Mensile acs settembre 2015

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Affari Istituzionali 14

LAVORI D'AULA (3): “INSUSSISTENZA DI CAUSE DI INELEGGIBILITÀ O INCOMPATIBILITÀ PER PRESIDENTE E CONSIGLIERI” - L'ASSEMBLEA CONVALIDA L'ELEZIONE LAVORI D'AULA (4): L'ASSEMBLEA ELEGGE COMPONENTI DI COLLEGI SINDACALI E DEI REVISORI DEI CONTI DI CONSORZI E FONDAZIONI MORTE DANTE CILIANI: “GRANDE PROFESSIONISTA E UOMO DI STRAORDINARIA UMANITÀ” - IL CORDOGLIO DI GUASTICCHI (PD) MORTE DANTE CILIANI: “GRAZIE DANTE, UMANO FRATELLO DI QUESTO MONDO” - IL RICORDO DI LIBERATI (M5S)

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MORTE DANTE CILIANI: "UN PROFESSIONISTA DELL’INFORMAZIONE, ATTENTO E APPASSIONATO. DA SEMPRE IMPEGNATO NELLA TUTELA E QUALIFICAZIONE DELLA PROFESSIONE GIORNALISTICA” – IL CORDOGLIO DELLA PRESIDENTE DONATELLA PORZI APERTURA ANNO SCOLASTICO: “UNA BUONA SCUOLA HA BISOGNO DI MURA SOLIDE, CONTRATTI STABILI E ALUNNI CURIOSI” - LA PRESIDENTE PORZI IN VISITA AGLI ISTITUTI COMPRENSIVI DI MONTEFALCO E CASTEL RITALDI LAVORI D'AULA (1): IN APERTURA DEI LAVORI L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA OSSERVA UN MINUTO DI SILENZIO IN MEMORIA DI EDOARDO GOBBINI E DANTE CILIANI MORTE GIUSEPPE PANNACCI: “UN AMMINISTRATORE DI GRANDE SERIETÀ E LUNGIMIRANZA. PUNTO DI RIFERIMENTO STORICO DELLA SINISTRA UMBRA” - IL CORDOGLIO DEL VICEPRESIDENTE GUASTICCHI

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LA PRESIDENTE PORZI HA INCONTRATO A PALAZZO CESARONI IL GENERALE DEI CARABINIERI BOCCACCIO LAVORI D'AULA (1): “L'ASSENZA DI ALCUNI RAPPRESENTANTI DELL'ESECUTIVO E DELL'ASSEMBLEA GIUSTIFICATA DA IMPEGNI ISTITUZIONALI” - LE COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENTE PORZI IN APERTURA DI SEDUTA

a cura dell’Ufficio stampa dell'Assemblea legislativa dell’Umbria

Agricoltura

Direttore responsabile: Tiziano Bertini In redazione: Paolo Giovagnoni David Mariotti Bianchi Marco Paganini Alberto Scattolini

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Editing: Annarita Vitali

Ambiente 18

Grafica: Mauro Gambuli Immagine di copertina: Henri Desplanques (Bibliomediateca Assemblea legislativa Regione Umbria) Supplemento al numero 193 del 30 settembre 2015 dell’agenzia Acs Registrazione tribunale di Perugia n. 27-93 del 22-10-93

DANNI FAUNA SELVATICA: “SITUAZIONE PREOCCUPANTE, NECESSARIO CONFRONTO CON ATC E ASSOCIAZIONI VENATORIE” - NEVI (FI) CHIEDE ATTIVAZIONE II COMMISSIONE E FONDI PER CONTENERE IL FENOMENO

RIFIUTI: “NO A NUOVI TERMOVALORIZZATORI O ULTERIORI CARICHI DESTINATI A INCENERIMENTO. SÌ A PROGETTO ENERGETICO ALTERNATIVO” - GRUPPO LEGA NORD ANNUNCIA MOZIONE SOTTOSCRITTA INSIEME COALIZIONE CD E CIVICHE DISCARICA ORVIETO: “LA POLITICA DEVE AZZERARE TUTTO E RIPENSARE LA DESTINAZIONE DEL SITO” - NOTA DI FIORINI (LEGA NORD)

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GEOTERMIA: “LA REGIONE VALUTI BENE OGNI SCELTA E ASCOLTI LE PREOCCUPAZIONI DI CITTADINI E ISTITUZIONI LOCALI” - BIANCARELLI (UPU) “PER AUTORIZZAZIONI NECESSARIO ULTERIORE APPROFONDIMENTO” “RISCHIO DI INTERRAMENTO MATERIALE RADIOATTIVO IN UMBRIA E QUANTITA’ DI RIFIUTI RADIOATTIVI PRODOTTI ANNUALMENTE. RADIOCONTROLLO ALL’INGRESSO DELLE DISCARICHE” - INTERROGAZIONE DI LIBERATI (M5S)

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SOMMARIO

RIFIUTI: “REGIONE ORIENTATA A MANTENERE IRRISOLTO IL PROBLEMA DELLA DISCARICA DI ORVIETO” - NEVI (FI) “I TIMORI DEGLI 'AMICI DELLA TERRA' CONFERMANO LE NOSTRE DENUNCE” “SU GESTIONE E MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO A TERNI VOGLIAMO VEDERCI CHIARO” - FIORINI (LEGA NORD) CHIEDE ACCESSO AD ATTI AMMINISTRATIVI DEL COMUNE 20

REFERENDUM “NO TRIVELLAZIONI”: SECONDA COMMISSIONE RINVIA LA DISCUSSIONE PER UN APPROFONDIMENTO DELL'ATTO RICHIESTO DAI CONSIGLIERI DEL PARTITO DEMOCRATICO QUESTION TIME (2): “VERIFICARE EVENTUALE ILLECITO INTERRAMENTO DI MATERIALE RADIOATTIVO” - INTERROGAZIONE DI LIBERATI (M5S). ASSESSORE CECCHINI: “DA ARPA NESSUNA RILEVAZIONE DI CONTAMINAZIONI”

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LAVORI D'AULA (2) RIFIUTI: “NO A NUOVO INCENERITORE, ATTUAZIONE DEL PIANO REGIONALE, PROGRESSIVA CHIUSURA DELLE DISCARICHE” - SÌ A MOZIONE BIPARTISAN. ASTENUTO IL M5S, NO DI UMBRIA PIÙ UGUALE

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MOZIONE RIFIUTI: “NO A QUALSIASI FORMA DI INCENERIMENTO. IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE E LA SALUTE DEI CITTADINI VENGONO PRIMA” - BIANCARELLI (UPU) SPIEGA PERCHÉ IN AULA HA VOTATO CONTRO RIFIUTI: “PATTO FI-LEGA NORD-PD CONDANNA TERNI, MA ANCHE GUBBIO” - LIBERATI (M5S): “SARANNO GLI INCENERITORI TERNANI A BRUCIARE IL CSS E I RIFIUTI UMBRI DELLO 'SBLOCCA ITALIA'”

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“CRITICHE IMPROBABILI ALLA MOZIONE CONTRO IL NUOVO INCENERITORE” - RICCI (PORTAVOCE CENTRODESTRA E LISTE CIVICHE) SULL'ATTO APPROVATO IERI DALL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA AMBIENTE: “QUESTIONE RIFIUTI E INCENERIMENTO, I NOSTRI PUNTI IRRINUNCIABILI” - LIBERATI (M5S) RISPONDE A RICCI ACQUE MINERALI: “NO ASSERVIMENTO DELL'UMBRIA ALLE MULTINAZIONALI” - NOTA DI LIBERATI E CARBONARI (M5S) “BASTA SVENDERE LE CONCESSIONI”

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RIFIUTI: “NASCE L'AURI MA È L'ATI 1 CHE BANDISCE L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI PER I PROSSIMI 15 ANNI” - PER SQUARTA (FDI) SI TRATTA DI “UNA MOSSA QUANTOMENO INOPPORTUNA”

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REFERENDUM “NO TRIVELLAZIONI”: LA SECONDA COMMISSIONE SOSPENDE IL PARERE

Cultura 28

SENTIERO DI FRANCESCO 2015: “IN CAMMINO PER LA PACE TRA TUTTI GLI ESSERI VIVENTI E CON LA NATURA: VALORI CUI ANCHE I RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI DEBBONO RIFERIRSI” - NOTA DELLA PRESIDENTE PORZI SENTIERO DI FRANCESCO 2015: “IL CAMMINO SPIRITUALE DEI PELLEGRINI DA ASSISI A GUBBIO SIA ACCOMPAGNATO DA UNA POLITICA PIU’ SOBRIA” - NOTA DI BIANCARELLI (UMBRIA PIÙ UGUALE) PIETRAFITTA: “ALLARME PER CHIUSURA MUSEO PALEONTOLOGICO” - NOTA DI GUASTICCHI (PD)

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Economia/lavoro 31

VERTENZA PERUGINA: “BASTA CON LE CHIACCHIERE, DOPO L'ANNUNCIO DI IERI VOGLIAMO VEDERE I FATTI” - NOTA DI SQUARTA (FDI) SULLE DICHIARAZIONI DELLA NESTLÈ TERZA COMMISSIONE: “EFFETTUATI 955 PAGAMENTI SU 1474 RICHIESTE” - L'ASSESSORE PAPARELLI RISPONDE ALL'INTERROGAZIONE DI SQUARTA (FDI) SUI “RITARDI DEL PROGETTO GARANZIA GIOVANI”

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SECONDA COMMISSIONE: POLITICHE DEL LAVORO, RIFORME, AGENDA URBANA, TURISMO, COMMERCIO, FORMAZIONE, SOSTEGNO ALLE START UP E LEGGE SULLE SAGRE – AUDIZIONE CON L'ASSESSORE PAPARELLI

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SECONDA COMMISSIONE: “IMPORTANTE RISERVARE ATTENZIONE ALLA VERTENZA PERUGINA, BENE LA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO AL MINISTERO” - ROMETTI (SER) DOPO L'AUDIZIONE CON L'ASSESSORE PAPARELLI

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LAVORO: "SETTIMANA DECISIVA PER EX MERLONI E JP. LA REGIONE PUNTA ANCHE SULL'INNOVAZIONE DELL'ARTIGIANATO ARTISTICO" – NOTA DI SMACCHI (PD) DOPO L'AUDIZIONE CON L'ASSESSORE PAPARELLI CERAMICA: “PUNTARE SU INTERNAZIONALIZZAZIONE E FORMAZIONE PER SUPERARE L’EMPASSE. LA REGIONE STA FACENDO LA SUA PARTE” NOTA DI SMACCHI (PD)

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VERTENZA PERUGINA: “MASSIMA VICINANZA AI LAVORATORI” - SMACCHI (PD) “L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA CONTINUERÀ A SEGUIRE ATTENTAMENTE LA VICENDA” VERTENZA PERUGINA: “FABBRICA 'BENE COMUNE' DELL'INTERA REGIONE'. ASSEMBLEA LEGISLATIVA SEGUE DELICATA VICENDA CON GRANDE ATTENZIONE” - NOTA PRESIDENTE PORZI PERUGINA-NESTLÉ: “SOSTEGNO AL PIANO DI SVILUPPO INDUSTRIALE PRESENTATO DAI SINDACATI” - NOTA DI RICCI (PORTAVOCE CENTRODESTRA E CIVICHE)

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PERUGINA NESTLÈ: “MONITORAGGIO SITUAZIONE PRODUTTIVA E LAVORATIVA NELLO STABILIMENTO DI SAN SISTO E DEFINIZIONE PIANO INDUSTRIALE” - MOZIONE DI LEONELLI(PD), ROMETTI(SER) E BIANCARELLI (UPU) PRIMA COMMISSIONE: “ENTRO 2015 OK A TUTTE RICHIESTE DI STABILIZZAZIONE PRECARI” - ASSESSORE PAPARELLI RISPONDE A INTERROGAZIONE LIBERATI E CARBONARI (M5S) SUI “GRAVI RITARDI” DEI FINANZIAMENTI 2011

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INTERNET: “IL PIANO DELLA REGIONE UN'OCCASIONE ANCHE PER LE AREE PIÙ IN DIFFICOLTÀ” - NOTA DI SMACCHI (PD) SULL'AUDIZIONE DELL'ASSESSORE PAPARELLI IN PRIMA COMMISSIONE PRIMA COMMISSIONE: “IN 2 ANNI CONNESSIONE A 30 MEGA IN 1200 AREE INDUSTRIALI DELLA REGIONE” - AUDIZIONE DELL'ASSESSORE PAPARELLI PER ILLUSTRARE IL PROGRAMMA SULL'INNOVAZIONE

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LAVORI D'AULA (2): “TAVOLO NAZIONALE CON IL GRUPPO NESTLÈ ENTRO SETTEMBRE PER MANTENERE VOLUMI PRODUTTIVI E POSTI DI LAVORO” - INFORMATIVA DELLA PRESIDENTE MARINI ALL'AULA

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LAVORI D'AULA (4): “INTRODURRE IL REDDITO DI CITTADINANZA REGIONALE” RINVIATA IN COMMISSIONE LA MOZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE

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LAVORI D'AULA (5): RITIRATA LA MOZIONE DELLA MAGGIORANZA SULLA NESTLÈPERUGINA DOPO LE COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENTE MARINI – RICCI (CDCIVICHE) “ARRIVARE A DOCUMENTO UNITARIO”

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SOMMARIO

VERTENZA PERUGINA – “MONITORARE LO SVILUPPO DELLO STABILIMENTO PERUGINA NESTLÈ: RILANCIARE IL ‘BACIO’ PER VALORIZZARE TUTTI I PRODOTTI” - RICCI (PORTAVOCE CD E CIVICHE) REDDITO DI CITTADINANZA: “UNA PICCOLA VITTORIA DELL’INTERA ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL'UMBRIA” - NOTA DI LIBERATI (M5S) 41

LAVORO: “DIRITTI E TUTELA DEGLI AUTONOMI COLPITI DA MALATTIA GRAVE E PROLUNGATA” - UNA MOZIONE DI LIBERATI (M5S)

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LAVORO: “FARE CHIAREZZA SUL RITARDO NEI PAGAMENTI DELLA CASSA INTEGRAZIONE IN UMBRIA” - MANCINI E FIORINI (LEGA NORD) ANNUNCIANO UNA INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA ISRIM: “I LAVORATORI RISCHIANO DI PAGARE SULLA LORO PELLE IL PREZZO DELLE BUGIE DI MARINI, RIOMMI E PAPARELLI” - NOTA DI NEVI (FI) FONDI EUROPEI: “ALL'UMBRIA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO PER LA PROGRAMMAZIONE 2014-2020” - INFORMATIVA DELLA PRESIDENTE MARINI IN PRIMA COMMISSIONE

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“UMBRA CUSCINETTI, AZIENDA ‘CAPRAI’ E TEC.INN. INNOVATIONS: BEN TRE IMPRESE UMBRE SELEZIONATE PER GLI ‘EUROPEAN BUSINESS AWARDS’ 2015/16” – NOTA PRESIDENTE PORZI

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LAVORI D'AULA (2): L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA HA APPROVATO LA MOZIONE SUL SUPERAMENTO DELLE SANZIONI ALLA RUSSIA – UNANIMITÀ SULL'ATTO PRESENTATO DA CHIACCHIERONI (PD) E NEVI (FI) LAVORI D'AULA (3): “AZIONE INCISIVA DELLA REGIONE PER MANTENIMENTO DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO, TUTELA DEI POSTI DI LAVORO E EFFICIENZA DEI SERVIZI” - MOZIONE APPROVATA DOPO INCONTRO CON LAVORATORI PROVINCE

Energia 46

“CHIARIMENTI SULLE INTENZIONI DI ENEL CIRCA LA CENTRALE DI BASTARDO E SULLA STRATEGIA ENERGETICO-AMBIENTALE DELLA REGIONE” - INTERROGAZIONE URGENTE DI SQUARTA (FDI) “L'AUMENTO DEI CANONI IDROELETTRICI DECISO DALLA GIUNTA REGIONALE È IL MINIMO SINDACALE” - PER LIBERATI (M5S) “UNA MISURA INSUFFICIENTE” A CUI DEVE SEGUIRE LA REVISIONI DI ALCUNI PARAMETRI

Finanza 48

LAVORI D'AULA (1): PRESENTATO IL RENDICONTO GENERALE DELL'AMMINISTRAZIONE DELLA REGIONE PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2014 – LA RELAZIONE DI MAGGIORANZA E GLI INTERVENTI DELLE OPPOSIZIONI

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LAVORI D'AULA (2): APPROVATO IL RENDICONTO GENERALE DELL'AMMINISTRAZIONE DELLA REGIONE PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2014 – VOTO CONTRARIO DELLE OPPOSIZIONI

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LAVORI D'AULA (1): L'AULA PRENDE ATTO DELLA RELAZIONE DEI REVISORI DEI CONTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELLA REGIONE NEL PRIMO TRIMESTRE 2015

Informazione

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INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA “IL PUNTO”, SETTIMANALE DI APPROFONDIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO – IN STUDIO I CONSIGLIERI BIANCARELLI (UPU) E MANCINI (LEGA) INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA IL NUMERO 361 DI “TELECRU” - NOTIZIARIO TELEVISIVO DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL’UMBRIA INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA “IL PUNTO”, SETTIMANALE DI APPROFONDIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO – IN STUDIO I CONSIGLIERI BREGA (PD) E SQUARTA (FDI) INFORMAZIONE: ONLINE IL MENSILE “ACS 30 GIORNI”, AGOSTO 2015 - SU WWW.ALUMBRIA.IT DISPONIBILI INOLTRE LANCI QUOTIDIANI, IMMAGINI, RASSEGNA STAMPA E SETTIMANALI TELEVISIVI

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INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA IL NUMERO 362 DI “TELECRU” - NOTIZIARIO TELEVISIVO DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL’UMBRIA INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA SULLE TV LOCALI E SU YOUTUBE LA SEDUTA DI QUESTION TIME DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA – LE INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA DISCUSSE IL 15 SETTEMBRE INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA IL NUMERO 363 DI “TELECRU” - NOTIZIARIO TELEVISIVO DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL’UMBRIA

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CORECOM-UMBRIA: IL PROGETTO 'TV DI COMUNITÀ' DEL CORECOM AL 'PERSO 2015' FILM FESTIVAL – PRESENTATI DUE DOCUMENTARI SINTESI DEI LAVORI DELLE ASSOCIAZIONI INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: “DISCRIMINAZIONI DI GENERE, PIANO TRASPORTI, FERROVIA CENTRALE UMBRA” - CHIACCHIERONI (PD) E DE VINCENZI (RP) OSPITI DEL SETTIMANALE DI APPROFONDIMENTO “IL PUNTO”

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INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA IL NUMERO 364 DI “TELECRU” - NOTIZIARIO TELEVISIVO DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL’UMBRIA

Infrastrutture 58

SECONDA COMMISSIONE: RETE REGIONALE DEI TRASPORTI E INFRASTRUTTURE STRATEGICHE AL CENTRO DELL'AUDIZIONE CON L'ASSESSORE CHIANELLA

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SECONDA COMMISSIONE: “METTERE DA PARTE LE DIVISIONI DI CAMPANILE PER REALIZZARE INFRASTRUTTURE INDISPENSABILI ALLO SVILUPPO DELL'UMBRIA” NOTA DI LEONELLI (PD)

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SECONDA COMMISSIONE: “PROTEZIONE DEL TERRITORIO E INFRASTRUTTURE PER L'ALTO CHIASCIO NOTIZIE POSITIVE PER TUTTA L'UMBRIA” - NOTA DI BIANCARELLI (UMBRIA PIÙ UGUALE) COMUNICAZIONI: "APPLICARE IN UMBRIA SISTEMI INTERNET SATELLITARI MOLTO PIÙ VELOCI ED EFFICIENTI” - MOZIONE DI RICCI (PORTAVOCE CENTRO DESTRA E LISTE CIVICHE) “E45 AUTOSTRADA OPPURE CANCELLAZIONE DEL PROGETTO?” - INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA DI CARBONARI (M5S)

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VIABILITÀ: “MIGLIORAMENTO DELLA RETE STRADALE REGIONALE. PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE INFRASTRUTTURE E SERVIZI” - CHIACCHIERONI E LEONELLI (PD) PRESENTANO MOZIONE VIABILITÀ: “RISORSE PER LE MANUTENZIONI STRADALI DA QUOTA PROVENTI BOLLO AUTO ” - ROMETTI (SER) ANNUNCIA UNA MOZIONE

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LAVORI D'AULA (3): APPROVATA ALL'UNANIMITÀ LA MOZIONE PER UN PIANO DI

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MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLE STRADE UMBRE – DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI CHIACCHIERONI E LEONELLI (PD) 63

MOZIONE STRADE: “OCCASIONE PER RENDERE L'UMBRIA PIÙ ATTRAENTE PER GLI INVESTIMENTI E ACCRESCERE LA COMPETITIVITÀ DELLA SUA OFFERTA TURISTICA” NOTA DI LEONELLI E CHIACCHIERONI (PD)

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VIABILITÀ: “METTERE IN SICUREZZA LA VARIANTE ACQUASPARTA – CASTELTODINO E TROVARE LE RISORSE NECESSARIE PER TERMINARLA” - NOTA DI NEVI (FORZA ITALIA) TRASPORTI: “'BISONTI’ SENZA LIMITI SULLA E/45, TRAFFICO PESANTE ECCESSIVO” - LIBERATI (M5S) PROPONE PEDAGGI FREE FLOW PER I TIR EXTRAREGIONALI “PARCHEGGIO DI PORTA NUOVA CONCLUSO NEI TEMPI PREVISTI. CONGRATULAZIONI ALL'AMMINISTRAZIONE DI ASSISI” - NOTA DI RICCI (RP)

Istruzione/formazione 66

UNIVERSITÀ: “PLAUSO PER LA RIAPERTURA DI ECONOMIA DEL TURISMO AD ASSISI” - NOTA DI RICCI (RP) MENSE SCOLASTICHE: “SEMPRE LE SOLITE AZIENDE GESTISCONO DA DECENNI APPALTI MILIONARI” - INTERROGAZIONE DI LIBERATI E CARBONARI (M5S): “APPLICARE LINEE GUIDA SU VERIFICHE IGIENICHE E SANITARIE”

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UNIVERSITÀ: “COMPROVATE IRREGOLARITA' DURANTE IL TEST DI AMMISSIONE AL CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA. ANNULLARE E RIPETERE LA PROVA A GARANZIA DEGLI STUDENTI” - NOTA DI LIBERATI (M5S)

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QUESTION TIME (1): “NEGATIVI LIBRI CON TEORIA GENDER NELLE SCUOLE” - DE VINCENZI (RP) INTERROGA L'ASSESSORE CECCHINI: “LIBRI SCELTI DA COMMISSIONE NAZIONALE, TEORIA GENDER NON ESISTE”

Politica/attualità 69

ASSEMBLEA LEGISLATIVA: “CONVOCARE ASSEMBLEA LEGISLATIVA ALMENO UNA VOLTA A SETTIMANA. NECESSARIA PROGRAMMAZIONE LAVORI” - GRUPPO M5S SCRIVE A UFFICIO DI PRESIDENZA, CAPIGRUPPO E CONSIGLIERI LAVORI D'AULA (5) OLIMPIADI ROMA 2024: “CANDIDATURA PIEDILUCO A SITO OLIMPICO PER IL CANOTTAGGIO” - SÌ UNANIME DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA SU UNA MOZIONE FIRMATA DA TUTTI I CAPIGRUPPO “NON E' VERO CHE SUL RENDICONTO È MANCATA LA RELAZIONE DI MINORANZA” – LIBERATI E CARBONARI (M5S): “LA NOSTRA PROTOCOLLATA IL 1 SETTEMBRE”

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“SUL RENDICONTO AMPIA RELAZIONE DI MINORANZA” - RICCI (PORTAVOCE CD E CIVICHE): “LA CITATA 'ASSENZA' SI DEVE A UN FORMALISMO PROCEDURALE CHE SARÀ PRESTO CHIARITO” “OPPOSIZIONE AL GOVERNO DELLA REGIONE UMBRIA INCISIVA, CONTINUA E PRECISA, MA FATTA ANCHE DI PROGETTI ALTERNATIVI PER IL REALE CAMBIAMENTO” – NOTA DI RICCI (PORTAVOCE CENTRO DESTRA E CIVICHE) ASSEMBLEA LEGISLATIVA: “RESTITUITI 13MILA EURO IN 80 GIORNI, SI DISCUTERÀ IL REDDITO DI CITTADINANZA, L'AULA CONVOCATA OGNI SETTIMANA” - LIBERATI E CARBONARI (M5S): “TRE BUONE NOTIZIE”

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“OPPOSIZIONE COESA E INCISIVA, GIÀ MOLTI I PROGETTI ALTERNATIVI PROPOSTI

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PER CAMBIARE L'UMBRIA” - NOTA DI RICCI (PORTAVOCE CENTRO DESTRA E LISTE CIVICHE): “PRESENTATI OLTRE 30 ATTI” PRIMA COMMISSIONE: “DDL SU TRASPARENZA TOTALE ENTRO PRIMI MESI 2016” ASSESSORE BARTOLINI RISPONDE A INTERROGAZIONE CARBONARI E LIBERATI (M5S) SU SITO INTERNET REGIONE 72

MONITORAGGIO E VIGILANZA: STATO DI ATTUAZIONE LEGGE PER INTERVENTI A FAVORE DELLA FAMIGLIA E PATRIMONIO REGIONALE – I LAVORI DEL COMITATO PRESIEDUTO DA NEVI (FI) REDDITO DI CITTADINANZA: “ACCOGLIAMO LE PRIME APERTURE POLITICHE” - LIBERATI (M5S): “PRONTI A DIALOGO E AD EMENDARE ATTO RISPETTANDONE LA RATIO”

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NUOVO ANNO SCOLASTICO: “SCUOLA 'FABBRICA DI FUTURO' PER IL NOSTRO PAESE” - IL SALUTO DELLA PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL'UMBRIA, DONATELLA PORZI RIORDINO PROVINCE: “GLI SPORTELLI DECENTRATI POLIFUNZIONALI SONO UNA RISORSA DA VALORIZZARE” - GUASTICCHI (PD) INVITA LA GIUNTA REGIONALE A “CONFERMARE E INTEGRARE LE FUNZIONI SVOLTE”

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MARCIA DONNE E UOMINI SCALZI: ADESIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO – NOTA DI LEONELLI (PD) COSTI DELLA POLITICA: “SI PUÒ LAVORARE NELLE ISTITUZIONI SENZA SPENDERE TROPPI SOLDI PUBBLICI E RINUNCIARE AL SEGUITO DI 'FOTOGRAFI'” - BIANCARELLI (UPU): “CON ME LA REGIONE HA GIÀ RISPARMIATO 15MILA EURO” “L'ANNIVERSARIO DELL'ATTENTATO ALLE TORRI GEMELLE DI NEW YORK COME RICHIAMO AL DIALOGO FRA I POPOLI” - NOTA DI RICCI (PORTAVOCE CENTRODESTRA E LISTE CIVICHE)

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SICUREZZA: “COMPLIMENTI AL QUESTORE DI PERUGIA E AL COMUNE DI ASSISI PER LA NUOVA SEDE DELLA POLIZIA DI STATO A PALAZZÒ GIAMPÈ, NEL CENTRO STORICO DELLA CITTÀ” - NOTA DI RICCI (RP) “SOLIDA COMPATTEZZA DI VOTO IN AULA E NUMEROSI ATTI PRESENTATI” - RICCI (PORTAVOCE CD E CIVICHE) SUI PRIMI TRE MESI DI ATTIVITÀ NELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA MORTE DANTE CILIANI: IL CORDOGLIO DEI GIORNALISTI DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL’UMBRIA

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QUESTION TIME (3): “NEL BANDO MANCA PERCORSO SPECIFICO PER ALCUNE LAUREE” - MANCINI (LEGA) INTERROGA, ASSESSORE BARTOLINI RISPONDE: “MISURA EUROPEA, DELIBERA MODIFICATA E AMMISSIONE PER ALTRE FACOLTÀ” LAVORI D'AULA (3): “REVOCARE LE SANZIONI ALLA RUSSIA E SOSTENERE LE IMPRESE UMBRE DANNEGGIATE” - RINVIATA IN COMMISSIONE LA MOZIONE DI NEVI (FI)

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“LA SINISTRA DEL PD NON È MARGINALE. NO A SCISSIONI. METTERE IN CAMPO POLITICHE CONTRO LA POVERTÀ CONTRASTANDO L'EVASIONE FISCALE” - SOLINAS (PD) IERI A TERNI INSIEME A SPERANZA

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ALTA VELOCITÀ E GIUBILEO DELLA MISERICORDIA – DUE INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA DI RICCI (RP) GIUSTIZIA: “TRA UN'ARCHIVIAZIONE E L'ALTRA COMPLIMENTI AGLI INTERESSATI PER I CLAMOROSI SUCCESSI RISCONTRATI OGGI IN QUEL DI TERNI” - NOTA DI LIBERATI (M5S) PRIMA COMMISSIONE: “INIZIATIVE DELLA GIUNTA REGIONALE RIGUARDO IL SUPE-

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SOMMARIO

RAMENTO DELLE SANZIONI ALLA RUSSIA. PACE, CONDIZIONE PER LO SVILUPPO” – APPROVATA MOZIONE DI CHIACCHIERONI (PD) E NEVI (FI) 80

COMITATO DI CONTROLLO: “AUDIZIONE CON ASSESSORE BARBERINI PER LEGGE SULLA FAMIGLIA. APPROFONDIMENTI SU ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE. VERIFICA DEL RISPETTO DEGLI ATTI DI INDIRIZZO” - I LAVORI DI OGGI ASSEMBLEA LEGISLATIVA: “NELLA SEDUTA DI MARTEDÌ 29 SARANNO DISCUSSE ANCHE DUE NOSTRE MOZIONI SU GIUBILEO E AUTO STORICHE” - NOTA DI RICCI (PORTAVOCE CENTRODESTRA E LISTE CIVICHE) “PD CONTRO PD, UNA GIORNATA DA DIMENTICARE: LA PRESIDENTE MARINI CHIEDE DI ANNULLARE IL CONSIGLIO COL PRETESTO DI UNA RIUNIONE A ROMA” - NOTA DI LIBERATI (M5S)

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REFERENDUM 'NO TRIVELLAZIONI': “QUESTIONE STRUMENTALIZZATA DA MINORANZA. PD NON PRESTA IL FIANCO A QUESTIONE UTILIZZATA CONTRO IL GOVERNO E CHE NON COINVOLGE L’UMBRIA” - NOTA DI LEONELLI (PD) “SUPERARE LE SANZIONI ALLA RUSSIA PER FORNIRE AIUTO AL TESSUTO PRODUTTIVO UMBRO” - NEVI (FI) E CHIACCHIERONI (PD) SULL'APPROVAZIONE IN ASSEMBLEA DELLA LORO RISOLUZIONE

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REFERENDUM 'NO TRIVELLAZIONI': “AVREMMO VOLUTO CHE ANCHE LA REGIONE UMBRIA ADERISSE, MA LE INDECISIONI DELLA MAGGIORANZA LO HANNO IMPEDITO” - NOTA DI RICCI (COALIZIONE CD E CIVICHE) RIORDINO PROVINCE: “LA REGIONE SARA’ CAPOFILA NELLA RICERCA DELLE SOLUZIONI ALLE CRITICITÀ CHE INVESTONO PERUGIA E TERNI E PER L’OCCUPAZIONE DEI LORO DIPENDENTI” - NOTA DI LEONELLI (PD)

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RIORDINO PROVINCE: “IL GOVERNO INTERVENGA PER EVITARE IL FALLIMENTO DEGLI ENTI” - RICCI (PORTAVOCE CENTRO DESTRA E CIVICHE) HA PRESENTATO UNA MOZIONE A SOSTEGNO DEL PERSONALE

Riforme 84

RIFORME: “INCONTRO PARTECIPATO, CONCRETO E COSTRUTTIVO” - IL PRESIDENTE DELLA I COMMISSIONE SMACCHI INSIEME ALL'ASSESSORE BARTOLINI A GUALDO TADINO RIFORME: “TUTELARE I LAVORATORI DELLE PROVINCE” - INTERROGAZIONE DI CHIACCHIERONI (PD), ROMETTI (SOCIALISTI), BIANCARELLI (UPU) E SOLINAS (PD)

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RIORDINO PROVINCE: “TUTTI UNITI NEL DIFENDERE POSTI DI LAVORO, SERVIZI PUBBLICI AI CITTADINI E DECENTRAMENTO SUL TERRITORIO” - NOTA DI GUASTICCHI (PD)

Sanità 86

“CHIAREZZA SULLA STRUTTURA SEMPLICE DI CHIRURGIA ROBOTICA A SPOLETO” INTERROGAZIONE DI LIBERATI (M5S) QUESTA SERA IL PRESIDENTE DELLA III COMMISSIONE SOLINAS PARTECIPA AD UN DIBATTITO SULLA SALUTE - ORE 21 PRESSO LA FESTA DELL'UNITÀ DI PONTE VALLECEPPI OSPEDALE GUBBIO-GUALDO TADINO: “PUNTO DI RIFERIMENTO DELLA ASL 1. PUNTARE SU POTENZIAMENTO DELLA STRUTTURA” - BIANCARELLI (UMBRIA PIU' UGUALE) IMPORTANTE LA VISITA DELL'ASSESSORE BARBERINI

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TERZA COMMISSIONE: TRAPIANTI FUORI REGIONE E CENTRI PER I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE – INFORMATIVA DEL DIRETTORE REGIONALE DELLA SANITÀ EMILIO DUCA

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OSPEDALE GUBBIO-GUALDO TADINO: “LA STRUTTURA DI BRANCA HA LE CARTE IN REGOLA PER AFFRONTARE IL FUTURO” - SMACCHI (PD) SULLA VISITA DI OGGI DELL'ASSESSORE REGIONALE BARBERINI “BENE I CONTI MA CI ASPETTA UN GRANDE LAVORO DI PROGRAMMAZIONE E RIQUALIFICAZIONE” - AUDIZIONE DELL'ASSESSORE LUCA BARBERINI IN TERZA COMMISSIONE

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“A TRESTINA È GARANTITA LA QUALITÀ E LA TEMPESTIVITÀ DEL 118” - L'ASSESSORE BARBERINI IN TERZA COMMISSIONE SU PETIZIONE POPOLARE “QUANDO PARTONO I LAVORI PER L'OSPEDALE DI CITTÀ DELLA PIEVE?” - INTERROGAZIONE DI CARBONARI E LIBERATI (M5S) IN TERZA COMMISSIONE – ASSESSORE BARBERINI: “A BREVE OK DEFINITIVO DEL MINISTERO”

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“CON IL NUOVO PIANO REGIONALE MIGLIORARE QUALITÀ, EFFICIENZA E FARE SCELTE SU MEGLIO E MERITO” - RICCI (PORTAVOCE CD E CIVICHE) IERI IN TERZA COMMISSIONE LUDOPATIA: “CHIARIRE I MOTIVI DELLA MANCATA ATTUAZIONE DELLE NORME CONTRO IL GIOCO PATOLOGICO” - INTERROGAZIONE URGENTE DI SQUARTA (FDI)

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“PROCEDERE ALLA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI NEGLI OSPEDALI DI NARNI E AMELIA. RIVEDERE LA DECISIONE DI BANDIRE NUOVI CONCORSI” - SOLINAS (PD) ANNUNCIA UNA INTERROGAZIONE URGENTE ALLA GIUNTA “ATTENZIONE ALLE MALATTIE RARE. REGIONE DIA ATTUAZIONE A SPORTELLO UNICO” - NOTA DI RICCI (RP) TERZA COMMISSIONE: APPROVATA RISOLUZIONE SU TRAPIANTI DI FEGATO – CONVENZIONI CON REGIONI LIMITROFE TENENDO CONTO DEL FLUSSO ATTUALE DEI PAZIENTI

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“NECESSARIE GARANZIE SUL FUTURO DEL PUNTO NASCITA DI NARNI” - LETTERA APERTA DI LIBERATI (M5S) AL DG DELLA ASL 2 FRATINI

Sicurezza dei cittadini 94

ANTIMAFIA: “ISTITUIRE NUOVAMENTE LA COMMISSIONE REGIONALE PER IL CONTRASTO DI ILLEGALITÀ E FENOMENI CRIMINALI” - LA PROPOSTA DI SOLINAS (PD) “INCONTRO IN COMMISSIONE CON I PREFETTI DI PERUGIA E TERNI PER CONOSCERE DATI NUMERICI E RISVOLTI ECONOMICI NELLA GESTIONE DEGLI IMMIGRATI SUL NOSTRO TERRITORIO” - LO CHIEDE MANCINI (LEGA) CARCERE DI TERNI: “SOVRAFFOLLAMENTO, CARENZE DI ORGANICO DELLA POLIZIA, DETENUTI SOGGETTI AL 41 BIS E PERICOLO DI INFILTRAZIONI MAFIOSE: BISOGNA INTERVENIRE SUBITO” - NOTA DI FIORINI (LEGA)

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“SCHEDATURA E MAGGIORI CONTROLLI PER TUTTI GLI IMMIGRATI EXTRACOMUNITARI” - FIORINI (LEGA NORD) ANNUNCIA INCONTRO IN COMMISSIONE CON I PREFETTI DI TERNI E PERUGIA

Sociale 96

TERZA COMMISSIONE: A MAGGIORANZA PASSA LA PROPOSTA DI AUDIZIONE SUL

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SOMMARIO

DISEGNO DI LEGGE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI DETERMINATE DALL'ORIENTAMENTO SESSUALE FAMIGLIA: “VALORIZZARE E TUTELARE QUELLA NATURALMENTE COSTITUITA, DA UOMO, DONNA E FIGLI” - LA COALIZIONE DI CENTRO DESTRA E LISTE CIVICHE PRESENTA UNA MOZIONE REDDITO MINIMO GARANTITO: “SÌ A MOZIONE M5S SE ACCOLTI ALCUNI PUNTI DA NOI PROPOSTI PER MAGGIORE EFFICACIA ED EQUITÀ SOCIALE DEL PROVVEDIMENTO” - NOTA DI SQUARTA (FDI) “SOSTEGNO ALL'ASSOCIAZIONE 'FAMIGLIA, VERITÀ E PERSONA' PER TUTELARE QUELLA NATURALE: UOMO, DONNA E FIGLI” - RICCI (PORTAVOCE CD E CIVICHE) E MANCINI (LN) PRESENTI AD INIZIATIVA A S. MARIA DEGLI ANGELI 97

ACCOGLIENZA IMMIGRATI: “MENTRE FAMIGLIE ITALIANE NON RIESCONO A PAGARE I SERVIZI SCOLASTICI IL GOVERNO RENZI SPEDISCE IN UMBRIA ALTRI 400 PROFUGHI” - SQUARTA (FDI) “DIFFICILE CAPIRE COMPORTAMENTO CHIESA” REDDITO DI CITTADINANZA: “DISPONIBILI A DISCUTERNE. IL PAUROSO SCADIMENTO DELLE CONDIZIONI DI BENESSERE SOCIALE IMPONE RIFLESSIONE SERIA” - NOTA DI NEVI (FI) ACCOGLIENZA PROFUGHI: “UN DOVERE CIVILE CUI L'UMBRIA NON SI SOTTRAE. GARANTENDO SOSTENIBILITÀ SOCIALE, QUALITÀ SERVIZI OFFERTI, RIGORE E CONTROLLO” - NOTA PRESIDENTE PORZI

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ACCOGLIENZA IMMIGRATI: “LA PRESIDENTE PORZI FACCIA UN GIRO NELLE PERIFERIE UMBRE. MANCANO STRUTTURE IDONEE AD ACCOGLIERE ALTRI PROFUGHI” SQUARTA (FDI) “SITUAZIONE INSOSTENIBILE” REDDITO DI CITTADINANZA: “LA LEGA NON APPOGGERÀ LA MOZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE” - FIORINI (LN): “ALLO STATO CHE FA ELEMOSINA PREFERIAMO LO STATO CHE ABBASSA LE TASSE E OFFRE LAVORO”

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LAVORI D'AULA (4): “INTRODURRE IL REDDITO DI CITTADINANZA REGIONALE” RINVIATA IN COMMISSIONE LA MOZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE

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ACCOGLIENZA PROFUGHI: POLITICHE E STRUMENTI DI GESTIONE DEI FLUSSI DI MIGRANTI IN UMBRIA - IN PRIMA COMMISSIONE AUDIZIONE DELL'ASSESSORE REGIONALE AL WELFARE BARBERINI

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ACCOGLIENZA PROFUGHI: “DECONGESTIONARE PONTE FELCINO REPERENDO ALTRE STRUTTURE” - NOTA DI ROMETTI (SOCIALISTI E RIFORMISTI) “VALUTARE BENE LE CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE DELLE REALTÀ INDIVIDUATE” ACCOGLIENZA PROFUGHI: “ASSURDO PREVEDERE ALLOGGI E ASSISTENZA SANITARIA PER CHI NON HA DIRITTO DI ASILO” - SQUARTA (FDI) SULLE MISURE DI ACCOGLIENZA ILLUSTRATE IN PRIMA COMMISSIONE

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DISCRIMINAZIONI DI GENERE: “TESTO IMPORTANTE DA RACCORDARE CON ANALOGA INIZIATIVA DELLA GIUNTA” - LA PRESIDENTE MARINI IN AUDIZIONE IN TERZA COMMISSIONE SULLA PROPOSTA DI LEGGE CONSILIARE

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DISCRIMINAZIONI DI GENERE: “QUELLA CONTRO LE VIOLENZE DETERMINATE DALL’ORIENTAMENTO SESSUALE E’ TRA LE PRIME PROPOSTE DEL PARTITO DEMOCRATICO PER QUESTA LEGISLATURA” - NOTA DI LEONELLI (PD)

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DISCRIMINAZIONI DI GENERE: “NO A LEGGI AD HOC PER SINGOLE PERSONE, SÌ A NORME CHE TUTELINO L'INTERA POPOLAZIONE, EVITANDO CHE CI SIA 'QUALCUNO PIÙ UGUALE DI ALTRI'” - NOTA DI DE VINCENZI (RICCI PRESIDENTE) REDDITO DI CITTADINANZA: “NEL 2016 LA REGIONE PREVEDA 1 MILIONE DI EURO PER AIUTARE MILLE FAMIGLIE CON UN BONUS DI 1000 EURO” - RICCI (RP) “ATTIVARE UN 'FONDO PUBBLICO DI SOLIDARIETÀ”

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SOMMARIO

WELFARE: “MIGLIORAMENTO SERVIZI A PERSONE ANZIANE NELL'ACCERTAMENTO DELLA NON AUTOSUFFICIENZA” - INTERROGAZIONE DI CHIACCHIERONI E SOLINAS (PD), BIANCARELLI (UPU), ROMETTI (SOCIALISTI) 107

TERZA COMMISSIONE: AUDIZIONE PUBBLICA SULLA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA – MOLTI PARTECIPANTI E SCHIERAMENTI CONTRAPPOSTI

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PROFUGHI: “ALTRI 30 IN ARRIVO IN UMBRIA. MENTRE DIAMO SUSSIDI ALLE COOPERATIVE CHE SI OCCUPANO DI ACCOGLIENZA A TODI CI SONO ALMENO 200 FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICA” - NOTA DEL GRUPPO LEGA NORD

Trasporti 111

“PIANO REGIONALE STRUMENTO FONDAMENTALE PER SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO DELL'UMBRIA” - RICCI (PORTAVOCE CD E CIVICHE) DOPO L'INCONTRO DI IERI CON L'ASSESSORE CHIANELLA IN II COMMISSIONE TRASIMENO: “RIVEDERE LA STRATEGIA DEL TRASPORTO LACUSTRE POTENZIANDO QUESTO SISTEMA DI COLLEGAMENTO” - NOTA DI GUASTICCHI (PD) “LA GESTIONE DEL MINIMETRÒ SIA PARTE STABILE DEL TPL REGIONALE” - NOTA DI GUASTICCHI (PD)

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FERROVIA CENTRALE UMBRA: “REGIONE E SINDACI SI MOBILITINO CONTRO LA CHIUSURA DELLA TRATTA CITTÀ DI CASTELLO-UMBERTIDE” - GUASTICCHI (PD): “DA PARTE MIA FORTE IMPEGNO SU ISTITUZIONI E PRIVATI” EX FCU: “LAVORI SULLA TRATTA CITTÀ DI CASTELLO–UMBERTIDE: TEMPI E COSTI DELL'INTERVENTO E PROGETTI PER RILANCIO” - CHIACCHIERONI (PD) E MANCINI (LEGA NORD) INTERROGANO LA GIUNTA REGIONALE “L'AGENZIA UNICA PER LA MOBILITÀ E TPL CONSENTIREBBE RISPARMI PER 10 MILIONI DI EURO L'ANNO. PERCHÉ ANCORA NON C'È?” - INTERROGAZIONE DI SQUARTA (FDI)

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FCU: “TEMPI E COSTI DEL RIPRISTINO DELLA TRATTA CITTÀ DI CASTELLOUMBERTIDE” - CHIACCHIERONI (PD) E MANCINI (LEGA) INTERROGANO ASSESSORE CHIANELLA: “SERVONO 1 ANNO DI LAVORI E 6 MILIONI DI EURO” “INTEGRAZIONE NELLA GRANDE RETE EUROPEA, NUOVI RUOLI NEL SISTEMA DELLE REGIONI CENTRALI, MODELLI SOSTENIBILI DI MOBILITÀ” – ILLUSTRATO IN SECONDA COMMISSIONE IL PIANO REGIONALE 2014-2024

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“VICINI ALLA SVOLTA PER LE INFRASTRUTTURE INDISPENSABILI ALLO SVILUPPO DELLA REGIONE” - NOTA DI LEONELLI (PD) SUL PIANO REGIONALE PRESENTATO OGGI IN SECONDA COMMISSIONE PIANO TRASPORTI: “SCELTE STRATEGICHE PER USCIRE DALL'ISOLAMENTO E CAMBIARE, PER UN REALE SVILUPPO” - INTERVENTO DI RICCI (PORTAVOCE CENTRODESTRA E LISTE CIVICHE)

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QUESTION TIME (1): “CENTENARIO DELLA FCU E INTERVENTI DI MANUTENZIONE” CHIACCHIERONI (PD) E MANCINI (LN) INTERROGANO CHIANELLA: “6 MILIONI E 1 ANNO DI LAVORI. UN EVENTO PER I 100 ANNI” QUESTION TIME (2): “PERCHÈ ANCORA NON C'È L'AGENZIA UNICA PER LA MOBILITÀ?” - A SQUARTA (FDI) RISPONDE LA PRESIDENTE MARINI: “NON RITARDI MA CAUTELE. NO A FONDI TPL PER RIPIANARE DEBITI PREGRESSI”.

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QUESTION TIME (4): “PER E45 SUPERAMENTO DEFINITIVO DEL PROGETTO DI AUTOSTRADA OPPURE NO?” - A CARBONARI (M5S) RISPONDE ASSESSORE CHIANELLA: “PREVISIONE INTERVENTI PER MESSA IN SICUREZZA”

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SOMMARIO

“LA GIUNTA RISPETTI GLI IMPEGNI PRESI E PREVEDA UN FINANZIAMENTO DI ALMENO 2 MILIONI PER IL MINIMETRÒ DI PERUGIA” - UNA INTERROGAZIONE DI SQUARTA (FDI) IN VISTA DELLA PREDISPOSIZIONE DELL'ASSESTAMENTO DI BILANCIO 117

“NO ALL’UMBRIA-CORRIDOIO, RIDURRE EMISSIONI E INCIDENTALITÀ: PEDAGGIO AI TIR EXTRAREGIONALI, EX FCU PER LE MERCI” - LIBERATI (M5S): “NUOVO PIANO TRASPORTI MA PROPOSTE ANTICHE”

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SECONDA COMMISSIONE: INTERROGAZIONE DI LIBERATI E CARBONARI (M5S) SU “BLOCCO DEI LAVORI ALLA STAZIONE DI PONTE S. GIOVANNI (PG)” - ASSESSORE CHIANELLA RISPONDE “CANTIERE FERMO PER DIFFICOLTÀ DELL'APPALTATORE” SECONDA COMMISSIONE: “VALORIZZAZIONE FCU E AEROPORTO, MESSA IN SICUREZZA E45, INTERVENTI SUL NODO DI PERUGIA. PUNTARE SU SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE” – IL DIBATTITO SUL PIANO REGIONALE TRASPORTI

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“10 PUNTI ESSENZIALI PER IL PIANO REGIONALE” - LE PROPOSTE DI RICCI (PORTAVOCE CENTRODESTRA E CIVICHE) SU “UN ATTO FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO DELLA REGIONE” “INDISCREZIONI SUL TAGLIO DI 80 TRENI INTERCITY SULLE TRATTE PER ROMA E FIRENZE” - NEVI (FI) ANNUNCIA INTERROGAZIONE URGENTE ALLA GIUNTA

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AEROPORTO SAN FRANCESCO: “CHIARIRE DISAGI A PASSEGGERI DEL 18 AGOSTO” INTERROGAZIONE DI SQUARTA (FDI). ASSESSORE CHIANELLA: “FLUSSI IN AUMENTO. SCALO PUÒ DIVENTARE RIFERIMENTO NAZIONALE”

Turismo 122

“UNA CABINA DI REGIA MULTIMEDIALE COINVOLGENDO L'UNIVERSITÀ. ATTIVARE OSSERVATORIO PERMANENTE E PROMOZIONE UNITARIA” - RICCI (PORTAVOCE CD E CIVICHE) ANNUNCIA MOZIONE

Urbanistica/edilizia 123

“RITARDI NEL PASSAGGIO DA PROVINCE A REGIONE DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA E CONTROLLO SU COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA” - UNA INTERROGAZIONE URGENTE DEL GRUPPO CONSILIARE LEGA NORD

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AFFARI ISTITUZIONALI

LAVORI D'AULA (3): “INSUSSISTENZA DI CAUSE DI INELEGGIBILITÀ O INCOMPATIBILITÀ PER PRESIDENTE E CONSIGLIERI” L'ASSEMBLEA CONVALIDA L'ELEZIONE Perugia, 3 settembre 2015 – L'Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato, con 19 voti favorevoli e l'astensione dei due consiglieri del Movimento 5 stelle, l'atto amministrativo di convalida dell'elezione dei consiglieri regionali, avendo verificato l'insussistenza di cause di ineleggibilità o condizioni di incompatibilità, ai sensi del Regolamento interno. Non sussistono dunque cause di ineleggibilità o condizioni di incompatibilità relativamente al presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini e ai consiglieri regionali Luca Barberini Luca, Eros Brega, Maria Grazia Carbonari, Fernanda Cecchini, Gianfranco Chiacchieroni, Sergio De Vincenzi, Emanuele Fiorini, Marco Vinicio Guasticchi, Giacomo Leonelli, Liberati Andrea, Valerio Mancini, Raffaele Nevi, Fabio Paparelli, Donatella Porzi, Silvano Rometti, Attilio Solinas, Andrea Smacchi e Marco Squarta. Su questo atto è intervenuto Andrea Liberati (M5s): “Sarebbe auspicabile per il futuro, entro il termine più breve possibile, avere contezza delle posizioni individuali. Nel chiedere quindi massima trasparenza, invitiamo questa Assemblea a pubblicare tutto on line, come stanno facendo altre Regioni”. LAVORI D'AULA (4): L'ASSEMBLEA ELEGGE COMPONENTI DI COLLEGI SINDACALI E DEI REVISORI DEI CONTI DI CONSORZI E FONDAZIONI Perugia, 3 settembre 2015 – L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha eletto, durante la seduta di oggi, i componenti si spettanza regionale del Collegio sindacale del consorzio di produttori agricoli della provincia di Perugia per la difesa delle colture intensive, del Collegio dei revisori dei conti della fondazione di partecipazione Umbria jazz, del Collegio sindacale di Sviluppumbria, del Collegio sindacale della società 3A Parco tecnologico agroalimentare dell'Umbria e del Collegio dei revisori dei conti dell'azienda speciale Promocamera-Perugia. Nel Collegio sindacale del consorzio di produttori agricoli della provincia di Perugia per la difesa delle colture intensive è stata eletta: Loredana Tosti (12 voti). Nel Collegio dei revisori dei conti della fondazione di partecipazione Umbria jazz sono stati nominati: Giuseppe Innamorati (12 voti, presidente) e Laura Piazzoli (6 voti, componente). Nel Collegio sindacale di Sviluppumbria sono stati eletti: componenti effettivi Massimo Pannacci (12 voti, presidente), Fabrizio Vagnetti (6 voti, componente effettivo), Alessandro Fedeli (12 voti, supplente). Nel Collegio sindacale della società 3A Parco tecnologico agroalimentare dell'Umbria è stato eletto: Alessandra Paolantoni (12 voti, presidente). Nel Collegio dei revisori dei conti dell'azienda speciale Promocamera-Perugia sono stati eletti:

Giuseppe Siciliano (12 voti, componente effettivo) e Gianluca Gianbenedetti (9 voti, supplente). MORTE DANTE CILIANI: “GRANDE PROFESSIONISTA E UOMO DI STRAORDINARIA UMANITÀ” - IL CORDOGLIO DI GUASTICCHI (PD) Perugia, 14 settembre 2015 - “Cordoglio e vicinanza alla famiglia e ai giornalisti umbri per la scomparsa di Dante Ciliani, un grande professionista e un uomo di straordinaria umanità. Il mio tesserino di giornalista porta la sua firma. Sono onorato di custodirla per sempre fra i ricordi più cari”. Così il consigliere regionale del PD Marco Vinicio Guasticchi (vicepresidente dell'Assemblea legislativa) che ricorda il presidente dell'Ordine dei giornalisti dell'Umbria prematuramente scomparso ieri. MORTE DANTE CILIANI: “GRAZIE DANTE, UMANO FRATELLO DI QUESTO MONDO” - IL RICORDO DI LIBERATI (M5S) Perugia, 14 settembre 2015 – Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, così ricorda Dante Ciliani, presidente dell'Ordine dei giornalisti dell'Umbria, prematuramente scomparso ieri: “'Ecco don Quijote!': incrociato per le vie della città, con un sorriso sincero mi salutava. Conobbi personalmente Dante Ciliani poco più di un lustro fa. Era l'ultimo giorno dell'anno, una mattina gelida, dal colore metallico: mi aveva invitato in redazione a Terni per analizzare a quattr'occhi un pezzo di cronaca che a me interessava particolarmente. E in quell'occasione – ricorda Liberati - finimmo subito per parlare di tutto; io gli espressi la mia motivazione nel voler cambiare le cose. Lui, nell'età della maturità, attraversando la stagione del disincanto, credeva possibili soltanto lievi avanzamenti, senza sconvolgimenti di un sistema ormai ossificato. L'Italia di cinque anni era già in piena regressione, un Paese dal fiato sempre più corto: Dante continuava nondimeno a raccoglierne mille sfumature in un autorevole tratto di penna, non di rado ironico. Ci rivedemmo a Perugia appena qualche mese dopo, nella mitezza della primavera: mi esaminò per il 'patentino' da pubblicista, indulgendo sulle mie sbavature. Proseguivo frattanto a mostrarmi ingenuo sognatore: e lui non mancava di farmelo fraternamente rilevare. E se nel tempo acquisivo punti di concretezza, per lui sono restato il 'don Quijote' di sempre. Oggi ripenso al fatto che Dante, di me, aveva capito ben più di quanto sapessi io stesso: infatti, con quell'appropriato appellativo, Dante ispirò un'autentica via all'esistenza, caricando di esotiche suggestioni una propensione al servizio. E allora grazie Dante – conclude Liberati -, umano fratello di questo mondo. Alla sera della vita ricorderò certi palpiti: uno di quelli cruciali, all'alba dei

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AFFARI ISTITUZIONALI

miei 30 anni, ebbe proprio il tuo nome. Sentite condoglianze alla famiglia”. MORTE DANTE CILIANI: "UN PROFESSIONISTA DELL’INFORMAZIONE, ATTENTO E APPASSIONATO. DA SEMPRE IMPEGNATO NELLA TUTELA E QUALIFICAZIONE DELLA PROFESSIONE GIORNALISTICA” – IL CORDOGLIO DELLA PRESIDENTE DONATELLA PORZI Perugia, 13 settembre 2015 - La presidente Donatella Porzi, anche a nome dell’Assemblea legislativa dell’Umbria esprime “profondo cordoglio e affettuosa vicinanza alla famiglia e ai giornalisti umbri per la prematura scomparsa di Dante Ciliani, presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria. La nostra Istituzione rende omaggio ad un professionista dell’informazione attento e appassionato, che in questi anni ha espresso il suo generoso e autorevole impegno anche nelle associazioni di categoria dei giornalisti, per tutelare e qualificare sempre più una professione che costituisce una funzione essenziale nella vita democratica della nostra comunità civile ”. APERTURA ANNO SCOLASTICO: “UNA BUONA SCUOLA HA BISOGNO DI MURA SOLIDE, CONTRATTI STABILI E ALUNNI CURIOSI” LA PRESIDENTE PORZI IN VISITA AGLI ISTITUTI COMPRENSIVI DI MONTEFALCO E CASTEL RITALDI Perugia, 14 settembre 2015 – La presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi, ha visitato questa mattina la scuola secondaria di primo grado dell'istituto comprensivo di Montefalco e la primaria dell'istituto comprensivo di Castel Ritaldi. Nel primo plesso scolastico sono stati eseguiti durante l'estate importanti lavori di efficientamento energetico che porteranno ad una riduzione dei consumi elettrici mentre nel secondo c'è stata l'inaugurazione di una sede temporanea in attesa del ripristino, grazie ad importanti finanziamenti nazionali e regionali, della vecchia struttura, destinata a diventare una “cittadella della scuola”. Portando il saluto dell'Assemblea di Palazzo Cesaroni agli studenti, che da questa mattina sono tornati sui banchi, la presidente Porzi ha evidenziato che “tutti devono concorrere alla realizzazione di una 'buona scuola', un obiettivo che l'attuale difficile situazione sembra ostacolare, ma che proprio per questo va perseguito con ancora maggior impegno”. “La scelta di due istituti oggetto di interventi di riqualificazione - ha sottolineato la presidente – rappresenta un segnale ed ha il valore simbolico di un augurio per un anno scolastico florido e ricco di stimoli, per un mondo dell'istruzione che possa rilanciarsi nelle strutture così come nello spirito di sacrificio e didattico. E anche per la politica regionale, che deve saper cogliere i piccoli simboli di una ripresa che non può essere solo economica, ma anche morale e culturale”.

Donatella Porzi ha infine voluto ricordare che “una buona scuola si basa su contratti di lavoro stabili e su altrettanto stabili edifici scolastici, che possano essere il migliore contenitore per i sogni, le ambizioni e la necessità di apprendimento degli studenti a cui auguro di trascorrere su quei banchi momenti sì faticosi, ma anche capaci di costruire, nella giovialità, la formazione che li porterà ad essere cittadini consapevoli e autorevoli 'ambasciatori' dell'Umbria”. LAVORI D'AULA (1): IN APERTURA DEI LAVORI L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA OSSERVA UN MINUTO DI SILENZIO IN MEMORIA DI EDOARDO GOBBINI E DANTE CILIANI Perugia, 15 settembre 2015 – La presidente dell'Assemblea legislativa, Donatella Porzi, ha aperto i lavori odierni dell'Aula chiedendo un minuto di silenzio “in ricordo di due figure importanti per l'Umbria che sono venute recentemente a mancare: Edoardo Gobbini e Dante Ciliani”. “L'ex consigliere regionale Edoardo Gobbini – ha ricordato la presidente - dal 1995 al 2005 ha partecipato ai lavori di questa Assemblea, dedicando tutta la sua vita all'impegno politico e amministrativo prima nel Pci e poi nel Partito democratico, di cui era dirigente regionale. Un uomo umile, generoso e sempre disponibile, che ha reso fino all'ultimo dei suoi giorni una testimonianza politica e umana di alto rilievo. E giusto questa mattina si sono celebrati i funerali di Dante Ciliani, presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria. Un'altra prematura scomparsa – ha concluso che ci ha privato di un professionista dell’informazione attento e appassionato, sempre impegnato a qualificare una professione che costituisce una funzione essenziale nella vita democratica della nostra comunità civile”. MORTE GIUSEPPE PANNACCI: “UN AMMINISTRATORE DI GRANDE SERIETÀ E LUNGIMIRANZA. PUNTO DI RIFERIMENTO STORICO DELLA SINISTRA UMBRA” - IL CORDOGLIO DEL VICEPRESIDENTE GUASTICCHI Perugia, 18 settembre 2015 - “Giuseppe Pannacci indimenticato sindaco di Città di Castello, amministratore pubblico di grande serietà e lungimiranza politica, punto di riferimento storico della sinistra umbra e non solo lascia un vuoto incolmabile in quanti hanno avuto l’onore e il piacere di conoscerlo. Il suo impegno, la sua attività istituzionale e politica al servizio delle comunità locali, la sua rara capacità di dialogo e confronto rimarrà per sempre in tutti noi.” Lo dichiara il vice-presidente dell’Assemblea legislativa dell'Umbria, Marco Vinicio Guasticchi, che si unisce al cordoglio per la scomparsa dell’ex sindaco di Città di Castello. “Sindaco per antonomasia, Pino Pannacci ha interpretato – aggiunge Guasticchi quel ruolo fondamentale di rappresentante di una comunità, dei cittadini che ha amministrato con

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AFFARI ISTITUZIONALI

passione politica, capacità e lungimiranza che rimarrà per sempre vivo e sarà un modello di riferimento anche per tutti coloro che a vari livelli istituzionali saranno chiamati a svolgerlo”. AFFARI ISTITUZIONALI: LA PRESIDENTE PORZI HA INCONTRATO A PALAZZO CESARONI IL GENERALE DEI CARABINIERI BOCCACCIO Perugia, 22 settembre 2015 - La presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi, ha incontrato oggi il generale dei Carabinieri Roberto Boccaccio. Il Comandante della Legione Umbria si è recato a Palazzo Cesaroni per un saluto istituzionale alla Presidente, visto che è in procinto di lasciare il comando regionale per altri incarichi.

dito la centralità dell'Assemblea legislativa: “è ovvio – ha aggiunto - che le contingenze politicoistituzionali possono produrre delle eccezioni che, come nel caso di oggi, obbligano rappresentanti dell'Esecutivo o dell'Assemblea ad essere presenti in altri contesti istituzionali per adempiere ai propri compiti di rappresentanza. Ma deve trattarsi appunto di eccezioni, per far sì che l'Assemblea legislativa possa programmare e svolgere in maniera proficua i propri compiti. Detto questo – ha proseguito Porzi -, ritengo che sia inopportuno, come è stato fatto, entrare nel merito della pertinenza istituzionale degli impegni che chiamano in altre sedi i componenti dell'Esecutivo o dell'Assemblea: ciò non si giustifica neanche nell'ambito del pur legittimo e duro confronto politico. Auspico piuttosto – ha concluso - l'impegno di tutti a garantire con la loro presenza la complessa attività della nostra istituzione”.

LAVORI D'AULA (1): “L'ASSENZA DI ALCUNI RAPPRESENTANTI DELL'ESECUTIVO E DELL'ASSEMBLEA GIUSTIFICATA DA IMPEGNI ISTITUZIONALI” - LE COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENTE PORZI IN APERTURA DI SEDUTA La presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi, in apertura di seduta ha affrontato nelle sue comunicazioni alcune questioni relative all'assenza nella riunione odierna di alcuni rappresentanti dell'Esecutivo e dell'Assemblea, causata da altri impegni istituzionali. Perugia, 29 settembre 2015 – In apertura di seduta la presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi, ha affrontato nelle sue comunicazioni alcune questioni relative all'assenza nella riunione odierna di alcuni rappresentanti dell'Esecutivo e dell'Assemblea, causata da altri impegni istituzionali. “La presidente della Giunta regionale – ha detto Porzi -, nella lettera con cui mi informava che nella giornata odierna sia lei che il vicepresidente Paparelli non avrebbero potuto essere presenti in Aula, chiedeva anche la cortesia di rinviare la seduta, per avere la possibilità di poter partecipare alla discussione degli atti oggi all’ordine del giorno. Ho posto quindi la questione alla Conferenza dei presidenti di gruppo riunita ieri. Nel corso della discussione, da parte dei rappresentanti dei gruppi di opposizione, è stata posta la necessità di non rinviare la seduta per poter avere anche la possibilità di approvare l’atto relativo alla richiesta di referendum in materia di ricerca di idrocarburi. Una possibilità peraltro abbastanza remota – ha spiegato -, visto che la Commissione non ha ancora licenziato l’atto, condizione necessaria per la trattazione in Aula ancorché in forma d’urgenza. Ascoltate quindi le varie posizioni dei gruppi consiliari ho deciso di mantenere la convocazione odierna, perché non si profilasse nemmeno l'ombra del sospetto che questa presidenza volesse in qualche modo conculcare il diritto dell'Assemblea di pronunziarsi su un atto di sua legittima competenza”. La presidente Porzi ha quindi riba-

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AGRICOLTURA

DANNI FAUNA SELVATICA: “SITUAZIONE PREOCCUPANTE, NECESSARIO CONFRONTO CON ATC E ASSOCIAZIONI VENATORIE” NEVI (FI) CHIEDE ATTIVAZIONE II COMMISSIONE E FONDI PER CONTENERE IL FENOMENO Perugia, 16 settembre 2015 - “Alla luce dei recenti e preoccupanti avvenimenti registratisi in Valnerina, in cui diversi lupi si sono avvicinati ai centri abitati e hanno attaccato dei cani, si rende quantomai urgente affrontare il problema derivante dai danni da fauna selvatica”. Lo rileva il consigliere regionale Raffaele Nevi (capogruppo di Forza Italia a Palazzo Cesaroni) ricordando che “su questo tema, già nella passata legislatura, è stata approvata una proposta di risoluzione sugli interventi di prevenzione dei danni, prevedendo una serie di precise misure e il potenziamento del coordinamento fra i diversi soggetti interessati alla gestione faunistica”. Per Nevi è però evidente “che c'è ancora molto da fare affinché si ponga fine all'incertezza normativa e soprattutto dei fondi regionali per gli Ambiti territoriali di caccia (Atc) e non si penalizzino ancora gli agricoltori. Chiederò pertanto, in previsione dell'assestamento di bilancio, adeguati interventi per porre mano al problema e chiederò al presidente della II commissione la convocazione di un'audizione con i presidenti degli Atc e con le associazioni venatorie per tracciare un quadro chiaro della situazione, che appare, anche ai protagonisti del settore, molto preoccupante”.

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RIFIUTI: “NO A NUOVI TERMOVALORIZZATORI O ULTERIORI CARICHI DESTINATI A INCENERIMENTO. SÌ A PROGETTO ENERGETICO ALTERNATIVO” - GRUPPO LEGA NORD ANNUNCIA MOZIONE SOTTOSCRITTA INSIEME COALIZIONE CD E CIVICHE Il gruppo consiliare della Lega Nord (Fiorini e Mancini), esprime netta contrarietà alla realizzazione di un nuovo inceneritore a Terni e all'aumento del “carico” destinato all'incenerimento, e auspicano l'apertura di una “nuova fase che preveda l'abbandono graduale e totale della pratica della combustione di rifiuti e lo studio di un progetto energetico regionale alternativo”. Su questi temi, Fiorini e Mancini, annunciano la presentazione di una mozione insieme ai consiglieri della coalizione di centro destra e civiche. Perugia, 2 settembre 2015 - “La Lega Umbria dice 'no' a un nuovo inceneritore a Terni e 'no' a ulteriori carichi destinati all'incenerimento. Auspichiamo l'apertura di una nuova fase che preveda l'abbandono graduale e totale della pratica della combustione dei rifiuti e lo studio di un progetto energetico regionale alternativo, mirato al rispetto dell'ambiente, della salute dei cittadini e in grado di offrire anche occasioni di sviluppo economico e occupazionale”. Questa la posizione del gruppo della Lega Nord dell'Assemblea legislativa dell'Umbria in una nota firmata dal capogruppo Emanuele Fiorini e dal consigliere Valerio Mancini. Gli esponenti della Lega rilevano inoltre che dietro “l'affare” dei rifiuti, “come dimostrato anche dalle recenti indagini della Magistratura, si possono nascondere interessi economici riconducibili a organizzazioni criminali, cooperative legate alla mafia, interessi personali e una non sempre chiara definizione della tipologia di materiale destinato all'incenerimento, (non vorremmo venisse bruciato qualcosa di tossico o pericoloso). Senza contare poi – aggiungono- il disastroso impatto ambientale e l'alta percentuale di morti legate all'inquinamento e provocate da questi ingombranti 'mostri' del passato”. “A tal fine – concludono Fiorini e Mancini - la Lega Nord Umbria, insieme agli altri consiglieri del centro destra e liste civiche dell'Assemblea legislativa, ha sottoscritto una mozione che impegna la Giunta regionale ad adottare iniziative volte a evitare la realizzazione, prevista dal Governo nazionale, di un nuovo inceneritore nel territorio regionale e, nel contempo, alla redazione di un progetto energetico alternativo e innovativo per l'Umbria”. DISCARICA ORVIETO: “LA POLITICA DEVE AZZERARE TUTTO E RIPENSARE LA DESTINAZIONE DEL SITO” - NOTA DI FIORINI (LEGA NORD) Il capogruppo regionale della Lega Nord, Emauele Fiorini, interviene sulla discarica Le Crete di Orvieto e chiede di “ridefinirne il futuro”. Per

Fiorini “la politica deve azzerare quanto fatto fino ad ora, ripensare la destinazione del sito, impostare un confronto che guardi alla salute dei cittadini e alla salvaguardia ambientale e non più al mero interesse economico”. Perugia, 7 settembre 2015 - “Livelli di mercurio ben oltre il consentito, l’ombra della camorra e di mafia capitale, un impatto ambientale che definire disastroso è dire poco. Mai come oggi si sente la necessità di ridefinire il futuro della discarica 'Le Crete' di Orvieto”. Lo dichiara il capogruppo regionale della Legga Nord, Emanuele Fiorini, per il quale “è arrivato il momento di azzerare quanto fatto fino ad ora, dimenticare l’apertura del terzo calanco e impostare un confronto, ad ogni livello politico e istituzionale, che preveda lo sviluppo di un percorso il cui fine ultimo guardi alla salute dei cittadini e alla salvaguardia ambientale e non più al mero interesse economico”. Secondo Fiorini “non è più tempo dei rinvii, dei segreti, degli accordi sottobanco presi in un caldo e anonimo pomeriggio di agosto: i cittadini orvietani sono stanchi di essere presi in giro e vogliono risposte serie. Il comune di Orvieto e la Giunta regionale non possono più sottrarsi alla verità. Quella verità scomoda che ha visto la discarica Le Crete balzare agli onori della cronaca solo per nefaste vicende legate ad inquinamento, organizzazioni criminali e aule di tribunale”. “La storia – ricorda Fiorini - è lunga. Ci limiteremo a citare alcune delle vicende più vergognose e inquietanti che l’hanno caratterizzata negli ultimi 20 anni. Tra il 1997 e il 1998 un violento evento atmosferico liberò liquami e detriti che finirono diretti nel fiume Paglia. Dal 2001 abbiamo assistito allo scandalo campano di strani sversamenti notturni nella seconda discarica (da poco aperta) e più volte denunciati dai cittadini orvietani. La mano lunga della camorra e gli strani rapporti OrvietoNapoli hanno portato in Umbria oltre 60 mila tonnellate di rifiuti (tre volte il quantitativo previsto da precedenti accordi) di dubbia provenienza e consistenza. Inchieste, processi e aule di tribunale si sono aperte più volte per funzionari e dirigenti Sao, gestore della discarica, esponenti comunali e regionali, tutti indagati per abusi, e reati ambientali, poi prosciolti per decorrenza dei termini”. “Negli anni più recenti – prosegue il capogruppo della Lega - la gestione dei rifiuti in Umbria, ad appannaggio della Ati, è stata appaltata ad alcune aziende umbre e laziali. Tra queste la Cosp-Tecno Service, azienda citata nelle indagini di mafia capitale per la relazione con le cooperative di uno degli indagati. Lo scandalo di mafia capitale non ha fermato lo scandalo orvietano che ancora oggi vede personaggi di dubbia identità morale spingere per l’apertura del terzo calanco della discarica, accordi pluriennali che mirano all’ampliamento del sito e con la Regione che si volta dall’altra parte facendo finta di niente. Arrivando fino all’anno corrente, dove dalla stessa Sao e dall’Arpa, vengono rilevati elevati livelli di mercurio nel suolo e sedimenti nei pressi del fiume Paglia. Il comune di Orvieto fa finta di

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niente, ancora una volta, e permette lo scempio del proprio territorio mettendo a rischio la salute dei cittadini”. “Per la Lega Nord – continua Fiorini - è arrivato il momento di dire basta. La politica deve sedersi intorno ad un tavolo e fare chiarezza sul reale potenziale inquinante della discarica. Bisogna disporre nuove e più approfondite analisi in relazione al suolo dell’area circostante e i sedimenti del fiume Paglia. Bisogna opporsi ad ogni tentativo di ampliare il sito, rivedere gli accordi presi, agire nella più totale trasparenza ed allontanare immediatamente ogni corrotta pretesa di fare dell’Orvietano la discarica preferita delle organizzazioni criminali. Non è più tempo di voltarsi dall’altra parte. La questione va affrontata subito”.

e opportuno introdurre sistemi di radiocontrollo all’ingresso delle discariche, evitando così che, pur non ammessi, rifiuti del genere possano essere comunque introdotti, aggirando le normative, con rischi anzitutto per gli operatori e per le stesse nostre comunità”. “Molteplici attività umane – spiega Liberati - determinano un ingente accumulo di rifiuti anche di tipo radioattivo e non è comunemente noto l’ammontare annuale dei citati rifiuti nella nostra Regione; inoltre non esiste un sistema di controllo radiometrico dei rifiuti all’ingresso delle discariche umbre, a voler tacere poi delle discariche abusive che continuano a fiorire su tutta la regione in evidente assenza di un capillare controllo del territorio da parte delle autorità a ciò preposte”.

GEOTERMIA: “LA REGIONE VALUTI BENE OGNI SCELTA E ASCOLTI LE PREOCCUPAZIONI DI CITTADINI E ISTITUZIONI LOCALI” - BIANCARELLI (UPU) “PER AUTORIZZAZIONI NECESSARIO ULTERIORE APPROFONDIMENTO”

RIFIUTI: “REGIONE ORIENTATA A MANTENERE IRRISOLTO IL PROBLEMA DELLA DISCARICA DI ORVIETO” - NEVI (FI) “I TIMORI DEGLI 'AMICI DELLA TERRA' CONFERMANO LE NOSTRE DENUNCE”

Perugia, 8 settembre 2015 - “Sul progetto geotermico di Castel Giorgio sono necessari ulteriori e più approfonditi studi rispetto all'impatto ambientale e alle potenziali ricadute sul territorio. L'auspicio è che nella riunione di oggi, in programma al Mise (conferenza dei servizi), vengano affrontate con intelligenza e realismo tutte le situazioni legate al progetto”. Così il capogruppo regionale di 'Umbria più uguale', Giuseppe Biancarelli che in proposito invita la Regione ad ascoltare “l'ampio fronte del 'no' costituito sia dai cittadini dei territori interessati, umbri e laziali, sia le stesse istituzioni locali. La scelta – aggiunge – deve tenere conto di ogni particolare, a partire eventualmente dall'utilizzo delle migliori tecnologie esistenti”. “Per quanto mi riguarda – assicura in conclusione Biancarelli – continuerò a monitorare attentamente l'evolversi della situazione, con la convinzione che ogni priorità va riconosciuta alle istanze provenienti dai territori interessati a cui la politica deve garantire la massima attenzione e trasparenza”.

Perugia, 11 settembre 2015 - “I timori denunciati quest'oggi dall'Associazione 'Amici della Terra' circa l'orientamento della Regione a mantenere irrisolto il problema della discarica di Orvieto, non fanno che confermare quanto più volte da noi denunciato”. Lo scrive il capogruppo regionale di Forza Italia, Raffaele Nevi per il quale, “ancora una volta la Regione, pur di non decidere, fa melina e non è in grado di trovare soluzioni affinché si possa evitare che Orvieto diventi la pattumiera dell'Umbria. Per questo – fa sapere insieme al coordinamento provinciale di Forza Italia abbiamo indetto una conferenza stampa per lunedì 14 settembre alle ore 10 presso la Provincia di Terni per non far calare l'attenzione su questo grave problema”. Nevi ricorda anche che, “il prossimo martedì 15 settembre discuteremo nell'Assemblea legislativa la mozione delle forze del centrodestra per impegnare la Regione ad affrontare il tema della mancata chiusura del ciclo dei rifiuti senza dar luogo ad un nuovo inceneritore”.

“RISCHIO DI INTERRAMENTO MATERIALE RADIOATTIVO IN UMBRIA E QUANTITA’ DI RIFIUTI RADIOATTIVI PRODOTTI ANNUALMENTE. RADIOCONTROLLO ALL’INGRESSO DELLE DISCARICHE” - INTERROGAZIONE DI LIBERATI (M5S)

“SU GESTIONE E MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO A TERNI VOGLIAMO VEDERCI CHIARO” - FIORINI (LEGA NORD) CHIEDE ACCESSO AD ATTI AMMINISTRATIVI DEL COMUNE

Perugia, 8 settembre 2015 - Il consigliere regionale del Gruppo Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, ha presentato un'interrogazione a risposta immediata per sapere “se la Giunta regionale abbia notizia in merito all’illecito interramento in Umbria di rifiuti contenenti elementi radioattivi, comunicando inoltre quale sia l’ammontare di consimile materiale (di eventuale bassa e media attività) generato annualmente nella nostra regione, indicando infine se non ritenga necessario

Perugia, 18 settembre 2015 – Il capogruppo regionale della Lega Nord, Emanuele Fiorini, fa sapere di aver inoltrato agli uffici competente del Comune di Terni la richiesta di accesso agli atti amministrativi relativi all'affidamento del servizio di manutenzione del verde pubblico. Il capogruppo leghista spiega che tale richiesta è stata ritenuta necessaria per “fare chiarezza in merito alla situazione della gestione del verde pubblico che, ad oggi, versa in una condizione di completo degrado. Molti parchi cittadini sono abbandonati a se stessi. Erba rigogliosa cresce in ogni angolo

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della città, senza manutenzione o controllo. La questione riguarda, oltre la cura del verde pubblico che è patrimonio di ogni cittadino, anche l'aspetto economico e occupazionale. La Lega Nord Umbria, tramite l'accesso agli atti, intende quindi andare a fondo della questione, analizzando i passi compiuti dell'Amministrazione comunale di Terni dal 2011 ad oggi”. REFERENDUM “NO TRIVELLAZIONI”: SECONDA COMMISSIONE RINVIA LA DISCUSSIONE PER UN APPROFONDIMENTO DELL'ATTO RICHIESTO DAI CONSIGLIERI DEL PARTITO DEMOCRATICO La Seconda Commissione consiliare, presieduta da Giuseppe Biancarelli, ha discusso la proposta di referendum abrogativo di alcune parti dell’articolo 38 della legge 'Sblocca Italia' e di norme ad esso correlate e dell'articolo 35 del 'Decreto sviluppo'. In sintesi, si vogliono eliminare le norme che vietano alle istituzioni locali, e alle regioni per ciò che riguarda le autorizzazioni di tipo minerario, di opporsi al divieto di attività di prospezione, ricerca e coltivazione degli idrocarburi liquidi e gassosi. La Commissione, chiamata a dare il proprio parere, indispensabile per l'approdo in Aula dell'atto già nell'Assemblea di oggi, ha deciso invece, su proposta dei commissari del Partito democratico presenti, di rinviare il voto per approfondimenti della materia alla presenza di tecnici dell'assessorato regionale. Perugia, 22 settembre 2015 - La Seconda Commissione consiliare, presieduta da Giuseppe Biancarelli ha discusso la proposta relativa alla previsione di referendum abrogativo di alcune parti dell’articolo 38 della legge sblocca Italia e di norme ad esso correlate e dell'articolo 35 del decreto sviluppo. In sintesi, si vogliono eliminare le norme che vietano alle istituzioni locali, e alle regioni per ciò che riguarda le autorizzazioni di tipo minerario, di opporsi al divieto di attività di prospezione, ricerca e coltivazione degli idrocarburi liquidi e gassosi. Una scelta a cui stanno aderendo diverse Regioni italiane (l'articolo 75 della Costituzione prevede che siano almeno 5 i Consigli regionali a richiedere referendum abrogativi, totali o parziali). La Commissione, chiamata a dare il proprio parere, indispensabile per l'approdo in Aula dell'atto già nell'Assemblea di oggi, ha deciso invece, su proposta dei commissari del Partito democratico presenti, di rinviare il voto per approfondimenti della materia alla presenza di tecnici dell'assessorato regionale. Critiche sulla decisione del Partito democratico (Leonelli e Smacchi) sono giunte sia dai commissari delle opposizioni che della maggioranza (Rometti e Biancarelli), i quali hanno condizionato il loro voto favorevole al rinvio con l'impegno della Commissione e dell'Assemblea legislativa di trattare l'argomento in tempi utili (entro il 30 settembre il termine ultimo del deposito dei quesiti all’Ufficio centrale presso la Corte di Cassazione).

