AcchiappaFilm Aprile 2010

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COPIA OMAGGIO

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I film di APrile Green Zone Sul mare Una proposta per dire sì Matrimoni e altri disastri Agora

Le anteprime di Maggio Robin Hood Una canzone per te

TARIFFA ROC: POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB - ROMA

INTERVISTE Alejandro Amenabar Roland Emmerich Alessandro D’Alatri Nina Di Majo Emanuele Bosi MYRIam Catania

TeATRO Raul Cremona al Parioli All’Olimpico Gioele Dix

Musica Il MIT all’Auditorium Parco della Musica

Robert Downey jr torna ad indossare l’armatura rossa dell’eroe della Marvel

2 N A IRON M



SOMMARIO

La vostra guida al meglio del cinema e dello spettacolo CineCarnet Trame e schede dei film di aprile 06 Cover Story Iron Man 2 08

Fantastic Mr Fox 19 From Paris with love 19 Oltre le regole - The messenger 19 Cella 211 19 Misure straordinarie 20I

intervista a Roland Emmerich 41

TV & Company Crimini 2 di Rai Fiction 43

COLOFON Direttore Responsabile Massimo Mostacci massimo@visioni-grafiche.it Direttore Editoriale Claudio Petrollo claudio@visioni-grafiche.it Relazioni Esterne Anna Calà anna@visioni-grafiche.it Art Direction Cristian Bifolco cristian@visioni-grafiche.it Redazione Grafica Giada Gargano In Redazione Maurizio Carta (caporedattore), Ombretta Petrollo Hanno collaborato Valentina Giosa, Barbara Zorzoli, Luca Ticconi, Giuliano Tomassacci, Emanuela Andreocci, Chiara Rovan, Andrea Sorge, Valentina Stefani, Alessia Benacchio, Anna Medici, Maria Elena Malvaso, Arianna Ramella Benna, Maria Letizia Panerai, Gaia Aversa

Prime visioni Green Zone 11 Sul mare 16 Una proposta per dire sì 21 Matrimoni e altri disastri 23 Agora 27 Le anteprime Robin Hood 30 Una canzone per te 34 Gli altri film Colpo di fulmine 14 Gamer 14 Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 14 Il cacciatore di ex 14 L’uomo nell’ombra 18 Basilicata coast to coast 18 Departures 18 Scontro tra Titani 18

La città verrà distrutta all’alba 20 Cosa voglio di più 20 La fisica dell’acqua 20nInvictus 23 Rumors Gossip e news dal mondo dello spettacolo 36 Sonoro Musica per le immagini 37 Lo scaffale Cinema e libri 39 Rewind Il DVD del mese: 2012,

Musica Il MIT all’Auditorium Parco della Musica 43 Teatro Welcome to the machine: il musical sui Pink Floyd al Brancaccio, Raul Cremona al Parioli, Gioele Dix al Teatro Olimpico, “Il Birraio di Preston” di Camilleri al Valle 44 Intervista Myriam Catania 46

Società Editrice Visioni Grafiche srl Via Padre S.F. Pifferi, 39 00126 Roma Tel. 06.52363798 - Fax 06.52363694 info@visioni-grafiche.it Stampa Amadeus srl Distributore per cinema, teatri, università e bar M.G. Service Acchiappafilm Cinema + Spettacolo Reg. trib. di Roma n. 3/2010 del 19.1.2010

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visioni grafiche


n le date di uscita dei film possono subire variazioni

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COLPO DI FULMINE-IL MAGO DELLA TRUFFA

BASILICATA COAST TO COAST

2 APRILE

9 APRILE

Steven Russell è felicemente sposato e impegnato nel suo lavoro di poliziotto USA/Francia 2009 ma un giorno le cose cambiano: Steven Genere: Commedia scopre di essere gay. Inizierà così a godersi Regia: Glenn Ficarra, la vita appieno fino al punto da arrivare a John Requa infrangere la legge. In prigione incontreCon: Jim Carrey, Ewan rà Phillip Morris, il suo compagno di cella, McGregor per il quale tenterà l’evasione e molte Dist.: Lucky Red altre stravaganti follie pur di condividere assieme una vita perfetta. Durata: 102’

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La vita è una cosa meravigliosa

DEPARTURES 9 APRILE

Cesare è un poliziotto che si occupa di “intercettazioni” e spia le vite degli altri. Per esempio quella di Antonio, presidente di un gruppo bancario, al quale i politici chiedono fondi neri. Tra i personaggi in vista che Antonio foraggia c’è il proprietario di una clinica dove lavora Claudio, un chirurgo sposato con Elena, il quale finirà anche lui indirettamente travolto dall’indagine.

