenza Effetti

Bisogna cercare di immobilizzare la parte traumatizzata e rivol-

l traumi • sono dovuti all 'incontro violento di una ;o11.1 UH !HIII'.r 1or1 una superfici~ resistente. La sintomatologia si manifesta con: dolore, presen1.1 dr l'<il 'r11 .1, pw.<'ll!a d i ecchimosj', presenza di rossore cutaneo.

gersi al Pronto Soccorso per effettuare la riduzione della lussazione.

( FRATTURE - - .

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Prowedimenti d'urgenza Il trattamento di primo soccorso consi ste nell'applic d i ii 1111' dr imp.Kchi di ghiaccio e riposo. Se non si è con sultat o ne':i'>LIIl r111 '1 lr111 l' .r 1lr ·. l<~r 11é:1 di 24 ore è presente ancora la sintomatoloqi a ini; r.1 l1• IIVIIII)I'r '.J .rl i>ronto Soccorso.

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Effetti La frattura è la lesione di un osso. La causa è quasi sempre traumatica. La frattura può essere: • semplice, se l'osso è spezzato ma è rimasto unito;

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• composta, se i due monconi non sono allontanati; • multipla, se l'osso è in più frammenti; • complicata, se sono interessati nervi, vasi sanguigni e organi vi o n1 ; • esposta, se la frattura perfora dall'interno muscoli e cute. La sintomatologia si manifesta con: dolore, impotenza fun zionalr , gonfiore, deformazione e arrossamento della parte colpita .

Prowedimenti d'urgenza Il trattamento di primo soccorso consiste nell'immobilizzare ,m chc' con mezzr di emergenza la parte e condurre il soggetto al Pronto SocCOI'>O piCJ vicino.

INTOSSICAZIONE ALIMENTARE )

muscolari (oculari, cavo orale, respiratori, ecc.). Evitare il consumo di alimenti in scatola mal conservati (scatole rigonfie, odore cattivo) e, soprattutto, praticare una buona cottura degli alimenti, perché la tossina botulinica è termolabile, cioè viene neutralizzata dal calore elevato .

Prowedimenti d'urgenza Al soggetto debilitato dalla perdita di liquidi , a causa del vomito e/o della diarrea, vanno somministrate solo sostanze liquide e non cibi solidi. Per eliminare diarrea e vomito non si devono somministrare farmaci se non dopo aver consultato il medico . Se si sospetta che l'intossicazione sia di origine botulinica, in base al tipo di cibo che può averla causata, è assolutamente necessario trasportare con

urgenza la vittima al Pronto Soccorso.

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Effetti

la prevenzione

Le fonti di intossicazione possono essere diverse: gli eS'>C'Ii lllìì.llll (ln,mi poco pulite, starnuti, tosse, ecc.); gli animali o gli alimenti di 0 1i<JII H' cllllnlél le (ad esempio, uova, latte e suoi derivati); elementi apparlenm li .lii', Hni>l<'lll c esterno (terra, acqua inquinata, ecc.) . l disturbi si mànifestano a carico dell'apparato digerente'<' de'l · o~ ·, tc ' rn ,l nervoso. È possibile tracciare due quadri sintomatologici cli '> lirll l: • uno per l'intossicazione da stafilococchi; • l'altro per l'intossicazione da tossina botulinica. L'intossicazione da stafilococchi è dovuta a cibi CO i h<' r vo~lr .1 il 'rllpC'réltura ambiente, insorge a poche ore dal pasto e si manift"d.l co r1 v<H llll o, dolori addominali, diarrea, febbre. • L'intossicazione da tossina botulinica è un'infc; io rH' ,)( l li .!, 111olto grave, spesso mortal e, dovuta all'ingestione di cibi co nserv,lll (< il H Il i ·.c .1tol,1 <' '> Ottolio, insacèati) inquinati dalle tossine botulini che, clw ,,, 11 ovo~ r H> rH •II',Hnbiente • esterno (terreno) e possono passare negli alimenti . Nc•q l1.1 1111 11 '" '' 111 '>< <~tola le spore, che.' non sono state uccise dalla st erili zz<v io rH' r11 .11 <" ·' 'CJI II I.l, .,, lrclsformano in forme vegetative che ad una t emperatwcl dr ) ) J /' 1>1< H li 1< 0110 una esatossina che ingerita, anche in piccol e quanlit<\ dc' i<'llllll l.l rl cp1.1<lro clinico del botulismo. L'intossicazione da tossina b o tulir 1 i c <~ 11.1 llll I H'II IH in d1 mcubazione che varia da poche ore (12-14) ad alcuni CJiOIIII d,iii'II HJI '', IInrH' de'l cibo e si manifesta con nausea, vomito, diarrea, do lori c~ dd o r ll ll l. !11 •,, l i.illllo ,mche disturbi neurologici che portano ad una prog rc">'>iVcl pc1 1.t l1·.1 d1•1 v. 111 dic,Lretti