Giacomo Leonelli (Pd) ha sottolineato, tra l'altro che “l'Umbria non ha interessi diretti con questo tipo di problematica. Andremmo contro decisioni governative che non ci riguardano”. Silvano Rometti (Socialisti e Riformisti) ha detto di non condividere la presa di posizione del Pd, “nelle questioni ambientali – ha spiegato – il metodo è sostanza. I cittadini devono poter dire la loro su temi che li riguardano direttamente. Saremo sicuramente in minoranza rispetto alle scelte di altre Regioni”. Secondo Claudio Ricci (Portavoce centrodestra e liste civiche), “è giusto dare la parola ai cittadini prima di decidere. Il nostro auspicio è che l'atto possa essere votato dall'Assemblea in tempi utili”. Particolarmente critico Valerio Mancini (Lega nord) che si è dichiarato “basìto per la decisione del rinvio. Il referendum – ha detto – è una espressione forte della democrazia a prescindere da posizioni politiche o economiche. È una negazione dell'espressione democratica dei cittadini, ma del resto il Partito democratico non è abituato a far votare la gente”. Per Andrea Liberati (Movimento 5 Stelle), “Quanto successo negli ultimi 20 anni in Basilicata non è detto che possa accadere anche qui. La decisione di oggi pesa sulla coscienza. I destini accaduti ad altri soggetti potrebbero appartenere anche a noi. Ieri in conferenza dei capigruppo ci siamo capiti benissimo, ma poi Leonelli è andato a Roma. Sconcerta il fatto che i consiglieri del Pd non si siano parlati, a partire dalla presidente dell'Assemblea legislativa, con lo stesso capogruppo del suo partito. Auspico che in futuro non si ripetano simili situazioni”. Il presidente della Commissione Biancarelli, infine, si è detto sorpreso per la decisione del Pd rimarcando che, “con ogni probabilità, nella riunione dei capigruppo di ieri abbiamo evidentemente capito cose diverse”. QUESTION TIME (2): “VERIFICARE EVENTUALE ILLECITO INTERRAMENTO DI MATERIALE RADIOATTIVO” - INTERROGAZIONE DI LIBERATI (M5S). ASSESSORE CECCHINI: “DA ARPA NESSUNA RILEVAZIONE DI CONTAMINAZIONI” Perugia, 22 settembre 2015 - “La Giunta regionale chiarisca se ci sono notizie in merito all’illecito interramento in Umbria di rifiuti contenenti elementi radioattivi, comunicando inoltre quale sia l’ammontare di questo materiale generato annualmente nella nostra regione, indicando infine se non ritenga necessario e opportuno introdurre sistemi di radio-controllo all’ingresso delle discariche, evitando così che, pur non ammessi, rifiuti del genere possano essere comunque introdotti, aggirando le normative, con rischi anzitutto per gli operatori e per le stesse nostre comunità”. Questa la richiesta della interrogazione a risposta immediata che il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, ha illustrato durante la seduta odierna dell'Assemblea legislativa. L'assessore Fernanda Cecchini ha

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risposto evidenziando che “a noi non risultano materiali né interrati oggi né precedentemente. Dalle segnalazioni dei gestori degli impianti di smaltimento e da enti preposti alla vigilanza ambientale non risultano episodi pregressi di smaltimento di materiale radioattivo nelle discariche regionali. Ad eccezione dell’impianto di servizio per Acciai speciali a Terni, in Umbria non sono autorizzati impianti destinati allo smaltimento di rifiuti pericolosi: quelli provenienti dalle strutture sanitarie vengono smaltiti in appositi impianti fuori regione. Per quanto alla radioattività ambientale, esiste una rete regionale di monitoraggio che fa capo all'Agenzia regionale per l'ambiente. Infine, il piano di attività dell'Arpa per il 2014 e 2015 prevede l'incremento delle attività di sopralluogo su attività produttive che si occupano di commercializzazione di materiali ferrosi a rischio contaminazione”. Il consigliere Liberati ha replicato ricordando che “alla fine degli anni Duemila alcuni cittadini di Fabro hanno effettuato delle analisi sulle ceneri depositate ventitré anni prima in una zona artigianale commerciale realizzata sopra sette metri di ceneri. Un campione delle ceneri è stata ad un centro analisi di Vienna, che le ha trovate radioattive. Si tratta di 1,5 milioni di tonnellate di ceneri, su cui esigiamo che Arpa effettui i necessari monitoraggi. Ci sono diversi parametri sopra la soglia di radioattività. Dovete assolutamente intervenire. Credo che sia giunto il momento, dopo venticinque anni, di un intervento serio da parte di tutte le autorità. Ci auguriamo che episodi analoghi non siano già accaduti altrove, forse nella zona di Tavernelle”. LAVORI D'AULA (2) RIFIUTI: “NO A NUOVO INCENERITORE, ATTUAZIONE DEL PIANO REGIONALE, PROGRESSIVA CHIUSURA DELLE DISCARICHE” - SÌ A MOZIONE BIPARTISAN. ASTENUTO IL M5S, NO DI UMBRIA PIÙ UGUALE Con 18 voti favorevoli: Pd, Socialisti, 'Ricci presidente', Lega nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia, l'astensione del Movimento 5 Stelle (2) ed il voto contrario di Umbria più uguale (1), l'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato una mozione bipartisan in tema di rifiuti. L'atto, che scaturisce da una mozione presentata dalla coalizione di centro destra e liste civiche, impegna la Giunta regionale a ribadire “contrarietà alla realizzazione di nuovi impianti di incenerimento in Umbria; ad attivarsi per dare tempestiva attuazione alle previsioni del Piano regionale dei rifiuti, riferendo all'Assemblea, con cadenza trimestrale, riducendo progressivamente il conferimento nelle discariche fino alla definitiva attuazione della direttiva comunitaria in tema rifiuti, che ne prevede la chiusura”. Perugia, 22 settembre 2015 – Con 18 voti favorevoli: Pd, Socialisti, 'Ricci presidente', Lega nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia, l'astensione del Movimento 5 Stelle (2) ed il voto contrario di

Umbria più uguale (1), l'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato una mozione bipartisan in tema di rifiuti, che impegna la Giunta regionale a ribadire “contrarietà alla realizzazione di nuovi impianti di incenerimento in Umbria; ad attivarsi per dare tempestiva attuazione alle previsioni del Piano regionale dei rifiuti, riferendo all'Assemblea, con cadenza trimestrale, riducendo progressivamente il conferimento nelle discariche fino alla definitiva attuazione della direttiva comunitaria in tema rifiuti, che ne prevede la chiusura”. Nell'atto - che ha integrato un documento analogo presentato inizialmente dai consiglieri regionali del centro destra e liste civiche ed illustrato in Aula dal portavoce Claudio Ricci concordato da tutti i firmatari, si valuta “impattante e non in linea con la programmazione regionale” la decisione del governo nazionale relativa alla “possibilità di realizzazione in Umbria di un nuovo inceneritore”. L'astensione del Movimento 5 Stelle è stata spiegata dal capogruppo Andrea Liberati: “Mozione troppo timida – ha detto – perché non basta dire 'no' all'inceneritore e non spiega come ridurre il conferimento in discarica, come pure alla riconversione all’ampliamento autorizzativo e alla modifica del combustibile attualmente in uso presso gli impianti di Terni. Il Piano regionale dei rifiuti non prevede un distretto Zero Waste a valle del trattamento biologico, una filiera corta del riciclo in grado di generare centinaia di posti di lavoro”. Giuseppe Biancarelli (Upu) ha rimarcato che “non si possono affrontare argomenti di questa portata con poche righe di un documento dove tra l'altro scompaiono parole legate alla strategia di rifiuti zero. E poi non si dice nulla sul Css, sul suo utilizzo e dove potrà essere smaltito”. Interventi: CLAUDIO RICCI (Portavoce centrodestra e civiche-presentatore mozone): “EVITARE LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO INCENERITORE. PREVEDERE IMPIANTI INNOVATIVI MICRO PER SMALTIRE MATERIALI NON DIFFERENZIABILI In Italia sono attualmente in funzione 42 inceneritori, previsti altri 12 di cui uno in Umbria. Si tratta di una soluzione impattante e non in linea con le future prospettive del quadro europeo, nonché con le nuove soluzioni tecnologiche micro e/o non impattanti. A livello di direttive europee, gli inceneritori sono considerati come ultima istanza per limitare nuove cave e discariche. Il costo complessivo per tonnellata è superiore a quello connesso alla raccolta differenziata. L'Europa ci invita a mettere come priorità la riduzione dei rifiuti, così come la nostra mozione. Sulla raccolta differenziata è innegabile che la Regione ha compiuto passi importanti. I 4 Ati hanno raggiunto la media del 50,6 per cento, con l'Ati 2 che è arrivato al 60. L'impegno che chiediamo alla Giunta è di attivarsi, anche attraverso ricorsi normativi per evitare la realizzazione del nuovo inceneritore in Umbria previsto dal Governo; Sviluppi un progetto energetico alternativo da inserire negli strumenti normativi e attuativi regionali che dia priorità a: tecnologie di risparmio energetico, soluzioni per produrre meno rifiuti,

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ulteriore sviluppo di raccolta differenziata, utilizzo di sistemi rinnovabili 'puntuali' (che rendono autonomi i singoli oggetti o edifici) nonché applicazione di impianti innovativi micro (e specializzati), o sistemi non impattanti, per smaltire, trasformando anche in energia, i materiali che non si riesce a differenziare” ANDREA LIBERATI (Movimento 5 Stelle): “SULLA MOZIONE CI TROVIAMO D'ACCORDO SOLTANTO SUL PUNTO CHE DICE NO AD UN NUOVO INCENERITORE IN UMBRIA. Siamo stati noi, per primi a diffondere le notizie provenienti da fonti governative relative ai 12 inceneritori previsti dal Governo per chiudere il ciclo. Sulla mozione ci troviamo d'accordo soltanto sul punto che dice no ad un nuovo inceneritore in Umbria. Dei 42 presenti in Italia, 2 sono in provincia di Terni. Il terzo è una eventualità da scongiurare. Abbiamo livelli di recupero e riciclo del rifiuto particolarmente basso nell'Umbria meridionale (40 per cento) che vanno a cozzare con quanto previsto dal piano rifiuti. Questo significa l'allargamento delle discariche regionali, a partire da Belladanza, poi Borgogiglione e poi Orvieto. Bisogna cambiare prospettiva: no a tecnologie legate ad incenerimento e microimpianti. Nel territorio ternano c'è una grave contaminazione alimentare. Il Pcb emesso dagli impianti finisce negli alimenti. Questo è stato riscontrato in campioni di uova da allevamenti all'aperto situati nella zona di massima ricaduta degli inceneritori. Il riciclo totale è un obiettivo raggiungibile. Il Piano regionale rifiuti deve darsi come obiettivo l'85 per cento di differenziata entro il 2020. È necessario individuare soluzioni legate ad un profondo cambio di mentalità. Il nuovo piano dovrà essere dei cittadini e predisposto nel loro supremo interesse”. RAFFAELE NEVI (Forza Italia): “OGGI CONTINUA IL GRAVE PROBLEMA DELLE DISCARICHE. NO ALL'INCENERITORE LA GIUNTA COSTRUISCA PROPOSTA SERIA. Come ogni legislatura, da dieci anni a questa parte, si apre e si chiude con una discussione sui rifiuti. È un tema che ha visto il grande fallimento delle Giunte Lorenzetti e Marini. Oggi continua il grave problema delle discariche, che noi da anni continuiamo a rimarcare, perché rappresentano la maniera peggiore dello smaltimento, la più inquinante che ci possa essere. Gli 'Amici della terra' di Orvieto stanno continuando a gridare la loro rabbia per aver scambiato la loro città per la discarica dell'Umbria. Nel precedente Piano, l'allora assessore Rometti disse di arrivare al 65 per cento di differenziata nel 2012, poi aggiornò questa percentuale al 2015, ma oggi i dati parlano del 50 per cento. Dal 2010 al 2012 la Giunta regionale ha parlato di un nuovo inceneritore da costruire a Perugia, prima di cambiare versione prevedendo nuovi meccanismi per la chiusura del ciclo. Nel 2014 è stata approvata da quest'Aula una mozione a firma Locchi-Buconi in cui si prendeva in considerazione il Css (combustibile solido secondario) e l'adeguamento del piano per la chiusura del ciclo. Ma non se ne fece niente per motivi di tenuta della maggioranza. Intanto si è continuato a riempire le discariche. Arrivia-

mo così al 2015 quando la maggioranza addiviene alla opzione di produzione di Css, ma da smaltire in altre regioni. Dicemmo subito che la cosa non stava in piedi, soprattutto per motivi economici. Nel frattempo il Governo Renzi dice, ed è condivisibile, basta con le discariche. L'Italia non se lo può permettere anche perché non tollerato a livello europeo e ci stiamo pagando sanzioni. Il Governo in sostanza dice questo, di rispettare le scadenze e chiudere il ciclo senza discariche. Noi diciamo no all'inceneritore ed invitiamo la Giunta a costruire una proposta seria. Riconfermiamo la necessità di bruciare css nei cementifici. Non si può continuare a chiedere ai cittadini di incrementare continuamente la raccolta differenziata per poi confluirla in discarica. Al Governo vanno proposte soluzioni innovative per la chiusura del ciclo”. EROS BREGA (Pd): “CONFERMARE IL PIANO ADOTTATO E ACCELERARE ANCHE SU QUELLO ENERGETICO. PROVIAMO A COSTRUIRE MOZIONE CONDIVISIBILE DA TUTTI - Sono soddisfatto perché sia il centrodestra che il movimento 5 stelle sono venuti sulla posizione del Pd, quella del no a nuovi inceneritori. Nella passata legislatura abbiamo approvato le linee di indirizzo sull'adeguamento del Piano rifiuti. Non mi risulta che ci sia stata una forza politica che non le abbia votate. A Terni, nel 1997, fu deciso di fare l'impianto di Terni Ena, io ero in commissione edilizia e a Terni governava non il centrosinistra ma il sindaco Ciaurro, che decise di fare l'impianto. La posizione del Pd è chiara, smettiamola con gli allarmismi e atteniamoci ai fatti. Il punto 2 della mozione è contraddittorio: il ministro non dice di fare gli inceneritori, quindi chiediamo con forza l'attuazione del Piano, proviamo a costruire una mozione per farlo approvare rapidamente e scongiurare ulteriori evenienze. Bisogna accelerare anche sul piano energetico, in Umbria ci sono molte aziende energivore e sarebbe riduttivo legarsi solo alla questione rifiuti. Serve quindi un impegno forte di tutta l'Assemblea per far attuare il Piano. Mi auguro che chi ha presentato la mozione voglia consentire di emendarla per avere un voto da tutta l'Aula”. SILVANO ROMETTI (SeR): “NO A NUOVI INCENERITORI PERCHÉ LA SITUAZIONE È MOLTO CAMBIATA DAL 2012. CONFERMIAMO PIANIFICAZIONE REGIONALE - Nella scorsa legislatura abbiamo prodotto risultati importanti, non il 100 per cento ma abbiamo fatto passi avanti. Il conferimento in discarica è oneroso e non dà benefici, come invece il recupero energetico. Il 65 per cento di raccolta differenziata non l'ha raggiunto nessuno perché gli stessi Comuni non sono stati in grado di realizzare l'obiettivo, comunque siamo passati dal 30 al 52 per cento, cosa mai verificata, inoltre la produzione dei rifiuti è calata di molto. Ci è consentito di fare passi avanti, produrre combustibile da riutilizzare nei processi industriali, quindi abbiamo adeguato il Piano. La relativa discussione in quest'Aula fu approvata a larghissima maggioranza, anche con il voto di chi oggi si dichiara contrario. La scelta di produrre Css non deve essere rinnegata. Sa-

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rebbe come non fare nulla, invece dobbiamo mantenere la rotta e una linearità di comportamento. No, quindi, a nuovi inceneritori, e non su base ideologica, ma perché la situazione in Umbria è mutata rispetto ai dati del 2012, che sono quelli su cui si basa la previsione del Governo nazionale. L'area di Terni chiede una pianificazione avanzata ma ha una raccolta differenziata fra le più basse dell'Umbria. Confermiamo, quindi, la pianificazione che abbiamo adottato”. GIUSEPPE BIANCARELLI (Umbria più Uguale): “CONTRARI ALL'INCENERITORE DI TERNI. MA ANCHE A QUALSIASI ALTRA FORMA DI INCENERIMENTO DEI RIFIUTI. LA MOZIONE È STRUMENTALE E AMBIGUA, è la forma inappropriata per parlare di un argomento rilevantissimo. Si lascia aperta la strada, come ha suggerito più volte Nevi, alla chiusura completa del ciclo dei rifiuti, indicando i cementifici per incenerire. Nel programma della coalizione e nelle linee programmatiche della presidente la strada maestra è la strategia rifiuti zero: eliminare qualsiasi forma di incenerimento, non solo l'inceneritore di Terni. Anche perché incenerire in Umbria significa incenerire nei cementifici e in una determinata città, i cui cittadini non sono diversi da quelli di Terni. Il principio di precauzione ci dice che fino a che non è provato il contrario incenerire i rifiuti può far male. E anche il Css. E la salute dei cittadini è una variabile che sta sopra a qualsiasi argomento legato alle attività produttive”. VALERIO MANCINI (Lega Nord): “IL NOSTRO DOCUMENTO NON VUOLE NESSUN ALTRO INCENERITORE IN UMBRIA E CERCA SOLUZIONI PER PRODURRE MENO RIFIUTI. Basterebbe il titolo della mozione per avere il voto favorevole del Movimento 5 Stelle. E alla maggioranza non posso non ricordare che votando questo documento non farebbero altro che riconfermare quanto già votato in passato. Sul Css sono state sollevate preoccupazioni che non esistono. Dobbiamo anche parlare di tasse. La Tari in Umbria non è diminuita, come invece dovrebbe essere se produci meno rifiuti. Il documento invita a cercare soluzioni alternative da inserire negli strumenti della Regione per produrre meno rifiuti. E le nuove tecnologie ci danno grandi speranze per il futuro. Invito tutti a votare secondo quanto c'è scritto sulla mozione”. ASSESSORE FERNANDA CECCHINI: “L'obiettivo dello Sblocca Italia individua impianti e infrastrutture che attuino un sistema nazionale basato sull'autosufficienza, per superare le procedure di infrazione e la mancanza, in alcune aree, di corrette misure di gestione dei rifiuti. Si superano così le scelte operate dal Governo Berlusconi che ha portato all'esportazione di rifiuti tra regioni diverse. Qui siamo di fronte ad un cambio di passo che può rappresentare una opportunità. La Regione Umbria ha da sempre cercato di affrontare la tematica gestione dei rifiuti tenendo insieme un disegno e una programmazione regionale: è una Regione che non ha mai avuto problemi da risolvere nello smaltimento e nella gestione dei rifiuti, che si è posta l'obiettivo strategico di attuare la direttiva europea che per

quanto riguarda le discariche, ha incrementato e sostenuto la raccolta differenziata, con l’obiettivo di arrivare al 65 per cento. Un traguardo che però richiede la collaborazione dei cittadini e la piena volontà di Comuni e Regione di raggiungerlo. Nel 2015 abbiamo aggiustato le previsioni, anche in base alla ridotta produzione di rifiuti, con un aggiornamento che non prevede più un nuovo inceneritore ma l'adeguamento dell'impiantistica che porti ad un residuo di circa 40mila tonnellate da smaltire, come css, tramite incenerimento in accordo con le altre Regioni. Nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni contrastiamo l’attuazione della norma che prevede di superare una competenza assegnata alle Regioni nell’individuazione di questa impiantistica ma allo stesso tempo riteniamo che il ministero debba avere i numeri giusti e attuali, insieme ad una chiave di lettura e al programma della Regione per raggiungere gli obiettivi di legge. Il ministero ha già chiesto di avere ulteriori chiarimenti sulle scelte della Regione Umbria. Se l'obiettivo è quello di cui parliamo non serve un altro Piano, ma solo l'attenta attuazione di quanto previsto dal Piano rifiuti: ammodernare l'impiantistica, l'accordo con le altre Regioni, l'incremento della raccolta differenziata. Tutto ciò mentre andrà creato l'Auri (Ambito unico rifiuti e idrico) per riuscire ad arrivare ad unico gestore regionale”. LE REPLICHE CLAUDIO RICCI: “La sostanza del documento è di dire no all'ipotesi di costruire un nuovo inceneritore in Umbria. Accanto a questo bisogna operare per la riduzione della produzione dei rifiuti, alcune Regioni stanno mettendo a punto piani di azione per la riduzione dei rifiuti solidi urbani, puntando a risolvere all'origine alcuni dei problemi della filiera successiva. Complesso raggiungere il 65 percento di differenziata, soprattutto in un territorio eterogeneo come quello dell'Umbria. Ma se non si chiude il ciclo i costi per i cittadini e le imprese sono del 35 percento più alti. Quando si parla di microimpianti non si tratta di microtermovalorizzatori ma di impianti che possono produrre lo smaltimento, anche a freddo, con la pirolisi e altre tecnologie sperimentate in alcune realtà europee”. ANDREA LIBERATI (M5S): “Condivido una cosa di quanto detto da Eros Brega, ossia che il piano rifiuti dovrebbe essere visto all'interno del piano energetico. A questo proposito però dovremmo ricordarci che c'è stata recentemente una grossa speculazione nella vendita tra E.On e Garrone. Acea a Terni ha la gestione della discarica e anche dell'impianto di incenerimento. Questa azienda è una zavorra per l'intera Umbria. Dovremmo valutare la moralità di certe scelte, esterne al piano rifiuti. Ad esempio, decine di quintali di yogurt vengono gettati in discarica ogni tre giorni dalla grande distribuzione. Dovremmo dunque fermarci a riflettere sui contratti capestro che la grande distribuzione impone ai più piccoli. Il packaging è un elemento a questo punto marginale rispetto al distruggere alimenti. Le discariche abusive sono un problema vero e non c'è solo quella di Gualdo Tadino: il Wwf ne ha individuata recentemente

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una a Marmore”. Nelle dichiarazioni di voto hanno espresso la loro soddisfazione per essere giunti ad una mozione condivisa i consiglieri Eros Brega (Pd), Claudio Ricci (Portavoce centrodestra e civiche) e Silvano Rometti (Socialisti e Riformisti). MOZIONE RIFIUTI: “NO A QUALSIASI FORMA DI INCENERIMENTO. IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE E LA SALUTE DEI CITTADINI VENGONO PRIMA” - BIANCARELLI (UPU) SPIEGA PERCHÉ IN AULA HA VOTATO CONTRO Perugia, 22 settembre 2015 - “Ho votato contro la mozione perché non può risolversi in meno di dieci righe la trattazione di un argomento complesso e molto rilevante. Sono contrario a qualsiasi forma di incenerimento, a Terni come in altre città dell'Umbria, anche perché occorre dare la precedenza, soprattutto quando c'è di mezzo la salute di tutti, ad un principio di precauzione: in una regione composta da tante piccole comunità, con le relative difficoltà negli accertamenti epidemiologici dovute a campioni demografici non significativi per spiegare con certezza l'impatto della salute della popolazione, nessuno può escludere che ci siano conseguenze dannose”. Così Giuseppe Biancarelli (Upu) spiega il suo voto contrario alla mozione in tema di rifiuti approvata stamani in Aula. “Inoltre – prosegue – fino a ieri il Css poteva essere prodotto ma non incenerito, veniva inviato fuori regione. Con la mozione di oggi, invece, si apre la strada verso l'incenerimento anche in Umbria, e magari a riceverne da fuori regione. Ma nel programma della coalizione e nelle linee programmatiche della presidente la strada maestra è la strategia rifiuti zero, quella di eliminare qualsiasi forma di incenerimento, non solo l'inceneritore di Terni. Anche perché incenerire in Umbria significa incenerire nei cementifici e in una determinata città, i cui cittadini non sono diversi da quelli di Terni. E la salute dei cittadini è una variabile che sta sopra a qualsiasi argomento legato alle attività produttive”. RIFIUTI: “PATTO FI-LEGA NORD-PD CONDANNA TERNI, MA ANCHE GUBBIO” - LIBERATI (M5S): “SARANNO GLI INCENERITORI TERNANI A BRUCIARE IL CSS E I RIFIUTI UMBRI DELLO 'SBLOCCA ITALIA'” Per il consigliere regionale Andrea Liberati (M5s) la mozione sui rifiuti approvata ieri in Aula “respinge ovviamente la possibilità di costruire un nuovo inceneritore in Umbria, ma indica de facto la strada al Governo, indirizzandolo verso l’autorizzazione dei due impianti esistenti a Terni, impianti in grado di poter bruciare sin da subito i rifiuti umbri, qualora autorizzati”. Perugia, 23 settembre 2015 - “Nessuna parola per impedire che siano gli inceneritori ternani a

bruciare le 140mila tonnellate di rifiuti previste dallo 'Sblocca Italia' nella mozione votata in Aula dal centro destra a firma di Leonelli (PD), Rometti (PSI), Ricci, Mancini e Fiorini (LN), Nevi (FI), Squarta (FdI), De Vincenzi (RP). Ciò a voler tacere di quel che potrà accadere anche a Gubbio in spregio alla salute umana, a detrimento della qualità della vita di cittadini, da tempo sotto stress socio-ambientale”. Sono le parole del consigliere regionale Andrea Liberati (M5s) a commento dell'approvazione della mozione sul ciclo dei rifiuti approvata ieri dall'Assemblea legislativa dell'Umbria. Liberati, assieme ai consiglieri comunali pentastellati di Terni, Thomas De Luca, e di Gubbio, Rodolfo Rughi, sottolinea che “l’atto approvato respinge ovviamente la possibilità di costruire un nuovo inceneritore in Umbria, ma indica de facto la strada al Governo, indirizzandolo verso l’autorizzazione dei due impianti esistenti a Terni, impianti in grado di poter bruciare sin da subito i rifiuti umbri, qualora autorizzati”. “Non solo – prosegue - l’atto chiede la piena attuazione del Piano Regionale dei Rifiuti che prevede la produzione di 60mila tonnellate di combustibile solido secondario, mascherato dietro a un ridicolo no alla combustione in loco, che può essere tranquillamente aggirato grazie alla normativa in vigore che eleva il Css alla qualifica di combustibile, magari da bruciare non solo a Terni, ma anche nei cementifici di Gubbio, come a più riprese richiesto da Forza Italia. Vettore potrebbe essere il famigerato Consorzio Ecocarbon, tanto promosso dall’ex assessore Rometti, firmatario della mozione di oggi”. “Lo schema di Decreto 'Sblocca Italia' – spiega Liberati - sviluppa il calcolo del fabbisogno regionale su una previsione più che ottimistica: il 65 per cento di raccolta differenziata. Obiettivo decisamente lontano, in considerazione della gestione fallimentare della Regione e alla totale assenza di politiche Rifiuti Zero che oggi ci fanno appena rasentare il 50 per cento, con ampie aree dell'Umbria sotto al 40 per cento di differenziata. Bisognerebbe chiedersi come mai, da troppo tempo, nella piccola Umbria non riesca a decollare un servizio in mano prevalentemente a società multiservizi, a imprese a capitale misto pubblicoprivato, a grandi cooperative. Un non-servizio che cittadini e imprese comunque pagano lautamente per decine di milioni ogni anno, con costi ambientali e sanitari aggiuntivi ancora da calcolare”. Infine: “nella Conferenza dei servizi riguardante l’inceneritore Aria SpA di Terni, ACEA ha dichiarato che la capacità dell’impianto si attesta a 140mila tonnellate. Il teatrino sembra ormai ben posizionato: anche qualora dovessero essere bloccate le autorizzazioni per Terni Biomassa, circa 30-40mila tonnellate di capienza, la sola Terni potrebbe rispondere totalmente al fabbisogno regionale. Si permetterebbe così alla Marini e a Di Girolamo – conclude Liberati - di sbandierare un ALT di facciata alla riaccensione del secondo inceneritore, condannando però la città dell'acciaio a essere camino unico dell’Umbria per il prossimo secolo, con Gubbio a ruota. Sem-

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pre che questo Governo non vada ulteriormente avanti, riuscendo poi nell'intento di accendere un ulteriore impianto altrove per bruciare pure i rifiuti di fuori regione”. “CRITICHE IMPROBABILI ALLA MOZIONE CONTRO IL NUOVO INCENERITORE” - RICCI (PORTAVOCE CENTRODESTRA E LISTE CIVICHE) SULL'ATTO APPROVATO IERI DALL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA Perugia, 24 settembre 2015 - “Considero improbabili, per usare un termine elegante, le critiche verso una mozione che dice con chiarezza no al nuovo inceneritore in Umbria e sì alla graduale diminuzione sino a zero dei rifiuti in discarica. Per il resto si chiede solo l'attuazione del piano dei rifiuti, con sistemi non inquinati, per chiudere il ciclo ed evitare che sorgano molti problemi ed emergano costi aggiuntivi”. Lo dichiara Claudio Ricci (portavoce centro destra e liste civiche) commentando l'esito dei lavori dell'Assemblea legislativa. Secondo Ricci “chi, per ottenere qualche titolo sui quotidiani rimanendo sempre neutro e astenendosi, vuole infondere sospetti virtuali non otterrà risultati: le persone sono molto più attente di quanto ognuno di noi pensa. Infine – conclude Ricci - per essere una alternativa al governo regionale occorre dimostrate capacità progettuali alternative e non solo avanzare critiche strumentali”. “QUESTIONE RIFIUTI E INCENERIMENTO, I NOSTRI PUNTI IRRINUNCIABILI” - LIBERATI (M5S) RISPONDE A RICCI Il consigliere regionale Andrea Liberati (M5s) ribadisce i “punti irrinunciabili” in materia di rifiuti e incenerimento, e risponde alle affermazioni di Claudio Ricci circa il comportamento delle opposizioni a Palazzo Cesaroni. Liberati dice che il M5S “si batte per una nuova progettualità nell’ambito della gestione del ciclo dei rifiuti e propone alternative concrete molto spesso ignorate da chi ne sia effettivamente chiamato all'attuazione” . Perugia, 24 settembre 2015 - “Nella seduta di martedì scorso abbiamo presentato i nostri emendamenti in materia di gestione dei rifiuti, ma non sono stati nemmeno presi in considerazione. Al portavoce del centrodestra desidero sommessamente segnalare che il M5S 'non resta sempre neutro', né si comporta in modo 'strumentale', ma è disponibile a votare altrui proposte quando esse siano ragionevolmente chiare, a beneficio di tutti gli umbri. Lo abbiamo già fatto. Il M5S ha già espresso alcuni 'sì' alle proposte di altri gruppi politici dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, così come accade nei Comuni e a Roma, quando le medesime rappresentino iniziative intellegibili e condivisibili”: il consigliere regionale Andrea Liberati (M5s) ribadisce i “punti irrinunciabili” in

materia di rifiuti e incenerimento, e risponde alle affermazioni di Claudio Ricci circa il comportamento delle opposizioni a Palazzo Cesaroni. “Sin dalla sua nascita – spiega Liberati - il M5S si batte per una nuova progettualità nell’ambito della gestione del ciclo dei rifiuti e propone alternative concrete molto spesso ignorate da chi ne sia effettivamente chiamato all'attuazione. Concetti come strategia 'rifiuti zero': si esclude qualsiasi forma di incenerimento, un approccio primitivo. E diciamo 'no' quindi anche a soluzioni che passino attraverso l’incenerimento di combustibile solido secondario (CSS). Il rifiuto è una risorsa da cui trarre effettivo valore attraverso il riciclo totale, con la costruzione di una nuova filiera, volano di un'economia del futuro in grado di creare centinaia di posti di lavoro. Obiettivi raggiungibili tramite l’adozione della tariffazione puntuale, che porterebbe i cittadini a pagare solo per la frazione di rifiuti indifferenziati prodotti. Questa è, sinteticamente, la visione che, da anni, indica il M5S relativamente alla gestione dei rifiuti”. “Questa è – aggiunge - la proposta che il M5S ha illustrato ai gruppi dell’Assemblea Legislativa nella seduta del 22 settembre. In quella sede i nostri emendamenti non sono però stati nemmeno presi in considerazione. Si è preferito approvare una mozione di poche righe che propone obiettivi sì meritevoli, ma scontati, come l’impedire la costruzione di un nuovo inceneritore: infatti, allo stato, non si prospetta alcun percorso su come affrontare il problema. Non ci sono soluzioni, lasciando di fatto la situazione così com’è: nulla impedisce, proprio secondo l’attuale Piano dei rifiuti, di bruciare il CSS negli impianti più volte citati presenti a Terni e a Gubbio. E questo andrebbe detto, scritto e sistematicamente verificato – conclude Liberati - proprio per difendere la salute umana delle comunità interessate”. ACQUE MINERALI: “NO ASSERVIMENTO DELL'UMBRIA ALLE MULTINAZIONALI” - NOTA DI LIBERATI E CARBONARI (M5S) “BASTA SVENDERE LE CONCESSIONI” I consiglieri del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, questa mattina si sono recati in Regione per “chiedere chiarimenti sulle concessioni idriche a favore di Rocchetta”. Per i consiglieri del M5S “bisogna dire basta all'atteggiamento della politica umbra subordinato e reverenziale nei confronti della multinazionale” perché è “necessario un forte aumento dei canoni concessori, specie nei confronti di multinazionali capaci di spendere decine di milioni in pubblicità, senza nulla restituire al territorio”. Perugia, 25 settembre 2015 - “La Regione svende le acque minerali. Basta con l'asservimento dell'Umbria alle multinazionali”. Così i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari. “Questa mattina scrivono Liberati e Carbonari in una nota firmata

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anche dal consigliere comunale di Gualdo Tadino, Stefania Troiani – ci siamo presentati senza appuntamento, insieme ai rappresentanti di alcune associazioni ambientaliste, presso il dirigente del Servizio Risorse idriche della Regione Umbria per chiedere l'esibizione di documenti e per sottoporre direttamente alcune istanze di lunga data, ottenendo informazioni relativamente alle concessioni idriche a favore di Rocchetta SpA”. “Il quadro emerso durante l’incontro – spiegano i consiglieri del M5S - conferma l’atteggiamento subordinato e reverenziale della politica della Regione nei confronti della multinazionale che, capace di spendere in marketing e pubblicità cifre non lontane dai 50 milioni di euro ogni anno, ha versato nelle casse regionali la risibile somma di 400mila euro di canone annuo per il 2014. Ovvero un euro al metro cubo di acqua emunta. Di questo importo medio annuale, in oltre 20 anni, è stato poi investito sul territorio di Gualdo Tadino l'esiguo ammontare di 16mila euro. Nonostante la concessione scada nel 2022, l’istanza di proroga della concessione a favore di Rocchetta SpA è stata presentata da tempo: in realtà si tratta di una richiesta per ulteriori emungimenti, passando dai 16-17 litri al secondo attuali ai 40 litri al secondo, e questo nonostante la situazione delle falde in loco già sia oggettivamente molto grave”. “È necessario – proseguono Carbonari e Liberati - cambiare completamente paradigma, ristabilendo le corrette priorità, dando rilievo agli aspetti etici ed ambientali rispetto a quelli economico-finanziari, che finora l’hanno fatta da padroni, mercificando la nostra risorsa, privatizzata e sfruttata in modo altamente intensivo. Il M5S non sarà complice di ulteriori saccheggi e metterà in atto tutte le iniziative possibili e previste dalla legge per contrastare l’ennesima devastazione del territorio, fermando questa logica sconsiderata di mercificazione selvaggia del bene comune per eccellenza. L'acqua – concludono - è un bene non delocalizzabile: nessuno, specie in Regione, brandisca pertanto il ricatto occupazionale a fronte del necessario e forte aumento dei canoni concessori, specie nei confronti di multinazionali capaci di spendere decine di milioni in pubblicità, senza nulla restituire al territorio, oggetto di una depredazione senza fine”. RIFIUTI: “NASCE L'AURI MA È L'ATI 1 CHE BANDISCE L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI PER I PROSSIMI 15 ANNI” - PER SQUARTA (FDI) SI TRATTA DI “UNA MOSSA QUANTOMENO INOPPORTUNA” Il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Marco Squarta, valuta “inopportuno” il bando pubblicato nello scorso luglio dall'Ati n.1 per assegnare “per i prossimi 15 anni i servizi per la gestione dei rifiuti per un importo di 300 milioni di euro”. Squarta rileva che tutto questo avviene mentre, proprio a settembre, è stata formalmente istitui-

ta l'Autorità umbra rifiuti e idrico, che rappresenta la scelta di superare i quattro Ati passando alla gestione unificata del settore. Perugia, 28 settembre 2015 - “Proprio in questo mese di settembre, con decreto presidenziale, è istituita l'Autorità umbra rifiuti e idrico (Auri), ma la procedura di gara per l'affidamento in concessione della gestione dei rifiuti, con bando pubblicato nel mese di agosto scorso, viene gestita dall'Ati 1. Una mossa quantomeno inopportuna, se si considera che la politica regionale ha deciso per il superamento dei quattro Ati e la gestione unificata da parte dell'Autorità unica”: sono le considerazioni del consigliere regionale Marco Squarta (FDI) sul bando a 30 giorni con scadenza 27 agosto 2015 che “assegnerà – sottolinea il consigliere - per i prossimi 15 anni i servizi per la gestione dei rifiuti per un importo di 300 milioni di euro più altri 50 milioni di servizi opzionali, relativi al solo Ati 1”. “Ragioni di opportunità – ribadisce Squarta – avrebbero dovuto sconsigliare l'accelerazione di agosto per assegnare servizi così importanti e con importi tanto elevati da parte di un ente che si ritiene ormai superato in favore della nuova Autorità Ma evidentemente l'Ati 1 ha potuto non curarsi minimamente della nuova normativa regionale che ha istituito l'Auri, che sarà operativa entro brevissimo tempo, stante il decreto presidenziale del 18 settembre scorso, e istituita proprio per gestire questo settore”. “In questo modo – prosegue – è stato blindato per 15 anni il servizio di raccolta dei rifiuti, indipendentemente da quanto avrebbe potuto decidere l'Auri al riguardo, senza contare che 'l'Ati ha il potere di chiedere al concessionario di realizzare nuovi impianti non previsti dal piano d'ambito ma consentiti dal Piano regionale dei rifiuti per un corrispettivo che verrà di volta in volta concordato fra le parti' e che nel territorio interessato sono presenti comuni importanti per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti. A questo punto è necessario fare chiarezza”.

REFERENDUM “NO TRIVELLAZIONI”: LA SECONDA COMMISSIONE SOSPENDE IL PARERE La Seconda Commissione ha sospeso il proprio parere sulla proposta di referendum abrogativo che tratta la materia relativa alla ricerca (trivellazioni) di idrocarburi e che interessa alcune parti dell’articolo 38 del decreto legge 'Sblocca Italia' (2014) e di norme ad esso correlate e dell'articolo 35 del decreto Sviluppo (2012). Sulla scelta di sospendere il parere si sono trovati d'accordo i commissari della maggioranza, mentre gli altri delle opposizioni (centrodestra e liste civiche, M5S) avrebbero voluto esprimere già in quella

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sede il loro parere positivo sullo svolgimento del referendum. Perugia, 28 settembre 2015 – La Seconda Commissione, “nonostante prese di posizione chiare da parte di tutti i commissari presenti” - come spiega il presidente Giuseppe Biancarelli - ha sospeso il proprio parere finale sulla proposta di referendum abrogativo che tratta la materia relativa alla ricerca (trivellazioni) di idrocarburi e che interessa alcune parti dell’articolo 38 del decreto legge 'Sblocca Italia' (2014) e di norme ad esso correlate e dell'articolo 35 del decreto Sviluppo (2012). La Seconda Commissione è chiamata a dare obbligatoriamente il proprio parere, propedeutico all'approvazione dell'atto da parte dell'Aula (convocata per domani, martedì 29 settembre) che, eventualmente, dovrebbe avvenire entro il prossimo 30 settembre, termine ultimo per la presentazione delle adesioni delle Regioni alla proposta di referendum. Attraverso la consultazione popolare le Regioni mirano a recuperare ruolo e competenze rispetto allo Stato che, attualmente, può disporre di autorizzare sia la prima fase della ricerca (trivellazioni) e poi, eventualmente, della concessione di coltivazione di idrocarburi (petrolio e gas naturali). Sulla scelta di sospendere il parere si sono trovati d'accordo i commissari della maggioranza, mentre gli altri delle opposizioni (centrodestra, liste civiche, M5S) avrebbero voluto esprimere già in quella sede il loro parere positivo sullo svolgimento del referendum. Ha partecipato ai lavori Andrea Monsignori (responsabile regionale servizio energia e qualità dell'ambiente) ricordando che “la materia relativa agli idrocarburi (petrolio e gas naturali) è competenza dello Stato. Pertanto dal procedimento amministrativo per la prima fase della ricerca e poi della concessione di coltivazione, con il Decreto 'Sblocca Italia', sono state escluse le Regioni che in tal senso avranno quindi meno voce in capitolo, limitandole ad un parere consultivo non vincolante. Per quanto attiene alle fonti fossili, in Umbria non ne abbiamo conoscenza. Qualche ricerca, senza esito, fu effettuata a ridosso degli anni '80. Quindi, si tratta di una materia che non interessa direttamente l'Umbria”. Per Giacomo Leonelli (Pd), che nella riunione della scorsa settimana aveva chiesto di rinviare il voto sulla proposta per maggiori delucidazioni ha definito “positivo ed importante l'approfondimento di questo atto in Commissione anche se il tema – ha ribadito - non ha pertinenza con la nostra regione. Si tratterebbe di una presa di posizione politica in contrasto con un provvedimento governativo. É tuttavia giusto non privare i cittadini italiani interessati di potersi esprimere. Per l'Umbria però si tratterebbe soltanto di una strumentalizzazione prettamente politica verso una scelta del Governo”.

quanto avviene nel nostro Paese. Se oltre dieci Consigli regionali prendono posizione rispetto ad un provvedimento governativo è chiaro che lo stesso Governo, al di la del referendum, potrebbe prendere in considerazione la possibilità di intervenire sulla legislazione vigente. Alle Regioni va riconosciuta maggiore considerazione su diverse materie da parte del Governo che a sua volta deve sottostare ad altre superiori istituzioni quali quelle Europee”. Per Claudio Ricci (Portavoce centrodestra e civiche), “questa iniziativa apre una discussione politica anche su altri argomenti. È vero che alcune Regioni non sono interessate direttamente alla materia, ma nell'interesse generale tutte devono entrare, con un ruolo importante, in certi provvedimenti autorizzativi. Noi siamo convintamente favorevoli al referendum. Alle Comunità locali va riconosciuta una loro identità per poter influire concretamente su procedimenti che le interessano direttamente. Non dare la possibilità di intervento su scala regionale toglie anche la possibilità di concertare ed addivenire a quadri di compensazione rispetto a danni ambientali”. Silvano Rometti (Socialisti e Riformisti) ha detto che “ci troviamo di fronte a forti interventi di riforma del Titolo V della Costituzione che ci stanno portando ad una impostazione di Stato sempre più centralista. La questione che stiamo trattando è di ruolo e prerogative. I cittadini devono poter dire come la pensano su una materia ambientale di così grande importanza. Alle Regioni va riconosciuto un ruolo decisionale”. Per Andrea Liberati (Movimento 5 Stelle), “siamo di fronte ad una lacerazione drammatica al cospetto di una storia che meriterebbe di essere affrontata con più serenità. Quelli dei cittadini devono essere i nostri stessi interessi. Noi dobbiamo pensare non solo a domani, ma a dopodomani, quando potrebbero esserci nuove tecnologie di esplorazione che, non è detto, siano meno invasive. Quello che oggi non ci interessa direttamente potrebbe riguardarci in futuro. Bisogna smetterla di essere asserviti ad alcune multinazionali, spesso più forti dello stesso Governo. Dobbiamo uscire da questo tunnel per salvaguardare i diritti dei cittadini attraverso l'uso del referendum”. Secondo Giuseppe Biancarelli (Upu), “sarebbe servito più tempo per meglio affrontare un tema importante come questo. È una questione di punto di equilibrio. Le comunità locali vanno coinvolte in scelte importanti come queste perché riguardano il loro territorio e la loro stessa salute. Ed in questa vicenda manca il punto di equilibrio tra Stato e comunità locali”.

Valerio Mancini (Lega nord) ha invitato tutti a “non cedere all'errore di dare un giudizio politico allo spirito del referendum. In generale in Europa si vota, si fanno referendum, a differenza di

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SENTIERO DI FRANCESCO 2015: “IN CAMMINO PER LA PACE TRA TUTTI GLI ESSERI VIVENTI E CON LA NATURA: VALORI CUI ANCHE I RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI DEBBONO RIFERIRSI” - NOTA DELLA PRESIDENTE PORZI Perugia, 1 settembre 2015 - “Ripercorrere quest'anno il Sentiero di Francesco è stata un'esperienza profonda di riconciliazione con se stessi. Camminando in questi luoghi si sente tutta la grande potenza e attualità del messaggio del Poverello: pace, per tutti gli esseri viventi e per la natura. Valori profondi sui quali anche noi rappresentanti istituzionali dobbiamo soffermarci per valorizzare e contribuire a dare un senso al nostro duro impegno per il bene comune”. Così la presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi che ha partecipato alla prima tappa della Settima edizione de “Il sentiero di Francesco” (pellegrinaggio Assisi-Gubbio) che si svolge dal 1 al 3 settembre su iniziativa delle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Gubbio, d’intesa con le famiglie Francescane e con il sostegno della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, delle amministrazioni comunali di Gubbio, Assisi e Valfabbrica. “Oggi e nei giorni seguenti, fino all'arrivo a Gubbio – conclude la presidente – i tanti partecipanti a questo intenso 'viaggio interiore ' lanciano il messaggio sempre nuovo e attuale di Francesco d'Assisi che parla alla coscienza del mondo: 'Cominciate a fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile, e all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile"”. SENTIERO DI FRANCESCO 2015: “IL CAMMINO SPIRITUALE DEI PELLEGRINI DA ASSISI A GUBBIO SIA ACCOMPAGNATO DA UNA POLITICA PIU’ SOBRIA” - NOTA DI BIANCARELLI (UMBRIA PIÙ UGUALE) Il consigliere regionale Giuseppe Biancarelli (Umbria più uguale) saluta i partecipanti al pellegrinaggio Assisi – Gubbio, che da questa mattina percorreranno il 'Sentiero di Francesco'. Biancarelli, presente ad Assisi, auspica che sia conferita “maggiore sobrietà alla politica, magari autoriducendo appannaggi e rimborsi”. Perugia, 1 settembre 2015 - “Un richiamo al viaggio, da pellegrini, vale anche per la politica e per chi è investito di incarichi istituzionali. Dovremo tutti insieme rivolgere una sempre più attenta considerazione alle persone che soffrono, lottando contro la povertà dilagante. E dovremo cercare di conferire maggiore sobrietà alla politica, magari autoriducendo i nostri appannaggi e i nostri rimborsi, come autorevolmente ci ha invitato a fare di recente il Vescovo di Assisi”. Lo afferma il consigliere regionale Giuseppe Biancarelli (Umbria più uguale) salutando e augurando buon viaggio ai pellegrini che percorreranno, da oggi, il Sentiero di Francesco, pellegrinaggio da Assisi a Gubbio. Biancarelli sottolinea che “nel

nome di San Francesco, le città di Assisi e di Gubbio sono unite da un profondo legame spirituale, testimoniato dalle più antiche fonti: la 'Vita prima di Tommaso da Celano', 'La leggenda maggiore' di San Bonaventura da Bagnoregio, i 'Fioretti' col miracolo della conversione del ferocissimo lupo che costituisce uno degli episodi più belli, universalmente noti e significativi della vita del Poverello. Nel salutare tutte le persone che si metteranno in cammino per questo straordinario viaggio – aggiunge Biancarelli - ricordo con emozione gli anni dal 1998 al 2000, quando la Comunità Montana dell’Alto Chiascio, da me presieduta, dopo un’accurata ricerca storica, ideò, progettò, ottenne i finanziamenti dell’anno giubilare (1 miliardo di vecchie lire) e realizzò l’opera in collaborazione con le altre Istituzioni locali”. Il consigliere regionale ricorda infine che “quella di realizzare il Sentiero Francescano fu sicuramente una scelta giusta, della quale proprio oggi si apprezza l’alto valore spirituale e culturale, sottolineato dal rifiorire di una rinnovata attenzione per le opere del Santo e per i luoghi da lui toccati sotto la formidabile spinta impressa da Papa Francesco che, tra l’altro, ci invita a intraprendere la strada di un’ecologia integrale e del dialogo per la pienezza umana”. PIETRAFITTA: “ALLARME PER CHIUSURA MUSEO PALEONTOLOGICO” - NOTA DI GUASTICCHI (PD) Il consigliere regionale Marco Vinicio Guasticchi (PD) lancia l'allarme sulla possibile chiusura del Museo Paleontologico di Pietrafitta. Per Guasticchi il problema è dovuto alla “mancanza di strategie del consorzio Valnestore” e per questo propone che “Regione e Provincia cedano le loro quote ai Comuni soci del consorzio, garantendo un supporto finanziario per consentire al museo di non chiudere i battenti”. Perugia, 4 settembre 2015 - “C'è il grido di allarme di un intero territorio per la possibile chiusura del Museo Paleontologico di Pietrafitta”. È quanto dichiara il consigliere regionale Marco Vinicio Guasticchi (PD- vicepresidente Assemblea legislativa). “Questa situazione – spiega Guasticchi – è determinata da una superficialità gestionale e della mancanza di strategie sul consorzio Valnestore, da troppo tempo impantanato su questioni cavillose e capziose. Troppe divisioni tra i soci e l'eccessivo protagonismo di alcuni amministratori hanno paralizzato per decenni quello che doveva essere un ente nato per il recupero ed il rilancio di un territorio come la valle del Nestore penalizzato dalla presenza di una centrale di carbone”. “Che fine hanno fatto – chiede Guastcchi – i 500milioni di euro che la Regione ha stanziato per il rilancio del Museo Paleontologico di Pietrafitta? Sono convinto che la Regione e la Provincia dovrebbero cedere le loro quote ai Comuni soci del consorzio, garantendo un supporto finanziario per consentire al

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CULTURA

museo di non chiudere i battenti per mancanza di una strategia chiara ed incisiva sul suo futuro. D'altronde stiamo parlando di Comuni amministrati da sindaci capaci ed impegnati fortemente ad una positiva soluzione del problema�.

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VERTENZA PERUGINA: “BASTA CON LE CHIACCHIERE, DOPO L'ANNUNCIO DI IERI VOGLIAMO VEDERE I FATTI” - NOTA DI SQUARTA (FDI) SULLE DICHIARAZIONI DELLA NESTLÈ Perugia, 1 settembre 2015 - “Basta con le chiacchiere. Dopo l'annuncio di ieri, vogliamo vedere i fatti. La proprietà dimostri che i 300 esuberi di cui si parla sono solo una 'elaborazione sindacale', che il calo dei volumi produttivi è infondato e che c'è un reale impegno a sostegno dello sviluppo competitivo della fabbrica di San Sisto di Perugia”. Lo afferma il consigliere regionale Marco Squarta, annunciando che il gruppo Fratelli d'Italia “manterrà alta l'attenzione sulla vertenza, affinché siano tutelati i lavoratori e l'importante sito industriale umbro”. Per Squarta “ormai è giunto il momento di dire basta agli annunci a cui non seguono riscontri oggettivi: l'unica certezza è che da quando la Nestlé ha acquisito la Perugina, nel 1988, gli investimenti in marketing e innovazione sul brand si sono ridimensionati, così come i volumi di produzione e il numero degli addetti del sito. Inoltre tutti sanno che i lavoratori sono stati i primi a sostenere dei sacrifici, nel 2014, quando c'erano esuberi di oltre 200 addetti. La Rsu aziendale ha accettato il contratto di solidarietà, per il principio di lavorare meno per lavorare tutti, portando un evidente abbassamento del costo del lavoro per l'azienda”. Infine il consigliere di opposizione ricorda che “Nestlè aveva promesso di presentare un piano industriale che però ad oggi non è stato presentato. Per la prima volta inoltre i lavoratori intraprendono una iniziativa sui generis, presentando loro un piano industriale alternativo: una soluzione propositiva a cui però la Nestlè risponde con spot a cui non sembrano seguire impegni concreti”. TERZA COMMISSIONE: “EFFETTUATI 955 PAGAMENTI SU 1474 RICHIESTE” - L'ASSESSORE PAPARELLI RISPONDE ALL'INTERROGAZIONE DI SQUARTA (FDI) SUI “RITARDI DEL PROGETTO GARANZIA GIOVANI” In terza commissione, l'assessore Paparelli ha risposto all'interrogazione del consigliere Squarta (FDI) sui ritardi nei pagamenti dei tirocini finanziati con il fondo di “Garanzia Giovani”: “il sistema di transito dei dati fra Regione, Inps e Ministero del lavoro – ha spiegato l'assessore - è stato avviato solo dal mese di maggio scorso, cioè dopo l'inizio, a febbraio, dei primi tirocini. Ciò spiega perché i primi pagamenti siano stati possibili solo a giugno. In ogni caso, alla data del 1 settembre sono stati effettuati 955 mandati di pagamento a fronte di 1474 richieste inviate alla regione, di cui 340 pervenute il 27 agosto scorso”. Squarta si è dichiarato “non soddisfatto” della risposta: “nonostante siano stati fatti passi avanti – ha detto – continueremo a monitorare la situazione perché i numeri sono spaventosi: si

tratta di ritardi nei pagamenti anche di sette mesi e ancora oggi riceviamo segnalazioni di giovani che attendono di essere pagati”. Perugia, 2 settembre 2015 – Il consigliere regionale Marco Squarta (FDI) ha interrogato in terza commissione l'assessore Fabio Paparelli sulla “mancata erogazione dell’indennità dei tirocini finanziati con il fondo di 'Garanzia Giovani' e sulla necessità di un tavolo di confronto urgente con Regione, Provincie e Inps, per verificare di chi sia la responsabilità e garantire che le pratiche per accedere al beneficio siano portate a termine in 30 giorni invece degli attuali sei mesi”. L'assessore ha risposto che nel luglio scorso ha avuto un incontro con i vertici dell'Inps, l'ente pagatore, stabilendo un monitoraggio settimanale della situazione ed ha quindi spiegato i motivi dei ritardi in questa fase iniziale del progetto 'Garanzia giovani'. “Il progetto – ha spiegato Paparelli – viene gestito in via telematica nella Piattaforma dedicata, dove sono indicati i soggetti (Promotori, Ospitanti e tirocinanti), l'ammissibilità delle richieste e dei finanziamenti, la predisposizione e la gestione di ogni singolo progetto. La farraginosità richiamata nell'atto ispettivo in questa prima fase tiene conto del fatto che i vari passaggi fra Province, Regione e Inps, lungi dall'essere superflui, sono propedeutici all'avvio del tirocinio e monitorati da parte del Ministero del lavoro. Il Promotore deve verificare mensilmente le presenze del tirocinante e trasmettere i dati alle Province che, dopo un primo controllo, comunicano i dati alla Regione per la loro trasmissione all'Inps, che gestisce le erogazioni grazie a una convenzione stipulata con il Ministero del lavoro cui hanno aderito la maggior parte delle Regioni. L'Inps si è impegnato a liquidare nel mese le indennità i cui dati siano stati trasmessi antro il 10 del mese stesso. I lamentati ritardi nei pagamenti – ha spiegato Paparelli – sono dovuti al fatto che il sistema di transito dei dati fra Regione, Inps e Ministero del lavoro è stato avviato solo dal mese di maggio scorso, cioè dopo l'inizio, a febbraio, dei primi tirocini. Ciò spiega perché i primi pagamenti siano stati possibili solo a giugno. In ogni caso, alla data del 1 settembre sono stati effettuati 955 mandati di pagamento a fronte di 1474 richieste inviate alla regione, di cui 340 pervenute il 27 agosto scorso. Questi i numeri conseguiti dall'avvio del progetto, nel novembre scorso: “si sono registrati nella piattaforma 3659 aspiranti tirocinanti, 2394 soggetti ospitanti e 198 soggetti promotori; sono state stipulate digitalmente 2180 convenzioni di tirocinio. Ai fini della pubblicazione nel Catalogo si sono presentate 2790 proposte di tirocinio delle quali 2053 valutate e pubblicate per essere scelte dagli aspiranti tirocinanti. Ai fini del finanziamento sono stati presentati 1222 progetti formativi dei quali 1131 approvati e ammessi al finanziamento e, di questi, 1069 già avviati. Le risorse destinate sono al momento esaurite: rispetto alla dotazione iniziale di 3 milioni e 300mila euro, risultano approvati tirocini per un

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importo pari a 3 milioni, 298mila e 200 euro, con corrispondente spesa di 373mila 600 euro per la remunerazione dei soggetti promotori. Con la delibera 905 del 27 luglio scorso si prevede un ulteriore incremento delle risorse finanziarie per i tirocini e una velocizzazione delle procedure”. Il consigliere Squarta si è dichiarato “non soddisfatto” della risposta ottenuta, “nonostante siano stati fatti passi avanti – ha detto – continueremo a monitorare la situazione perché i numeri sono spaventosi: si tratta di ritardi nei pagamenti anche di sette mesi e ancora oggi riceviamo segnalazioni di giovani che lamentano tali ritardi. Tutto ciò non fa altro che incrementare quella sensazione di frustrazione che sempre più attanaglia i giovani disoccupati, una condizione che li spinge addirittura, secondo dati recentissimi, a rinunciare a cercare lavoro in virtù della sensazione di inutilità degli sforzi profusi”. SECONDA COMMISSIONE: POLITICHE DEL LAVORO, RIFORME, AGENDA URBANA, TURISMO, COMMERCIO, FORMAZIONE, SOSTEGNO ALLE START UP E LEGGE SULLE SAGRE – AUDIZIONE CON L'ASSESSORE PAPARELLI Perugia, 4 settembre 2015 - Proseguono le audizioni della Seconda Commissione, presieduta da Giuseppe Biancarelli, con gli assessori a cui sono state assegnate deleghe attinenti alle competenze dell'organismo consiliare. Questa mattina, a Palazzo Cesaroni, è stata la volta dell'assessore Fabio Paparelli sulle materie relative alle proprie deleghe. Durante la seduta l'assessore ha tracciato le linee di indirizzo che la Giunta intende perseguire in merito ad una serie di ambiti quali accesso al credito, sostegno alle imprese, sviluppo del turismo, riforma delle agenzie, infrastrutture digitali, agenzie formative, commercio e sagre. Un incontro valutato positivamente dai commissari e dal presidente Biancarelli, che ha sottolineato “l'importanza di puntare sull'innovazione, di riservare risorse alle start up, di utilizzare al meglio i fondi comunitarie fugando ogni dubbio sul concorso per 94 contratti a tempo determinato e di limitare il consumo del suolo incentivando il commercio di vicinato piuttosto che la grande distribuzione”. L'INTERVENTO DELL'ASSESSORE PAPARELLI L'assessore Paparelli, accompagnato dal coordinatore Luigi Rossetti, è partito dalla RIFORMA DELLA MACCHINA ORGANIZZATIVA REGIONALE e ha spiegato che “lunedì in Giunta verrà discussa la proposta di separare le strutture che si occupano di aziende sane da quelle che si occupano di aziende in crisi. Si tratterà di creare una unità tecnica di crisi separata dalla programmazione e dal sostegno della ripresa, per giocare all'attacco rispetto alle opportunità del futuro. Dobbiamo abbandonare la logica dei contributi generici alle imprese concentrando risorse su quei progetti in grado di permettere un salto di qualità. È prevista la costituzione di un portale per le imprese e il lavoro in cui le infor-

mazioni della Pubblica amministrazione siano accessibili a tutti con chiarezza. Sulla INTERNAZIONALIZZAZIONE vogliamo passare dai bandi alle misure a sportello per chi vuole accedere ai fondi comunitari. Un sistema più efficace e veloce. Inoltre è previsto il superamento dei poli di innovazione e dal 2016 un unico programma per l'internazionalizzazione e l'innovazione, mettendo insieme tutte le risorse. Prevista, poi, la preadozione di un NUOVO MODELLO DI RELAZIONE CON LE PARTI SOCIALI: non più enormi tavoli concertativi ma un salto di qualità che porti ad un confronto con le imprese più avanzate che possono fare da traino al resto del sistema economico regionale Presto ci sarà la RIFORMA DELLE AGENZIE: prevista una verifica per porre Gepafin sotto la vigilanza della Banca d'Italia, e una sforzo perché Sviluppumbria diventi, con accorpamenti e razionalizzazioni, il braccio operativo della Regione sul versante impresa e lavoro. Per l'ACCESSO AL CREDITO vogliamo dare una spinta importante al sistema umbro per migliorare il rapporto col sistema bancario. Ci sono già quattro misure attive a sostegno delle imprese: innovazione, energia, ricerca e start up. Sulle INFRASTRUTTURE DIGITALI faremo una rapida ricognizione della connessione di rete disponibile, con l'obiettivo minimo dei 30 mega nelle zone artigianali dell'Umbria. Inoltre puntiamo al consolidamento del data center unico regionale anche con una migrazione dei server delle pubblica amministrazione. Per le POLITICHE DEL LAVORO l'obiettivo fondamentale è la riforma dei servizi per l'impiego, visto che le competenze torneranno alla Regione. Sulle AGENZIE FORMATIVE intendiamo mantenere il circolo virtuoso con gli uffici del lavoro, migliorandolo ancora. Puntiamo a qualificare le agenzie formative, che in Umbria sono 200 mentre in Emilia Romagna sono 65. Per questo andranno rivisti al rialzo i criteri per l'accreditamento. Stiamo preparando progetti per il rilancio del settore MANIFATTURIERO, che presenteremo a metà ottobre. La prossima settimana sono previsti tre incontri al ministero sulla Perugina, sulla ex Merloni e appunto sui progetti per la manifattura. Per il TURISMO, puntiamo a rivedere la legge regionale per eliminare la programmazione annuale facendola diventare triennale. È necessario poi avere dati certi sui flussi turistici, e ristrutturare in modo radicale il portale turistico regionale, superando la promozione dell'Umbria basata su 20 tematiche che vanno ridotte a 3. Bisogna creare un sistema integrato di accoglienza e informazione turistica che definisca gli standard. Migliorare la segnaletica turistica, creare una carta turistica dell'Umbria che metta a sistema le eccellenze turistiche della regione. Sul COMMERCIO, per rapporto tra superfici di vendita e abitanti ci stiamo avvicinando al nord-est italiano, per questo abbiamo deciso di puntare sul commercio di vicinato e sui centri commerciali naturali. Infine per quanto riguarda la LEGGE SULLE SAGRE alcuni Comuni hanno colto con furbizia alcune possibilità offerte dal periodo precedente all'entrata in vigore con re-

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golamenti comunali nei quali sono stati ampliati gli elenchi dei prodotti tipici, travisando la filosofia della legge. Dal prossimo anno questo non potrà più avvenire. LE SOLLECITAZIONI DEI CONSIGLIERI Attilio Solinas (Pd) ha parlato di “proposte serie e importanti” chiedendo “quale sistema viene utilizzato per selezione meritocratica dei progetti da finanziare e quali sostegni vanno alle start up e alla nuova imprenditoria”. Claudio Ricci (Rp): “Bene la scelta di fornire informazioni chiare alle aziende. Positiva la scelta delle misure a sportello, di puntare sull'innovazione tecnologica e di riformare le partecipate. Necessario misurare l'efficacia dell'utilizzo dei fondi europei. Sul turismo, in effetti è necessario un catalogo/portale e una rete commerciale che punti su internet. Ottimizzare le risorse umane nella Pubblica amministrazione prevedendo la mobilità all'interno dell'organigramma”. Andrea Smacchi (Pd): “Necessario un aggiornamento sulla situazione ex Merloni, Jp. Il 31 dicembre finisce la cassa integrazione della Jp mentre il 31 ottobre finiscono gli ammortizzatori sociali per i lavoratori ex Merloni. Si tratta di una fase molto delicata che deve essere gestita al meglio. Sui centri per l'impiego bisogna capire come verranno riformati mentre forse la normativa sull'artigianato artistico andrà rivista per migliorarne l'efficacia”. Giacomo Leonelli (Pd): “La ceramica artistica umbra ha il problema di innovarsi ma anche di promuovere il prodotto verso altri mercati attraverso progetti pilota. Sul turismo c'è anche un problema di strutture recettive non adeguate in alcuni territori, come al Trasimeno. Servirebbero progetti a sostegno del rinnovo delle strutture”. Silvano Rometti (Socialisti e riformisti): “la riforma delle agenzie dovrà prevedere un intervento radicale per sostenere davvero le dinamiche di sviluppo. Per il turismo, bene la scelta di comprenderlo nelle politiche di sviluppo. L'artigianato al momento non ha attrazione verso il mondo giovanile e questo è un forte limite. Sulla Perugina, la Regione dovrebbe farsi carico di un intervento. Per il lago Trasimeno, bisogna superare la esclusiva tutela del bacino dando la possibilità di effettuare interventi alle strutture esistenti”. Emanuele Fiorini (Lega nord): “la situazione nel ternano è drammatica. A livello turistico ci sono San Valentino (famoso in tutto il mondo ma festeggiato per un solo giorno) e il lago di Piediluco (ridotto in pessime condizioni, con poca attrattiva e troppi vincoli ambientali). Servirebbero progetti di rilancio turistico mirati”. LA REPLICA DELL'ASSESSORE “Abbiamo chiesto convocazione tavolo nazionale per Nestlé già il 3 agosto. Il ministero ha annunciato che si riunirà anche se l'azienda sostiene che non ci siano problemi. Con il sistema a sportello il finanziamento, che abbia certi requisiti, viene valutato rapidamente e ottiene risorse. Il monitoraggio dei risultati viene già fatto per valutare l'efficacia degli strumenti. Le risorse per le misure a sportello: per ora c'è 1 milione di cofinanziamento per il primo bando per soggetti aggregati e imprese artigiane. Le misure com-

plessive ammontano a circa 15 milioni con uno sviluppo possibile di 45 milioni. C'è una questione aperta con gli attuali gestori del portale turistico, vorremmo semplificare le proposte e le tematiche, proponendo pacchetti tipo ed anche la possibilità di prenotare direttamente le strutture. Per avere aggiornamento costante dei flussi turistici stiamo pensando ad collegamento con le questure, dove i dati arrivano obbligatoriamente. Imprese turistiche, i fondi comunitari non prevedono sostegno per ristrutturazioni ma per qualificazione, anche energetica. Sul versante alberghiero c'è carenza di hotel di alto livello ed anche di qualità dell'accoglienza in alcune aree. Le strutture devono essere incentivate ad innovarsi, almeno dotandosi di servizi come il wifi per i clienti. Sulla ex Merloni: partecipiamo solo ai tavoli ufficiali al ministero, che si riuniranno la prossima settimana. Ci aspettiamo che venga sbloccato il contenzioso con le banche e di conseguenza l'accordo di programma e il progetto Jp. Centri Impiego: contiamo di mantenere per almeno due anni l'occupazione del personale attuale, anche precario, grazie ai fondi ministeriali, dobbiamo decidere come procedere in seguito. Vorrei fosse messo online il SIL (Sistema informativo lavoro), rendendo non necessario andare fisicamente al centro per l'impiego. Sull'artigianato artistico, puntiamo alla valorizzazione delle scuole e dei maestri artigiani dentro le aziende e al sostegno per sviluppo di progetti innovativi. L'ultima misura dedicata alla ceramica era di 300 mila euro. I mercati di riferimento sono rimasti solo gli Usa e la Russia. Dobbiamo lavorare per sviluppare un nuovo tipo di domanda. Ci sarà un evento all'Expo di Milano proprio dedicato alla ceramica. La Regione ha dato e fatto molto per il lago Piediluco, alcune attività hanno ripreso, anche valorizzando i prodotti tipici. L'eventuale assegnazione delle olimpiadi 2024 a Roma potrebbe aiutare a rilanciare le potenzialità del lago, che però dovrebbe tornare tutto balneabile. Andrà verificata l'applicazione del piano stralcio, dato che dal Reatino arrivano inquinanti dai fiumi fino al lago. A Terni manca un evento turistico trainante, che potrebbe essere legato allo sport. Puntiamo molto sulle start up, a cui è stata dedicata la prima misura a sportello che conta su 12 milioni di euro complessivi. Le 94 assunzioni, previste per tre anni, servono per fare in modo che i fondi comunitari siano tutti utilizzati e al meglio. La riduzione del consumo di suolo non significa bloccare ogni iniziativa ma limitare una grande distribuzione che è già molto presente come centri commerciali. SECONDA COMMISSIONE: “IMPORTANTE RISERVARE ATTENZIONE ALLA VERTENZA PERUGINA, BENE LA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO AL MINISTERO” - ROMETTI (SER) DOPO L'AUDIZIONE CON L'ASSESSORE PAPARELLI

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Perugia, 4 settembre 2015 – Il consigliere Silvano Rometti (Socialisti e riformisti) commenta con favore quanto dichiarato dall'assessore regionale Fabio Paparelli, durante l'audizione di questa mattina in Seconda commissione, in merito alla Perugina di San Sisto (Perugia). Rometti ritiene necessario “ripartire da quanto esposto dai sindacati durante l'incontro in Commissione e dalle preoccupazioni emerse in quella sede circa il futuro delle produzioni e dei posti di lavoro. La smentita dell'azienda circa volumi ed esuberi non appare convincente – continua – soprattutto alla luce della convocazione di un apposito tavolo al ministero del lavoro, che pare confermare una situazione di difficoltà”. Silvano Rometti valuta positivamente l'attivazione della Giunta regionale, “che già il 3 agosto ha chiesto di riunire a Roma i soggetti interessati” e ritiene necessario che l'Assemblea legislativa “continui a seguire con attenzione lo sviluppo di una vertenza rilevante per la città di Perugia quanto per l'intera regione”. "SETTIMANA DECISIVA PER EX MERLONI E JP. LA REGIONE PUNTA ANCHE SULL'INNOVAZIONE DELL'ARTIGIANATO ARTISTICO" – NOTA DI SMACCHI (PD) DOPO L'AUDIZIONE CON L'ASSESSORE PAPARELLI Il consigliere regionale del Partito democratico, Andrea Smacchi, commenta con favore gli appuntamenti previsti la prossima settimana in sede ministeriale sulle vertenze ex-Merloni e JP Industries. Dall'audizione di stamani, in seconda commissione, con l'assessore Paparelli, giunge un nuovo impulso allo sviluppo dell'artigianato artistico. Perugia, 4 settembre 2015 - "Per la JP Industries e per la ex Merloni si apre una settimana decisiva". Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (PD), riferendo i contenuti dell'audizione dell'assessore allo Sviluppo economico Fabio Paparelli e del dirigente Luigi Rossetti, in seconda commissione. "Lunedì e giovedì, 7 e 10 settembre – spiega Smacchi - la Regione Umbria parteciperà a due appuntamenti ministeriali risolutivi sulla vertenza. Lunedì sarà un incontro con le parti sindacali e tutti gli attori in causa e giovedì invece sarà una riunione operativa a cui parteciperanno anche rappresentanti del ministero. L'obiettivo che si pone la Regione e' quello di arrivare in tempi rapidi ad uno sblocco del contenzioso con gli istituti di credito. Un fatto che scongelerebbe i 35 milioni di euro per l'accordo di programma mettendo a disposizione ulteriori 15 milioni legati alla misura innovazione e ricerca per investimenti nelle aree di crisi". Smacchi ha inoltre sottoposto all'attenzione dell'assessore “l'anomalia della situazione dei colloqui di lavoro che alcune aziende stanno portando avanti con i lavoratori ex Merloni, senza che si abbia conoscenza del metodo utilizzato per le chiamate ma sopratutto del tipo di progetto industriale che si

vuole portare avanti ricollocando gli stessi lavoratori. Si è auspicato quindi che la Regione e le organizzazioni sindacali, pur nel rispetto dell'autonomia dell'impresa, svolgano un ruolo di garanzia e tutela al fine di accompagnare anche sotto questo profilo i lavoratori nella loro ricollocazione senza sorprese di sorta”. "In questo quadro, più in generale, per il territorio appenninico l'attenzione alle crisi aziendali è e deve restare altissima – afferma Smacchi - nella consapevolezza che la ripresa in corso necessita di una classe politica e imprenditoriale pronta a cogliere le nuove opportunità. Le imprese, in particolare quelle medio piccole, dovranno prestare particolare attenzione alle risorse contenute nella prossima programmazione comunitaria. Nello specifico la Regione ha già attivato 4 misure in grado di sviluppare oltre 45 milioni di euro. Lunedì ne arriverà un quinta, volta a promuovere l'internazionalizzazione delle nostre aziende, con un occhio attento alle reti di impresa e all'artigianato. Proprio l'artigianato artistico, per le caratteristiche della nostra regione, sarà uno degli asset futuri fondamentali. Vogliamo portare i nostri giovani ad amare e lavorare in un settore in cui la nostra qualità e la nostra esperienza fanno ancora la differenza nei mercati di tutto il mondo. La Regione punterà a valorizzare le scuole di mestieri e l'esperienza delle botteghe artigiane mettendo a disposizione risorse importanti. L'obiettivo è quello di fare un ulteriore passo in avanti con un progetto per orientare in termini innovativi il settore, con una scuola di design all'avanguardia. Per fare tutto ciò servirà anche anche una normativa specifica - conclude Smacchi - che tuteli e valorizzi un settore e un ambito per noi sempre più strategico". CERAMICA: “PUNTARE SU INTERNAZIONALIZZAZIONE E FORMAZIONE PER SUPERARE L’EMPASSE. LA REGIONE STA FACENDO LA SUA PARTE” - NOTA DI SMACCHI (PD) Perugia, 5 settembre 2015 – “La ceramica e l’artigianato artistico sono gli asset fondamentali e strategici su cui poggiare il futuro del nostro territorio e della nostra Regione. Le parole d’ordine dovranno essere internazionalizzazione e formazione”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd), oggi presente al convegno “Tra passato e nuove identità, la ceramica oggi”, organizzato a Gualdo Tadino in occasione della XXIII edizione della “Festa del Ceramista”. “Anche la ceramica – spiega Smacchi - ha subito gli effetti della crisi. Se nel 2002 a Gualdo Tadino erano più di mille gli addetti, con 30 lavoratori dell’indotto, nel 2014 la quota si è ridotta vertiginosamente arrivando a circa 400 addetti. Resta una realtà importante nel settore delle piastrelle, mentre negli altri la dimensione è quella medio piccola. In questo quadro assumono una profonda importanza tutte le iniziative che vengono messe in campo dall’amministrazione regionale con fondi propri o europei. Anche per la ceramica

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e per l’artigianato artistico si abbandonerà la modalità di assegnazione delle risorse tramite bando, adottando quella ‘a sportello’. Un metodo che assicura maggiore semplificazione, trasparenza e premia chi investe, senza vincoli temporali”. Smacchi ricorda che le misure attualmente in vigore sono quattro, relative a innovazione, energia, innovazione e ricerca, start up innovative, in grado di arrivare a sviluppare fino a 45 milioni di euro. “Lunedì la giunta regionale ne varerà un’altra, relativa all’internazionalizzazione, mettendo a disposizione un altro milione di euro. Favorirà le reti di imprese e in ciascuna aggregazione ogni azienda non potrà avere meno del 5 per cento del totale. Verrà assegnato il 50 per cento della cifra a cui ammonta la richiesta per le piccole realtà, il 40 se l’impresa dovesse essere di medie dimensioni”. “Le basi per il rilancio – continua Smacchi dovranno passare attraverso la valorizzazione dell’esperienza delle botteghe artigiane, per il cui potenziamento la Regione ha già stanziato 700mila euro. I giovani infatti non possono abbandonare un settore in cui facciamo ancora la differenza grazie a esperienza e qualità. Il primo valore su cui investire è infatti la formazione e la continuità delle generazioni. I giovani nelle botteghe sono fondamentali, ma la Regione sta ragionando per capire anche il modo con cui orientare in senso innovativo il comparto. E’ fondamentale infatti iniziare a percorrere la strada del design innovativo, capace di alimentare anche la domanda di nuovi mercati. Le strade per il rilancio sono dunque l’innovazione, l’internazionalizzazione e la promozione. Su quest’ultima l’Umbria ha messo a disposizione 300mila euro per eventi legati alla ceramica, con uno in calendario ad Expo il prossimo 10 settembre”. VERTENZA PERUGINA: “MASSIMA VICINANZA AI LAVORATORI” - SMACCHI (PD) “L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA CONTINUERÀ A SEGUIRE ATTENTAMENTE LA VICENDA” Perugia, 7 settembre 2015 - “Esprimo massima vicinanza ai lavoratori della Perugina, che stamattina hanno organizzato un gazebo in Piazza della Repubblica per sensibilizzare anche i cittadini sulla problematica dell'importante azienda”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd). “L'Assemblea legislativa sta seguendo e continuerà a seguire attentamente la vicenda – aggiunge Smacchi – con la consapevolezza di dover tutelare al meglio una realtà produttiva importantissima, sulla quale è fondata la nostra storia, la nostra cultura e la nostra identità. Assicuro da parte mia – conclude Smacchi - il pieno impegno e la massima vigilanza per la difesa del tessuto imprenditoriale della nostra regione, che non può permettersi depauperamenti”.