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Sul mare

GREEN ZONE 9 APRILE

Salvatore è un barcaiolo ventenne di Ventotene. In estate porta in giro i turisti Italia 2010 con la sua barca e d’inverno lavora come Genere: Drammatico muratore nei cantieri sulla terraferma. Regia: Alessandro D’Alatri Un giorno conosce una turista genovese, Con: Dario Castiglio, venuta sull’isola per fare immersioni, e se Martina Codecasa, ne innamora, ricambiato. La ragazza è Nunzia Schiano d’estrazione sociale più elevata della sua, Dist.: Warner Bros e fa nascere in lui la voglia di cambiare prospettiva alla sua vita. Durata: 100’

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È l’inizio del conflitto in Medio Oriente, 2003. Roy Miller, ufficile della U.S Army, e il suo esercito sono stati mandati a Baghdad in cerca di armi di distruzione di massa, forse nascosti nel deserto. Arrivati in questa regione scoprono invece che si tratta di una copertura e Miller per ripristinare la realtà della situazione sarà costretto a cambiare l’obiettivo della sua missione.

L’UOMO NELL’OMBRA 9 APRILE

Tratto dall’omonimo racconto del ’59, Nicolas è un bambino di 8 anni spenFrancia 2009 sierato e pieno di amici divertenti ma il Genere: Commedia suo amore più grande sono i suoi geniRegia: Laurent Tirard tori che, anche anche se litigano spesso Con: Valérie Lemercier, si vogliono un gran bene e ne vogliono Kad Mérad, Sandrine molto a lui. Un giorno però sente una Kiberlain conversazione tra i due che lo manda Dist.: Bim in panico…sarà per caso in arrivo un fratellino a scombussolargli la vita? Durata: 90’

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USA/Germania 2010 Genere: Thriller Regia: Roman Polanski Con: Ewan McGregor, Pierce Brosnan, Kim Cattrall Dist.: 01 Distribution Durata: 131’

9 APRILE Bel/Fra/Can 2009 Genere: Drammatico Regia: Micha Wald Con: Jonathan Zaccaï, Popeck, Abraham Leber, Irène Herz Dist.: Fandango Durata: 100’

HATCHET

CELLA 211

2 APRILE

16 APRILE

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Il cacciatore di ex Milo Boyd, uno sfortunato cacciatore di taglie, ottiene il lavoro dei suoi sogni USA 2010 quando gli viene affidato il compito di Genere: Azione inseguire Nicole Hurly, una giornalista Regia: Andy Tennant latitante, sua ex-moglie. Tutto quello Con: Jennifer Aniston, che Milo si aspetta è un tranquillo giorGerard Butler, Christi- no di lavoro, ma quando Nicole riesce ne Baranski a sfuggirgli per seguire le tracce di un Dist.: Sony Pictures omicidio, Milo realizza che, come sempre, nulla tra lui e Nicole è semplice. Durata: 110’

Un ghost writer ha ottenuto un fortuito contratto per redigere le memorie dell’ex primo ministro britannico Adam Lang. Lang si è ritirato negli Stati Uniti, vive in un’isola, immerso nel lusso e nella sicurezza ma presto viene coinvolto in uno scandalo internazionale di cui, senza rendersene conto, lo scrittore farà parte: quello che scrive infatti è materiale altamente scottante.