Per prevenire le intossicazioni alimentari dobbiamo innanzi tutto essere informati su ciò che compriamo, ma anche essere consumatori istruiti ed esigenti . Spesso acquistiamo alimenti (surgelati, in scatola o comunque confezionati) senza badare molto alla etichetta apposta sul prodotto stesso. In base al DPR n.322 del 18/ 05/ 1992, in Italia è obbligatorio apporre le etichette con tutte le informazioni di cui ha bisogno il consumatore per l'acquisto. l produttori hanno l'obbligo di scrivere che cosa è contenuto nella confezione (ad esempio, confettura o maionese); di indicare tutti gli ingredienti (che sono elenca ti in ordine decrescente di quantità presente nel prodotto), il peso, il luogo e la ditta di produzione, la data di durata o di scadenza, e, quando occorre, la modalità di conservazione e preparazione. Rispetto alla data di scadenza o di durata è meglio consumare il prodotto qualche giorno prima della data consigliata, sempre che sia stato conservato come indicato sull'etichetta . Dobbiamo inoltre sapere che la lettera "E" seguita da un numero indica che nel prodotto è presente un additivo autorizzato dalla Comunità Europea (si può trovare l'elenco degli additivi presso le associazioni dei consumatori) . Questi additivi hanno diverse funzioni. Ad esempio, i conservanti servono per impedire lo sviluppo di sostanze che potrebbero alterare il prodotto, gli antiossidanti hanno la funzione di non far mutare il colore del prodotto, gli emulsionanti servono per legare i grassi e l'acqua, ecc. Altra cosa importante è il sistema di conservazione. Bisogna seguire le istruzioni indicate sulle confezioni e rispettare le temperature riportate soprattutto sui prodotti surgelati .

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Inutile aggiungere che è fondamentale manten ere un a igiene acc urata della cucina e utilizzare i metodi idonei per la cottura dei cib i. Ovunque ci sia materia deperibile, come è il cibo, possono infatti p ro li fera re batteri nocivi, specialmente quando difetta l'igien e. Bi sog na lavarsi le mani prima di cucinare o di toccare gli alimenti che vo rrem mo co nsuma re crudi o che non hanno bisogno di ulteriore cottura. Dovremmo evitare, in cucina, la presenza di mosc he e di insett i di og ni genere . Sarebbe utile tenere sempre puliti gli strum ent i che uti lizz iam o per cucinare, i piani di lavoro e in particolare il fri go ri f ero. Nella co nservazione dei cibi in frigorifero dobbiamo stare attenti all a co rretta collocazione, sia per i contenitori (evitare di ten erli sco perti e di usa re pentole e padelle soprattutto se non sono di acciaio o di t efl on), sia per le diverse temperature di conservazione nei vari sco m parti . Le ve rdure vanno collocate in frigorifero dopo averle pulite dall a t erra c da ll e fo gl ie superflue e vanno tenute separate dai cibi già cotti . Per eventuali proteste e denunce riguardo gli alim enti , ci si può rivo lgere al Dipartimento di Prevenzione della Azienda Unit à S0 11itélria Locale competente per territorio, oppure alle associa zioni d ci co n':> u rnalori che da anni si battono per dare una chiara informa zio ne ai CO I1'>Lll nalori, per tutelare la loro salute e per difenderli dalle frodi ali m cn i,Hi .