VERTENZA PERUGINA: “FABBRICA 'BENE COMUNE' DELL'INTERA REGIONE'. ASSEMBLEA LEGISLATIVA SEGUE DELICATA VICENDA CON GRANDE ATTENZIONE” - NOTA PRESIDENTE PORZI Perugia, 8 settembre 2015 - “La Perugina rappresenta uno dei punti di eccellenza dell'economia industriale umbra, realmente un 'bene comune' - come l'hanno giustamente definita i rappresentanti dell'Rsu aziendale - per tutta la comunità regionale e il cui futuro va salvaguardato e sostenuto da tutti. Dalle istituzioni in primo luogo. Come Assemblea legislativa seguiamo la vicenda con grande attenzione”. Così la presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria Donatella Porzi che interviene sulla “delicata vicenda” posta all'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni dall'iniziativa delle organizzazioni sindacali aziendali che “giustamente preoccupate del futuro della fabbrica hanno posto sul tavolo del confronto con la proprietà un proprio 'piano industriale' di sviluppo” . Porzi - nel ricordare che l'Assemblea legislativa ha già attivato un'iniziativa al riguardo, attraverso un incontro con le rappresentanze aziendali promosso e realizzato dalla Seconda Commissione consiliare - ribadisce il pieno sostegno dell'Istituzione alla vertenza dei lavoratori. “Siamo in piena sintonia – sottolinea la presidente dell'Assemblea legislativa - con le azioni intraprese finora dalla presidente Marini, culminate con la richiesta di un tavolo ministeriale di confronto, cui si è associato significativamente anche il sindaco di Perugia Romizi. Come concordato con la presidente della Regione, dopo l'incontro con il Ministero, nel corso del quale la Nestlé dovrà esplicitare le proprie strategie industriali in relazione allo stabilimento di Perugia, l'Esecutivo regionale, nella prossima seduta (15 settembre), informerà l'Aula di Palazzo Cesaroni sugli sviluppi della vicenda”. PERUGINA-NESTLÉ: “SOSTEGNO AL PIANO DI SVILUPPO INDUSTRIALE PRESENTATO DAI SINDACATI” - NOTA DI RICCI (PORTAVOCE CENTRODESTRA E CIVICHE) Perugia, 8 settembre 2015 – Il portavoce di centro destra e liste civiche, Claudio Ricci, ha firmato stamani, presso lo specifico punto informativo, il sostegno al piano di sviluppo industriale della Perugina, presentato dalle sigle sindacali, “intento condiviso – spiega - da tutti i consiglieri di centro destra e liste civiche (Valerio Mancini e Emanuele Fiorini-Lega Nord, Raffaele Nevi-FI, Marco Squarta-FDI e Sergio De Vincenzi-RP) in questi giorni e durante l'audizione in seconda commissione del Consiglio regionale”. “La Perugina – ricorda Ricci - è valore umbro, nato dalle capacità imprenditoriali di illuminate e laboriose famiglie del territorio, con una immagine internazionale, un valore percepito emozionale, in termini di marketing, che può includere ampie possibilità di sviluppo dell'azienda, e dei posti di

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lavoro, su scala italiana e internazionale. Occorre che il sistema della proprietà ci creda, elabori idee nuove e vincenti (riposizionando i prodotti già maturi e sviluppandone di nuovi) ed investa”. Il portavoce del Centro destra e delle liste civiche avanza anche un'idea, che definisce “esempio teorico”, ferma restando la condivisione di tutto quello che hanno elaborato puntualmente lavoratori e sindacati: “immaginate il classico bacio, nelle versioni note (e da implementare), in una edizione con 'cartiglio color oro', associata all'idea di marketing di farne, con adeguata promozione e investimenti, un simbolo del dialogo internazionale fra persone e popoli, legato al valore del bene comune, per il mondo, dall'Umbria terra di pace, nel tempo di Papa Francesco. Solo una ipotesi di idea – conclude - ma utile per citare le potenzialità dei prodotti Perugina”. PERUGINA NESTLÈ: “MONITORAGGIO SITUAZIONE PRODUTTIVA E LAVORATIVA NELLO STABILIMENTO DI SAN SISTO E DEFINIZIONE PIANO INDUSTRIALE” - MOZIONE DI LEONELLI(PD), ROMETTI(SER) E BIANCARELLI (UPU) Una mozione per impegnare l'Esecutivo regionale “a continuare nella sua azione di monitoraggio della situazione occupazionale e produttiva dello stabilimento Nestlè Perugina di San Sisto mettendo in atto tutte le azioni di propria competenza affinché la vicenda possa risolversi con la presentazione da parte dell'azienda di un piano industriale convincente e di lungo periodo”. La presentano i capigruppo dei partiti di maggioranza dell'Assemblea legislativa dell'Umbria: Giacomo Leonelli (Pd), Silvano Rometti (SeR) e Giuseppe Biancarelli (Upu). Perugia, 9 settembre 2015 – I capigruppo di maggioranza dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Giacomo Leonelli (PD), Giuseppe Biancarelli (Upu) e Silvano Rometti (SeR) hanno presentato una mozione per impegnare l'Esecutivo regionale “a continuare nella sua azione di monitoraggio della situazione occupazionale e produttiva dello stabilimento Nestlè Perugina di San Sisto mettendo in atto tutte le azioni di propria competenza affinché la vicenda possa risolversi con la presentazione da parte dell'azienda di un piano industriale convincente e di lungo periodo”. “Lo stabilimento produttivo Nestlè-Perugina di San Sisto – si legge nella mozione - è uno dei più importanti della nostra regione ed in particolare della città di Perugia. Un'azienda che per storia, qualità di prodotto, efficienza, rappresenta un punto di eccellenza del gruppo Nestlè sia in termini di occupazione che in termini di fatturato. A seguito della crisi economica degli ultimi anni, che ha colpito inevitabilmente anche il settore dolciario, i lavoratori dello stabilimento di San Sisto si sono più volte mobilitati per scongiurare il rischio di eventuali licenziamenti e per sollecitare la multinazionale alla presentazione di un

piano industriale convincente, sia in termini di rilancio della produzione che di consolidamento dei posti lavoro. A tal fine nell'agosto 2014 le Rsu sono riuscite a sottoscrivere, in sede di Confindustria, un Contratto di solidarietà della durata di due anni per oltre 800 dipendenti dello stabilimento con il quale si è evitato che gli esuberi, stimati in 210 unità, si trasformassero in licenziamenti, si è abbassato il costo del lavoro a vantaggio di una maggiore competitività dell'azienda e si è dato tempo alla Nestlè di elaborare un piano industriale di rilancio che permettesse di aumentare i volumi produttivi e scongiurare licenziamenti ma, ad oggi, e a un anno dalla firma del contratto di solidarietà, il piano industriale non è stato ancora presentato”. “In sede di audizione con i rappresentanti regionali delle organizzazioni sindacali di categoria e del delegato della RSU aziendale – proseguono i capigruppo di maggioranza - si è manifestata l'intenzione di svolgere una audizione con l'Assessore regionale competente Fabio Paparelli e con i rappresentanti dell'azienda. Attraverso una nota stampa, l’azienda ha dichiarato di prevedere, per l'anno in corso, il mantenimento degli stessi livelli produttivi ed occupazionali del 2014 e di impegnarsi a sostenere lo sviluppo competitivo della fabbrica di San Sisto per la quale starebbe elaborando un piano di riposizionamento del brand che favorisca il rilancio delle produzioni. La Giunta regionale e il sindaco di Perugia hanno fatto richiesta di convocazione di un tavolo presso il MISE con governo e gruppo Nestlè, affinché l'azienda manifesti chiaramente le proposte riguardo al progetto industriale, volumi produttivi e scelte che intende portare avanti per lo stabilimento di San Sisto anche e soprattutto i termini di livelli occupazionali. Per tali motivi – concludono - si impegna la Giunta “a continuare nella sua azione di monitoraggio della situazione occupazionale e produttiva dello stabilimento Nestlè Perugina di San Sisto mettendo in atto tutte le azioni di propria competenza affinché la vicenda possa risolversi con la presentazione da parte dell'azienda di un piano industriale convincente e di lungo periodo”. PRIMA COMMISSIONE: “ENTRO 2015 OK A TUTTE RICHIESTE DI STABILIZZAZIONE PRECARI” - ASSESSORE PAPARELLI RISPONDE A INTERROGAZIONE LIBERATI E CARBONARI (M5S) SUI “GRAVI RITARDI” DEI FINANZIAMENTI 2011 L'assessore al Lavoro, Fabio Paparelli, ha annunciato che “entro l'anno verranno liquidate tutte le domande fatte dalle aziende per gli incentivi alla stabilizzazione dei precari”. Lo ha detto in Prima Commissione rispondendo all'interrogazione dei consiglieri Liberati e Carbonari (M5S) sui “gravi ritardi nell'erogazione degli incentivi ad alcune aziende previsti nell'avviso pubblico precari 2011”.

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Perugia, 9 settembre 2015 - La Prima Commissione regionale, presieduta da Andrea Smacchi, si è riunita questa mattina per discutere l'interrogazione dei consiglieri del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati, sull'avviso pubblico precari 2011. Ha risposto, a nome della Giunta, l'assessore al Lavoro, Fabio Paparelli. Nell'illustrare l'interrogazione, Maria Grazia Carbonari ha sottolineato come l'avviso pubblico precari 2011 è “cofinanziato dal fondo sociale europeo nell'ambito del programma operativo regionale. Ci sono gravi ritardi nell'erogazione degli incentivi ad alcune aziende, visto che era previsto un limite di tre anni. Vorremmo sapere le motivazioni di questi ritardi e i tempi previsti per l'erogazione delle restanti spettanze ai soggetti che ne hanno diritto”. Nella risposta l'assessore Paparelli ha annunciato che “entro la fine del 2015 chiuderemo tutte le pratiche e erogheremo tutti i finanziamenti alle aziende. L'avviso prevede un incentivo a favore del datore di lavoro fino a 9mila euro per ciascun lavoratore precario stabilizzato. C'è stato un notevole interesse visto che le domande ammissibili per il finanziamento sono state 468, con 1050 lavoratori coinvolti. L'avviso metteva a disposizione 8 milioni 300mila euro. Di questi sono stati impegnati 7 milioni 490mila euro per le domande ammesse a finanziamento, con un risparmio di circa 800mila euro che verranno reinvestiti nei progetti. Ad oggi sono state liquidate per intero 181 domande, per 160 è in corso l'istruttoria di liquidazione, 30 domande sono di aziende in crisi, che quindi probabilmente non sarà possibile erogare il finanziamento, mentre per 97 domande l'istruttoria è in via di acquisizione. Sono queste quelle rimaste indietro. Complessivamente sono stati liquidati 4 milioni 519mila euro. Le maggiori criticità che hanno rallentato le procedure sono: il numero elevato di adesioni al progetto, con un conseguente aumento dei tempi di verifica e controllo; la costante consulenza data dagli uffici, visto che la maggior parte delle richieste sono state di piccole e medie aziende; i tre anni previsti dall'avviso si sono dimostrati un periodo eccessivamente lungo; la crisi che ha portato molte imprese ad avere il Durc non regolare; la difficoltà nell'avere una documentazione completa. Importante, poi, l'innovazione di dare alle aziende la possibilità di scegliere la modalità di erogazione: unica soluzione o in tre tranche annuali, che consente di non sottoscrivere fidejussioni a garanzia dell'importo ricevuto, cosa che in passato aveva creato criticità. Questo, però, ha comportato il triplicarsi delle istruttorie con conseguente difficoltà per gli uffici. Considerando che l'istruttoria dell'avviso è partita a metà 2012 le procedure si sarebbero dovute concludere a metà 2015. Però siamo in ritardo solo di qualche mese malgrado i problemi sono stati molti. Comunque ho spronato gli uffici a fare meglio e di più”. Nella replica Maria Grazia Carbonari si è dichiarata “parzialmente soddisfatta delle motivazioni portate dall'assessore per spiegare i ritardi. Però il problema – ha rimarcato - non sono solo le 97

domande che ancora non hanno concluso l'istruttoria, ma anche le 160 ancora in attesa di liquidazione. Spero che i tempi dati oggi da Paparelli verranno rispettati. Noi vigileremo”. INTERNET: “IL PIANO DELLA REGIONE UN'OCCASIONE ANCHE PER LE AREE PIÙ IN DIFFICOLTÀ” - NOTA DI SMACCHI (PD) SULL'AUDIZIONE DELL'ASSESSORE PAPARELLI IN PRIMA COMMISSIONE Perugia, 9 settembre 2015 - “Basta con i territori di serie B, anche per quanto attiene alle infrastrutture tecnologiche”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Partito democratico), dopo l'audizione di oggi, in Prima Commissione, dell'assessore regionale all'Innovazione e ai Servizi informativi, Fabio Paparelli. Smacchi esprime “un plauso all'iniziativa annunciata dall'assessore, ovvero di un censimento delle 1.200 aree industriali e artigianali umbre dal punto di vista del collegamento internet, per poi predisporre un piano di intervento che porti la connessione a 30 mega in tutti gli insediamenti. Questa – spiega Smacchi – può essere un'occasione importante per i territori più in difficoltà sia a livello economico che infrastrutturale. Con un serio collegamento internet da offrire agli imprenditori attivi, ma soprattutto a quelli che vorranno intraprendere la strada dell'impresa, effettueremo da un lato un'operazione di supporto al tessuto produttivo e dall'altro eviteremo lo spopolamento di aree, come quelle della fascia appenninica, che rischiano di essere gradualmente abbandonate a causa della crisi economica”. “Le istituzioni e gli enti locali – conclude Smacchi – attraverso il combinato di questi interventi messi in campo dalla Regione e di strumenti come il progetto Aree Interne, spingeranno gli investitori a credere in territori fino ad ora ritenuti marginali". PRIMA COMMISSIONE: “IN 2 ANNI CONNESSIONE A 30 MEGA IN 1200 AREE INDUSTRIALI DELLA REGIONE” - AUDIZIONE DELL'ASSESSORE PAPARELLI PER ILLUSTRARE IL PROGRAMMA SULL'INNOVAZIONE Nell'audizione di oggi in Prima Commissione l'assessore Fabio Paparelli ha annunciato che “in due anni porteremo la connessione a 30 mega nelle mille e 200 aree industriali dell'Umbria”. Paparelli, illustrando il suo programma sull'innovazione, ha anche sottolineato l'importanza del data center unico, del completamento delle infrastrutture di collegamento della pubblica amministrazione, della gara unica per la telefonia (passaggio a sistema voip). Perugia, 9 settembre 2015 - “Nel giro di due anni porteremo la connessione a 30 mega nelle mille e 200 aree industriali dell'Umbria”. È quanto emerso dall'audizione dell'assessore all'Innovazione, Fabio Paparelli, che si è tenuta oggi in Prima

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Commissione, presieduta da Andrea Smacchi, per illustrare il suo programma su innovazione e servizi informatici. Per Paparelli “un obiettivo fondamentale è l'INNOVAZIONE legata al tema dell'industria e dello sviluppo della regione. Per questo abbiamo iniziato il censimento delle mille e 200 aree industriali e artigianali dell'Umbria per vedere come sono servite dalla fibra ottica, che tipo di connessione hanno, come gli arriva il segnale. Nel giro di due anni vogliamo arrivare ad un piano regionale che metta a sistema tutti i finanziamenti disponibili per riuscire a portare almeno la connessione a 30 mega in tutte le aree industriali regionali, grandi o piccole che siano. Altro elemento del nostro programma è il consolidamento del DATA CENTER UNITARIO della pubblica amministrazione, previsto dal riordino dell'Ict approvato nella precedente legislatura. Grazie al Piano di migrazione sono previsti finanziamenti per aiutare tutte le pubbliche amministrazioni regionali a spostare i propri server sul data center unico, così da poter dialogare in maniera più efficace ed efficiente. Importante, poi, il completamento delle INFRASTRUTTURE DI COLLEGAMENTO del sistema della pubblica amministrazione, partendo dalle scuole e dagli ospedali. Vogliamo, infatti, che siano questi i primi tasselli della dorsale e della trasversale che coinvolge sei città umbre. Questo consentirà anche di mettere a disposizione sempre più open data nell'ambito della nostra AGENDA DIGITALE. Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato i dati aperti sul turismo, dopo che sono già stati resi disponibili quelli del commercio, del governo del territorio e dei costi della politica. Gli open data sono anche una possibilità in più per chi vuole dar vita a sturt up, soprattutto nel turismo. Per questo nella prossima festa delle App di Todi inaugureremo una sorta di scuola per aiutare i giovani in questo settore. Infine voglio segnalare la nostra intenzione di mettere mano al sistema di TELEFONIA della pubblica amministrazione regionale. L'obiettivo è quello di passare al sistema voip. Stiamo lavorando ad un protocollo con Anci e con tutta la pubblica amministrazione della regione per una gara unica per voip che permetterebbe un risparmio stimato intorno al 20 per cento, pari a circa 2-2,5 milioni di euro. Magari sfruttando le competenze di Umbria Digitale”. Dopo l'illustrazione dell'assessore Paparelli, il consigliere Valerio Mancini (Lega Nord) ha detto che “l'Umbria è una groviera dal punto di vista della copertura della rete. Bisogna chiedere alle compagnie telefoniche, che fanno affari d'oro, un servizio completo per non lasciare indietro alcuni territori. Mi chiedo quanti soldi siano stati spesi dalla Regione in questo campo e quali risultati siano stati ottenuti”. Il presidente Andrea Smacchi ha sottolineato l'importanza dei tempi per un piano che “deve avere particolare sensibilità per territori marginali, con insediamenti produttivi svantaggiati, che stanno lottando per la sopravvivenza”.

LAVORI D'AULA (2): “TAVOLO NAZIONALE CON IL GRUPPO NESTLÈ ENTRO SETTEMBRE PER MANTENERE VOLUMI PRODUTTIVI E POSTI DI LAVORO” - INFORMATIVA DELLA PRESIDENTE MARINI ALL'AULA La presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha informato l'Assemblea legislativa dell'Umbria circa la situazione relativa allo stabilimento Nestlè-Perugina: Governo, Regione, Comune di Perugia, lavoratori e dirigenti della multinazionale si incontreranno entro settembre “non solo per il mantenimento dei livelli produttivi ma anche per conoscere ed eventualmente sostenere la strategia industriale, qualora preveda un ruolo centrale per lo stabilimento di San Sisto e non sia circoscritta alla produzione soltanto dei 'Baci', con inevitabile calo della produzione”. Perugia, 15 settembre 2015 – “Entro settembre un tavolo di confronto a livello nazionale sulla Perugina con Governo, Regione, Comune di Perugia, lavoratori e dirigenti della Nestlè, avente come finalità non solo il mantenimento dell'impianto produttivo e quindi della forza lavoro, ma anche la conoscenza della strategia che la multinazionale intende adottare quanto a investimenti commerciali e promozionali. Necessario che non ci si limiti al 'Bacio' e alle tavolette di cioccolata ma si mantengano anche le altre produzioni”: sono i punti fondamentali per “assicurare un futuro allo stabilimento di Perugia”, che la presidente della Regione Catiuscia Marini ha illustrato con una specifica informativa all'Aula di Palazzo Cesaroni. “Nel 2014 – ha ricordato Marini – il gruppo Nestlè sottopose la volontà di ristrutturazione con la riduzione dell'organico di 210 lavoratori a tempo pieno, e fu sottoscritto un contratto di solidarietà a fronte della riduzione dei consumi, coinvolgendo tutti gli 861 occupati diretti dell'azienda, scongiurando una riduzione di organico di oltre 200 unità, con la riduzione dell'orario di lavoro e del reddito dei lavoratori fino al 50 per cento in periodi di calo produttivo. Tale contratto biennale scadrà il 1 settembre 2016. Sono già stati riuniti tavoli istituzionali con Regione, Comune di Perugia e proprietà dell'azienda, e c'è l'ipotesi di piano industriale proposta dalla Rsu nella primavera scorsa, ma ci sono questioni ancora aperte che necessitano di una sede più ampia, di livello nazionale perché Perugina è importante non solo per l'Umbria, essendoci 5 stabilimenti in diverse regioni italiane ed essendo l'Italia, oltre che sede industriale anche mercato rilevante per il gruppo Nestlè”. “Le questioni aperte – ha spiegato la presidente – riguardano il mantenimento dell'impianto produttivo nella sua integrità, compresi i posti di lavoro, e la scelta strategica che la multinazionale deve fare. Occorre capire quali sono le prospettive commerciali delle produzioni, mantenere i volumi produttivi non al di sotto delle 25mila tonnellate. Cerchiamo quindi una interlocuzione con soggetti decisori del gruppo Nestlè Italia e della Corporation. Ci sono gli investimenti commerciali e promozio-

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nali sui prodotti dello stabilimento, non solo sui Baci perugina. Non ci rassicurano le smentite dell'azienda e un futuro concentrato essenzialmente sul prodotto Bacio. Si vuole capire quali saranno le politiche aziendali anche rispetto agli altri marchi e ai soggetti terzi che garantiscano i volumi produttivi e il lavoro. Quindi differenziare le produzioni su cui già oggi Perugia lavora e incrementarne la penetrazione. Scelte strategiche che riguardano tutto il Paese Italia e il sistema Europa, ecco perché il Governo deve mettere in campo un'azione decisa. Non si possono marginalizzare le altre produzioni, causando la chiusura per zucchero e forno, che danno lavoro a molti. Nell'interesse della Regione – ha continuato la presidente – vi è una fabbrica moderna con prospettive future. Dovremo aprire insieme al Ministero dello sviluppo economico un confronto sul merito del piano industriale, disvelare le intenzioni dell'azienda su Italia e Umbria. Il nostro Paese non è solo un grande mercato di consumo ma anche luogo di manifattura eccellente, con produzione di acqua minerale, gelati, prodotti da forno”. “Il rischio – ha concluso – è quello di diventare poco attrattivi, non rispetto ad altri Paesi esteri perché meno competitivi sui costi, ma anche rispetto ad altri Paesi europei. Quindi occorre costruire un percorso con il governo a fronte di un piano industriale basato su diversificazione e potenziamento del marchio Perugina. Conoscendo il piano industriale, governo e istituzioni possono aiutare a sostenerlo, purché si punti sul mantenimento dei volumi produttivi e del lavoro, oltre che sul rafforzamento del marchio e sulla differenziazione dei prodotti. Vorremmo anche mantenere pezzi di management sul territorio, invertendo la tendenza alla centralizzazione su Milano. Potremo fare un cronoprogramma delle attività subito dopo il tavolo nazionale che il Ministro Guidi ha assicurato”. LAVORI D'AULA (4): “INTRODURRE IL REDDITO DI CITTADINANZA REGIONALE” - RINVIATA IN COMMISSIONE LA MOZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE Perugia, 16 settembre 2015 - Nella seduta d'Aula di ieri 16 settembre, nel lancio Acs relativo alla discussione della mozione sul reddito di cittadinanza, nel resoconto che riportava l'intervento conclusivo dell'assessore Paparelli, alla nona riga, a causa di un refuso è stata fornita un'informazione sbagliata sull'ammontare presunto della spesa per l'Umbria riferita alla proposta nazionale. L'ammontare stimato della spesa umbra è invece correttamente indicato nella 17esima riga del testo: ( “...In Umbria abbiamo 142mila 223 persone iscritte nei centri per l'impiego, di cui 21mila percettori di ammortizzatori sociali, per cui dovremmo garantire reddito a circa 120mila persone, da moltiplicare per 780 euro, come prevede la proposta del Movimento 5 stelle, comporterebbe una spesa di oltre un miliardo all'anno.) ERRATA CORRIGE///NONA RIGA IN-

TERVENTO ASSESSORE PAPARELLI, SI LEGGA: “...In Italia il totale della spesa, a 500 euro al mese come prevede la proposta su scala nazionale, sarebbe tra i 300 e i 350 miliardi” ANZICHÉ: “...In Umbria il totale della spesa, a 500 euro al mese come prevede la proposta su scala nazionale, sarebbe di 350 miliardi.” DI SEGUITO IL TESTO CORRETTO [...] FABIO PAPARELLI (assessore regionale): “Nella teoria economica corrente sono previsti due interventi di natura non previdenziale: reddito di cittadinanza e reddito minimo garantito. Qui sono stati usati entrambi i termini indistintamente. LA MOZIONE PARLA DI REDDITO DI CITTADINANZA, PROVVEDIMENTO CHE NON FA DISTINZIONE TRA RICCHI E POVERI, E HA COSTI ALTISSIMI. REDDITO MINIMO GARANTITO È INVECE INTERVENTO DI CARATTERE SELETTIVO E HA UN COSTO PIÙ CONTENUTO. Quello di cittadinanza è di tipo universalistico, ed è iniquo: potrebbe esserci assenza di reddito ma ricchezze possedute, non è provvedimento subordinato ad accertamento delle condizioni economiche. In Italia il totale della spesa, a 500 euro al mese come prevede la proposta su scala nazionale, sarebbe tra i 300 e i 350 miliardi. Dobbiamo poi tenere conto delle raccomandazioni dell'Unione Europea, nel quadro della strategia 2014-2020, di usare misure non solo passive ma anche di carattere attivo. E anche di considerazioni economiche che, attenendosi al 2014, mostrano un'Umbria con una disposizione dei redditi più omogenea, una minore disparità distributiva, insomma una regione fra le meno diseguali d'Italia. Significa che occorre promuovere anche una crescita economica equilibrata per produrre maggiore uguaglianza. I dati sul Pil fanno ben sperare. Chi sono poi i destinatari di una misura universale? In Umbria abbiamo 142mila 223 persone iscritte nei centri per l'impiego, di cui 21mila percettori di ammortizzatori sociali, per cui dovremmo garantire reddito a circa 120mila persone, da moltiplicare per 780 euro, come prevede la proposta del Movimento 5 stelle, comporterebbe una spesa di oltre un miliardo all'anno. Non basterebbero le previsioni di recupero somme da sprechi e altro. Un provvedimento come questo deve essere utile per un periodo in cui il soggetto dimostri volontà di cercare lavoro, non finire nelle tasche di chi ciò non vuole. Inoltre, nel quadro delle politiche attive per l'inclusione sociale suggerito dall'Ue, sono previsti 55 milioni dal Fondo sociale europeo destinati al contrasto alla povertà e all'inclusione sociale. E c'è un Piano nazionale per il 2016 su questo tema, col quale dobbiamo confrontarci. Al momento ci sono solo risorse per 1,2 miliardi di euro più 790 milioni del Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti. Come regione dobbiamo sostenere la proposta del governo nazionale, coordinarci con essa, come facciamo per la politica industriale. Verifichiamo quindi le condizioni per un reddito minimo garantito coordinandoci con la direzione che sta prendendo il Paese. Ben venga il confronto in commissione, approfondiamo un ragionamento che guardi a misure di carattere

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selettivo, puntando sulla inclusione sociale attiva”. LAVORI D'AULA (5): RITIRATA LA MOZIONE DELLA MAGGIORANZA SULLA NESTLÈPERUGINA DOPO LE COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENTE MARINI – RICCI (CDCIVICHE) “ARRIVARE A DOCUMENTO UNITARIO” Perugia, 15 settembre 2015 – La mozione sullo stabilimento Nestlè Perugina di San Sisto, presentata dai capigruppo di maggioranza dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Giacomo Leonelli (PD), Giuseppe Biancarelli (Upu) e Silvano Rometti (SeR) è stata ritirata dopo le comunicazioni della presidente Catiuscia Marini. Sull'argomento è intervenuto il portavoce del centrodestra e liste civiche, Claudio Ricci, auspicando che il “lavoro prosegua in Commissione e che si arrivi ad un documento unitario per salvaguardare lo stabilimento di San Sisto. Ho apprezzato l'impegno dei sindacati che hanno lavorato non solo per i diritti dei lavoratori, ma anche per dare delle soluzioni concrete, per contribuire a proporre un piano industriale di tutela, valorizzazione e sviluppo. Hanno proposto un documento preciso, che pone l’attenzione sulla necessità di riposizionare i prodotti del Gruppo Nestlé Perugina nella sede di Perugia, e soprattutto sulla valorizzazione, sul miglioramento e sull'implementazione dei processi produttivi. Serve investire non solo in termini di posti di lavoro, ma anche in termini di promozione dell’Umbria a livello internazionale: la strategia della Perugina dovrebbe essere quella di utilizzare un prodotto non solo per sviluppare fatturati ma anche per promuovere l’intero quadro regionale, anche da punto di vista turistico”. VERTENZA PERUGINA: “MONITORARE LO SVILUPPO DELLO STABILIMENTO PERUGINA NESTLÈ: RILANCIARE IL ‘BACIO’ PER VALORIZZARE TUTTI I PRODOTTI” - RICCI (PORTAVOCE CD E CIVICHE) Claudio Ricci (portavoce Cd e Civiche) all’Assemblea legislativa dell’Umbria, interviene sulla vicenda Perugina-Nestlé di San Sisto, dicendosi concorde con le sigle sindacali sulla necessità di “definire e attuare, in tempi brevi, un piano industriale per rilanciare e rimodulare i prodotti”. Ricci assicura che la coalizione di centrodestra e liste civiche lavorerà in sede di seconda commissione per la predisposizione di un documento che trovi l'unità di tutti i gruppi politici. Perugia, 17 settembre 2015 - Claudio Ricci (portavoce Cd eCiviche) nell’Assemblea legislativa dell’Umbria, interviene sulla vicenda PeruginaNestlé di San Sisto, dicendosi concorde con le sigle sindacali sulla necessità di “definire e attuare, in tempi brevi, un piano industriale per rilan-

ciare e rimodulare i prodotti, ammodernare le linee produttive e pianificare una campagna di promozione e marketing, sviluppando le reti commerciali dei prodotti Perugina nel mondo. “Occorre sottolineare - prosegue Claudio Ricci che bisogna investire molto nel ‘Bacio Perugina’ in quanto rappresenta la ‘Ferrari’ della filiera dei prodotti. Infatti – spiega - anche il gruppo Fiat Chrysler FCA sta puntando sul rilancio del marchio Ferrari che, pur facendo fatturati limitati, trascina le vendite di tutti gli altri prodotti. Per il Bacio Perugina è la stessa cosa: il suo rilancio mondiale, (magari anche aggiungendo - solo a titolo di esercizio teorico - una nuova versione con cartiglio esterno d'oro: il ‘bacio d'oro’) trascinerebbe tutti i prodotti del gruppo che sviluppano fatturato , promuovendo l'immagine territoriale dell'Umbria e dell'Italia nel mondo”. Ricci assicura infine che insieme ai consiglieri del gruppo centro destra e liste civiche: Valerio Mancini e Emanuele Fiorini-Lega Nord, Raffaele NeviFI, Marco SquartaFDI e Sergio De Vincenzi-RP lavorerà affinché in seconda commissione “si continui,come programmato, l'opera di monitoraggio e approfondimento tecnico al fine di definire un documento unitario con tutti i gruppi, da far approvare, in tempi brevi, in Assemblea Legislativa dell'Umbria”. REDDITO DI CITTADINANZA: “UNA PICCOLA VITTORIA DELL’INTERA ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL'UMBRIA” - NOTA DI LIBERATI (M5S) Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati torna a parlare della riunione dello scorso martedì dell'Assemblea legislativa dove si è discussa una mozione del suo gruppo politico circa l'attivazione da parte della Regione del reddito di cittadinanza. L'esponente pentastellato esprime la sua soddisfazione evidenziando come “dopo un ampio dibattito, all'unanimità, l'Assemblea legislativa ha deciso di delegare la fase di analisi del progetto di sussidio alla Prima Commissione. “E c'è già una data - rimarca Liberati -: si partirà il prossimo primo ottobre per chiudere l'iter dichiaratamente entro 90 giorni”. Perugia, 17 settembre 2015 - “Il 9 maggio scorso, Il Movimento 5 Stelle aveva aperto proprio a Perugia una riflessione politica nazionale con la ‘Marcia per il reddito di cittadinanza’ fino ad Assisi. Quella mattina furono con noi persone di sinistra, di destra, delle associazioni, famiglie e singoli animati dalla stessa volontà di costruire un'altra Italia, al di là degli schemi e, talvolta, delle gabbie di partito. Oggi quella Marcia è ripresa simbolicamente in Aula, nell’Assemblea legislativa umbra”. Lo scrive Andrea Liberati (M5S) a ridosso della seduta consiliare dello scorso martedì dove si è discussa la mozione presentata dagli esponenti pentastellati e dove “sommessamente e tra mille cautele segnalo come tanti consiglieri sembrano aver scelto di

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andare oltre i cliché, pur declinando in tanti modi diversi l’idea di reddito di cittadinanza e al di là dei distinguo del rappresentante della Giunta”. Il capogruppo pentastellato parla di “un'Italia più solidale attraverso atti concreti, rispetto allo scandalo degli esodati, dei troppi anziani invisibili mentre rovistano qualcosa nei bidoni della spazzatura, dei giovani che muoiono di inedia senza nemmeno poter riuscire a scappare via, di quel 16,3 per cento di minori in stato di povertà assoluta in Umbria secondo il report 2013 di Save the Children”. Tornando sulla riunione dell'Aula di Palazzo Cesaroni, il capogruppo del M5S evidenzia come “dopo un ampio dibattito, su proposta del partito di maggioranza con Leonelli (PD) e Squarta (FdI), con l’appoggio di Ricci (portavoce cdx e liste civiche), Nevi (FI), Rometti (Psi), Fiorini (Lega), Biancarelli (Umbria più uguale), all'unanimità l'Assemblea legislativa ha deciso di delegare la fase di analisi del progetto di sussidio alla Prima Commissione, presieduta da Smacchi (PD). C'è già una data: si partirà il prossimo primo ottobre per chiudere l'iter dichiaratamente entro 90 giorni”. Per Liberati si tratta di “un piano inevitabilmente inclinato verso nuovi orizzonti di coesione sociale, di progresso civile e morale per l'Umbria intera. Mi auguro di non sbagliare, ma ho percepito un'atmosfera più matura e autentica, meno affettata. Forse si inizierà da una base ristretta di persone, compatibilmente coi vincoli di bilancio e in modo non dissimile da altre sperimentazioni in atto. Come che sia, qualcosa di nuovo e concreto non potrà non accadere a vantaggio di chi ha meno”. “Noi – assicura - resteremo spontanei e pragmatici, ponendo come sempre al centro del dibattito i veri problemi, parimenti aperti a proposte di buon senso, senza perderci dietro strategie di sorta, senza smarrirci in riserve mentali e retropensieri: infatti chi non porterà fino in fondo questo comune impegno, non ingannerà il Movimento 5 Stelle, ma avrà giocato pesantemente con la vita dei più poveri, deridendo la comunità tutta e, infine, annichilendo se stesso e la propria umanità. Nessuno, in coscienza, può desiderare tanto male. A Perugia – conclude Liberati - la Marcia può dunque proseguire: grazie a chi, tra i consiglieri, darà ancora il suo fattivo contributo”. “DIRITTI E TUTELA DEGLI AUTONOMI COLPITI DA MALATTIA GRAVE E PROLUNGATA” - UNA MOZIONE DI LIBERATI (M5S) Il capogruppo del Movimento a 5 Stelle all'Assemblea legislativa dell'Umbria, Andrea Liberati, ha presentato una mozione con cui chiede alla Regione di intervenire presso il Governo affinché venga previsto un “reddito di cittadinanza” per i lavoratori autonomi colpiti da malattia grave o prolungata. Per Liberati si deve dunque procedere a individuare modalità concrete di intervento in supporto dei questi soggetti, “che spesso non possiedono tutti gli elementi informativi per valu-

tare correttamente il rischio che corrono in questi casi”. Perugia, 18 settembre 2015 – La Giunta regionale intervenga presso il Governo affinché il ministero del Lavoro riveda la normativa attuale in materia di tutela dei lavoratori autonomi colpiti malattia grave o prolungata, assicurando loro un reddito di cittadinanza, una nuova protezione sociale”. Lo propone, con una mozione rivolta all'Esecutivo di Palazzo Donini, il capogruppo del Movimento a 5 Stelle all'Assemblea legislativa dell'Umbria, Andrea Liberati. Liberati auspica anche “una azione verso le associazioni di categoria di commercianti, artigiani e professioni autonome per raccogliere ulteriori informazioni e sollecitarle ad azioni di sensibilizzazione sul tema. Dato che la maggior parte dei lavoratori autonomi non è a conoscenza neppure di quei minimi diritti a cui può avere accesso, oppure non possiede tutti gli elementi informativi per valutare correttamente il rischio che corre in caso di malattia grave. Andrebbero infine identificate modalità concrete di intervento in supporto dei lavoratori autonomi colpiti da grave malattia”. Il consigliere regionale annuncia che “le Regioni Puglia, Toscana, Piemonte e Veneto, unitamente a numerose amministrazioni comunali, hanno già approvato un documento analogo, che scaturisce anche dall'azione della cittadina Daniela Fregosi, lavoratrice autonoma che si è ammalata di cancro al seno, appoggiata dall'Associazione consulenti terziario avanzato (Acta), ha lanciato la petizione "Diritti e assistenza ai lavoratori autonomi che si ammalano” e ha raccolto ad oggi oltre 85.000 firme. Una petizione che fa parte di una battaglia che sta riscuotendo forti consensi sociali non solo tra i lavoratori autonomi, ma anche tra moltissimi lavoratori dipendenti che la stanno firmando e tra i media”. Liberati sottolinea che “in materia di tutela in caso di malattia, sussiste un'evidente discriminazione tra i lavoratori dipendenti (pubblici e privati) e quelli autonomi. I primi, infatti, possiedono tutta una serie di garanzie diversificate in caso di malattia (per esempio 180 giorni a stipendio pieno, divieto di licenziamento, possibilità di richiedere part-time, divieto di trasferimento, accesso alla legge 104), mentre i lavoratori autonomi devono continuare a lavorare per vivere e curarsi poiché l’Inps non prevede l’indennità di malattia (per esempio, per commercianti o artigiani) oppure prevede, per gli appartenenti alla gestione separata, garanzie irrisorie come 61 giorni all'anno, chiaramente insufficienti in caso di patologie serie o prolungate, con diarie giornaliere molto basse. Per questo nel giugno scorso è stato depositato un ricorso contro l'Inps che mira a far arrivare alla Corte Costituzionale l'iniquo e illegittimo trattamento riservato ai lavoratori autonomi colpiti da malattia”. “FARE CHIAREZZA SUL RITARDO NEI PAGAMENTI DELLA CASSA INTEGRAZIONE IN

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UMBRIA” - MANCINI E FIORINI (LEGA NORD) ANNUNCIANO UNA INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA

elettorale, e i lavoratori dell'Istituto rischiano di pagare sulla loro pelle il prezzo di queste bugie”.

Perugia, 18 settembre 2015 - “Dalle continue sollecitazioni che riceviamo dai lavoratori emerge un quadro critico: ci sono persone in attesa del pagamento della cassa integrazione da più di otto mesi. Si tratta di famiglie in difficoltà per la perdita del reddito, e l'aggravante del ritardo risulta inaccettabile e lesiva della loro stessa dignità. Anche in questo caso, per la Lega, prima vengono le nostre famiglie”. Lo dichiarano i consiglieri regionali Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini (Lega nord Umbria), annunciando l'imminente presentazione di una interrogazione con la quale chiederanno alla Giunta regionale di rispondere in Commissione circa i ritardi segnalati. “In linea con il programma del centrodestra e attenti alle problematiche del lavoro – spiegano i consiglieri di opposizione – presenteremo un atto ispettivo urgente per conoscere le motivazioni dei mancati pagamenti della cassa integrazione in Umbria. Riteniamo doveroso chiamare l'Esecutivo regionale a spiegare questa situazione affinché i cittadini possano avere delle risposte concrete e comprendere l'origine di questo problema. Da una veloce ricognizione delle criticità – aggiungono - emerge l'impegno dei dipendenti degli uffici amministrativi della Regione per accorciare i tempi delle pratiche che coinvolgono circa 13mila lavoratori e 2500 imprese. Va però fatta chiarezza sul lavoro svolto da altri enti, quale l'Inps, che per le domande del 2015 ha già sollevato delle pregiudiziali sulle disposizioni del decreti interministeriale '83473/2014'”. “La situazione dei lavoratori – concludono i componenti del gruppo consiliare della Lega nord – sta diventando insostenibile. Chiediamo agli organi competenti di decidere presto e con responsabilità, trovando le risorse necessarie. Va infatti ricordato che si tratta di fondi che, per anni, imprese e lavoratori hanno versato alla fiscalità generale e che ora devono essere restituiti al territorio regionale secondo le diverse necessità”.

FONDI EUROPEI: “ALL'UMBRIA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO PER LA PROGRAMMAZIONE 2014-2020” - INFORMATIVA DELLA PRESIDENTE MARINI IN PRIMA COMMISSIONE

ISRIM: “I LAVORATORI RISCHIANO DI PAGARE SULLA LORO PELLE IL PREZZO DELLE BUGIE DI MARINI, RIOMMI E PAPARELLI” NOTA DI NEVI (FI) Perugia, 18 settembre 2015 - “A distanza di tempo e con il concreto rischio di licenziamento per i lavoratori dell'Isrim di Terni vengono alla luce le bugie della Marini, di Riommi e di Paparelli i quali avevano promesso che nessuno sarebbe rimasto a piedi, e che il personale sarebbe stato assorbito da Umbria Salute, dal Parco Tecnologico 3A o in altre società partecipate dei Comuni o della Regione”. Così il capogruppo regionale di Forza Italia Raffaele Nevi che aggiunge: "sta emergendo in tutta la sua gravità, l'inconsistenza delle parole dette durante l'ultima campagna

La presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, ha partecipato questa mattina alla seduta della Prima Commissione, presieduta da Andrea Smacchi, per un'informativa sulle politiche comunitarie e sui fondi europei. La Marini ha spiegato che “la nuova programmazione europea 2014-2020 complessivamente mette a disposizione dell'Umbria un miliardo 585 milioni di euro che rappresentano la principale fonte di finanziamento per le politiche di sviluppo della Regione. Siamo tra le cinque regioni italiane per cui la Commissione europea ha approvato i programmi operativi”. Perugia, 23 settembre 2015 – La presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, ha partecipato questa mattina alla seduta della Prima Commissione, presieduta da Andrea Smacchi, per un'informativa sulle politiche comunitarie e sui fondi europei. I PROGRAMMI. “La nuova programmazione europea 2014-2020 – ha spiegato la presidente Marini – complessivamente mette a disposizione dell'Umbria un miliardo 585 milioni di euro tra risorse comunitarie, nazionali e regionali, con un aumento di circa 215 milioni di euro rispetto alla precedente programmazione 20072013. 877 milioni di euro sono destinati al Programma di sviluppo rurale (Psr), 356 milioni al Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr), 237 milioni al Fondo sociale europeo (Fse), 92 attraverso il piano operativo nazionale per le azioni integrate sul lavoro e 23 dal programma garanzia giovani. Abbiamo deciso come Regione di cofinanziare in maniera rilevante i programmi comunitari perché crediamo che rappresentano la principale fonte di finanziamento per le politiche di sviluppo della Regione. Basti pensare all'effetto moltiplicatore delle risorse: per ogni euro di questi fondi si genera un investimento sul territorio di 7-8 euro, con punte di 11-12 euro per alcuni settori particolari come la ricerca. I TEMPI. L'Umbria è già avanti nel lavoro fatto. La Commissione europea ha approvato i programmi operativi di sole cinque le regioni italiane, tra cui la nostra. Per l'Umbria il primo è stato il piano operativo regionale del Fse nel dicembre 2014, che è operativo da febbraio 2015 e sono già stati attivati gli strumenti. Il piano operativo regionale del Fesr è stato approvato nel febbraio 2015 ed è entrato in fase operativa dall'insediamento della nuova Giunta. Il Psr è stato approvato dalla Commissione a giugno 2015 ed è subito operativo. Questo anche grazie al fatto che nel precedente Psr non solo avevamo utilizzato il 100 per cento dei fondi, ma eravamo andati in overbooking di domande che sono state subito

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utilizzate per il nuovo Psr. Visti i tempi burocratici, il nostro sforzo deve essere quello di concentrare l'azione della programmazione settennale in cinque anni. La Commissione europea ha previsto una verifica intermedia dopo tre anni, quindi entro la fine del 2016 dobbiamo aver impegnato le risorse dei primi tre anni di programmazione. Serve velocità e capacità di programmazione non solo della Regione ma da tutti i soggetti coinvolti, dai comuni al sistema delle imprese. LE RISORSE .Abbiamo deciso di gestire i fondi 2014-2020 concentrando le risorse su un numero limitato di obiettivi. Per il Fesr abbiamo scelto di dare l'85 per cento dei fondi sei assi prioritari: 100 milioni di euro a ricerca e innovazione; 31 all'agenda digitale; 85 milioni alla competitività delle Pmi; 56 all'energia sostenibile; 36 milioni ad ambiente e cultura; 31 milioni allo sviluppo urbano sostenibile. Per il Fse abbiamo concentrato l'80 per cento delle risorse su 5 priorità: circa la metà dei fondi è stata dedicata all'occupazione con 107 milioni di euro; 55 all'inclusione sociale e alla lotta alla povertà; 56 a istruzione e formazione, con particolare attenzione a chi esce dalla scuola dell'obbligo e alla fascia universitaria e della ricerca; 9 milioni per rafforzare le prestazioni della pubblica amministrazione alla capacità amministrativa, ad esempio con il piano di rafforzamento amministrativo; 9 all'assistenza tecnica. Per il Psr la dotazione è rilevante anche in termini assoluti, visto che abbiamo più risorse di Marche e Lazio. Nello specifico 203 milioni di euro sono destinati agli investimenti in immobilizzazioni materiali, 175 all'agricoltura biologica e a pagamenti climatico-ambientali; 103 ai servizi di base delle zone rurali; 98 all'innovazione; 80 alle aree forestali; 63 alle zone montane svantaggiate; 46 per lo sviluppo locale; 35 per l'avvio di imprese agricole. Puntiamo, insomma, a SOSTENERE I DISTRETTI PIÙ INNOVATIVI, CHE FANNO DA TRAINO ALL'ECONOMIA REGIONALE. FONDO SVILUPPO E COESIONE. Rimane fuori il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) che questa volta il Governo gestisce direttamente in accordo con le regioni. Si tratta di 30 miliardi di euro che per l'Umbria dovrebbero valere 200-250 milioni. Nella nuova programmazione questi fondi dovrebbero servire per le infrastrutture e per il dissesto idrogeologico. Il confronto è aperto. Noi abbiamo avanzato la nostra proposta e se ci assegnano almeno 80 milioni di euro noi siamo pronti a partire con gli interventi più urgenti. DIMENSIONE TERRITORIALE. Nella nuova programmazione abbiamo inserito anche la dimensione territoriale con l'agenda urbana, che coinvolge Perugia, Terni, Foligno, Spoleto e Città di Castello, e che punta sulla mobilità sostenibile, su interventi per l’efficienza e il risparmio energetico, sulla digitalizzazione di servizi, la fruizione di attrattori culturali e la loro messa in rete e l’inclusione sociale. Allo stesso modo attenzione particolare viene dedicata alle tre aree interne della regione (l'Eugubino-Gualdese, la Valnerina e l'Orvietano-Pievese) per rompere i vincoli dell’isolamento, garantire quantità e qualità dei

servizi pubblici, mettendole in grado di contribuire maggiormente al rilancio della regione. Sono previste poi misure particolari su realtà di particolare pregio ambientale, come il bacino del Trasimeno e di Piediluco, con interventi di riqualificazione e sviluppo. NUOVE REGOLE. Per favorire le imprese e semplificare i processi puntiamo molto sulle misure a sportello. Per tutto ciò che può andare lì vorremmo evitare i bandi, lasciandoli per le procedure più complesse e selettive. Puntiamo ad attivare uno sportello informativo per aiutare imprese e cittadini sui fondi che la Commissione dà direttamente senza l'intermediazione della Regione, come il programma di ricerca, quello ambiente o quello cultura e media. Si tratta di programmi molto poco utilizzati, che dovrebbero essere sfruttati meglio. Potremmo pensare anche a giornate di confronto con le istituzioni europee dei tecnici e dei consiglieri regionali per approfondire temi e settori. GLI INTERVENTI Gianfranco Chiacchieroni (PD) ha sottolineato “l'importanza di andare incontro alle imprese, anche come tempistiche, potenziando le misure a sportello. Inoltre serve uno staff informativo per allargare la platea delle imprese e dei professionisti che accedono ai fondi comunitari”. Attilio Solinas (Partito Democratico) ha chiesto “attenzione per le infrastrutture e un ufficio che aiuti e supporti le imprese”. Claudio Ricci (Ricci presidente) ha concordato “sulla maggiore attenzione sull'utilizzo delle risorse da parte dei Gal in maniera più strategica per il nostro territorio”. Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 Stelle) ha espresso “preoccupazione per le misure di contrasto delle frodi, soprattutto per la tutela ambientale”. Sergio De Vincenzi (Ricci presidente) ha chiesto “referenti chiari per le varie misure” e ha segnalato “difficoltà burocratiche per le imprese sul Psr”. Silvano Rometti (Socialisti e riformisti) ha chiesto “i tempi sulla possibilità di utilizzo dei fondi per le infrastrutture”. Valerio Mancini (Lega Nord) ha proposto un “tavolo periodico per fare il punto sull'utilizzo dei fondi europei, sempre più fondamentali”. “UMBRA CUSCINETTI, AZIENDA ‘CAPRAI’ E TEC.INN. INNOVATIONS: BEN TRE IMPRESE UMBRE SELEZIONATE PER GLI ‘EUROPEAN BUSINESS AWARDS’ 2015/16” – NOTA PRESIDENTE PORZI Perugia, 24 settembre 2015 – “E’ per noi tutti motivo di grande soddisfazione la presenza di ben tre imprese umbre tra le 38 scelte in Italia per rappresentare il nostro Paese negli ‘European Business Awards’ 2015. Siamo fieri di loro”. Per la presidente dell’Assemblea legislativa, Donatella Porzi, la ‘Umbra Cuscinetti spa’, l’azienda ‘Arnaldo Caprai’ e la 'Tec.Inn. Innovations', selezionate per l’edizione 2015 di ‘European Business Awards’ “rappresentano, infatti, quello spirito imprenditoriale coraggioso, fortemente legato alle proprie radici, ma aperto all’innovazione e al mercato globale che è presente in molte nostre

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imprese e che sta crescendo sempre più”. “Anche a nome dell’Assemblea legislativa – aggiunge Porzi - esprimo vivissime felicitazioni e auguri a queste tre aziende. Sia pure in settori e con modalità organizzative diverse, la prima una multinazionale leader della meccanica di precisione, la seconda una prestigiosa azienda vitivinicola e la terza una società specializzata nell'utilizzo di materiali speciali e tecnologie innovative nell'edilizia - conclude -, parlano al mondo di un'Umbria che costruisce il futuro e che, in campo economico, esprime il meglio di sé puntando su innovazione, qualità del prodotto e sostenibilità”. LAVORI D'AULA (2): L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA HA APPROVATO LA MOZIONE SUL SUPERAMENTO DELLE SANZIONI ALLA RUSSIA – UNANIMITÀ SULL'ATTO PRESENTATO DA CHIACCHIERONI (PD) E NEVI (FI) L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato all'unanimità una mozione, a firma dei consiglieri regionali Gianfranco Chiacchieroni (Pd) e Raffaele Nevi (FI), per impegnare la Giunta a condurre iniziative per il superamento delle sanzioni alla Russia. “Ai danni derivanti dalle sanzioni – si legge nell'atto - si aggiunge un’altra conseguenza, forse più pericolosa sulla lunga distanza, che è rappresentata dalla perdita di quote di mercato delle aziende italiane a favore di prodotti provenienti da altri paesi”. Perugia, 29 settembre 2015 – L'Assemblea legislativa dell'Umbria questa mattina ha approvato all'unanimità la mozione presentata dai consiglieri regionali Raffaele Nevi (FI) e Gianfranco Chiacchieroni (Pd) concernente “Iniziative della Giunta regionale riguardo il superamento delle sanzioni alla Russia”. Il documento impegna la Giunta a “ribadire al Governo italiano che l'Umbria, regione di pace e dialogo, auspica un modello inclusivo (Usa, Europa, Russia, Paesi Arabi, Iran e Cina) nell'affrontare e gestire le crisi umanitarie e nel contrastare la minaccia senza confini dello Stato Islamico. Si richiama a tal fine l'Onu ad un ruolo diretto e incisivo per gestire i vari conflitti in senso pacifico. Rivendicare in Conferenza Stato-Regioni e in Commissione Affari Europei ed Internazionali, di cui la presidente Marini è responsabile, un maggior ruolo dell'Europa nel facilitare il dialogo tra Stati Uniti e Russia, imprescindibile per la stabilità e prosperità della stessa Europa, andando a superare lo strumento sanzionatorio”. Con la mozione si chiede anche “l'istituzione, da parte della Commissione Europea, di un fondo comune speciale tra gli Stati membri al fine di ammortizzare parzialmente o totalmente le ingenti perdite riscontrate dagli imprenditori colpiti dalle contromisure russe alle sanzioni. Continuare a monitorare con gli strumenti di competenza regionale l'impatto delle sanzioni sul tessuto produttivo regionale e in particolare per le piccole e medie imprese, che hanno maggiore difficoltà a mantenere le attuali quote di merca-

to. Sostenere mediante bandi regionali, a fronte delle spese sostenute, le attività commerciali di marketing, promozione e diversificazione dell'offerta, le imprese umbre operanti in Russia onde evitare che perdano quote di mercato a favore di altri”. L'atto sottolinea come l'Umbria, “forte delle sue radici e anche terra di pace e regione, da sempre, protagonista nel favorire il dialogo come spesso accaduto per la questione israelo– palestinese, può porsi come ponte di pace e di mediazione anche sulle spinose questioni dei rapporti internazionali, favorendo la tradizionale azione del Governo italiano che punta al dialogo tra Paesi, religioni e gli interessi economici. Un intervento sempre più necessario alla luce di allarmanti dati relativi e conseguenti all'applicazione di sanzioni alla Russia che procurano gravi effetti sull'economia italiana. Le preoccupanti proiezioni parlano di un danno per l'industria italiana di 2,8 miliardi di euro l'anno, con un crollo dell'export nei soli primi 3 mesi del 2015 mentre l'export umbro verso la Federazione Russa ha visto un calo del 14 per cento nel primo trimestre del 2015”. LAVORI D'AULA (3): “AZIONE INCISIVA DELLA REGIONE PER MANTENIMENTO DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO, TUTELA DEI POSTI DI LAVORO E EFFICIENZA DEI SERVIZI” - MOZIONE APPROVATA DOPO INCONTRO CON LAVORATORI PROVINCE La mozione a tutela dei posti di lavoro e dei servizi offerti dalle Province è stata approvata all'unanimità dall'Assemblea legislativa dell'Umbria. In precedenza, la presidente Porzi e i capigruppo avevano incontrato una folta rappresentanza di lavoratori e, nel corso dell'incontro, l'assessore Barberini ha fornito i dati risultanti dalla ricognizione effettuata dalla Giunta: 181 lavoratori potranno essere trasferiti in Regione, altri 40-42 lavoratori potranno essere collocati in altri enti regionali. Per quanto riguarda i lavoratori della Polizia provinciale, ci sono Comuni che hanno manifestato interesse ad assumere questo personale, che sarebbe escluso dalle limitazioni previste dal Patto di stabilità, mentre giovedì è prevista la Conferenza Stato-Regioni sul problema dei servizi per l'impiego. Perugia, 29 settembre 2015 – L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato all'unanimità dei 17 consiglieri presenti una mozione, firmata da tutti i capigruppo, che impegna la Giunta regionale, “considerato il lavoro ricognitivo presso i Comuni e le altre strutture regionali per l'individuazione di reali e concrete prospettive per i dipendenti delle Province”, a “promuovere presso tutte le sedi competenti una azione incisiva tesa al mantenimento degli equilibri di bilancio, alla tutela dei posti di lavoro e all'efficienza dei servizi erogati alla comunità regionale”. L'atto di indirizzo è stato elaborato dopo l'incontro con una delegazione dei lavoratori delle Province di Peru-

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gia e Terni, durante il quale l'assessore Luca Barberini ha comunicato gli esiti della ricognizione sul problema effettuata nella riunione di Giunta di ieri: “Nella riunione – ha detto - è emerso che 181 lavoratori delle Province potranno essere trasferiti in Regione, altri 40-42 lavoratori potranno essere collocati in altri enti regionali, fra i quali 20-22 nella sanità. Per i Centri per l'impiego, inclusi i precari, contiamo di arrivare ad una soluzione entro la fine dell'anno”. “Il problema della riforma – ha spiegato l'assessore – è stato quello di scaricare il reperimento delle risorse su Regioni e Comuni, gli enti che hanno subito maggiori tagli, meno 25 per cento le prime, meno 20 per cento gli altri. La situazione nuova è che si è appreso che le Province in dissesto sarebbero almeno 30, con situazioni anche esplosive, e non riguardano solo quelle del Mezzogiorno e dell'Umbria. Il punto fondamentale è che non si licenzia nessuno, a seconda delle disponibilità che vi ho già rappresentato e di altre future che potranno essere messe a disposizione dagli enti. Per quanto riguarda i lavoratori della Polizia provinciale ci sono Comuni che hanno manifestato interesse ad assumere questo personale, che sarebbe escluso dalle limitazioni previste dal Patto di stabilità. A breve ci sarà una riunione con i Comuni. Giovedì è prevista la Conferenza Stato-Regioni sul problema dei servizi per l'impiego. Nella legge di stabilità si sta pensando di risolvere lo squilibrio finanziario delle Province, quindi ci saranno risorse addizionali”. Infine, rispondendo a domande poste dai lavoratori presenti, Barberini ha comunicato l'impegno della Giunta a non chiudere, come paventato, sedi sul territorio: “i servizi saranno mantenuti anche nelle sedi periferiche – ha detto l'assessore – semmai si cercheranno sedi meno onerose per abbassare i costi degli affitti”. Anche le opposizioni hanno convenuto sulla necessità di una linea comune per risolvere il problema dei lavoratori delle Province: Ricci (portavoce centrodestra e liste civiche) ha proposto una mozione “tecnica” di sostegno e Liberati (M5s) ha detto di essere “disponibile a seppellire l'ascia di guerra per venire incontro alle urgenti necessità dei lavoratori”.

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“CHIARIMENTI SULLE INTENZIONI DI ENEL CIRCA LA CENTRALE DI BASTARDO E SULLA STRATEGIA ENERGETICO-AMBIENTALE DELLA REGIONE” - INTERROGAZIONE URGENTE DI SQUARTA (FDI) Il consigliere regionale Marco Squarta (FDI) interroga la Giunta “per avere chiarimenti urgenti sulle reali intenzioni di Enel rispetto all’effettivo impiego della centrale di Bastardo e circa la tempistica con cui sarà riproposta all'Assemblea legislativa la Sear 2014-2020 (Strategia energeticoambientale regionale), quindi sulla tempistica stimata per la dismissione dell’impianto, con conseguenti ricadute e relative soluzioni”. Perugia, 12 settembre 2015 – Il consigliere regionale Marco Squarta (FDI) ha presentato un'interrogazione urgente a risposta scritta sulla centrale di Bastardo, per sapere “con che tempistica la Giunta intende riproporre all’Assemblea legislativa il SEAR 2014-2020 (Strategia energeticoambientale regionale, ndr) e la tempistica stimata per la dismissione dell’impianto con conseguenti ricadute, e relative soluzioni, per la fornitura energetica ed il fabbisogno regionale”. Inoltre, Squarta chiede di sapere “quali azioni intenda perseguire l'Esecutivo al fine di affrontare e assorbire le criticità connesse alla volontà di Enel di avviare la dismissione della Centrale di Bastardo entro il 2016, con particolare riferimento alla tutela dei livelli occupazionali e dell’indotto, nonché a garanzia della bonifica e dei necessari interventi di riambientazione del sito”. “Nell’ambito della discussione della Strategia energetico–ambientale regionale 2014-2020, tenutasi lo scorso febbraio 2015 in Seconda Commissione – spiega Squarta - l’allora assessore Rometti aveva annunciato la determinazione assunta da Enel infrastrutture e reti circa la chiusura della Centrale Enel di Bastardo (Giano dell’Umbria), senza tuttavia indicare un orizzonte temporale. Quanto dichiarato dall’allora assessore sembrava aver trovato conferma nella gravità di quanto accaduto nei mesi di luglio e agosto rispetto al mancato utilizzo a piene capacità della Centrale per assenza di combustibile dovuta al mancato approvvigionamento delle scorte necessarie, cui Enel avrebbe omesso di provvedere in tempi utili in fase di previsione dell’approvvigionamento rifiutandosi poi di ricorrere ad approvvigionamenti di emergenza per far fronte ai picchi di consumi energetici. Questo ha determinato disfunzioni nel funzionamento dell’impianto nei mesi di maggior richiesta di energia elettrica per l’utilizzo massivo degli impianti di condizionamento e ha imposto una serie di blackout programmati che si sono resi necessari per garantire la tenuta della rete. Enel si è giustificata, in quella occasione, negando che l’accaduto fosse da imputare alla mancanza di scorte e dichiarando che la Centrale di Bastardo rientra nel programma di riqualificazione e riconversione di 23 centrali termoelettriche, perché si tratta di una centrale soggetta a vincoli e restri-

zioni operative che comportano un costo di produzione particolarmente elevato”. “Appreso dell’esistenza di un documento ad uso interno – prosegue Squarta - relativo al Piano strategico 2016-2020 che starebbe circolando proprio in questi giorni e che prevedrebbe di avviare la dismissione della Centrale già da dicembre 2016gennaio 2017 e ritenuto che sia necessario che l’Esecutivo si faccia garante, rispetto alle suddette politiche messe in atto da Enel, della tutela dell’indotto e del territorio, si chiede alla Giunta di fare chiarezza, anche perché il Sear 20142020 assegnato alla Commissione competente, ma decaduto per termine della legislatura (precedente), prevedeva che la generazione termoelettrica da fonti fossili, fosse quasi interamente dedicata alle centrali di Pietrafitta e Bastardo e non si faceva alcun minimo accenno alla dismissione/riconversione della Centrale. In ogni caso, il nuovo Esecutivo dovrà procedere a nuova adozione del Sear e relativa trasmissione all'Aula di Palazzo Cesaroni”. “Il SEAR 2014-2020 - conclude Squarta – dovrà rivelarsi atto idoneo a chiarire la strategia dell’Esecutivo rispetto a un sito che andrà in dismissione entro fine 2016-inizi 2017 e ad individuare le ripercussioni, a livello di fornitura energetica, che seguiranno alla chiusura dell’impianto e le necessarie soluzioni. Inoltre, vi è la necessità di porre in essere pronte ed efficaci azioni a tutela del livello occupazionale, a sostegno dell’indotto economico e a garanzia della bonifica e riambientazione del sito, inserito tra l’altro in un territorio di alto valore rurale e naturalistico (Sagrantino doc)”. “L'AUMENTO DEI CANONI IDROELETTRICI DECISO DALLA GIUNTA REGIONALE È IL MINIMO SINDACALE” - PER LIBERATI (M5S) “UNA MISURA INSUFFICIENTE” A CUI DEVE SEGUIRE LA REVISIONI DI ALCUNI PARAMETRI Il capogruppo del Movimento 5 stelle all'Assemblea legislativa dell'Umbria, Andrea Liberati, valuta “una soluzione insufficiente” l'incremento dei canoni per lo sfruttamento dell'energia idroelettrica deciso dall'Esecutivo di Palazzo Donini. Liberati ricorda che altre Regioni li hanno già aumentati da tempo e che sarebbe necessario conteggiarli “non più sulla potenza nominale degli impianti, risalente al 1950, ma su quella efficiente”. Perugia, 29 settembre 2015 - “La Giunta Regionale vada avanti e cancelli definitivamente le tariffe scontate che fanno dell'Umbria la piccola Lussemburgo delle multinazionali dell'energia. Lo richiedono i territori, che devono riavere i loro legittimi denari, e lo impongono l'equità fiscale e soprattutto il buon senso”. Lo afferma il capogruppo del Movimento 5 stelle all'Assemblea legislativa dell'Umbria, Andrea Liberati, esprimendo critiche alle dichiarazioni del vicepresidente della Giunta regionale, Fabio Paparelli, in merito alla decisione (http://goo.gl/IdCEI3) di aumentare il “canone per le concessioni di grande deriva-

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zione di acque pubbliche ad uso idroelettrico”. Misure che Liberati valuta “tardive e insufficienti”. L'esponente di opposizione ricorda che “la Regione Basilicata ha accresciuto i canoni idroelettrici a 30 euro/Kw già nel 2004. Inoltre occorre conteggiare i canoni non più sulla potenza nominale degli impianti, che risale al 1950, ma su quella efficiente, come avviene in Abruzzo. La potenza effettiva del Polo idroelettrico di Terni è pari a 530mila Kw, ben superiore al parametro dei 300mila Kw individuato dall'Abruzzo per applicare i sovracanoni. Perché non farlo anche qui, restituendo le risorse ai territori, deprivati del bene acqua, con corsi di fiume deviati, impattanti impianti e cascate tenute artificialmente chiuse?”. Per Andrea Liberati “è importante che il vicepresidente della Giunta regionale apprezzi l'enorme differenza tra potenza nominale ed effettiva: sarebbe come se noi pagassimo il bollo auto per una potenza pari a circa un terzo rispetto a quella effettiva. In questo modo si consente di incassare questo differenziale alle multinazionali, senza equità e progressività impositiva. Il vicepresidente della Giunta – aggiunge il consigliere regionale - sbaglia anche tecnicamente nel limitarsi a parlare della sola centrale di Galleto (comunque dalla potenza effettiva pari a ben 326mila Kw, oltre il triplo della potenza nominale), quando il Polo di Terni ha ovviamente una sua unitarietà idrografica e anche idroenergetica su cui praticare ben altri canoni. Su tutto questo – conclude - il M5S ha presentato una mozione e una proposta di legge. Faremo in modo che siano calendarizzate al più presto”.

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LAVORI D'AULA (1): PRESENTATO IL RENDICONTO GENERALE DELL'AMMINISTRAZIONE DELLA REGIONE PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2014 – LA RELAZIONE DI MAGGIORANZA E GLI INTERVENTI DELLE OPPOSIZIONI Il Rendiconto generale dell'amministrazione della Regione Umbria per l'esercizio finanziario 2014 è stato presentato all'Assemblea legislativa dell'Umbria dal relatore di maggioranza Andrea Smacchi (Pd). Al suo intervento hanno fatto seguito quelli dei rappresentanti delle opposizioni: Maria Grazia Carbonari per il Movimento 5 Stelle e Claudio Ricci per la Coalizione centrodestra e liste civiche. Il dibattito prosegue con gli interventi di Giuseppe Biancarelli (Umbria più uguale), Andrea Liberati (M5S) e le conclusioni della presidente della Giunta, Catiuscia Marini. Perugia, 3 settembre 2015 – Il Rendiconto generale dell'amministrazione della Regione Umbria per l'esercizio finanziario 2014 è stato presentato oggi all'Assemblea legislativa dell'Umbria. Il relatore di maggioranza, Andrea Smacchi (Pd), ha messo in evidenza la positività delle scelte operate dalla Regione e gli obiettivi che sono stati perseguiti, tra cui bilancio in equilibrio, invarianza fiscale, rispetto del tetto di indebitamento, mantenimento della qualità dei servizi, riorganizzazione e riduzione della spesa. A seguire i rappresentanti delle opposizioni: Maria Grazia Carbonari per il Movimento 5 Stelle e Claudio Ricci per la Coalizione centrodestra e liste civiche hanno illustrato tutte le critiche e i punti non convincenti del documento. Il dibattito prosegue con gli interventi di Giuseppe Biancarelli (Umbria più uguale), Andrea Liberati (M5S) e le conclusioni della presidente della Giunta, Catiuscia Marini. LA RELAZIONE DI MAGGIORANZA Nella sua relazione Andrea Smacchi (PD-presidente della Prima commissione) ha illustrato l'atto spiegando che “il Rendiconto 2014 attesta i risultati positivi della gestione finanziaria della Regione. L'invarianza fiscale, la razionalizzazione della spesa, il mantenimento della qualità dei servizi, sono stati obiettivi raggiunti anche nel 2014, nonostante la crisi economica e i forti tagli ai trasferimenti. La Regione ha perso 450 milioni di euro di trasferimenti in 4 anni, pur mantenendo inalterati i servizi offerti. Tutto questo grazie alla riduzione della spesa attraverso il taglio delle spese per consulenze, convegni e auto di rappresentanza; del numero dei dirigenti, del personale dipendente; alla riduzione dei vitalizi e la riduzione delle indennità; alla dismissione di sedi e uffici. Questa sarà una legislatura certo complessa ma anche importante e proficua: riforma della Provincia e riorganizzazione delle deleghe, nuove prospettive per le agenzie come Sviluppumbria e Gepafin, testimoniano un passo deciso verso l’azione delle riforme che la maggioranza sta mettendo in campo. Ma è bene ricordare che non si parte da zero, visto che sono già state realizzate la soppressione delle comunità montane e l’Agenzia regionale della obilità sono interventi che avran-

no nel medio periodo un impatto anche in termini di semplificazione amministrativa, ossia risparmi e un rapporto funzionale per i cittadini, per dare risposte concrete in tempi certi. Per quanto riguarda i numeri del rendiconto sul bilancio, i dati confermano un bilancio solido: si registra un avanzo di 9 milioni di euro, vengono rispettati gli equilibri di gestione elevato il quadro di realizzazione delle entrate e un’azione importante sul recupero dell’evasione fiscale pari a 32 milioni di euro, buone le performance anche sui pagamenti, la velocità di cassa della spesa si attesta intorno all’80 per cento, rimanendo stabile nell’ultimo triennio, il Patto di Stabilità risulta rispettato con la sanità in equilibrio finanziario. Il bilancio dell'Umbria è in equilibrio, trasparente e qualificato, privo di punti oscuri. È stato valutato positivamente da tutti gli organismi competenti. Anche i lavori della Commissione hanno dimostrato la volontà di affrontare qualsiasi tema senza paura del confronto. L'Umbria è in linea con le regole per l'indebitamento e per l'utilizzo dei fondi nazionali e comunitari. La Regione ha utilizzato solo il 70 per cento della propria capacità di indebitamento, è quindi esagerato e infondato ogni atteggiamento allarmistico. I bilanci di agenzie e società partecipate dalla Regione sono positivi, in ogni caso il tema delle partecipate è all'esame della Giunta e della maggioranza, per andare verso una profonda riorganizzazione, per cambiamenti funzionali agli obiettivi che ci siamo posti. I revisori della Corte dei conti esprimono un giudizio favorevole pur in presenza di rilievi di cui faremo tesoro. Il nostro obiettivo resta infatti quello di restituire un’Umbria migliore più efficiente e pronta alle sfide che ci attendono: la nostra Regione per esempio è benchmark per quanto riguarda la sanità, il tutto frutto della capacità di programmazione dell’Ente come testimonia il Centro studio sintesi con il dossier Taxpayer Italia 2015 in cui si rileva che il rapporto tra prelievo fiscale e spesa pubblica corrisponde alla qualità dei servizi offerti, segno quindi di efficienza e buona amministrazione. Questo atto chiude di fatto una legislatura, la IX, caratterizzata da un grande impegno per le riforme, e da un lavoro messo a dura prova. Spetta a noi consolidare i segnali di ripresa arrivati nelle ultime settimane, l’analisi ci dice infatti che l’economia della nostra Regione è ripartita con un incremento del PIL passato dallo 0, 3 allo 0,4 nel secondo trimestre 2015. Ci sono dati positivi sull’occupazione, la disoccupazione nella nostra regione è scesa sotto al 10 per cento nel secondo trimestre dell’anno (il dato migliore dal 2012), accompagnato dall’aumento in termini assoluti della forza lavoro degli occupati. Una fotografia fondamentale, che per noi dovrà essere un punto di partenza. Posso assicurare che la prima commissione farà la sua parte al fine di accompagnare e supportare il percorso di rilancio e di crescita della nostra regione”. INTERVENTI MINORANZA MARIA GRAZIA CARBONARI (Movimento 5 Stelle): “IL RENDICONTO È UN ATTO DI IMPATTO ENORME SULLA VITA TUTTI I CITTADINI. PER

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QUESTO PRETENDIAMO TRASPARENZA E VERITÀ, ESSENZA DELLA DEMOCRAZIA. L'articolo 196 del Tuel chiarisce l'importanza di questo atto. Da tempo denunciamo che ci sia un completo rispetto dell'articolo 196 del Tuel. Da quando ci siamo insediati abbiamo chiesto documenti e non tutti ci sono stati forniti. Il rendiconto ha punti oscuri. A partire dal problema dei CONTRATTI DERIVATI. La regione ha un differenziale negativo tra entrate e uscite dei derivati per un milione 600mila euro nel 2014 e di un milione 900 mila euro nel 2013. Inoltre la Corte dei Conti, la Corte Costituzionale e il codice civile dicono che avere è necessario avere sempre il valore del marck to market, il valore di mercato dei derivati alla data del 31 dicembre 2014. Purtroppo questo valore per l'amministrazione è un dato inutile. Abbiamo ricevuto in commissione rassicurazioni in merito dall'assessore Barberini, perché questo non è un dato rappresentativo. Per noi, invece, è rappresentativo perché la legge obbliga le società private a presentarlo. Quindi noi ve lo chiediamo e ce lo dovete dare, così come le copie dei contratti derivati. Altri problemi nel rendiconto li troviamo negli INCARICHI DEGLI AGLI UFFICI DI SUPPORTO DEGLI ORGANI POLITICI che, dice la Corte, prescindono da qualsiasi requisito di professionalità e idoneità all'incarico, peraltro con notevole utilizzo di risorse pubbliche. C'è stato un incremento del 18 per cento della spesa sostenuta per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Oramai la Regione usa questi contratti per fabbisogni stabili e in crescita, in contrasto con la legge. Sui CONTROLLI INTERNI la Corte dei Conti rileva un altro elemento di mancanza di trasparenza perché nella relazione della Presidente sui controlli 2014 si evince solo una descrizione formale del sistema dei controlli, peraltro coincidente con quella del 2013. Anche per il CONTENZIOSO la Corte dei Conti denuncia l'incompletezza dei dati trasmessi dall'Amministrazione, che non consentono di avere una quadro preciso sulla situazione finanziaria. In sostanza non si sa quanto rischia di dover pagare la Regione in contrasto con il basilare principio di prudenza. Intanto, però, sono stati stanziati per il fondo rischio un milione e 700 mila euro. Per le SPESE DI RAPPRESENTANZA la Giunta dice di aver ridotto dell'80 per cento. La Corte dei Conti ritiene l'operato Giunta contrario alla normativa vigente, perché la spesa continua ad attestarsi su livelli superiori a quelli stabiliti dal legislatore. Inoltre l'amministrazione non considera come spese di rappresentanza tutte quelle che secondo la legge dovrebbero essere considerate tali. Anche per la SANITÀ c'è qualche lato oscuro. La Corte dei Conti rileva che nonostante nel 2014 sia stata istituita la centrale unica per gli acquisti la percentuale degli acquisti centralizzati è rimasta sostanzialmente invariata, passando dal 49 del 2013 al 50 per cento del 2014. invece questo passaggio dovrebbe comportare un notevole risparmio. Le Asl, poi, fanno un reiterato utilizzo delle proroghe contrattuali e hanno scarsa tempestività nel rinnovo delle convenzioni, con con-

seguente utilizzo di atti in sanatoria. Inoltre per la Corte la Regione non fa autonomamente i dovuti controlli sulle strutture ricettive degli anziani. Sugli IMMOBILI CONCESSI A USO GRATUITO abbiamo chiesto a chi sono stati dati e non abbiamo ottenuto risposta. La mancanza del DOCUMENTO ANNUALE DI PROGRAMMAZIONE fa sorgere il timore che manchi a questa Giunta una visione di insieme e un progetto su come affrontare i problemi. La giunta avrebbe dovuto presentare il Dap entro il 31 luglio, cosa che non ha fatto. Sui RESIDUI ci sono anomalie sulla contabilizzazione dei crediti residui attivi e sui debiti e residui passivi. La corte lamenta la possibilità che i debiti di funzionamento risultanti dal conto del patrimonio siano inferiori a quelli presenti. Nella VALORIZZZAZIONE DEL PATRIMONIO REGIONALE rileviamo il mancato rispetto da parte dell'Amministrazione dei basilari principi sui bilanci di relazione dei bilanci. Abbiamo perplessità sulla mancata decurtazione dai valori dei cespiti in base alla rivalutazione Istat. La Corte ha invitato l'Amministrazione a conformarsi a queste. Abbiamo fatto richieste di chiarimento e ci è stato risposto che è in corso un affinamento metodologico. Vedremo nel 2015. Nonostante questi richiami della Corte dei Conti e le nostre richieste consiglieri la Giunta non ha fornito questi dati. Noi insisteremo e li otterremo per dare maggiori informazioni ai cittadini”. CLAUDIO RICCI (Portavoce centrodestra e liste civiche): “VOTO CONTRARIO SUL DOCUMENTO MA, SE LE PROSSIME SCELTE SARANNO DI REALE CAMBIAMENTO SU ALCUNI ASPETTI, SAREMO DISPONIBILI AL CONFRONTO SU SPECIFICHE TEMATICHE. Quello di oggi è un atto tecnico che risente di numerose variazioni spesso dovute al cambio dei parametri da parte del governo durante l'esercizio finanziario. L'Assemblea ponga il tema che Regione e Comuni non possono essere costretti a variazioni tecniche per cambio di valutazione del governo. Riconosciamo le difficoltà dovute ai tagli alle regioni, concretizzati in 10 miliardi di euro in meno nel periodo 2008-2015, più il taglio dei parametri tecnici per 12,9 miliardi nel Patto di stabilità, quindi l'ulteriore taglio alla sanità per le Regioni di 17,5 miliardi. Serve un elemento di federalismo responsabile. Chi vuole attuare determinate politiche, le deve pagare con i propri bilanci e non demandando a Regioni e Comuni il costo delle politiche decise. La Regione Umbria ha cercato di sostenere i comuni con 60 milioni di euro nel patto di stabilità, un provvedimento importante per sbloccare alcune infrastrutture. Nel bilancio vi sono aspetti negativi cui porre rimedio nel 2016. Si ravvisa un elevato grado di rigidità del bilancio, con sempre meno risorse libere, meno 100 milioni di euro. Occorre agire su spesa corrente e spese settoriali, che sono incrementate. Bene il personale con meno 3 per cento, anche se una posizione organizzativa ogni 2.9 unità di personale preoccupa. La Corte dei conti segnala sprechi, incarichi e consulenze, soprattutto nella sanità. Il Centro acquisti sanità è al 50 per cento, anche se abbiamo preso atto di