SIMON KONIANSKI

Ambientato in un mondo futuro dove gli uomini controllano altri uomini tramite USA 2009 la tecnologia avanzata dei videogames Genere: Thriller in rete. “Slayers” è il gioco del momento Regia: Mark Neveldine, che permette a milioni di persone di parBrian Taylor tecipare tramite dei detenuti a vita che Con: Gerard Butler, solo vincendo possono ritrovare la loro libertà. Kable, comandato da un diciasMichael C. Hall settenne, tenterà di uscirne vivo dopo i Dist.: Moviemax 50 combattimenti previsti. Durata: 95’

Francia/Spagna 2009 Genere: Azione Regia: Daniel Monzón Con: Luis Tosar, Alberto Ammann, Antonio Resines Dist.: Bolero Durata: 110’

Simon ha 35 anni ed è tornato temporaneamente a vivere con la famiglia ma tutti gli rendono la vita impossibile. Quando il papà passa a miglior vita, Simon si occuperà di soddisfare la sua ultima richiesta: seppellirlo in Ucraina al fianco di una prima moglie di cui il figlio non conosce l’esistenza. Assieme agli zii e al figlio, Simon partirà verso la sua crescita di maturità…

Juan Olivier è appena stato assunto come secondino in un carcere di massima sicurezza. Durante il suo turno di guardia però si ritrova nel bel mezzo di una rivolta e l’unico modo per sopravvivere e ritornare dalla moglie incinta è quello di instaurarsi temporaneamente tra i detenuti. È così che cercherà di riportarli all’ordine scoprendo tratti del suo carattere che pensava non avere…

FANTASTIC MISTER FOX

9 APRILE

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Daigo è il violoncellista in un’orchestra che si è sciolta e ora deve trovarsi un nuovo lavoro. Viene assunto da un becchino come aiutante nella deposizione dei corpi ma quando la moglie viene a scoprire del suo nuovo incarico lo lascia. La morte della madre e la sparizione del padre rimetterà ancora in gioco la sua vita e la recente arte appresa lo aiuterà a ritrovare il sorriso.

IL PICCOLO NICOLAS E I SUOI GENITORI

Un gruppo di turisti di New Orleans si conosce durante un giro in barca orUSA 2006 ganizzato nelle paludi della Louisiana Genere: Horror dove la leggenda racconta della terrifiRegia: Adam Green cante storia di Victor Crowley, un uomo Con: Joel Moore, orribilmente sfigurato, tragicamente Tamara Feldman, Deon ucciso accidentalmente dal padre con Richmond un’accetta. Quando la barca affonda e Dist.: Onemovie la storia si rivela avere un fondo di veriDurata: 84’ tà il gruppo tenta la fuga, inutilmente.

06 ACCHIAPPAFILM

GB/USA/Fra/Spa 2010 Genere: Drammatico Regia: Paul Greengrass Con: Matt Damon, Greg Kinnear, Brendan Gleeson Dist.: Medusa Durata: 156’

Un gruppo di musicisti della costa tirrenica della Lucania, decide di riunirsi dopo anni e provare a partecipare al festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico. Per arrivarci però gli amici intraprenderanno un viaggio insolito, a piedi, attraversando l’intera regione fino ad arrivare al versante ionico. Un’incredibile impresa vissuta in libertà dove la vita semplice fa da padrone.

2 APRILE

2 APRILE

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Giappone 2008 Genere: Drammatico Regia: Yojiro Takita Con: Masahiro Motoki, Ryoko Hirosue, Tsutomu Yamazaki Dist.: Tucker Film Durata: 130’

2 APRILE

GAMER

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Italia 2010 Genere: Commedia Regia: Rocco Papaleo Con: Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè Dist.: Eagles Pictures Durata: 105’

2 APRILE Francia, Italia 2009 Genere: Commedia Regia: Carlo Vanzina Con: Luigi Proietti, Vincenzo Salemme, Enrico Brignano Dist.: Medusa Durata: 103’

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*CINECARNET

16 APRILE

USA/GB 2009 Genere: Animazione Regia: Wes Anderson Dist.: 20th Century Fox Durata: 87’

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La storia di una simpatica volpe delle sue pazze e istintive avventure. Mr Fox trascorre le sue giornate cercando di essere il miglior padre possibile, è responsabile ma al tempo stesso ribelle. Il suo scopo ora è ricercare del cibo per tutti e crearne un rifugio ma dovrà fare i conti con i tre cattivi vicini che cercheranno di impedirgli di fare man bassa della loro dispensa.