INTOSSICAZIONE DA FARMACI ) Effetti Possono verificarsi vari quadri sintomatologi ci, q ué:l<:. i '><' ll liJI c ,, dann o dell 'apparato intestinale e del sistema nervoso. l sin to mi p<>'>'>Ono var iare secon€Jo il tipo di farmaco . l farmaci ch e pi ù frcqu <' lli <' ll H'nlc determinano q uesto tipo di infortunio sono i barbi t uri ci, clw p1 ovocélno so nnolenza, nausea, vertigini, ebbrezza, pallore, sud o rM io n<', IH'Idila d' urina e di fe,ci, rilassamento del sistema mu sco lare, cm <", l o dc'll ,l respi razione. In genere, l'intossicazione da farm ac i provoGl : l .l ll c' lli dtncnto dell'attenzione e dello stato di coscienza, in sorgenza d i LII W •, l.ll o di tor pore e sonnolenza, riduzione progressiva dell 'attività rr., pi l dl o l i,l .

Provvedimenti d'urgenza Dopo essersi rivolti ad un centro antiveleni e in éi ii C''>. l d e' l ll cl<:.porto al

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Pronto Soccorso, è bene attenersi alle seguenti misure d'urgenza : • non somministrare bevande o cibi se la vittima non è cosciente; • conservare i residui del farmaco, o il relativo contenitore, per consentire al medico l'identificazione del tipo di sostanza ingerita; • rivolgersi telefonicam ente al centro antiveleni più vicino;

• nei casi più gravi praticare la respirazione bocca a bocca e sistemare la vittima nella posi zione di sicurezza se è in stato di incoscienza.

INTOSSICAZIONE DA GAS Effetti In questo caso siamo in presenza di un infortunio dalle caratteristiche "subdole", in quanto la vittima viene intossicata un po' alla volta senza rendersene conto, passando lentamente dallo stato di sapore a quello confusionale con manifestazioni di cefalea acuta, nausea e vomito, sonno profondo e, nei casi in cui non si interviene in tempo, coma ed arresto cardiaco. In altre parole la vittima è colpita lentamente da asfissia se nza avvertire ness un pericolo .

Provvedimenti d'urgenza

È importante, quando si deve prestare soccorso alla Vittima, attenersi alle segu enti norme per non rimanere colpiti dallo stesso infortunio, data la presenza di esalazioni di gas nell'aria: • nell'ambi ente saturo di gas ci si deve proteggere il viso con un panno bagn ato ; • non si devo no az ionare interruttori elettrici o qualsiasi apparecchio elettri co , né usa re candele o corpi illuminanti a fiamma libera; • arieggiare l'ambi ente aprendo tutte le finestre; • trasportare la vittima all 'esterno . Una volta fuori dal lo ca le saturo di gas, sottoporre la vittima, se presenta difficoltà respiratorie, a respirazione artificiale . Sistemarla in posizione di sicurezza per evitare il soffocamento in caso di vomito. Provvedere quindi con urgenza a trasportarla al più vicino Pronto Soccorso .

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--~~ELENAMENTO DA SOSTANZE CHIMICHE Effetti

Non si può tracciare un quadro preciso dei sintomi, in quanto le man ifestazioni di carattere patologico dipendono dal tipo di sosta nza asso rbita. In generale, si può dire che gli acidi o gli alcali provocano bru ciori, vomito, caduta della pressione, mancanza di respiro . L'a lcoo l può susc itare euforia, depress ion e, vom ito . Gli antiparassitari provo ca no nausea, vomito, diarrea e spasmi bronchiali .

Provvedimenti d'urgenza Si deve immediatamente eliminare il veleno dalla cute (abbondan ti lavaggi con acqua corrente), dall'apparato respiratorio (allontanamento della vittima dal luogo inquinato), dall'apparato dig erente (evitare di so mministrare il latte, provocare il vomito so lo se la vittima è cosciente e se ha ingerito medicinali o sostanze solide). È importante, in qualsiasi tipo di avvelenam ento, consultare con urgenza un centro antiveleni (presente negli ospedali più importa nti) in attesa dell'arrivo del medico. Conservare i residui della sostanza chimica e po rtarli al Pro nto Soccorso assieme alla vittima. Provvedere all 'eventuale stato di shock ed al mantenim ento delle funzioni respiratoria e circolatoria.