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ottimizzazioni svolte da singole strutture che hanno fatto acquisti per tutte le strutture regionali. La Corte segnala anche perdite rilevanti da parte delle società partecipate, inefficienze che pesano sul bilancio della Regione. Si rilevano anche discrasie, da chiarire con atti successivi. Alcune società sono in perdita, come Umbra Flor, Sviluppumbria, Umbria tpl e mobilità. Però è stata consegnata una tabella di integrazione dove figurano utili per alcune società, vi sono quindi delle incongruenze. Gli stessi Revisori dei conti raccomandano 'nuovamente' di monitorare costantemente l'andamento delle società partecipate. Una riflessione è iniziata, è tema urgente, collegato all'efficienza e alle scelte delle persone basate sul merito. Derivati: positivo il giudizio di parificazione ma rilevate implicazioni future potenzialmente dannose. Su questi punti l'Assemblea deve intraprendere azioni adeguate. Tasso immigratorio: è negativo, quindi start up e imprese con giovani sono costretti ad andare fuori dalla nostra regione; ci aspettiamo che l'azione di governo possa modificare questo tasso immigratorio negativo. Servono trasporti adeguati, innovazione tecnologica, capacità di risparmio e riduzione della leva fiscale, la semplificazione prevista con Piano biennale. Infine, i fondi strutturali UE devono introdurre misuratori per capire le azioni che si svolgono e la loro efficienza, quanti posti di lavoro determinano. Turismo e cultura possono aiutare molto, soprattutto se si insisterà sulle reti commerciali di vendita, per arrivare a più pernottamenti. Positivo che non ci siano state anticipazioni di cassa e rispettati i i termini del patto di stabilità”. LAVORI D'AULA (2): APPROVATO IL RENDICONTO GENERALE DELL'AMMINISTRAZIONE DELLA REGIONE PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2014 – VOTO CONTRARIO DELLE OPPOSIZIONI L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato a maggioranza il Rendiconto generale dell'amministrazione della Regione Umbria per l'esercizio finanziario 2014. Bilancio in equilibrio, invarianza fiscale, rispetto del tetto di indebitamento, mantenimento della qualità dei servizi, riorganizzazione e riduzione della spesa sono le caratteristiche evidenziate dal documento, che ha ottenuto i voti favorevoli della sola maggioranza (13 sì - 8 no). Perugia, 3 settembre 2015 – Il Rendiconto generale dell'amministrazione della Regione Umbria per l'esercizio finanziario 2014 è stato approvato oggi dall'Assemblea legislativa dell'Umbria con 13 sì (Pd, Umbria più uguale, Socialisti) e 8 no (Ricci presidente, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega nord, Movimento 5 Stelle). GLI INTERVENTI GIUSEPPE BIANCARELLI (Umbria più uguale): “LOTTA ALLE POVERTÀ E INCENTIVI ALL'OCCUPAZIONE GIOVANILE - Ci apprestiamo ad approvare uno dei primi atti importanti di questa legi-

slatura, anche se si tratta di risultanze contabili definite e non modificabili. Siamo quindi chiamati ad avviare un ragionamento di prospettiva. Su questo atto vi è stato un approfondito filtro tecnico da parte della Corte dei conti che ha emesso un giudizio di parifica del quale prendiamo atto. Per quanto attiene ad argomenti specifici, la sanità, dopo i recenti, ingenti tagli di risorse per decine di milioni di euro, si impone la necessità di dar luogo ad economie e lotta allo spreco. Tuttavia siamo chiamati a mantenere un livello accettabile per quanto attiene ai servizi, nel rispetto del previsto diritto alla salute. Bisogna intervenire con forza per abbattere i tempi delle liste di attesa. Puntare con decisione sull'efficientamento del sistema. Ma alla sanità dobbiamo legare anche i servizi sociali puntando a combattere l'avanzamento delle povertà che sta interessando moltissime famiglie umbre. I fondi comunitari rappresentano un'importante opportunità per investimenti e mobilitazione economica ed occupazionale. Particolari risorse vanno indirizzate per una occupazione innovativa e rivolta ai giovani e verificarne, nell'immediato, gli effetti prodotti. Il tasso immigratorio negativo non rappresenta un dato positivo e questo è un tema che merita i dovuti approfondimenti. Da evidenziare una insufficiente manutenzione delle strade. Fondamentale salvaguardare il sistema dei Comuni, che rappresentano il perno sul quale si regge il sistema istituzionale. Serve sussidiarietà vera e puntare con maggiore ed ulteriore forza sulla semplificazione amministrativa. Rinnovo l'invito ad intensificare la lotta contro ogni forma di povertà. Un'azione che dobbiamo mettere in campo al di là ed al di sopra di ogni appartenenza politica. In questi giorni si parla di 'ripresina', di un rallentamento della crisi, ma esistono indicatori che destano ancora preoccupazione per le molte criticità che stanno interessando i nostri territori. Bene l'attenzione e l'impegno della Regione rivolto ai dipendenti delle Province, ma la stessa cosa va fatta per quelli dell'Agenzia forestale. In merito alle 'Partecipate', esiste un solo modo per garantirne l'efficacia: la qualità delle persone che vi vengono nominate. Non è possibile procedere a nomine attraverso una normativa obsoleta come quella dettata dalla legge regionale '11/95' (Disciplina delle nomine di competenza regionale e della proroga degli organi amministrativi), servono norme di evidenza pubblica. Bisogna eliminare con forza il potere delle oligarchie. In merito alla manutenzione del territorio, siamo di fronte ad un elevato rischio idrogeologico. Per questo vanno previsti interventi mirati prima che si vadano a creare grandi danni economici ed ambientali”. ANDREA LIBERATI (Movimento 5 Stelle): “LA TRASPARENZA È L’ESSENZA DELLA DEMOCRAZIA. ESSERE TRASPARENTI NON È UN ATTO DI CORAGGIO, MA DI RESPONSABILITÀ NEI CONFRONTI DEI CITTADINI - Oggi è stata convocata l'Aula non per il rendiconto generale, ma perché il prossimo 8 settembre sarebbero scaduti i termini della convalidazione degli eletti. Tornando comunque al documento in

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discussione, ha un impatto enorme sulla vita dei cittadini, e noi, rappresentanti dei cittadini, pretendiamo la massima trasparenza, un tema che si pone pesantemente per la Giunta. Noi siamo costretti ad andare vanti alla cieca per quanto attiene a delibere di giunta, delibere dirigenziali, delle aziende ospedaliere e delle Asl. La trasparenza è l’essenza della democrazia e senza di essa non veniamo messi in condizione di lavorare adeguatamente. Chiediamo quindi un chiaro impegno in proposito alla presidente Marini. Abbiamo bisogno di informazioni chiare per valutare la reale consistenza del debito effettivo potenziale della Regione. Rileviamo però che questa mancanza di trasparenza si è verificata anche nei confronti della Corte dei conti, che chiede da anni alcuni dati che, non sappiamo per quale motivo, non le vengono consegnati, tuttavia si ottiene comunque la parifica. Faccio presente che abbiamo finalmente ottenuto tutte le tabelle e cifre erogate dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica nei confronti di magistrati per attività prestata. Su questo interesseremo il Csm, perché consideriamo inopportuno ricevere compensi da parte di una struttura presieduta dal Presidente della Giunta regionale. La strategia della Giunta di prendere tempo nella consegna di documenti è una strategia vecchia e collaudata e troppe volte sono i dirigenti a rispondere e non gli assessori. La Giunta dà delle non risposte e non produce documenti ufficiali. Solo generiche rassicurazioni. La poca trasparenza crediamo abbia delle ricadute profonde in ordine alla vita economica della Regione. In merito ai contratti derivati è come fare scommesse con i nostri soldi, quelli dei cittadini. Sappiamo da documenti ufficiali usciti anche sul Corriere della Sera che l’Umbria è la terza regione d’Italia per maggiore impiego di strumenti finanziari derivati, appunto le scommesse. E allora ci chiediamo il perché non ci viene dato il valore del derivato al prezzo di mercato. Forse diamo fastidio a qualche istituto di credito? Non si era detto che la politica è più forte della finanza? Dobbiamo superare i contratti derivati, ma su questo punto non possiamo indagare più a fondo perché non abbiamo i contratti ed è stata la stessa Corte dei Conti a scrivere della mancanza di quel dato che ha vanificato in gran parte l’efficacia informativa dell’allegato relativo e che è in netto contrasto con il principio di trasparenza. Sapete bene che i soldi che la Regione dovrà pagare alle banche sono quelli dei cittadini che hanno il sacrosanto diritto di essere informati. Sulla valutazione degli immobili o meglio 'sopravalutazione', la Regione dà solo alcuni dati e ne nasconde alcuni altri. Non viene garantita una reale quantificazione del patrimonio della Regione, e anche su questo tema non siamo soltanto noi a chiedere i dati, ma lo ha fatto anche il Collegio dei Revisori dei Conti. In tema di indennità, il consigliere Smacchi ricorda che quelle umbre sono le più basse in Italia, ma non è così. Noi abbiamo presentato la proposta di riduzione delle indennità di funzione e di reinserimento destinando le risorse per un

reddito di cittadinanza a quei circa 130 mila umbri che vivono sotto la soglia di povertà. Su residui attivi e passivi anche la Corte dei conti ha sottolineato una discordanza tra relazioni. Ma anche in questo caso ha attestato la parifica. Il nostro impegno sarà sempre per una maggiore trasparenza nella gestione del patrimonio pubblico della Regione in modo che sia veramente possibile verificare l’operato della Giunta. Bisogna rendere edotti i cittadini sullo status giudiziario degli amministratori pubblici della passata legislatura, ma anche di quella attuale. Conoscere se loro, attraverso aziende, figli, genitori, consorti, abbiano ricevuto erogazioni pubbliche, europee, regionali e nazionali, e per quale motivo, l’oggetto le erogazioni sono state assegnate. In questo modo renderemmo omaggio anche alla storia di questa Assemblea, ai principi ispiratori che hanno generato la nostra Repubblica e il nostro benessere. Essere trasparenti non è un atto di coraggio, ma di responsabilità nei confronti dei cittadini che potranno ancora così consapevolmente giudicare il nostro operato alla luce dei dati forniti”. CATIUSCIA MARINI (presidente Giunta regionale): “É la prima volta che non viene presentata una relazione di minoranza per un atto così importante. In questo modo le opposizioni rinunciano ad uno strumento di controllo limitandosi a degli interventi. Sugli aspetti tecnici del Rendiconto, l'Assemblea non può sottovalutare la competenza della struttura tecnica regionale (la cui qualità mette in condizione gli organi politici di assolvere alla propria funzione politica). Molti risultati positivi di cui oggi parliamo sono dovuti a scelte politiche ma anche alla strutture dirigenziale e tecnica della Regione, che ha svolto un lavoro orientato alla trasparenza, alla correttezza e all'efficienza. Il bilancio in questi anni si è caratterizzato per una forte riduzione della autonomia delle Regioni. L'Umbria può guardare alla qualità del bilancio anche per la capacità che ha dimostrato di gestire la propria spesa. Le Regioni hanno concorso per il 38 per cento, in modo dunque preponderante, ai tagli e al risanamento dei conti dello Stato: 450 milioni in quattro anni di tagli per una Regione che non ha concorso all'incremento del debito pubblico nazionale ma ha dovuto contribuire in modo rilevante al risanamento dei conti. Le affermazioni perentorie del Movimento 5 Stelle non rispondono ai dati tecnici. L'Umbria non ha mai fatto ricorso ai DERIVATI con intento speculativo o per sopperire ad esigenze di cassa. Sono serviti per ottimizzare la composizione del debito della Regione e per questo sono immuni da qualsiasi variazione di mercato (oltre ad avere un valore positivo). Al contrario di quanto avvenuto in altre Regioni. Si tratta di un valore che non ha alcun impatto sul bilancio regionale. Sulla modalità dei CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO (consulenza e collaborazione): al netto dei fondi comunitari e del piano di rafforzamento amministrativo, essi hanno determinato una parte del precariato della amministrazione regionale. Mi rifiuto di trasformare i precari in disoccupati, pur nel rispetto

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delle leggi. Siamo passati da 500mila euro su 200 milioni di bilancio della Regione a 350mila euro. Il restante riguarda invece i contratti connessi ai fondi strutturali, come abbiamo spiegato alla Corte dei conti, che infatti ha recepito le nostre osservazioni. Abbiamo costituito un fondo di 10mila come SPESE DI RAPPRESENTANZA, riservato agli incontri con ministri, capi di governo e presidenti. Per quanto riguarda MOSTRE E PROMOZIONI si tratta di interventi per il sostegno di eventi, agroalimentare, cultura e associazioni: non si tratta di un costo improduttivo ma di un contributo per far vivere culturalmente e socialmente una regione. E intendiamo continuare a sostenere i festival, le iniziative dei grandi centri, delle grandi realtà e anche dei piccoli centri perché ciò rappresenta un segnale di attenzione, anche culturale, a cui non intendiamo rinunciare. Sul CONTENZIOSO LEGALE: c'è una nuova norma nazionale entrata in vigore nel 2015, per la quale ci si impone di accantonare 600mila euro all'anno per tre anni come capitolo relativo ad adempimenti che la Regione era già in grado di affrontare. La PARIFICA DELLA CORTE DEI CONTI e la solidità del bilancio dipendono: dalla spesa sanitaria sotto controllo e in equilibrio; il fondo dei trasporti è anch'esso in equilibrio ma serve un intervento nazionale per evitare che la situazione diventi ingestibile; il mancato ricorso alle anticipazioni di cassa, a dimostrazione di un bilancio senza difficoltà; rispetto del patto di stabilità e sostegno ai Comuni umbri (60milioni); elevato tasso di realizzo delle entrate (il 93 per cento delle tasse viene pagate spontaneamente e la lotta all'evasione ha prodotto più risorse di quanto previsto); invarianza fiscale. Abbiamo presi impegni straordinari, abbiamo messo in campo alcune centinaia di milioni di euro di cofinanziamenti comunitari. Il governo rigoroso ed efficiente del bilancio ha portato e porterà dei risultati, liberando risorse per le politiche di sviluppo. SOCIETÀ PARTECIPATE: la Corte dei conti ha parlato di ambito regionale in senso geografico e non come ente, prendendo a riferimento il 2013. Insieme ad Anci e Consiglio autonomie locali punteremo a riformare sistema idrico e dei rifiuti, per riformare, fondere o sciogliere le partecipate. Per il 2014 la partecipazioni della Regione sono in equilibrio. Il 2013 è l'anno in cui sono emerse le criticità di Umbria mobilità, che hanno richiesto interventi straordinari per mettere in sicurezza personale e patrimonio. Su 32 milioni di euro di debiti ben 26 erano relativi a Umbria mobilità. Sugli IMMOBILI E IL PATRIMONIO: le perizie vengono fatte quando ci sono beni da mettere in vendita con stime aggiornate. Per tutto il resto del patrimonio non viene certo fatta una stima ogni anno. Nell'acquisizione degli immobili nuovi facciamo riferimento al costo di costruzione. Sugli immobili conferiti a titolo gratuito: al Corpo forestale per lo svolgimento delle funzioni; all'Università per le attività del polo di Terni; all'Adisu per il diritto allo studio a Terni; Palazzo Baldeschi a Paciano; Villa Montesca a Città di Castello. Si tratta di collaborazioni tra

enti pubblici. Liberati ha sbagliato Consiglio regionale: qui ci sono persone serie che operano in maniera seria. Le vere sfide riguardano l'utilizzo dei fondi comunitari e il contenimento della pressione fiscale. Il Dap e il bilancio di previsione dovranno essere stilati dopo l'approvazione della Legge di stabilità, dato che questi due documenti non possono prescindere dalle risorse stanziate dal Governo nazionale”. LE REPLICHE. MARIA GRAZIA CARBONARI (M5S): “La presidente ha parlato di 'derivati con intento speculativo', ma io di questi non ho mai parlato. So bene che al 99 per cento si tratta di 'derivati di copertura', fatti per sterilizzare il rischio di variazione del tasso di interesse. Non ho mai detto che sono stati fatti per esigenze di cassa. Sono però soddisfatta di sapere che il valore del mark to market è positivo e visto che è ormai noto mi presenterò presto per chiedere i contratti in questione. So bene che la Corte dei conti riceve delle controdeduzioni da parte dell'Amministrazione: quando queste permettono di superare la criticità la Corte lo scrive altrimenti afferma che 'la criticità rimane'. E così è stato. Su spese di rappresentanza, convegni e mostre, sembra che questa Amministrazione inserisca in questa voce solo alcune delle spese, rispettando così il limite previsto mentre la norma nazionale dice altro. In merito allo stanziamento da 1,7 milioni, si tratta, per l'anno 2015, di 13,5 milioni stanziati come fondo per risarcimento danni sanitari. Mentre l'anno precedente era appena 1,7 milioni. Si accantona a fondo rischi quando si pensa di avere un problema. Sulla stabilizzazione dei precari: faccio riferimento al famoso concorso per 94 persone, con cui si creerà nuovo precariato. Sul patrimonio: non ho chiesto stime asseverate ma, visto che viene rilevato che il patrimonio è sovrastimato, si può fare una stima, affidata agli uffici, per valutarne il valore senza conferire onerosi incarichi esterni”. DICHIARAZIONI DI VOTO CLAUDIO RICCI (Portavoce centrodestra e civiche): “I contenuti del mio intervento in fase di discussione dell'atto equivalevano alla relazione di minoranza che non ho potuto definirla tale in quanto, seppure delegato dai colleghi consiglieri della coalizione del centrodestra e liste civiche, non sono membro della Prima Commissione, organismo consiliare che ha licenziato l'atto in questione. Per quanto attiene il voto, il nostro, come pure già avvenuto in Commissione, sarà negativo. Auspichiamo tuttavia che l'Assemblea legislativa possa lavorare sulla riduzione delle spese settoriali, affinché si possa guadagnare flessibilità di bilancio per dare vita ad importanti risorse libere diminuite di 100 milioni. Sul miglioramento delle 'Partecipate', prendiamo atto della volontà di riordino, riaccorpamento ed efficientamento di esse, pronti ad un confronto costruttivo se ci verranno presentati elementi chiari di cambiamento”. GIACOMO LEONELLI (PD): “Il documento è una sorta di fotografia dell'Umbria, in una fase in cui non si può non tener conto che sulle Regioni c'è una discussione che va oltre l'effettiva portata delle loro attività. I 450 milioni di tagli in questi anni costi-

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tuiscono una cifra più che significativa per una realtà come la nostra. Molte cose buone sono state fatte: 75 per cento in meno di autoparco, le consulenze 80 per cento in meno. Le Regioni costano ai cittadini un 23 per cento in meno. Mantenuta l'invarianza fiscale. Seguita la procedura meno impattante possibile. Si sono visti risultati importanti, dobbiamo partire da qui. Poi c'è il tema legato al territorio umbro nel suo complesso: la Regione deve avere una programmazione virtuosa perché al di là delle competenze il cittadino ha diritto a sostenere i minori costi possibili. Il Partito democratico deve ascoltare le indicazioni oggi emerse per ottimizzare sempre meglio la macchina. Quello che non mi convince, invece, è questa sorta di 'dopopartita' relativo al giudizio di parifica della Corte dei conti, perché dobbiamo riconoscere che la partita è stata vinta e le recriminazioni pedisseque del Movimento 5 stelle rischiano di produrre effetti tutt'altro che positivi. O si adombrano 'sospetti sull'arbitro', come intende Liberati, o si enfatizzano immagini post partita per leggerli in una certa maniera. Ma, indipendentemente dal colore politico, non si può prescindere dagli interessi comuni. All'inizio di questa legislatura ci siamo detti di rafforzare il rapporto fiducia con i cittadini e invece queste cose lasciano una nebbia indistinta che rischia di vanificare quanto di buono è stato fatto. Dalla fotografia di oggi emerge un quadro positivo, quindi il nostro voto è favorevole”.

“il Collegio dei revisori dei conti, il 2 di luglio scorso, diceva che non erano ancora pervenuti i dati richiesti sulla situazione contabile al 31 marzo 2015 e che pertanto non era in grado di riferire se la situazione di cassa regionale era contabilmente regolare, né se la stessa consentisse di ritenere accertata nel periodo considerato la capacità della tesoreria regionale di fronteggiare il fabbisogno finanziario dell’ente. In Commissione ci è stato comunicato che era stata poi consegnata questa relazione insieme ai dati del secondo trimestre, quindi insieme a settembre. Spero – ha concluso Carbonari – che, la prossima volta, in Commissione ci venga sottoposto sia il primo che il secondo trimestre, consentendo di metterci in pari, come dovrebbe essere”.

LAVORI D'AULA (1): L'AULA PRENDE ATTO DELLA RELAZIONE DEI REVISORI DEI CONTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELLA REGIONE NEL PRIMO TRIMESTRE 2015 L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha preso atto della relazione del Collegio dei revisori dei conti sull'andamento della gestione finanziaria della Regione nel primo trimestre dell'anno 2015. Il presidente della Prima commissione, Andrea Smacchi, ha detto che “la situazione risulta regolare”. Per Maria Grazia Carbonari (M5S) “i dati richiesti dal Collegio sono stati consegnati dopo la relazione: nella prossima Commissione dobbiamo metterci in pari”. Perugia, 22 settembre 2015 – L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha preso atto, durante la seduta di questa mattina, della relazione del Collegio dei revisori dei conti sull'andamento della gestione finanziaria della Regione nel primo trimestre dell'anno 2015. L'atto, sottoposto all'Aula ai fini del solo esame, è stato illustrato dal presidente della Prima commissione, Andrea Smacchi, che ha sottolineato come “i dati esposti nella relazione esaminata dal collegio attestano che la situazione di cassa regionale è risultata contabilmente regolare e tale da consentire di ritenere accertata la capacità della tesoreria regionale di fronteggiare il fabbisogno finanziario dell’ente”. Sull'argomento è intervenuta Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 Stelle) che ha rilevato come

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INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA “IL PUNTO”, SETTIMANALE DI APPROFONDIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO – IN STUDIO I CONSIGLIERI BIANCARELLI (UPU) E MANCINI (LEGA) Perugia, 1 settembre 2015 – In onda il numero 247 de “Il Punto”, Settimanale televisivo di approfondimento curato dall’Ufficio stampa dell'Assemblea legislativa dell’Umbria, in onda sulle televisioni locali e sulla rete internet. Sanità, trasporti, macro-regioni, indennità dei consiglieri e degli assessori regionali: su questi temi si sono confrontati i consiglieri regionali Giuseppe Biancarelli (Upu) e Valerio Mancini (Lega). La trasmissione è stata condotta da Paolo Giovagnoni, giornalista dell'Ufficio stampa del Consiglio. “Il Punto” va in onda settimanalmente sulle seguenti emittenti televisive umbre: RtuAquesio, mercoledì 2 settembre ore 19.30, giovedì 3 settembre ore 17; Nuova Tele Terni, mercoledì 2 settembre ore 18.30, venerdì 4 settembre ore 12.15; Rete Sole, mercoledì 2 settembre ore 21.00, giovedì 3 settembre ore 20.30; Tef Channel, mercoledì 2 settembre ore 19.35, domenica 6 settembre ore 18.25; Tele Galileo, giovedì 3 settembre ore 13.30, venerdì 4 settembre ore 17.20; Tele Radio Umbria Viva, giovedì 3 settembre ore 20.30, venerdì 4 settembre ore 16.30; Tevere Tv, mercoledì 25 marzo ore 18.00, venerdì 4 settembre ore 18.00; Umbria Tv, mercoledì 2 settembre ore 22.15, giovedì 3 settembre ore 20.30; Trg mercoledì 2 settembre ore 22.30, venerdì 4 settembre ore 14.30 (la trasmissione è stata registrata lunedì 31 agosto 2015). INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA IL NUMERO 361 DI “TELECRU” - NOTIZIARIO TELEVISIVO DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL’UMBRIA Perugia, 4 settembre 2015 – In onda TeleCru, il notiziario settimanale dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, ogni settimana sulle televisioni locali e in rete sul sito istituzionale e su Youtube con le principali notizie dell’Assemblea legislativa. I servizi della puntata numero 361: l'Assemblea approva il rendiconto 2014, trasporti e infrastrutture nell'audizione in seconda commissione con l'assessore Chianella, il quadro del programma di riqualificazione della macchina organizzativa regionale presentato in prima commissione dall'assessore Bartolini, proposta di legge di Ricci (RP) su marketing turistico, interrogazione di Liberati (M5s) sull'inquinamento nella conca ternana. TeleCRU è un notiziario settimanale curato dall’Ufficio stampa, con la collaborazione del Centro video. Viene messo in onda dalle emittenti televisive locali con i seguenti orari: RtuAquesio, venerdì 4 settembre ore 20.00, sabato 5 settembre ore 21.00; Tef-Channel sabato 5 settembre alle ore 18.00, lunedì 7 settembre ore 12.00; Nuova TeleTerni, sabato 5 settembre ore

20.00, martedì 8 settembre ore 12.15; Rete Sole, martedì 8 settembre ore 20.30, giovedì 10 settembre ore 23.50; TRG, sabato 5 settembre ore 21.00, lunedì 7 settembre ore 14.30; TeleGalileo, martedì 8 settembre ore 13.30, mercoledì 9 settembre ore 17.20; UmbriaTv, sabato 5 settembre ore 19.35, mercoledì 9 settembre ore 11.45; TevereTv, sabato 5 settembre ore 18.30, martedì 8 settembre ore 18.00; Tele Umbria Viva, martedì 8 settembre ore 19.50, mercoledì 9 settembre ore 13.50. INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA “IL PUNTO”, SETTIMANALE DI APPROFONDIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO – IN STUDIO I CONSIGLIERI BREGA (PD) E SQUARTA (FDI) Perugia, 8 settembre 2015 – In onda il numero 248 de “Il Punto”, Settimanale televisivo di approfondimento curato dall’Ufficio stampa dell'Assemblea legislativa dell’Umbria, in onda sulle televisioni locali e sulla rete internet. Attività politica ed amministrativa, sanità, trasporti, economia e lavoro: su questi temi si sono confrontati i consiglieri regionali Eros Brega (Pd) e Marco Squarta (FdI). La trasmissione è stata condotta da Alberto Scattolini, giornalista dell'Ufficio stampa del Consiglio. “Il Punto” va in onda settimanalmente sulle seguenti emittenti televisive umbre: RtuAquesio, mercoledì 9 settembre ore 19.30, giovedì 10 settembre ore 17; Nuova Tele Terni, mercoledì 9 settembre ore 18.30, venerdì 11 settembre ore 12.15; Rete Sole, mercoledì 9 settembre ore 21.00, giovedì 10 settembre ore 20.30; Tef Channel, mercoledì 9 settembre ore 19.35, domenica 13 settembre ore 18.25; Tele Galileo, giovedì 10 settembre ore 13.30, venerdì 11 settembre ore 17.20; Tele Radio Umbria Viva, giovedì 10 settembre ore 20.30, venerdì 11 settembre ore 16.30; Tevere Tv, mercoledì 9 settembre ore 18.00, venerdì 11 settembre ore 18.00; Umbria Tv, mercoledì 9 settembre ore 22.15, giovedì 10 settembre ore 20.30; Trg mercoledì 9 settembre ore 22.30, venerdì 11 settembre ore 14.30 (la trasmissione è stata registrata lunedì 7 settembre 2015). INFORMAZIONE: ONLINE IL MENSILE “ACS 30 GIORNI”, AGOSTO 2015 SU WWW.ALUMBRIA.IT DISPONIBILI INOLTRE LANCI QUOTIDIANI, IMMAGINI, RASSEGNA STAMPA E SETTIMANALI TELEVISIVI Perugia, 10 settembre 2015 – Tutta l'attività di informazione istituzionale prodotta dall'Ufficio stampa dell'Assemblea legislativa dell'Umbria nel mese di agosto 2015, attraverso l'Agenzia Acs, è disponibile nel mensile online “Acs 30 giorni”. La pubblicazione, in formato pdf, può essere scaricata dal sito istituzionale e stampata oppure sfogliata direttamente sul web: http://goo.gl/t5q2cd Sul sito dell'Assemblea legislativa

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INFORMAZIONE

(http://www.alumbria.it/), all'interno dello spazio “informazione e web tv”, è inoltre possibile guardare le trasmissioni televisive realizzate dall'Ufficio stampa e dal Centro video dell'Assemblea legislativa: il settimanale di approfondimento “Il Punto” e il settimanale “Telecru”. Sfogliare la rassegna stampa quotidiana (ora disponibile all'indirizzo http://rassegna.crumbria.it/) con gli articoli più importanti dei quotidiani umbri e le notizie sulla Regione pubblicate dai quotidiani nazionali. Ascoltare il notiziario radiofonico quotidiano e navigare nell'archivio fotografico, che contiene le immagini relative agli eventi più rilevanti che si svolgono a Palazzo Cesaroni e all'attività dei consiglieri e dell'Ufficio di presidenza. Le notizie e gli aggiornamenti da Palazzo Cesaroni, sede dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, possono essere quotidianamente seguiti sul web anche attraverso i social media. I lanci di Acs News, le fotografie e i servizi televisivi sono infatti disponibili in Rete nelle pagine dell'Assemblea legislativa su Youtube (http://goo.gl/OG6jOj), Twitter (twitter.com/AcsNewsUmbria), Facebook (www.facebook.com/consiglioregionaleumbria) e Flickr (www.flickr.com/photos/acsonline). Le pubblicazioni come le infografiche e le edizioni del Mensile Acs possono invece essere sfogliate e scaricate accedendo all'account attivato su Issuu (http://issuu.com/acsumbria). INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA IL NUMERO 362 DI “TELECRU” - NOTIZIARIO TELEVISIVO DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL’UMBRIA Perugia, 11 settembre 2015 – In onda TeleCru, il notiziario settimanale dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, ogni settimana sulle televisioni locali e in rete sul sito istituzionale e su Youtube con le principali notizie dell’Assemblea legislativa. I servizi della puntata numero 362: Connessione veloce per le aree industriali, In commissione sanità trapianti e centri per i disturbi alimentari, progetto “Garanzia giovani”, trasparenza del sito internet della Regione Umbria. TeleCRU è un notiziario settimanale curato dall’Ufficio stampa, con la collaborazione del Centro video. Viene messo in onda dalle emittenti televisive locali con i seguenti orari: RtuAquesio, venerdì 11 settembre ore 20.00, sabato 12 settembre ore 21.00; Tef-Channel sabato 12 settembre alle ore 18.00, lunedì 14 settembre ore 12.00; Umbria Uno, sabato 12 settembre ore 20.10, martedì 15 settembre ore 12.15; Rete Sole, martedì 15 settembre ore 20.30, giovedì 17 settembre ore 23.50; TRG, sabato 12 settembre ore 21.00, lunedì 14 settembre ore 14.30; TeleGalileo, martedì 15 settembre ore 13.30, mercoledì 16 settembre ore 17.20; UmbriaTv, sabato 12 settembre ore 19.35, mercoledì 16 settembre ore 11.45; TevereTv, sabato 12 settembre ore 18.30, martedì 15 settembre ore 18.00; Tele Umbria

Viva, martedì 15 settembre ore 19.50, mercoledì 16 settembre ore 13.50. INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA SULLE TV LOCALI E SU YOUTUBE LA SEDUTA DI QUESTION TIME DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA – LE INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA DISCUSSE IL 15 SETTEMBRE Perugia, 17 settembre 2015 - In onda sulle emittenti televisive umbre e su Youtube (https://youtu.be/MaOx0IB-bLE) la registrazione della seduta dell'Assemblea legislativa del 15 settembre dedicata alle interrogazioni a risposta immediata (“Question Time”). GLI ORARI. La seduta di “Question time” va in onda settimanalmente sulle seguenti emittenti televisive umbre: RtuAquesio, mercoledì 9 settembre ore 19.30, giovedì 10 settembre ore 17; Umbria 1, mercoledì 9 settembre ore 20.30, venerdì 11 settembre ore 12.15; Rete Sole, mercoledì 9 settembre ore 21.00, giovedì 10 settembre ore 20.30; Tef Channel, mercoledì 9 settembre ore 19.35, domenica 13 settembre ore 18.25; Tele Galileo, giovedì 10 settembre ore 13.30, venerdì 11 settembre ore 17.20; Tele Radio Umbria Viva, giovedì 10 settembre ore 20.30, venerdì 11 settembre ore 16.30; Tevere Tv, mercoledì 9 settembre ore 18.00, venerdì 11 settembre ore 18.00; Umbria Tv, mercoledì 9 settembre ore 22.15, giovedì 10 settembre ore 20.30; Trg mercoledì 9 settembre ore 22.30, venerdì 11 settembre ore 14.30. GLI ATTI DISCUSSI. “Centenario della Fcu e manutenzione linee”. Interrogano i consiglieri Gianfranco Chiacchieroni (PD) e Valerio Mancini (Lega Nord), risponde l’assessore Giuseppe Chianella; “Attivazione della prevista agenzia unica per il trasporto pubblico locale”. Interroga Marco Squarta (Fdi), risponde l’assessore Giuseppe Chianella; “Procedura selettiva pubblica per l'assunzione per 71 unità di personale”. Interroga Valerio Mancini (Lega Nord), risponde l’assessore Antonio Bartolini; “Progetto di collegamento autostradale Orte Mestre 'E45 autostrada'”. Interroga Maria Grazia Carbonari (M5S), risponde l’assessore Giuseppe Chianella. INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA IL NUMERO 363 DI “TELECRU” - NOTIZIARIO TELEVISIVO DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL’UMBRIA Perugia, 18 settembre 2015 – In onda TeleCru, il notiziario settimanale dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, ogni settimana sulle televisioni locali e in rete sul sito istituzionale e su Youtube (https://youtu.be/YmZ4f6rEUBA) con le principali notizie dell’Assemblea legislativa. I servizi della puntata numero 363: Comunicazione della presidente della Regione, Catiuscia Marini su situazione Nestlè-Perugina; istituzione del reddito di cittadinanza; sanzioni economiche alla Russia;

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flussi di migranti in Umbria; Piano regionale dei trasporti 2014-2024; ripristino della tratta Città di Castello – Umbertide della ex Ferrovia centrale umbra; programma di legislatura per la sanità; proposta di legge consiliare contro le violenze causate dall'orientamento sessuale. TeleCRU è un notiziario settimanale curato dall’Ufficio stampa, con la collaborazione del Centro video. Viene messo in onda dalle emittenti televisive locali con i seguenti orari: RtuAquesio, venerdì 18 settembre ore 20.00, sabato 19 settembre ore 21.00; Tef-Channel sabato 19 settembre alle ore 18.00, lunedì 21 settembre ore 12.00; Umbria Uno, sabato 19 settembre ore 20.10, martedì 22 settembre ore 12.15; Rete Sole, martedì 22 settembre ore 20.30, giovedì 24 settembre ore 23.50; TRG, sabato 19 settembre ore 21.00, lunedì 21 settembre ore 14.30; TeleGalileo, martedì 22 settembre ore 13.30, mercoledì 23 settembre ore 17.20; UmbriaTv, sabato 19 settembre ore 19.35, mercoledì 23 settembre ore 11.45; TevereTv, sabato 19 settembre ore 18.30, martedì 22 settembre ore 18.00; Tele Umbria Viva, martedì 22 settembre ore 19.50, mercoledì 23 settembre ore 13.50. CORECOM-UMBRIA: IL PROGETTO 'TV DI COMUNITÀ' DEL CORECOM AL 'PERSO 2015' FILM FESTIVAL – PRESENTATI DUE DOCUMENTARI SINTESI DEI LAVORI DELLE ASSOCIAZIONI Perugia, 22 settembre 2015 – Il progetto “TV di Comunità” al “PerSo 2015”. Oggi al cinema PostModernissimo di Perugia, nell'ambito di FilmFestival “PerSo 2015” (Perugia social film festival, organizzato dalla fondazione “La città del sole”), sono stati presentati due documentari, curati da Lorenzo Grighi, che sono la sintesi dei progetti della “Tv di Comunità” promossi e cofinanziati dal Corecom-Umbria e realizzati da organizzazioni del privato-sociale. I due documentari sono la sintesi dei 48 video presentati da una rete di soggetti no profit e realizzati nell'ambito dei quattro progetti finanziati: FairTV (che ha visto come capofila Monimbò e Associazione Pettirosso), Kmzero-Videolab (Cooperativa Fioreverde), EverGreen2 (Associazione Perugia per i giovani) e Domino/reazione a catena (CESVOL di Terni e Perugia). La “Tv di Comunità”, ideata dal Corecom Umbria, vuole sostenere la realizzazione di produzioni multimediali con contenuti informativi provenienti dal basso e valorizzare la partecipazione dei cittadini e delle associazioni. I lavori presentati sono stati in grado di osservare e rappresentare istanze, bisogni e fenomeni localizzati nei contesti territoriali e di essere vicini alla quotidianità delle persone. I due filmati, come ha spiegato la presidente del Corecom Maria Gabriella Mecucci, “raccontano un'Umbria diversa. Una realtà troppo spesso invisibile, fatta di persone che si aiutano e che non si dimenticano di chi è in difficoltà. Una realtà composta anche da tanti giovani che non si rassegnano e che investono su se stessi e sul proprio futuro”. Per la

presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi, “con questo progetto il Corecom dà la possibilità a quattro associazioni molto attive sul territorio umbro di raccontare piccoli prodigi quotidiani. È da apprezzare che l’importanza di questi gesti per il nostro tessuto sociale possa essere raccontata trovando così adeguato riconoscimento. Il supporto dell’ordine dei giornalisti e della scuola di giornalismo Rai impreziosisce l’eccellente lavoro svolto dalle associazioni, esse stesse testimonianza della solidarietà che caratterizza l’Umbria e la sua popolazione. La nostra Regione è costituita anche e soprattutto di persone lodevoli che mettono a disposizione della comunità - in diversi modi - il loro impegno e parte della loro vita. Questa spiccata sensibilità verso il sociale li rende persone straordinarie e indispensabili per l’Umbria ma non sempre riusciamo a rendere loro il giusto merito”. Alla presentazione, oltre alla presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi e alla presidente del Corecom-Umbria, Maria Gabriella Mecucci, sono intervenuti anche il direttore della scuola di giornalismo Antonio Socci e i rappresentanti di associazioni che hanno realizzato il progetto “Tv di Comunità”. Domani, mercoledì 23, alle ore 10, sempre al PostModernissimo, i due lavori saranno proposti agli studenti di alcune scuole del capoluogo. INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: “DISCRIMINAZIONI DI GENERE, PIANO TRASPORTI, FERROVIA CENTRALE UMBRA” - CHIACCHIERONI (PD) E DE VINCENZI (RP) OSPITI DEL SETTIMANALE DI APPROFONDIMENTO “IL PUNTO” Perugia, 23 settembre 2015 – In onda il numero 249 de “Il Punto”, Settimanale televisivo di approfondimento curato dall’Ufficio stampa dell'Assemblea legislativa dell’Umbria, in onda sulle televisioni locali e sulla rete internet (https://youtu.be/fO8FXdvibUA). Proposta di legge contro le discriminazioni sessuali, piano trasporti, rilancio ferrovia centrale umbra: su questi temi si sono confrontati i consiglieri regionali Gianfranco Chiacchieroni (Pd) e Sergio De Vincenzi (Ricci presidente). La trasmissione è stata condotta da Paolo Giovagnoni, giornalista dell'Ufficio stampa dell'Assemblea legislativa. "Il Punto” va in onda settimanalmente sulle seguenti emittenti televisive umbre: RtuAquesio, mercoledì 23 settembre ore 19.30, giovedì 24 settembre ore 17; Umbria 1, mercoledì 23 settembre ore 20.30, venerdì 25 settembre ore 12.15; Rete Sole, mercoledì 23 settembre ore 21.00, giovedì 24 settembre ore 20.30; Tef Channel, mercoledì 23 settembre ore 19.35, domenica 27 settembre ore 18.25; Tele Galileo, giovedì 24 settembre ore 13.30, venerdì 25 settembre ore 17.20; Tele Radio Umbria Viva, giovedì 24 settembre ore 20.30, venerdì 25 settembre ore 16.30; Tevere Tv, mercoledì 23 settembre ore 18.00, venerdì 25 settembre ore 18.00; Umbria Tv, mercoledì

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INFORMAZIONE

23 settembre ore 22.15, giovedì 24 settembre ore 20.30; Trg mercoledì 23 settembre ore 22.30, venerdì 25 settembre ore 14.30 (la trasmissione è stata registrata martedì 22 settembre 2015). INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA IL NUMERO 364 DI “TELECRU” - NOTIZIARIO TELEVISIVO DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL’UMBRIA Perugia, 25 settembre 2015 – In onda TeleCru, il notiziario settimanale dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, ogni settimana sulle televisioni locali e in rete sul sito istituzionale e su Youtube (all'indirizzo https://youtu.be/MjpBZ16EPls) con le principali notizie dell’Assemblea legislativa. I servizi della puntata numero 364: la presidente Marini illustra in prima commissione le linee riguardanti i fondi europei destinati all'Umbria; l'Aula approva la mozione sulla chiusura del ciclo dei rifiuti; manutenzione straordinaria della rete stradale umbra; Piano regionale dei trasporti; proposta di risoluzione per i trapianti di fegato; audizione pubblica sulla proposta di legge contro le discriminazioni e le violenze a carattere sessuale. TeleCRU è un notiziario settimanale curato dall’Ufficio stampa, con la collaborazione del Centro video. Viene messo in onda dalle emittenti televisive locali con i seguenti orari: RtuAquesio, venerdì 25 settembre ore 20.00, sabato 26 settembre ore 21.00; Tef-Channel sabato 26 settembre alle ore 18.00, lunedì 28 settembre ore 12.00; Umbria Uno sabato 26 settembre ore 20.10, martedì 29 settembre ore 12.15; Rete Sole, martedì 29 settembre ore 20.30, giovedì 1 ottobre ore 23.50; TRG, sabato 26 settembre ore 21.00, lunedì 28 settembre ore 14.30; TeleGalileo, martedì 29 settembre ore 13.30, mercoledì 30 settembre ore 17.20; UmbriaTv, sabato 26 settembre ore 19.35, mercoledì 30 settembre ore 11.45; TevereTv, sabato 26 settembre ore 18.30, martedì 29 settembre ore 18.00; Tele Umbria Viva, martedì 29 settembre ore 19.50, mercoledì 30 settembre ore 13.50.

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INFRASTRUTTURE

SECONDA COMMISSIONE: RETE REGIONALE DEI TRASPORTI E INFRASTRUTTURE STRATEGICHE AL CENTRO DELL'AUDIZIONE CON L'ASSESSORE CHIANELLA La Seconda commissione dell'Assemblea legislativa si è riunita questa mattina per l'audizione con l'assessore regionale Giuseppe Chianella in merito alla rete dei trasporti, stradali e ferroviari e alle infrastrutture strategiche per l'Umbria. Durante la seduta i consiglieri hanno concentrato i propri interventi su: Agenzia regionale dei trasporti, la ex Fcu, ferrovia Terni – Perugia, stazione Media Etruria, strade E45 – E78, Nodo di Perugia, aeroporto S.Francesco di Assisi, dighe di Valfabbrica e Montedoglio, rischio idrogeologico, Minimetrò e Galleria della Guinza. Perugia, 2 settembre 2015 - La Seconda commissione dell'Assemblea legislativa, presieduta da Giuseppe Biancarelli, si è riunita questa mattina per l'audizione con l'assessore regionale Giuseppe Chianella in merito alla rete dei trasporti, stradali e ferroviari e alle infrastrutture strategiche per l'Umbria. L'intervento dell'assessore, facendo seguito alle numerose sollecitazioni dei consiglieri regionali presenti, ha spaziato su vari ambiti tra quelli rientranti nelle sue deleghe, toccando: Agenzia regionale dei trasporti, ex Ferrovia centrale umbra, ferrovia Terni – Perugia, stazione Media Etruria, strade E45 – E78, Nodo di Perugia, aeroporto S.Francesco di Assisi, dighe di Valfabbrica e Montedoglio, rischio idrogeologico, Minimetrò e Galleria della Guinza. L'INTERVENTO DELL'ASSESSORE Chianella, accompagnato dal dirigente Diego Zurli, ha parlato di “problemi noti all'assessorato e della scelta di porre la manutenzione delle città, dei territori così come delle strade, al centro degli interventi programmati. Non si tratterà di costruire nuove infrastrutture ma di rendere pienamente funzionali e accessibili quelle esistenti. Per questo stiamo già predisponendo un programma speciale di manutenzione delle strade e valutiamo con attenzione l'ipotesi di una apposita agenzia regionale. Andranno ridefinite quelle che sono davvero le priorità per le città dell'Umbria. Porremo particolare attenzione al territorio, cercando di ridurre al minimo il consumo del suolo. Le piccole realtà dell'Umbria, e le loro esigenze, costituiscono elementi fondamentali che la Regione ha ben presenti. La discussione sul NODO DI PERUGIA, su cui domani mi confronterò anche con il sindaco Romizi, rappresenta sicuramente una priorità, che potrebbe trovare un risposta con la realizzazione della bretella Madonna del Piano – ospedale S.Maria della Misericordia e in futuro con quella Collestrada – Madonna del Piano. Contiamo di poterlo inserire nel contratto di programma con Anas. Anche della questione MINIMETRÒ parlerò con il sindaco di Perugia, dato che i fondi regionali per la mobilità alternativa non è chiaro a quali tipi di sistemi possano essere riconosciuti. L'AGENZIA UNICA PER LA MOBILITÀ è stata approvata dall'Assemblea regionale

ma non è stata ancora creata: stiamo valutando le procedure dato che nessuna altra Regione l'ha istituita e non siamo certi della non pignorabilità dei fondi per il trasporto. La STAZIONE ALTA VELOCITÀ ferroviaria 'Media Etruria' verrà realizzata se Rete ferroviaria italiana e Regione Toscana, sentiti i gestori dei servizi Trenitalia e Ntv, valuteranno che esistono i presupposti per la sua sostenibilità economica. Il bacino di utenza stimato potrebbe arrivare a 2 milioni di viaggiatori e l'esempio della stazione 'Media Padania' ci dice che dovrà essere collocata nei pressi di una via di comunicazione importante e dotata di un parcheggio capiente. Per quanto riguarda LE STRADE: a breve incontrerà il viceministro Nencini per fare il punto sul completamento della E78 (che però la Regione Marche sembra non volere perseguire) e sull'apertura della galleria della Guinza. Per la Pian d'Assino, nel tratto Mocaiana – bivio Pietralunga è in via di definizione l'appalto mentre il completamento del tratto bivio Pietralunga-Montecorona è previsto nel piano triennale dell'Anas, dato che comunque quella strada non è di competenza regionale. La Foligno – Civitanova dovrebbe essere aperta presto, dopo le verifiche sulle gallerie. Sono stati aggiudicati i lavori per i lavori di ripristino della frana sulla strada della Contessa. I lavori sulla Perugia – Ancona si sono finalmente sbloccati dopo il fallimento di due general contractors: i cantieri sono ripresi e nei primi mesi del 2016 termineranno sul tratto umbro e di seguito anche su quello marchigiano. Sulle DIGHE: quella sul Chiascio verrà terminata con i lavori da 42 milioni di euro per la stabilizzazione del versante e svolgerà funzioni importanti di sicurezza idraulica e di approvvigionamento idropotabile. È prevista anche una piccola centrale idroelettrica. A Montedoglio, in primavera, inizieranno i lavori di ripristino della parte crollata. La sua acqua risponde alle esigenze potabili e irrigue di un numero crescente di Comuni, toscani e umbri. GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI Marco Squarta (Fratelli d'Italia) ha focalizzato l'attenzione sull'istituzione dell'Agenzia regionale per la mobilità, “che è stata votata dall'Assemblea legislativa ma non ha ancora trovato attuazione, nonostante gli ingenti risparmi che potrebbero derivare dalla sua costituzione”. Andrea Smacchi (Pd) ha chiesto chiarimenti circa la tempistica e l'avanzamento dei lavori sulla Pian d'Assino, Mocaiana – bivio Pietralunga e Pietralunga-Montecorona; sul ripristino della frana sulla strada Contessa; sul completamento della diga sul Chiascio e del tratto umbro della strada Perugia-Ancona. Giacomo Leonelli (Pd) si è soffermato “sul rafforzamento dell'aeroporto, dopo il mantenimento dello scalo d'interesse nazionale, sul completamento della Quadrilatero (Foligno-Civitanova/PerugiaAncona), della Terni-Orte-Civitavecchia, e sul grande progetto dell'alta velocità che prevede la creazione della stazione 'Media Etruria'”. Silvano Rometti (Socialisti e riformisti): “La stazione Media Etruria è una delle scelte più felici della passata legislatura. Non bisogna entrare in una di-

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scussione tra sindaci sulla sua collocazione, altrimenti questo intervento strutturale fondamentale verrebbe paralizzato. Creando un bacino che interessi Siena, Arezzo e Perugia si avrebbero un numero di viaggiatori adeguato per sostenere il nuovo scalo dell'alta velocità. Sul Nodo di Perugia sono stati fatti passi avanti negli ultimi 5 anni dato che non è più collegato alla trasformazione della E45. Il progetto elaborato è però costosissimo e la passata Giunta ha ipotizzato una bretella Madonna del Piano – ospedale dal costo di circa 200 milioni, che risolverebbe molti problemi di traffico cittadino e regionale. Servono più risorse per la manutenzione delle strade e l'aeroporto regionale non deve essere uno 'scalo estivo' attivo solo pochi mesi all'anno: devono essere coinvolti altri soggetti per farlo decollare davvero. Il Piano trasporti è stato già condiviso e discusso ampiamente nella passata legislatura. Ora va approvato rapidamente per procedere poi con l'affidamento dei servizi”. Secondo Marco Vinicio Guasticchi (Pd) “i problemi del Minimetrò dovrebbero essere affrontati bloccando i bus che salgono al centro di Perugia, valorizzando così un sistema che riduce anche l'impatto ambientale del trasporto pubblico. La Regione contribuisce ogni anno a questo sistema di trasporto ma dovrebbe avere voce in capitolo anche sulla gestione, dato che i costi di gestione sono alti e i ricavi dei biglietti sono bassi. I 4mila chilometri di strade della regione necessitano di manutenzione urgente ma il personale addetto e i fondi stanziati sono insufficienti. Prima di ipotizzare altre grandi opere bisognerà pensare alla manutenzione di quelle che sono già state realizzate. Le stazioni della Fcu sono in uno stato di vergognoso degrado, nonostante i molti soldi spesi per il loro ripristino. Mancano biglietterie e controllo sul loro utilizzo. Sono ben consapevole dell'importanza della galleria della Guinza, dato che durante l'iniziativa organizzata per portare alla luce il problema ci ho dormito dentro: purtroppo le Marche non sembrano interessate a completare la viabilità di loro competenza”. Valerio Mancini (Lega nord) ha toccato i problemi della viabilità ordinari di Monte S.Maria Tiberina e Citerna, della strada statale 221 verso la Toscana, della valorizzazione anche parziale della Galleria della Guinza “costata 300 milioni di euro e pronta per connettere, magari solo a senso unico e velocità controllata, due realtà artigianali e commerciali attigue. Non mi risulta comunque che le Marche abbiano abbandonato l'idea di completare la E78. Bisogna pensare alla messa in sicurezza e alla manutenzione delle strade esistenti prima di pensare a costruirne di nuove. Il problema del Minimetrò riguarda una gestione che andrebbe migliorata ma anche una buona idea che però è stata realizzata male”. Per Emanuele Fiorini (Lega nord) andrebbe posta l'attenzione sulla ferrovia Perugia – Terni: “sono stati spesi miliardi per dei sottopassi che si allagano, nel frattempo pendolari e studenti impiegano un'ora e quaranta per raggiungere Perugia. È necessario velocizzare i lavori per superare questi disagi”. Andrea

Liberati (M5s) ha rilevato che “la diga di Valfabbrica sembra una cattedrale nel deserto, dopo 35 anni di lavori e una montagna di miliardi spesi. Dovranno essere potenziati i trasporti ferroviari, anche a servizio di un aeroporto da sviluppare maggiormente. Serve un Piano dei trasporti più attento all'ambiente, anche in considerazione del fatto che sulla E45 transitano numerosi tir molto inquinanti. Il progetto Media Etruria è già stato giudicato negativamente dall'Università e sarebbe meglio far funzionare le ferrovie esistenti piuttosto che costruirne altre ad alta velocità. Positiva l'ipotesi di aprire la Guinza a senso unico mentre aspettiamo che finiscano i lavori delle strade di collegamento”. Secondo Claudio Ricci (Rp) “per valutare il Piano trasporti serviranno schede sintetiche chiare, che mettano tutti nelle condizioni di valutare le scelte contenute in un documento molto complesso. Abbiamo un'altra idea di alta velocità ferroviaria, ma in ogni caso la stazione Media Etruria deve essere inserita nel Piano per poi valutare, in seguito, gli atti attuativi”. Giuseppe Biancarelli (Upu) ha sottolineato come sia “importante puntare sulla manutenzione di strade e territori, anche per ridurre le richieste di risarcimento danni da parte dei cittadini. L'Umbria è fatta di tante piccole realtà collinari, spesso a rischio spopolamento, di territori fragili che hanno bisogno di attenzione e di azioni contro il rischio idrogeologico”. SECONDA COMMISSIONE: “METTERE DA PARTE LE DIVISIONI DI CAMPANILE PER REALIZZARE INFRASTRUTTURE INDISPENSABILI ALLO SVILUPPO DELL'UMBRIA” - NOTA DI LEONELLI (PD) Il capogruppo regionale del Partito Democratico, Giacomo Leonelli, invita a “mettere da parte le divisioni di campanile per realizzare le infrastrutture indispensabili allo sviluppo dell'Umbria”. Per Leonelli nella seduta della Seconda Commissione di oggi la maggioranza ha “ribadito l'impegno a portare a compimento tutti i progetti in cantiere”. Perugia, 2 settembre 2015 - “Oggi in Seconda Commissione abbiamo ribadito il nostro impegno a portare a compimento tutti i progetti infrastrutturali in cantiere”. Così il capogruppo regionale del Partito Democratico, Giacomo Leonelli, commenta la riunione di questa mattina con l'audizione dell'assessore Giuseppe Chianella. “In una regione in cui, forse, l'ultima grande opera realizzata è stata il raddoppio della Flaminia tra Foligno e Spoleto – continua Leonelli – abbiamo ora la grande occasione di compiere, nei prossimi 2 o 3 anni, passi da gigante: il rafforzamento dell'aeroporto, dopo il mantenimento dello scalo d'interesse nazionale, il completamento del quadrilatero (Foligno-Civitanova/Perugia-Ancona), la TerniOrte-Civitavecchia, e il grande progetto dell'alta velocità. Non possiamo permetterci di sciupare queste occasioni per la divisione tra i nostri cam-

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panili”. “In particolare la stazione dell'alta velocità – conclude Leonelli – rappresenta una priorità per tutta l'Umbria, non soltanto per il comune che si troverà ad ospitarla o a essere il più limitrofo ad essa. Per troppi anni abbiamo perso dei treni, quando, mentre noi ci dividevamo se realizzare o meno un progetto a distanza di 3 chilometri da un comune piuttosto che dall’altro, le risorse finivano in altre regioni. Oggi non possiamo più permettercelo. Per finire, anche se si tratta un aspetto non di minor importanza, va realizzato un piano straordinario delle manutenzioni delle strade locali, tenuto conto dello stato delle arterie stradali del territorio, anche attraverso una riorganizzazione interna delle competenze: parlare di sviluppo dell'Umbria di turismo, di internazionalizzazione, di superamento dei nostri confini con lo stato di alcune strade del territorio, sarebbe come pensare di raccogliere l'acqua con un secchio bucato”. SECONDA COMMISSIONE: “PROTEZIONE DEL TERRITORIO E INFRASTRUTTURE PER L'ALTO CHIASCIO NOTIZIE POSITIVE PER TUTTA L'UMBRIA” - NOTA DI BIANCARELLI (UMBRIA PIÙ UGUALE) Perugia, 2 settembre 2015 – Il consigliere regionale Giuseppe Biancarelli (Umbria più uguale) esprime soddisfazione per quanto emerso durante la riunione della Seconda commissione, di cui è presidente. Biancarelli sottolinea: “le audizioni che ho promosso, dopo l'incontro con l'assessore Fernanda Cecchini e con i rappresentanti sindacali della Perugina, hanno portato oggi a fare il punto su una serie di punto critici per la nostra regione come: Agenzia regionale dei trasporti, la ex Fcu, ferrovia Terni – Perugia, stazione Media Etruria, strade E45 – E78, Nodo di Perugia, aeroporto S.Francesco di Assisi, dighe di Valfabbrica e Montedoglio, rischio idrogeologico, Minimetrò e Galleria della Guinza”. “Positivo – aggiunge l'accento posto sulla esigenza di proteggere il territorio e di ridurre il consumo del suolo, una scelta strategica di lungo respiro che evidenzia la consapevolezza della fragilità di questa nostra Umbria, delle sue città e dei suoi ambiti marginali. Accolgo con soddisfazione – conclude – le buone notizie sulla ripresa dei lavori sulla strada Perugia – Ancona e sulla Pian d'Assino (lavori già appaltati per il tratto Mocaiana-bivio Pietralunga e previsti nel piano triennale Anas per il tratto fino a Montecorona), due arterie di vitale importanza per la fascia appenninica. Molto positivo infine che si procederà alla rimozione della frana sulla strada della Contessa (anche questo intervento già appaltato) e al completamento, dopo tanti annidi lavori, della diga sul Chiascio, infrastruttura di grande rilievo che altrimenti rischia di diventare un simbolo negativo di governo del territorio”.

COMUNICAZIONI: "APPLICARE IN UMBRIA SISTEMI INTERNET SATELLITARI MOLTO PIÙ VELOCI ED EFFICIENTI” - MOZIONE DI RICCI (PORTAVOCE CENTRO DESTRA E LISTE CIVICHE) Perugia, 5 settembre 2015 - “Far applicare in Umbria i nuovi sistemi Global Xpress per utilizzare Internet dai satelliti con elevata velocità ed efficienza”: questo l'oggetto di una mozione in itinere di presentazione da parte di Claudio Ricci (portavoce centro destra e liste civiche), unitamente ai consiglieri regionali Valerio Mancini, Emanuele Fiorini, Raffaele Nevi, Marco Squarta e Sergio De Vincenzi). “Nella proposta – spiega Ricci - si prende atto che la Regione Umbria, nel quadro degli indirizzi di governo 2015/2020, in assonanza con gli obiettivi dello specifico assessorato, intende svolgere una ricognizione sullo stato dei servizi di Internet veloce (anche senza fili), che sarà importante per lo sviluppo socio economico dei territori anche in termini di marketing attrattivo di investimenti. Recentemente è stato posto in orbita l'ultimo dei tre satelliti del sistema Global Xpress che, dall'anno 2016, potrà consentire le prime sperimentazioni del servizio Internet satellitare superando, definitivamente, le difficoltà di fornitura in zone orografiche eterogenee e diffuse urbanisticamente, come quelle dell'Umbria, peraltro ad elevata velocità e potenzialità. La mozione propone quindi di inserire, a seguito della ipotizzata ricognizione sullo stato dei servizi Internet veloce, anche senza fili, nel programma degli interventi la possibilità di utilizzare anche i nuovi servizi Internet satellitari. Inoltre, si chiede di commissionare all'Università degli Studi di Perugia, anche utilizzando ambiti convenzionali attivi con la Regione, uno studio di applicabilità, con verifica degli impegni economici prevedibili, per i nuovi servizi Internet satellitari. A seguito delle eventuali risultanze positive dello studio di applicabilità si propone di individuare, dall'anno 2017, adeguate risorse per le conseguenti applicazioni anche traguardando l'utilizzo di filiere strutturali dell'Unione Europea 2014/2020”. “Le prime regioni – conclude - che attiveranno tali servizi potranno contare su un vantaggio competitivo anche per lo sviluppo socio economico e turistico culturale, fondamentale anche per attrarre in Umbria centri di ricerca, attività innovative, eventi e investimenti economici”. “E45 AUTOSTRADA OPPURE CANCELLAZIONE DEL PROGETTO?” - INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA DI CARBONARI (M5S) Perugia, 8 settembre 2015 – Il consigliere regionale Maria Grazia Carbonari (M5s) ha presentato una interrogazione a risposta immediata (in Aula martedì prossimo) per sapere “quale sia l’intendimento della Giunta relativamente al progetto E45 Autostrada, ossia se lo consideri ancora utile ai fini della programmazione strategica

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del quadro dei trasporti regionali o se invece auspichi per un superamento dello stesso, chiedendo al Governo nazionale la cancellazione definitiva dall’elenco delle opere strategiche per il Paese e non solo il mero stralcio dal DEF 2016. Cancellazione questa che sarebbe propedeutica ad una effettiva pianificazione e conseguente esecuzione delle opere di messa in sicurezza dell’arteria stradale”. “Nella passata legislatura – spiega Carbonari - la Giunta presieduta dalla Presidente Marini si è espressa in più occasioni in maniera favorevole alla realizzazione del progetto della cosiddetta E45-Autostrada ed ha altresì attivamente operato in svariate occasioni per fare sì che il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) accelerasse l’approvazione del medesimo progetto. In seguito alla scoperta da parte della Magistratura di Firenze del cosiddetto 'Sistema Incalza' e alle conseguenti dimissioni dell’allora Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, il progetto E45 si è rivelato essere tra le operazioni illecite oggetto del citato comitato politico-affaristico”. “Il 9 febbraio scorso – prosegue – il comitato “NOE45 Autostrada” ha raccolto ben 8mila 500 firme a favore della cancellazione del progetto e, in data 9 febbraio 2015, ha presentato tali firme all’allora presidente di questo Consiglio regionale, Eros Brega. Nel Consiglio dei Ministri del 12 aprile 2014 il progetto è stato stralciato dal Documento di Economia e Finanze 2016 (DEF) e l’attuale Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Del Rio, ha dichiarato in più occasioni (inclusa una durante una cena elettorale all’Hotel della Torre di Trevi, a sostegno della Presidente Marini) che la priorità è la messa in sicurezza dell’attuale E45. Tuttavia, nonostante le parole rassicuranti del Ministro Del Rio, il 14 aprile scorso PD, NCD e Forza Italia (guarda caso sempre uniti quando si tratta di fare affari) hanno respinto alla Camera dei deputati una mozione congiunta M5S-SEL che chiedeva la cancellazione definitiva del progetto. Si richiedono pertanto – conclude – chiarimenti circa le intenzioni della Giunta sull'argomento”. VIABILITÀ: “MIGLIORAMENTO DELLA RETE STRADALE REGIONALE. PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE INFRASTRUTTURE E SERVIZI” - CHIACCHIERONI E LEONELLI (PD) PRESENTANO MOZIONE I consiglieri regionali Gianfranco Chiacchieroni e Giacomo Leonelli (Pd) hanno presentato una mozione da discutere in Aula in merito allo stato delle strade regionali. Nello specifico chiedono all'Esecutivo di aprire un confronto con il Governo per reperire adeguate risorse per la manutenzione straordinaria del demanio stradale regionale e di elaborare un piano di manutenzione straordinaria della viabilità regionale prendendo anche in considerazione le esperienze attivate da altre Regioni.

Perugia, 9 settembre 2015 - “Aprire un confronto con il Governo al fine di reperire adeguate risorse per la manutenzione straordinaria del demanio stradale regionale; elaborare un piano di manutenzione straordinaria della viabilità regionale valutando la possibilità di realizzare lo stesso, sia attraverso il personale in struttura esistente sia attraverso ipotesi innovative e sperimentali di gestione della manutenzione prendendo anche in considerazione le esperienze attivate in altre regioni”. È quanto chiedono alla Giunta regionale, attraverso una mozione, i consiglieri del Partito democratico, Gianfranco Chiacchieroni e Giacomo Leonelli evidenziando, nel documento, che “negli ultimi anni la manutenzione della rete stradale e viaria in Umbria è diventata di complessa e di difficile gestione soprattutto a causa degli ingenti tagli operati a carico degli enti locali, titolari delle deleghe in oggetto”. Per i due esponenti della maggioranza, “la difficile situazione della rete stradale umbra è anche dovuta alla sovrapposizione e separazione di competenze affidate a vari Enti. In Umbria – evidenziano - sono numerosi i chilometri di strade, anche di montagna, che necessitano di manutenzione in quanto, data la conformazione per lo più collinare del nostro territorio, le stesse strade sono spesso di collegamento tra comprensori, abitati e città della nostra regione”. “L'Umbria – è scritto nel documento di indirizzo -, come previsto nelle linee programmatiche, ha la necessità di aprire una nuova fase di crescita per la quale, anche la manutenzione della rete viaria esistente e la progettazione di nuove strade e nodi viari, assume rilevanza strategica per il rilancio della competitività della regione stessa e delle sue aziende, in termini di crescita economica, produttiva, commerciale e turistico-culturale. Altre Regioni – spiegano - hanno già sperimentato soluzioni al fine di risolvere la questione in oggetto, come ad esempio Friuli Venezia Giulia e Veneto, che hanno istituito una Società per azioni a capitale misto pubblico-privato per la gestione della rete viaria regionale (strade regionali, provinciali, comunali e statali dismesse)”. In conclusione, Chiacchieroni e Leonelli ricordano che “la Giunta regionale, come emerge dalle linee programmatiche, intende intraprendere un confronto con il Governo al fine di recuperare il gap manutentivo accumulato negli anni attraverso la formazione di un programma di manutenzione straordinaria della viabilità provinciale e regionale”. VIABILITÀ: “RISORSE PER LE MANUTENZIONI STRADALI DA QUOTA PROVENTI BOLLO AUTO” - ROMETTI (SER) ANNUNCIA UNA MOZIONE Perugia, 22 settembre 2015 - “Prevedere che una quota del bollo auto pagato dai cittadini umbri alla Regione sia destinata alla manutenzione e al miglioramento della rete stradale provinciale e regionale. Ritengo prioritario reperire risorse da investire nella manutenzione della rete stra-

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dale, facendo fronte alla riduzione dei trasferimenti statali”. Lo propone il consigliere regionale Silvano Rometti (socialisti e riformisti) che annuncia una mozione “per approfondire e valutare la possibilità di attuare tale proposta”. Per Rometti “trasporti ed infrastrutture possono essere un volano per lo sviluppo della nostra regione, ma occorre ripartire dagli interventi di manutenzione. Gli automobilisti umbri – conclude – in considerazione degli ingenti versamenti in favore della casse pubbliche, tra accise sui carburanti e tasse automobilistiche, meritano sicuramente di viaggiare su una rete stradale più adeguata e sicura”. LAVORI D'AULA (3): APPROVATA ALL'UNANIMITÀ LA MOZIONE PER UN PIANO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLE STRADE UMBRE – DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI CHIACCHIERONI E LEONELLI (PD) L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha votato all'unanimità, sia pure con alcuni distinguo, la mozione dei consiglieri del Partito democratico Gianfranco Chiacchieroni e Giacomo Leonelli con la quale si chiede alla Giunta regionale di “attivarsi affinché si apra al più presto un confronto con il Governo al fine di reperire adeguate risorse per la manutenzione straordinaria del demanio stradale regionale e valutare la possibilità di sperimentare ipotesi di gestione della manutenzione stradale con capitale misto pubblicoprivato”. Perugia, 22 settembre 2015 – L'Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato all'unanimità, sia pure con qualche distinguo, la mozione dei consiglieri del Partito democratico Gianfranco Chiacchieroni e Giacomo Leonelli con la quale si chiede alla Giunta regionale di “attivarsi affinché si apra al più presto un confronto con il Governo al fine di reperire adeguate risorse per la manutenzione straordinaria del demanio stradale regionale e ad elaborare, “quanto prima”, un piano di manutenzione straordinaria della viabilità regionale valutando la possibilità di realizzare lo stesso, sia con il personale in struttura esistente, sia attraverso ipotesi innovative e sperimentali di gestione della manutenzione, prendendo anche in considerazione le esperienze attivate in altre regioni come Friuli e Veneto, dove sono state istituite società per azioni a capitale misto pubblico-privato per la gestione della rete viaria regionale”. Pur votando il loro sostegno alla mozione, le opposizioni hanno marcato dei distinguo: Andrea Liberati (M5s) si è detto contrario alla creazione di un'Agenzia unica che si occupi della materia; Claudio Ricci (Rp) auspica uguale attenzione alla mozione di centrodestra e liste civiche sullo stesso argomento (che prevede di sperimentare forme di pubblicità a privati in cambio di compartecipazione ai finanziamenti, come si fa per le rotonde) che sarà presentata fra breve all'Aula; Valerio Mancini (Lega) ha posto come condizione che siano

escluse in alcun modo tasse o pedaggiamenti a carico dei cittadini. INTERVENTI GIANFRANCO CHIACCHERONI (PD): “SERVONO INTERVENTI STRAORDINARI PER LIMITARE IL DEGRADO DI MOLTE STRADE - Credo che sia questo il momento giusto, ad inizio legislatura e davanti a un processo di riorganizzazione degli enti provinciali, per fare una riflessione che porti a interventi straordinari per gestire la gestione manutenzione delle strade, divenuta sempre più difficile soprattutto a causa dei tagli agli enti locali e dei problemi dovuti alla separazione delle competenze, affidate a enti vari. In Umbria ci sono 3600 chilometri di strade fra provinciali e regionali, più il vasto reticolo delle comunali, molte delle quali in condizioni di degrado serio, al quale dobbiamo porre rimedio con tutte le nostre capacità”. CLAUDIO RICCI (Ricci presidente): “CONSIDERARE ANCHE LA NOSTRA MOZIONE PER PROPORRE FORME DI SPERIMENTAZIONE ANCHE SULLA GESTIONE DEL CODICE DELLA STRADA – Positivo il tema del monitoraggio costante della viabilità e la richiesta al governo di un sostegno, perché l'Umbria è una 'città diffusa', fatta di piccoli luoghi, dove le infrastrutture stradali diventano importanti non solo in termini di servizio ma anche di sviluppo dei territori, specie se pensiamo al turismo e al felice incremento nelle ricettività extra-alberghiere che si è registrato nell'ultimo periodo. Si potrebbero coinvolgere anche i cittadini, per esempio con una app che consenta loro di segnalare problemi riguardanti infrastrutture di valenza regionale. Potremmo implementare con accordi di programma fra Regioni, Province e Comuni, perché mettere insieme le risorse è determinante in una fase in cui le risorse scarseggiano. E per quanto riguarda eventuali soluzioni innovative, mi auguro sia presa in altrettanta considerazione la nostra mozione per proporre al Ministero dei trasporti forme di sperimentazione anche sulla gestione del codice della strada, in merito a tratti su cui sperimentare, come sulle rotonde costruite recentemente, attraverso l'inserimento di comunicazioni pubblicitarie in favore di privati che, in cambio, cofinanziano i lavori”. SILVANO ROMETTI (Socialisti e Riformisti): “VOTO FAVOREVOLE ALLA MOZIONE. MA IL TEMA DELLE RISORSE È FONDAMENTALE. Basti pensare che nell'ultimo anno il governo ha dato 26 milioni di euro in meno alle Regioni su questo tema. E anche le Province, che avevano e hanno competenze importanti sulla manutenzione, non hanno più risorse. In uno degli ultimi atti programmatori pluriennali si diceva che all'Umbria servirebbero 60-70 milioni di euro per riportare la rete stradale alla corretta idoneità. Una proposta potrebbe essere quella di assegnare una parte delle risorse che arrivano del pagamento del bollo che fanno i cittadini per programmare la manutenzione delle strade. Sulla gestione, guardando anche all'esperienza di altre regioni, un'agenzia che possa avere unitarietà di intervento sulle strade, piuttosto che l'attuale frammentazione di competenze, potrebbe riuscire a spendere meglio le poche risorse disponibili.

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Altrimenti rischiamo di fare interventi che non sono i più urgenti”. VALERIO MANCINI (Lega Nord): “VOTIAMO A FAVORE MA CHE NON SIA L'ENNESIMA LETTERA DI BUONI INTENTI. Si parla di agenzia unica. L'Amministrazione umbra non ha avuto buoni risultati in passato con altre agenzie, che sono servite solo per distribuire qualche poltroncina in più. Però esiste l'esperienza positiva di Veneto e Friuli Venezia Giulia, che è da imitare. Per quanto riguarda il tema delle risorse, noi andiamo a Roma a richiedere una parte dei 450milioni di euro che ci hanno tolto prima. Ma l'Umbria ha un saldo fiscale di circa un miliardo e mezzo: al Governo dobbiamo chiedere i soldi che ci hanno tolto in passato, visto che i cittadini umbri pagano tante tasse, non solo il bollo”. ANDREA LIBERATI (Movimento 5 Stelle): “MOLTE PERPLESSITÀ SULL'AGENZIA CON CAPITALE MISTO PUBBLICO-PRIVATO. PER QUESTO CHIEDO IL VOTO PER PARTI SEPARATE, perché sull'impianto generale siamo favorevoli ma ci asteniamo sulla seconda parte. Avrei gradito un approfondimento di quello che le altre regioni hanno fatto, come Friuli Venezia Giulia e Veneto, sul tema del capitale misto pubblico-privato, perché non credo che soprattutto in questa fase storica esistano salvatori della patria. Le mie titubanze derivano dalle esperienze passate come per le autostrade, con gestioni pluridecennali a diversi soggetti. Io non vorrei che per cercare di fare meglio poi spendiamo il triplo. Non abbiamo un buon pregresso, come Umbria, sulla manutenzione strade, basti pensare alla E45. La situazione è molto, molto difficile e il ritardo, il gap accumulato in termini di manutenzione ordinaria perduta, o non gestita correttamente, non mi fa pensare bene. Anche sul tema della governance, perché il Movimento 5 Stelle non può avallare l’idea che si moltiplichino le poltrone. GIACOMO LEONELLI (Partito Democratico): “LA MOZIONE VUOLE SVILUPPARE UN RAGIONAMENTO SU SOLUZIONI INNOVATIVE AL PROBLEMA PER IL SALTO DI QUALITÀ DELLA REGIONE. L'atto non vuole individuare una risoluzione concreta, ma stimolare un dibattito su risposte non ordinarie da dare in una fase straordinaria. La mozione non ha l'ambizione di entrare nel dettaglio. L'agenzia è citata come misura sperimentale, una pratica non ordinaria per affrontare la questione. Stiamo facendo approfondimenti sulle regioni che l'hanno applicata per vedere se ci sono stati aspetti positivi nella gestione. Le linee programmatiche della presidente Marini parlano di una Regione che vuole fare il salto di qualità, sviluppando turismo, export e internazionalizzazione. Per far questo il territorio deve avere infrastrutture adeguate. Vista la fase storica serve un ragionamento anche su soluzioni inusuali”. DICHIARAZIONI DI VOTO EROS BREGA: “Voto a favore e chiedo di considerare un pedaggio sulla E 45 per chi viene da fuori e la utilizza come alternativa gratuita all'autostrada. No, invece, a ulteriori spese per gli umbri”. ANDREA LIBERATI: “Non siamo favorevoli ad un'Agenzia unica di gestione e chiediamo il pedaggio

per i tir che usano la E 45 come alternativa gratuita all'autostrada”. VALERIO MANCINI: “Questa mozione è per reperire fondi per mettere a posto le strade non altro, i pedaggi sono illegittimi perché non possiamo farlo solo noi. Anche la superstrada Pisa-Livorno è molto trafficata ma non viene certo chiesto di pagare il pedaggio. E in assoluto basta tasse per gli umbri”. ATTILIO SOLINAS: “La parola sperimentazione mi fa sorridere perché c'è poco da sperimentare viste le pessime condizioni delle nostre strade, nonostante siano esse il biglietto da visita per chi viene in Umbria. E' necessario reperire fondi adeguati”. MOZIONE STRADE: “OCCASIONE PER RENDERE L'UMBRIA PIÙ ATTRAENTE PER GLI INVESTIMENTI E ACCRESCERE LA COMPETITIVITÀ DELLA SUA OFFERTA TURISTICA” NOTA DI LEONELLI E CHIACCHIERONI (PD) I consiglieri Leonelli e Chiacchieroni illustrano i punti salienti della mozione inerente la manutenzione straordinaria delle strade umbre, di cui sono promotori, che stamani è stata approvata dall'Assemblea legislativa. Per Leonelli “si tratta di una occasione per rendere l’Umbria più attraente per gli investimenti e per accrescere la competitività della sua offerta turistica”. Chiacchieroni: “La Giunta potrà valutare anche forme di finanziamento innovative”. Perugia, 22 settembre 2015 – “L’approvazione della nostra mozione rappresenta un passo in avanti importante per la nostra regione, un tassello fondamentale di quel Piano regionale dei trasporti che mira a fare dell’Umbria una regione più aperta verso l’esterno, più attraente anche sul mercato della competizione turistica e per quanto riguarda l’attrazione di investimenti da parte delle aziende provenienti da fuori dei nostri confini”: così il capogruppo del PD Giacomo Leonelli sulla mozione approvata stamani in Aula riguardante un piano di manutenzione straordinaria della viabilità “Negli ultimi anni – aggiunge Gianfranco Chiacchieroni – la manutenzione di una rete complessa e di difficile gestione quale quella umbra si è resa sempre più complicata, soprattutto a causa degli ingenti tagli operati a carico degli enti locali titolari della loro cura. I numerosi chilometri della rete umbra, inoltre, sono composti anche da strade di montagna, che sono spesso l’unico collegamento tra comprensori, centri abitati e città della nostra regione. La Giunta, secondo la nostra mozione, potrà quindi valutare la possibilità di realizzarne la manutenzione, sia attraverso il personale esistente sia attraverso ipotesi innovative e sperimentali, prendendo anche in considerazione le esperienze attivate in altre Regioni, come ad esempio Friuli Venezia Giulia e Veneto, che hanno istituito una società per azioni a capitale misto pubblicoprivato per la gestione della rete viaria regionale”.

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VIABILITÀ: “METTERE IN SICUREZZA LA VARIANTE ACQUASPARTA – CASTELTODINO E TROVARE LE RISORSE NECESSARIE PER TERMINARLA” - NOTA DI NEVI (FORZA ITALIA) Perugia, 24 settembre 2015 - “I lavori relativi al primo stralcio della tanto attesa variante Acquasparta – Casteltodino si sono conclusi recentemente ma le condizioni di quel tratto di strada non terminato, che ho percorso ieri, meriterebbero un sopralluogo del 'Gabibbo' per denunciare l'assenza di segnaletica nell'indicare il passaggio improvviso dalla strada asfaltata alla vecchia strada bianca”. Lo afferma il capogruppo regionale di Forza Italia all'Assemblea legislativa dell'Umbria, Raffaele Nevi. Per Nevi “una simile assenza di segnaletica, in un punto in cui peraltro vi è una curva a gomito molto pericolosa, è estremamente grave. È necessario mettere in sicurezza la strada con le dovute segnalazioni e che si ponga come assoluta priorità quella di trovare le risorse necessarie a terminare l'opera, che ad oggi, in queste condizioni, risulta del tutto inutile”. “'BISONTI’ SENZA LIMITI SULLA E/45, TRAFFICO PESANTE ECCESSIVO” - LIBERATI (M5S) PROPONE PEDAGGI FREE FLOW PER I TIR EXTRAREGIONALI Il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Liberati interviene in merito alla manutenzione della superstrada E45, auspicando che Anas introduca “sistemi free flow e faccia pagare il transito alle migliaia di TIR extraregionali che ogni giorno usano la nostra regione soltanto per evitare l'autostrada A1”. Perugia, 28 settembre 2015 - “Nell’attesa forse vana di un ripensamento sostenibile della logistica in campo nazionale e regionale (a proposito: sulle merci non una parola nel Piano trasporti), il buon senso e i tassi di benzo(a)pirene sopra soglia negli stessi territori, guarda caso, in cui è posata la nostra lingua d’asfalto, dalla Val Tiberina settentrionale alla Terni-Orte, obbligherebbero da tempo gli amministratori almeno a serie politiche di contenimento dei TIR extraregionali, salvando ovviamente dal pedaggio tutti gli automobilisti”. Lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Liberati, facendo riferimento alle condizioni della strada E45 e ricordando che “qualche consigliere regionale del partito democratico, nell’accoglienza freddina del suo partito, ha pronunciato pochi giorni fa parole simili a quelle del M5S: bene, è venuto il momento di dar seguito alle stesse, liberando l’Umbria di costi socio-sanitari-ambientali inaccettabili”. Liberati evidenzia che, secondo i dati Anas, “il traffico pesante extraregionale che ingabbia l’Umbria, ridotta a generoso corridoio, si connota come un flusso di Tir non soltanto ben al di là della capacità sopportabile

dall’infrastruttura, ormai in permanente emergenza manutentiva e a voler tacere in questa sede delle appaltopoli individuate dalla magistratura. Un flusso di Tir mediamente più antiquato rispetto a quello in transito lungo la A 1. In casa nostra – aggiunge - ci ritroviamo così una strada semi-distrutta, ma pure un quotidiano carico di inquinanti suppletivo. Tutti gli osservatori, anche dopo la vicenda VW, sono concordi nel valutare un inquinamento comunque maggiore di circa dieci volte in termini di No(x) e di particolato da parte di un Tir omologato Euro 3 rispetto a uno immatricolato nel 2013. Dubbi crescenti ci sono poi sulla manutenzione dei Tir più vecchi, con ricadute negative per affidabilità stradale e rischio incidentalità, in Umbria già più alta che nel resto d’Italia”. Il capogruppo regionale del M5S auspica dunque che “Anas installi sistemi free flow e faccia pagare il transito alle migliaia di Tir extraregionali che ogni giorno usano la nostra regione soltanto per evitare la A1: con quei denari potremmo ridurre il flusso dei medesimi ‘bisonti’, salvare vite, rispettare meglio l’ambiente e iniziare a sistemare la superstrada. E’ un assoluto non sense aver trasformato la E 45 in una camionabile. Spero che – conclude – non sia necessario attendere l’incidente del notabile di turno per cambiare questa situazione”. “PARCHEGGIO DI PORTA NUOVA CONCLUSO NEI TEMPI PREVISTI. CONGRATULAZIONI ALL'AMMINISTRAZIONE DI ASSISI” - NOTA DI RICCI (RP) Perugia, 28 settembre 2015 - “Congratulazioni all'amministrazione comunale di Assisi e all'azienda Saba Italia per aver concluso, nel rispetto dei tempi programmati, i lavori di riqualificazione del parcheggio di Porta Nuova. Una infrastruttura di fondamentale importanza per la sosta di autobus turistici e automobili nonché per i residenti del Comune e anche per quelli della zona est di Assisi”. Lo afferma il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente) sottolineando che “quella zona, con il parcheggio di Porta Nuova e le opere in atto di consolidamento della frana Ivancich, riqualificazione e connessioni pedonali viarie programmate, può essere riconnessa urbanisticamente al centro storico”. Ricci rimarca che “con il parcheggio di Porta Nuova si completa il programma dei parcheggi, già previsti nel piano regolatore di Giovanni Astengo, avviato negli anni 1997/98, la cui attuazione si è sviluppata con la riqualificazione di numerose aree di sosta in Santa Maria degli Angeli e Assisi fra cui quelli 'stellari', nel centro storico: parcheggio di San Pietro (Giovanni Paolo II), Mojano e Porta Nuova conclusi dagli anni 2006/2007 sino a oggi con l'inaugurazione programmata il 1 ottobre”.