I FILM DEL MESE

le date di uscita dei film possono subire variazioni N

::di Alessia Benacchio

FROM PARIS WITH LOVE

MISURE STRAORDINARIE

16 APRILE

23 APRILE

Francia 2010 Genere: Azione Regia: Pierre Morel Con: John Travolta, Jonathan Rhys-Meyers, Kasia Smutniak Dist.: Moviemax Durata: 92’

A Parigi un giovane impiegato dell’ambasciata americana collabora come spia per bloccare un traffico di droga e un conseguente attacco terroristico nella città. Quando gli viene dato il primo incarico, gli viene assegnato un partner, l’agente speciale Charlie Wax, uno scatenato sparatutto che metterà a soqquadro la sua esistenza ma l’unico in grado di salvargli la vita.

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USA/Australia 2010 Genere: Drammatico Regia: : Tom Vaughan Con: Brendan Fraser, Harrison Ford, Keri Russell Dist.: Sony Pictures Durata: 110’

Un dramma incentrato sugli sforzi di John e Aileen Crowley per cercare uno scienziato in grado di trovare una cura per i loro figli, affetti da una rara malattia genetica. John è un uomo semplice che lascia perdere il lavoro e i possibili riconoscimenti per unirsi al dott. Robert Stonehill e creare una compagnia biotecnologica che possa competere con le lobby farmaceutiche e sanitarie.

I GATTI PERSIANI

COSA VOGLIO DI PIÚ

16 APRILE

A Teheran due giovani musicisti cercano nuovi elementi per creare la loro band Iran 2009 e partire per l’Europa. Il loro sogno è Genere: Drammatico quello di poter esprimere liberamente Regia: Bahman i loro ideali ma a Teheran questo non Ghobadi è possibile, il regime lo proibisce. Dopo Con: Hamed Behdad, la formazione del gruppo cercano un Ashkan Koohzad modo per potersi spostare ma la situaDist.: Bim zione non è semplice quando ci si ritrova senza passaporto e senza soldi… Durata: 101’

30 APRILE

OLTRE LE REGOLE – THE MESSENGER

GLI AMORI FOLLI

16 APRILE

30 APRILE

Will Montgomery, invalido di guerra rientrato in America dall’Iraq, deve USA 2009 informare i famigliari delle vittime deGenere: Drammatico cedute per conto dell’esercito. Nel duro Regia: Oren Moverman lavoro affidatogli verrà affiancato dal Con: Ben Foster, capitano Tony Stone che gli insegna Woody Harrelson, il protocollo preciso da affrontare. Le Samantha Morton reazioni a cuio andrà incontro saranno Dist.: Lucky Red le più disparate ma Will non immagina quella di Olivia Pitterson… Durata: 105’

Italia/Svizzera 2010 Genere: Commedia Regia: Silvio Soldini Con: Pierfranceso Favino, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston Dist.: Warner Bros Durata: 126’

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SCONTRO TRA TITANI

30 APRILE

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Spagna 2009 Genere: Avventura Regia: Alejandro Amenábar Con: Rachel Weisz, Max Minghella Dist.: Mikado Durata: 128’

Un portafoglio perduto e ritrovato apre la porta ad una romantica avventura per Georges, sposato, e Marguerite. Dopo averne esaminato il contenuto all’interno, rimarrà talmente affascinato dalla donna da faticare a riconsegnare i documenti alle autorità. Per Marguerite sarà invece grande la curiosità di conoscere e ringraziare chi li ha ritrovati, rischiando un errore carico di vita.