Purificare l'aria in casa Molte piante ornamentali possono aiutarci a puriri e<He l'ari a all'interno delle nost re abitazioni . Formaldeide (sost an za contenuta principa lm ene benzene (contenuto nell e verni ci) so no le sostan ze te nei disinfettanti) .. chimiche più frequentemente presenti nell'ambi ente d o m estico. Di seguito', riportiamo un elenco di pi ante in g rado di assorbire quest e sostanze nocive (con indicazione dell e sost an; e magg io rm ente assorbite da ciascuna pianta) : • dracena (formaldeide, benzene); • philodendron (formaldeide); • ficus benjamin (formaldeide, benzen e); • spatifillum (formaldeide); • sanseveria (benzene) .

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ALLERGIE

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Attenzione alle allergie. Sono mo lte le sostanze, i microrganismi, le essenze o i fiori che in casa possono provocare allergie. Le più frequ enti sono quelle dovute ag li acari della polvere e ai detersivi. Per ovviare al le allergie da acari è sufficiente aspirare con l'aspirapolvere materassi, coperte, tappeti, ecc. Per le allergie da detersivi bisogna usare i guanti in lattice per proteg gere le mani e, se non sono sufficienti, si possono usare anche sottoguanti di cotone. Possono provocare allergie anche i fiori e le piante, in partico lare i gerani e i crisantemi. Naturalmente, in questo caso, occorre allontanarli dall'abitazione.

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Effetti Sono costituiti in genere dalla lacerazione dei tessuti, provocata dai denti degli animali . In un secondo tempo, è possibile che insorgano infezioni nella zona della lesione, a ca usa dei germi presenti nella bocca dell'animale. Le infezioni più gravi sono quelle causate dal tetano e dalla rabbia.

Prowedimenti d'urgenza Come prim a cosa , si devono lavare a fondo i bordi della ferita con acqua e sa pon e, senza farli penetrare nella lesione stessa. Sciacquare accurata mente con acqua calda o con una soluzione di acqua e sa le. Trattare la parte con acqua ossigenata per ridurre il rischio d'infezione tetanica. Fasciare la parte morsicata . Andare al Pronto Soccorso per sottoporsi, eventua lmente, alla profilassi

antitetanica. L'animale, in particolare se si tratta di un cane, va tenuto in osservazione per una settimana e, se ri sultasse affetto da rabbia, si deve immediatamente cominciare il trattam ento antirabbico. Qualsiasi morso di animale va denunciato all'Ufficio d'igiene per il relativo con trollo dell'animale.

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Gli effetti possono essere diversi, a seconda dell'insetto di cui si è rimasti vittime. Vi è comunque un quadro sintomatologico di massima, costituito da arrossamento della parte, gonfiore, prurito, dolore acuto e reazioni locali causate dalle sostanze irritanti o dai veleni che molte speci e di insetti iniettano attraverso il loro pungiglion e_ Più gravi sono i casi in cui può insorgere uno shock di tipo anafilattico, dovuto a particolari stati allergici del soggetto, da cui possono derivare seri disturbi al sist ema circo lato rio e respiratorio, fino all'arresto cardiaco . Nel caso di vespe, calabroni e vesponi, togliere il pungiglione con una pinzetta, disinfettare o detergere la parte interessata . Si può bagnare la parte con aceto per ridurre il gonfiore, mentre il dolore può essere alleviato co n impacchi di ammoniaca diluita in acqua. Quando insorgono reazioni allergiche è indispensabile il trasporto della vittima al Pronto Soccorso.

GRAFFI DI GATTO Talvolta, il graffio di un gatto può dare origine, specie nei bambini, a una infezione acuta chiamata "febbre da graffio di gatto", caratterizzata da un interessamento delle linfoghiandole, in genere quelle più vicine al punto leso. In tali casi è necessario ricorrere al medico al fine di impostare una corretta terapia antibiotica . Generalmente, invece, i graffi di gatto, necessitano solo di una banale disinfezione e medicazione con garza steril e per 24-48 ore ed il trattamento si eseg ue come per le altre ferite.