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UNIVERSITÀ: “PLAUSO PER LA RIAPERTURA DI ECONOMIA DEL TURISMO AD ASSISI” NOTA DI RICCI (RP) Il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci Presidente) esprime la sua soddisfazione per la riapertura del corso di laurea in economia del turismo ad Assisi. Per Ricci questa scelta “determinerà importanti strumenti nella formazione manageriale e lo sviluppo del turismo in Umbria”. Perugia, 4 settembre 2015 - “L'imminente riapertura del corso di laurea in economia del turismo ad Assisi determinerà importanti strumenti nella formazione manageriale e lo sviluppo del turismo in Umbria”. Così il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci Presidente). “Voglio ringraziare – prosegue Ricci - quanti, dal 2010/2011, si sono impegnati, con azioni di sensibilizzazione e proposte progettuali, per riaprire il corso di laurea nell'anno accademico 2015/2016 dopo la momentanea chiusura: l'amministrazione comunale e gli studenti con l'associazione Prospettivamente. Un ringraziamento particolare va al rettore dell'Università di Perugia, Franco Moriconi, per la grande sensibilità e lungimiranza dimostrata”. “La riapertura della sede in Santa Maria degli Angeli per il corso di laurea – spiega Ricci - e l'utilizzo di Palazzo Bernabei in Assisi per master e attività di specializzazioni, assicureranno la crescita di un sistema di studi universitari su turismo, cultura, internazionalità e innovazione di ampio valore per Assisi e il territorio dell'Umbria. Per questo – conclude - formulo i migliori auspici di buon lavoro e gratitudine per l'impegno assicurato da tutta l'amministrazione comunale di Assisi”. MENSE SCOLASTICHE: “SEMPRE LE SOLITE AZIENDE GESTISCONO DA DECENNI APPALTI MILIONARI” - INTERROGAZIONE DI LIBERATI E CARBONARI (M5S): “APPLICARE LINEE GUIDA SU VERIFICHE IGIENICHE E SANITARIE” Interrogazione dei consiglieri Liberati e Carbonari (M5s) per “conoscere le ragioni che determinano una differenza doppia, nel costo complessivo annuo per le mense scolastiche, tra i due comuni principali: Perugia (2 milioni 791mila euro) e Terni (5 milioni 445mila euro)” e anche sulla “applicazione delle linee guida sui controlli sanitari e sulla gestione degli appalti”. Per i consiglieri pentastellati “troppo spesso gli appalti arrivano alla scadenza naturale senza che le amministrazioni locali provvedano, come stabilito dalla legge, a bandire nuove gare per la gestione della refezione scolastica, agendo con continue proroghe che, in alcuni casi, arrivano ad anni di gestione in regime di prorogatio”. Perugia, 4 settembre 2015 – I consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari hanno presentato un'interrogazione a risposta scritta alla Giunta per “conoscere le ragioni che determinano una diffe-

renza doppia, nel costo complessivo annuo per le mense scolastiche tra i due comuni principali, Perugia (2.791.103,00 euro) e Terni (5.445.243,00 euro) tenendo conto che il numero di pasti erogato giornalmente dal comune di Perugia è sensibilmente più alto di quelli erogati a Terni”. Inoltre i consiglieri di opposizione chiedono “se sia stato predisposto un monitoraggio regionale sulla verifica dell’effettiva corrispondenza tra quanto previsto nei capitolati di appalto e quanto effettivamente fornito all’utenza dalle ditte appaltatrici”. I consiglieri pentastellati chiedono anche di sapere “se le Ausl 1 e 2 e più specificatamente i SIAN (Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione) procedano costantemente a controlli igienico sanitari, così come previsto dalle linee generali nazionali e regionali, nelle mense scolastiche della Regione; se non si ritenga necessario intervenire, per quanto di competenza, a garantire che le amministrazioni comunali inadempienti provvedano alla pubblicazione online dei capitolati, così come previsto dalla Legge numero 69 del 2009, permettendo anche ai cittadini di verificare la corrispondenza tra quanto il soggetto affidatario si impegna a fornire e quanto effettivamente avviene nella predisposizione dei menù, nell’acquisto dei prodotti, nella rotazione settimanale dei cibi erogati ai bambini; quali sono i comuni umbri che in questo momento agiscono in regime di proroga essendo scaduti e non rinnovati, come prescrive la legislazione vigente, i bandi di gestione della refezione scolastica, e quali ditte private si trovino a gestire il servizio in questo regime; quali sono le aziende iscritte alla Lega delle Cooperative che gestiscono questo servizio nella nostra regione e da quanti anni lo svolgono ininterrottamente”. “Nella Convenzione dei diritti dell’infanzia, adottata dall’ONU nel 1989 – ricordano Liberati e Carbonari - è sancito il diritto dei bambini ad avere un’alimentazione sana ed adeguata al raggiungimento del massimo della salute ottenibile e nella revisione della European Social Charter del 1996 si afferma che 'ogni individuo ha il diritto di beneficiare di qualunque misura che possa renderlo in grado di raggiungere il miglior livello di salute ottenibile'. Inoltre, le Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica fissate dal Ministero della Salute nel 2010 muovono dall’esigenza di facilitare, sin dall’infanzia, l’adozione di abitudini alimentari corrette per la promozione della salute e la prevenzione delle patologie cronico-degenerative di cui l’alimentazione scorretta è uno dei principali fattori di rischio. Sulla base di questi principi ispiratori la Giunta regionale dell’Umbria con delibera del 3 febbraio 2014 numero 59 ha predisposto 'Le linee di indirizzo della ristorazione scolastica'. La legge 241 del 1990, il Testo Unico Enti Locali, il Codice degli Appalti prevedono per la refezione scolastica appalti ispirati a criteri di trasparenza in ossequio al principio di effettiva concorrenza tra le imprese che deve comunque garantire standard ottimali di qualità dei prodotti”. Infine, “lo studio elaborato dall’AIAB (Associazione Ita-

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liana per l’Agricoltura Biologica) nei principali Comuni della nostra regione (Norcia, Cascia, Allerona, Perugia, Terni, Foligno, Spoleto, Bevagna, Bastia Umbra, Marsciano, Orvieto, Città di Castello,Todi, Magione, San Giustino e Cannara) ha evidenziato che in Umbria vengono utilizzati due tipi di gestione delle mense scolastiche: diretto (gestione diretta dei Comuni) e indiretto (esternalizzato a ditte private). Il costo medio dei pari è di 4,70 euro. Il costo complessivo annuo per i Comuni umbri è di 13.562.746 euro. Il numero di pasti giornalieri è di 15.900. L’acquisto dei prodotti è gestito per 88,2 per cento dalle ditte affidatarie. Tutti i Comuni, salvo Allerona, prevedono l’utilizzo di prodotti biologici nei menù con particolare attenzione al consumo di prodotti di stagione”. “Il tema della refezione scolastica – proseguono i due consiglieri - sta caratterizzando il dibattito politico-amministrativo in diverse realtà della nostra Regione e si sono costituiti comitati spontanei di genitori che lamentano continui disservizi nella fornitura dei pasti contestando sia i livelli gestionali, che i controlli igienico sanitari. Spesso e volentieri è sconosciuto se gli eventuali risparmi derivanti dal bando vengano reinvestiti nelle scuole interessate. Inoltre, la maggior parte delle amministrazioni comunali della nostra regione, violando il principio regolato dalla legge 69 del 2009, non pubblica online i capitolati con cui vengono assegnati questo tipo di bandi impedendo un controllo, anche alle stesse famiglie, della corrispondenza tra quanto il soggetto aggiudicatario si impegna a fornire e quanto effettivamente avviene”. “Il capitolato – spiegano secondo quando previsto dalle linee guida nazionali disposte dal Ministero della Salute deve riportare: criteri ispirati alla promozione della salute e ad esigenze sociali che contribuiscono alla salute dell’utente ed alla salvaguardia dell’ambiente; requisiti oggettivi e misurabili nell’ambito dei principi definiti di qualità, economicità, trasparenza, efficacia e correttezza. Nella maggior parte dei bandi viene utilizzato come titolo di preferenza le offerte che adottano il criterio del Km Zero con prodotti di filiera tracciata, tipici, biologici e denominazione protetta, ma questo criterio, senza controlli opportuni, risulta facilmente aggirabile quando le ditte fornitrici risultano essere dei semplici distributori, rendendo di fatto sconosciuta l’effettiva provenienza del prodotto. Gli aspetti relativi all’igiene e alla sicurezza alimentare devono essere indicati nel piano di autocontrollo aziendale, come previsto dalla normativa vigente. Parte integrante del piano di autocontrollo sono gli interventi di pulizia eseguiti presso le cucine e i refettori, che devono essere appropriati e coerenti al piano di sanificazione. Tale piano deve definire le modalità e le periodicità degli interventi, i detergenti da utilizzare, i sanificanti e disinfettanti impiegati, le attrezzature e gli ausili adottati”. “Risulterebbe – proseguono Liberati e Carbonari - che in alcune scuole umbre è stata riscontrata la presenza di pericolosi inquinanti (Nitrati NO3, tetracloroetilene, tricloroetilene) nell’acqua potabile somministrata ai

bambini con percentuali superiori a quanto stabilito dal DM 29/12/2003 del Ministero della Salute che prevede per le acque destinate all’infanzia un limite per i nitrati pari a10mg/l. E in diversi Comuni umbri vengono denunciate forti criticità nel puntuale controllo nella formazione dei menù, sulla grammatura dei prodotti utilizzati, sulla rotazione settimanale dei cibi secondo criteri previsti dalle Ausl. Infine – concludono - troppo spesso gli appalti arrivano alla scadenza naturale senza che le amministrazioni locali provvedano puntualmente, come stabilito dalla normativa vigente, a bandire nuove gare per la gestione della refezione scolastica agendo con continue proroghe che, in alcuni casi, arrivano ad anni di gestione in regime di prorogatio”. UNIVERSITÀ: “COMPROVATE IRREGOLARITA' DURANTE IL TEST DI AMMISSIONE AL CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA. ANNULLARE E RIPETERE LA PROVA A GARANZIA DEGLI STUDENTI” - NOTA DI LIBERATI (M5S) Perugia, 12 settembre 2015 - “Dopo il caos relativo ai test di accesso per l'anno 2014/2015 alle Scuole di specializzazione in Medicina, con una gestione a dir poco dilettantesca da parte del MIUR, il Movimento 5 Stelle in aprile aveva già presentato una mozione di sfiducia nei confronti del ministro Giannini. Questi già allora mostrò chiara debolezza nel governare in modo equo la vicenda. A distanza di un anno, nulla pare essere cambiato: e stavolta, direttamente a Perugia, siamo di fronte all'ennesima farsa”. Così il capogruppo regilnale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati. “Il D.M. '85/2014', che con l'art. 2 disciplina la prova di ammissione ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia – spiega -, non fa menzione alcuna riguardo le procedure per l'identificazione dei candidati. L'allegato 1, che costituisce parte integrante del decreto ministeriale, indica linee guida secondo cui gli Atenei devono predisporre i bandi di concorso, specificando che “lo studente deve obbligatoriamente compilare la scheda anagrafica e sottoscriverla”, senza però evocare controlli. Testimonianze dirette a noi pervenute – fa sapere Liberati -, confermate dalle parole di sdegno espresse su Facebook addirittura da un componente della Commissione, riportano che i candidati del test di accesso a Medicina, svoltosi a Perugia, come ovunque in Italia, quattro giorni fa, sono stati identificati soltanto all'ingresso, attraverso l'esibizione di un documento di identità, ma che nessun commissario aveva facoltà di vigilare al momento della compilazione della scheda anagrafica, né sarebbero state effettuate verifiche di rispondenza tra i dati riportati sulla scheda anagrafica e l'effettiva identità del candidato al momento quello cruciale, quello della consegna del test: una tale mancanza renderebbe possibili gli scambi di identità”. “Per questi motivi – conclude Liberati -, per le numerose evidenze emerse al riguardo, il Movimento 5

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Stelle in Regione chiede di annullare e ripetere tale test a garanzia di tutti gli studenti, con ciò parimenti tutelando in concreto l'immagine della stessa Università di Perugia”. QUESTION TIME (1): “NEGATIVI LIBRI CON TEORIA GENDER NELLE SCUOLE” - DE VINCENZI (RP) INTERROGA L'ASSESSORE CECCHINI: “LIBRI SCELTI DA COMMISSIONE NAZIONALE, TEORIA GENDER NON ESISTE” Perugia, 22 settembre 2015 - “La Giunta regionale spieghi se nel percorso di predisposizione e attuazione del progetto di avviamento alla lettura 'In vitro' sono state coinvolte anche le associazioni dei genitori, per concordarne e condividerne obiettivi e finalità educative. L'Esecutivo chiarisca anche come intende rispondere alle segnalazioni negative dei genitori sui libricini contenenti riferimenti alla 'teoria gender'”. Lo ha chiesto, illustrando in Aula la propria interrogazione a risposta immediata, il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (Ricci presidente). Il consigliere di opposizione ha spiegato che “nel 2012 è stato avviato questo progetto, rivolto ai bambini tra sei mesi e sei anni, mirato a distribuire libri in una serie di realtà, compresi i pediatri di base, le scuole, i nidi e anche scuole dell’infanzia. All’interno di questi kit sono stati rinvenuti da diversi genitori alcuni libri (in particolare 'Il libro delle famiglie' e 'Il piccolo uovo') in cui i genitori hanno ravvisato, segnalando anche ai Garanti per l’infanzia nazionale e regionale, contenuti che tendono a diffondere la teoria del Gender, che parte dal presupposto che non esiste il sesso di fatto biologico, ma poi esiste il sesso che si sceglie nella vita”. L'assessore Fernanda Cecchini ha risposto spiegando che “il progetto 'In Vitro' è stato promosso dall’associazione nazionale pediatri, dall’associazione nazionale biblioteche e dal centro per la salute del bambino. Anche l'Umbria ha aderito, seguendo gli indirizzi europei sull'incremento del numero di persone abituate a leggere: nella nostra regione solo il 39 per cento della popolazione legge almeno un libro all'anno. I libri sono stati selezionati da una commissione nazionale composti da esperti di libri per l'infanzia. Peraltro in Umbria come in Italia non esistono associazioni rappresentative di genitori che abbiano ricevuto un mandato a parlare per conto di una pluralità di soggetti portatori di idee, di opinioni e di interessi. Il coinvolgimento delle famiglie è dunque legato agli strumenti normativi presenti e ai soggetti riconosciuti presenti sul territorio (rappresentanti di una singola classe, di un istituto o di un territorio). Agli uffici che hanno seguito il progetto non sono arrivate valutazioni negative, sono invece giunti apprezzamenti sia da parte dell’associazione dei Comuni, ma anche da parte dei distretti sanitari, dei territori, e da parte del ministero. In merito al kit in oggetto dell’interrogazione, quindi al libro, è stato distribuito da pediatri di libera scelta alle famiglie ed è

un kit contenente due libri uno direttamente rivolto al bambino senza la mediazione genitoriale, l’altro appositamente destinato a genitori in quanto contenente elementi di maggiore complessità, la commissione di esperti ha inteso coinvolgere ancora di più l’educatore rispettando il ruolo di mediazione, qualora il genitore ritenga che fosse inopportuno il contenuto del testo sarebbe ovviamente libero di non leggerlo, di non mostrarlo al bambino o di fornire una propria interpretazione personale. Il ministro della Scuola mi pare l’abbia definito la teoria gender una truffa culturale: esistono studi scientifici che hanno contribuito in modo significativo alla conoscenza di tematiche di grande rilievo e alla riduzione a livello individuale e sociale dei pregiudizi e delle discriminazioni basate sul genere o sull’orientamento sessuale”. Il consigliere De Vincenzi ha replicato dichiarandosi “assolutamente insoddisfatto per la risposta e basìto per la contestazione dell'esistenza della teoria del gender. Questi libri vengono dati alle scuole, dove alcuni narratori liberi e volontari, forse pagati dalla Regione, vanno a leggere questi testi. Questo vuol dire che mettiamo in mano dei libri, e quindi una narrazione, a bambini che non hanno ancora la percezione di una famiglia fatta in un certo modo piuttosto che in un altro, e soprattutto gli elementi per valutare differenze di realtà che investono noi adulti. Il diritto e dovere all'educazione spetta ai genitori e ci sono molte famiglie che da molti anni collaborano che con la Regione Umbria. Vi invito a tenerne conto”.

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ASSEMBLEA LEGISLATIVA: “CONVOCARE ASSEMBLEA LEGISLATIVA ALMENO UNA VOLTA A SETTIMANA. NECESSARIA PROGRAMMAZIONE LAVORI” - GRUPPO M5S SCRIVE A UFFICIO DI PRESIDENZA, CAPIGRUPPO E CONSIGLIERI Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati fa sapere di aver inviato una lettera all'Ufficio di presidenza di Palazzo Cesaroni, ai presidenti dei Gruppi consiliari e a tutti i consiglieri regionali, per chiedere che l’Assemblea legislativa venga regolarmente convocata almeno una volta a settimana, “stimolando così non solo l'attività di consiglieri lautamente remunerati, ma anche animando il confronto democratico”. Perugia, 2 settembre 2015 - “È necessario convocare regolarmente l’Assemblea legislativa almeno una volta a settimana, stimolando così non solo l'attività di consiglieri lautamente remunerati, ma anche animando il confronto democratico. È irrinunciabile organizzare le sedute secondo il metodo della programmazione, con un calendario anche trimestrale, così come accade in altre Regioni”. È questo il contenuto di una lettera che il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, ha inviato all’Ufficio di Presidenza, ai presidenti dei Gruppi consiliari e a tutti i consiglieri regionali. “A voler tacere qui degli atti della Giunta – scrive il capogruppo pentastellato - , col loro iter obbligato in Aula, a partire dai documenti di Bilancio e pure con gravi ritardi al riguardo (l’articolo 21 della legge regionale '13/2000' stabilisce che il DAP si sarebbe dovuto approvare entro il 31 luglio 2015), anomalie ripetute di cui la stessa Segreteria generale potrebbe informare i consiglieri tramite la predisposizione di un semplice scadenzario, evidenziamo che sono già 31 gli atti accumulati nell’ordine del giorno generale, tra mozioni e interrogazioni; questi numeri stanno crescendo rapidamente”. Facendo quindi riferimento alla Conferenza dei capigruppo di lunedì scorso, Liberati fa sapere che “è stato affermato che si potrebbero affrontare sei atti per seduta: occorrerebbe allora programmare formalmente i relativi lavori a tal fine, almeno con l’immediata indicazione delle date, quindi degli atti, nonché del tempo da dedicare in Aula a ciascun documento, considerandone complessità e rilievo istituzionale e politico. Si tratta infatti – spiega - di argomenti che non di rado mantengono il proprio senso soltanto se affrontati entro scadenze sostenibili”. Liberati rimarca che “per il Gruppo Movimento 5 Stelle, l’espletamento pieno e la massima valorizzazione del mandato si riscontrano in Aula, in seduta pubblica sistematicamente indetta, così come gli stessi cittadini legittimamente si attendono dai propri consiglieri eletti alla luce dei mille problemi esistenti nella società e nell'economia regionale e nazionale. Convocare viceversa l’Assemblea, in futuro, per sole due volte al mese, così come è stato poi vagheggiato ieri dalla

maggior parte dei consiglieri, così come farebbe un qualsiasi Consiglio di Comune poco popoloso – conclude il capogruppo del M5S -, appare da un lato la riconferma della crisi del regionalismo anche in virtù di un’estesa indolenza degli eletti; dall’altro, una condanna e un insulto all’Umbria, ai suoi lavoratori, ai tanti disoccupati, alle stesse Istituzioni che si ambisce rappresentare”. LAVORI D'AULA (5) OLIMPIADI ROMA 2024: “CANDIDATURA PIEDILUCO A SITO OLIMPICO PER IL CANOTTAGGIO” - SÌ UNANIME DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA SU UNA MOZIONE FIRMATA DA TUTTI I CAPIGRUPPO Perugia, 3 settembre 2015 – Con voto unanime, l'Assemblea di Palazzo Cesaroni ha approvato una mozione unitaria (sono stati unificati due analoghi documenti presentati da Gianfranco Chiacchieroni-Pd e dai consiglieri del centrodestra e liste civiche) firmata da tutti i capigruppo (Giacomo Leonelli-Pd, Claudio Ricci-Rp, Andrea Liberati-M5S, Emanuele Fiorini-Ln, Raffaele NeviFI, Silvano Rometti-Sr, Marco Squarta-FDI, Giuseppe Biancarelli-Upu) che chiede alla Giunta regionale di attivarsi affinché Piediluco venga individuato come sito olimpico per il canottaggio nell'ambito della candidatura della Città di Roma alle Olimpiadi del 2024. Il lago di Piediluco, come è scritto nel documento, con la presenza delle attuali strutture, già sede del centro federale del canottaggio italiano nonché luogo di svolgimento di gare internazionali, potrebbe, con costi di riqualificazione più contenuti rispetto ad altre ipotesi, ospitare le gare olimpiche in relazione alla vicinanza con Roma. L'Assemblea legislativa, nel dettaglio, chiede all'Esecutivo di Palazzo Donini di “attivarsi anche tramite il Coni regionale e nazionale nel rappresentare presso il Comitato promotore per la candidatura di Roma ai Giochi Olimpici 2024 tale proposta così come avanzata dal Circolo Canottieri di Piediluco, dal Comitato e dalle Istituzioni locali di Terni e dell'Umbria”. Attraverso questo documento di indirizzo si chiede inoltre alla Giunta regionale di “predisporre un piano di comunicazione e marketing del prodotto turistico, ambientale, culturale e per eventicongressi, che mettano in sinergia Piediluco, la Cascata delle Marmore, la città di Terni e tutto il territorio regionale, per sviluppare, in relazione al Giubileo della Misericordia 2015/2016 e alla candidatura Olimpiadi Roma 2024, le potenzialità in termini di sviluppo turistico ed economico dell'Umbria”. “NON E' VERO CHE SUL RENDICONTO È MANCATA LA RELAZIONE DI MINORANZA” – LIBERATI E CARBONARI (M5S): “LA NOSTRA PROTOCOLLATA IL 1 SETTEMBRE” Perugia, 4 settembre 2015 - “Ieri in Consiglio regionale, la presidente Marini ha iniziato il suo infervorato discorso lamentando il 'fatto senza

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precedenti' secondo cui 'per la prima volta è mancata una relazione della minoranza su un atto così importante quale il Rendiconto generale dell'amministrazione della Regione Umbria per l’esercizio finanziario 2014. Questa affermazione è stata ripresa dalla stampa e dalla televisione sia ieri e che oggi. Noi consiglieri del gruppo M5S in Consiglio regionale non sappiamo se quello della presidente Marini sia stato un errore, oppure una affermazione voluta e atta a screditare l’impegno del Movimento 5 Stelle e delle minoranze in generale. In ogni caso, la verità è ben diversa: in data 1 settembre abbiamo regolarmente depositato, come attesta il timbro del protocollo apposto sul documento (LINK http://bit.ly/1VBUmjl), la nostra Relazione di minoranza come gruppo consiliare Movimento 5 Stelle, nel perfetto rispetto del Regolamento dell’Assemblea legislativa (articolo 27)”. Lo affermano i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari. “Ravvediamo qui – concludono - ancora una volta una mancanza di rispetto per la verità delle cose, esercizio quanto mai abituale e coerente con le pratiche del regime umbro. Misera propaganda di partito destinata a sciogliersi come neve al sole”. “SUL RENDICONTO AMPIA RELAZIONE DI MINORANZA” - RICCI (PORTAVOCE CD E CIVICHE): “LA CITATA 'ASSENZA' SI DEVE A UN FORMALISMO PROCEDURALE CHE SARÀ PRESTO CHIARITO” Perugia, 5 settembre 2015 - “Nell'ultima seduta dell'Assemblea legislativa abbiamo illustrato la nostra posizione sul rendiconto finanziario 2014 con un'ampia relazione di minoranza, per oltre venti minuti, peraltro citata da numerosi gruppi politici ed i cui contenuti, riportati anche dalla stampa, sono integralmente presenti nei resoconti verbali. Così come una ulteriore relazione di minoranza è stata presentata dal Movimento 5 stelle”: lo afferma Claudio Ricci, portavoce del centro destra e delle liste civiche. “La citata 'assenza delle relazioni di minoranza' – spiega Ricci - non risponde ai fatti reali ma solo ad un formalismo procedurale peraltro da chiarire in termini di regolamento dell'Assemblea Legislativa (la questione sarà posta alla riunione dei presidenti dei gruppi consiliari, già lunedì prossimo, si anche con la richiesta di modifica regolamentare)”. “Per quanto attiene alla sostanza, unica cosa che conta – conclude - il voto negativo al rendiconto 2014 è stato espresso, dopo oltre 20 minuti di relazione più la replica, in quanto, come indicato anche dalla Corte dei Conti, la Regione deve migliorare la gestione diminuendo le spese correnti, evitando gli sprechi, eliminando le inefficienze delle società partecipate, riducendo le consulenze e i costi del personale dirigente, migliorando i servizi sanitari e ottimizzando le spese con il centro unico di acquisti sanitario. Tutto

questo per avere più sviluppo e servizi migliori, più posti di lavoro e meno tasse regionali”. “OPPOSIZIONE AL GOVERNO DELLA REGIONE UMBRIA INCISIVA, CONTINUA E PRECISA, MA FATTA ANCHE DI PROGETTI ALTERNATIVI PER IL REALE CAMBIAMENTO” – NOTA DI RICCI (PORTAVOCE CENTRO DESTRA E CIVICHE) Perugia, 5 settembre 2015 - “Non entreremo, in nessun momento, nel gioco di chi è 'più opposizione' contro il governo della Regione Umbria (che il movimento cinque stelle vorrebbe innescare anche via social network) e, soprattutto, del 'tutto va male negli infiniti universi possibili (secondo le teorie cosmologiche)'; come ci insegnano i sociologi della comunicazione e del marketing, anche politico, dire sempre che tutto va male è come dire che tutto va bene”. Lo afferma Claudio Ricci (portavoce del centro destra e liste civiche). “Il nostro stile – prosegue - è quello di chi vigila su tutto e fa opposizione con grande incisività, precisione giornaliera e attenzione, puntando sulla critica di un tema alla volta, ma anche con la capacità di proporre idee e progetti alternativi, come già dimostrano i numerosi atti presentati fra mozioni, interrogazioni/interpellanze e disegni di legge. In fondo, la differenza è nella capacità di svolgere una opposizione che, dimostrando di poter fare meglio, alle prossime elezioni regionali porti alla vittoria per il cambiamento, ora soltanto sfiorata malgrado un risultato considerato 'quasi miracoloso', facendo traballare la Regione più rossa d'Italia. Un'ultima considerazione, cogliendo anche riflessioni nazionali del movimento cinque stelle: solo uniti si vince e chi 'spezza il fronte' contro il centro sinistra non fa altro, soprattutto se le elezioni sono a turno unico, che favorite e far vincere l'avversario politico”. ASSEMBLEA LEGISLATIVA: “RESTITUITI 13MILA EURO IN 80 GIORNI, SI DISCUTERÀ IL REDDITO DI CITTADINANZA, L'AULA CONVOCATA OGNI SETTIMANA” - LIBERATI E CARBONARI (M5S): “TRE BUONE NOTIZIE” I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari esprimono la loro soddisfazione racchiusa in “tre buone notizie”: la prima riguarda l'apertura di un “libretto postale ove far confluire le eccedenze dei nostri stipendi (13mila euro in 80 giorni)”, la seconda è che “il 15 settembre si discute il reddito di cittadinanza”; la terza: “dal 15 settembre al 15 ottobre Aula convocata ogni settimana”. Perugia, 7 settembre 2015 - “Dal Movimento 5 Stelle in Regione Umbria tre buone notizie: restituiti 13mila euro in 80 giorni; il 15 settembre si discute il reddito di cittadinanza; dal 15 settembre al 15 ottobre Aula convocata ogni setti-

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mana”. Così i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati (capogruppo) e Maria Grazia Carbonari. “Prima buona notizia: come promesso, quali consiglieri M5S presso la Regione Umbria abbiamo aperto un libretto postale ove far confluire le eccedenze dei nostri stipendi. Come noto – ricordano i due esponenti pentastellati - avevamo significativamente abbassato il tetto delle nostre indennità, rinunciando del tutto anche agli emolumenti c.d. di funzione. Rendicontiamo inoltre le spese sostenute che, entro breve, saranno già on line. In 80 giorni, dal 10 giugno al 30 agosto – fanno sapere -, abbiamo pertanto devoluto nel conto presso le Poste quasi 13mila euro: è un fondo che crescerà ogni trimestre grazie alle decurtazioni. Per le statistiche: l'eccedenza media è variata tra il 20 per cento e il 30 per cento, con punte del 35 per cento. Tali denari – aggiungono - saranno destinati in futuro a finalità di pubblico interesse, con scelte stabilite congiuntamente agli attivisti. E se tutti i consiglieri regionali umbri facessero lo stesso, in 80 giorni si sarebbero raccolti ben 130 mila euro, circa 3 milioni in cinque anni”. Liberati e Carbonari ricordano che “coi portavoce umbri in prima linea (Agea, Ciprini, Gallinella e Lucidi) solo il M5S rende le eccedenze pure a livello europeo e nazionale, avendo già alimentato il fondo per le microimprese con ben 13 milioni di tagli ai propri stipendi. Il M5S ha poi rinunciato a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali, nonché post-elezioni regionali. Rifiuteremo – aggiungono - anche i circa 100mila euro previsti al riguardo, che rimarranno dunque presso il Ministero dell'Economia per le reali esigenze dei cittadini”. “La seconda buona notizia – rimarcano i due esponenti del M5S - è che il 15 settembre sarà in Aula la nostra mozione volta a far discutere e auspicabilmente approvare in tempi ragionevoli una misura di necessario sostegno per i più deboli: è il reddito di cittadinanza regionale. In vista del 15 settembre, la speranza è che la maggioranza anzitutto si prepari a valutare favorevolmente un'istanza già recepita in altre Regioni, individuando sin d'ora strumenti utili ad aiutare almeno gran parte dei 130mila cittadini umbri sotto la soglia di povertà, singoli e famiglie senza santi in paradiso, travolti da una vita crudamente avversa. In un momento particolarmente infelice per la storia d'Italia – continuano -, mentre il lavoro diviene non di rado chimera e caporalato, la politica avrà dunque l'occasione per rialzare il vessillo della giustizia sociale, restituendo ai cittadini quei diritti economici e sociali loro sottratti, diritti che la stessa Europa reclama in favore dei ceti più in difficoltà”. “Infine, la terza buona notizia: ricorderete forse la nostra lettera aperta ai consiglieri regionali, tesa a una calendarizzazione settimanale delle sedute di Consiglio. Ebbene – sottolineano Liberati e Carbonari - la Conferenza dei capigruppo tenuta stamane ha di fatto recepito questa istanza: l'Assemblea sarà convocata il 15, il 22, il 29 settembre e ancora il 6 e 15 ottobre. Ci sono del resto ben 75 atti in ballo, decine dei quali sono M5S e dalla forte

rilevanza politica e sociale. Inizieremo appunto – concludono - dal più sentito e urgente: il reddito di cittadinanza”. “OPPOSIZIONE COESA E INCISIVA, GIÀ MOLTI I PROGETTI ALTERNATIVI PROPOSTI PER CAMBIARE L'UMBRIA” - NOTA DI RICCI (PORTAVOCE CENTRO DESTRA E LISTE CIVICHE): “PRESENTATI OLTRE 30 ATTI” Perugia, 8 settembre 2015 - “Un'azione ampia e molto coesa, quella dei consiglieri regionali di opposizione Ricci, Mancini, Nevi, Squarta, Fiorini e De Vincenzi che, all'unisono, stanno svolgendo una opposizione coordinata, molto chiara e incisiva, anche proponendo, con mozioni e disegni di legge, progetti alternativi all'attuale governo regionale, per un vero cambiamento e sviluppo della Regione Umbria”: lo afferma il portavoce delle opposizioni di centro destra e liste civiche, Claudio Ricci. “Ognuno dei gruppi politici di opposizione (Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Ricci Presidente) svolge una qualificata azione politica specifica, su temi proposti dei singoli gruppi e con un apposito stile, ma lo si fa tutti insieme, con grande unità di intenti e metodo d'azione, per portare avanti – spiega Ricci - una opposizione chiara e incisiva: sono già stati presentati oltre 30 atti, con molte proposte alternative per cambiare. Siamo certi che la grande incisività e qualità del lavoro in atto, continuando a stare molto vicini alle persone e ai territori (sempre e non solo in campagna elettorale) porterà, presto, al cambiamento dell'Umbria che, nella notte fra il 31 maggio e il 1 giugno 2015, è già chiaramente cominciato”. PRIMA COMMISSIONE: “DDL SU TRASPARENZA TOTALE ENTRO PRIMI MESI 2016” - ASSESSORE BARTOLINI RISPONDE A INTERROGAZIONE CARBONARI E LIBERATI (M5S) SU SITO INTERNET REGIONE Alla interrogazione, con risposta in Prima Commissione, dei consiglieri Liberati e Carbonari (M5S) con cui si rilevava l”assenza di trasparenza” nel sito internet della Regione Umbria e si chiedeva conto delle motivazioni e dei tempi previsti per l'adeguamento normativo della materia, l'assessore regionale alle Riforme Bartolini ha risposto che “entro i primi mesi del 2016 sarà pronto il disegno di legge sulla trasparenza totale”. Bartolini ha precisato che l'obiettivo è quello di “andare oltre l'amministrazione trasparente e arrivare all'amministrazione aperta, con nuove forme di partecipazione e di dibattito pubblico”. Carbonari si è detta “parzialmente soddisfatta”, auspicando che il relativo disegno di legge venga portato all'attenzione dell'Assemblea “entro i primi tre mesi del 2016”. Perugia, 9 settembre 2015 - La Prima Commissione, presieduta da Andrea Smacchi, si è riunita

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questa mattina a Palazzo Cesaroni alla presenza dell'assessore regionale alle Riforme, Antonio Bartolini. All'ordine del giorno l'interrogazione presentata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati, su 'Assenza di trasparenza nel sito internet della Regione Umbria - Motivazioni del mancato adeguamento alla legislazione vigente in materia e tempi previsti per l'adeguamento medesimo'. Nell'illustrare l'interrogazione Carbonari ha sottolineato che la trasparenza “è essenziale per la partecipazione dei cittadini. A cinque anni dall'entrata in vigore della legge sulla trasparenza riteniamo necessario che anche la Regione si adegui per far conoscere ai cittadini quello che succede al suo interno. Ci sono ritardi. Chiediamo tempi certi”. Nella risposta, l'assessore Bartolini ha spiegato che entro i primi mesi del 2016 sarà pronto il disegno di legge sulla “trasparenza totale. L'obiettivo – ha precisato - è quello di andare oltre l'amministrazione trasparente e arrivare all'amministrazione aperta, con nuove forme di partecipazione e l'introduzione del dibattito pubblico. Questo è un tema centrale delle riforme. Come ha detto la presidente Marini nelle sue dichiarazioni programmatiche, vogliamo che la Regione sia resa una 'casa di vetro'. In Umbria, comunque, non manca la trasparenza perché il nostro sito, sotto il profilo normativo, ha avuto sempre dati certificati e non ha mai ricevuto rilievi: è il secondo, dopo la Puglia, per la 'bussola della trasparenza' del Ministero. Il problema è la modalità di esercizio, l'accesso al sito. Per questo accogliamo con favore lo stimolo e gli intenti dell'interrogazione. Quello sulla 'trasparenza totale' sarà il terzo disegno di legge che porterò in aula, dopo quello sulle province e quello sulle agenzie regionali. E vogliamo scriverlo con la massima apertura al confronto e disponibilità al dialogo. Vogliamo diventare la prima Regione sotto l'aspetto della trasparenza”. Maria Grazia Carbonari ha espresso parziale soddisfazione della replica dell'assessore Bartolini e si è detta “fiduciosa che le tempistiche indicate verranno rispettate. Speriamo che non siano solo belle parole e che entro il primo trimestre dell'anno prossimo il disegno di legge venga portato all'attenzione dell'Assemblea”. Sulle precisazioni dell'assessore Bartolini sono intervenuti alcuni consiglieri: Raffaele Nevi (Forza Italia) ha ricordato che “la presidente Marini sulla trasparenza ha usato le stesse parole di cinque anni fa. Poi tutto è rimasto fermo. Speriamo che questa volta non accada lo stesso. È assurdo che i consiglieri regionali non riescano ad avere le delibere della Giunta, mentre quelle di qualsiasi Comune sono accessibili a tutti”. Claudio Ricci (Ricci Presidente) ha sottolineato l'importanza delle “forme di partecipazione da mettere in pratica mentre è in itinere l'iter della scelta politica. Molti Paesi nel mondo le applicano. Particolare attenzione deve essere data alla partecipazione on line che consente di capire il 'sentiment' dei cittadini su una determinato atto”. Valerio Mancini (Lega Nord) ha chiesto “una trasparenza profonda che arrivi

anche a durare nel tempo, con la massima estensione tempistica della pubblicazione dei dati. Servirebbe una piattaforma unica per tutti i Comuni umbri e connessioni a tutta la filiera del sistema umbro e a quella europea”. MONITORAGGIO E VIGILANZA: STATO DI ATTUAZIONE LEGGE PER INTERVENTI A FAVORE DELLA FAMIGLIA E PATRIMONIO REGIONALE – I LAVORI DEL COMITATO PRESIEDUTO DA NEVI (FI) Perugia, 9 settembre 2015 – Il Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull'amministrazione regionale, presieduto da Raffaele Nevi (Forza Italia) si è riunito nella tarda mattinata di oggi. I temi trattati hanno riguardato l'attuazione della legge regionale n. 13/2010 (“Disciplina dei servizi e degli interventi a favore della famiglia”) ricompresa nelle legge regionale n. 11/2015 (“Testo unico in materia di sanità e servizi sociali”) e il monitoraggio di atti riguardanti il patrimonio regionale. Per quanto attiene alle politiche per le famiglie, è stato deciso, da parte dei commissari, un approfondimento del documento predisposto dagli uffici legislativi di Palazzo Cesaroni, basato sulla relazione della Giunta inerente l'anno 2012. L'auspicio del presidente Nevi è di avere, a breve, altra documentazione sull'attuazione e sui risultati della legge in questione anche negli anni successivi. Ed anche per quanto riguarda il patrimonio della Regione, il Comitato chiederà alla Giunta regionale maggiore documentazione e chiarezza in proposito. Su entrambi gli argomenti, il Comitato valuterà, nella prossima riunione, l'eventualità di convocare audizioni con i soggetti interessati, a partire dall'Esecutivo di Palazzo Donini. REDDITO DI CITTADINANZA: “ACCOGLIAMO LE PRIME APERTURE POLITICHE” - LIBERATI (M5S): “PRONTI A DIALOGO E AD EMENDARE ATTO RISPETTANDONE LA RATIO” Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, torna sul reddito di cittadinanza che verrà discusso in Aula la prossima settimana e che il M5S considera “una priorità”. Per Liberati il Movimento 5 Stelle accoglie le prime aperture politiche, “pronto al dialogo con le forze esistenti, disponibile nel cercare le giuste mediazioni e ad emendare la mozione nel rispetto della ratio del provvedimento”. Perugia, 10 settembre 2015 - “L’Italia e l’Umbria vivono una prolungata fase di emergenza sociale che necessita di strumenti concreti non più rinviabili: per questo motivo il M5S considera una priorità il reddito di cittadinanza”. È quanto dichiara il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati. “Come è noto – spiega Liberati - la misura non sarebbe un semplice sussidio, ma un moltiplicatore in grado di accen-

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dere l'economia, con ricadute positive sui sistemi produttivi locali. Il Movimento 5 Stelle accoglie le aperture che arrivano dai gruppi politici in Regione, pronto al dialogo con le forze esistenti, disponibile nel cercare le giuste mediazioni e a emendare la nostra stessa mozione nel rispetto della ratio del provvedimento”. “L’obiettivo principale – prosegue Liberati - rimane il contrasto e il contenimento al sempre più esteso disagio sociale, offrendo un sollievo immediato agli oltre 120mila umbri –giovani, meno giovani, pensionati, singoli, coppie - che vivono al di sotto della soglia di povertà. Un sostegno che non vuole essere certo un contributo assistenziale e passivo, essendo di durata predeterminata. Nella mozione che il 15 settembre sarà discussa dall’Assemblea legislativa è prevista anche la sottoscrizione di un vero e proprio 'patto di inclusione' con la Regione per attività di formazione e ricerca sistematica di lavoro nelle more delle provvidenze economiche del reddito garantito”. “Il reddito di cittadinanza – continua Liberati - è d’altronde presente ovunque in Europa, tranne in Italia e Grecia. E recentemente la stessa Europa ha ribadito quanto sollecitato già da anni al nostro Paese: è dunque un dovere morale cui la stessa classe dirigente umbra, dopo quella del Friuli Venezia Giulia, non può sottrarsi, offrendo il suo contributo, essenziale per la vita di tanti. Di troppi. Sarebbe anche la tangibile prova del voler colmare la distanza siderale esistente tra i Palazzi e gli elettori. Una misura che rappresenterebbe una logica continuità con quanto dichiarato il 13 maggio scorso dalla stessa Catiuscia Marini, quando ha detto, come riportato dagli organi di stampa: 'Credo nella possibilità di attivare una misura temporanea a sostegno di chi è in difficoltà. Questo però nell’ottica non di dare vita ad uno strumento di assistenza tout court, bensì a un qualcosa che vada nella direzione di aiutare le persone a trovare un lavoro'”. Per Liberati “adesso è cruciale aprire la discussione in Aula, trovando una proposta di mediazione valida. Le coperture si possono individuare col contributo di tutti anche nei termini da noi più volte auspicati attraverso la razionalizzazione della spesa, eliminando sprechi, privilegi, slegando alcuni rapporti patologici, andando a prendere i soldi presso quelle multinazionali dell’acqua che possono certamente dare molto, rispetto al nulla di oggi. Su tali temi, sui contenuti, sul merito, su proposte concrete a beneficio dei più deboli – conclude siamo pronti a un confronto che, abbattendo le residue barriere ideologiche, farà crescere l’Umbria”. NUOVO ANNO SCOLASTICO: “SCUOLA 'FABBRICA DI FUTURO' PER IL NOSTRO PAESE” - IL SALUTO DELLA PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL'UMBRIA, DONATELLA PORZI Perugia, 11 settembre 2015 - “Lunedì prossimo inizierà in Umbria il nuovo anno scolastico. A

nome dell'Assemblea legislativa formulo un caloroso augurio di buon lavoro alle migliaia di giovani che cominciano per la prima volta, o proseguono, il proprio percorso di istruzione e alle loro famiglie; agli insegnanti che li guideranno lungo questa strada e a tutto il personale che è parte fondamentale nel funzionamento del nostro sistema di istruzione”. Così la presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi. “La scuola – sottolinea Porzi – ha un valore fondamentale nella formazione dei cittadini di domani. L'istruzione e la cultura, come insegnò quello straordinario educatore che fu don Lorenzo Milani, è lo strumento essenziale per formare 'cittadini liberi e consapevoli'. I nostri giovani – aggiunge - rappresentano quindi la nostra ricchezza più grande, e investire su questo immenso patrimonio significa progettare e costruire il futuro del nostro Paese”. “È compito primario delle istituzioni in primo luogo – spiega Porzi -, sostenere e sviluppare sempre più e meglio questa grande 'fabbrica di futuro' rappresentata dal nostro sistema scolastico che, proprio all'avvio di questo nuovo anno, vive profonde trasformazioni conseguenti all'attuazione della riforma. Una riforma i cui contenuti sono mirati all'innovazione e ad una maggiore efficacia delle azioni. Come tutte le grandi trasformazioni, anche quella scolastica, subirà le necessarie verifiche che, sono sicura, non potranno che migliorare un sistema che già assicura alti standard. Spetta a noi istituzioni – conclude la presidente Porzi –, agli studenti e alle loro famiglie, agli insegnanti e a tutto il personale della scuola, partecipare da 'protagonisti' a questo grande processo. Insieme riusciremo senz'altro a costruire la 'buona scuola' di domani”. RIORDINO PROVINCE: “GLI SPORTELLI DECENTRATI POLIFUNZIONALI SONO UNA RISORSA DA VALORIZZARE” - GUASTICCHI (PD) INVITA LA GIUNTA REGIONALE A “CONFERMARE E INTEGRARE LE FUNZIONI SVOLTE” Il consigliere regionale Marco Vinicio Guasticchi (PD), invita la Giunta regionale a “confermare e integrare le funzioni svolte dagli uffici decentrati polifunzionali delle due Province”. Guasticchi ritiene che tali uffici costituiscano un “patrimonio umano e di professionalità” da mantenere in quanto esprimono un modello di pubblica amministrazione che “va incontro al cittadino”. Perugia, 11 settembre 2015 - “Gli uffici provinciali decentrati sul territorio non vanno smantellati o depotenziati, ma confermati e integrati attraverso il processo di riorganizzazione di funzioni e personale previsto dalla riforma Del Rio. Professionalità e risorse umane che fino ad ora hanno garantito l’espletamento di importanti servizi sul territorio evitando ai cittadini inutili e costosi spostamenti, debbono continuare ad operare nei vari comprensori delle due province integrandosi con gli altri dipendenti di Regione e

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Comuni per garantire prestazioni in grado di soddisfare le esigenze della collettività”. È quanto dichiarato dal consigliere regionale del PD Marco Vinicio Guasticchi (vicepresidente dell'Assemblea legislativa) che plaude al processo di riorganizzazione portato avanti dai due presidenti delle Province di Perugia e Terni, Mismetti e Di Girolamo. Guasticchi invita quindi la Giunta regionale ed in particolare l’assessore regionale Antonio Bartolini a “considerare, nel progetto complessivo di riordino di funzioni e servizi, il decentramento amministrativo diffuso e articolato sul territorio come una risorsa da valorizzare. Gli sportelli polifunzionali – conclude Guasticchi - costituiscono un patrimonio umano e di professionalità che dovrà far parte a pieno titolo del futuro modello di pubblica amministrazione che va incontro al cittadino e lo fa sentire al centro del cambiamento e del nuovo modo di gestire servizi pubblici e funzioni”. MARCIA DONNE E UOMINI SCALZI: ADESIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO – NOTA DI LEONELLI (PD) Perugia, 11 settembre 2015 - Il presidente del Partito Democratico a Palazzo Cesaroni, Giacomo Leonelli, comunica la sua adesione e quella di tutto il PD alla “marcia delle donne e degli uomini scalzi” per cambiare le politiche migratorie di oggi pomeriggio: “adesione convinta ad una manifestazione dall’alto valore civico – spiega lo stesso Leonelli - in una città come Perugia, da sempre convinta assertrice dei valori dell’inclusione e del rispetto, città culla della non violenza di Aldo Capitini, che ha il dovere di essere in prima fila nel sostegno a quei profughi e quei rifugiati che cercano di sottrarsi a terribili condizioni di vita nei loro paesi di provenienza. Per questo la marcia rappresenta un momento di riflessione vero e serio sul problema rifugiati, scevro da qualsiasi forma di polemica politica”. COSTI DELLA POLITICA: “SI PUÒ LAVORARE NELLE ISTITUZIONI SENZA SPENDERE TROPPI SOLDI PUBBLICI E RINUNCIARE AL SEGUITO DI 'FOTOGRAFI'” - BIANCARELLI (UPU): “CON ME LA REGIONE HA GIÀ RISPARMIATO 15MILA EURO” Il consigliere regionale Giuseppe Biancarelli (Upu) illustra il suo impegno nel tagliare i costi della politica: “la mia campagna elettorale è costata 6mila 850 euro, totalmente pagati dal sottoscritto, e con la rinuncia agli assistenti, cui avrei diritto per il mio incarico nell'Assemblea legislativa dell'Umbria, la Regione ha già risparmiato 15mila euro”. Perugia, 11 settembre 2015 – “La mia campagna elettorale è costata 6mila 850 euro, somma rendicontata e totalmente pagata dal sottoscritto senza ricevere neanche un centesimo di finan-

ziamento da terzi, mentre la Regione Umbria ha risparmiato con me 15mila euro, quelli che avrebbe speso per pagare gli assistenti di mia spettanza in qualità di presidente di gruppo consiliare e di presidente della seconda commissione consiliare. A lungo andare la mia rinuncia diverrà insostenibile, essendomi finora sobbarcato tutto il lavoro, aiutato da qualche generoso volontario che ringrazio, ma intanto ho dimostrato in questi tre mesi che si può lavorare senza spendere molto e facendo a meno di fotografi o cineoperatori pro-social network”: lo dice Giuseppe Biancarelli (Upu), in una nota diffusa oggi in cui rendiconta le spese sostenute per la campagna elettorale che lo ha portato in Regione e il risparmio procurato all'Ente con la scelta di non dotarsi di personale addetto. “In campagna elettorale – spiega non abbiamo speso nulla per allettare o imbonire gli elettori con cene, porchette, braciole, intrattenimenti, location, happy hour, etc. Non abbiamo mai incontrato corporazioni, lobbies, imprese ma solo cittadini, persone. Ci siamo attenuti alle indicazioni della nostra lista e dell’associazione Libera, che prevedono tagli ai costi della politica e limiti per le spese individuali in campagna elettorale, allo scopo di fermare la deriva che sta portando a competere per il governo soltanto chi dispone di ingenti risorse finanziarie. E una volta eletto in Regione, ho proseguito nell'impegno a tagliare i costi della politica che, del resto, per me non è nuovo, avendolo concretamente praticato in tempi nei quali nessuno ne parlava: Infatti, in passato, mi sono ridotto alla metà i compensi dovuti di presidente di Comunità montana (incarico ricoperto per oltre quattro anni) e di presidente di Consiglio comunale (incarico ricoperto per più di un anno)”. “L'ANNIVERSARIO DELL'ATTENTATO ALLE TORRI GEMELLE DI NEW YORK COME RICHIAMO AL DIALOGO FRA I POPOLI” - NOTA DI RICCI (PORTAVOCE CENTRODESTRA E LISTE CIVICHE) Perugia, 11 settembre 2015 - “Una memoria viva per quanti persero la vita l'11 settembre 2001, un ringraziamento per i soccorritori e una ampia consapevolezza che sempre, in ogni momento, occorre scegliere la strada della libertà e del dialogo fra identità culturali, religiose e popoli verso un nuovo umanesimo”: Claudio Ricci (portavoce centro destra e liste civiche) ricorda i quattordici anni trascorsi dall'attentato alle torri gemelle di New York, “un evento che cambiò molti aspetti delle relazioni socio economiche e il quadro della sicurezza internazionale”. “Gli attuali conflitti internazionali – aggiunge Ricci - i fenomeni di intolleranza religiosa, le crisi economiche e sociali che stanno determinando nuovi e ampi flussi migratori, fanno di questa giornata una occasione per riflettere ed impegnarci, ognuno per quanto può, nel quotidiano, al fine di costruire, nella libertà, una dignità e una speranza per ogni persona. L'11 settembre 2001, a New York, mori-

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rono persone di ogni condizione socio economica e provenienti da molte nazioni ed oggi la nuova torre è il simbolo universale dell'impegno per le pace”. SICUREZZA: “COMPLIMENTI AL QUESTORE DI PERUGIA E AL COMUNE DI ASSISI PER LA NUOVA SEDE DELLA POLIZIA DI STATO A PALAZZÒ GIAMPÈ, NEL CENTRO STORICO DELLA CITTÀ” - NOTA DI RICCI (RP) Perugia, 12 settembre 2015 - “Auguri alla Polizia di Stato per la nuova sede che sarà inaugurata martedì prossimo, 15 settembre, ad Assisi (Palazzo Giampè, di proprietà del Comune, in Centro Storico) con la gratitudine al Questore di Perugia e all'Amministrazione comunale di Assisi”. Lo scrive in una nota il consigliere regionale Claudio Ricci (capogruppo 'Ricci presidente'). “Un sede prestigiosa – fa sapere Claudio Ricci, che ricorda di essere stato Sindaco di Assisi dal 2006 al 2015 - che risolve un problema originatosi nel 1997 dopo il terremoto e che, dopo numerose ipotesi, ha trovato soluzione, progettuale e finanziaria, un anno fa”. Ricci sottolinea che, “nel periodo 2011/2016, nel territorio di Assisi sono state programmate 5 nuove caserme, di cui 4 già inaugurate (computando Palazzo Giampè), per Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato con una molto positiva collaborazione operativa fra Comune di Assisi e Ministero dell'Interno, finalizzata al miglioramento del controllo nel territorio, dei servizi e della sicurezza generale e urbana”. In conclusione, Ricci non manca di complimentarsi con l'Amministrazione comunale di Assisi (Giunta e Consiglio) “per il felice completamento del programma amministrativo per il governo di della città 2011/2016”. “SOLIDA COMPATTEZZA DI VOTO IN AULA E NUMEROSI ATTI PRESENTATI” - RICCI (PORTAVOCE CD E CIVICHE) SUI PRIMI TRE MESI DI ATTIVITÀ NELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA Il portavoce della coalizione “Centro destra e liste civiche” a Palazzo Cesaroni, Claudio Ricci, interviene per tracciare un bilancio sui primi tre mesi di attività dei gruppi di opposizione (Ricci presidente, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega nord). Per Ricci, in questo periodo è stata svolta “una solida compattezza di voto in Aula”, sono stati presentati molti atti “oltre tenta, fra mozioni e disegni di legge” e c'è stata “assonanza con il programma presentato durante la campagna elettorale”. Entro ottobre logo per le liste civiche regionali in vista delle elezioni amministrative del 2016. Perugia, 14 settembre 2015 - “Dopo oltre tre mesi dalle elezioni regionali in Umbria e il recente avvio della X legislatura è doveroso ringraziare tutti i consiglieri regionali eletti nella coalizione di centro destra e liste civiche, per il buon lavoro

fatto insieme con una solida compattezza di voto in Aula, molti atti presentati , oltre tenta, fra mozioni e disegni di legge, e condivisioni in assonanza con il programma presentato durante la campagna elettorale”. Lo dichiara il portavoce della coalizione, Claudio Ricci. “Un linea politica molto chiara – aggiunge – seguita da una opposizione sempre molto incisiva e puntuale, ma capace di proposte alternative per il cambiamento: chi si candida per governare, e non solo per essere presente nelle istituzioni, deve dimostrare capacità propositive. Ovviamente i consiglieri dei diversi gruppi hanno preso posizione su temi specifici, in particolare su quelli che non avevano fatto parte del programma condiviso: siamo una coalizione di persone liberali, e non di regime, che però si ritrovano sui punti fondamentali condivisi nel programma”. Ricci annuncia inoltre che “entro ottobre sarà definito il riordino del quadro civico regionale, teso a consolidare e ampliare la rete che ha contributo ad aggregare, con quasi il 14 per cento fra liste civiche e voto diretto al candidato presidente, una coalizione di centro destra e liste civiche capace, nella regione più di centro sinistra in Italia di fare quasi il miracolo, passando da una distanza del 20 per cento a solo il 3 per cento dal centro sinistra. Il nuovo marchio civico regionale – conclude - avrà uno slancio "italiano", sia nel nome che nella definizione grafica, e sarà presente alle elezioni comunali in Umbria nella primavera 2016. Auspicabilmente insieme alla coalizione di centro destra”. MORTE DANTE CILIANI: IL CORDOGLIO DEI GIORNALISTI DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL’UMBRIA Perugia, 14 settembre 2015 – I giornalisti dell’Ufficio stampa dell’Assemblea legislativa dell’Umbria partecipano con grande dolore al cordoglio per la morte di Dante Ciliani, presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, carissimo collega e amico. La sua grande umanità, il suo impegno e la sua competenza, costituiscono valori incancellabili per tutti i giornalisti umbri che hanno avuto il privilegio di condividere con Dante Ciliani tanti momenti e vicende, anche difficili, della nostra vita professionale, trovando sempre in lui un punto di riferimento sicuro, una guida seria e affidabile. Nella sua vita giornalista e di dirigente delle nostre associazioni di categoria ha dato sempre testimonianza dei principi più alti della nostra professione. QUESTION TIME (3): “NEL BANDO MANCA PERCORSO SPECIFICO PER ALCUNE LAUREE” - MANCINI (LEGA) INTERROGA, ASSESSORE BARTOLINI RISPONDE: “MISURA EUROPEA, DELIBERA MODIFICATA E AMMISSIONE PER ALTRE FACOLTÀ” Perugia, 15 settembre 2015 - Durante la seduta odierna dell'Assemblea legislativa dell'Umbria il consigliere regionale Valerio Mancini (Lega Nord)

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ha presentato una interrogazione a risposta immediata per chiedere alla Giunta regionale “per quali motivi nella procedura selettiva pubblica per l'assunzione a tempo determinato di 71 unità di personale di categoria D (istruttore direttivo amministrativo) non è stato previsto uno specifico percorso per il reclutamento di personale in possesso del diploma di laurea in Sociologia, Lettere, Filosofia o Psicologia, di cui la Giunta ha ammesso di avere bisogno”. Mancini ha sottolineato che “i titoli di studio richiesti per l'ammissione alla procedura selettiva per l'assunzione con profilo di istruttore direttivo amministrativo sono: diploma di laurea in Giurisprudenza o Scienze politiche o Sociologia o Lettere o Filosofia o Psicologia, ma le materie di esame previste sono elementi di diritto comunitario, norme di attuazione dei fondi strutturali europei ed elementi di diritto amministrativo. Si verifica una evidente discordanza tra la formazione universitaria acquisita dai laureati in sociologia, lettere filosofia e psicologia e le materie di esame, che afferiscono tutte alle discipline giuridiche. Pertanto i laureati in discipline umanistiche non potranno concorrere 'ad armi pari' con i candidati laureati in Giurisprudenza o Scienze politiche, il che potrebbe dar luogo ad una lesione della parità di accesso dei candidati". L'assessore Antonio Bartolini ha risposto spiegando che “il piano di rafforzamento amministrativo è stato richiesto dalla Commissione europea. Esiste una misura comunitaria che porta questo nome e serve a consentire alle Regioni di poter spendere tutte le risorse assegnate, cosa che ad oggi non avviene. A Bruxelles è emerso che manca un rafforzamento specifico sulla tematica dei fondi comunitari. Si punta dunque ad assumere personale a tempo determinato che sia in grado di portare all'impiego massimo delle risorse. Le materie di esame sono dunque relative a questa finalità. La risposta è dunque che non ci sarebbe consentito dalla Commissione prevedere prove specifiche per le materie indicate. Ed anzi la prova concorsuale è aperta a profili anche non giuridici, proprio per garantire parità di acceso. Ieri in Giunta abbiamo provveduto con delibera a modificare la procedura di iscrizione, da cui ad oggi risultano 5mila domande con un trend in aumento. Abbiamo dovuto quindi rivedere le prove di accesso, introducendo una prova pre selettiva con un quiz a risposta chiusa che verrà effettuata da una società primaria del settore che garantisca imparzialità, segretezza e serietà. L'obiettivo – ha specificato Bartolini - è di ammettere un numero di candidati cinque volte superiore a quello dei posti da coprire. Abbiamo deciso di introdurre come metodo di scelta della commissione il sistema previsto per le prove dei dirigenti di secondo livello: un membro interno e gli altri scelti da un albo a cui potranno candidarsi commissari qualificati a livello nazionale in modo da seguire la procedura più trasparente possibile. Estenderemo infine l'ammissione anche ai laureati in scienze della comunicazione, scienze biologiche e lingue”. Il consigliere Mancini si è detto “soddisfatto

della risposta alla luce dell'apertura ad altre figure professionali”. LAVORI D'AULA (3): “REVOCARE LE SANZIONI ALLA RUSSIA E SOSTENERE LE IMPRESE UMBRE DANNEGGIATE” - RINVIATA IN COMMISSIONE LA MOZIONE DI NEVI (FI) Perugia, 15 settembre 2015 – L'Assemblea legislativa ha deciso di rinviare Commissione il testo della mozione “Contrarietà dell'Umbria alle sanzioni applicate contro la Russia e adozione di interventi da parte della giunta a favore delle imprese umbre che stanno conseguentemente perdendo quote di mercato” presentata dal consigliere Raffaele Nevi (capogruppo di Forza Italia). Il rinvio è stato deciso in modo unanime accogliendo la proposta di Gianfranco Chiacchieroni (Partito democratico) affinché si giungesse ad un testo unitario e condiviso sulla materia, ampliando il dispositivo anche “alla lotta al terrorismo, alla vicenda profughi e alla collaborazione tra le superpotenze”. LA RELAZIONE DI NEVI “La Regione Umbria, forte del suo patrimonio spirituale e del suo ruolo di cooperazione e di azione per la pace, dovrebbe farsi carico di sollecitare una azione del Governo nazionale volta a superare la scelta delle sanzioni alla Russia. Un elemento che ha forti ripercussioni sulla tenuta del sistema faticosamente costruito negli anni ed anche sulle imprese umbre, che hanno riportato problemi economici seri per l'impossibilità di continuare a esportare nella Federazione russa. Ci sono realtà dell'agroalimentare, del manifatturiero e della moda che stanno scontando pesantemente questa situazione, con una mancata crescita dell'export umbro che Confartigianato stima nell'ordine del 1,5 per cento. Stiamo dunque pagando una politica estera imposta da Stati Uniti e Inghilterra, che non hanno molto da perdere, come invece avviene per l'Italia e per l'Umbria. Il Governo dovrebbe ascoltare il ministro Pinotti, comprendendo la necessità, per motivi di stabilità internazionale quanto commerciali, di riallacciare i rapporti con la Russia. Il fatto che una Regione italiana, per prima, possa pronunciarsi in questo senso rispetterebbe la tradizione di 'ponte di pace' dell'Umbria, anche sulle spinose questioni dei rapporti internazionali. Ricordiamo che Assisi, attraverso l'attività del Convento e lo spirito francescano, è stato luogo di grandi mediazioni e di dialogo tra religioni e culture. L'approvazione di questa mozione forse non avrà effetti internazionali, ma sarebbe sicuramente un segnale importante. Possiamo anche confrontarci su questo testo per trovare una proposta condivisa. Altri consiglieri di altre Regioni mi hanno contattato per prendere iniziative analoghe e la presa di posizione di diverse Assemblee potrebbe aiutare il Governo nazionale a riprendere il dialogo con la Russia”. GLI INTERVENTI GIANFRANCO CHIACCHIERONI (Pd): “Il tema ha molteplici implicazioni. Condivido le finalità economiche. Dobbiamo dotarci di stru-

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menti e approcci che siano realistici e riescano a cogliere qualche obiettivo. In questo momento Russia e Usa si stanno confrontando duramente sulla presenza militare in Siria delle truppe russe. In Europa si verificano due diverse posizioni, che si evidenziano anche nella gestione dei profughi, nella crisi ucraina e nella lotta all'Isis. Siamo chiamati a dire la nostra su queste questioni. La politica deve riaprire il dialogo per far uscire la Russia dalle difficoltà in cui si trova anche per effetto di embargo e sanzioni. Al tempo stesso gli Stati Uniti non riescono a combattere l'Isis senza la collaborazione di Cina, Russia ed Europa. Per raggiungere accordi anche per la crisi in Libia serve il dialogo tra le grandi potenze, trovando soluzioni condivise per il territorio siriano e unendo le forze per combattere il terrorismo e fermare di conseguenza l'arrivo dei profughi che fuggono dalla guerra. Propongo di discutere in Commissione un testo condiviso, integrando la mozione con le questioni della lotta al terrorismo, della vicenda profughi e della collaborazione tra le superpotenze”. VALERIO MANCINI (Lega nord): “Bisogna aiutare gli imprenditori umbri. Si tratta di una mozione di una sintesi e di una chiarezza da apprezzare. Anche nel settore dell'arredamento la crisi ha pesato. Le piccole e medie aziende dell'Umbria hanno bisogno di aiuto, di credito e di assicurazioni. La grande madre Russia qualcuno se la è scordata. I profughi che in questi giorni arrivano sono il frutto della destabilizzazione dei regimi del nord Africa, della Siria e della Libia. Le multinazionali fanno i loro affari e scaricano i problemi sugli Stati. La questione dei marò si trascina da tre anni a dimostrazione della debolezza della nostra politica estera. Dividerei la questione in due aspetti: una concreta azione economica per aiutare i nostri imprenditori e un ragionamento di geopolitica internazionale che investa la Giunta e l'amministrazione dello Stato”. CLAUDIO RICCI (Ricci presidente): “Mi unisco alle osservazioni dei colleghi del Movimento 5 Stelle nel sottolineare che tutti dovrebbero partecipare ai lavori dell'Assemblea legislativa, dall'inizio fino alla fine. Questa Aula dovrebbe rappresentare la nuova etica della politica, facendo il proprio dovere dall'inizio fino alla fine. Shimon Peres e Abu Mazen mi hanno spiegato che alla fine 'la pace è vivere una esperienza insieme'. Per questo va colta l'idea di creare almeno una iniziativa all'anno che possa far vivere una esperienza insieme, aprendo quadri economici e culturali, creando uno scambio di identità. Abbiamo presentato una mozione in occasione dei 70 anni da Hiroshima e dei 60 anni dal discorso di Giorgio La Pira per la salvezza delle città del mondo. È giunto il momento, utilizzando questa opportunità, di far partire un invito forte alle Nazioni unite affinché vengano create strutture operative in grado di realizzare azioni di 'peace keeping'. Questa sollecitazione potrebbe trovare posto nella mozione. Le sanzioni sono un errore, un modo per rinviare la soluzione del problema. Auspico che sulle proposte di Nevi e Chiacchieroni si possa trovare un allinea-

mento delle nostre prospettive politiche. Il commercio aiuta il dialogo e la proposta di una iniziativa annuale potrebbe riprendere quella del Governo Berlusconi che mirava a trasformare gli ambasciatori italiani nel mondo in persone culturalmente e tecnicamente in grado di correlare reti internazionali di dialogo quanto commerciali”. ANDREA LIBERATI (M5S): “Sono amareggiato dall'assenza di tanti consiglieri. È un dovere morale essere qui e partecipare ai lavori. Non escludo che nelle prossime sedute l'opposizione possa far mancare il numero legale, la pace comincia da qui e dall'ascolto reciproco. Condivido l'intento di aiutare le nostre imprese anche se il tema esula dalle nostre competenze. Sarebbe positivo giungere ad un documento unitario che la presidente Marini possa portare in Conferenza Stato Regioni. Nella mozione manca però il riferimento all'annessione da parte della Russia della Crimea e di altri territori ucraini. Questi eventi non possiamo dimenticarceli, mentre ad est permangono dei forti retaggi della storia novecentesca. Questa mozione poteva essere rivista ed emendata qui in Aula. Rispetto alle sanzioni alla Russia dobbiamo ricordare che sono state decise dopo l'abbattimento dell'aereo di linea con quasi 300 vittime civili. Se c'è urgenza prendiamoci una pausa e prepariamo adesso un testo unico. Quando si parla di commercio si parla anche di quello delle armi, che l'Italia esporta sui campi di battaglia, quelli da cui fuggono i profughi che arrivano in Europa. Dobbiamo farci un esame di coscienza su quanto stiamo facendo per contenere la vicenda degli armamenti”. FABIO PAPARELLI (assessore regionale): “Dopo gli eventi dell'Ucraina l'Europa ha attivato misure e sanzioni contro la Russia, che hanno prodotto effetti anche sulla nostra economia. L’interscambio commerciale tra l’Unione Europea e la Russia nel 2013 aveva superato i 320 miliardi di euro, 214 miliardi di esportazioni russe e 106 miliardi di importazione dall’Unione Europea. L’Italia è il secondo partner commerciale della Russia in Europa, preceduta solo dalla Germania. Nel 2014 gli scambi commerciali tra Italia e Russia erano pari a 26 miliardi di euro: 9,5 di esportazioni dell’Italia verso la Russia e 16 miliardi di beni importati in Italia dalla Russia. Le esportazioni italiane sono costituite da meccanica strumentale, moda e arredamento; l'export italiano ha subito un calo per effetto di queste sanzioni del 12 per cento rispetto all’anno precedente, anche a causa della domanda interna russa, che è calata, e del deprezzamento del rublo. I primi mesi 2015 confermano questo trend negativo con un calo dell’export italiano del 25 per cento nel primo trimestre 2015 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Deve essere ricordato che la Federazione Russa ha reagito ai provvedimenti sanzionatori dell’Occidente con misure di ritorsione che hanno colpito prioritariamente le categorie ortofrutticoli freschi, carni lavorate, alimentari diversi, crostacei che provengono da Stati Uniti, Canada e Australia e Norvegia. I prodotti più colpiti sono frutta e verdura insieme alla car-

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ne bovina e suina mentre vino pasta e olio sono esclusi da questi provvedimenti restrittivi. L’Unione Europea si è attivata con un pacchetto di aiuti per 125 milioni di euro. L’Umbria nel 2014, nonostante questo dato complessivo negativo, ha fatto registrare in Russia esportazioni per quasi 91 milioni di euro (-5,7 rispetto al - 14 per cento dell'Italia). Nel primo trimestre 2015 l’export regionale ha prodotto un ulteriore calo del 14 per cento verso la Federazione Russa, sempre molto inferiore rispetto a quello che è stato il calo delle esportazioni del nostro paese che registra un meno 25 per cento. La Regione tramite i suoi uffici ha costantemente monitorato gli effetti di questa situazione sul tessuto produttivo regionale, cercando di potenziare interventi in altre aree geografiche per sopperire alle difficoltà del quadro russo. Non possiamo intervenire con aiuti diretti, ma possiamo formulare l'auspicio che si arrivi alla revoca delle sanzioni e a un accordo tra Europa e Russia, per una soluzione rispettosa del diritto internazionale. La prima misura sull'internazionalizzazione è stata attivata “a sportello', con un notevole accorciamento dei tempi. Stiamo lavorando poi per fare sistema, per incentivare le piccole imprese ad unirsi per efficaci misure di internazionalizzazione. La Regione dovrà mettere a leva tutte le misure possibili per unire internazionalizzazione e promozione, con un unico programma”. “LA SINISTRA DEL PD NON È MARGINALE. NO A SCISSIONI. METTERE IN CAMPO POLITICHE CONTRO LA POVERTÀ CONTRASTANDO L'EVASIONE FISCALE” - SOLINAS (PD) IERI A TERNI INSIEME A SPERANZA Il consigliere regionale Attilio Solinas (Pd) fa sapere di aver preso parte ieri a due incontri (a Perugia e Terni) con l'esponente della Sinistra riformista del partito, Roberto Speranza. Solinas, rilevando la grande partecipazione di militanti e simpatizzanti, rimarca come la sinistra del Pd umbro rappresenti una parte consistente del partito. Nell'evidenziare che l'obiettivo più impellente è quello di trovare unità di intenti sulle riforme istituzionali in atto, auspica la previsione di interventi e risorse per contrastare adeguatamente la povertà delle famiglie, contrastando con più forza l'evasione fiscale e tassando le rendite finanziarie. Perugia, 18 settembre 2015 - “Chi è convinto che la sinistra del Pd umbro sia marginale rispetto alla realtà politica regionale, è stato smentito dal grande coinvolgimento di militanti e simpatizzanti che hanno ancora voglia di discutere all'interno del partito in merito al futuro della Regione e del Paese e che hanno partecipato ai due appuntamenti umbri di Perugia e Terni con Roberto Speranza”. Lo scrive il consigliere regionale Attilio Solinas (Pd) che fa sapere di aver preso parte, ieri, ai due incontri con l'esponente della Sinistra riformista del partito. Solinas sottolinea “la forte

volontà emersa di non dividere il partito portandolo a scissioni e di unificare le varie componenti della Sinistra Pd a livello nazionale che si concluderà, secondo quanto affermato da Speranza, entro il prossimo autunno. L'obiettivo più impellente è quello di lavorare per raggiungere un'unità di intenti attraverso accordi legati soprattutto alle riforme istituzionali in atto e di trovare armonia in merito alla rappresentanza dei cittadini nei futuri assetti istituzionali, in particolare nella riforma del Senato. Se i senatori non verranno eletti direttamente dai cittadini – aggiunge - emergeranno problemi di democrazia rappresentativa, considerando che in base alla nuova elettorale la prossima Camera sarà composta per i suoi tre quarti da 'nominati' dei partiti attraverso liste bloccate. La questione va chiusa con urgenza, attraverso un'intesa comune. I cento senatori dovrebbero essere scelti dai cittadini, perché se a farlo fossero i Consigli regionali non sarebbe una scelta altrettanto democratica”. Parlando di questioni economiche e finanziarie, “secondo quanto emerso dagli interventi negli incontri con Speranza, il Pd non deve rappresentare o essere visto come il partito delle tasse. Per reperire risorse, necessarie soprattutto al mantenimento del welfare, degli ammortizzatori sociali, bisogna intervenire con più forza sulla fiscalità, intensificando la lotta all'evasione, ma anche e soprattutto tassando le rendite finanziarie. In Italia – ricorda l'esponente regionale del Pd -, ci sono oltre 1500 miliardi di euro di capitali finanziari in movimento e che rendono decine di miliardi in termini di plusvalore. Tassando questi redditi, lo Stato otterrebbe introiti pari a 8-10 miliardi ogni anno. È importante poi intervenire sulla tracciabilità della filiera 'Iva' per contrastarne i fenomeni di evasione ed elusione. Abolire Imu e Tasi indiscriminatamente non ha senso – scrive ancora Solinas - in considerazione che esistono proprietà immobiliari di cui la tassazione non deve essere abolita perché collegabili a soggetti con alti redditi. Quindi la tassa sulla prima casa va tolta soltanto a chi ha redditi realmente bassi seguendo il principio della progressività fiscale”. Per Solinas una priorità assoluta è rappresentata dalla “previsione di interventi e risorse per contrastare adeguatamente la povertà delle famiglie. Si tratta di azioni e provvedimenti propri del centrosinistra che non possono essere lasciati ad altri. Servono con assoluta urgenza misure per sostenere economicamente i redditi più bassi, che hanno già attuato altri governi progressisti e socialdemocratici europei”. In conclusione, Solinas, in linea con quanto affermato da Roberto Speranza, traccia il futuro del suo partito: “Non può reggere la prospettiva del 'Partito della Nazione'. Non è possibile che nel Partito democratico confluiscano indistintamente posizioni di destra e sinistra formando un soggetto confuso ed illeggibile, che fa perdere i consensi dell'elettorato di sinistra, in particolare nelle regioni con tradizioni progressiste. Non si possono riciclare pezzi del ceto politico in passato vicino a Berlusconi. Una cosa è prendere i voti dai delusi del

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berlusconismo attraverso una politica di centro, l'altra è invece pensare di riciclare pezzi del suo partito. Il Pd deve mantenere la sua natura originaria, nella quale è compresa ed è elemento preponderante una consistente componente di sinistra con valori ed idee proiettati verso il progresso”. ALTA VELOCITÀ E GIUBILEO DELLA MISERICORDIA – DUE INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA DI RICCI (RP) Perugia, 19 settembre 2015 – Il portavoce di centrodestra e liste civiche all'Assemblea legislativa, Claudio Ricci, comunica di aver presentato due interrogazioni a risposta immediata. La prima riguarda l'Alta Velocità ferroviaria e chiede alla Giunta regionale di ampliare i convogli ferroviari Freccia Argento e Freccia Bianca “che, già oggi, a velocità ridotta, potrebbero transitare in Umbria a partire dalla soluzione del problema della stazione di Spoleto dove i Freccia Bianca transitano, rallentano ma non fermano”. Il secondo atto ispettivo concerne il Giubileo della Misericordia e interroga la Giunta sulla definizione di “un piano di accoglienza, gestione servizi, logistica, sicurezza (unitamente alle altre componenti istituzionali coinvolte) nonché progetti di promozione culturale e turistica al fine di raccordare i comuni dell'Umbria e cogliere le opportunità valoriali e di sviluppo correlate a questo evento. Tra le azioni necessarie ci sono l'attivazione di una linea aerea fra Perugia e Madrid, lo scalo europeo dei flussi di turisti e pellegrini provenienti dal Sud America, luoghi di origine di Papa Francesco”. GIUSTIZIA: “TRA UN'ARCHIVIAZIONE E L'ALTRA COMPLIMENTI AGLI INTERESSATI PER I CLAMOROSI SUCCESSI RISCONTRATI OGGI IN QUEL DI TERNI” - NOTA DI LIBERATI (M5S) Perugia, 21 settembre 2015 - “Tra un'archiviazione e l'altra, intendo sinceramente complimentarmi con gli interessati per i clamorosi successi riscontrati oggi in quel di Terni”. Così, in una nota, il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati. “Quanto alle enormi risorse sprecate nei più disparati modi – aggiunge -, a risponderne è già la nostra generazione, così come saranno i nostri figli e nipoti. Ma questa è un'altra storia. O forse sempre la stessa. Sic transit gloria mundi”. PRIMA COMMISSIONE: “INIZIATIVE DELLA GIUNTA REGIONALE RIGUARDO IL SUPERAMENTO DELLE SANZIONI ALLA RUSSIA. PACE, CONDIZIONE PER LO SVILUPPO” – APPROVATA MOZIONE DI CHIACCHIERONI (PD) E NEVI (FI)