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USA 2010 Genere: Azione Regia: Jon Favreau Con: Robert Downey Jr., Don Cheadle, Gwyneth Paltrow Dist.: Universal Pictures Durata: 102’

Dopo aver confessato la sua identità di Iron Man al mondo, Tony Stark è messo sotto pressione dallo stato degli Usa che si vuole impossessare del suo segreto. Aiutato da Justin Hammer, rivale di Stark, il governo creerà un duplicato del potente vestito ed ecco che emerge un nuovo nemico, Ivan Vanko. D’ora in poi Stark avrà bisogno di tutto l’aiuto possibile per affrontarlo…

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THE LAST SONG

AGORA 23 APRILE

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IRON MAN 2

16 APRILE

Perseo, figlio mortale di Zeus, s’ imbarca in un pericoloso viaggio per fermare USA/GB 2010 Ade e i suoi tirapiedi che tentano di Genere: Avventura diffondere il male sia sulla Terra che Regia: Luois Leterrier nel regno degli Dei. Tutto ciò che deve Con: Sam Worthing- fare è sconfiggere il dio degli Inferi che ton, Liam Neeson, si vuole impossessare del potere del paRalph Fiennes, Gemma dre ma dovrà prima affrontare persoDist.: Warner Bros naggi mitologici senza scupoli e salvare il suo amore Andromeda… Durata: 104’

Francia/Italia 2010 Genere: Drammatico Regia: Alain Resnais Con: Sabine Azéma, André Dussollier, Anne Consigny Dist.: Bim Durata: 96’

Anna conduce una vita normale, ha un lavoro sicuro, un compagno affettuoso e tutto sembra in equilibrio. Le sicurezze della sua vita però calano dopo l’incontro con Domenico, un uomo sposato che le apre un nuovo mondo fatto di passione e desiderio. Il rapporto non può funzionare, troppe cose limitano i loro incontri ma è proprio questo limite che li aiuterà a prendere la fuga.

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Alessandria d’Egitto, 391 D.C. Hypatia è la giovane e bella figlia del filosofo Teone. La sua cultura e il suo spirito sono apprezzati dal popolo e in molti seguono la sua scuola. Anche Davus, uno schiavo, è attratto da lei fino al punto di innamorarsi ma si troverà in difficoltà quando gli si porrà di fronte la speranza di riavere la sua libertà a costo di convertirsi al cristianesimo…

30 APRILE

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USA 2010 Genere: Drammatico Regia: Julie Anne Robinson Con: Miley Cyrus, Greg Kinnear, Bobby Coleman Dist.: Walt Disney

LA CITTÀ VERRÀ DISTRUTTA ALL’ALBA

VENDICAMI

23 APRILE

30 APRILE

Una stana tossina inizia a girare tra gli abitanti di Ogden Marsh, nell’Iowa, dopo USA 2010 la caduta di un aereo che ha liberato Genere: Horror un’arma biologica nelle falde acquifere. Regia: Breck Eisner David Dutton è lo sceriffo della cittadina Con: Timothy Olye uno dei pochi rimasti ancora non infetti phant, Radha Mitchell, che cercano di sopravvivere alla pazzia Joe Anderson dilagante, alla ricerca di una via di fuga in Dist.: Medusa un luogo dove ormai il governo ha chiuso tutti gli accessi. Durata: 101’

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Francia 2009 Genere: Azione Regia: Johnnie To Con: Johnny Hallyday, Sylvie Testud, Anthony Wong, Chau-Sang Dist.: Fandango Durata: 108’

Veronica “Ronnie” Miller è una ragazza di diciassette anni. Quando i genitori divorziano, suo padre si trasferisce da New York a Tybee Island, in Georgia ma la situazione diviene insostenibile al punto che la madre la manda a passare l’estate da lui per risistemare il loro rapporto. Solo così Ronnie capirà il vero significato dell’amore che può esistere tra padre e figlia.

Costello era un infiltrato dell’FBI in una banda del crimine organizzato, scoperto e sopravvissuto ad un tentato omicidio. Vent’anni dopo giura vendetta a seguito di un crudele attacco contro la famiglia di sua figlia a Hong Kong, durante il quale suo marito e i suoi due figli vengono uccisi. Per aiutarlo a trovare gli assassini egli assume tre sicari locali che lavorano per la mafia.