ARMADIETTO DEl MEDICINALI • In ogni casa dovrebbe esserci un armadietto di primo soccorso, rifornito con medicinali e attrezzatura sanitaria per far fronte alle situazioni di emergenza. L'armadietto deve essere tenuto in un luogo che sia: asciutto, non soggetto a sbalzi di temperatura, di difficile accesso ai bambini. Va inoltre controllata periodicamente la scadenza dei medicinali. • L'armadietto DEVE CONTENERE

Medicinali soluzione iodata non alcolica analettico (per svenimento o collassi) antidiarroico antiemorragico antinevralgico antipiretico antispastico antistaminico antiacido per acidità gastrica collirio (lacrime artificiali) disinfettante intestinale polvere antibiotica pomata per ematomi pomata per scottature acqua ossigenata a 12 volumi

Attrezzatura sanitaria coto ne emostatico bende di diversa altezza

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cerotti med ica ti di diversi formati ce rott1 a na stro (alti 2 cm e 5 cm) co mpresse di garza sterili co mpresse di garza grasse co ntagocce cotone idrofi lo fasce elastic he di diversa lunghezza e altezza forbici a punte smu ssate laccio emostatico pin zette raso1o monouso siring he sterili monouso (da 2,5 cc; da 5 cc; da 1O cc)

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118, URP, TELESOCCORSO, TELECONTROLLO ) Può accadere che, pur avendo adottato tutte le precauzioni per rendere più sicuro il proprio ambiente domestico, si resti tuttavia vittime di un incidente dovuto a cause fortuite. Una caduta in casa ad esempio - l'incid ente più frequente ed insidioso- può avvenire per un malessere, o per un improvviso sbalzo della pressione arteriosa che determina una vertigine, o per tante altre ragioni di tipo sanitario o ambiental e. A questo punto occorre far intervenire i soccorsi . Ma quale tipo di socco rsi e a chi rivolgersi?

Il numero di emergenza sanitaria nazionale 118 Il principale soccorso per un infortun ato rispo nde al numero telefonico 118, che è present e in tutta Ita lia ed è il numero di riferimento per chi amare l'autoam bulanza. Quando si t elefona al 118 è necessario fo rnire qualche informazione sui motivi della chiamata, descrivendo i sintomi che la persona manifest a cosicché il servizio possa valutare se inviare solo infermi eri o anche un medico. Se, ad esempio, la persona è vittim a di una caduta e vi sono sintomi ch e facciano pensa re ad una f rattura di femore, il medico non è necessario e so no sufficienti gli infermieri con una apposita barella; diverso il caso se si tratta di una crisi cardiaca, situa zione in cui il soccorso medico è necessario anche durante il trasporto .

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la rete territoriale dei servizi La rete dei servizi territoriali è più ampia del 118 che risponde al momento della crisi e dell'urgenza. A livello familiare e a livello pubblico sono disponibili persone e servizi che possono intervenire in caso di necessità. Occorre distinguere tra: • una rete informate, costituita dai familiari, dai vicini di casa, dagli amici, e così via; • una rete formale, costituita dai servizi sociali del Comune, dal privato sociale, dai servizi della Asl, dalle forze dell'ordine, ecc. Nel caso degli incidenti la prima ad attivarsi per il soccorso immediato, se presente, è la rete dei familiari e dei vicini di casa. Successivamente ed anche contemporaneamente, potranno essere coinvolte le risorse esterne, richiedendo l'intervento dei servizi sociali del Comune, qualora la persona viva sol a o non possa essere aiutata da familiari. Le diverse compet enze e disponibilità di tali risorse costi tui scono u'n preciso riferimento per: aiuti materiali, aiuti per il sostegno emotivo e psicologico, interventi per il mantenimento dell'identità sociale, comunicazione con l'infortunato per la presa di coscienza della propria con dizione. A loro volta, i servizi sociali coordineranno e stimoleran no altre risorse sociali: eventuali familiari lontani; l'intervento del volontariato singolo od organizzato; altre risorse esterne, quali i servizi sanitari della Asl, il servizio di assistenza domiciliare integrata, predisponendo interventi per aiutare l'anziano ad affrontare non solo la riabilitaz ione fisica, ma anche le insicurezze psicologiche ed emotive che spesso si manifestano dopo un incidente o dopo aver subito una violenza, ad esempio un furto. Presso i Comuni e le Asl sono attivi, inoltre, gli Uffici per i rapporti con il pubblico (Urp), ai quali ci si può rivol gere per avere informazioni sul funzionamento e la localizzazione dei servizi.

