Acs 30 - Dicembre 08

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AMBIENTE

che non risolve i problemi, quando invece si dovrebbe ragionare di raccolta differenziata e Piano rifiuti”. ACQUISTI VERDI NELLA P.A. , LA SCHEDA La proposta di legge mira a ridurre: l'impatto ambientale di prodotti e servizi utilizzati dalle amministrazioni pubbliche; il consumo di risorse naturali non rinnovabili; la produzione di rifiuti, incentivazione e utilizzo di materiali recuperati o riciclati post-consumo; i rischi ambientali, mediante la progressiva limitazione, sostituzione o eliminazione dell'acquisto di prodotti tossici, pericolosi o di difficile smaltimento o comunque a significativo impatto ambientale. Verrà invece agevolata la diffusione di tecnologie e tecniche eco-compatibili, di sistemi di produzione a ridotto impatto ambientale e sistemi pubblici di etichettatura ecologica dei prodotti e la promozione a livello regionale e locale di attività d'informazione e sensibilizzazione alla problematica degli acquisti ecologici, di modelli di consumo più responsabili nei confronti dell'ambiente da parte dei soggetti pubblici, delle imprese e dei cittadini. La Regione, le Province, i Comuni con popolazione residente non inferiore a 5 mila abitanti, le società a capitale prevalentemente pubblico da essi partecipati, i concessionari di pubblici servizi, nonché agli altri enti, istituti e aziende dipendenti o soggette alla vigilanza degli stessi, che operano nel territorio regionale saranno vincolati all'approvazione di un Piano d'azione di durata triennale finalizzato alla definizione di un programma operativo per l'introduzione dei criteri ambientali nelle procedure d'acquisto di beni e servizi. Considerazioni ambientali saranno inserite tra i criteri di aggiudicazione degli appalti e le Amministrazioni aggiudicatrici potranno richiedere, tra i requisiti necessari a comprovare la capacità tecnica dei concorrenti, le specifiche esperienze dell'impresa concorrente in campo ambientale e l'indicazione delle misure di gestione ambientale che l'operatore applicherà durante la realizzazione dell'appalto. “A TERNI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI ANCORA DA ATTUARE” – NOTA DI DE SIO (AN-PDL) CHE DENUNCIA I RITARDI DELL’AMMINISTRAZIONE DI CENTROSINISTRA Perugia, 3 dicembre 2008 - “Anche dicembre è arrivato, ma della raccolta differenziata nella città di Terni nessuno si è accorto: la maggioranza di centrosinistra a Palazzo Spada si era data tempo fino al di novembre per attivare concretamente la raccolta differenziata, ma ad oggi i rifiuti continuano a essere gestiti alla stessa maniera”. Il consigliere regionale Alfredo De Sio (AN-Pdl) “denuncia” i ritardi nell’attivazione della raccolta differenziata nel Comune di Terni, e aggiunge: “Tutto tace, dopo il ridicolo balletto sulla consulenza da 90mila euro per la predisposizione del progetto, l’aumento di capitale nelle casse dell’Asm e l’attivazione della gara per l’affidamento del servizio”. L’esponente del centrodestra dice infine che, mentre la Regione si

appresta a discutere il nuovo Piano regionale che prevede entro il 2010 la soglia del 50 per cento di raccolta differenziata, per la città di Terni l’obiettivo del 45 per cento entro il 2008 “rimane una chimera, con grande soddisfazione dei gestori delle discariche e con il rischio concreto di nuovi aumenti della tariffa per i cittadini”. “QUEI LIQUIDI SVERSATI A BELLADANZA GETTANO UN’OMBRA PESANTE SULLA GESTIONE DELLA DISCARICA” - DOTTORINI (VERDI E CIVICI) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE E CHIEDE DI FAR SUBITO CHIAREZZA Il capogruppo regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini ha presentato una interrogazione alla Giunta sugli episodi verificatisi alcune settimane fa, documentati da immagini esplicite, di sversamento di liquami non identificati nella discarica di Belladanza a Città di Castello. Il consigliere chiede che facciano immediatamente chiarezza la società che gestisce l’impianto, il Comune di Città di Castello e la stessa Regione, che deve assumere piena consapevolezza di quanto accaduto, in nome della trasparenza nella gestione dei rifiuti. Dottorini, che teme eventuali rischi di inquinamento delle falde, evidenzia anche la mancata attivazione della raccolta differenziata, prima responsabile dell’esaurimento della discarica con anni di anticipo. Perugia, 12 dicembre 2008 - “Lo sversamento di rifiuti liquidi non meglio identificati all’interno della discarica di Belladanza di Città di Castello, ampiamente documentato nelle settimane scorse, desta preoccupazione e richiede un immediato chiarimento della Sogepu e del Comune di Città di Castello. Per quanto ci riguarda l’episodio comporta anche un’assunzione di consapevolezza da parte della Regione, perché la trasparenza è il primo requisito per una corretta gestione dei rifiuti e per chiunque abbia l’ambizione di conquistare la fiducia dei cittadini”. Con queste parole il capogruppo regionale dei Verdi e civici, Oliviero Dottorini, annuncia di aver presentato un’interrogazione urgente all’assessore regionale all’ambiente Lamberto Bottini, in relazione a quanto accaduto, “che non aiuta certo a creare un clima disteso e collaborativo”. “Se la denuncia fatta da alcuni testimoni oculari fosse vera, come tutto lascia intendere – aggiunge il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali di Palazzo Cesaroni - a essere messa in gioco sarebbe la credibilità stessa del soggetto gestore della discarica. Gli episodi infatti gettano un’ombra pesante sulla trasparenza nella gestione di Belladanza. Per questo è opportuno che la Giunta chieda ufficialmente a Sogepu di smentire quei fatti o di assumersene pubblicamente la responsabilità. Il materiale fotografico mostra chiaramente la presenza di autobotti attribuibili a Sogepu nell’atto di sversare liquidi di non precisata origine e qualità. La normativa nazionale stabilisce espressamente il divieto di conferimen-

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