MATRIMONI E ALTRI DISASTRI

LA FISICA DELL’ACQUA

23 APRILE

30 APRILE

Nanà è una quarantenne single che vive a Firenze, ormai rassegnata e deluItalia 2010 sa da ciò che la vita fin’ora le ha offerto Genere: Commedia e che non ha nessuna intenzione di darRegia: Nina Di Majo le una svolta. Beatrice, la sorella, si sta Con: Fabio Volo, Mar- per sposare col simpatico Alessandro e gherita Buy, Luciana a Nanà, allergica a tutto ciò, viene affiLittizzetto data l’organizzazione delle nozze. Sarà Dist.: 01 Distribution in questo momento che riuscirà ad aprire gli occhi sulla sua situazione. Durata: 100’

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Italia 2009 Genere: Drammatico Regia: Felice Farina Con: Claudio Amendola, Paola Cortellesi, Stefano Dionisi Dist.: Iris Film Durata: 76’

Ale ha sette anni e ha perso il padre quando cominciava a muovere i primi passi. Dopo molti anni e in modo improvviso nella vita del bambino riappare Claudio, lo zio, un uomo inafferrabile, testardo e deciso a vendere la villetta sul lago dove il piccolo vive con la mamma. Visioni surreali tormentano Ale che prova un rancore violento nei confronti dell’uomo.

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ACCHIAPPAFILM 07


n dal 30 Aprile nei cinema

Iron COVER STORY* ::di Luca Ticconi

Sequel del fortunato adattamento fumettistico, Robert Downey Jr. torna a indossare l’armatura del personaggio creato per la Marvel da Stan Lee, ma stavolta dovrà vedersela con l’ira dell’avversario Mickey Rourke.

“L

a verità è che io sono Iron Man”, proclamava Tony Stark proprio al termine del primo film, con una mossa perfettamente consona a un supereroe atipico come lui, padrone miliardario di una industria delle armi, redento dopo la prigionia in Afghanistan e la trasformazione del suo stesso corpo in un’arma, da utilizzare a fin di bene. Un eroe un po’ vanesio, col volto del perenne cattivo ragazzo Robert Downey Jr. Però “un conto è dire di essere Iron Man, e un conto è diventarlo veramente”, per usare le parole del regista Jon Favreau, di questo parla il seguito del cine-fumetto campione di incassi, che ha dato nuova linfa vitale all’universo di casa Marvel. Adesso che tutta l’opinione pubblica ha gli occhi puntati sull’uomo e sulla sua potente tuta metallica, le gioie della sua rinnovata fama dovranno scontrarsi con le pressioni del governo degli Stati Uniti per la diffusione dell’avveniristica Scarlett Johansson

tecnologia. Stark, temendo possa cadere nelle mani sbagliate, ha deciso di tenerla per sé. Ma un pericolo ben più insidioso attende vendicativo sotto le spoglie dello squilibrato Ivan Vanko (Mickey Rourke), uno scienziato russo che sostiene sia stato il proprio padre, e non quello di Stark, a ideare il reattore su cui si basa la fonte di energia di Iron Man. Mentre il nostro è intento in un’adrenalinica gara di Formula 1 nel circuito di Monaco, la furia di Vanko, battezzatosi Whiplash, si scatena distruttiva, attraverso un’armatura fatta in casa, dotata di due affilate fruste energetiche, che tranciano in due la macchina del protagonista. Il pazzoide viene arrestato, ma resta in prigione quel poco che basta per destare l’interesse del facoltoso rivale di Stark, Justin Hammer (Sam Rockwell), impressionato dal talento del russo e deciso a sfruttarlo per fare concorrenza alle invenzioni di Iron Man utilizzando i suoi droidi da combattimento. Il massiccio Mickey Rourke, per dare spessore al personaggio, ha deciso di Robert Downey Jr. e Gwynet Paltrow