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Telesoccorso e telecontrollo Tra le risorse derivanti dalle nuove tecnologie telematiche oggi disponibili per l'anziano, che viva solo o con familiari lontani per molte ore, vi sono due apparecchiature di controllo e intervento a distanza: • il telesoccorso; • il telecontrollo. Il telesoccorso consiste in una semplice strumentazione, un bottone-pulsante da appendere al collo con un cordoncino e da portare sempre, premendo il quale si viene collegati ad uno o più numeri telefonici memorizzati, che corrispondono a familiari o ad altre persone amiche. Nel caso l'anziano si trovi da solo e sia in difficoltà, premendo il bottone potrà collegarsi con uno dei numeri telefoni ci e chiedere il soccorso e l'intervento del familiare o dell'amico. Il telesoccorso è previsto come intervento sociale e fornito anche da molti Comuni, laddove vi siano anziani soli che possano aver bisogno di aiuto. Il telecontrollo è costituito da una centrale di ascolto sempre funzionante e dotata di adeguati mezzi tecnici e di operatori di diverse professionalità: medici, assistenti sociali, psicologi, infermieri . In questo caso l'utente, che per la sua particolare situazione familiare o sociale ne abbia necessità, viene collegato per via telefonica alla centrale di ascolto (basterà premere un solo tasto telefonico per mettersi in comunicazione) dove potrà ricevere risposte a bisogni di tipo sanitario e sociale, ma anche sostegno psicologico in momenti di sconforto e depressione. Il telecontrollo può svolgere anche una funzione attiva di sorvegl ianza nei confronti di utenti che per le loro condizioni sa nitarie e/o socia li necessitino di essere seg uiti periodicamente al loro dom icilio . In questo caso, saranno gli operatori stessi a mettersi in contatto con le persone ed a valutare la loro condizione per eventuali ulteriori interventi. · L'attivazione del telesoccorso e del telecontrollo, qualora non siano forniti dall'ente locale, non richi ede una spesa molto elevata, anche perché spesso le società di telecomunicazioni che li gestiscono prevedono agevolazioni per le persone anziane in condizion e di disag io social e.


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La psicologia ambientale si occupa del comportamento dell'essere umano nel proprio spazio di vita. Lo spazio di vita di una persona (la casa, l'ambiente di lavoro, il quartiere , la città, ecc.) è quella dimensione fisica e/o simbolica nella quale il soggetto agisce o interagisce con gli altri. Invecchiando, tendiamo a trascorrere più tempo fra le mura domestiche, instaurando così un forte rapporto affettivo con la nostra abitazione. La casa diventa una sorta di specchio della nostra personalità, il luogo dell'intimità e della memoria, nel quale ritroviamo ricordi e certezze. È bene quindi cercare di rendere questo luogo il più accogliente e sicuro possibile. Non corriamo, tuttavia il rischio di "rinchiuderei in casa" . La casa è fatta per abitarci, può essere anche percepita come un rifugio sicuro, ma certo non deve diventare una sorta di luogo di esilio volontariamente scelto. Abitare v,.uol dire anche costruire relazioni con i vicini e con il quartiere, sentire come parte del proprio habitat naturale le strade, i negozj, i giardini o i luoghi di in contro vicini alla nostra abitazione . Purtroppo, il nostro rapporto con la casa e l'equilibrio affettivo-relazional e che instauriamo con essa, può essere alterato da vari episodi traum atici, ad esempio la morte del coniuge, un ricovero ospedaliero o una malattia invalidante . Le mutate condizioni psico-fisiche possono, quindi, farci sentire scomode, dolorose od ostili quelle situazioni che prima trovavamo confortevoli. La morte della persona cara, ad esempio, può riempi re la casa di ricordi dolorosi o farcela percepire come un lu ogo diventato vuoto, solitario. Una riduzione delle capacità motori e può far sì che nella casa si creino degli ostacoli . Cerchiamo di adattarci alle mutate condizioni, di ritrovare un nuovo equilibrio, adeguato con lo spazio della nostra casa, modificando il nostro comportamento o le strutture funzionali dell 'abitazione . Per quanto riguarda gli aspetti architettonici e funzionali, possiamo seguire alcune delle indicazioni illustrate in questa breve guida. Per quanto riguarda gli aspetti affettivi, non ci vergogniamo di chiedere aiuto ad amici o a persone care, o anche alle strutture pubbliche finalizzate proprio a dare aiuto psicologico alle persone in difficoltà.