La Prima commissione ha approvato all'unanimità una mozione, a firma dei consiglieri regionali Gianfranco Chiacchieroni (Pd) e Raffaele Nevi (FI), per impegnare la Giunta a condurre iniziative inerenti il superamento delle sanzioni alla Russia. “Ai danni derivanti dalle sanzioni – affermano i due consiglieri regionali - si aggiunge un’altra conseguenza, forse più pericolosa sulla lunga distanza, che è rappresentata dalla perdita di quote di mercato delle aziende italiane a favore di prodotti provenienti da altri paesi”. Perugia, 23 settembre 2015 – La Prima commissione consiliare, presieduta da Andrea Smacchi, ha approvato all'unanimità la mozione presentata dai consiglieri regionali Raffaele Nevi (FI) e Gianfranco Chiacchieroni (Pd) concernente “Iniziative della Giunta regionale riguardo il superamento delle sanzioni alla Russia”. L'atto di indirizzo, che rappresenta un emendamento interamente sostitutivo della mozione di Raffaele Nevi che l'Aula ha esaminato e rinviato in Commissione, può ora tornare per il voto all'Assemblea legislativa dell'Umbria. Con il documento si vuole impegnare la Giunta a “ribadire che l'Umbria, regione di pace e dialogo, chiede al Governo italiano un modello inclusivo (Usa, Europa, Russia, Paesi Arabi, Iran e Cina) nell'affrontare e gestire le crisi umanitarie e nel contrastare la minaccia senza confini dello Stato Islamico; si richiama a tal fine ad un ruolo diretto e incisivo l'Onu per gestire i vari conflitti in senso pacifico. Rivendicare in Conferenza Stato-Regioni e in Commissione Affari Europei ed Internazionali, di cui la presidente Marini è responsabile, un maggior ruolo dell'Europa nel facilitare il dialogo tra Stati Uniti e Russia, imprescindibile per la stabilità e prosperità della stessa Europa, andando a superare lo strumento sanzionatorio”. Con la mozione, Nevi e Chiacchieroni chiedono anche “l'istituzione, da parte della Commissione Europea, di un fondo comune speciale tra gli Stati membri al fine di ammortizzare parzialmente o totalmente le ingenti perdite riscontrate dagli imprenditori colpiti dalle contromisure russe alle sanzioni. Continuare a monitorare con gli strumenti di competenza regionale l'impatto delle sanzioni sul tessuto produttivo regionale e in particolare per le piccole e medie imprese, che hanno maggiore difficoltà a mantenere le attuali quote di mercato. Sostenere mediante bandi regionali, a fronte delle spese sostenute, le attività commerciali di marketing, promozione e diversificazione dell'offerta, le imprese umbre operanti in Russia onde evitare che perdano quote di mercato a favore di altri”. “Forte delle sue radici e anche terra di pace e regione, da sempre protagonista nel favorire il dialogo come spesso accaduto per la questione israelo– palestinese, l'Umbria - si legge infine - può porsi come ponte di pace e di mediazione anche sulle spinose questioni dei rapporti internazionali, favorendo la tradizionale azione del Governo italiano che punta al dialogo tra Paesi, religioni e gli interessi economici. Un intervento sempre più necessario alla luce di allarmanti dati relativi e

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conseguenti all'applicazione di sanzioni alla Russia che procurano gravi effetti sull'economia italiana. Le preoccupanti proiezioni parlano di un danno per l'Industria italiana di 2,8 miliardi di euro l'anno, con un crollo dell'export nei soli primi 3 mesi del 2015 mentre l'export umbro verso la Federazione Russa ha visto un calo del 14 per cento nel primo trimestre del 2015”. COMITATO DI CONTROLLO: “AUDIZIONE CON ASSESSORE BARBERINI PER LEGGE SULLA FAMIGLIA. APPROFONDIMENTI SU ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE. VERIFICA DEL RISPETTO DEGLI ATTI DI INDIRIZZO” - I LAVORI DI OGGI Perugia, 23 settembre 2015 – Il Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull'amministrazione regionale, presieduto da Raffaele Nevi, si è riunito questa mattina a Palazzo Cesaroni. Al termine dei lavori è stato deciso di convocare in audizione l'assessore regionale Luca Barberini per fare il punto sull'attuazione di quanto previsto dalla legge regionale '13/2010' “Disciplina dei servizi e degli interventi a favore della famiglia”. Verrà inoltre avviata una puntuale ricognizione sugli atti di indirizzo approvati dall'Assemblea regionale durante la scorsa legislatura, per verificare se l'Esecutivo di Palazzo Donini ha rispettato gli impegni che i documenti dell'Aula prescrivevano. Sarà infine operato un approfondimento sui motivi per i quali la legge '5/2013' “Valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale” non abbia ancora trovato “piena e concreta” attuazione. ASSEMBLEA LEGISLATIVA: “NELLA SEDUTA DI MARTEDÌ 29 SARANNO DISCUSSE ANCHE DUE NOSTRE MOZIONI SU GIUBILEO E AUTO STORICHE” - NOTA DI RICCI (PORTAVOCE CENTRODESTRA E LISTE CIVICHE) Perugia, 25 settembre 2015 – “Nella seduta dell'Assemblea legislativa dell'Umbria convocata per la mattina di martedì 29 settembre saranno proposte due nostre mozioni, inerenti il Giubileo della Misericordia e il bollo auto per i veicoli storici”. Lo sottolinea il portavoce della coalizione di Centrodestra e Liste civiche Claudio Ricci. Sul GIUBILEO la mozione firmata da Ricci (Rp) “sollecita la predisposizione di un piano di accoglienza, logistica e gestione dei servizi anche di sicurezza nonché progetti culturali ed operativi (coordinati da uno specifico comitato) al fine di cogliere a pieno opportunità, etico valoriali e turistiche, dell'evento. Inclusa l'attivazione di una linea aerea per Madrid luogo di arrivo in Europa dei flussi dal Sud America terra di origine di Papa Francesco”. Per quanto riguarda "AUTO E MOTO STORICHE" l'atto di indirizzo firmato dai consiglieri della coalizione (Valerio Mancini, Emanuele Fiorini, Raffaele Nevi, Marco Squarta e Sergio De Vincenzi) propone “l'esenzione da ogni onere

aggiuntivo, rispetto alla ovvia tassa di circolazione, per i veicoli con oltre 20 anni, come richiesto, anche a livello nazionale, da molte associazioni a partire da 'ASI auto moto club storico italiano': questi mezzi sono un grande patrimonio di valori, tecnologia e storia considerando anche le molte iniziative educative nonché di promozione culturale e turistica che gli appassionati, molte migliaia, svolgono anche in Umbria”. “PD CONTRO PD, UNA GIORNATA DA DIMENTICARE: LA PRESIDENTE MARINI CHIEDE DI ANNULLARE IL CONSIGLIO COL PRETESTO DI UNA RIUNIONE A ROMA” NOTA DI LIBERATI (M5S) Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati punta il dito sul Partito democratico e sulla presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini “a causa di una missiva che chiederebbe “'cortesemente di rinviare i lavori dell'Assemblea 'per una 'riunione politica del CIAE', da tenere domani a Roma e in cui però, nei documenti a noi trasmessi, la medesima Marini non compare affatto tra gli indirizzi in epigrafe”. Per Liberati si tratta di una “richiesta pretestuosa”, perché lo svolgimento delle stesse sedute dell'Aula “non possono essere compromesse dalle assenze della Marini medesima, anche considerando che il martedì è giorno tradizionalmente deputato all'Aula e la riunione di Aula di domani era già fissata da settimane”. Perugia, 28 settembre 2015 - “Al momento in cui scriviamo questo comunicato (circa le ore 18), ancora non si capisce se la seduta dell'Assemblea legislativa di domattina sia sconvocata o meno: e ciò a causa di una missiva che oggi ha fatto molto discutere tutti i gruppi politici”. È quanto scrive il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati che spiega: “la presidente Catiuscia Marini chiederebbe 'cortesemente di rinviare i lavori dell'Assemblea', a seguito di una 'riunione politica del Comitato interministeriale per gli Affari europei (CIAE)', da tenere domani a Roma e in cui però, nei documenti a noi trasmessi, la medesima Marini non compare affatto tra gli indirizzi in epigrafe”. “Inoltre – aggiunge Liberati -, con una semplice ricerca su Google, non emergono associazioni tra il CIAE e la predetta Marini. Secondo taluni, la Presidente avrebbe tuttavia una delega in materia, delega che però non è trascritta, né rinvenibile da alcuna parte”. “Pertanto – fa sapere il capogruppo pentastellato - nell'odierna Conferenza dei capigruppo mi sono permesso di far notare la pretestuosità di tale richiesta, considerando che, se è vero che la Marini deve essere presente alle sedute dell'Assemblea, lo svolgimento delle stesse sedute non può certo essere compromesso dalle assenze della Marini medesima, anche considerando che il martedì è giorno tradizionalmente deputato all'Aula e la riunione di Aula di domani era già fissata da settimane. In questo caos politico to-

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tale fioccano intanto le più colorate missioni istituzionali: Brega sarà domani a Bruxelles per il Comitato delle Regioni; Paparelli è già ospite della presidenza del Brasile, mentre Guasticchi si trasferirà a Roma, con l'impossibile proposito di affrontare il disastro Renzi sulle Province. Quattro consiglieri PD assenti su dieci. Si può proseguire così? Un simile contegno – si domanda Liberati - è davvero rispettoso degli altri membri dell'Assemblea e soprattutto dei cittadini e dell'istituzione medesima?”. Secondo il capogruppo del Movimento 5 Stelle “il tutto a voler tacere dell'ulteriore disordine, e uso un eufemismo, con cui il PD ha affrontato il rilevantissimo tema del 'No alle trivelle' prima in Commissione e poi in Conferenza dei capigruppo, trascinando nel suo baratro anche quella significativa parte della maggioranza che, come noi, aveva già sottoscritto la richiesta di un referendum che il PD stesso, per il tramite del presidente dell'Assemblea, Donatella Porzi, aveva correttamente proposto ai consiglieri una settimana fa: PD contro PD, una giornata da dimenticare.” “Prendiamo atto – scrive Liberati - che, pure con questi artifizi, si comprimono i diritti democratici sia dei membri del Consiglio che degli stessi cittadini: una microscopica élite locale, contro gli interessi dell'Umbria, contro la logica e contro le decisioni assunte dal PD in altre Regioni, qui ostacola il ricorso a un istituto che ha spesso contribuito a riscrivere la storia d'Italia. Cui prodest? Eni? BP? Altri?”. REFERENDUM 'NO TRIVELLAZIONI': “QUESTIONE STRUMENTALIZZATA DA MINORANZA. PD NON PRESTA IL FIANCO A QUESTIONE UTILIZZATA CONTRO IL GOVERNO E CHE NON COINVOLGE L’UMBRIA” - NOTA DI LEONELLI (PD) Perugia, 28 settembre 2015 – “La questione del referendum abrogativo di parti del decreto 'Sblocca Italia' e del decreto 'Sviluppo' che aprono alla ricerca ed estrazione di idrocarburi in mare è una strumentalizzazione politica da parte della minoranza che fa sorridere”. Così il capogruppo regionale del Partito democratico, Giacomo Leonelli, “al termine di una giornata che ha visto la Seconda Commissione consiliare, prima, e l’Ufficio di Presidenza allagato ai Presidenti dei gruppi e ai Presidenti delle Commissioni, subito dopo, dibattere sulla calendarizzazione per il Consiglio regionale di domani dell’ordine del giorno mirante ad includere la discussione sull’adesione della Regione Umbria al novero di quelle che promuovono lo svolgimento del referendum”. “In primo luogo – spiega Leonelli – mi pare di tutta evidenza il fatto che l’Umbria non abbia tratti di costa, né per la verità è oggetto di esplorazioni petrolifere il suo territorio. Sulla base di questa palmare considerazione, abbiamo richiesto che la questione fosse approfondita con un’audizione tecnica in Commissione, esame che abbiamo portato a termine questa mattina. Per di più – aggiunge - sono già otto le regioni che

hanno aderito in qualità di proponenti, mentre è sufficiente che siano 5 i Consigli regionali a deliberare l’adesione al quesito referendario. Per concludere, è notorio che il disegno di legge di riforma costituzionale del Governo prevede che questa materia rientri tra quelle di competenza esclusiva della potestà statuale, mentre adesso rientra nel novero delle materie a potestà concorrente tra lo Stato e le Regioni. L’eventuale referendum, quindi, sarebbe in palese contrasto con l’approvazione del DDL costituzionale RenziBoschi”. Secondo Leonelli, “salta all’occhio di chiunque come l’argomento sia pretestuoso e per giunta la fretta di includerlo nell’ordine del giorno di una seduta, quella di domani, che già prevede l’assenza della Presidente Marini, che parteciperà a Roma alla riunione del Comitato interministeriale per gli affari europei, e del vice presidente Paparelli, in missione istituzionale all’estero, rende evidente come la questione sia stata artatamente cavalcata – conmclude - solo per esprimere una posizione politica contraria al Governo nazionale, e non certo perché sia un esigenza della nostra comunità regionale”. “SUPERARE LE SANZIONI ALLA RUSSIA PER FORNIRE AIUTO AL TESSUTO PRODUTTIVO UMBRO” - NEVI (FI) E CHIACCHIERONI (PD) SULL'APPROVAZIONE IN ASSEMBLEA DELLA LORO RISOLUZIONE I consiglieri regionali Raffaele Nevi (Fi) e Gianfranco Chiacchieroni (Pd) tornano sull'approvazione di questa mattina, da parte dell'Assemblea legislativa, della loro proposta sul superamento della sanzioni contro la Russia. Per Nevi e Chiacchieroni con il sì unanime “l'Umbria si pone nel solco della sua tradizione di regione di pace e di dialogo e traccia una rotta per affrontare le difficoltà che sta vivendo il tessuto produttivo umbro a seguito del regime sanzionatorio imposto alla Russia”. Perugia, 29 settembre 2015 - “Con l'approvazione della proposta di risoluzione sul superamento delle sanzioni alla Russia l'Assemblea legislativa dell'Umbria si pone nel solco della sua tradizione di regione di pace e di dialogo e, in un momento così complesso dell'attuale scenario internazionale, traccia una rotta per affrontare le difficoltà che sta vivendo il tessuto produttivo umbro a seguito del regime sanzionatorio imposto alla Russia”. È quanto dichiarano i consiglieri Raffaele Nevi (Forza Italia) e Gianfranco Chiacchieroni (Partito democratico), firmatari dell'atto approvato all'unanimità dall'Aula questa mattina. Nevi e Chiacchieroni spiegano che “con una proposta condivisa ed elaborata dalla Prima Commissione e frutto di un costruttivo dibattito avviato nella seduta dell'Assemblea legislativa dello scorso 15 settembre, abbiamo voluto indicare un metodo inclusivo nella gestione delle gravi crisi internazionali cui stiamo assistendo in questi giorni. La minaccia dell'Isis alle nostre porte, il dramma

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umanitario dei profughi e le crisi in Libia, Siria e Ucraina impongono un maggior ruolo dell'Europa e una ricomposizione delle relazioni internazionali tra i principali attori internazionali. Il perdurare delle conflittualità nell'Europa dell'Est, nel Nord Africa e nel Medio Oriente mina pericolosamente lo stesso sviluppo e la stabilità del nostro Paese e per questo abbiamo voluto dare un segnale contribuendo al dibattito politico di questi giorni. Un dibattito – concludono - in cui Governo e istituzioni italiane, con le recenti posizioni assunte, guardano alla ricomposizione della crisi siriana all'interno di un quadro di legittimità internazionale che garantisca un preciso processo di stabilizzazione e ricostruzione onde evitare quanto accaduto in Libia”. REFERENDUM 'NO TRIVELLAZIONI': “AVREMMO VOLUTO CHE ANCHE LA REGIONE UMBRIA ADERISSE, MA LE INDECISIONI DELLA MAGGIORANZA LO HANNO IMPEDITO” NOTA DI RICCI (COALIZIONE CD E CIVICHE) Perugia, 29 settembre 2015 – Il portavoce del centro destra e liste civiche, Claudio Ricci, in una nota condivisa dai consiglieri regionali Mancini e Fiorini-Lega, Nevi-FI, Squarta-FDI e De VincenziRP, interviene sulla questione relativa all'adesione della Regione Umbria al referendum “no trivellazioni”. Ricci ricorda di aver sostenuto come coalizione, “con gli atti numeri 125 e 126 posti all'attenzione dell'Assemblea legislativa”, la volontà che la Regione Umbria potesse aderire alle procedure per l'indizione del referendum inerente le autorizzazioni minerarie di ricerca e coltivazione per petrolio e gas naturale, “come fatto peraltro da numerose regioni italiane”. “La seduta di oggi – sottolinea Ricci - era l'ultima utile per l'approvazione e ieri si è svolta la riunione della Seconda Commissione che, però, non ha formulato un parere. Alla fine l'Assemblea legislativa non è stata in condizione di pronunciarsi sull'atto a causa delle indecisioni della maggioranza”. “Il referendum è molto importante – sottolinea Ricci - in quanto con esso si vuole mantenere in capo alle Regioni la possibilità, secondo la volontà delle comunità locali, di intervenire in modo cogente nelle autorizzazioni minerarie senza che lo Stato abbia la esclusiva potestà di decidere. Questo – conclude - consentirebbe di tutelare meglio l'ambiente regionale nonché concertare, con le aziende interessate agli scavi, eventuali 'risorse compensative' da destinate alle comunità locali”. RIORDINO PROVINCE: “LA REGIONE SARA’ CAPOFILA NELLA RICERCA DELLE SOLUZIONI ALLE CRITICITÀ CHE INVESTONO PERUGIA E TERNI E PER L’OCCUPAZIONE DEI LORO DIPENDENTI” - NOTA DI LEONELLI (PD)

Perugia, 29 settembre 2015 – “Oggi, con i dati resi noti dall’assessore Luca Barberini e con l’approvazione all’unanimità della mozione che tratteggia le linee guida dell’impegno di tutta l'Assemblea legislativa, abbiamo posto una prima pietra nella costruzione della soluzione di problematiche a cui comunque stiamo lavorando alacremente da molti mesi”. Lo dichiara, facendo riferimento ai lavori odierni dell'Assemblea di Palazzo Cesaroni, il capogruppo regionale del Partito democratico, Giacomo Leonelli. “La questione del riassetto delle Province e delle problematiche relative alle loro piante organiche – spiega Leonelli - è stata da noi più volte segnalata, ma devo dire che l’acuirsi di queste difficoltà è stata causata anche dalla molteplicità dei soggetti coinvolti, con i quali si è reso necessario di volta in volta interfacciarsi. Penso all’Unione delle Province, all’associazione dei Comuni, al Governo e agli organismi statali, che devono essere resi partecipi di queste criticità e delle relative soluzioni. Certo è che la Regione deve essere capofila di queste interlocuzioni e farsi soggetto promotore nella ricerca dei modi migliori di risolvere tutte le questioni inerenti al personale delle province di Perugia e di Terni, anche in base alla redistribuzione delle funzioni da esse esercitate”. “Nessuno sarà lasciato indietro – rimarca Giacomo Leonelli - e l’impegno del Partito democratico, anche attraverso gli assessori che esprime all’interno della Giunta, sarà quello di mantenere alta l’attenzione sul fatto che tutto il processo di riassorbimento del personale, e di redistribuzione delle funzioni svolte dai due enti, avvenga in modo quanto più possibile rapido, con chiarezza e trasparenza nei confronti di tutti. Si tratta di competenze indispensabili al buon funzionamento della macchina amministrativa regionale e di grande utilità per i suoi cittadini: il mantenimento dei plessi scolastici, la manutenzione delle strade, le funzioni della polizia provinciale. Per questa ragione noto con soddisfazione – conclude - che molti dei dipendenti della Provincia, intervenuti nel confronto di questa mattina, proprio su questi aspetti hanno posto un forte accento di responsabilità, chiedendo di essere messi in grado di svolgere al meglio il proprio lavoro”. RIORDINO PROVINCE: “IL GOVERNO INTERVENGA PER EVITARE IL FALLIMENTO DEGLI ENTI” - RICCI (PORTAVOCE CENTRO DESTRA E CIVICHE) HA PRESENTATO UNA MOZIONE A SOSTEGNO DEL PERSONALE Il portavoce del centrodestra e liste civiche, Claudio Ricci, annuncia di aver presentato una mozione per conoscere “entro un mese, la reale situazione e quanti dipendenti delle Province saranno 'assorbiti' dai Comuni e dalla stessa Regione Umbria”. Inoltre, attraverso la conferenza Stato-Regioni, Ricci sollecita “la presa d'atto dell'impossibilità, per molte Province italiane, di approvare un bilancio in pareggio, segno eviden-

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te del fallimento della riforma che, peraltro, ha fatto peggiorare i servizi ai cittadini”. Per Ricci, “il Governo deve subito rimediare a tale 'grave errore istituzionale”. Perugia, 29 settembre 2015 - “Chiediamo di conoscere entro un mese la reale situazione e quanti dipendenti delle Province saranno 'assorbiti' dai Comuni e dalla stessa Regione Umbria. Inoltre, attraverso la conferenza Stato-Regioni, sollecitiamo la presa d'atto dell'impossibilità, per molte Province italiane, di approvare un bilancio in pareggio, segno evidente del fallimento della riforma che, peraltro, ha fatto peggiorare i servizi ai cittadini (tante buche sulle strade provinciali e difficoltà nei servizi scolastici). Il Governo deve subito rimediare a tale grave errore istituzionale”. Così il portavoce del centrodestra e liste civiche, Claudio Ricci, comunica che, unitamente ai consiglieri regionali Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini (Lega nord), Raffaele Nevi (Forza Italia), Marco Squarta (Fratelli d'Italia) e Sergio De Vincenzi (Ricci presidente) ha depositato una mozione, che si augura venga votata “in tempi rapidi anche per mettere in luce le gravi incertezze delle Province umbre e italiane anche in relazione ai dipendenti di questi enti”. Per Ricci “è urgente che il Governo, se vuole mantenere le Province, gli attribuisca un ruolo amministrativo e adeguati strumenti, anche trasformandole in enti di aggregazione dei Comuni, per i servizi associati, andando a semplificare e razionalizzare gli attuali, gracili e variegati organismi sovra comunali”.

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RIFORME

“INCONTRO PARTECIPATO, CONCRETO E COSTRUTTIVO” - IL PRESIDENTE DELLA I COMMISSIONE SMACCHI INSIEME ALL'ASSESSORE BARTOLINI A GUALDO TADINO Il presidente della Prima Commissione, Andrea Smacchi (Pd), e l'assessore regionale alla Riforme, Antonio Bartolini, definiscono “partecipato, concreto e costruttivo” l'incontro di Gualdo Tadino, il primo di quelli organizzati dalla Commissione nei territori per illustrare la fase di riforme strutturali. Per Smacchi e Bartolini con questa riunione, a cui hanno partecipato anche il vicepresidente dell’Assemblea legislativa Valerio Mancini (Lega nord) e i sindaci dei comuni della fascia appenninica, “è stato avviato un nuovo metodo di partecipazione con i territori su temi fondamentali e strategici, che riguardano direttamente servizi che toccano da vicino la vita dei cittadini”. Perugia, 25 settembre 2015 – “Un incontro partecipato, concreto e costruttivo”. Così il presidente della Prima Commissione Andrea Smacchi (Pd), unitamente all’assessore regionale alle Riforme, Antonio Bartolini, definiscono il primo degli incontri organizzati dalla Commissione consiliare 'Affari istituzionali e comunitari' nei territori per “illustrare la fase di riforme strutturali, a partire dal riassetto delle Province, a cui andrà incontro la Regione”. “Si è trattato – spiegano Smacchi e Bartolini – di una riunione che ha riscosso la partecipazione dei sindaci dei Comuni della fascia appenninica e del vicepresidente dell’Assemblea legislativa Valerio Mancini (Lega nord), insieme alla consigliera provinciale Erika Borghesi. Con questo incontro è stato avviato un nuovo metodo di partecipazione con i territori su temi fondamentali e strategici per l'Umbria, che riguardano direttamente servizi che toccano da vicino la vita dei cittadini. E in questo senso vanno le riunioni, fattive e concrete, che puntiamo a ripetere periodicamente per verificare con i sindaci l’attuazione delle riforme”. “All’ordine del giorno dell’incontro – fanno sapere Smacchi e Bartolini – c’è stato il lavoro sul riordino delle Province e quello dei centri per l’impiego. Per questi ultimi abbiamo assicurato il mantenimento del presidio territoriale con i fondi che verranno stanziati dal Governo e dalle Regioni. Abbiamo aperto con i Comuni un dibattito che prevede un nuovo modo di approcciarsi al futuro, cooperando, ma mantenendo l’identità delle singole realtà. Non c'è un modello unico per l'Umbria, ma ci sono tutta una serie di possibilità che hanno come obiettivo finale quello di mettere insieme più comuni per migliorare la gestione dei servizi, riducendo sensibilmente i costi degli stessi. In questo territorio il progetto che si sta costruendo con le risorse collegate all'area interna del nord potrà servire da schema tipo anche per il futuro”. Smacchi e Bartolini, in conclusione, evidenziano che “i sindaci hanno apprezzato la vicinanza dell’istituzione regionale, manifestando esigenze concrete per venire incontro al meglio alle istan-

ze dei cittadini. Gli enti hanno chiesto maggiore supporto, operativo e programmatico. Istanze per le quali la Regione sarà particolarmente attenta, nell'ambito della attuale fase di riordino". “TUTELARE I LAVORATORI DELLE PROVINCE” - INTERROGAZIONE DI CHIACCHIERONI (PD), ROMETTI (SOCIALISTI), BIANCARELLI (UPU) E SOLINAS (PD) Perugia, 26 settembre 2015 - I consiglieri regionali Gianfranco Chiacchieroni e Attilio Solinas (Partito Democratico), Silvano Rometti (Socialisti e Riformisti), Giuseppe Biancarelli (Umbria più Uguale) intendono presentare una interrogazione urgente alla Giunta sulle gravi problematiche delle Province dell'Umbria. L'atto richiama l'attenzione sulle “problematiche economiche e finanziarie e sul rischio per i lavoratori dei due enti”. In particolare i consiglieri regionali di maggioranza chiedono alla Giunta “con quali modalità organizzative la Regione intenda dar seguito alla convenzione siglata con il Ministero del Lavoro nell'ambito della riforma dei centri per l'impiego con il decreto legge 'Enti territoriali' ed con il decreto legislativo attuativo del Jobs Act sulle politiche attive del lavoro”. Per i consiglieri “serve, infatti, dare continuità a servizi che si sono dimostrati efficaci e di qualità e che, in questi anni, hanno visto una crescita esponenziale dell'utenza e l'attribuzione di nuove funzioni: basti pensare alla gestione degli ammortizzatori sociali in deroga, al progetto 'Garanzia giovani', nonché alle nuove funzioni assegnate dal Jobs Act e dal piano operativo regionale in materia di lavoro e politiche attive”. Si intende chiedere, inoltre, all'Esecutivo di Palazzo Donini “come verranno garantite le professionalità presenti nelle Province. Il problema principale riguarda i lavoratori a tempo determinato i cui contratti scadono il 31 dicembre 2015, sui quali la Regione si era impegnata ad attivarsi per la prosecuzione dei rapporti di lavoro in ordine ad una successiva stabilizzazione, nell'ambito del protocollo di intesa siglato nel tavolo istituzionale con province e parti sociali”. Chiacchieroni, Rometti, Biancarelli e Solinas auspicano, infine, “che, in funzione del recente accordo Stato-Regioni sulla creazione delle agenzie regionali per il lavoro, si proceda, come già attuato da altre regioni, alla sollecita costituzione dell'Agenzia per il lavoro dell'Umbria, al fine di mettere in campo un moderno strumento di supporto al problema della disoccupazione regionale. L'ipotesi di mantenere i Centri per l'impiego per ulteriori annualità presso le Province andrebbe in contraddizione con i fondamenti della legge Del Rio e rappresenterebbe un ritardo rispetto alle altre regioni. La questione – concludono - non può essere affrontata in termini ragionieristici e di bilancio ma richiede una serie di analisi politica e di prospettiva strategica”.

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RIORDINO PROVINCE: “TUTTI UNITI NEL DIFENDERE POSTI DI LAVORO, SERVIZI PUBBLICI AI CITTADINI E DECENTRAMENTO SUL TERRITORIO” - NOTA DI GUASTICCHI (PD) Perugia, 29 settembre 2015 - “Tutti uniti nel difendere posti di lavoro, servizi pubblici ai cittadini e decentramento sul territorio. La mozione a tutela dei dipendenti delle due province e dei servizi offerti rappresenta un punto di partenza per completare il processo di riordino istituzionale previsto da leggi nazionali attraverso un percorso condiviso a tutela delle professionalità e dei ruoli svolti con grande impegno dai dipendenti”: lo afferma il consigliere regionale Marco Vinicio Guasticchi (PD-vicepresidente dell'Assemblea legislativa) dopo l'approvazione unanime della mozione in favore dei dipendenti delle province. “E' un concreto passo in avanti – spiega - verso la risoluzione di una vicenda che interessa migliaia di famiglie in Umbria ed ha ripercussioni sulla gestione di importanti servizi pubblici a diretto contatto con i cittadini. La giunta ieri ed il consiglio regionale oggi hanno dato dimostrazione di grande responsabilità nel farsi carico di tutti gli adempimenti finanziari e procedurali connessi alla positiva conclusione del passaggio di deleghe, servizi e dipendenti alla Regione stessa, agli enti locali, in particolare comuni, agenzie ed Asl”. Guasticchi, inoltre, plaude al riferimento che ha fatto l’assessore Luca Barberini nel corso dell’incontro con i dipendenti delle province, a nome della giunta, al personale che opera nei centri per l’impiego, inclusi i precari, e nella polizia provinciale per i quali, “su due livelli distinti, ci sarà piena attenzione a tutela e salvaguardia di professionalità e occupazione”. “Sul decentramento e uffici territoriali delle province – ha concluso Guasticchi – le rassicurazioni fornite dall’assessore Barberini per il loro mantenimento, anche attraverso forme di locazione meno onerose, vanno nella giusta direzione di garantire servizi efficienti ai cittadini evitando inutili e costosi spostamenti verso le sedi centrali”.

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“CHIAREZZA SULLA STRUTTURA SEMPLICE DI CHIRURGIA ROBOTICA A SPOLETO” INTERROGAZIONE DI LIBERATI (M5S) Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, ha presentato un'interrogazione in cui chiede “quale sia la vera strategia programmatica per la struttura semplice dipartimentale di robotica nell’ospedale di Spoleto”. Inoltre Liberati entra nel merito dell'assegnazione “dell'incarico di direzione di Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale di Spoleto” e domanda alla Giunta “di approfondire le incongruenze legate al bando, anche per rimuovere ombre e sospetti”. Perugia, 2 settembre 2015 - Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, ha presentato un'interrogazione con risposta scritta in cui chiede alla Giunta “quale sia la vera strategia programmatica per la Struttura Semplice Dipartimentale di robotica nell’ospedale di Spoleto”. Liberati domanda all'Esecutivo di Palazzo Donini anche “quali siano i tempi previsti per un’autentica ottimizzazione del lavoro nella chirurgia dell’ospedale di Spoleto così da garantire l’operatività degna del bacino di utenza, rappresentato dalla città di Spoleto e dalle zone limitrofe, Valnerina inclusa”. Inoltre nell'interrogazione Liberati ripercorre le tappe che hanno portato al “conferimento dell'incarico di direzione di Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale di Spoleto” ricordando che il bando è stato vinto da un professionista mentre il quinto arrivato nella graduatoria, in un primo momento, ha presentato un esposto al Tar per presunte irregolarità, per poi ritirarlo successivamente. Il Tar, comunque, il 4 agosto scorso ha emesso una sentenza sul concorso “rilevando – scrive Liberati nell'interrogazione - che l’esposto presentato e poi ritirato 'non è manifestamente infondato' per incongruenze nei criteri del bando e la valutazione dei candidati ed incongruenze nei punteggi assegnati agli stessi candidati. Il Tar evidenzia delle incongruenze in capo alla commissione esaminatrice, a cominciare dalla valutazione dei curriculum. In particolare, i giudici rilevano incongruità 'con riferimento al punteggio attribuito per le istituzioni presso le quali i candidati hanno prestato la loro attività, per la posizione funzionale e per la tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni [...], nell'ambito delle modalità di valutazione delle capacità professionali sia con riferimento alla predisposizione delle domande sia con riguardo all'attribuzione dei punteggi, non essendo immediatamente percettibili dalle motivazioni i 30 punti attribuiti al ricorrente e i 49 punti attribuiti al controinteressato'”. Per questo Liberati nell'interrogazione chiede alla Giunta “se ci sia una reale volontà di approfondire le incongruenze legate al bando, anche per rimuovere ombre e sospetti sullo stesso avviso”. Nell'atto il consigliere di opposizione scrive che “il reparto di chirurgia generale del San Matteo degli Infermi di Spoleto è stato da sempre un fiore all’occhiello della sanità umbra e che ha continuato ad esple-

tare un servizio ottimo, nonostante la carenza di organico e la mancanza del primario di riferimento. Un punto di riferimento per un territorio vasto della Valle umbra Sud, comprendente anche la Valnerina”. Infine Liberati ricorda che “ad oggi esiste già un reparto di chirurgia robotica al Santa Maria di Terni, distante circa 30 chilometri dall'ospedale” e che l'interrogazione è stata scritta “in un’ottica di ottimizzazione della rete sanitaria regionale che deve puntare alla riduzione degli sprechi e dei reparti doppioni”. OSPEDALE GUBBIO-GUALDO TADINO: “PUNTO DI RIFERIMENTO DELLA ASL 1. PUNTARE SU POTENZIAMENTO DELLA STRUTTURA” BIANCARELLI (UMBRIA PIU' UGUALE) IMPORTANTE LA VISITA DELL'ASSESSORE BARBERINI Il capogruppo regionale di 'Umbria più uguale', Giuseppe Biancarelli saluta con soddisfazione la visita che l'assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini effettuerà domani all'ospedale di Gubbio e Gualdo Tadino. Biancarelli, nell'invitare la Regione a puntare sul potenziamento e miglioramento della qualità della struttura, rimarca l'importanza, tra l'altro, di “mantenere il dipartimento di emergenza e accettazione ed il punto nascita” oltre alla “definizione, secondo le previsioni del Piano sanitario regionale, del primariato di chirurgia e del servizio di emodinamica cardiologica”. Perugia, 9 settembre 2015 - “La visita che domani l'assessore regionale alla sanità, Luca Barberini effettuerà all'ospedale comprensoriale di Gubbio-Gualdo Tadino rappresenta una rinnovata ed importantissima attenzione, ad inizio legislatura, verso la tutela della salute di un territorio, la fascia appenninica, già alle prese con molte, gravi problematiche”. Così il capogruppo regionale di 'Umbria più uguale', Giuseppe Biancarelli che ricorda come il nosocomio di Branca faccia parte della rete di emergenza regionale rappresentando “un punto di riferimento fondamentale all'interno della Asl 1”. Biancarelli evidenzia con soddisfazione le scelte che hanno portato, alcuni anni fa, alla creazione della struttura ospedaliera unica di Branca. “È stato un buon esempio di come possono essere ottimizzate le risorse e le professionalità. La chiusura dei due ospedali di Gubbio e Gualdo Tadino – aggiunge – ha rappresentato un grande sacrificio sia per i cittadini che per gli stessi operatori. Ma in maniera pioneristica e lungimirante è stato raggiunto un traguardo importantissimo, seguito poi da altre realtà regionali”. “Oggi – continua Biancarelli – bisogna continuare a puntare sul potenziamento e miglioramento della qualità. Contestualmente, però, va aggredito con forza il problema delle liste di attesa, situazione sulla quale sia l'Assemblea legislativa, attraverso la Terza Commissione, sia la Giunta regionale, sono particolarmente impegnati”. Biancarelli sottolinea come questo territorio abbia bisogno di “una attenzione particolare, sia

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in in funzione della sua collocazione geografica, sia perché alle prese con un indice più elevato, rispetto ad altre realtà regionali, di ultra 75enni (oltre il 13 per cento) che comporta un aumento di patologie cronico-degenerative”. Per Biancarelli è importante, per la struttura, “mantenere il dipartimento di emergenza e accettazione affinché l'ospedale non venga 'declassato' al livello di 'comunità'. Come pure è importante mantenere in vita il punto nascita. Di grande rilevanza – continua l'esponente della maggioranza – è stata la deliberazione della Giunta regionale per attivare le procedure, dopo anni di 'vacanza', per la nomina del primario di anestesia e rianimazione che ci auguriamo possa giungere a termine con la massima celerità”. Biancarelli cita quindi altre situazioni da portare a compimento con urgenza, proprie dell'ospedale di Gubbio e Gualdo Tadino: “la definizione, secondo le previsioni del Piano sanitario regionale, del primariato di chirurgia e del servizio di emodinamica cardiologica; il completamento dell'accorpamento di tutti i servizi distrettuali all'interno dell'ex ospedale di Piazza 40 Martiri, la valorizzazione attraverso servizi socio-sanitari dell'area ex 'Calai' di Gualdo Tadino; la promozione della 'medicina di iniziativa' per le malattie croniche; il potenziamento dei servizi per disabili con l'attivazione del servizio 'comunità, alloggio'; il potenziamento della rete dei servizi psichiatrici, adeguandoli agli standard migliori, attraverso progetti che favoriscano l'integrazione con altri servizi sociosanitari, la partecipazione dei familiari e la collaborazione con le associazioni di volontariato. In particolare – aggiunge Biancarelli – si richiama la necessità di incrementare i mezzi rispetto agli standard necessari. In ultimo – conclude - favorire un'adeguata comunicazione tra i Cup e gli ambulatori per facilitare la puntualità e la qualità dei servizi, oltre a promuovere una cultura dell'incontro e della corresponsabilità. TERZA COMMISSIONE: TRAPIANTI FUORI REGIONE E CENTRI PER I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE – INFORMATIVA DEL DIRETTORE REGIONALE DELLA SANITÀ EMILIO DUCA In terza commissione consiliare si è parlato di trapianti fuori regione e centri umbri per i disturbi del comportamento alimentare. L'organismo presieduto da Attilio Solinas ha ascoltato l'informativa su questi temi del direttore regionale della Sanità, Emilio Duca. Allo studio una risoluzione per rendere più cogenti le soluzioni a queste problematiche. La prossima settimana, con l'audizione dell'assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini, saranno discusse la petizione popolare che chiede un servizio 118 che copra la zona di Trestina e l'interrogazione di Maria Grazia Carbonari (M5s) sull'ospedale di Città della Pieve.

Perugia, 10 settembre 2015 - La terza commissione dell'Assemblea legislativa (Sanità e Servizi sociali), presieduta da Attilio Solinas, ha discusso con il direttore regionale della Sanità umbra, Emilio Duca, dell'ipotesi di convenzione con altre regioni per quanto riguarda i trapianti e della situazione relativa ai centri di assistenza per i disturbi da comportamento alimentare. L'obiettivo della commissione, espresso con voto unanime, è di pervenire a una proposta di risoluzione su questi temi. All'ordine del giorno anche la petizione popolare che chiede l'istituzione di un servizio 118 per l'emergenza-urgenza che serva la zona di Trestina e una interrogazione del consigliere Maria Grazia Carbonari (M5s) sull'ospedale di Città della Pieve, argomenti rinviati alla settimana prossima, in occasione dell'audizione dell'assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini. TRAPIANTI - Il presidente della commissione, Solinas, ha posto all'attenzione le problematiche connesse con le convenzioni fra regioni: “per i trapianti di fegato c'è quella con il Lazio – ha evidenziato – ma è un fatto che molti donatori vanno invece ad Ancona, quindi è ipotizzabile convenzionarsi anche con l'ospedale del capoluogo marchigiano e lasciare poi la scelta, come si deve, al paziente. Ritengo anche – ha detto Solinas - che chi sceglie di andare fuori regione debba essere registrato al centro trapianti regionale umbro”. Il direttore Duca ha quindi illustrato la situazione: “Attualmente abbiamo protocolli d'intesa con Lazio, Toscana e Emilia Romagna – ha detto – mentre con la regione Marche non è stato formalizzato, anche se puntiamo a un accordo quadro per il periodo 2016-2018. L'Umbria è attrattiva per quanto riguarda i reni: dal 2010 l'attività di trapiantologia fa registrare 72 trapianti per cittadini umbri su un totale di 89 persone, considerando anche i non umbri. Solo 27 umbri hanno scelto di curarsi fuori regione. Discorso diverso per le altre patologie: 5 cittadini umbri hanno scelto per il trapianto di fegato l'ospedale Umberto I di Roma sui 38 che hanno optato per le strutture di fuori regione. Numeri molto più bassi per le altre tipologie: 9 pazienti sono andati fuori regione per trapianti di cuore e solo 4 per il polmone”. Su richiesta del consigliere Mancini (Lega), la discussione si è estesa al trattamento dell'epatite virale. In proposito Solinas ha ricordato che “ci sono 7 centri prescrittori dei nuovi farmaci per l'epatite C, poi Gastroenterologia e Malattie infettive, tutti abilitati a prescrivere. La nostra regione è al passo con le altre – ha detto Solinas - con molta prevenzione e campagne di informazione. Lo dimostra la quasi inesistente mobilità passiva, fatta eccezione per i casi di trapianto”. Il problema è quello dei costi molto elevati: “Ogni trattamento costa 50mila euro – ha detto Duca – e in Umbria su 135 pazienti gravi sono 19 quelli che hanno completato il ciclo, per un costo di 9 milioni e 600mila euro, vale a dire 2 milioni oltre il tetto potenziale per pazienti in carico (all'Umbria spettano 7 milioni e mezzo dei 500 milioni di euro del Fondo nazionale)”. L'altro tema affrontato in materia di sanità è

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quello dei CENTRI DI ASSISTENZA PER I DISTURBI NEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: “si tratta di una patologia in crescita – ha ricordato il presidente Solinas – che coinvolge soprattutto giovani donne e le cui conseguenze possono essere drammatiche, fino alla morte. Su questa patologia il territorio di Perugia è in sofferenza, con la onlus 'Pellicano' che si occupa dei casi ma è rimasta solo con il personale volontario, essendo venuta meno la convenzione per la presenza di un medico in questo centro. L'associazione è sostenuta, anche economicamente, dalle famiglie, ma – ha sottolineato Solinas – necessita di consulenze mediche interdisciplinari, nutrizionistiche, dietologiche, psicologiche”. “In Umbria – ha risposto Duca – oltre a quello che si fa a Perugia, c'è la struttura di Palazzo Francisci a Todi che offre servizio di residenzialità h24 con 9 posti letto, nell'ospedale di Città della Pieve ci sono 12 posti letto per grandi obesi e sono previsti altri 2 posti letto, per casi acuti, a Città di Castello in pediatria e nel reparto endocrinologia del nosocomio di Perugia. Il servizio sanitario umbro copre sia necessità ambulatoriali che di ricovero e in tutte queste situazioni le associazioni di volontariato interagiscono con la sanità pubblica”. La Commissione Sanità di Palazzo Cesaroni chiederà dunque un sostegno maggiore ai centri di assistenza per i disturbi alimentari e di ampliare le convenzioni con le altre regioni per quanto riguarda i trapianti. OSPEDALE GUBBIO-GUALDO TADINO: “LA STRUTTURA DI BRANCA HA LE CARTE IN REGOLA PER AFFRONTARE IL FUTURO” SMACCHI (PD) SULLA VISITA DI OGGI DELL'ASSESSORE REGIONALE BARBERINI Il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) commenta con soddisfazione la visita di questa mattina dell'assessore regionale alla sanità, Luca Barberini, all'ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino. Nell'evidenziare che “la struttura di Branca ha le carte in regola per affrontare il futuro”, Smacchi sottolinea come l’ospedale, aperto nel 2008 con la “mission di diventare un punto di eccellenza per l’intera area e punto di riferimento a livello regionale, si sta confermando di alto livello. I report della Regione dimostrano che tutti gli obiettivi sono stati raggiunti. Strategico anche il ruolo delle associazioni”. Perugia, 10 settembre 2015 - “Con la visita di oggi dell’assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini, all’ospedale di Gubbio–Gualdo Tadino inauguriamo un nuovo rapporto di vicinanza e collaborazione tra le strutture e gli operatori del territorio con la Regione”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) commenta di visita di stamani dell’assessore presso il nosocomio comprensoriale di Branca. “E’ stata una mattinata proficua – spiega Smacchi – in cui abbiamo incontrato tutti coloro che operano in un settore molto importante e delicato per il nostro territo-

rio. L’ospedale di Branca, aperto nel 2008 con la mission di diventare un punto di eccellenza per l’intera area e punto di riferimento a livello regionale, si sta confermando di alto livello. I report della Regione dimostrano infatti che tutti gli obiettivi posti sono stati raggiunti. Strategico anche il ruolo delle associazioni che operano nella struttura”. “L'idea di integrazione tra territori – afferma Smacchi - ha quindi premiato. Branca, così come tutta la sanità umbra, ha le potenzialità per affrontare al meglio le sfide del futuro. Le normative governative ci impongono di ridisegnare la nostra rete ospedaliera. Lo faremo senza alcun patema, con l'ospedale di GubbioGualdo che ha le caratteristiche per non perdere la peculiarità dell'emergenza. Punto di forza della struttura sarà anche quello di essere un presidio vicino al confine amministrativo tra le regioni, con la possibilità di esercitare una forte capacità attrattiva anche nei territori limitrofi”. Smacchi si dice convinto che “la Regione, con la sanità in equilibrio finanziario, farà la sua parte, programmando uno sviluppo nel segno della sostenibilità. In questo senso va il lavoro per il riutilizzo degli ex ospedali di Gubbio e Gualdo. Per Gubbio c'è il finanziamento regionale di tre milioni per la riqualificazione dell'ex nosocomio che diventerà casa della salute. Cinquanta sono gli studi che si sono presentati per il progetto. Per Gualdo – conclude -, la delibera che riguarderà il 'Calai' andrà in Giunta regionale entro la prima quindicina di settembre". “BENE I CONTI MA CI ASPETTA UN GRANDE LAVORO DI PROGRAMMAZIONE E RIQUALIFICAZIONE” - AUDIZIONE DELL'ASSESSORE LUCA BARBERINI IN TERZA COMMISSIONE L'assessore regionale Luca Barberini ha presentato oggi in Terza Commissione il programma di legislatura sulla sanità. Per Barberini “i conti sono buoni, ma ci aspetta un grande lavoro di programmazione e riqualificazione per rispondere ai bisogni dei cittadini, tenendo conto dei tagli”. Tra i temi toccati il nuovo piano sanitario; il bilancio in positivo; la chiusura dei punti nascita; il rapporto tra Azienda ospedaliera e Università; i tagli del fondo sanitario nazionale; la mobilità; le liste d'attesa; i fondi ai privati. Perugia, 16 settembre 2015 - “I conti del sistema sanitario umbro sono buoni, ma ci aspetta un grande lavoro di programmazione e riqualificazione per rispondere ai bisogni dei cittadini. Un percorso che deve tenere conto del taglio delle risorse a livello nazionale”. Così l'assessore alla Sanità, Luca Barberini, intervenuto in Terza Commissione, presieduta da Attilio Solinas, per fare il punto sul programma che intende portare avanti nella legislatura. Nel corso dell'audizione Barberini ha toccato molti temi. Tra gli altri: il nuovo piano sanitario, che deve servire per i prossimi 20 anni; il bilancio chiuso in positivo (+11 milioni); la chiusura dei punti nascita; il

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rapporto tra Azienda ospedaliera e Università, che va rinnovato; i 40 milioni di tagli del fondo sanitario nazionale per il 2015; la mobilità attiva che è migliore di quella passiva (102 milioni contro 94); le liste d'attesa; i fondi ai privati. “La Giunta - ha detto Barberini - vuole ridare un ruolo più propositivo alla Regione in termini di programmazione, pianificazione, controllo e interlocuzione con l'Europa. Per questo serve una ridefinizione puntuale dei piani: il PIANO SOCIALE è oramai definito. Ora iniziano percorsi di massima partecipazione e trasparenza con gli enti locali e tutto il terzo settore. Contiamo di approvarlo nei primi mesi del 2016. Anche il nuovo PIANO SANITARIO seguirà lo stesso percorso e arriverà subito dopo, con la presentazione nei primi mesi del prossimo anno. Questo partirà dalla constatazione che il sistema sanitario regionale è solido. Tutti gli indicatori indicano che ha funzionato, tanto è vero che per due volte consecutive siamo stati indicati come Regione benchmark. Però oggi sono cambiati i bisogni e le risorse. Non serve una semplice manutenzione, ma un piano di efficientamento che sappia cogliere le sfide che abbiamo davanti. Dobbiamo costruire insieme un piano con una struttura che regga per i prossimi venti anni. Il BILANCIO complessivo del sistema sanitario regionale chiude in positivo di 11 milioni di euro. Risultato che serve per la chiusura delle passività pregresse (dal 2001 al 2010). Avere i conti in ordine in sanità significa non avere problemi per circa l'80 per cento del bilancio regionale. Un risultato molto positivo. Però siamo convinti che possiamo fare di più con iniziative che tengano conto non solo della spending review ma anche dei nuovi STANDARD OSPEDALIERI nazionali, che ci dicono ogni quanti abitanti dobbiamo garantire quel tipo di servizio. Seguendo queste indicazioni, ad esempio, abbiamo lavorato sulla chiusura dei PUNTI NASCITA, visto che gli standard ci dicono che la qualità ha bisogno di strutture con casistica adeguata: in ostetricia un punto ogni 150mila abitanti, ottimale ogni 300mila. In Umbria, quindi, ne dovremmo avere da 3 a 6. Noi siamo partiti da 11. Non li abbiamo chiusi per abbassare il livello delle prestazioni ma per garantire la qualità del servizio. Dobbiamo RAZIONALIZZARE, evitando che in più strutture si ripeta lo stesso servizio: non si può fare tutto in tutti gli ospedali. Così si può puntare sulle eccellenze, mettendo in rete tutte le strutture regionali. Ai nostri cittadini non interessa essere curati male sotto casa, ma ricevere un buon servizio regionale in maniera tempestiva. Puntiamo ad un rinnovato RAPPORTO TRA AZIENDA OSPEDALIERA E UNIVERSITÀ. Sotto questo aspetto siamo fermi, ma consapevoli della necessità di ripartire spediti. C'è molto da fare. Parlando di CIFRE il taglio del fondo sanitario nazionale per il 2015 non preoccupa, ma per i tagli futuri siamo preoccupati. Il patto salute per il 2015 prevedeva 112 miliardi, poi scesi a meno di 110, tornando alle cifre 2014. Un taglio di 2 miliardi che per l'Umbria vale circa 38-40 milioni. Fortunatamente le nostra programmazione 2015

era stata fatta tenendo conto delle cifre certe del 2014. Quindi nel 2015 siamo in grado di garantire servizi di qualità. Vogliamo potenziare e non tagliare, ma dobbiamo farlo in maniera diversa rispetto al passato. Per questo importante è potenziare la RETE TERRITORIALE che è la prima risposta ai bisogni di salute del cittadino. Per la MOBILITÀ continuiamo ad essere creditori rispetto alle altre regioni, perché la mobilità attiva è superiore a quella passiva (nel 2014, 102 milioni contro 94). Però ci sono criticità. Ad esempio nella mobilità passiva una grossa voce è costituita dall'ortopedia e dalla riabilitazione, che sono circa un terzo della cifra che spendiamo. Per questo molti interventi che andremo a fare riguarderanno questi aspetti: a Castiglion del Lago la chirurgia ortopedica, ad Assisi la chirurgia pediatrica, a Cascia, Castion del Lago e Narni la riabilitazione. La struttura delle due ASL e delle due AZIENDE OSPEDALIERE non si tocca, ma puntiamo su una forte collaborazione tra loro. Vogliamo dare un ruolo diverso all'assessorato, di maggiore programmazione e controllo, con linee di indirizzo che abbiano una visione regionale. Il piano di contrasto delle LISTE D'ATTESA sta dando buoni risultati, non ottimi. Il 30 settembre faremo un punto con i direttori generali per capire come migliorare ulteriormente. Il servizio di recall è molto apprezzato (circa 3mila 800 disdette al mese), come pure il potenziamento dei servizi di diagnostica estesi al pomeriggio e alla sera. I PRIVATI in Umbria hanno il 2 per cento del trasferimento del fondo sanitario regionale (34 milioni di euro le case di cura, 7 milioni la diagnostica), un dato molto inferiore a quello di tante altre Regioni”. GLI INTERVENTI Il presidente Attilio Solinas ha sottolineato come “l'efficienza e la razionalizzazione sono elementi importanti per costruire una sanità al passo con i tempi. Senza dimenticare l'efficacia delle prestazioni. Il piano di prevenzione appena varato è valido. Bisogna lavorare sulle liste d'attesa, che sono un tema molto sentito dai cittadini, e sul problema dei precari, così da superare il problema del turn over”. Per Marco Squarta (Fratelli d'Italia) “per migliorare le liste d'attesa bisogna pensare a sistemi di disincentivi, anche sul sistema di pagamento dei ticket”. Per Silvano Rometti (Socialisti e Riformisti) “la sanità in Umbria è un sistema che funziona. Bene l'impostazione che lavora sui margini di miglioramento e sull'efficientamento per recuperare risorse. Serve attenzione su psichiatria”. Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 Stelle) ha chiesto “chiarimento e numeri sul Cras, il sistema di acquisti unico per la sanità”. Per Caludio Ricci (portavoce centrodestra e civiche) “serve sapere quanto fatturato della sanità va ai privati. È importante coinvolgere i medici di base e le farmacie in questi progetti. Dobbiamo aumentare il rapporto tra ospedali e distretti sanitari per aumentare la qualità dei servizi, anche specializzando i territori in una logica di rete. La mobilità passiva ha ancora margini. Dobbiamo andare verso una azienda unica a livello regionale. Per Assisi serve maggiore attenzione, vanno

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Perugia, 16 settembre 2015 - “A Trestina è garantita la qualità e la tempestività del 118”. così l'assessore alla sanità, Luca Barberini, ha risposto in Terza Commissione, presieduta da Attilio Solinas, alla petizione popolare che chiede l'istituzione di un servizio 118 per l'emergenzaurgenza che serva la zona di Trestina. Barberini ha sottolineato che “i tempi per la risposta data a quel territorio è al di sotto degli standard prescritti dalle linee guida, che è di 20 minuti. Nella zona nord di Trestina, infatti, il 118 arriva da Città di Castello in meno di 16 minuti, mentre nella zona sud arriva da Umbertide in meno di 15 minuti. Per quanto riguarda il numero degli interventi negli ultimi anni si è attestato intorno ai 120 (126 nel 2013, 121 nel 2014 e 64 nei primi sei mesi del 2015), con una media di circa 10 uscite al mese, una ogni tre giorni. È una delle percentuali più basse dell'Umbria. Quindi il servizio rispetta pienamente i parametri. I numeri ci dicono che non ci sono elementi per modificare la situazione. Comunque continueremo a monitorare la situazione”. Il consigliere Valerio Mancini (Lega Nord) ha sottolineato che la “petizione nasce anche da un'iniziativa della Lega. Trestina ha 18mila abitanti, ma soprattutto oltre l'abitato ha un territorio di oltre 20 chilometri che si incunea in Toscana. Sono zone difficili da raggiungere, con piccoli borghi e strade non facili. Per questo vi invito a valutare meglio la situazione”.

Perugia, 16 settembre 2015 - “Speriamo di far partire i lavori per l'ospedale di Città della Pieve entro settembre 2016 e di concluderli in un anno”. È quanto ha annunciato in Terza commissione, presieduta da Attilio Solinas, l'assessore alla Sanità, Luca Barberini, rispondendo all'interrogazione presentata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati sui “previsti lavori di messa in sicurezza, ammodernamento tecnologico e riconversione dell'ospedale Beato Giacomo Villa di Città della Pieve”. L'interrogazione puntava a chiarire “se sono stati assegnati i lavori per la ristrutturazione e quando termineranno; quando avverrà la chiusura della stroke unit e la trasformazione della medicina in residenza sanitaria assistita; se la ristrutturazione interferirà con la chirurgia ambulatoriale; con che modalità è prevista la messa a regime della presenza degli operatori del 118 presso il punto di Primo soccorso; quando saranno attivati il centro di riabilitazione post acuzie, il potenziamento del laboratorio di analisi e il nuovo polo odontoiatrico”. “Attualmente – ha spiegato Barberini – a Città della Pieve ci sono 24 posti letto di medicina generale, 12 posti di Rsa, 9 di disturbi alimentari incontrollati (Dai). Il nostro progetto prevede di togliere i posti di medicina generale, da redistribuire nelle altre strutture del Lago Trasimeno – soprattutto a Catiglion del Lago – nell'ottica di una maggiore efficienza, potenziare quelli di Rsa portandoli a 20 posti e quelli di Dai a 18, oltre ad inserire 20 posti di riabilitazione intensiva. Un progetto che si inserisce nel processo di riorganizzazione del sistema sanitario del Lago Trasimeno, che porterà ad investire oltre 10 milioni di euro in strutture ed attrezzature. E gli interventi maggiori saranno proprio su Città della Pieve e Castiglion del Lago. La Giunta ha approvato il progetto il 31 agosto scorso. Siamo ora in attesa dell'approvazione definitiva da parte del Ministero della Salute, dopo che il nucleo di valutazione ministeriale ha già dato l'ok al progetto preliminare. Durante i lavori verranno garantiti tutti i servizi dell'ospedale, senza alcuna interruzione. Tempi certi potranno essere definiti solo dopo l'approvazione definitiva. Entro ottobre speriamo di aver l'ok dal Ministero. A quel punto possiamo immaginare di poter affidare la progettazione e procedere all'aggiudicazione della gara non oltre settembre 2016, con i lavori che dovrebbero durare circa un anno e quindi consegnare i lavori entro settembre 2017. Questa accelerazione è molto positiva per dare una risposta ai bisogni del territorio”. Il consigliere Carbonari si è detta “parzialmente soddisfatta” della risposta annunciando che “vigilerà sui tempi”.

“QUANDO PARTONO I LAVORI PER L'OSPEDALE DI CITTÀ DELLA PIEVE?” - INTERROGAZIONE DI CARBONARI E LIBERATI (M5S) IN TERZA COMMISSIONE – ASSESSORE BARBERINI: “A BREVE OK DEFINITIVO DEL MINISTERO”

“CON IL NUOVO PIANO REGIONALE MIGLIORARE QUALITÀ, EFFICIENZA E FARE SCELTE SU MEGLIO E MERITO” - RICCI (PORTAVOCE CD E CIVICHE) IERI IN TERZA COMMISSIONE

valutati anche i dati dei flussi turistici e va pensato un ospedale per la città del santuario”. Per Sergio De Vincenzi (Ricci Presidente) “i numeri non bastano. Ad esempio in ostetricia serve pensare a garantire vie di fuga per situazioni di affollamento. Solo così si può garantire la qualità”. Per Gianfranco Chiacchieroni (Pd) “sulla partita della sanità si gioca l'autonomia futura della nostra regione. Servono i conti in ordine. Bisogna lavorare su ortopedia, psichiatria e ginecologia. I casi di tbc a Spoleto dimostrano che sulle malattie infettive serve rafforzarsi. Su Terni devono essere fatti investimenti per farlo diventare un polo ancora più attrattivo verso le altre regioni. Per le liste d'attesa servono le ricette on line. I fondi della sanità devono servire anche per lo sviluppo dell'Umbria”. Per Eros Brega (Pd) “dobbiamo iniziare a parlare del nuovo ospedale di Terni, che è rimasta la struttura più vecchia della regione. Serve investire di più”. “A TRESTINA È GARANTITA LA QUALITÀ E LA TEMPESTIVITÀ DEL 118” - L'ASSESSORE BARBERINI IN TERZA COMMISSIONE SU PETIZIONE POPOLARE

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SANITà

Il portavoce del centrodestra e liste civiche, Claudio Ricci, ha rimarcato ieri, in Terza Commissione, l'importanza di migliorare, con il nuovo Piano sanitario regionale, “qualità, efficienza e fare scelte su meglio e merito”. Parlando poi dell'ospedale di Assisi, Ricci, dopo aver ribadito la “contrarietà sulla trasformazione della chirurgia in 'programmata', seguita alla chiusura del punto nascita”, ha auspicato che “Assisi, città santuario, possa diventare con la propria immagine, come San Giovanni Rotondo, polo di attrazione di ambiti sanitari di rilievo internazionale in linea con l'idea di accoglienza e umanizzazione della cura”. Perugia, 17 settembre 2015 - “Completare, per risparmiare e investire in servizi e strutture, l'attuazione del centro unico di acquisti sanitari (ora attivato solo al 50/60 per cento); ridurre i tempi di attesa per gli esami aumentando le ore di attività e l'efficienza dei laboratori, nonché evitando le prescrizioni di esami superflui; gestire in modo manageriale, e molto integrato, le due ASL; mettere in sinergia ospedali e distretti sanitari territoriali anche valorizzando il ruolo dei medici e quello della rete delle farmacie”. È quanto ha sottolineato ieri in Terza Commissione il portavoce del centrodestra e liste civiche, Claudio Ricci, durante l'audizione con l'assessore alla Sanità Luca Barberini. Ricci, nella prospettiva del nuovo Piano sanitario regionale, ha sottolineato alcuni aspetti, “tesi al miglioramento del servizio, e con il fine di utilizzate meglio le risorse”. Argomenti – ricorda Ricci - che erano stati condivisi, durante le elezioni regionali, dall'intera coalizione rappresentata dai consiglieri regionali Valerio Mancini, Emanuele Fiorini (Lega nord), Raffaele Nevi (Forza Italia), Marco Squarta (Fratelli d'Italia) e Sergio De Vincenzi (Ricci presidente). Tra le proposte avanzate da Ricci nel corso della riunione anche quelle di “far collaborare di più, a sistema, piccoli e grandi ospedali; ogni territorio deve trovare una sua 'alta specializzazione' unica per la rete regionale; aumentare, sempre sotto il controllo del pubblico, i servizi (privatistici) da poter svolgere all'esterno con pari costi per i pazienti (ora i servizi privati sono solo il 2 per cento, anche a causa di norme nazionali, valore molto basso rispetto alle altre Regioni); puntare, in ogni scelta, al meglio e al merito, soprattutto nell'ambito della selezione di direttori generali, primari e specialisti, per poter attrarre pazienti da altre Regioni e diminuire la mobilità passiva (umbri che, per curarsi, devono andare fuori regione)”. In merito all'ospedale di Assisi, Ricci ha ribadito, come già espresso in una mozione, la “contrarietà sulla trasformazione della chirurgia in 'programmata', dopo aver chiuso anche il punto nascita che aveva raggiunto, sino al 2007, 700 parti all'anno. Oltre agli interventi di riqualificazione edilizia in atto – ha detto il portavoce del centrodestra e civiche - dovrà essere data attuazione concreta allo sviluppo della chirurgia pediatrica (come polo regionale) ampliando i servizi al pronto soccorso, anche per rispondere

alle esigenze dei sei milioni di turisti, e quelli, citandone alcuni, di medicina, cardiologia, oculistica e diagnostica. Assisi, città Santuario, come altre esperienze italiane (San Giovanni Rotondo) – conclude Ricci - può attrarre con la propria immagine, a beneficio di tutta la regione e in sinergia con l'ospedale di Perugia e l'Università, ambiti sanitari di rilievo anche internazionale in linea con l'idea di accoglienza e umanizzazione della cura”. LUDOPATIA: “CHIARIRE I MOTIVI DELLA MANCATA ATTUAZIONE DELLE NORME CONTRO IL GIOCO PATOLOGICO” - INTERROGAZIONE URGENTE DI SQUARTA (FDI) Il consigliere regionale Marco Squarta (capogruppo di Fratelli d'Italia) ha presentato una interrogazione alla Giunta di Palazzo Donini, con richiesta di risposta scritta, chiedendo “chiarimenti urgenti” circa l’omessa attuazione delle “Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d'azzardo patologico”. Perugia, 17 settembre 2015 – La Giunta Marini spieghi “di chi è la responsabilità della omessa attuazione delle disposizioni normative contro il gioco patologico e se l'Esecutivo è in grado di garantire l'applicazione degli adempimenti previsti dalle norme contro la ludopatia, consentendo tra l’altro agli esercenti aventi diritto di usufruire delle agevolazioni connesse all’esposizione del marchio No Slot”. Lo chiede, con una interrogazione urgente, il capogruppo di Fratelli d'Italia all'Assemblea legislativa dell'Umbria, Marco Squarta. Squarta spiega che la legge regionale “Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d'azzardo patologico è entrata in vigore l’11 dicembre 2014 e prevede scadenze a 30 giorni (11 gennaio 2015), 60 giorni (11 febbraio 2015) e 6 mesi (11 giugno 2015) per l’attuazione delle necessarie misure da parte dell’Esecutivo”. Per Marco Squarta però “l'unico atto adottato dalla Giunta regionale per dare seguito alle disposizioni di legge è del 7 maggio 2015 quando, a distanza di ben 5 mesi dalla entrata in vigore della norma si ragionava ancora della costituzione del Gruppo di lavoro che avrebbe dovuto attuare gli adempimenti. A distanza di 4 mesi dalla sua costituzione il gruppo in questione non ha ancora prodotto gli atti necessari”. Il consigliere di opposizione elenca poi “le omissioni della Giunta regionale. Non è stato predisposto il marchio 'No Slot' attestante l'assenza di apparecchi per il gioco lecito all'interno degli esercizi autorizzati alla pratica del gioco, impedendo ai Comuni di rilasciare il marchio agli esercenti aventi diritto e a questi ultimi di usufruire delle agevolazioni connesse all’esposizione del marchio (aliquota IRAP ridotta dello 0,92 per cento). La predisposizione del marchio e la sua regolamentazione andava effettuata entro l'11 febbraio 2015. Non

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è stata rilevata (doveva avvenire entro l'11 gennaio 2015) la presenza di sale da gioco e locali con offerta di gioco lecito con vincite in denaro sul territorio regionale. Non sono state disciplinate (doveva avvenire entro l'11 giugno 2015) le modalità attraverso le quali attivare i corsi di formazione obbligatoria per i gestori delle sale da gioco e dei locali in cui sono installati apparecchi per il gioco lecito e per il personale che ci opera”. L'esponente di opposizione sottolinea che “l’omessa adozione, da parte della Giunta, dei provvedimenti necessari a dare efficacia alla norma rende totalmente inefficace la volontà espressa dall’Assemblea legislativa e la stessa legge contro la ludopatia. Tutto ciò – conclude – mentre emerge, anche in questi giorni, una sempre maggior connessione fra l’installazione delle slot machine e i reati di associazione a delinquere e riciclaggio che di certo non risparmiano l’Umbria”. “PROCEDERE ALLA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI NEGLI OSPEDALI DI NARNI E AMELIA. RIVEDERE LA DECISIONE DI BANDIRE NUOVI CONCORSI” - SOLINAS (PD) ANNUNCIA UNA INTERROGAZIONE URGENTE ALLA GIUNTA Il consigliere regionale del Partito Democratico Attilio Solinas annuncia la presentazione di una interrogazione urgente alla Giunta in merito alla mancata stabilizzazione del personale precario degli ospedali di Narni e Amelia. Per Solinas questi operatori socio sanitari potrebbero rientrare nelle procedure previste dalla legge nazionale 'n.125/2013', evitando dunque di mettere a concorso quei posti. Perugia, 18 settembre 2015 – Il consigliere regionale del Partito Democratico Attilio Solinas annuncia la presentazione di una interrogazione urgente all'Esecutivo di Palazzo Donini per fare chiarezza sulla situazione del personale precario negli ospedali di Narni e Amelia. Nello specifico, Solinas fa riferimento ai circa 30 operatori socio sanitari in servizio nelle due strutture che sembrerebbero aver maturato i requisiti per accedere alle procedure di stabilizzazione previste dalla legge nazionale 'n.125/2013' per il pubblico impiego. Solinas spiega che “nel 2011 ai 30 operatori che avevano raggiunto la soglia massima dei 3 anni di contratti a tempo determinato, stipulati dalla ex Asl 4 dopo una selezione pubblica, è stato applicato un nuovo contratto di lavoro, attraverso l'agenzia interinale Obiettivo lavoro. Una scelta che l'azienda sanitaria ha operato in attesa della autorizzazione al relativo bando di concorso. L'agenzia ha dunque assunto tutti i dipendenti con un contratto a tempo determinato in scadenza, riconoscendo loro la stessa qualifica, mansione e posizione lavorativa”. “Nel complesso però – evidenzia il consigliere regionale – metà dei dipendenti ha già maturato i requisiti che consentirebbero di avviare le procedure di stabi-

lizzazione previste dalla legge nazionale, che consente di effettuare delle selezioni del personale precario senza ricorrere ad un concorso pubblico. L'altra metà – conclude Solinas – ha comunque svolto le stesse mansioni nello stesso luogo di lavoro per un periodo che, sommando i contratti a tempo determinato con quelli interinale supera i cinque anni di precariato. Questo consentirebbe di avviare la stabilizzazione di 15 dei 30 posti, coprendo i restanti con l'espletamento del concorso pubblico”. “ATTENZIONE ALLE MALATTIE RARE. REGIONE DIA ATTUAZIONE A SPORTELLO UNICO” - NOTA DI RICCI (RP) Perugia, 23 settembre 2015 – Il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente) annuncia la presentazione di una mozione con la quale chiede “adeguata attenzione alle malattie rare in Umbria”, auspicando “doverosa sensibilità verso queste persone e le loro famiglie, che si trovano ad affrontare problemi complessi e difficili”. Ricci ricorda che “la Regione Umbria, attraverso atti amministrativi già definiti, ha previsto una sportello unico per le malattie rare. Ma a quanto ci risulta deve ancora avere una incisiva e piena attuazione”. La mozione indica infine “l'opportunità di informare la Terza commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria sullo stato attuale delle malattie rare, attraverso un catalogo aggiornato, quantitativo e qualitativo, e le linee guida di intervento che si intendono attivare, a livello regionale, per gli specifici servizi sanitari”. TERZA COMMISSIONE: APPROVATA RISOLUZIONE SU TRAPIANTI DI FEGATO – CONVENZIONI CON REGIONI LIMITROFE TENENDO CONTO DEL FLUSSO ATTUALE DEI PAZIENTI Perugia, 24 settembre 2015 – La terza commissione consiliare permanente ha approvato all'unanimità una proposta di risoluzione che impegni la Giunta regionale a “stipulare convenzioni per i trapianti di fegato con le regioni limitrofe, tenendo conto dei flussi attuali di pazienti e ad attuare le opportune misure affinché tutti gli interventi di trapiantologia siano obbligatoriamente registrati presso il Centro regionale trapianti, per finalità statistiche e di monitoraggio”. Il presidente della commissione, Attilio Solinas, ha fatto notare che “nella Regione Umbria esiste una sola convenzione per il trapianto di fegato, stipulata tra le aziende ospedaliere di Perugia e Terni con l'ospedale Umberto I° di Roma, nella quale si prevede che gli organi donati dai cittadini umbri vadano ai centri trapiantologici del Lazio, ma risulta che negli ultimi 5 anni la grande maggioranza dei pazienti residenti in Umbria che hanno avuto la necessità di un trapianto epatico sono stati indirizzati o si sono direttamente rivolti al Centro trapiantologico di Ancona e ad altri centri delle regioni limitrofe. Inoltre, alcuni trapianti di fega-

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to sono stati effettuati senza un'opportuna comunicazione al centro di riferimento regionale”. La commissione ha anche deciso di affidare l'approfondimento sul disegno di legge contro le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale ad un'apposita sottocommissione, composta dal presidente Solinas, dal vicepresidente Sergio De Vincenzi (RP) e da Maria Grazia Carbonari (M5s). E' stato il consigliere Silvano Rometti, in qualità di capogruppo dei Socialisti e riformisti, a chiedere la trasformazione dell'atto dalla sede redigente alla sede referente. Entro il 31 ottobre prossimo la sottocommissione dovrà riferire sulla fattibilità e sui possibili percorsi di attuazione del disegno di legge.

ne le cruciali esigenze della maternità, le necessità delle donne e delle famiglie”.

“NECESSARIE GARANZIE SUL FUTURO DEL PUNTO NASCITA DI NARNI” - LETTERA APERTA DI LIBERATI (M5S) AL DG DELLA ASL 2 FRATINI Il consigliere regionale Andrea Liberati ha scritto una lettera aperta al direttore generale della Asl n.2, Sandro Fratini, per chiedere rassicurazioni sul futuro del punto nascita dell'ospedale di Narni. Liberati vuole inoltre che i cittadini siano rassicurati circa l'operatività del servizio trasporto neonatale, del servizio materno assistito e dell'area funzionale omogenea interaziendale. Perugia, 29 settembre 2015 - “Fare chiarezza sul percorso di riordino delle unità specialistiche ospedaliere avviato nel 2012, fornendo certezze alla cittadinanza, rassicurazioni sul futuro del punto nascita dell'ospedale di Narni e sull'operatività del servizio trasporto neonatale, del servizio materno assistito e dell'area funzionale omogenea interaziendale”. A chiederlo, attraverso una lettera aperta al direttore generale della Asl n.2, Sandro Fratini, è il capogruppo regionale del Movimento 5 stelle, Andrea Liberati. Il consigliere regionale di opposizione sottolinea che “comprenderà che né gli operatori ospedalieri, né i cittadini stessi possano seguire, con le dovute attenzioni e soprattutto se privi di una adeguata informazione, l’iter burocratico/amministrativo intrapreso”. Inoltre, negli ultimi anni, “si sono susseguite campagne elettorali, non ultima quella regionale, in cui se da una parte si concretizzava un progressivo depotenziamento del reparto specialistico di Ginecologia ed Ostetricia dell’ospedale di Narni, dall'altra si suggeriva alla popolazione di 'stare sereni'. Però – osserva Liberati - il tempo della serenità appare a questo punto svanito. Servono invece certezze perché gli operatori, le gestanti e i cittadini hanno diritto a risposte e date precise. Non è infatti facile prestare la propria professionalità o rivolgersi a una struttura in una atmosfera gonfia di dubbi, ancor più in un settore sensibile quale quello sanitario”. Andrea Liberati conclude manifestando “piena disponibilità per la formulazione, l’ottimizzazione e implementazione di una strategia sanitaria che tenga in doverosa considerazio-

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SICUREZZA DEI CITTADINI

ANTIMAFIA: “ISTITUIRE NUOVAMENTE LA COMMISSIONE REGIONALE PER IL CONTRASTO DI ILLEGALITÀ E FENOMENI CRIMINALI” - LA PROPOSTA DI SOLINAS (PD) Il consigliere del Partito Democratico, Attilio Solinas, propone “l'istituzione di una Commissione per il contrasto all'illegalità, che si occupi delle questioni concernenti le attività criminali e malavitose nella nostra regione”. Per Solinas è importante dare un segnale chiaro e forte ai cittadini sulla volontà della classe politica umbra di verificare e monitorare quanto avviene nella società regionale”. Perugia, 1 settembre 2015 - “Serve una Commissione per il contrasto all'illegalità, che si occupi delle questioni concernenti le attività criminali e malavitose nella nostra regione”. Lo sostiene il consigliere regionale del Partito democratico Attilio Solinas, che annuncia l'intenzione di proporne “l'avvio della procedura di istituzione nella prossima conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari, allargata all'Ufficio di presidenza dell'Assemblea legislativa e ai presidenti delle Commissioni”. “Il ripristino di tale organismo – spiega Solinas, che è anche presidente della Terza Commissione consiliare - intende dare prosecuzione all'attività avviata in questo ambito nella precedente legislatura, valorizzando l'opera e raccogliendo i frutti del lavoro svolto”. Per Attilio Solinas “è importante dare un segnale chiaro e forte ai cittadini sulla volontà della classe politica umbra di verificare e monitorare quanto avviene nella società regionale in merito fenomeni criminali. Anche alla luce di quanto successo in altre realtà urbane e regionali, come ad esempio il grave fenomeno di mafia capitale e le illegalità rilevate dalla magistratura in ambiti istituzionali in altre Regioni. Interlocutori privilegiati per l'attività della Commissione – conclude - saranno, ovviamente, la magistratura, le Forze dell'ordine e tutti i cittadini che vorranno segnalare eventi illegali”. “INCONTRO IN COMMISSIONE CON I PREFETTI DI PERUGIA E TERNI PER CONOSCERE DATI NUMERICI E RISVOLTI ECONOMICI NELLA GESTIONE DEGLI IMMIGRATI SUL NOSTRO TERRITORIO” - LO CHIEDE MANCINI (LEGA) Perugia, 5 settembre 2015 – “Un incontro dei componenti della prima commissione consiliare con i Prefetti di Perugia e Terni per prendere piena consapevolezza della situazione relativa all'immigrazione sul nostro territorio, dati numerici e risvolti economici connessi, conoscenza delle associazioni che operano in questo settore e dei flussi migratori che riguardano il nostro territorio”: lo ha chiesto il consigliere regionale Valerio Mancini (Lega Nord – vicepresidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria) al presidente della commissione competente, Andrea Smacchi, “ini-

ziativa – sottolinea Mancini - condivisa pienamente da tutti i consiglieri del centro destra e delle liste civiche (Ricci, De Vincenzi-RP, SquartaFDI, Fiorini-Lega, Nevi-FI)”. “Un incontro di cortesia istituzionale – spiega Mancini nella missiva indirizzata a Smacchi - da realizzarsi o in sede di commissione o nella sede che vorranno indicare i Prefetti, che sia utile a conoscere le dimensioni del fenomeno immigrazione e le sue implicazioni per il nostro territorio, sia per quanto riguarda la provenienza geografica delle persone che i risvolti economici e la gestione dei flussi migratori da parte degli operatori delle associazioni laiche o cattoliche”. CARCERE DI TERNI: “SOVRAFFOLLAMENTO, CARENZE DI ORGANICO DELLA POLIZIA, DETENUTI SOGGETTI AL 41 BIS E PERICOLO DI INFILTRAZIONI MAFIOSE: BISOGNA INTERVENIRE SUBITO” - NOTA DI FIORINI (LEGA) Il capogruppo della Lega Nord, Emanuele Fiorini, chiede interventi per potenziare gli organi di polizia giudiziaria, alle prese con il sovraffollamento del carcere di Terni, e per tutelare la sicurezza dei cittadini, con l'arrivo di detenuti soggetti al 41bis e il pericolo di infiltrazioni mafiose”. Perugia, 8 settembre 2015 - “Se non si prevedono interventi concreti e costruttivi che contemplino il potenziamento degli organi di Polizia penitenziaria, ridotti all’osso, se non si prevedono misure a tutela dei cittadini ternani, vi è rischio che la situazione diventi esplosiva e sia sempre più difficile garantire un livello adeguato di sicurezza”: lo afferma il capogruppo della Lega Nord, Emanuele Fiorini, a proposito del carcere di Terni, ove si registra “sovraffollamento di detenuti, carenze di organico della polizia penitenziaria e, con l'arrivo di detenuti soggetti al 41/bis, pericolo di infiltrazioni mafiose”. “Se a livello nazionale – spiega Fiorini - la carenza di organico nel corpo della Polizia penitenziaria è pari circa al 10 per cento, in Umbria tale percentuale raddoppia raggiungendo la soglia del 20 per cento, con la conseguenza che il personale è bistrattato e stressato, in quanto da esso si pretende più di quanto si possa ragionevolmente esigere”. “Per comprendere meglio la situazione – continua - è opportuno fare una breve digressione su cosa è accaduto, nel più completo silenzio, nella casa circondariale di Terni, dove oggi sono presenti elementi che, per i loro precedenti penali e per i loro percorsi criminali (quali associazione mafiosa, ‘ndrangheta, camorra) possono essere considerati detenuti speciali e come tali soggetti al regime detentivo 41/bis. Inizialmente il carcere ternano era un normale istituto penitenziario ove i detenuti erano per lo più soggetti che, per i loro precedenti penali, avevano percorsi legislativi leggeri e pene brevi. Da circa 13 anni l’istituto ha cambiato radicalmente pelle. I detenuti sono quasi raddoppiati (ad oggi sono tra le 500-550

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SICUREZZA DEI CITTADINI

unità e sono in costante aumento) e la sezione detentiva femminile, prima soppressa, è stata in seguito ristrutturata per poter accogliere detenuti sottoposti al regime detentivo speciale 41/bis”. “Come se non bastasse – prosegue - si è deciso di rendere operativo a Terni un nuovo padiglione all’interno della casa circondariale (destinato in prospettiva ad accogliere detenuti ad alta sorveglianza, circostanza che si è verificata di recente), aumentando la popolazione carceraria di altre 260 unità con inevitabili conseguenze anche sull’ordine e sulla sicurezza in città. Per non parlare del problema logistico per la Polizia penitenziaria, visto che non si è provveduto ad un ampliamento della caserma facendo fronte al relativo aumento di organico. Gli agenti sono costretti a lavorare costipati ed in condizioni pessime nella inadeguata struttura di ricezione del personale. Considerato che nei vari istituti penitenziari delle province (Viterbo, l’Aquila, Roma, Ascoli Piceno) e dei comuni limitrofi (Spoleto) sono già presenti padiglioni utilizzati per i detenuti di alta sicurezza e 41/bis, ci chiediamo qual è stata la necessità e l’utilità di questo repentino cambiamento di destinazione della casa circondariale di Terni. Perché nessuno si è interessato o si è posto il problema di quanto stava accadendo nell'istituto penitenziario ternano? Quali vantaggi porta alla città e al suo territorio? E poi, quali iniziative concrete sono state prese dalle autorità locali per dare una risposta ai cittadini che chiedono maggiore sicurezza?”. “Si sta creando – conclude Fiorini - il presupposto di ricevere un certo tipo di turismo carcerario 'particolare' e un afflusso di familiari dei detenuti, procurando di conseguenza tutta una serie di problematiche concernenti possibili infiltrazioni criminali in un territorio fragile come quello ternano, aggravato da una profonda crisi economica e poco controllato”.