Man 2

Michey Rourke

visitare la prigione russa di Butyrka, dove i fumettisti Stan Lee e Larry Lieber collocarono la segregazione del suo villain: “ho deciso di andare in Russia per vedere le prigioni, i rapporti tra i criminali del luogo. I detenuti sono stati bene e uno di loro è venuto nel mio hotel dopo esser stato dentro 12 anni”. In una situazione così critica che lo porta a mettersi in discussione Stark può contare sull’amicizia, e forse qualcosa di più, con la fedele segretaria Virginia “Pepper” Potts (Gwyneth Paltrow), la cui solidità viene minata dall’avvento del notaio pieno di fascino e mistero Natasha Romanoff, con le fattezze sensuali di Scarlett Johansson. Il rapporto con l’amico Rhodey diventa invece apertamente conflittuale, fino a sfociare nello scontro e a portarli a decisioni che potrebbero favorire i loro nemici. Ad aggiungere un tocco di complessità a un film già di per sé molto ricco, ci pensano tutti i riferimenti incrociati agli altri personaggi Marvel Comics. Quelli che erano solo accenni nel capitolo precedente diventano qui parti essenziali di una trama che verrà costruita di film in film, facendo collidere le vicende dei supereroi dell’universo Marvel, proprio come avviene nei rispettivi fumetti. Ricordate la fine del recente L’incredibile Hulk? Anche il primo Iron Man vantava un cameo del personaggio di Nick Fury dopo i titoli di coda. E aspettatevi altri rimandi nei prossimi Thor e Capitan America. Lo scopo ultimo sarà tirare le fila di un universo coerente con l’adattamento de I Vendicatori, in cui tutti questi personaggi si uniranno insieme contro un nemico comune.

CURIOSITÀ • Davanti e dietro lo schermo - Come molti suoi colleghi passati dalla recitazione alla regia, primo fra tutti il Richie Cunningham di Happy Days Ron Howard, regista tra gli altri de Il Codici Da Vinci, anche Jon Favreau ha cominciato la sua carriera come attore. Fino a ottenere consensi per le regie di Elf, Zathura – Un’avventura spaziale e ovviamente Iron Man. • Immancabile Stan - Come da tradizione Stan Lee, celebre fumettista, creatore dei più grandi personaggi Marvel, non si è fatto sfuggire un ruolo cameo anche in questa pellicola. Interpreta ironicamente Larry King, noto conduttore televisivo americano.

• Doppio Rhodey - Non aspettatevi il volto di Terrence Howard dietro il personaggio di James “Rhodey” Rhodes, come fu per il primo film. L’attore è stato infatti rimpiazzato da Don Cheadle, famoso per il suo ruolo in Hotel Rwanda, a causa, pare, di accordi economici poco soddisfacenti. • AC/DC: Iron Man - È il titolo dell’album di imminente uscita. Una selezione di canzoni della rock band australiana fatta esclusivamente per il film dal regista Jon Favreau. Tra grandi successi e qualche chicca.

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dal 9 Aprile nei cinema N

*PRIMA VISIONE ::di Andrea Giovanni Sorge

THE

E N O Z EEN

GR C

Gli orrori della guerra, gli sbagli della politica: L’Iraq come l’America non ce l’ha mai raccontato, nel nuovo action thriller di Paul Gr eengrass.

i sono storie urgenti. Storie che devono essere raccontate, perché il cinema non sia solo intrattenimento puro, ma anche finestra costantemente aperta sul mondo, osservatorio sensibile e credibile di un’epoca. La pioggia di Oscar a The Hurt Locker

di Kathryn Bigelow sembra assecondare questa tendenza “impegnata” del dorato mondo di Hollywood. Mai come ora del resto si ha bisogno di narratori asciutti e implacabili, che senza fronzoli né autocompiacimenti, scarnifichino la finzione dello schermo sbattendo sul volto dei telespettatori verità anche sco-