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Una casa confortevole una casa sicura

(di Graziana De/pierre)

Quaderni ADA 2 -Sicurezza in Casa

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Qualche dato La casa ambiente a forte ri schio

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Sicurezza in casa Nell'ingresso In soggiorno In cucina In camera da letto In bagno L'elettricitĂ in casa Il gas in casa Il marchio IMO La legg e n.46/ 90 per la sicurezza degli impianti La legge n.439/ 99 sugli infortuni domestici

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Ustioni Ferite Emorragie Traumi Distorsioni Lussazioni Fratture Intossicazione alim entare Intossicazione da f arm aci Intoss icaz ione da gas Avvelenamento da sost anze chimi che Allergi e Morsi, graffi e punture di animali Armadi etto dei medi cinali

40 41 41 42 43 43 43

44 46 47 48 49 49 51

la rete dei servizi socio-sanitari 118,Urp, telesoccorso, telecontrollo

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Aspetti psicologici dell'abitare Il nostro rapporto con la casa

Primo soâ‚Źcorso Un int e rve~ to adeguato e tempestivo i:\rresto respiratorio Arresto cardiaco Folgorazion'e Svenimento Corpi estranei

35 36 37 38 39 39

59


ABRUZZO Via Bominaco, 4 67100 L'AQUILA tel 0862/420077 fax 0862/419994

FRIULI VENEZIA GIULIA Via Polonio, 5 34123 TRIESTE tel 040/638538 fax 040/638538

PUGLIA Corso Italia, 43/B 70123 BARI tel 080/5231 040 fax 080/5231155

AOSTA Via Garibaldi, 23 11100 Aosta telefax 0165/262437

LAZIO Via Genova, 24 00184 ROMA tel 06/4740616 fax 06/4740964

SARDEGNA Via Po, 1 angolo viale Elmas 9100 CAGLIARI Tel 070/283449 fax 070/283451

liGURIA Piazza Colombo, 4/9 16121 GENOVA tel 010/56875 fax 010/58826

SICILIA Via E. Albanese, 19 90139 PALERMO tel 091/6128415

BASILICATA Via Del Gallitello 221 85100 POTENZA tel 0971/441093 fax 0971/443067 BOLZANO Via Rovigo, 51 39100 BOLZANO tel 0471/923075 fax 0471/518440 CALABRIA Via Italia 19 88100 CATANZARO tel e fax 0961/727457 CAMPANIA Corso Arnaldo Lucci, 121 80142 NAPOLI tel 081/5535254 fax 081/5632954 EMILIA ROMAGNA Via Serena 2/2 40123 BOLOGNA tel 051/551172 fax 051/551437

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LOMBARDIA Viale Marelli 497 20099 Sesto S. Giovanni (MI) tel 02/26261095 fax 02/24308727 MARCHE Via 25 aprile, 37/A 60125 ANCONA tel 071/203939 fax 071/203936 MOLISE Via Pace, 6 86046 S. Martino in Pensilis (CB) tel 0875/604260 PIEMONTE Via Bologna, 11 10135 TORINO telefax 011/3196345

TOSCANA Via Carlo Pisacane 4 50134 FIRENZE tel 055/4222473 fax 055/4222178 TRENTO Via San Pio X, 85 38100 TRENTO tel 0471/923075 fax 0471/518440 UMBRIA Via R. D'Andreotto, 13 06124 PERUGIA tel 075/573283 fax 075/5732812 VENETO Via Bembo, 2 30172 MESTRE (VE) tel 041/2905414 fax 041/2905592


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