Lo dichiara il capogruppo della Lega nord all'Assemblea legislativa dell'Umbria, Emanuele Fiorini, comunicando che “il 7 ottobre, a seguito della richiesta da noi inoltrata nei giorni scorsi, i Prefetti di Perugia e Terni saranno presenti in Commissione per illustrare la situazione profughi in Umbria”. Il consigliere di opposizione interviene in merito al tema della sicurezza in Umbria dopo “l'episodio del 28enne somalo che, ubriaco, ha seminato il panico ai giardini di via Martiri della Libertà di Terni, aggredendo dei giovani e danneggiando le auto in sosta. Solo l’ultimo di una serie di avvenimenti di violenza che nell’ultimo periodo hanno visto coinvolti immigrati extracomunitari nel nostro territorio”. Fiorini, anche in vista “del prossimo arrivo nella nostra regione di centinaia di migranti” annuncia “una serie di interventi, iniziative ed incontri, volti a salvaguardare l’incolumità dei cittadini, garantire la tutela di chi veramente fugge da una guerra ed è legittimato a chiedere asilo ed incalzare il Governo nazionale affinché venga predisposta una seria ed efficace politica internazionale che prevenga i rischi sociali derivanti da questa invasione incontrollata. La città di Terni – conclude - non resterà esclusa dai nuovi arrivi di migranti, nonostante sia già al collasso per quanto riguarda accoglienza, spazi adibiti all’ospitalità e sostenibilità sociale. Per questo la Lega Nord Terni ha deciso di organizzare una manifestazione di protesta e di scendere in piazza contro le scelte scellerate di questa amministrazione locale, che non riesce più a garantire la dignità e la sicurezza dei propri cittadini”.

“SCHEDATURA E MAGGIORI CONTROLLI PER TUTTI GLI IMMIGRATI EXTRACOMUNITARI” - FIORINI (LEGA NORD) ANNUNCIA INCONTRO IN COMMISSIONE CON I PREFETTI DI TERNI E PERUGIA Il capogruppo della Lega nord all'Assemblea legislativa dell'Umbria, Emanuele Fiorini, interviene sul problema della sicurezza, stigmatizzando quanto recentemente avvenuto nei giardini di via Martiri della Libertà a Terni e annunciando che “il 7 ottobre, a seguito della richiesta da noi inoltrata nei giorni scorsi, i Prefetti di Perugia e Terni saranno presenti in Commissione per illustrare la situazione profughi in Umbria”. Perugia, 28 settembre 2015 - “Chiederemo presto un intervento dell’Assemblea Legislativa regionale sulla schedatura e l’attivazione di maggiori controlli di residenza per tutti gli immigrati extracomunitari presenti sul territorio e l'impiego del personale della Polizia Provinciale all'interno della Polizia Municipale di Terni per sanare il grave deficit di organico in cui versa questo corpo”.

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TERZA COMMISSIONE: A MAGGIORANZA PASSA LA PROPOSTA DI AUDIZIONE SUL DISEGNO DI LEGGE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI DETERMINATE DALL'ORIENTAMENTO SESSUALE Perugia, 2 settembre 2015 – Nella seduta odierna, la terza commissione ha discusso nuovamente della proposta di legge contro le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale, di iniziativa dei consiglieri del PD Gianfranco Chiacchieroni, Giacomo Leonelli e Attilio Solinas. Il presidente della commissione, Attilio Solinas, ha messo ai voti la proposta di audizione dei soggetti interessati e dell'assessore competente, ottenendo parere favorevole a maggioranza. Hanno votato sì i tre consiglieri proponenti e Silvano Rometti (Psi), contrari Marco Squarta (FDI) e Sergio De Vincenzi (RP), astenuta Maria Grazia Carbonari (M5s). FAMIGLIA: “VALORIZZARE E TUTELARE QUELLA NATURALMENTE COSTITUITA, DA UOMO, DONNA E FIGLI” - LA COALIZIONE DI CENTRO DESTRA E LISTE CIVICHE PRESENTA UNA MOZIONE Claudio Ricci, portavoce dei consiglieri di centro destra e liste civiche, annuncia a nome della coalizione la presentazione di una mozione che ha come obiettivo la tutela e la valorizzazione della famiglia “naturalmente costituita da uomo, donna e figli”. I presentatori della mozione, nel dirsi “consapevoli e rispettosi” delle diverse sensibilità, fanno riferimento agli articoli 143, 144 e 147 del codice civile, “sintesi della nostra consapevolezza legislativa e antropologica in materia”. Perugia, 3 settembre 2015 - “Valorizzazione e tutela della famiglia naturalmente costituita, da uomo, donna e figli, in linea con quanto citato dal Codice Civile i cui articoli (143, 144 e 147) sono utilizzati anche nella formula del matrimonio civile italiano”. Questo è l'oggetto di una mozione proposta alla discussione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria dal portavoce della coalizione di centro destra e liste civiche, Claudio Ricci, unitamente ai consiglieri regionali Valerio Mancini e Emanuele Fiorini-Lega, Raffaele NeviFI, Marco Squarta-FDI e Sergio De Vincenzi-RP. Nel testo della mozione è specificato che “la famiglia, come riferimento valoriale fondante della nostra identità e perno di coesione sociale delle comunità, è da riferire, anche normativamente, all'esperienza di cammino comune di un uomo, una donna e dei figli”. Si sottolinea altresì “la 'doverosa e rigorosa attenzione' alla tutela dei diritti di tutte le persone, e contro ogni forma di discriminazione”. I presentatori della mozione, nel dirsi “consapevoli e rispettosi” delle diverse sensibilità, puntualizzano che “ad oggi il Codice civile, sintesi della nostra consapevolezza legislativa e antropologica, ci porta a condividere e sostenere con adeguati strumenti, in particolare

sui temi di casa, lavoro, giovani e sicurezza, il concetto che impone anche l'articolo 147 del codice civile: 'ai coniugi (uomo e donna) spetta l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole'". REDDITO MINIMO GARANTITO: “SÌ A MOZIONE M5S SE ACCOLTI ALCUNI PUNTI DA NOI PROPOSTI PER MAGGIORE EFFICACIA ED EQUITÀ SOCIALE DEL PROVVEDIMENTO” NOTA DI SQUARTA (FDI) Perugia, 9 settembre 2015 - “Il reddito minimo garantito è una misura indispensabile di civiltà sociale e una vertenza lunga e durissima sulla quale Fratelli d'Italia sviluppa il suo impegno, sia a livello nazionale che regionale. Per questi motivi appoggeremo la mozione proposta dal gruppo del Movimento 5 Stelle che andrà in Aula martedì 15 settembre” Così il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Marco Squarta che parla di un “appoggio condizionato all'accoglimento di alcuni punti da noi proposti e mirati ad una maggiore efficacia ed equità sociale del provvedimento”. Squarta, entra quindi nel merito delle proposte di “integrazione” del documento: “In primo luogo – spiega - dovrà essere specificato che i beneficiari del provvedimento dovranno essere le famiglie, anche monopersonali, che dimostrino di risiedere in Umbria da non meno di cinque anni e che abbiano un reddito certificato Isee inferiore a 10 mila euro all'anno. La durata delle provvidenze – aggiunge -, dovrà essere di non più di 24 mesi, con un attento monitoraggio delle modalità e dei diritti di fruizione. Atto preliminare per l'accesso ai benefici sarà la firma di un 'patto di inclusione' che dovrà prevedere attività di formazione, ricerca attiva del lavoro e disponibilità a svolgere lavori socialmente utili. Se saranno accolte queste integrazioni – precisa Squarta -, a nostro giudizio indispensabili, non avremo alcuna difficoltà a votare un atto che già nella sostanza è condivisibile”. Il capogruppo di FDI, infine, spiega che la “assoluta necessità sociale” dell'introduzione in Umbria del reddito minimo garantito è determinata dai dati “drammatici che Bankitalia e Istat rilevano nella nostra regione: nel 2014 le persone in cerca di occupazione aumentano di 4mila unità rispetto al 2013, e il tasso di disoccupazione sale di un punto attestandosi all'11,3 per cento; il tasso di incidenza della povertà relativa è dell'8 per cento, due punti in più della media delle altre regioni”. “SOSTEGNO ALL'ASSOCIAZIONE 'FAMIGLIA, VERITÀ E PERSONA' PER TUTELARE QUELLA NATURALE: UOMO, DONNA E FIGLI” - RICCI (PORTAVOCE CD E CIVICHE) E MANCINI (LN) PRESENTI AD INIZIATIVA A S. MARIA DEGLI ANGELI Perugia, 10 settembre 2015 - “Pieno sostegno all'Associazione 'famiglia, verità e valori' per la

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tutela della famiglia naturalmente costituita da uomo, donna e bambini”. Così il portavoce del centrodestra e liste civiche, Claudio Ricci che, ieri sera, insieme a Valerio Mancini (Lega nord- vice presidente dell'Assemblea legislativa) hanno partecipato ad un incontro a Santa Maria degli Angeli. Ricci fa sapere che “nella prossima riunione dell'Assemblea legislativa sarà discussa una interrogazione del consigliere Sergio De Vincenzi (Rp), che ringraziamo particolarmente per il suo ampio impegno legato ai temi per la valorizzazione della famiglia, tesa ad evitare che, nel quadro educativo all'interno delle scuole, si possa fare promozione culturale dell'idea di famiglia diversa da quella naturale uomo, donna e figli”. Ricci ricorda anche la mozione presentata in Assemblea, oltre che da lui anche dai consiglieri Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini (LN), Raffaele Nevi (FI), Marco Squarta (FDI) e Sergio De Vincenzi (Rp) per “il riconoscimento della famiglia naturale, uomo, donna e figli, come sancito anche nel Codice Civile in vigore. Inoltre – aggiunge Ricci - proporremo di modificare lo Statuto della Regione Umbria al fine di implementare l'articolo 9 per sottolineare che, pur rispettando rigorosamente ogni opinione e i diritti di tutte le persona (di qualunque orientamento sessuale), la famiglia – conclude - deve essere correlata solo a uomo, donna e figli”. ACCOGLIENZA IMMIGRATI: “MENTRE FAMIGLIE ITALIANE NON RIESCONO A PAGARE I SERVIZI SCOLASTICI IL GOVERNO RENZI SPEDISCE IN UMBRIA ALTRI 400 PROFUGHI” - SQUARTA (FDI) “DIFFICILE CAPIRE COMPORTAMENTO CHIESA” Perugia, 10 settembre 2015 - “Mentre sempre più famiglie umbre devono fare i conti con la crisi, mentre per molte di esse diventa un problema insormontabile pagare i servizi scolastici per i propri figli, come scuolabus, mense, asili nido, il Governo Renzi spedisce in Umbria altri 400 profughi, come quota del 2 per cento sui 20mila stabiliti a livello nazionale”. Così il capogruppo regionale dei Fratelli d'Italia Marco Squarta per il quale “la situazione, ormai, come evidenziano le stesse Forze dell'ordine, è diventata insostenibile”. Per Squarta “mancano strutture ed organizzazione per continuare ad accogliere profughi, per molti dei quali non si riesce a capire con certezza neanche se hanno le caratteristiche necessarie per godere del diritto di asilo politico. Quanto accaduto ieri, ad esempio, con alcuni profughi eritrei trovati a girovagare pericolosamente sulla E45 dopo essersi allontanati dall'ostello di Ponte Felcino, dimostra un approccio estremamente approssimativo verso questo fenomeno”. Squarta si dice anche “sorpreso e stupito dall'atteggiamento della Chiesa umbra che metterebbe a disposizione 15 nuove strutture per l'accoglienza dei profughi. Riconoscendo ad essa il grandissimo lavoro che sta portando avanti a livello sociale, attraverso le parrocchie, i

parroci, la Caritas con mezzi a disposizione comunque insufficienti, a favore delle nostre famiglie, molte delle quali non arrivando a metà mese, ci chiediamo come può e con quali mezzi accogliere nuovi profughi addirittura senza status certo. Il rischio – conclude Squarta -, come sostengono anche molte categorie delle Forze dell'ordine, è che questi immigrati, in realtà, poi, senza una precisa regolamentazione e senza neanche una sufficiente capacità di accoglimento, possano diventare manovalanza della criminalità, più o meno organizzata”. REDDITO DI CITTADINANZA: “DISPONIBILI A DISCUTERNE. IL PAUROSO SCADIMENTO DELLE CONDIZIONI DI BENESSERE SOCIALE IMPONE RIFLESSIONE SERIA” - NOTA DI NEVI (FI) Perugia, 10 settembre 2015 - “È urgente una risposta credibile e complessiva al problema della povertà in Umbria, superando vessilli ideologici e leggine spot. Noi come Forza Italia siamo disponibili a discutere sul reddito di cittadinanza proposto dal Movimento 5 Stelle, a partire dal dibattito che si terrà martedì prossimo in Assemblea legislativa. A patto che sia fatto in modo serio e approfondendo, come sta avvenendo ad esempio in altre regioni in seguito all'approvazione della legge regionale del Friuli Venezia Giulia relativa alle 'Misure di inclusione attiva e di sostegno al reddito'”. Lo dice il capogruppo di Forza Italia, Raffaele Nevi. “Certamente – prosegue - l'Umbria deve essere protagonista su questo tema e magari può diventare anche una Regione pilota, con l'accordo di gran parte delle forze politiche, dando un segnale forte alle necessità dei cittadini”. “La condizione delle famiglie umbre e lo scadimento pauroso delle condizioni di benessere sociale che si registrano nella nostra regione – conclude - impongono una seria riflessione e azione, da parte della Regione e non solo, affinché innanzitutto si evitino ulteriori aumenti dei costi dei servizi pubblici come avvenuto nei principali comuni della Regione”. ACCOGLIENZA PROFUGHI: “UN DOVERE CIVILE CUI L'UMBRIA NON SI SOTTRAE. GARANTENDO SOSTENIBILITÀ SOCIALE, QUALITÀ SERVIZI OFFERTI, RIGORE E CONTROLLO” - NOTA PRESIDENTE PORZI La presidente dell'Assemblea legislativa Donatella Porzi interviene sulla questione dell'accoglienza dei profughi in Umbria dicendo che questo è “un dovere civile cui l'Umbria non si sottrae, attuato secondo criteri di sostenibilità sociale per le comunità ospitanti, di qualità dei servizi offerti, di rigore e controllo degli aventi diritto al fine di garantire la sicurezza di tutti”. Porzi giudica “poco comprensibile” l'intervento di “quella politica” che, partendo da una “legittima preoccupazione dei cittadini e da una situazione di disagio eco-

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nomico, alimenta paure ed egoismi per fini politicamente molto discutibili”. Perugia, 11 settembre 2015 - “Quello dell'accoglienza dei profughi è un dovere civile cui l'Umbria non si sottrae, continuando così a dare testimonianza di quegli altissimi valori, civili e religiosi, che sono parte fondante dell'identità della nostra comunità regionale, e per contribuire a rinsaldare e rilanciare i principi a base del patto costitutivo dell'Unione europea che ancora pochi Paesi, e fra questi c'è fortunatamente anche l'Italia, stanno onorando”. Così la presidente dell'Assemblea legislativa Donatella Porzi interviene su quello che definisce “un autentico dramma epocale che non può lasciarci indifferenti”. “L'imprescindibile dovere umanitario di accogliere chi è costretto a lasciare il proprio paese – prosegue la presidente Porzi –, per risultare realmente efficace, deve essere attuato secondo criteri di sostenibilità sociale per le comunità ospitanti, di qualità dei servizi offerti, di rigore e controllo degli aventi diritto al fine di garantire la sicurezza di tutti”. “Le varie istituzioni statali, regionali e locali operanti in Umbria – precisa – stanno attuando questo dovere di accoglienza applicando tali criteri. E le Prefetture, i Comuni, la Chiesa, le associazioni di volontariato stanno sviluppando il proprio impegno seguendo questi indirizzi. Malgrado ciò, ed è comprensibile, si comincia ad avvertire nelle comunità qualche preoccupazione, alimentata anche da terribili fatti di cronaca avvenuti in altre regioni. In questo caso – avverte Porzi – dobbiamo tutti noi tenere sempre alta la guardia rispetto alle problematiche della sicurezza e nel contempo informare puntualmente i cittadini sulle modalità di attuazione degli interventi nei singoli territori, perché l'informazione e la conoscenza sono elementi indispensabili nella gestione di 'emergenze' di questo rilievo. Appare meno comprensibile invece l'intervento di 'quella politica' che, partendo da una legittima preoccupazione dei cittadini e da una situazione di disagio economico, alimenta paure ed egoismi per fini politicamente molto discutibili”. ACCOGLIENZA IMMIGRATI: “LA PRESIDENTE PORZI FACCIA UN GIRO NELLE PERIFERIE UMBRE. MANCANO STRUTTURE IDONEE AD ACCOGLIERE ALTRI PROFUGHI” - SQUARTA (FDI) “SITUAZIONE INSOSTENIBILE” Perugia, 11 settembre 2015 - “Vorrei invitare la presidente dell'Assemblea legislativa Donatella Porzi a farsi un giro nelle periferie umbre per capire e rendersi conto come questa situazione dell'accoglimento dei profughi sia ormai del tutto insostenibile”. Così Marco Squarta (Fratelli d'Italia) ritorna sulla questione dell'accoglienza degli immigrati in Umbria. “La mia posizione – precisa - non vuole essere né allarmista né populista, né tanto meno intendo giocare sulle paure o sui sentimenti delle persone. Anche stamattina –

spiega - l'assessore comunale di Perugia alle Politiche sociali , Cicchi ha ribadito che la città non è più in grado di accogliere altri profughi. E in merito alla scelte della Chiesa, come ho avuto modo di commentare ieri, il mio non vuole essere un attacco verso alcune sue scelte, più o meno condivisibili, alla Chiesa riconosco anzi molti ed importanti servizi sociali che svolge giornalmente, ma la realtà è un'altra: le strutture a disposizione non sono più in grado di accogliere altri profughi. La conferma sono quelli che l'altro ieri girovagavano sulla E45 in modo pericoloso. E questo è il segno più chiaro che strutture idonee a svolgere il delicatissimo compito di un'accoglienza organizzata non ce ne sono più”. Squarta non manca quindi di rimarcare che “profughi con il reale diritto di asilo, secondo dati nazionali, sono uno su quattro. Il mio ragionamento politico mi porta dunque a considerare che, di fronte ai problemi sempre più gravi che stanno attanagliando moltissime famiglie italiane che non riescono a trovare risposte alle loro difficoltà e ad arrivare si e no a metà mese, come e in che modo possiamo pensare di trovare i mezzi per far fronte a questo fenomeno crescente dell'immigrazione, tenendo sempre presente, e non è un fattore secondario – conclude -, che molti immigrati sono senza un accertato motivo di diritto di asilo”. REDDITO DI CITTADINANZA: “LA LEGA NON APPOGGERÀ LA MOZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE” - FIORINI (LN): “ALLO STATO CHE FA ELEMOSINA PREFERIAMO LO STATO CHE ABBASSA LE TASSE E OFFRE LAVORO” Perugia, 11 settembre 2015 - “La Lega Nord Umbria non appoggerà la mozione del Movimento 5 Stelle relativa all’istituzione del reddito di cittadinanza”: lo comunica il presidente del gruppo consiliare in Regione, Emanuele Fiorini. “Come più volte sostenuto anche dal nostro leader nazionale Matteo Salvini – afferma Fiorini - allo Stato che fa elemosina, preferiamo lo Stato che abbassa le tasse e offre opportunità di lavoro. La Lega Nord Umbria intende appoggiare tutte quelle azioni mirate a promuovere un’economia che guarda al futuro, favorire investimenti concreti per rilanciare l’occupazione e sostenere le imprese. Magari iniziando con il ridurre la pressione fiscale. Allo stesso modo pensiamo ai giovani, ai lavoratori, ai disoccupati: per tutti loro intendiamo creare un futuro in grado di concedere opportunità e non scorciatoie”. “Tutto questo – conclude Fiorini - non contempla una misura che, di fatto, servirà a incoraggiare la disoccupazione, rallentare l’economia del Paese e che rischia di creare rapporti di dipendenza tra Stato e cittadino. Senza contare poi che nella misura di reddito verranno inseriti anche i cittadini stranieri con solo due anni di residenza, a discapito, ancora una volta, dei cittadini italiani”.

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LAVORI D'AULA (4): “INTRODURRE IL REDDITO DI CITTADINANZA REGIONALE” - RINVIATA IN COMMISSIONE LA MOZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha deciso di rinviare in Commissione la mozione del Movimento 5 stelle con cui si propone di introdurre in Umbria il “reddito di cittadinanza” su base regionale. Ampia convergenza sulla proposta, sia pure con vari distinguo. Perugia, 15 settembre 2015 - L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha deciso di rinviare in Commissione la mozione del Movimento 5 stelle con cui si propone di introdurre in Umbria il “reddito di cittadinanza” su base regionale. Ampia convergenza favorevole sulla proposta, sia pure con vari distinguo. Prevista una tempistica compresa fra 60 e 90 giorni per arrivare a un documento di partenza, da integrare con le prospettive che verranno fornite in base ai documenti di programmazione finanziaria della Regione e alle misure eventualmente adottate dall'Esecutivo nazionale. LA MOZIONE: “Introdurre il reddito minimo di cittadinanza per ridurre la povertà con un supporto economico di 780 euro al mese a disoccupati, inoccupati, lavoratori precari e pensionati al minimo”. È questa la richiesta della mozione presentata dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari. Per Liberati e Carbonari “le risorse per finanziare questo strumento andrebbero reperite partendo da una drastica riduzione dei costi gestionali della Regione e dalle sacche di spreco e inefficienze, iniziando a ottenere di più anche dalle multinazionali che sfruttano le risorse del nostro territorio, come quelle idriche, concesse a costi irrisori”. Nella mozione, inoltre, si chiede “l'attuazione di una seria organizzazione dei centri per l'impiego e del sistema dell'istruzione e formazione professionale per far incontrare domanda e offerta del lavoro”. “Un provvedimento necessario – ha spiegato Liberati in Aula - perché la povertà e la crisi economica, che in Umbria è crisi di sistema e strutturale, hanno incrementato la diseguaglianza sociale e indebolito fortemente la domanda interna. Inoltre la povertà colpisce con effetti più importanti e deleteri sopratutto giovani, bambini e nuclei familiari. Senza dimenticare che tutti i paesi dell'Ue, ad eccezione dell'Italia, della Grecia e dell'Ungheria, prevedono forme di sostegno al reddito minimo di cittadinanza. Non è una questione di bandiera – ha detto Liberati - ma di trovare unità d'intenti, ritrovarci tutti nella stessa umanità. Potremmo fare un pezzo di storia in maniera pioneristica, andando a recuperare denari dove vi sono sprechi e inefficienze, individuando la platea degli interessati”. INTERVENTI MARCO SQUARTA (FDI): “ACCOGLIAMO POSITIVAMENTE LA MOZIONE DEL GRUPPO 5 STELLE, INTENDENDOLO COME REDDITO MINIMO GARANTITO MA CON DEI PALETTI che abbiamo già dichiarato: la residenza da almeno 5 anni in Umbria, il limite di

tempo per usufruire della misura di sostegno a 24 mesi e con relativo monitoraggio, intendendo quindi il provvedimento non come beneficio di natura assistenziale ma in cambio di lavori socialmente utili e altro. Propongo quindi di analizzare in commissione, dandoci una durata temporale ristretta, i dettagli su chi dovrà beneficiarne e sul come elargire i redditi”. GIACOMO LEONELLI (Partito Democratico): “SERVE UN PERCORSO DI STUDIO SULL’INTRODUZIONE DI MISURE DI SOSTEGNO AL REDDITO, sulla falsariga di quanto è già stato fatto dal Friuli–Venezia Giulia. Il Movimento 5 Stelle pone l'attenzione su un problema reale. Liberati propone una misura sulla quale ho qualche perplessità perché universalistica che, dando qualcosa a tutti rischia di sottrarre risorse a chi ne ha davvero bisogno, rischiando di ingenerare iniquità. Per questo propongo di avviare un approfondimento in Prima Commissione che, in 60 o al massimo 90 giorni, possa arrivare a fotografare al meglio la situazione per fasce di reddito, di età, aree del territorio, così da mettere a punto una misura, economicamente sostenibile ed efficace, che sostenga il reddito delle persone più in difficoltà. È un impegno che il Pd deve prendersi, anche perché essendo maggioranza assoluta in consiglio non deve chiudersi aprioristicamente alle proposte delle minoranze. La crisi in questi anni ha fatto molto male all'Umbria e il Pd non può sottrarsi al trovare delle risposte a quei cittadini umbri in grosse difficoltà economiche, a cominciare da quel 7 per cento che versano in povertà assoluta, come segnalato dall’Istat”. CLAUDIO RICCI (Portavoce centrodestra e liste civiche): “DICIAMO SÌ A QUESTA IDEA MA DOBBIAMO CAPIRE COME AGIRE. Serve discuterne in commissione. Serve un'analisi di fattibilità su quanto la regione realisticamente potrà trovare per questa misura o per misure simili. Potrebbe essere importante coinvolgere la fiscalità nazionale e regionale e pensare ad un meccanismo di aiuto rivolto non alla persona ma al nucleo familiare, visto che sono oltre 30mila quelle che in Umbria hanno problemi rilevanti. Serve disegno di legge. Non escludendo la creazione di fondo regionale con alimentazione economica non solo dal bilancio corrente ma sostenuto anche da associazioni o fondazioni, di componente privatistica, correlate alle denunce dei redditi. Serve dialogo anche alla luce dei risultati delle elezioni del maggio scorso, visto che il gruppo del centrodestra e delle liste civiche sommato al Movimento 5 Stelle rappresentano il 57.5 per cento degli elettori umbri. Sono d'accordo sul reddito di cittadinanza perché condivido le teorie economiche che stanno sotto, e che puntano a tenere attivo l'innesco del consumo nei periodi di crisi, per il sostegno al Pil e allo sviluppo economico delle singole realtà locali. Ciò nonostante va fatta una riflessione tecnica perché il quadro legislativo nazionale e quello regionale rendono il tema complesso. A cui si aggiunge la complessità economica dello Stato e della nostra regione. Ciò nonostante bisogna lavorare ad un strumento che aiuti almeno una prima

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fascia che ha maggiore difficoltà”. SILVANO ROMETTI (SeR): “SIAMO CULTURALMENTE D'ACCORDO DA SEMPRE, COME SOCIALISTI, A QUESTE MISURE. NON SI TRATTA DI FINANZIARE L'OZIO. SERVE UNA MISURA MIRATA, CHE NON RIGUARDI CHI NASCONDE I REDDITI, che non porti le distorsioni delle case popolari. Servono dunque criteri attuativi stringenti. Le acque minerali in Umbria danno come reddito 1,5 milioni al bilancio regionale. Se raddoppiassimo il canone recupereremmo altri 1,5, queste sono le cifre. Va dunque fatto un approfondimento con la Giunta per valutare la compatibilità finanziaria. Interessanti le proposte del consigliere Ricci di attrarre chi capisce che non può essere negato un reddito minimo solidale”. RAFFAELE NEVI (Forza Italia): “BENE LA PROPOSTA DI APPROFONDIRE LA QUESTIONE IN COMMISSIONE. Il Movimento 5 Stelle va di moda ma della povertà non ne parliamo certo da oggi. Io stesso nel 2012 dissi che era giunto il momento di affrontare una discussione seria sul problema di chi perde il lavoro. Allora proposi, come avvenuto in Piemonte con il governo del Centrodestra, di stipulare un 'Patto per la famiglia'. In Europa c'è il reddito minimo che non c'entra niente con l'aberrazione proposta dai 5 Stelle in Parlamento. Per reddito di cittadinanza si intendono una montagna di cosa: dobbiamo capire cosa c'è dietro alle parole. Non ho mai aperto al reddito della cittadinanza, mi ritrovo nella posizione della Lega. Sono affezionato agli strumenti che ci sono in Francia, dove c'è un sistema completamente collegato alla famiglia. Lo strumento deve essere tarato perfettamente alle esigenze della famiglia, che è la principale vittima della crisi. Il sistema di welfare pensato dalla sinistra in Umbria è totalmente fallimentare. Leonelli oggi ha detto cose non scontate dato che fino a pochi anni fa era impossibile mettere in dubbio il sistema sociale umbro. Ad esempio, i 2,5 milioni della Regione come contributo affitti era una cosa indecente ed inutile, che portava 20 euro al mese di contributo alle famiglie. Andrebbe costituito un fondo con Regioni, Comuni e fondazioni bancarie, evitando doppioni e sovrapposizioni. Sui tempi di residenza: i due anni e mezzo proposti nono vanno bene. Bisogna vedere cosa è stato fatto in Europa e copiare le best practice europee per proiettare l'Umbria verso un livello avanzato. In Friuli non c'è nulla, hanno approvato una legge che non riescono ad applicare. In Liguria stanno approfondendo il tema per trovare una soluzione avanzata”. EMANUELE FIORINI (Lega nord): “NON CONDIVIDIAMO QUESTO STRUMENTO CHE RENDE LE PERSONE SCHIAVE DELLO STATO MA DISPONIBILI A DISCUTERNE IN COMMISSIONE Vorrei leggere l'articolo 4 e 36 della Costituzione sul diritto al lavoro e alla retribuzione proporzionata. Necessario ripristinare la dignità del lavoro invece che di reddito di cittadinanza. Non condividiamo questo strumento che rende le persone schiave dello Stato. Il reddito di cittadinanza assomiglia al fondo sociale europeo, si tratta solo di cambiargli il nome? Siamo a favore della crea-

zione di un piano regionale di sostengo a persone e famiglie in difficoltà economiche. Siamo disposti a portare la mozione in Commissione”. MARIA GRAZIA CARBONARI (M5S): “L'IMPORTANTE NON È IL NOME DELLA MISURA MA L'ESIGENZA DI OFFRIRE SOSTEGNO ALLE PERSONE CHE HANNO NECESSITÀ CHE NOI NEPPURE COMPRENDIAMO. A proposito di Costituzione, il reddito di cittadinanza viene individuato come un risarcimento per mancato procurato lavoro. Quindi se la Repubblica non riesce ad assicurare un lavoro ai più sfortunati, entra in ballo l'articolo 38, che prevede esigenze adeguate di vita per chi non è in grado di assicurarsi un reddito adeguato. Queste misure servono anche a far riprendere i consumi e a far ripartire l'indotto. Dobbiamo tenere conto dei diritti dei più deboli”. GIUSEPPE BIANCARELLI (Umbria più uguale): “ESPRIMO APPREZZAMENTO PER L'INIZIATIVA DEL MOVIMENTO 5 STELLE. Già in passato ho sollevato l'esigenza del reddito si cittadinanza. Bene questa predisposizione dimostrata dall'Aula. Siamo in una società che soffre. Ci sono situazioni e casi umani terribili. Su questa battaglia dobbiamo essere uniti. Nel nostro programma politico abbiamo tre punti: riduzione dei costi della politica, come segnale di buon costume; favorire il lavoro innovative con la creazione di nuove start up; lotta alla povertà dilagante. Ci sono 185mila persone, secondo i dati dell'Aur, che vivono con un reddito insufficiente. L'Umbria vanta una grande tradizione di civiltà democratica, di grande coesione sociale. È chiaro che la crisi aumenta le disuguaglianze. L'imposizione fiscale in Europa sta assumendo caratteri regressivi. Ricordo che già nel 2009, in questo Consiglio regionale, l'allora consigliere Stefano Vinti propose un atto legislativo analogo a questo di oggi. Nel programma di legislatura della presidente Marini ci sono pagine in cui si legge la volontà di mettere in campo azioni concrete contro le povertà. Si tratta nello specifico del paragrafo dedicato alla tutela della salute e alla coesione sociale. È innegabile che esistono problemi seri di copertura finanziaria. Per questo è importantissimo, in questa fase, rendere lo strumento estremamente selettivo. Le poche risorse a disposizione devono raggiungere le fasce più sofferenti della società umbra. Proprio ieri è uscito in Italia un libro di un economista americano, colui che è stato il responsabile della politica economica di Clinton. Si intitola 'Come salvare il capitalismo'. Emerge che la terapia principale è il reddito minimo universale, come dire il reddito di cittadinanza. È fuori discussione che nelle società occidentali stanno aumentando le disuguaglianze”. SERGIO DE VINCENZI (Ricci presidente): “SGANCIATO DAL LAVORO, IL REDDITO DI CITTADINANZA CREA UN PROBLEMA MORALE. Questo del reddito di cittadinanza è un tema interessante che ci porta a ripensare la società umbra. Non basta il reddito di cittadinanza. Esiste un problema di vita nel suo complesso. Serve una riflessione ad ampio raggio. Il reddito di cittadinanza ci porta ad una tipologia di economia che

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nel dopoguerra è stata inclusa nel Piano Marshall. Il lavoro è un elemento fondamentale per la dignità delle persone. Sganciato dal lavoro, il reddito di cittadinanza crea un problema morale. Reputo importante andare in Commissione per ripensare nel complesso la società umbra. Bisogna tornare indietro e ritornare a parlare delle politiche familiari come nucleo fondante della società”. FABIO PAPARELLI (assessore regionale): “Nella teoria economica corrente sono previsti due interventi di natura non previdenziale: reddito di cittadinanza e reddito minimo garantito. Qui sono stati usati entrambi i termini indistintamente. LA MOZIONE PARLA DI REDDITO DI CITTADINANZA, PROVVEDIMENTO CHE NON FA DISTINZIONE TRA RICCHI E POVERI, E HA COSTI ALTISSIMI. REDDITO MINIMO GARANTITO È INVECE INTERVENTO DI CARATTERE SELETTIVO E HA UN COSTO PIÙ CONTENUTO. Quello di cittadinanza è di tipo universalistico, ed è iniquo: potrebbe esserci assenza di reddito ma ricchezze possedute, non è provvedimento subordinato ad accertamento delle condizioni economiche. In Umbria il totale della spesa, a 500 euro al mese come prevede la proposta su scala nazionale, sarebbe di 350 miliardi. Dobbiamo poi tenere conto delle raccomandazioni dell'Unione Europea, nel quadro della strategia 2014-2020, di usare misure non solo passive ma anche di carattere attivo. E anche di considerazioni economiche che, attenendosi al 2014, mostrano un'Umbria con una disposizione dei redditi più omogenea, una minore disparità distributiva, insomma una regione fra le meno diseguali d'Italia. Significa che occorre promuovere anche una crescita economica equilibrata per produrre maggiore uguaglianza. I dati sul Pil fanno ben sperare. Chi sono poi i destinatari di una misura universale? In Umbria abbiamo 142mila 223 persone iscritte nei centri per l'impiego, di cui 21mila percettori di ammortizzatori sociali, per cui dovremmo garantire reddito a circa 120mila persone, da moltiplicare per 780 euro, come prevede la proposta del Movimento 5 stelle. Non basterebbero le previsioni di recupero somme da sprechi e altro. Un provvedimento come questo deve essere utile per un periodo in cui il soggetto dimostri volontà di cercare lavoro, non finire nelle tasche di chi ciò non vuole. Inoltre, nel quadro delle politiche attive per l'inclusione sociale suggerito dall'Ue, sono previsti 55 milioni dal Fondo sociale europeo destinati al contrasto alla povertà e all'inclusione sociale. E c'è un Piano nazionale per il 2016 su questo tema, col quale dobbiamo confrontarci. Al momento ci sono solo risorse per 1,2 miliardi di euro più 790 milioni del Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti. Come regione dobbiamo sostenere la proposta del governo nazionale, coordinarci con essa, come facciamo per la politica industriale. Verifichiamo quindi le condizioni per un reddito minimo garantito coordinandoci con la direzione che sta prendendo il Paese. Ben venga il confronto in commissione, approfondiamo un ragionamento che guardi a

misure di carattere selettivo, puntando sulla inclusione sociale attiva”. ACCOGLIENZA PROFUGHI: POLITICHE E STRUMENTI DI GESTIONE DEI FLUSSI DI MIGRANTI IN UMBRIA - IN PRIMA COMMISSIONE AUDIZIONE DELL'ASSESSORE REGIONALE AL WELFARE BARBERINI La Prima e Terza Commissione si sono riunite stamani congiuntamente per parlare delle 'Politiche di accoglienza e strumenti di gestione dei flussi di migranti in Umbria'. È stato l'assessore alla Coesione sociale e welfare, Luca Barberini a disegnare una fotografia che vede l'Umbria, percentualmente, in linea con i numeri a livello nazionale. La potenzialità di accoglienza assegnata dal Ministero è attualmente di un massimo di 1.932 profughi (1,65 per cento della quota nazionale). Alla data dell'8 settembre sono stati registrati 1.151 profughi richiedenti asilo (906 Pg, 245 Tr) e sommati ai 364 richiedenti ospitati in strutture Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) si sono raggiunte 1.515 presenze. Perugia, 16 settembre 2015 – Riunione congiunta, stamani a Palazzo Cesaroni della Prima e Terza Commissione, presiedute da Andrea Smacchi ed Attilio Solinas. Si è parlato dell'accoglienza dei profughi e nello specifico, con l'assessore regionale alla Coesione sociale e welfare, Luca Barberini, delle “politiche e strumenti di gestione dei flussi dei migranti a livello regionale È emerso un quadro che vede l'Umbria, a livello percentuale, in linea con i numeri a livello nazionale. La potenzialità di accoglienza assegnata dal Ministero è attualmente di un massimo di 1.932 profughi (1,65 per cento della quota nazionale). Alla data dell'8 settembre sono stati registrati 1.151 profughi richiedenti asilo (906 Pg, 245 Tr) e sommati ai 364 richiedenti ospitati in strutture Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) si è raggiunta la cifra di 1.515 presenze. L'assessore ha comunque rimarcato come i numeri siano estremamente fluttuanti, in considerazione che arrivi e partenze dalle strutture Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), decisi dalle Prefetture, sono continui. Tra i dati più indicativi, sottolineati anche dai numerosi interventi dei commissari, è che nell'ultimo periodo, l'apposita Commissione interregionale (Umbria e provincia di Arezzo) formata dalle prefetture, questure ed organizzazioni internazionali che si occupano di rifugiati politici, su 469 domande di asilo politico ne ha accettate 18, mentre 16 richiedenti hanno visto riconosciuta la protezione sussidiaria. Per 100 domande è stata riconosciuta la protezione umanitaria. Il resto delle istanze è stato rigettato (42 per irreperibilità). L'assessore Barberini ha iniziato la sua relazione sottolineando che, “si tratta di un problema sempre più impellente a livello internazionale. L'Umbria sta affrontando il fenomeno dell'immi-

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grazione con approccio diverso, mettendo in campo una serie di soluzioni che possono dare risposte concrete alla varie situazioni presenti. L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati stima in oltre 50 milioni il numero dei profughi nel mondo. Il dato italiano, secondo il Ministero dell'Interno: nel 2013 abbiamo avuto 42.935 profughi, nel 2014 il numero si è triplicato, raggiungendo 170.100. Non disponiamo ancora dei dati del 2015, ma il trend di questo fenomeno è in continua crescita. In Italia, secondo Eurostat, i richiedenti asilo nel 2013 sono stati 26.620 e 64.625 nel 2014. Tra i profughi sbarcati in Italia nel 2013, meno del 50 per cento ha fatto richiesta di asilo politico, percentuale che scende al 39 per cento nel 2014. Questi dati disegnano una fotografia chiara: il profugo arriva e utilizza l'Italia come via di transito. I numeri a livello nazionale vengono percentualmente replicati nella realtà umbra. La governance dell'operazione accoglienza è affidata al Ministero dell'Interno che si avvale, territorialmente, delle Prefetture, della Regione, dei Comuni, quindi dell'Anci, del Terzo settore. La Regione svolge il suo ruolo politico coinvolgendo nelle scelte le amministrazioni locali con l'obiettivo di coniugare l'accoglienza con l'integrazione. La nostra scelta è di evitare grandi hub. Su piccoli numeri si può agire con più facilità. L'integrazione viene perseguita attraverso un protocollo condiviso con l'Anci, Comuni, Regione che prevede, per i profughi ospitati, la possibilità di mettersi a disposizione attraverso un volontariato sociale che prevede attività inerenti la manutenzione del verde, dei parchi pubblici, cimiteri, piccole opere pubbliche in genere. Per questo sono stati necessari strumenti assicurativi definiti con Inail. Per quanto riguarda i 'numeri' dell'Umbria: la potenzialità assegnata dal Ministero è attualmente di un massimo di 1.932 profughi (1,65 per cento della quota nazionale). Alla data dell'8 settembre registriamo 1.151 profughi richiedenti asilo (906 Pg, 245 Tr), sommati ai 364 richiedenti ospitati in strutture Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) si raggiunge la cifra di 1.515 presenze. La loro provenienza riguarda principalmente il centro Africa e paesi dell'Asia mediorientale, chiaramente realtà dove sono in atto conflitti e persiste una povertà assoluta. Il riconoscimento di rifugiato politico viene deciso a livello regionale o extraregionale da una Commissione formata dalle prefetture, questure ed organizzazioni internazionali che si occupano di rifugiati politici. Quella per l'Umbria e la provincia di Arezzo si riunisce due volte la settimana. Nell'ultimo periodo su 469 domande di asilo politico ne sono state accettate 18, mentre 16 richiedenti hanno visto riconosciuta la protezione sussidiaria. Per 100 domande è stata riconosciuta la protezione umanitaria. Il resto delle istanze è stato rigettato (42 per irreperibilità). Alle associazioni che gestiscono l'attività rispetto alla seconda fase dell'accoglienza (Sprar), selezionate dalle Prefetture, viene riconosciuta una retta giornaliera per profugo (circa 35 euro) che va a coprire le spese per

il vitto e l'alloggio, visite mediche (ticket sanitari), altri servizi tra cui l'insegnamento della lingua italiana. Il profugo dispone direttamente di una cifra consistente in 2,5 euro giornalieri. La spesa per la seconda accoglienza (Spra) è coperta per l'80 per cento da fondi extra regionali, 20 per cento da fondi derivanti da Enti locali e da altri soggetti attuatori (Fondazioni, ecc.) Per quanto attiene all'uso di strutture da adibire a Sprar, quelle attualmente utilizzate sono di proprietà delle stesse associazioni o degli Enti locali. La Regione sta valutando la possibilità di mettere a disposizione una parte del proprio patrimonio immobiliare (quello non inserito nel piano di valorizzazione e non oggetto di vendita), già idoneo a questo uso senza spese aggiuntive”. Rispondendo alle domande dei commissari presenti alla riunione, che hanno toccato vari ambiti del fenomeno, tra i quali, soprattutto, quello legato alla sanità, alla salute e a patologie infettive, Barberini ha precisato che “il profugo viene visitato per la prima volta subito dopo l'arrivo in Italia. Un secondo controllo viene poi effettuato a livello regionale. Il profugo viene iscritto al sistema sanitario regionale ed in caso di necessità di visite specialistiche, oltre a rispettare le liste di attesa (in base alla gravità della patologia) come ogni altro cittadino paga regolarmente i ticket previsti”. Interventi: VALERIO MANCINI (Lega Nord) “In merito alle modalità di accoglienza, manca la distinzione tra chi ha diritto di asilo e chi no e mi sembra palese che ci troviamo di fronte a clandestini piuttosto che profughi con diritto di asilo. Dal punto di vista amministrativo mi domando quanto costano queste persone ai cittadini umbri per garantire loro assistenza ed integrazione. La Spra di Foligno per 30 richiedenti asilo ha speso, in un anno, 480mila euro di cui 80mila finanziati dal Comune. Quindi immagino il costo per i 1900 previsti a livello regionale. E tutto questo mentre la Regione mette in campo grandi sforzi per intervenire sul pagamento della cassa integrazione. In fatto di integrazione, è chiaro che queste persone non vogliono rimanere in Italia, senza contare quante ne scompaiono nel nulla. E poi, come si può parlare di sicurezza quando in un condominio arrivano ad abitare profughi senza che gli stessi condomini vengono avvisati. Serve buon senso”. MARCO SQUARTA (FdI): “ I dati esposti sono chiari, dei 1900 profughi circa il 35 per cento fa richiesta di diritto di asilo, di questi ne potrà godere uno su quattro. Quindi abbiamo a che fare con un fenomeno di immigrazione clandestina. Stiamo accogliendo oltre due terzi di persone che non godono di diritto di asilo. La difficoltà di gestione giornaliera di essi è altissima perché è difficile mantenere il controllo costante e continuativo. Stiamo spendendo risorse per soggetti clandestini e questo fenomeno colpisce i nostri cittadini più deboli in merito ai servizi pubblici, asili nido, scuole. Questo sistema dell'accoglienza viene sistematicamente messo in discussione anche da Francia e Germania. Per quanto riguarda la messa a disposizione di immobili di proprietà regionale, ci sono

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altri soggetti umbri che ne avrebbero grande bisogno. A livello territoriale i profughi non vengono distribuiti in maniera equa”. GIACOMO LEONELLI (Pd): “Dalla relazione dell'assessore emerge una gestione seria ed ordinata del fenomeno. Emerge un approccio serio e rigoroso che non trascura il rispetto dei diritti delle persone. È chiaro ed innegabile che su questo fenomeno si è sviluppata una campagna informativa fuorviante. Per quanto riguarda le strutture necessarie per l'accoglienza, ce ne sono diverse legate alle emergenze di cui le associazioni dispongono e che potrebbero essere messe a disposizione. Bisogna puntare ad ottimizzare tutti gli interventi da mettere in campo”. CLAUDIO RICCI (Rp): “Guardando al panorama nazionale del quadro immigratorio, l'Umbria è riuscita ad armonizzare le presenze in funzione del quadro dei residenti. Mi auguro che questo quadro socio-culturale e numericoresidenziale possa avere seguito per un fenomeno ancora lungo nel tempo. Secondo la mia esperienza amministrativa di sindaco l'accoglienza in strutture private (quelle della Caritas e della Chiesa sono da considerare pubbliche ed istituzionali) può avere problematicità correlate alla inadeguatezza degli spazi. Bisogna capire bene se le istituzioni pubbliche sono in grado di trovare soluzioni per strutture adeguate e con i giusti requisiti. In queste situazioni c'è il rischio potenziale della diffidenza ed il rischio reale del controllo. I profughi vanno occupati in servizi di pubblica utilità. Dare organicità a sperimentazioni messe in campo già da alcuni comuni. È un modo per meglio valutare la persona. È importante creare una mappatura tematica che faccia emergere le diverse zone dell'Umbria in merito alla capacità potenziale dell'accoglienza”. SILVANO ROMETTI (Soc. e Rif.): “Auspico una consapevolezza nuova verso questo fenomeno dell'immigrazione, legato a situazioni storiche che vedono conflitti diffusi e che interessano milioni di persone. Si tratta di un fenomeno da analizzare con pragmatismo e lucidità. Nei criteri di distribuzione deciso dal tavolo regionale è importante valutare l'impatto che i numeri determinano. La realtà di Ponte Felcino è emblematica. Lì c'è un tessuto sociale già caratterizzato da presenze dovute a fenomeni degli anni passati. Vanno valutate attentamente le condizioni socioeconomiche delle realtà individuate”. GIANFRANCO CHIACCHIERONI (Pd): “Stiamo parlando di un tema molto delicato: della sicurezza dei nostri cittadini, per questo è necessaria una informazione completa sullo scenario che si sta delineando. Maggiori e più approfondite notizie ed approfondimenti sulla politica estera aiutano ad interpretare questo fenomeno del quale sarebbe interessante capire la sua durata. Andrebbero previste iniziative nelle scuole per informare i ragazzi di quanto sta accadendo intorno a loro parlandogli delle trasformazioni politiche e sociali che sta vivendo l'intero pianeta. Serve una lettura istituzionale del fenomeno e per questo sarebbe importantissimo coinvolgere l'università per Stranieri. Per un lavoro di divulgazione del feno-

meno che potrebbe caratterizzare il contesto socio economico del futuro”. ACCOGLIENZA PROFUGHI: “DECONGESTIONARE PONTE FELCINO REPERENDO ALTRE STRUTTURE” - NOTA DI ROMETTI (SOCIALISTI E RIFORMISTI) “VALUTARE BENE LE CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE DELLE REALTÀ INDIVIDUATE” Perugia, 16 settembre 2015 - Il capogruppo regionale dei Socialisti e Riformisti, Silvano Rometti, interviene commentando quanto emerso durante la riunione congiunta di Prima e Terza Commissione in merito all'accoglienza dei profughi. Rometti evidenzia che “nella definizione dei criteri di distribuzione dei profughi deciso dal tavolo regionale è importante valutare l'impatto che i numeri determinano, valutando bene le condizioni socio-economiche delle realtà territoriali individuate. La realtà di Ponte Felcino è emblematica”. Il consigliere socialista auspica che venga “decongestionata” la struttura Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) della località perugina, dove “c'è un tessuto sociale già caratterizzato da presenze dovute a fenomeni degli anni passati”. Secondo Rometti sul fenomeno dell'immigrazione “è necessaria una consapevolezza nuova perché si tratta di situazioni drammatiche determinate dai conflitti che si sviluppano nell'area del medio oriente e che interessano milioni di persone. È un fenomeno da analizzare e affrontare con spirito di umanità, ma anche con pragmatismo e lucidità. ACCOGLIENZA PROFUGHI: “ASSURDO PREVEDERE ALLOGGI E ASSISTENZA SANITARIA PER CHI NON HA DIRITTO DI ASILO” SQUARTA (FDI) SULLE MISURE DI ACCOGLIENZA ILLUSTRATE IN PRIMA COMMISSIONE Perugia, 16 settembre 2015 - “Trovo assurdo che su 1600 profughi solo il 35 per cento chieda il diritto di asilo e solo il 20 per cento del totale abbia effettivamente diritto all'asilo. Quindi, avendo appreso dall'assessore Barberini che la Regione sta valutando di mettere a disposizione propri immobili per l'accoglienza dei profughi e che addirittura è stato stilato un protocollo di intesa per la loro assistenza sanitaria, trovo incomprensibile che così tante persone, pur non avendo diritto di asilo, possano beneficiare di queste misure”. Lo afferma il consigliere regionale Marco Squarta (Fratelli d'Italia) che commenta negativamente quanto emerso durante i lavori odierni di Prima e Terza commissione, riunite congiuntamente per l'audizione con l'assessore Luca Barberini. Squarta ribadisce inoltre quanto evidenziato durante i lavori: “Abbiamo a che fare con un fenomeno di immigrazione clandestina. Stiamo accogliendo oltre due terzi di persone che non godono di diritto di asilo. La difficoltà di gestione giornaliera di essi è altissima perché è

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difficile mantenere il controllo costante e continuativo. Stiamo spendendo risorse per soggetti clandestini e questo fenomeno colpisce i nostri cittadini più deboli, danneggiati per quanto riguarda i servizi pubblici come asili nido e scuole. Questo sistema dell'accoglienza – conclude viene sistematicamente messo in discussione anche da Francia e Germania. Per quanto riguarda la messa a disposizione di immobili di proprietà regionale, ci sono altri soggetti umbri che ne avrebbero grande bisogno e a livello territoriale è chiaro che i profughi non vengono distribuiti in maniera equa”. DISCRIMINAZIONI DI GENERE: “TESTO IMPORTANTE DA RACCORDARE CON ANALOGA INIZIATIVA DELLA GIUNTA” - LA PRESIDENTE MARINI IN AUDIZIONE IN TERZA COMMISSIONE SULLA PROPOSTA DI LEGGE CONSILIARE La proposta di legge "Contro le discriminazioni e le violenze causate dall'orientamento sessuale", di iniziativa dei consiglieri del Partito democratico Chiacchieroni, Leonelli e Solinas è stata al centro di una audizione indetta dalla Terza commissione per ascoltare la presidente della Giunta, Catiuscia Marini. I consiglieri di maggioranza hanno auspicato una rapida approvazione del testo mentre la coalizione di centrodestra e liste civiche ha espresso profonde riserve. Perugia, 16 settembre 2015 - Si è svolta oggi in Terza commissione l'audizione con la presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, sulla proposta di legge "contro le discriminazioni e le violenze causate dall'orientamento sessuale", di iniziativa dei consiglieri del Partito democratico Gianfranco Chiacchieroni, Giacomo Leonelli e Attilio Solinas. Introducendo i lavori, il presidente della Commissione, Solinas, ha spiegato che l'intervento della presidente Marini mirava ad analizzare “le copertura finanziarie per una legge che la maggioranza vuole fortemente”. CATIUSCIA MARINI è intervenuta sottolineando che "questa proposta di legge consiliare dovrà essere sottoposta ad una analisi istruttoria, anche in raccordo con altri disegni di legge in itinere. Condividiamo la valenza culturale e valoriale dell'iniziativa, che cerca di dare attuazione a principi dell'ordinamento che noi siamo già chiamati a rispettare in molti ambiti di competenza regionale. Ci sono alcune misure del fondo sociale europeo che sono finalizzate proprio a rimuovere le discriminazioni. La legge naturalmente non può incidere sulle competenze statali ma può portare al recepimento di un principio comunitario in ambito comunale e regionale. Il tema è contingente dato che ci possono essere coppie riconosciute in altri paesi europei che si trasferiscono in Umbria ed a cui andrebbero garantiti i diritti che l'Unione europea già riconosce. La seconda parte della legge, quella sul contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere, andrebbe raccordato con il disegno di legge della Giunta sulle

'Norme per la parità di genere'. Le due leggi possono procedere parallelamente ma le parti che si sovrappongono andranno raccordate tenendo conto di quanto previsto nella proposta della Giunta. Nel mese di ottobre, subito dopo l'assestamento di bilancio che stanzierà fondi relativi, si dovrà procedere all'approvazione delle norme, salvo diverse decisioni del Parlamento nazionale, di cui ovviamente dovremo tenere conto anche nei tempi di discussione. Peraltro già oggi i servizi regionali lavorano su cura, assistenza, salute delle persone, con servizi che non sono esclusivamente dedicati alle persone omosessuali ma riguardano anche le questioni oggetti della legge. Questo per rispettare la carta dei diritti fondamentali della Ue e l'articolo 3 della Costituzione. La proposta di legge consiliare va oltre, andando a toccare questioni aperte e non disciplinate dalla legislazione nazionale. Pur senza sforare le competenze della Regione possiamo rendere coerenti le due iniziative legislative, costruendo una norma finanziaria che assolva anche le esigenze di copertura di questo atto. La programmazione europea prevede specifici interventi e misure proprio per la lotta alle discriminazioni. Non esistono dati statistici ma l'esperienza diretta ci dice che le discriminazioni ci sono, nelle scuole e nella società. Anche le denunce alla Polizia testimoniano l'esistenza del fenomeno. Naturalmente non può esistere una banca dati sull'orientamento sessuale per questioni di privacy. In assenza di una legislazione si creano situazioni complesse anche per le coppie di fatto, omo e eterosessuali, ad esempio in materia di edilizia pubblica sociale”. SERGIO DE VINCENZI (Ricci presidente) ha chiesto se ci sono dati statistici sulla discriminazione di genere e sessuale in Umbria: “Dal censimento del 2011 risulta che esistono 61 coppie omosessuali conviventi nella regione. Ha senso entrare con una norma regionale in questo contesto a fronte di una normativa che individua altri criteri anche per l'accesso ai servizi pubblici? Inoltre bisognerebbe capire se l'eterosessualità ha la stessa valenza dell'omosessualità. Perché allora le misure contro le discriminazioni dovrebbero riguardare tutti. Invito a svolgere un approfondimento razionale sulla questione. Senza dati certi e senza indicazioni precise sui fenomeni è azzardato procedere, soprattutto perché le emergenze in questo periodo sono tante ed anche più gravi di quelle qui individuate. Legiferare su una questione cosi specifica appare eccessivo e non opportuno. Il fenomeno non è stato delineato e determinato, prevedere una legge in materia richiede uno studio accurato. Se spostiamo parte dei fondi dalla lotta alla povertà o da altri capitoli del sociale in favore di questo tipo di interventi andiamo a togliere qualcosa alle prime categorie in favore dell'altra. Andrebbe capito come si dovrebbe fare a verificare la possibilità che esista davvero la fattispecie della discriminazione sessuale o di genere. Andrà spiegato alle famiglie che i fondi per il sociale vengono distolti verso persone che risultano essere 'più uguali'". ATTILIO SOLINAS ha annunciato che “alla audizione

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di venerdì mattina parteciperanno anche rappresentanti delle forze dell'ordine sulla rilevanza del problema in termini di denunce. Si potrebbero anche contattare i centri antiviolenza per acquisire i dati sulle segnalazioni ricevute. Al momento della valutazione dei singoli articoli si potrà valutare la coerenza del testo con gli obiettivi prefissati. Esiste una quota di fondi europei già destinati a queste finalità, quindi non si tratta di sperperare soldi pubblici”. Per GIACOMO LEONELLI leggendo l'articolato della legge si comprende che non c'è un sottrarre a qualcuno per avvantaggiare altri. Non è questo lo spirito della legge, che invece si articola in tre profili: cultura della non discriminazione, interventi informativi e culturali per migliorare il rapporto cittadinoistituzioni, emersione di un fenomeno i cui contorni altrimenti resterebbe nell'ombra (attraverso un osservatorio sull'entità del fenomeno e il lavoro di monitoraggio del Corecom). Se si supera il profilo ideologico si comprende che si tratta soltanto di migliorare l'esistente”. Secondo GIUSEPPE BIANCARELLI (Umbria più uguale) “questo è un tema sensibile e di grande civiltà. Ci sono convinzioni profonde radicate nelle nostre culture e orientamenti politici, ma in questo momento stiamo parlando di rimuovere gli elementi che possono causare discriminazioni. Scontiamo un ritardo culturale che ha bloccato il disegno di legge presentato nella precedente legislatura. I cittadini italiani devono avere gli stessi diritti di quelli degli altri paesi europei. Auspico che venga rapidamente approvato questo atto, nel rispetto della tradizione di apertura e tolleranza che il nostro popolo da sempre esprime, evitando una lunga discussione ideologica". CLAUDIO RICCI (Portavoce centrodestra e liste civiche) ha detto di “condividere le perplessità avanzate da De Vincenzi. Questa legge porta con se prospettive valoriali molto forti. L'esperienza su questi temi è molto complessa: ricordo le polemiche violente che si scatenarono quando approvammo ad Assisi un testo sulla famiglia tradizionale ed anche quando abbiamo dato spazio a associazioni che si occupano di orientamenti omosessuali. La legge andrebbe prosciugata e sintetizzata togliendo ogni riferimento valoriale, limitandoci alla effettiva rimozione delle discriminazioni. Se questo avvenisse anche l'utilizzo delle risorse risulterebbe più semplice e univoco. Manterremo una posizione critica su questa proposta ma speriamo che le nostre indicazioni risultino comunque utili”. Infine SILVANO ROMETTI (Socialisti e riformisti) ha rimarcato che “la legge punta a promuovere l'eguaglianza tra le persone, anche considerando che l'Italia nella promozione dei diritti è arretrata rispetto al resto d'Europa. I fondi appositamente destinati dall'Unione europea alla rimozione delle diseguaglianze vanno utilizzati e valorizzati. La stessa Chiesa cattolica si sta aprendo ai cambiamenti di una società molto più articolata di un tempo”.

DISCRIMINAZIONI DI GENERE: “QUELLA CONTRO LE VIOLENZE DETERMINATE DALL’ORIENTAMENTO SESSUALE E’ TRA LE PRIME PROPOSTE DEL PARTITO DEMOCRATICO PER QUESTA LEGISLATURA” - NOTA DI LEONELLI (PD) Perugia, 16 settembre 2015 - “Tra le prime proposte di legge presentate dal Partito Democratico nella X legislatura il Partito democratico ha ritenuto necessario inserirne una, firmata dai consiglieri Gianfranco Chiacchieroni, da Attilio Solinas e da me, che si prefigge di promuovere la cultura della non discriminazione delle persone sulla base del loro orientamento sessuale e della loro identità di genere”. Lo evidenzia il capogruppo regionale Giacomo Leonelli facendo riferimento ai lavori pomeridiani della Terza commissione consiliare. “Tre sono le linee di intervento – spiega Leonelli - che abbiamo individuato nel proporre la nuova normativa, che ci auguriamo venga in tempi brevi approvata dall'Assemblea legislativa. In primo luogo, riteniamo indispensabile che si agisca per favorire e supportare una coscienza collettiva che rifiuti l’omofobia. Per raggiungere questo scopo, agiremo lungo le fondamentali linee dell’istruzione, dalla formazione professionale e dell’integrazione sociale, ad esempio mettendo in campo strumenti che supportino la famiglia nei suoi compiti educativi e valorizzando, per quanto attiene ai luoghi di lavoro, quelle aziende che dimostrino di adottare al comportamenti corretti e non discriminatori in ragione dei diversi orientamenti sessuali”. “Il secondo punto caratterizzante la proposta normativa – aggiunge il consigliere regionale - è rappresentato da azioni concrete in campo assistenziale e sanitario, quale la facoltà per tutti di poter designare una persona che abbia accesso alle strutture di cura, per potersi far assistere, e a cui il personale sanitario possa riferire notizie riguardanti lo stato di salute psico-fisica del paziente, superando quindi le difficoltà che spesso si trovano a dover affrontare le persone di diverso orientamento sessuale, ma allo stesso tempo anche coloro che non risultino nello stato di famiglia del malato”. “Il terzo caposaldo della nostra proposta di legge – conclude il capogruppo del Partito democratico - è rappresentato dalle azioni di contrasto dei fenomeni di discriminazione e di violenza determinati dall’orientamento sessuale, che si baseranno su un potenziamento dei Centri antiviolenza, dotati anche della possibilità di mettere in campo iniziative preventive di carattere informativo e culturale, e sulla creazione di un Osservatorio regionale che monitori i comportamenti in materia e che possa fornire dati e relazionarsi con professionisti ed esperti della materia al fine di migliorare costantemente l’attuazione della legge che stiamo proponendo. Al contempo anche al Co.Re.Com dovrà monitorare la correttezza in materia dei messaggi informativi e pubblicitari radio-televisivi”.

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DISCRIMINAZIONI DI GENERE: “NO A LEGGI AD HOC PER SINGOLE PERSONE, SÌ A NORME CHE TUTELINO L'INTERA POPOLAZIONE, EVITANDO CHE CI SIA 'QUALCUNO PIÙ UGUALE DI ALTRI'” - NOTA DI DE VINCENZI (RICCI PRESIDENTE) Il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (Ricci presidente) interviene sulla proposta di legge del PD concernente le normative contro le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale, invitando a “utilizzare prioritariamente i fondi europei per il sostegno delle persone alle prese con ostacoli e discriminazioni a favore di neo mamme, immigrati, anziani, persone affette da malattie croniche, ex detenuti”. De Vincenzi si dice contrario “a leggi ad hoc per singole persone, favorevole invece a norme che tutelino l'intera popolazione, evitando che ci sia 'qualcuno più uguale di altri'”. Perugia, 17 settembre 2015 - “Utilizzare prioritariamente i fondi europei per il sostegno delle persone alle prese con ostacoli e discriminazioni, a favore di neo mamme, immigrati, anziani, persone affette da malattie croniche, ex detenuti. No a leggi ad hoc per singole persone, sì invece a norme che tutelino l'intera popolazione, evitando che ci sia 'qualcuno più uguale di altri'”. Il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (Ricci presidente), nella riunione di ieri della Terza Commissione (di cui è vicepresidente) ha portato all'attenzione dei colleghi e della presidente Marini, le sue “perplessità” riguardanti la proposta di legge presentata dai consiglieri del PD Chiacchieroni, Solinas, Leonelli, concernente le normative contro le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale. De Vincenzi spiega che la presidente Marini, “invitata in Commissione per rispondere al piano finanziario e amministrativo di tale proposta di legge, ha manifestato l'intenzione di avvalersi di questi fondi in misura del 25 per cento a sostegno del piano economico e finanziario della proposta di legge dei consiglieri del PD”. De Vincenzi ribadisce quindi la necessità di utilizzare questi fondi “in primis per le emergenze indicate, perché il Fondo sociale europeo è lo strumento utilizzato dall’UE per sostenere l'occupazione, aiutare i cittadini a trovare posti di lavoro migliori e assicurare opportunità lavorative più eque per tutti, e non per singoli individui o categorie. La proposta di legge – aggiunge il consigliere regionale - verrà ulteriormente approfondita durante le audizioni pubbliche di venerdì 18, ore 10 nella sala Partecipazione di Palazzo Cesaroni. Ritengo necessaria una maggiore riflessione sull'impiego di tali fondi”. REDDITO DI CITTADINANZA: “NEL 2016 LA REGIONE PREVEDA 1 MILIONE DI EURO PER AIUTARE MILLE FAMIGLIE CON UN BONUS DI 1000 EURO” - RICCI (RP) “ATTIVARE UN 'FONDO PUBBLICO DI SOLIDARIETÀ”

Perugia, 18 settembre 2015 - “La Regione Umbria, rispetto alle reali possibilità finanziarie, dia risposte concrete e realizzabili, stanziando nel 2016 1milione di euro per erogare un 'sostegno per un anno' di 1000 euro per mille famiglie. Una somma che per chi è in difficoltà può essere molto significativa”. Il consigliere regionale Claudio Ricci (capogruppo “Ricci presidente”) mette questa proposta sul piatto della discussione relativa al disegno di legge sul 'reddito di cittadinanza'. “Si tratta – spiega - di una misura immediata di reale sostegno alle famiglie in difficoltà, che in Umbria sono oltre 30mila”. Ricci spiega che la sua iniziativa è “un'azione limitata, ma concreta e da attuare attraverso un bando pubblico. Assumerebbe, inoltre, nell'anno del Giubileo della Misericordia, la valenza di un segno simbolico per l'Umbria, da implementare gradualmente negli anni successivi. Nel formulare tale indicazione – conclude -, come già indicato nell'ultimo Consiglio regionale, proporrò anche l'attivazione di un 'fondo pubblico di solidarietà', che potrà essere alimentato da persone, amministratori pubblici, imprese e fondazioni, al fine di integrare le risorse regionali per azioni sociali di sostegno alle famiglie”. “MIGLIORAMENTO SERVIZI A PERSONE ANZIANE NELL'ACCERTAMENTO DELLA NON AUTOSUFFICIENZA” - INTERROGAZIONE DI CHIACCHIERONI E SOLINAS (PD), BIANCARELLI (UPU), ROMETTI (SOCIALISTI) I consiglieri regionali Gianfranco Chiacchieroni e Attilio Solinas (Pd), Giuseppe Biancarelli (Upu) e Silvano Rometti (Socialisti) hanno presentato una interrogazione alla Giunta regionale per sapere quali iniziative intenda adottare per “garantire la continuità assistenziale e la permanenza nei servizi socio-assistenziali degli anziani non autosufficienti e per consentire ai servizi medesimi di richiedere e ottenere la necessaria autorizzazione. Questo – scrivono - anche per evitare l'insorgere di situazioni di illegittimità dovute alla presenza di anziani non autosufficienti all'interno di strutture sprovviste di autorizzazione”. Perugia, 18 settembre 2015 - “Garantire la continuità assistenziale e la permanenza nei servizi socio-assistenziali degli anziani non autosufficienti e per consentire ai servizi medesimi di richiedere e ottenere la necessaria autorizzazione. Questo anche per evitare l'insorgere di situazioni di illegittimità dovute alla presenza di anziani non autosufficienti all'interno di strutture sprovviste di autorizzazione”. Su questo tema, il consiglieri regionali Gianfranco Chiacchieroni e Attilio Solinas (Partito democratico), Giuseppe Biancarelli (Umbria più uguale) e Silvano Rometti (Socialisti e Riformisti) hanno presentato una interrogazione alla Giunta. Nel loro atto ispettivo, i consiglieri regionali ricordano che “il regolamento regionale n. '6/2012' detta disposizioni in materia di autorizzazione al funzionamento dei

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servizi socio-assistenziali a carattere residenziale e semiresidenziale per le persone anziane autosufficienti. In particolare prevede che, nel caso in cui venga accertata la condizione di non autosufficienza, la persona anziana sia iscritta nelle liste per l'inserimento nella residenza protetta e che il periodo di permanenza nella struttura socioassistenziale della persona medesima non possa superare i centottanta giorni dall'accertamento della condizione di non autosufficienza. Conseguentemente – rilevano nell'atto -, l'anziano che viene a trovarsi nella condizione di non autosufficienza, e dunque in una condizione di estrema debolezza e fragilità, dopo aver già subito un forte trauma dovuto al distacco dal proprio ambiente familiare si trova a dover subire un ulteriore trauma nel momento in cui deve essere trasferito da una struttura ad un'altra”. I quattro esponenti della maggioranza rilevano come “il periodo di (irregolare) permanenza dell'anziano non autosufficiente all'interno della struttura socio-assistenziale in attesa della collocazione nella residenza protetta, comporta concrete difficoltà di applicazione in ragione delle liste di attesa per l'inserimento all'interno di quest'ultima, nonché un'assunzione impropria di responsabilità da parte dei titolari della gestione della struttura socio-assistenziale, responsabilità che potrebbe estendersi anche ai soggetti pubblici che consentono l'assistenza in una struttura non autorizzata. Dunque – aggiungono -, anche a fronte della sempre maggiore richiesta in tal senso da parte degli anziani e delle loro famiglie, nonché delle associazioni di categoria e dei gestori dei servizi socio-assistenziali, sarebbe auspicabile, al fine di garantire la continuità assistenziale e la permanenza degli anziani non autosufficienti nelle strutture socio-assistenziali medesime, di consentire a queste ultime di richiedere ed ottenere la necessaria autorizzazione di legge, previo adeguamento a tutti i requisiti richiesti dalla vigente normativa statale e regionale”. TERZA COMMISSIONE: AUDIZIONE PUBBLICA SULLA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA – MOLTI PARTECIPANTI E SCHIERAMENTI CONTRAPPOSTI Stamani, a Palazzo Cesaroni, si è svolta l'audizione pubblica della terza commissione sulla proposta di legge “Norme contro le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale”, di iniziativa dei consiglieri regionali del Partito democratico Gianfranco Chiacchieroni, Giacomo Leonelli e dello stesso presidente della commissione, Attilio Solinas. Ampia spaccatura fra i numerosi partecipanti: da una parte coloro che salutano con favore una legge che stabilisce misure di contrasto all'omofobia e chiedono che non resti un pezzo di carta inattuato; dall'altra le perplessità di chi la vede come una discriminazione al contrario, penalizzante per ampie maggioranze di persone che non ritengono di introdurre per legge queste tematiche nelle scuole, e

temono che si tratti di un modo per finanziare le associazioni che se ne occupano. Perugia, 18 settembre 2015 – La Terza commissione consiliare, presieduta da Attilio Solinas (PD), ha ascoltato stamani i pareri di associazioni, cittadini e rappresentati di enti pubblici sulla proposta di legge “Norme contro le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale”, di iniziativa dei consiglieri regionali del Partito democratico Gianfranco Chiacchieroni, Giacomo Leonelli e dello stesso Solinas. La proposta di legge intende contrastare l'omofobia agendo nei campi dell'istruzione, della formazione professionale e dell'integrazione sociale, consentire l'assistenza sanitaria anche a persone che non risultano nello stato di famiglia del malato, potenziare i centri anti-violenza e creare un Osservatorio regionale che monitori i comportamenti in materia, anche utilizzando il Corecom, per migliorare costantemente l'attuazione della legge. Gli interventi hanno mostrato che la società regionale sull'apertura a questi temi è spaccata in due: da una parte coloro che salutano con favore una legge che stabilisce misure di contrasto all'omofobia e chiedono che non resti un pezzo di carta inattuato; dall'altra le perplessità di chi la vede come una discriminazione al contrario, penalizzante per ampie maggioranze di persone che non ritengono di introdurre per legge queste tematiche nelle scuole, e temono che si tratti di un modo per finanziare le associazioni che se ne occupano. Di seguito la sintesi dei numerosi interventi, divisi per pro o contro: FAVOREVOLI ALLA PROPOSTA DI LEGGE ANDREA MAORI (Radicali.org): “LA PROPOSTA È PERFETTIBILE, MA NEL COMPLESSO COSTITUISCE UN PUNTO DI PARTENZA DI VALORE. Sono molti gli episodi di omofobia, discriminazioni e violenze in danno di gay, lesbiche e transgender, inoltre in Umbria ci sono quasi 100mila persone provenienti da 150 diverse nazioni molte delle quali considerano l'omosessualità illegale e punibile con carcere, pena di morte, lapidazioni. Il cuore della proposta di legge è l'istruzione. La formazione sia fatta anche per il personale degli enti locali”. ALESSANDRO LUCIBELLO (Amnesty international): “Parere positivo sul disegno di legge, per Amnesty international la violenza per orientamento sessuale è una violazione dei diritti umani. Occorre AGGIUNGERE LE PROBLEMATICHE DELLE PERSONE INTERSESSUATE”. MICHELA SEMERARO (Famiglie arcobaleno): “il nostro parere su una legge che previene ogni forma di discriminazione è positivo. COME ASSOCIAZIONE DI GENITORI OMOSESSUALI RIVENDICHIAMO IL DIRITTO ALLA GENITORIALITÀ. L'omosessualità non è un disvalore”. MICHAEL CRISANTEMI (Associazione “E se domani”): “Colpisce l'assenza della parola omofobia nell'articolato. Non sono usati i termini gay, lesbica, bisessuale, transessuale, ma ciò che non ha nome non esiste. Bene i corsi di formazione nelle scuole: i ragazzi non diventeranno certo gay se vengono informati sui gay, ma impareranno a rispettare le diversità. La

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politica faccia attenzione, in particolare il PD: IL FALLIMENTO DI QUESTA LEGGE SAREBBE IL VOSTRO FALLIMENTO E NON POTREBBE CHE DETERMINARE CONSEGUENZE SULLE FUTURE SCELTE DEGLI ELETTORI”. ROBERTO MAURI (Omphalos): “La proposta di legge va bene, purché diventi legge. COME LGBT (LESBICHE, GAY, BISESSUALI, TRANSGENDER) DISCONOSCIAMO LA TEORIA DEL GENDER: NON ESISTE. NESSUNO VUOLE 'GENDERDIZZARE' I BAMBINI. Il bambino che gioca con le bambole non può essere un problema. C'è differenza tra orientamento sessuale e identità sessuale. Non esiste solo la famiglia tradizionale”. ORNELLA BELLINI (Gylania): “E' UN DISEGNO DI LEGGE DI GIUSTIZIA E CIVILTÀ, CHE INTERCETTA UN BISOGNO FONDAMENTALE. MA MI RACCOMANDO LA TEMPISTICA: CHE NON FACCIA LA FINE DELLA PRECEDENTE LEGGE PER UNA CIVILTÀ DI NUOVE RELAZIONI TRA UOMINI E DONNE, arrivata a inizio legislatura ma mai approdata in Aula. L'Osservatorio previsto dalla legge però sia ampio, vista anche la massiccia partecipazione di stamani. Chiediamo di recuperare il ruolo delle consigliere di parità e che si possano inserire sanzioni pecuniarie nei casi di discriminazione sessuale nei luoghi di lavoro”. FEDERICA PASCOLI (Basta il cuore): “Come associazione di volontariato che si occupa prevalentemente di discriminazione nelle scuole e bullismo possiamo affermare che i bambini non discriminano, giocano con tutti e con tutto, IL GENDER NON ESISTE MA ESISTE PER CERTI GENITORI”. ANDREA MARCONI (Udu – Unione studenti universitari): “Gli studenti universitari esprimono parere favorevole sul progetto di legge perché un intervento normativo è necessario. E' DALLE REGOLE CHE SI INIZIA A TUTELARE I DIRITTI DI TUTTI, QUINDI QUESTO È UN BELLISSIMO GESTO POLITICO, MA SERVE CELERITÀ NELLA TEMPISTICA”. MARTINA DOMINA (Giosef – Giovani senza frontiere): “Bene la proposta perché è ora che la politica si prenda le sue responsabilità. L'OMOFOBIA VA COMBATTUTA A PARTIRE DAI LUOGHI DEL SAPERE”. MARINA BRINCHI (Ordine degli psicologi): “LA PROPOSTA DI LEGGE RAPPRESENTA UN MOMENTO MOLTO ALTO DELLA POLITICA UMBRA. PERÒ A VOLTE LE COSE NON SI REALIZZANO, QUINDI SIATE VELOCI. E preoccupatevi poi anche della reale attuazione della legge. Come psicologi segnaliamo che il cyberbullismo omofobo è un enorme pericolo. Occorre ripensare i centri antiviolenza”. MAURO VOLPI (Università degli Studi di Perugia): “SOSTENIAMO UNA LEGGE CHE È SCELTA DI CIVILTÀ, CE N'È UNA NECESSITÀ EFFETTIVA. C'È CARENZA LEGISLATIVA SU UNIONI CIVILI E OMOFOBIA, E PARLIAMO DI DIRITTI INVIOLABILI SANCITI DALLA COSTITUZIONE, DALLA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE EUROPEA, PER ARRIVARE ANCHE ALLO STATUTO DI QUESTA REGIONE. Qui non si vuole privilegiare qualcuno, la scuola pubblica non è ideologica ma fatta da una pluralità di posizioni da parte degli insegnanti che sono le più disparate fra loro. Bisogna riconoscere la diversità. Chi ha un orien-

tamento sessuale diverso da noi non è malato. L'Osservatorio riferisca all'Aula periodicamente sui dati in suo possesso, rendendo edotta la comunità regionale”. CARLA STANCAMPIANO (in rappresentanza della consigliera per le Pari Opportunità, Elena Tiracorrendo): “La legge rappresenta un passo in avanti importante per il contrasto alla discriminazione, ma DOVREBBE PREVEDERE LA COLLABORAZIONE CON LA CONSIGLIERA PER LE PARI OPPORTUNITÀ. Bisogna specificare meglio le competenze dei centri antiviolenza”. FEDERICA INVERNIZZI CALORI (Associazione “Mente e corpo”): “Come associazione di psicologi ricordiamo che l'omosessualità è scientificamente una variante normale dell'atteggiamento sessuale. I pregiudizi omofobici sono molto diffusi. E' NECESSARIO ANDARE AVANTI. LA LEGGE È POSITIVA”. SARA PASQUINO (“Liberamente donna”): “Lavoro per il centro antiviolenza di Terni. OLTRE 400 DONNE IN UMBRIA HANNO CHIESTO AIUTO AI CENTRI DI PERUGIA E TERNI, DOVE LAVORANO VOLONTARIE COME ME A 3 EURO E 50 CENTESIMI L'ORA, ANCHE SE I FONDI PREVISTI GIACCIONO ANCORA NELLE CASSE DEI COMUNI DI PERUGIA E TERNI. Le istituzioni debbono farsi carico di tutto ciò. Questa legge è un passo verso la civiltà e servirebbe anche la legge sulle politiche di genere”. LEONARDO SIMONACCI (Rete studenti medi): “Informare gli studenti sull'omofobia è tutelare le vittime di discriminazione. GLI STUDENTI NON DIVENTERANNO TRANSGENDER AUTOMATICAMENTE SE VENGONO INFORMATI e hanno chiesto alla Regione, con una petizione consegnata nella scorsa legislatura, provvedimenti contro l'omofobia”. STEFANIA CURTI (Associazione Rete delle donne antiviolenza): “Tutti devono poter esprimere quello che si è. I limiti sono costituiti dal rispetto verso le altre persone. Per realizzare ciò, occorre dotarsi di strumenti come questa legge. AUSPICHIAMO CHE VADA AVANTI ANCHE QUELLA SULLE POLITICHE DI GENERE”. CONTRARI ALLA PROPOSTA DI LEGGE SIMONE PILLON (Consultorio “La dimora” - Forum delle famiglie): “Non accettiamo bugie come quella che l'ideologia gender non esiste. Se non esiste, allora non insegniamola a scuola. QUESTA LEGGE, CUI SIAMO CONTRARI, NON DIFENDE DALLA DISCRIMINAZIONE GLI OMOSESSUALI MA PROMUOVE ECONOMICAMENTE LE ASSOCIAZIONI CHE SI OCCUPANO DI QUESTE MATERIA. LA REGIONE NON PUÒ APPOGGIARE UN'IDEOLOGIA A SCAPITO DI ALTRE. L'aspetto educativo non può essere demandato in questa maniera, passando sulla testa dei genitori. La scuola non è la scuola del partito di governo ma è la scuola di tutti”. VINCENZO SILVESTRELLI (Movimento per la vita): “Siamo contrari a ogni discriminazione e violenza, noi aiutiamo le donne che non riescono a portare avanti la gravidanza. Le leggi regionali devono garantire tutti, anche in materia di disoccupazione, maternità, disabilità. SI STA CERCANDO DI SMINUIRE LA PORTATA DELL'OPERAZIONE DI DIFFUSIONE DELL'IDEOLOGIA GENDER E INTANTO LA PORTIAMO A SCUOLA. LA

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SCUOLA È FONDAMENTALE PER LO STATO, MA QUI C'È RISCHIO DI IDEOLOGIA, QUINDI DI UTILIZZO DI STRUMENTI DI DOMINIO. Quando la famiglia è forte, anche lo Stato lo è”. MARIA RITA CASTELLANI (studiosa in campo pedagogico): “La scuola italiana è di qualità, l'educazione spetta ai genitori. La politica deve collaborare in questo, non imporre. Nella proposta di legge non c'è un progetto educativo esaustivo. SI VOGLIONO IMPORRE DALL'ALTO NORME SU TEMI COSÌ DELICATI CHE ARRIVANO A CONTRAPPORRE VISIONI DELL'UOMO MAI ESAMINATE IN PRECEDENZA. Contenuti così importanti non possono non essere condivisi da professori e genitori e lasciate alla libera scelta di docenti e famiglie. Chi non si trova ad essere conforme deve poter esercitare la propria obiezione di coscienza. Mancano prerogative essenziali per la condivisione di tale progetto”. ERNESTO ROSSI (Forum associazioni familiari): “Siamo in una fase in cui ancora indaghiamo su materie che non conosciamo a fondo, ma LA LEGGE PROPONE UNA VISIONE DELLA REALTÀ TOTALMENTE DERIVANTE DALL'IDEOLOGIA DI GENERE. Nel particolare, l'Osservatorio deve rappresentare tutte le identità, serve uno scatto enorme in avanti perché diventi materia condivisibile da tutti. Poi se si vuole finanziare associazioni che lottano contro la discriminazione, allora servono fondi anche per realtà che promuovono gli stessi principi di non discriminazione, come le associazioni familiari”. LENIDA CARNEVALI (associazione genitori Perugia-Corciano): “Come psicologa e come genitore posso dire che ai bambini non interessano le questioni di genere quanto piuttosto la gentilezza e la disponibilità di chi hanno vicino in classe. CHIEDO ATTENZIONE PER LA SENSIBILITÀ DI TUTTE LE FAMIGLIE E CHE LA PROPOSTA DI LEGGE PREVEDA LA PRESENZA DI ESPERTI IN MATERIA. Sarebbe utile creare una rete di associazioni per capire come rispettare la sensibilità di tutti” MIRCO CASCIARRI (Agesci-Associazione genitori scuole cattoliche): “Nessuno deve discriminare e i più deboli debbono essere protetti ma, per quanto riguarda questa proposta di legge, VI SCONGIURO, RIPENSATECI! Non bisogna stravolgere attraverso l'imposizione di una ideologia. Ben vengano le riunioni e i confronti ma sulla proposta di legge, vi scongiuro ripensateci”. CHIARA TOMASSINI (Manif pour tous): “UNA LEGGE INUTILE, UNA DISCRIMINAZIONE AL CONTRARIO. RIGUARDA SOLO DETERMINATE CATEGORIE DI PERSONE E FINISCE PER DISCRIMINARE LE ALTRE. L'attività pensata per le scuole sembra un tranello fatto apposta per confondere le future generazioni sulla dicotomia maschio-femmina. L'intento era nobile, ma crea problemi identitari”. PIERPAOLO SERVILLO (Associazione famiglia, verità e persona): “Contrari alla legge. LA POLITICA NON DEVE IMPORRE QUOTE OMO E TRANS NELLE AZIENDE. INSERIAMO PIUTTOSTO QUOTE RISERVATE AI POVERI O AGLI ORFANI. Non rifinanziate la legge sulla famiglia, non togliete le tasse che gravano sulle famiglie e fate una legge in favore di un'ideologia

senza futuro. Ogni artificio verrà smascherato quando sarà evidente che avete recepito direttive da potenti lobbies europee”. ANGELO FRANCESCO FILARDO (Centro amore e vita): “LEGGE ANTI-DISCRIMINAZIONE CHE FINISCE PER DISCRIMINARE GRANDI MAGGIORANZE CHE NON LA PENSANO COSÌ. Queste sono idee distruttive della società e dell'umanità. La teoria gender ha origini lontane, proviene da un progetto mondiale destabilizzante. L'UMBRIA HA MOLTI ALTRI PROBLEMI, TUTTI PIÙ URGENTI DI QUESTO. LA REGIONE DEVE SOSTENERE LE FAMIGLIE E CONTRASTARE LA POVERTÀ”. Al termine dell'audizione, il presidente della commissione Attilio Solinas ha ringraziato tutti i presenti per i contributi apportati, il consigliere Giacomo Leonelli (PD), fra i proponenti della legge, ha detto “siamo pronti a recepire e fare tesoro delle proposte migliorative che abbiamo ascoltato”, mentre il consigliere Sergio De Vincenzi (RP) ha detto che il dibattito in commissione “sarà sull'onestà intellettuale e soprattutto sui dati che fotografano la situazione”. PROFUGHI: “ALTRI 30 IN ARRIVO IN UMBRIA. MENTRE DIAMO SUSSIDI ALLE COOPERATIVE CHE SI OCCUPANO DI ACCOGLIENZA A TODI CI SONO ALMENO 200 FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICA” - NOTA DEL GRUPPO LEGA NORD I consiglieri regionali della Lega Nord Emanuele Fiorini e Valerio Mancini intervengono in merito all'arrivo di altri migranti sul territorio umbro. Per Fiorini e Mancini “gli altri 30 profughi usufruiranno di agevolazioni e di servizi gratuiti che invece ai nostri concittadini sono negati”. Perugia, 23 settembre 2015 - “L'Umbria si sta preparando ad accogliere altri 30 migranti, in obbedienza alle disposizioni del ministro dell'Interno. Altri 30 profughi per lo più eritrei, marocchini e sudanesi, con il seguito che tutto ciò comporta: usufruiranno di agevolazioni e di servizi gratuiti che invece ai nostri concittadini sono negati o a pagamento. Come è nella politica del Governo centrale si utilizzeranno, ancora una volta, due pesi e due misure, in pieno rispetto della 'politica dell'invasione'”. Lo rilevano i consiglieri regionali della Lega Nord Emanuele Fiorini e Valerio Mancini. “Purtroppo – sottolineano - le favole raccontate dal presidente del Consiglio Matteo Renzi non producono posti di lavoro, anzi la crisi economica in Umbria è sempre più forte. Nei giorni scorsi la stampa locale ha puntato l'attenzione su 200 famiglie tuderti che vivono in piena emergenza povertà. A tal proposito ci domandiamo se viene attuato lo stesso sforzo economico e la stessa solidarietà nei confronti delle famiglie di Todi e di tutti quei cittadini italiani in difficoltà. La risposta – continuano Fiorini e Mancini - tutti la sanno e nessuno la vuol dire perché è scomoda. Siamo alla follìa, molti Comuni italiani non riescono a garantire i diritti minimi alle

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fasce deboli a causa dei tagli da Roma che scaricano la spending review sui territori e spesso l'unico pensiero del ministro 'dell'Interno e dell'invasione' Angelino Alfano è quello di non far mancare sussidi alle cooperative che si occupano di accoglienza. Ancora una volta, e non ci stancheremo mai di dirlo, la Lega Nord chiede ed esige un'equa ripartizione delle risorse. Anche le famiglie italiane hanno le loro emergenze: si chiamano disoccupazione e precarietĂ â€?.

