Onda Verde n. 20

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20 Periodico bimestrale online edito dall’Automobile Club d’Italia - Anno IV - n.20 - novembre-dicembre 2018

In Primo Piano Transizione energetica Conferenza e_mob 2018 Politecnico MI: E-Mobility Report dell'Energy&Strategy Group La visione strategica UNRAE L'impegno di Enel X e l'innovativo "E-mobility hub" di Vallelunga Studio Cambridge Econometrics e CERTeT Università Bocconi Report FTI Consulting per ACEA ACI Global pronto alla sfida elettrica Nuovi protocolli Euro NCAP Articoli da pagina 2

Foto: Nissan

Mobilità elettrica

L'avanzata del con-corrente

Elettrificazione dei trasporti Scania e Siemens elettrificano l'A35 Consegna eTGM MAN in Austria Il progetto tedesco iHUB Le prospettive nel settore del TPL In crescita il mercato delle e-bike Articoli da pagina 29

di Paolo Benevolo

Guida autonoma

Sprint dell’auto elettrica sui mercati UE, ma restano da definire tempi e modalità per una transizione omogenea e responsabile.

T

aglio del 15% entro il 2025 delle emissioni di CO2 per auto e commerciali leggeri di nuova immatricolazione UE, rispetto ai limiti 2021, con target di riduzione del 35% per le auto e del 30% per i van entro il 2030. È questo il compromesso raggiunto ad ottobre dal Consiglio dei ministri dell’Ambiente UE, mediando tra le più severe richieste dell’Europarlamento e le proposte della Commissione di Bruxelles. Un compromesso, oggetto di negoziati finali, che introduce anche un sistema di incentivi/disincentivi legato a precisi benchmark di vendita di auto a emissioni zero o a basse emissioni (<50 g/km di CO2), ovvero elettriche (BEV), ibridi plug-in (PHEV) e fuel cell

(FCEV): 20% entro il 2025 e 35% dal 2030, con deroghe e crediti per i Paesi più in ritardo. La nuova regolamentazione, che con necessarie modifiche vedrà presto coinvolti anche i veicoli pesanti, offre pertanto un diretto supporto alla diffusione dell’auto elettrica (BEV + PHEV), che nel 2017 - al di là del caso a sé stante della Norvegia (39,2% del mercato interno e uno stock share del 6,4%) - ha registrato crescenti quote di vendite in Svezia (6,3%), Finlandia (2,6%), Francia (1,7%), Regno Unito (1,7%) e Germania (1,6%), pur presentando ancora valori marginali in termini assoluti (quasi il 95% del circolante UE è a benzina o a gasolio e solo Svezia e Olanda vantano uno

stock share elettrico pari o poco superiore all’1%). L’avanzata della mobilità elettrica, soprattutto negli ultimi mesi, sembra aver trovato sprint anche in Italia, dove il parco BEV e PHEV su strada è molto esiguo (0,02% del circolante e 0,24% delle immatricolazioni 2017), ma evidenzia consistenti ritmi di crescita (+89% nel I semestre 2018 rispetto all’intero 2017). Alle prospettive di questo processo e alle problematiche connesse è dunque dedicato il nostro approfondimento, prendendo in esame le analisi e le iniziative più recenti per delineare un cammino condiviso, responsabile e omogeneo verso la mobilità a emissioni zero.

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