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TRASPORTI

“PIANO REGIONALE STRUMENTO FONDAMENTALE PER SVILUPPO SOCIOECONOMICO DELL'UMBRIA” - RICCI (PORTAVOCE CD E CIVICHE) DOPO L'INCONTRO DI IERI CON L'ASSESSORE CHIANELLA IN II COMMISSIONE Il portavoce del centro destra e liste civiche, Claudio Ricci, dopo l'incontro di ieri in Seconda Commissione con l'assessore regionale Giuseppe Chianella, torna a parlare di trasporti ed infrastrutture viarie sottolineando come “lo sviluppo di un adeguato sistema dei trasporti, attraverso le opere in atto da concludere velocemente e quelle da programmare con il Piano regionale, rappresenta l'elemento fondamentale per lo sviluppo regionale anche in termini di promozione e attrattività di investimenti”. Perugia, 3 settembre 2015 - “Lo sviluppo di un adeguato sistema dei trasporti, attraverso le opere in atto da concludere velocemente e quelle da programmare con il Piano Regionale dei Trasporti, è l'elemento fondamentale per lo sviluppo regionale anche in termini di promozione e attrattività di investimenti”. Così Claudio Ricci (portavoce centro destra e liste civiche) che, anche a nome dei consiglieri regionali Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini (Lega nord), Raffaele Nevi (Forza Italia), Marco Squarta (Fratelli d'Italia) e Sergio De Vincenzi ('Ricci presidente'), rimarca le sue posizioni espresse ieri in Seconda Commissione nel corso di una audizione dell'assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Chianella. Ricci sottolinea “l'importanza dello sviluppo delle reti stradali sia nella provincia di Perugia, con la Quadrilatero Umbria Marche, che a Terni con la viabilità verso Civitavecchia; fondamentale anche la riqualificazione delle strade 'minori' considerando la complessa situazione nelle province e nei comuni. Per quanto riguarda la strada E45 – aggiunge Ricci - deve essere riqualificata, ma non trasformata in autostrada a pagamento. Importante sarà, nei prossimi anni, anche la realizzazione della bretella stradale che eviti le gallerie (nodo) di Perugia con le tante file automobilistiche giornaliere”. Per quanto attiene all'Alta velocità ferroviaria, per Ricci “è necessario creare un nodo strategico di connessione al centro dell'Umbria vicino all'aeroporto”, confermando così “i dubbi sulla stazione della Media Etruria, in Toscana, a 50 km da Perugia” e riproponendo “la variante ferroviaria Orte Falconara, per collegare meglio anche le zone si Gubbio. Di particolare rilevo la riqualificazione e valorizzazione della Ferrovia Centrale Umbra, peraltro a cento anni dalla sua prima realizzazione”. Secondo Ricci, “fra i tanti temi che dovrà affrontare il Piano regionale dei Trasporti, anche lo sviluppo dell'aeroporto con l'ingresso dei privati nella società di gestione (Sase), la definizione di centri intermodali e realizzazione delle piastre logistiche, i sistemi di mobilità alternativa con anche l'impiego di treni-tram nelle città. Su tutti questi punti – conclude il portavoce del centrodestra e civiche -

, proprio per sostenere tali indicazioni nel Piano, sono state già presentate numerose mozioni in Consiglio regionale”. “RIVEDERE LA STRATEGIA DEL TRASPORTO LACUSTRE POTENZIANDO QUESTO SISTEMA DI COLLEGAMENTO” - NOTA DI GUASTICCHI (PD) Perugia, 3 settembre 2015 - “Visto il perdurare di una situazione non ben definita sul trasporto lacustre è necessario rivedere complessivamente la strategia per questo tipo di collegamenti che va potenziato”. Così il consigliere regionale Marco Vinicio Guasticchi (PD-vicepresidente Assemblea legislativa) spiegando che al Lago Trasimeno “la navigazione non è riservata solamente ai turisti, ma anche agli abitanti delle città rivierasche”. “Da sempre – ricorda – questo tipo di trasporto è parte integrante del Tpl regionale, e malgrado ciò ogni anno subisce tagli e forti limitazioni temporali. Ritengo invece necessario un potenziamento di questo servizio con un duplice obiettivo: lo sviluppo turistico e per consentire un collegamento continuato tra le diverse località lacustri. Quindi non consideriamo come marginale tale tipo di trasporto ma riconosciamogli la centralità che gli compete”. “LA GESTIONE DEL MINIMETRÒ SIA PARTE STABILE DEL TPL REGIONALE” - NOTA DI GUASTICCHI (PD) Il consigliere regionale Marco Vinicio Guasticchi (PD) chiede che “la gestione del Minimetrò non sia solo un problema del Comune di Perugia ma sia parte stabile del Tpl regionale”. Per Guasticchi ciò è possibile “a patto che il Comune limiti fortemente l'accesso dei pullman e delle auto lungo il percorso del Minimetrò”. Perugia, 4 settembre 2015 - “La gestione del Minimetrò non può essere solo un problema del Comune di Perugia ma deve essere considerata una parte stabile del Tpl regionale”. Lo dichiara il consigliere regionale Marco Vinicio Guasticchi (PD-vicepresidente Assemblea legislativa) che sottolinea come questa sia “un'importante opera che riveste una valenza ecologica, economica e fortemente innovativa”. Per Guasticchi “questa operazione è possibile a patto che il Comune di Perugia attui una politica coraggiosa per limitare fortemente l'accesso dei pullman e delle auto lungo il percorso del Minimetrò. Ciò comporterebbe l'applicazione di una strategia che possa indirizzare il traffico lavorativo e turistico al maxi parcheggio di Pian di Massiano, accompagnata da una politica di prezzi convenzionati all'interno di fasce orarie ben definite e concomitanti con l'entrata ed uscita dagli uffici. Si potrà in questo modo – conclude - compensare i costi gestionali del Minimetrò e al stesso tempo si darà una forte risposta ecologica”.

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TRASPORTI

FERROVIA CENTRALE UMBRA: “REGIONE E SINDACI SI MOBILITINO CONTRO LA CHIUSURA DELLA TRATTA CITTÀ DI CASTELLOUMBERTIDE” - GUASTICCHI (PD): “DA PARTE MIA FORTE IMPEGNO SU ISTITUZIONI E PRIVATI” Perugia, 5 settembre 2015 - “Il vero pericolo della chiusura della tratta ferroviaria Città di Castello-Umbertide è che si tratti di una chiusura non temporanea ma definitiva, un evento da scongiurare con ogni mezzo, per cui sia la Regione che sindaci e istituzioni locali devono mobilitare le proprie comunità affinché il problema legato alla chiusura della tratta non diventi elemento di forte discriminazione territoriale. Per quanto mi riguarda, interverrò sulla Giunta regionale per chiedere che le risorse destinate a Trenitalia su alcune tratte regionali vengano utilizzate per sostenere il trasporto locale sulla Ferrovia centrale umbra. E' l'inizio di una battaglia che mi vedrà in prima linea con i fatti, non solo attraverso interrogazioni e mozioni ma con un vero pressing sui responsabili sia istituzionali che privati, affinché si arrivi ad una soluzione compatibile sia sotto l'aspetto economico che per quanto riguarda le conseguenze sociali connesse ai trasporti”: lo afferma il consigliere regionale Marco Vinicio Guasticchi (PD – vicepresidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria). “Quello della Ferrovia centrale umbra è un problema oramai arrivato al capolinea – sostiene Guasticchi – che necessita di chiarezza per il futuro: o si potenzia la linea con il recupero delle necessarie risorse per la messa in sicurezza oppure si abbia il coraggio di dire quali sono le reali intenzioni. La cosa grave è che troppi amministratori e troppi parlamentari hanno sottovalutato questo grosso problema, che ora si è innescato come una bomba a orologeria. La chiusura della tratta ferroviaria Città di Castello-Umbertide è una decisione che, di fatto, oltre che penalizzare ulteriormente pendolari e studenti che ogni giorno usufruiscono di questo servizio di mobilità, potrebbe preludere ad un disimpegno dei progetti annunciati di ammodernamento e potenziamento dell’intera rete ferroviaria. E' necessario – conclude - riportare al centro della programmazione regionale e nazionale lo sviluppo e la salvaguardia della ex-Fcu in termini di risorse e progetti di rilancio certi. Ulteriori ritardi, disservizi e mancata manutenzione non possono ancora ricadere sull’utenza del servizio di trasporto ferroviario per molti cittadini unica possibilità per raggiungere i luoghi di lavoro e le scuole”. EX FCU: “LAVORI SULLA TRATTA CITTÀ DI CASTELLO–UMBERTIDE: TEMPI E COSTI DELL'INTERVENTO E PROGETTI PER RILANCIO” - CHIACCHIERONI (PD) E MANCINI (LEGA NORD) INTERROGANO LA GIUNTA REGIONALE

Perugia, 7 settembre 2015 – I consiglieri regionali Gianfranco Chiacchieroni (Partito Democratico) e Valerio Mancini (Lega Nord) hanno presentato una interrogazione alla Giunta regionale in merito all'imminente chiusura della tratta ferroviaria Città di Castello–Umbertide per lavori di manutenzione e messa in sicurezza della ex Ferrovia Centrale Umbra. Nello specifico chiedono di sapere “tempi e costi dell'intervento” e “quali progetti la Regione prevede per il rilancio dell'infrastruttura ferroviaria”. Nell'evidenziare come la situazione attuale della tratta in questione stia creando “molti disagi ai pendolari dell'Alta Valle del Tevere”, Chiacchieroni e Mancini evidenziano nell'atto come “il servizio ferroviario della ex FCU sarà sospeso in attesa dell'avvio di tali lavori” e che “tale ristrutturazione andrà a penalizzare pendolari e studenti che usufruiscono giornalmente di tale servizio. Gli utenti – aggiungono saranno costretti ad usare il trasporto su gomma per gli spostamenti creando loro un notevole disagio. I treni – concludono - già da tempo viaggiano a rilento e da alcuni mesi la tratta è soggetta a limitazione di velocità per motivi di sicurezza”. “L'AGENZIA UNICA PER LA MOBILITÀ E TPL CONSENTIREBBE RISPARMI PER 10 MILIONI DI EURO L'ANNO. PERCHÉ ANCORA NON C'È?” - INTERROGAZIONE DI SQUARTA (FDI) Perugia, 8 settembre 2015 - “Come mai non è ancora stata creata l'Agenzia unica per la mobilità a trasporto pubblico locale, prevista dalla legge regionale 9 del 2015, frutto dell'iniziativa di Fratelli d'Italia e approvata all'unanimità dall'Assemblea?”: è questo l'oggetto di una interrogazione presentata dal consigliere regionale Marco Squarta (FDI) che sarà discussa in Aula nella prossima seduta di question time, martedì 15 settembre. “L'Agenzia unica per la mobilità – spiega Squarta – è necessaria per procedere a nuove gare di affidamento dei servizi, come prescrive la legge Del Rio del 2014, prevedendo la necessaria separazione fra il soggetto regolatore e il soggetto gestore. Fu approvata d'urgenza e all'unanimità perché le gare, datate 2005, sono scadute dal 2011, salvo essere state, come al solito, prorogate di anno in anno. L'applicazione della legge permetterebbe invece risparmi derivanti dal meccanismo di detraibilità dell'Iva di circa 800mila euro al mese, circa 10 milioni l'anno. Se ne deduce che la mancata attivazione dell'Agenzia unica ha già causato danni pari a 4 milioni di euro, ma la Regione Umbria preferisce perseverare nel non voler dare seguito alla legge regionale '9/2015', nonostante sia stata approvata all'unanimità. Come al solito, assistiamo al rimpallo di responsabilità e tutto rimane fermo. La Giunta deve quindi spiegare ai cittadini perché non sia stata applicata, come avvenuto in Emilia Romagna, e non si consenta un risparmio di 10 milioni l'anno sulle casse regionali”.

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FCU: “TEMPI E COSTI DEL RIPRISTINO DELLA TRATTA CITTÀ DI CASTELLOUMBERTIDE” - CHIACCHIERONI (PD) E MANCINI (LEGA) INTERROGANO ASSESSORE CHIANELLA: “SERVONO 1 ANNO DI LAVORI E 6 MILIONI DI EURO” L'assessore regionale ai trasporti, Giuseppe Chianella, ha risposto questa mattina in Seconda commissione all'interrogazione presentata dai consiglieri Gianfranco Chiacchieroni (Pd) e Valerio Mancini (Lega nord) in merito al ripristino della tratta Città di Castello – Umbertide della ex Ferrovia centrale umbra. Chianella ha spiegato che la Giunta e Umbria mobilità esercizio hanno già svolto degli incontri in merito, quantificando gli interventi in un anno di lavori e sei milioni di euro (stimati) di investimento. Sarebbe ora in corso la valutazione sul reperimento delle risorse. Perugia, 14 settembre 2015 – In apertura della seduta odierna della Seconda Commissione, il consigliere regionale Gianfranco Chiacchieroni (Pd) ha illustrato l'interrogazione sul ripristino della tratta Città di Castello – Umbertide della ex Ferrovia centrale umbra. All'atto ispettivo, firmato anche da Valerio Mancini (Lega nord), ha risposto l'assessore ai Trasporti Giuseppe Chianella, spiegando che saranno necessari circa 6 milioni di euro e 1 anno di lavori per riaprire il collegamento ferroviario. Giunta regionale e Umbria mobilità esercizio avrebbero già iniziato gli incontri sul problema infrastrutturale e sarebbero in corso valutazioni sul reperimento delle risorse necessarie. L'INTERROGAZIONE metteva in evidenza che “la situazione attuale della tratta in questione sta creando molti disagi ai pendolari dell'Alta Valle del Tevere. Il servizio ferroviario della ex Fcu resta sospeso in attesa dell'avvio di tali lavori e la ristrutturazione andrà a penalizzare pendolari e studenti che usufruiscono giornalmente del servizio. Gli utenti saranno costretti ad usare il trasporto su gomma per gli spostamenti creando loro un notevole disagio. I treni già da tempo viaggiano a rilento e da alcuni mesi la tratta è soggetta a limitazione di velocità per motivi di sicurezza”. La RISPOSTA ha messo in evidenza che “sarà necessario un intervento importante sui 24 chilometri del percorso, per sostituire binari e massicciata. Un ripristino che costerà circa 300 euro al metro e che si rende necessario per garantire la sicurezza dei viaggiatori”. Nella REPLICA, Chiacchieroni si è dichiarato “soddisfatto dalle rassicurazioni dell'assessore. Bene la decisione della Giunta di dar luogo all'intervento, che mi auguro possa essere portato a termine nel più breve tempo possibile”. “INTEGRAZIONE NELLA GRANDE RETE EUROPEA, NUOVI RUOLI NEL SISTEMA DELLE REGIONI CENTRALI, MODELLI SOSTENIBILI

DI MOBILITÀ” – ILLUSTRATO IN SECONDA COMMISSIONE IL PIANO REGIONALE 2014-2024 Illustrate, nella riunione odierna della Seconda Commissione, le linee programmatico-progettuali del nuovo Piano regionale dei trasporti 20142024. Per la Modalità Aerea si punta a consolidare un ruolo 'centrale' per l'aeroporto 'San Francesco' all'interno del bacino 'Centro Italia'; per la Ferrovia ad un collegamento con l'Alta Velocità; per la modalità stradale si punta a migliorare l'accessibilità alle reti centrali trans-europee di trasporto. Il Piano, che verrà trattato in un unico programma con quello di Bacino, avrà validità di dieci anni con start-up quadriennale e periodi di revisione e monitoraggio triennali. Perugia, 14 settembre 2015 - “Integrazione nella grande rete delle Regioni Europee, nuovi ruoli nel sistema delle regioni dell'Italia centrale; modelli sostenibili di mobilità a livello regionale”. Sono le linee programmatiche-progettuali su cui è imperniato il Piano regionale dei Trasporti 20142024, illustrato oggi in Seconda Commissione, presieduta da Giuseppe Biancarelli, alla presenza dell'assessore regionale ai Trasporti Giuseppe Chianella e dell'ingegner Stefano Ciurnelli, che ne ha curato la stesura. Il Piano, che verrà trattato in un unico programma con quello di Bacino, avrà validità di dieci anni con start-up quadriennale e periodi di revisione e monitoraggio triennali. Per quanto attiene alla modalità aerea si punterà al miglioramento dell'accessibilità ferroviaria all'aeroporto di Roma Fiumicino, ad affermare il ruolo dell'aeroporto 'San Francesco' all'interno del bacino 'Centro Italia' sia come scalo per il traffico turistico e business, sia come scalo sussidiario rispetto al sistema aeroportuale di Roma per il traffico low cost. Gli obiettivi previsti per la modalità ferroviaria riguardano il miglioramento dell'accessibilità alla rete Alta velocità da parte del bacino centro-settentrionale dell'Umbria, attraverso la realizzazione di una fermata nel tratto Roma-Firenze a sud di Arezzo. Le ipotesi per la stazione 'Medioetruria', emerse all'interno di un tavolo comune tra le Regioni Umbria e Toscana e Trenitalia, portano alla zona di Farneta di Cortona (Arezzo). Tra gli altri obiettivi previsti nel documento, il collegamento ferroviario verso il nodo Alta velocità di Roma; l'accessibilità all'aeroporto 'San Francesco' da parte del bacino regionale da e per Roma/Firenze; l'accessibilità verso l'hub aeroportuale di Roma Fiumicino. Per quanto riguarda il trasporto regionale, ogni giorno circa 18mila passeggeri salgono in treno in una delle 161 stazioni umbre. Ma il 92 per cento del traffico viene assorbito da 32 di esse. L'obiettivo – come ha sottolineato Ciurnelli – è quello di “far risalire la domanda, consolidare il traffico mettendo a sistema le tratte, integrando i servizi con metrobus sostitutivo, ad orario integrato, utilizzabile con lo stesso abbonamento”. In merito alla modalità stradale si punta a migliorare l'accessibilità alle reti centrali transeuropee di trasporto terrestri e marittima; mi-

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gliorare le caratteristiche prestazionali e di sicurezza della rete stradale di interesse nazionale; affermare il ruolo della 'Piattaforma Logistica Umbra' come sistema a servizio di tutto il bacino del Centro Italia; garantire adeguati livelli di fluidità e di sicurezza della viabilità primaria in corrispondenza del nodo di Perugia. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale su gomma, il 40 per cento di autobus viaggia con meno di dieci passeggeri. Per questo – ha detto Ciurnelli – è necessario ripensare il modello di trasporto per renderlo più sostenibile. Va differenziata la flotta in base alle esigenze del territorio”. Il lavoro della Commissione, su questo atto, proseguirà la prossima settimana con gli approfondimenti del documento da parte dei commissari. Sarà nuovamente presente l'assessore Chianella. “VICINI ALLA SVOLTA PER LE INFRASTRUTTURE INDISPENSABILI ALLO SVILUPPO DELLA REGIONE” - NOTA DI LEONELLI (PD) SUL PIANO REGIONALE PRESENTATO OGGI IN SECONDA COMMISSIONE Il capogruppo regionale del Partito Democratico, Giacomo Leonelli, commenta positivamente il Piano regionale Trasporti presentato questa mattina in Seconda Commissione. Per Leonelli le “infrastrutture sono indispensabili per lo sviluppo della nostra regione” e per questo c'è l'impegno del Pd “a portare a compimento tutti i progetti in cantiere, l’unica scelta politica da fare in una visione strategica di lungo periodo”. Perugia, 14 settembre 2015 - “Oggi in Seconda commissione nell’esaminare il Piano regionale Trasporti, abbiamo potuto verificare ancora una volta quanto determinate infrastrutture siano indispensabili per lo sviluppo della nostra regione. Per questo, come consiglieri del Gruppo del Partito Democratico, ci siamo rafforzati nella convinzione che il nostro impegno a portare a compimento tutti i progetti in cantiere, già garantito a più riprese, sia l’unica scelta politica da fare in una visione strategica di lungo periodo». È quanto dichiara il capogruppo regionale del Partito Democratico, Giacomo Leonelli. “Questa legislatura – continua Leonelli – rappresenta una grande occasione per compiere, nei prossimi 2 o 3 anni, passi da gigante: il rafforzamento dell'aeroporto, anche dotandolo dei necessari collegamenti ferroviari e di interscambio con le linee di autobus, il grande progetto dell'alta velocità, che deve essere calibrato in maniera armonica, in modo che ne risentano positivamente tanto i collegamenti verso il nord quanto quelli verso sud, e l’efficace implementazione della piastra logistica di Terni, possono consentire all’Umbria di fare quel salto di qualità da troppo tempo atteso. Non possiamo permetterci di sciupare queste occasioni per le divisioni tra i nostri campanili, quelle sterili dispute che per troppo tempo hanno ottenuto il solo scopo di ingessare il nostro sviluppo». “In particolare – conclude Leonelli

– la stazione dell'alta velocità rappresenta una priorità per tutta l'Umbria, e la sua collocazione andrà attentamente vagliata, anche di concerto con le regioni limitrofe, affinché la città di Perugia e la regione tutta ne traggano i maggiori benefici possibili”. PIANO TRASPORTI: “SCELTE STRATEGICHE PER USCIRE DALL'ISOLAMENTO E CAMBIARE, PER UN REALE SVILUPPO” - INTERVENTO DI RICCI (PORTAVOCE CENTRODESTRA E LISTE CIVICHE) “Creare un centro intermodale strategico che preveda la connessione tra l'aeroporto e il sistema ferroviario ad alta velocità, con la variante ferroviaria Orte-Falconara e non la stazione in Toscana, miglioramento della rete stradale con attenzione alle direttrici Terni-Orte-Civitavecchia, messa in sicurezza della E 45 e variante per evitare il nodo di Perugia”: sono alcune delle proposte che i consiglieri di centrodestra e liste civiche presenteranno in commissione per il nuovo Piano regionale dei trasporti, illustrate dal portavoce Claudio Ricci. Perugia, 15 settembre 2015 - “Partire dalla creazione di un centro intermodale strategico baricentrico nella zona dell'aeroporto (la cui gestione va, in parte, privatizzata) per poi connettere il sistema ferroviario ad alta velocità (con la previsione della variante ferroviaria Orte Falconara, evitando la stazione in Toscana nella Media Etruria) e con le costruende strade della quadrilatero Umbria-Marche, che ci collegheranno al mare Adriatico. Un centro intermodale fondamentale anche per conservare una importanza regionale nella prospettiva della collaborazione fra Regioni del centro Italia, verso la prossima macro Regione”: la strategia descritta fa parte delle considerazioni che il consigliere Claudio Ricci (portavoce centrodestra e liste civiche) illustrerà nella prossima riunione della Seconda commissione consiliare, incentrata sul nuovo Piano regionale dei trasporti. “Per quanto attiene al sistema ferroviario – prosegue Ricci - occorre che, anche nelle linee esistenti, siano utilizzati in Umbria più convogli Freccia Argento e Freccia Bianca che, a velocità ridotta ma veloce, colleghino meglio l'Umbria alle mete principali italiane ed europee. Sulla Ferrovia Centrale Umbra sono necessari interventi significanti sia per riqualificare le infrastrutture che per acquisire nuovi convogli, ivi incluso l'utilizzo dei treni tram che, arrivati ai terminali, possono entrare in linea urbana. Molta attenzione al trasporto pubblico locale (per migliorare i servizi per i pendolari), ai sistemi di mobilità alternativa e alle modalità di informazione evoluta e integrazione dei titoli di viaggio per poter utilizzare, con un unico biglietto, ferrovie, sistemi su gomma, altra mobilità, parcheggi e sistemi”. “Affinché il Piano regionale dei trasporti diventi strumento strategico per lo sviluppo della regione e sia attrattivo in termini di

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marketing, opportunità e investimenti – prosegue Claudio Ricci – non si può prescindere dal miglioramento della rete stradale, con molta attenzione alle direttrici Terni (pianificata come porta di accesso all'area di Roma), Orte e Civitavecchia (verso il mare), la riqualificazione e messa in sicurezza della strada E45 (senza pedaggio per residenti, turisti e autotrasportatori), la realizzazione della variante stradale per evitare le gallerie di Perugia, facendo emergere tale progetto come fondamentale per la viabilità fra il nord e il sud d'Italia. Queste sono alcune delle indicazioni – annuncia infine - che nelle prossime settimane, insieme agli altri consiglieri della coalizione, porrò all'attenzione della Seconda commissione consiliare”. QUESTION TIME (1): “CENTENARIO DELLA FCU E INTERVENTI DI MANUTENZIONE” CHIACCHIERONI (PD) E MANCINI (LN) INTERROGANO CHIANELLA: “6 MILIONI E 1 ANNO DI LAVORI. UN EVENTO PER I 100 ANNI” Perugia, 15 settembre 2015 – Durante la seduta odierna dell'Assemblea legislativa dell'Umbria il consigliere regionale Gianfranco Chiacchieroni (Partito Democratico) ha illustrato in Aula una interrogazione alla Giunta, firmata anche da Valerio Mancini (Lega Nord), sulla ex Ferrovia centrale umbra. Prendendo spunto dal centenario delle prime corse giornaliere della Fcu, i consiglieri chiedono di sapere “come verranno affrontate le problematiche strutturali che ne limitano l'efficiente funzionamento (galleria di S.Gemini in manutenzione, tratta Città di Castello Umbertide chiusa al transito mercoledì scorso, programmi e progetti che stentano a partire, come a Cesi e il raddoppio di Perugia - S.Anna). Nel frattempo banda larga e fibre ottiche sembrano le sole a correre attraverso la Ferrovia centrale umbra”. Chiacchieroni e Mancini hanno chiesto inoltre all'Esecutivo regionale di “spiegare come verrà celebrata la ricorrenza dei cento anni ('quando ancora i bambini giravano scalzi per le nostre città') e quali interventi di ammodernamento verranno messi in atto per rilanciare le potenzialità della struttura ferroviaria regionale”. L'assessore Giuseppe Chianella ha risposto spiegando che “le criticità manutentive della struttura erano note, anche se non ci aspettavamo di trovarci in questo periodo, con la riapertura delle scuole, a dover affrontare la chiusura di un tratto così ampio. Ma la sicurezza dei viaggiatori viene prima di tutto. I costi di manutenzione per la tratta Città di Castello – Umbertide, lunga 24 chilometri, ammonteranno a circa 6 milioni di euro. I lavori dovrebbero durare circa 7 mesi a cui aggiungere i tempi del bando di gara. Abbiamo previsto, con l'azienda, di organizzare una giornata di celebrazione sulla importante storia della ex Fcu, utilizzando questa occasione anche per indicare le prospettive di sviluppo futuro della ferrovia regionale. Stiamo lavorando con l'azienda per organizzare questo tipo di iniziativa”. Il consigliere

Chiacchieroni si è detto “soddisfatto” per la celebrazione prevista per il centenario, attendendo però di “vedere quando partiranno davvero i lavori di rifacimento del tratto ora chiuso al traffico”. QUESTION TIME (2): “PERCHÈ ANCORA NON C'È L'AGENZIA UNICA PER LA MOBILITÀ?” A SQUARTA (FDI) RISPONDE LA PRESIDENTE MARINI: “NON RITARDI MA CAUTELE. NO A FONDI TPL PER RIPIANARE DEBITI PREGRESSI”. Perugia, 15 settembre 2015 - Nella seduta dell'Assemblea legislativa dell'Umbria dedicata alle interrogazioni a risposta immediata (question time) il consigliere regionale Marco Squarta (FdI) ha chiesto chiarimenti circa “i ritardi nell'attivazione dell'Agenzia unica per la mobilità e trasporto pubblico locale, prevista dalla legge regionale 9 del 2015. Squarta, nel suo intervento ha ricordato come la legge, “frutto dell'iniziativa di Fratelli d'Italia e approvata all'unanimità dall'Assemblea nella precedente legislatura”, è necessaria per procedere a nuove gare di affidamento dei servizi, come prescrive la legge Del Rio del 2014, prevedendo la necessaria separazione fra il soggetto regolatore e il soggetto gestore. Fu approvata d'urgenza e all'unanimità perché le gare, datate 2005, sono scadute dal 2011, salvo essere state, come al solito, prorogate di anno in anno. L'applicazione della legge permetterebbe invece risparmi derivanti dal meccanismo di detraibilità dell'Iva di circa 800mila euro al mese, circa 10 milioni l'anno. Se ne deduce che la mancata attivazione dell'Agenzia unica ha già causato danni pari a 4 milioni di euro, ma la Regione Umbria preferisce perseverare nel non voler dare seguito alla legge regionale '9/2015', nonostante sia stata approvata all'unanimità. Come al solito, assistiamo al rimpallo di responsabilità e tutto rimane fermo. La Giunta deve quindi spiegare ai cittadini perché non sia stata applicata, come avvenuto in Emilia Romagna, e non si consenta un risparmio di 10 milioni l'anno sulle casse regionali”. La presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, nella sua risposta, ha detto che “il percorso per la creazione dell'Agenzia unica sarà avviato solo quando saremo certi che le risorse del fondo trasporti rimangano a disposizione del trasporto pubblico locale e non finiscano a ripianare le perdite pregresse di Umbria Mobilità spa. Abbiamo deciso, condividendo questa scelta, di avvalerci di questa società, rimasta al cento per cento della Regione, per utilizzarne la struttura, il personale, le sedi e abbattere i costi di funzionamento. Ma dobbiamo essere certi che le risorse annuali del fondo trasporti vengano utilizzate per il Tpl e non per pagare i debiti. Vogliamo evitare che il fondo trasporti finisca nell'ordine dei creditori, molti dei quali connessi al sistema del Tpl romano e non al sistema umbro. Questa preoccupazione non è solo della Giunta regionale, ma di tutti gli enti locali coinvolti. Altrimenti nel giro di sei mesi rischiamo

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di compromettere il fondo. Per questo abbiamo chiesto a Umbria Mobilità di verificare la situazione: è stato fatto un interpello alla Agenzia delle Entrate proprio per approfondire gli aspetti legati alla pignorabilità dei beni. Procederemo non appena avremo avuto risposta dall'Agenzia delle Entrate. Non vogliamo correre rischi. Non ci sono ritardi ma cautele amministrative”. Nella replica Squarta ha detto di “apprezzare la cautela della Giunta per verificare che i fondi Tpl non siano aggrediti. Però sollecito di velocizzare il più veloce possibile, visto che la situazione critica di Umbria Mobilità era nota a tutti. Ci risulta, tra l'altro, che questa società faccia fatica a restituire i 17 milioni di euro già anticipati dalla Regione”. QUESTION TIME (4): “PER E45 SUPERAMENTO DEFINITIVO DEL PROGETTO DI AUTOSTRADA OPPURE NO?” - A CARBONARI (M5S) RISPONDE ASSESSORE CHIANELLA: “PREVISIONE INTERVENTI PER MESSA IN SICUREZZA” Perugia, 15 settembre 2015 “Quale l’intendimento della Giunta sul progetto E45 autostrada. Viene ancora considerato utile ai fini della programmazione strategica del quadro dei trasporti regionali oppure no?”. È quanto ha chiesto all'assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Giuseppe Chianella, il consigliere regionale Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 Stelle) chiedendo ancora se “l'Esecutivo di Palazzo Donini opterà per la richiesta definitiva al Governo nazionale della cancellazione del progetto dall'elenco delle opere strategiche per il Paese e non solo il mero stralcio dal DEF 2016. Cancellazione questa che sarebbe propedeutica ad una effettiva pianificazione e conseguente esecuzione delle opere di messa in sicurezza dell’arteria stradale”. Carbonari ha anche ricordato che nella passata legislatura, “la Giunta presieduta dalla stessa presidente Marini si è espressa in più occasioni in maniera favorevole alla realizzazione del progetto autostrada, intervenendo attivamente sul Cipe per accelerare la sua approvazione. In seguito, poi, alla scoperta da parte della magistratura di Firenze del cosiddetto 'Sistema Incalza' e alle conseguenti dimissioni dell’allora ministro Lupi, il progetto E45 si è rivelato essere tra le operazioni illecite oggetto del citato comitato politico-affaristico”. Carbonari ha rimarcato infine “la raccolta di 8.500 firma del Comitato 'NO E45 Autostrada', consegnate lo scorso febbraio all'allora presidente del Consiglio regionale Eros Brega” e che “nel Consiglio dei Ministri del 12 aprile scorso il progetto è stato stralciato dal Documento di Economia e Finanze 2016 (DEF) e l’attuale Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Del Rio, ha dichiarato in più occasioni che la priorità è la messa in sicurezza dell’attuale E45”. L'assessore regionale Chianella ha sottolineato come la E45 rappresenti “la spina dorsale del sistema stradale regionale”, ma che “ha caratteristiche infrastrutturali che generano

insicurezza e pericolo. La possibilità di trasformazione in autostrada leggera puntava al superamento di queste molteplici criticità. Con l'insediamento del ministro Del Rio l'opera è stata accantonata. A fronte di ciò la Giunta regionale si è preoccupata chiedendo un incontro urgente al ministro che si è svolto nei primi giorni di agosto. Si è parlato del nuovo quadro delineato dal Governo e quindi della necessità di interventi per la messa in sicurezza dell'infrastruttura e del miglioramento della qualità dei servizi ad essa connessi. Pertanto siamo in attesa di stipulare un contratto di programma Regione-Ministero per la messa a punto di tutti gli interventi necessari a garanzia della messa in sicurezza con risorse governative. Con il Ministro abbiamo anche parlato della variante di Perugia, verso il Silvestrini. Rassicuro infine l'interrogante che è cosa nota: la E 45 non diventerà più autostrada”. Carbonari, nella replica, si è dichiarata “parzialmente soddisfatta”. “LA GIUNTA RISPETTI GLI IMPEGNI PRESI E PREVEDA UN FINANZIAMENTO DI ALMENO 2 MILIONI PER IL MINIMETRÒ DI PERUGIA” - UNA INTERROGAZIONE DI SQUARTA (FDI) IN VISTA DELLA PREDISPOSIZIONE DELL'ASSESTAMENTO DI BILANCIO Il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Marco Squarta, ha presentato una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini affinché, nella stesura dell'assestamento di bilancio, venga previsto un finanziamento di 2 milioni di euro da destinare al Comune di Perugia per il Minimetrò. Squarta ricorda che l'assessore ai trasporti della precedente Giunta Marini aveva assunto “l’impegno formale rispetto alla possibilità di trasferire, nelle more di approvazione del nuovo PRT 2014-2020, risorse espressamente finalizzate all’infrastruttura”. Perugia, 19 settembre 2015 – “La Giunta regionale spieghi se intende dare seguito agli impegni già assunti dal precedente Esecutivo prevedendo, in fase di assestamento di bilancio, l’allocazione di 2 milioni di euro da destinare al Comune di Perugia per l’infrastruttura Minimetrò”. È quanto chiede, con una interrogazione urgente con risposta in commissione, il consigliere regionale Marco Squarta (capogruppo di Fratelli d'Italia). Nel suo atto ispettivo Squarta spiega che “dal Piano economico finanziario 2014-2019 di Minimetrò spa emerge una stima che comporta oneri oltremodo gravosi e sicuramente non sostenibili dall’Amministrazione comunale di Perugia con risorse proprie. Si tratta di una difficoltà già nota anche all’Amministrazione regionale, che negli anni ha più volte liquidato a favore del Comune di Perugia, risorse specifiche (2milioni 850mila euro nel 2008, 7milioni per gli anni 2009/10, 2,8milioni nel 2011, 2milioni nel 2012) destinate a garantire la sostenibilità finanziaria della gestione del sistema di trasporto denominato Mini-

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metro’”. Marco Squarta ricorda che “l’attuale Amministrazione comunale, nell'aprile scorso, si è attivata presso la presidente della Giunta regionale e presso l’assessorato competente, ottenendo l’impegno formale dell’allora assessore regionale ai trasporti rispetto alla possibilità di trasferire, nelle more di approvazione del nuovo Piano trasporti 2014-2020, risorse espressamente finalizzate all’infrastruttura. La lettera dell'assessore è però intervenuta a Bilancio previsionale regionale 2015 già approvato e che pertanto tali risorse vanno necessariamente allocate nel Bilancio di assestamento entro i primi di ottobre. Al momento però il servizio Trasporti e il servizio Bilancio della Regione Umbria non hanno ricevuto alcun input all’attuale assessore ai Trasporti”. “NO ALL’UMBRIA-CORRIDOIO, RIDURRE EMISSIONI E INCIDENTALITÀ: PEDAGGIO AI TIR EXTRAREGIONALI, EX FCU PER LE MERCI” - LIBERATI (M5S): “NUOVO PIANO TRASPORTI MA PROPOSTE ANTICHE” Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, illustra alcuni emendamenti al Piano trasporti regionale 2014-2024: pedaggio esclusivamente per i Tir di fuori regione che percorrono integralmente la E45 quale corridoio gratuito e alternativo alla A/1 distruggendo l’infrastruttura, e rilancio della Ferrovia centrale umbra per il trasporto merci. Per Liberati il Piano regionale “nasce vecchio, con riferimenti e proposte antiquate, che indugiano ancora sulla gomma, provocando anzitutto la morte della ex FCU”. Perugia, 21 settembre 2015 - “No al flusso di camion di fuori regione che percorrono integralmente la E45 quale corridoio gratuito e alternativo alla A/1, scaricando il loro 'black carbon', distruggendo l’infrastruttura e aumentando l’incidentalità: un pedaggio imposto esclusivamente ai Tir col sistema 'free flow', senza barriere, entrerebbero almeno 15 milioni di euro/anno, utili come il pane ad una strada ridotta a colabrodo per via di una politica trasportistica senza slanci e troppo spesso balbuziente”. La critica al Piano regionale dei trasporti 2014-2024 viene dal consigliere Andrea Liberati (M5s), che annuncia emendamenti al documento e chiede anche un “rilancio della Ferrovia centrale umbra per il trasporto merci”. “Un secolo dalla costruzione della ex MUA, ex FCU – ricorda Liberati - quasi mezzo secolo dall’apertura dei primi tratti della SS 3/bis, infrastrutture che innervano l’Umbria, così liberata dalla propria atavica emarginazione fisica rispetto al resto d’Italia. Ma da alcuni anni si registra un crescente rischio di ritorno all’antico isolamento stradale e ferroviario, non essendo stata effettuata una sistematica manutenzione programmata né per la E/45, né per il ferro. Contro questa prospettiva occorrerebbe un serio Piano trasporti, ma quello 2014-2024 della Regione nasce vecchio, con riferimenti e proposte

antiquate, che indugiano ancora sulla gomma, provocando anzitutto la morte della ex FCU, scavalcata, nelle intenzioni della Regione, da un servizio di autobus potenziato che preveda al riguardo 'l’attrezzaggio della sede stradale (…) per la loro fermata, inclusa la viabilità principale' (a pagina 285): stop anche lungo la superstrada dunque? Assurdo”. “Una ex FCU ampiamente trascurata – prosegue - pure a fini di trasporto merci: su quasi 400 pagine di analisi, non una parola. Eppure il tema fu sollevato anche dallo stesso PD, con il consigliere Chiacchieroni, e del resto la ex FCU fu usata a lungo per questo. Sviluppumbria nel 2012 raccolse l’interesse degli operatori, a partire dalle Fornaci Briziarelli contigue alla ferrovia, ma costrette a invadere di laterizi la E/45, come altri fanno con l’acqua e il resto (Sangemini, etc.). Intanto, fuori dagli stabilimenti, centinaia di Tir stazionano quotidianamente a motore acceso, lasciando il loro generoso carico di particolato. E, grazie al diesel, il benzo(a)pirene è sopra soglia sia nella Val Tiberina che nella Conca Ternana, fenomeno che, non a caso, il Ministero dell’Ambiente rammenta alla Regione, nelle proprie osservazioni al Piano”. “Il M5S – afferma Liberati - presenterà alcuni precisi emendamenti al Piano trasporti: basta anzitutto al flusso di camion extraregionali che percorrono integralmente la E/45 quale corridoio gratuito e alternativo alla A/1: quasi 3.000 TIR/giorno (tab. 34, p. 176) che scaricano qui il loro black carbon, distruggendo l’infrastruttura, aumentando un’incidentalità il cui peso è “più elevato che nel resto del Paese, determinando uno svantaggio competitivo tra i 90/180 milioni di euro che gravano sul sistema regionale” e che incidono “direttamente sulle prospettive di crescita economica e occupazionale regionale” (pp. 203-204). Tale flusso di camion extraregionali (quasi il 20 per cento del totale, dati della Regione) deve pagare i costi della devastazione: solo così l’Umbria può contenere il numero dei Tir e risanare una E/45 altrimenti destinata, come la ex FCU, a finire chiusa per lunghi tratti e per molto tempo, perché il Governo già oggi non interviene più. Un pedaggio imposto esclusivamente ai Tir col sistema free flow, senza barriere: entrerebbero almeno 15 milioni di euro/anno, utili come pane a una strada ridotta a colabrodo per via di una politica trasportistica senza slanci e troppo spesso balbuziente. Si cambi subito – conclude o l’isolamento dell’Umbria sarà inevitabile”. SECONDA COMMISSIONE: INTERROGAZIONE DI LIBERATI E CARBONARI (M5S) SU “BLOCCO DEI LAVORI ALLA STAZIONE DI PONTE S. GIOVANNI (PG)” - ASSESSORE CHIANELLA RISPONDE “CANTIERE FERMO PER DIFFICOLTÀ DELL'APPALTATORE” L'assessore regionale Giuseppe Chianella ha risposto oggi, duranti i lavori della Seconda commissione, alla interrogazione presentata dai consiglieri Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 stelle) in merito a costi e avanza-

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mento dei lavori in corso alla stazione ferroviaria di Ponte San Giovanni. L'assessore ha spiegato che la spesa prevista è di 13 milioni di euro, 5 dei quali di fondi regionali. Le difficoltà nella conclusione dei lavori sarebbero legate a problemi della ditta appaltatrice. Perugia, 21 settembre 2015 - “Ormai da mesi sono fermi i lavori di riqualificazione della Stazione di Perugia-Ponte San Giovanni, trionfalmente inaugurati nell’autunno 2013. Opere certamente strategiche per il capoluogo di regione, sia per la velocizzazione dei tempi di percorrenza della Foligno-Terontola, sia dal punto di vista dell’efficientamento della connessione di Ponte San Giovanni con l’area centrale della città, oltre che per l’importante ricaduta su aspetti non secondari della sicurezza urbana e dei viaggiatori”. Questo il punto di partenza della interrogazione, firmata dai consiglieri M5S Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari illustrata oggi in Seconda commissione, presente l'assessore ai trasporti Giuseppe Chianella. Il consigliere Liberati ha evidenziato la necessità di chiarire “quali iniziative si intendono intraprendere affinché la stazione di Ponte San Giovanni venga riqualificata nei tempi e con le risorse originarie evitando, come spesso avviene per le opere pubbliche, che i costi inizino a lievitare e che il degrado frattanto avanzi, con ricadute pesanti su un brano di città già fortemente esposto sotto il profilo socio-ambientale. Da notizie apparse sulla stampa a fine febbraio 2015, si apprende che la società cooperativa Acmar scpa di Ravenna, affidataria della realizzazione del progetto di riqualificazione della stazione di Ponte San Giovanni da parte di Rfi, avrebbe depositato istanza di concordato in bianco, per l’elevatissima esposizione debitoria”. L'assessore Chianella ha spiegato che il finanziamento previsto per l'opera ammonta a 13 milioni di euro, di cui 5 di cofinanziamento regionale. I lavori avrebbero dovuto essere conclusi entro il 2017 ma si sono registrate delle difficoltà economiche dopo la realizzazione del sottopasso pedonale. La società cooperativa Acmar, nel febbraio scorso, ha presentato domanda di concordato preventivo al tribunale di Ravenna e la Rete ferroviaria italiana (Rfi), per evitare un blocco completo dei cantieri a tempo indeterminato, ha proposto alla Acmar una soluzione transattiva per ottenere l'immediata restituzione del cantiere, ratificata poi dal tribunale a giugno. Abbiamo in programma un incontro con Rfi per affrontare questo tema”. Liberati si è detto “non soddisfatto, visto che non sono affatto chiari i tempi per la soluzione di un problema che riguarda una stazione strategica per il capoluogo e per l'intera regione”. SECONDA COMMISSIONE: “VALORIZZAZIONE FCU E AEROPORTO, MESSA IN SICUREZZA E45, INTERVENTI SUL NODO DI PERUGIA. PUNTARE SU SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE” – IL DIBATTITO SUL PIANO REGIONALE TRASPORTI

Ha preso il via stamani in Seconda Commissione l'esame del Piano regionale dei trasporti 20142024 predisposto dalla Giunta ed illustrato la scorsa settimana a palazzo Cesaroni dall'assessore Chianella. Potenziare l'aeroporto; investire su ristrutturazione e potenziamento della Ferrovia centrale umbra, rilanciandola anche per il trasporto merci; messa in sicurezza della E45 dove il flusso di camion extraregionali dovrebbe caricarsi dei costi della manutenzione; risolvere il problema del nodo di Perugia estrapolando gli interventi dal progetto della E45; puntare sulla sostenibilità ambientale. Differenza di vedute per quanto attiene alla collocazione della stazione dell'alta velocità. Perugia, 21 settembre 2015 - “Potenziareo l'aeroporto, investire su ristrutturazione e potenziamento della Ferrovia centrale umbra, rilanciandola anche per il trasporto merci. Messa in sicurezza della E45 dove il flusso di camion extraregionali dovrebbe caricarsi dei costi della manutenzione. Risolvere il problema del nodo di Perugia estrapolando gli interventi dal progetto della E45. Puntare sulla sostenibilità ambientale”. Sono queste le indicazioni emerse nella riunione della Seconda Commissione, presieduta da Giuseppe Biancarelli, dove è iniziato l'esame del Piano regionale dei trasporti 2014-2024 illustrato la scorsa settimana dall'assessore regionale Giuseppe Chianella e dell'ingegner Stefano Ciurnelli, che ne ha curato la stesura. Entrambi presenti anche stamani a Palazzo Cesaroni. Diversità di vedute, soprattutto tra maggioranza e opposizioni, si è manifestata per quanto attiene alla previsione della stazione per l'alta velocità, per la quale si sta delineando la possibilità di collocazione a Rigutino (Arezzo). E prima che il presidente Biancarelli iniziasse a dare la parola ai commissari, è stato proprio l'assessore Chianella a rimarcare come questo documento programmatico rappresenti uno “strumento importante e strategico per il futuro dell'Umbria, frutto di un lavoro particolarmente intenso a cui hanno preso parte moltissime componenti”. GLI INTERVENTI CLAUDIO RICCI (portavoce centrodestra e liste civiche) ha illustrato dieci punti sintetici che sarebbero “determinanti per lo sviluppo socio economico, turistico e attrattivo di investimenti, per l'Umbria, in termini di marketing territoriale: valorizzare l'aeroporto in modo che la società di gestione Sase includa i privati per il 40 per cento possibilmente coinvolgendo compagnie aeree e tour operator; collegare l'aeroporto con lo scalo aereo di Roma Fiumicino attraverso sistemi ferroviari e/o su gomma veloci (non solo con l'attuale linea aerea); sviluppare i sistemi di collegamento fra Terni e Roma anche potenziando la direttrice verso il mare (Civitavecchia); portare la stazione ad alta velocità ferroviaria nel baricentro dell'Umbria vicino all'aeroporto, dove si attesteranno anche le nuove strade della quadrilatero Umbria Marche che ci collegheranno con il mare adriatico, ed evitare la stazione fuori dal-

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l'Umbria in Toscana; considerare fondamentale il progetto di variante ferroviaria ad alta velocità Orte Falconara anche per connettere meglio l'Umbria, per un potenziale di 400 mila residenti, e i territori di Gubbio, Gualdo Tadino, Perugia Assisi, Foligno Spoleto; utilizzare le linee ferroviarie esistenti, migliorandole, al fine di far transitare più treni veloci 'Freccia Argento' e 'Freccia Bianca'; valorizzare la Ferrovia Centrale Umbra con investimenti per migliorare le infrastrutture e i convogli, anche utilizzando i treni/tram da impiegare anche nelle città dell'Umbria; riqualificare e mettere in sicurezza la strada E 45, senza pedaggio, trasformandola anche in un asse attrezzato, come la FCU, e informativo per attrarre e smistare i flussi, economici e turistico culturali, verso gli itinerari minori; dare priorità nazionale, coinvolgendo anche il Ministero per le Infrastrutture e Trasporti, al 'nodo' di Perugia, variante stradale esterna per evitare le gallerie, quale progetto strategico regionale e urgente per la mobilità nazionale fra il sud e nord del paese; migliorare tutte le strade e il trasporto pubblico locale (spostamenti casa lavoro e casa scuola) anche utilizzando le nuove tecnologie per rilevare in tempo reale i flussi (la domanda) e modulare l'offerta (in particolare sistemi su gomma) nonché prevedere un biglietto integrato per utilizzare l'intero sistema trasportistico su ferro, gomma, mobilità alternativa e parcheggi”. GIACOMO LEONELLI (Partito democratico): “Siamo veramente ad un passo verso il compimento di uno strumento importantissimo. In Umbria ci sono già cantieri ed una serie di opere ancora aperte che si vanno ad unire ad un rilevante lavoro fatto sull'aeroporto negli ultimi cinque anni. La fermata dell'Alta velocità Medioetruria collocata tra Firenze e Roma, le due città italiane più visitate, ci consente di affacciarci su panorami ancora insufficientemente battuti portando vantaggi alla nostra economia anche attraverso il turismo. È chiaro che all'alta velocità vanno legati miglioramenti infrastrutturali per il raggiungimento della stazione, a partire dalla strada del Trasimeno, ma anche del tratto ferroviario, attraverso l'intensificazione dei collegamenti. Per quanto concerne l'aeroporto, importante il ragionamento sulla previsione in corrispondenza dello scalo ferroviario. In tema di infrastrutture stradali la criticità principale è rappresentata dal 'nodo' di Perugia che va sganciato dal progetto della E45. Quella E45 che rappresenta un tracciato strategico per l'Umbria, oggi diventata un corridoio veloce per autoarticolati e traffico pesante. Nessuno vuole mettere i 'bastoni fra e ruote' alle imprese del territorio alle prese con una fortissima crisi. Però serve una struttura sicura e veloce. Per questo serve fare un ragionamento su come chi ne fa una mera attività di attraversamento possa contribuire. Emergono preoccupazioni sulla Fcu e sul Tpl. Il problema è che l'offerta non rappresenta una opportunità di mobilità alternativa. Bisogna immaginare un sistema sempre più di stampo europeo e meno provinciale. Le ipotesi di smantellamento della Fcu spero non vengano

mai prese neanche in considerazione”. MARCO SQUARTA (Fratelli d'Italia): “D'accordo con le indicazioni di Claudio Ricci. Per quanto riguarda la mobilità alternativa, viste le lungaggini per finanziarla, la Regione si attivi con le amministrazioni locali per attivare importanti misure in merito. La fermata dell'Alta velocità a Rigutino (Arezzo) mi piacerebbe sapere come la pensa effettivamente la Giunta regionale. Si tratta di una fermata non strategica né per l'Umbria, né per il capoluogo. È necessario intervenire in maniera strutturale per facilitare il raggiungimento della stazione. Per quanto riguarda il Tpl i contratti tra Enti locali e società di gestione sono in prorogatio dal 2012. L'auspicio è che nelle nuove gare venga garantita la separazione tra il soggetto regolatore e gestore, come del resto prevede la legge 'Delrio'”. ANDREA LIBERATI (Movimento 5 Stelle): “Si tratta di un Piano che punta ancora sulla gomma, mettendo a rischio la sopravvivenza della ex FCU per la quale infrastruttura, negli ultimi anni, non sono stati effettuati gli interventi di cui aveva bisogno. Una FCU scavalcata da un servizio di autobus potenziato che prevede al riguardo 'l’attrezzaggio della sede stradale per la loro fermata, inclusa la viabilità principale'. La Fcu potrebbe essere salvata solo se ottimizzata, rilanciandola anche per il trasporto merci. In merito alla E45, viene percorsa da camion extraregionali quale corridoio gratuito e alternativo alla A 1. Provocano inquinamento (black carbon) e distruggono l’infrastruttura, aumentando di molto il numero di incidenti il cui peso è oltre la media nazionale. Questo flusso di camion extraregionali (quasi il 20 per cento del totale) deve caricarsi dei costi della della devastazione. Solo così potrà essere contenuto il numero dei Tir e mettere in atto gli interventi necessari per la manutenzione dell'infrastruttura. Bisogna puntare sulla sostenibilità ambientale come ritorno di immagine per l'Umbria, accompagnando tutti i processi necessari”. SILVANO ROMETTI (Socialisti e Riformisti): “Uno strumento che chiude il percorso di una riforma complessiva. Un percorso che ha incontrato eventi negativi come la penalizzazione della finanza pubblica verso i trasporti, la crisi di Umbria mobilità, mancanza di investimenti sul versante infrastrutturale. Il riconoscimento dell'aeroporto di 'interesse nazionale' è stato importantissimo. Oggi bisogna tuttavia intervenire affinché non si trasformi in una struttura stagionale. Serve un salto di qualità sollecitando l'ingresso dei privati. La ferrovia è il vero punto infrastrutturale debole. Bisogna reperire risorse per ammodernare la Foligno-Perugia e proseguire sulla Perugia-Terontola. Servono nuova tecnologia e nuovo materiale rotabile oltre ad intervenire direttamente sull'infrastruttura. Sull'allacciamento all'Alta velocità è importante non litigare sul luogo che deve essere individuato attraverso parametri certi legati ad una sufficiente massa critica. Bene i passi in avanti fatti per quanto riguarda le strade. In questa legislatura dobbiamo puntare con forza a togliere il nodo di Perugia. Per la mobilità alternativa è necessario

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aiutare i Comuni a gestire e sostenere meglio questa tipologia di spostamento. Per il trasporto pubblico locale auspico una gara unica con il trasporto scolastico”. ATTILIO SOLINAS (Partito democratico): “Bene il lavoro portato avanti dall'assessorato. Condivido convintamente la priorità di intervenire sul nodo di Perugia in maniera meno complessa e costosa. È importante avere il più vicino possibile la stazione dell'Alta velocità, prevedendo il rafforzamento via ferro e gomma ed i parcheggi necessari. La Fcu va potenziata, rigenerata e ristrutturata. Importantissimo il raddoppio tra Ponte San Giovanni e Sant'Anna prevedendo una metropolitana leggera veloce con corse frequenti. Prevedere poi il potenziamento di altri collegamenti come la zona industriale di Perugia e l'ospedale Silvestrini”. VALERIO MANCINI (Lega Nord): “Le infrastrutture di cui disponiamo vanno gestite al meglio. Vanno trovate le risorse per le emergenze. La chiusura del tratto della Fcu da Città di Castello ad Umbertide ha causato disservizi a studenti e lavoratori. Sarebbe auspicabile prevedere sconti sugli abbonamenti degli utenti. La politica è poi chiamata a trovare soluzioni appropriate affinché la Fcu possa trasportare anche le merci. È anacronistico il non collegamento con le piastre logistiche. In merito alla Alta velocità, è funzionale soltanto se il collegamento viene previsto al centro dell'Umbria. I progetti infrastrutturali non sono mai stati fatti con una visione globale tra rete ferroviaria e stradale. Per la Fcu sarebbe il caso di affidarsi alle Ferrovie italiane, farla gestire cioè da chi lo fa per mestiere. Per la strada E78 vorrei rimarcare il fatto che non serve una grande infrastruttura, serve soltanto aprire con urgenza la galleria della Guinza per il traffico leggero”. SERGIO DE VINCENZI (Ricci presidente): “Vedo schizofrenia in questo programma. Mi piacerebbe conoscere le ragioni per le quali la stazione Alta velocità 'Medioetruria' è stata prevista in provincia di Arezzo invece che in Umbria. Per quanto riguarda la valorizzazione del trasporto su gomma, bisogna capire le priorità in prospettiva mettendo al primo posto gli interessi dei cittadini. A Perugia esiste un problema serio con il Minimetrò, staccato dal sistema dei trasporti. Sarebbe auspicabile prevedere un servizio di navette di collegamento”. “10 PUNTI ESSENZIALI PER IL PIANO REGIONALE” - LE PROPOSTE DI RICCI (PORTAVOCE CENTRODESTRA E CIVICHE) SU “UN ATTO FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO DELLA REGIONE” Perugia, 21 settembre 2015 - “I dieci punti che sarebbero determinanti per lo sviluppo socio economico, turistico e attrattivo di investimenti, per l'Umbria, in termini di marketing territoriale”. Li ha evidenziati, nell'ambito della discussione del Piano regionale dei trasporti in Seconda commissione, il portavoce della colazione di centrodestra e liste civiche Claudio Ricci. Si tratterebbe, secondo Ricci, di “VALORIZZARE L'AEROPORTO in modo che la società di gestione Sase

includa al 40 per cento i privati, coinvolgendo possibilmente compagnie aeree e tour operator. COLLEGARE L'AEROPORTO CON LO SCALO AEREO DI ROMA FIUMICINO attraverso sistemi ferroviari e/o su gomma veloci e non solo con l'attuale linea aerea. Sviluppare i sistemi di collegamento fra Terni e Roma anche potenziando la direttrice verso Civitavecchia e il mare. Portare la STAZIONE AD ALTA VELOCITÀ FERROVIARIA NEL BARICENTRO DELL'UMBRIA (e non in Toscana) vicino all'aeroporto, dove si attesteranno anche le nuove strade della quadrilatero UmbriaMarche che ci collegheranno con il mare Adriatico”. Inoltre, secondo Claudio Ricci: andrebbe considerato “fondamentale” il progetto di VARIANTE FERROVIARIA AD ALTA VELOCITÀ ORTEFALCONARA “anche per connettere meglio l'Umbria, per un potenziale di 400mila residenti, e i territori di Gubbio, Gualdo Tadino, Perugia, Assisi, Foligno Spoleto”; utilizzate e MIGLIORATE LE LINEE FERROVIARIE esistenti al fine di far transitare più treni veloci Freccia Argento e Freccia Bianca. Valorizzata la FERROVIA CENTRALE UMBRA con investimenti per migliorare le infrastrutture e i convogli, anche utilizzando i Treni-Tram da impiegare anche nelle città dell'Umbria; RIQUALIFICATA LA STRADA E 45, senza pedaggio, trasformandola anche in un asse attrezzato e informativo per attratte e smistare i flussi, economici e turistico culturali, verso gli itinerari minori”; data priorità nazionale, coinvolgendo anche il ministero per le infrastrutture e trasporti, al 'NODO DI PERUGIA', variante stradale esterna per evitare le gallerie, quale progetto strategico regionale e urgente per la mobilità nazionale fra il sud e nord del paese; MIGLIORATE TUTTE LE STRADE E IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, per gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola, anche utilizzando le nuove tecnologie per rilevare in tempo reale i flussi e modulare l'offerta, in particolare sistemi su gomma; prevedere un BIGLIETTO INTEGRATO per utilizzare l'intero sistema trasportistico su ferro, gomma, mobilità alternativa e parcheggi”. RED/mp “INDISCREZIONI SUL TAGLIO DI 80 TRENI INTERCITY SULLE TRATTE PER ROMA E FIRENZE” - NEVI (FI) ANNUNCIA INTERROGAZIONE URGENTE ALLA GIUNTA Perugia, 28 settembre 2015 - “Alla luce delle preoccupanti indiscrezioni che vedrebbero Trenitalia intenzionata a tagliare ottanta corse di intercity e che, per quanto riguarda l'Umbria, andrebbero a colpire le tratte Roma - Ancona, Roma - Perugia e Firenze – Roma, presenterò un'interrogazione urgente alla Giunta per conoscere quali misure verranno adottate per evitare tali soppressioni e tutelare il diritto alla mobilità dei propri cittadini”. Lo annuncia il capogruppo di Forza Italia, Raffaele Nevi.

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TRASPORTI

AEROPORTO SAN FRANCESCO: “CHIARIRE DISAGI A PASSEGGERI DEL 18 AGOSTO” - INTERROGAZIONE DI SQUARTA (FDI). ASSESSORE CHIANELLA: “FLUSSI IN AUMENTO. SCALO PUÒ DIVENTARE RIFERIMENTO NAZIONALE” Perugia, 28 settembre 2015 - “La Giunta chiarisca la pessima figura fatta il 18 agosto scorso dall'aeroporto San Francesco di Perugia”. È la richiesta fatta dal capogruppo di Fratelli d'Italia, Marco Squarta, in un'interrogazione che è stata discussa questa mattina in Seconda Commissione. Squarta ricorda che quel giorno “per un'ora, dopo il check-in, oltre 150 persone in attesa del volo Perugia-Cagliari delle 17.50, sono state costrette a 'bivaccare' in una sala d'attesa che fornisce soltanto poche decine di posti, con una fila che arrivava fino all'ingresso del varco con il metal detector. Anziani e mamme con bambini costretti a stare in piedi, in una ressa tale che impediva persino di poter accedere ai bagni”. L'assessore Giuseppe Chianella ha risposto all'atto ispettivo ricordando che “può accadere che un giorno ci sia un problema, però le performance dell'aeroporto sono aumentate notevolmente. Un dato positivo rispetto al futuro di questo scalo, che potrebbe diventare un riferimento importante a livello nazionale. L'aeroporto internazionale San Francesco offre nella stagione estiva, da marzo a ottobre, collegamenti diretti da e per Londra, Bruxelles, Barcellona, Bucarest, Monaco, Tirana, Dusseldorf, Cagliari, Roma, Trapani e Brindisi. Oltre a collegamenti e connessioni verso altre cento destinazioni nazionali e internazionali attraverso gli hub di Roma Fiumicino e Monaco di Baviera. Le compagnie che operano nello scalo umbro sono attualmente Ryanair, Alitalia, Lufthansa, Wizz Air, Blue Express. I passeggeri transitati dal primo gennaio 2007, dopo l'allungamento della pista, ad oggi sono stati circa un milione e mezzo. Per l'anno in corso si prevede di superare quota 260mila, con un incremento di oltre il 25 per cento sul 2014. L'aumento sostanziale dell'operatività dello scalo registrato da aprile 2015 si tradurrà nel superamento già nella seconda metà di settembre dei volumi di traffico registrati nell'anno record 2013, che sono stati 215mila. L'aumento del traffico è stato gestito con professionalità ed efficienza. Per chiarire quanto successo il 18 agosto, il centro operativo Ryanair ha comunicato alla Sase un ritardo di oltre un'ora sul volo Cagliari-Perugia. Di conseguenza c'è stato ritardo anche per il volo Perugia-Cagliari previsto per le 17 e 50. Il personale è stato subito istruito per la gestione del ritardo e per l'assistenza dei passeggeri del volo coinvolto. Inoltre è stato comunicato ai passeggeri per Cagliari di attendere ulteriori informazioni prima di procedere al controllo di sicurezza. Solo dopo la partenza del volo per Trapani sono iniziati i controlli per i passeggeri per Cagliari, che sono stati completati verso le 19. La Sase dice di comprendere il disagio dei passeggeri coinvolti per la prolungata attesa presso le aree di imbarco, la cui congestione è stata accentuata dalla

contemporanea presenza di passeggeri di altri voli per Fiumicino e Tirana. In 2 ore sono stati gestiti oltre mille e 200 passeggeri. Sase ci dice anche che dopo i controlli di sicurezza si trovano aree di imbarco e non di attesa. I posti a sedere sono oltre 60, con 4 bagni a disposizione e il tempo medio di consegna dei bagagli nel 90 per cento dei casi sono entro 15 minuti dall'atterraggio. Comunque Sase sta studiando soluzioni per gestire al meglio i passeggeri, vista la mole crescente di traffico dell'aeroporto di Perugia, che in queste settimane hanno superato la media di mille e 500 al giorno con punte di quasi duemila.”. Nella replica Squarta si è detto “sostanzialmente soddisfatto della risposta dell'assessore. Se all'aeroporto San Francesco si vuole dare importanza internazionale ci si deve adoperare concretamente per una migliore organizzazione logistica”.

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TURISMO

“UNA CABINA DI REGIA MULTIMEDIALE COINVOLGENDO L'UNIVERSITÀ. ATTIVARE OSSERVATORIO PERMANENTE E PROMOZIONE UNITARIA” - RICCI (PORTAVOCE CD E CIVICHE) ANNUNCIA MOZIONE

turismo con le strumentazioni, di promozione e vendita, delle aziende private”.

Il portavoce del centrodestra e liste civiche, Claudio Ricci, ha presentato, anche a nome dei consiglieri della sua coalizione, una mozione attraverso la quale impegnare la Giunta regionale a “predisporre un progetto, coinvolgendo l'Università di Perugia, teso alla realizzazione di una cabina di regia sul turismo umbro al fine di attivare un osservatorio permanente, definire una promozione unitaria e un catalogo prodotti, ampliando la rete vendita, anche attraverso internet, ed elaborando contenuti informativi adeguati”. Perugia, 8 settembre 2015 - “La Giunta regionale predisponga un progetto, coinvolgendo l'Università degli Studi di Perugia, teso alla realizzazione di una cabina di regia sul turismo umbro al fine di attivare un osservatorio permanente, definire una promozione unitaria e un catalogo prodotti, ampliando la rete vendita, anche attraverso internet, ed elaborando contenuti informativi adeguati”. È quanto chiede, attraverso una mozione “propositiva” da discutere in Aula, il portavoce del centrodestra e liste civiche, Claudio Ricci, unitamente ai consiglieri regionali Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini (Lega Nord), Raffaele Nevi (Forza Italia), Marco Squarta (Fratelli d'Italia) e Sergio De Vincenzi (Ricci Presidente). “La Regione Umbria - si legge nella mozione - in linea con le attuali prospettive dell'industria dell'ospitalità e le strategie di marketing, dovrebbe uniformare, in un'unica cabina di regia, le attività di osservatorio continuo dei dati (quantitativi e qualitativi) sul turismo, la conseguente definizione (e rimodulazione) del catalogo prodotti turistici nonché la promozione e commercializzazione, anche social network, con una evoluta piattaforma internet”. “L'attivazione di tale cabina di regia – viene specificato nel documento di indirizzo -, anche con funzione di raccordo fra azioni pubbliche e private, avrebbe l'obiettivo di migliorare e ampliare, in particolare, la rete vendita dei prodotti turistici con la prospettiva, solo per la commercializzazione Internet, di aumentare il numero di pernottamenti e il conseguente fatturato del 20 per cento, a breve termine”. La mozione prospetta “un piano di realizzazione della cabina di regia sul turismo, per fasi successive, inserendo le risorse economiche necessarie (anche per il personale specializzato) nelle specifiche misure finanziarie del bilancio regionale nonché individuando adeguati strumenti nel quadro dei fondi strutturali 2014/2020 dell'Unione Europea”. In ultimo, il documento definisce “auspicabile anche la programmazione di una azione di formazione professionale, per le imprese che operano nei diversi ambiti del turismo, al fine di correlare gli strumenti della cabina di regia sul

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URBANISTICA/EDILIZIA

“RITARDI NEL PASSAGGIO DA PROVINCE A REGIONE DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA E CONTROLLO SU COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA” - UNA INTERROGAZIONE URGENTE DEL GRUPPO CONSILIARE LEGA NORD Emanuele Fiorini e Valerio Mancini (Lega nord) hanno presentato una interrogazione urgente all'Esecutivo di Palazzo Donini con cui chiedono di conoscere “le tempistiche previste per la riallocazione delle funzioni di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zona sismica dalle Provincie di Perugia e Terni alla Regione”. Ricordando che il passaggio di competenze sarebbe dovuto avvenire entro settembre, Fiorini e Mancini rilevano che ulteriori ritardi “potrebbero riflettersi negativamente anche sull’edilizia umbra”. Perugia, 16 settembre 2015 - I consiglieri regionali Lega Nord, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, hanno presentato una interrogazione urgente all'Esecutivo di Palazzo Donini con cui chiedono di conoscere “le tempistiche previste per la riallocazione delle funzioni di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zona sismica dalle Provincie di Perugia e Terni alla Regione Umbria e per conoscere quali iniziative organizzative intende adottare per garantire adeguati livelli di efficienza degli uffici competenti in materia”. Fiorini e Mancini spiegano che “con la legge regionale 'n. 10/2015' è stato previsto di riallocare presso la Regione Umbria anche le funzioni inerenti l'attività di vigilanza e controllo su opere e costruzioni, in zona sismica al fine di assicurare il rispetto della normativa tecnica vigente. Il Servizio controllo costruzioni e Protezione Civile della Provincia di Perugia – aggiungono - assicura, tra l’altro, il rispetto della normativa sismica vigente rilasciando autorizzazioni ed effettuando controlli, anche con metodo a campione, sugli interventi di riparazione, ristrutturazione e costruzione di nuovi edifici eseguiti in zona sismica. E lo stesso Servizio autorizza i progetti di costruzioni da realizzare in zone di frana o in abitati da consolidare”. I consiglieri regionali della Lega nord ricordano che “sul territorio della nostra regione sono presenti molte zone a forte rischio sismico, come testimoniato dagli eventi catastrofici e drammatici avvenuti negli ultimi anni. Il passaggio delle funzioni di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zona sismica dalle Province alla Regione sarebbe dovuta avvenire entro il mese di settembre 2015 e ulteriori ritardi potrebbero riflettersi negativamente anche sull’edilizia umbra, che sta già attraversando un momento storico delicato dovuto alla crisi economica del settore”.

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