Matt Damon

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Greg Kinnear

mode, ma necessarie. Paul Greengrass è senza dubbio uno di questi: non avrà la verve polemista e sfrontata di un Michael Moore, ma è indubbiamente capace di ibridare con successo effetti speciali da action movie con trame di scottante attualità: come non citare a tal proposito United 93 su uno degli arerei dirottati dell’11 settembre o anche Bloody Sunday, sulle sanguinose vicende dell’Irlanda del Nord? The Green Zone è quello che si dice un film scomodo. Ispirandosi al saggio “Imperial Life in the Emerald City” del cronista del Washington Post Rajiv Chandrasekaran, la pellicola si propone come una denuncia impietosa contro i danni provocati dall’amministrazione Bush. Come accade quando alla base di un film non c’è un romanzo - quindi un lavoro “finito” a livello finzionale - determinante per costruire intorno ai tristemente noti fatti di cronaca una storia plausibile, è stato il lavoro di sceneggiatura, che ha coinvolto anche i fidi Kate Salomone e Michael Bronner, oltre che Brian Helgeland. Al centro della vicenda, l’ufficiale Roy Miller, inviato in Iraq con tutto il suo reparto speciale per stanare i terroristi che - si presuppone - nascondano armi di distruzione di massa. Sul suo cammino corruzione, servizi segreti, strategie politiche senza scrupoli, giochi di potere, nemici dietro ogni angolo in un crescendo di violenza e concitazione. La verità che tutti ben conosciamo non tarderà ad arrivare e il senso e il fine ultimo della missione, così come i destini dei protagonisti, dovranno essere riscritti. Nei panni dell’intrepido marine Matt Damon, che Greengrass ha già diretto negli ultimi due episodi della saga del “nuovo 007” Jason Bourne, The Bourne Supremacy e

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CURIOSITÀ • Che stacanovista! - Matt Damon ha accettato di prendere parte a The Green Zone solo dopo aver ricevuto dalla produzione l’assicurazione che le riprese sarebbero finite in tempo per permettergli di girare The Informant. • Un talento prolifico - Ps I love you, X Men, L’era glaciale 2, Mr & Mrs Smith, Be Cool, Hanckock, Bolt e ovviamente The Green Zone sono solo alcune delle innumerevoli colonne sonore che l’inglese John Powell ha composto per il cinema. • Toh, chi si vede - Il britannico Jason Isaacs ha una carriera di tutto rispetto, ma i più lo ricordano per essere Lucius Malfoy nel seguitissimo Harry Potter. • Una faccia conosciuta - Nel cast di Green Zone anche Amy Ryan, molto attiva al cinema ma anche volto di diversi telefilm di successo fra i quali “Law and order” e “The office”.


EXTRA

GREG KINNEAR: COME HAI DETTO CHE SI CHIAMA?

Il suo è uno di quei volti che restano impressi, forse più del suo nome. Greg Kinnear non ha raggiunto lo status di star, inseguita e ammirata ad ogni latitudine, eppure la sua filmografia è densa di partecipazioni e apparizioni di prim’ordine. Figlio di un diplomatico, ha vissuto in Libano e in Grecia prima di tornare nel natio Indiana e laurearsi in giornalismo. Al mondo dello spettacolo si è affacciato dalla porta di servizio, tentando invano la fortuna con un provino per diventare VJ di Mtv. Ma Greg non molla, si trasferisce a Los Angeles e comincia a mietere ruoli in diverse produzioni. La grande occasione di visibilità arriva col remake di Sabrina, dove Kinnear interpreta il ruolo che fu di William Golden. Nel 1997 sfiora l’Oscar per la sua interpretazione del vicino di casa gay di Jack Nicholson in Qualcosa è cambiato. Da lì, da We were soldiers a Fast Food Nation, passando per Little Miss Sunshine le sue quotazioni sono in costante ascesa. Segno che per essere attori veri, non sono necessari gossip e scandali.

The Bourne Ultimatum. L’alchimia fra i due è rodata e Damon, film dopo i film, cresce acquistando in espressività e maturità interpretativa, oltre che in massa muscolare per la gioia del pubblico femminile. Completano il cast Jason Isaacs

nel ruolo di un ufficiale dell’esercito e Greg Kinnear, elegante e temibile come alter ego in giacca e cravatta di Damon, che muove a distanza i fili della storia. Ma la vera protagonista, va detto, è la guerra, con tutti gli orrori e gli errori del

caso. Per il resto di The Green Zone si è detto di tutto: che è un film antiamericano, pacifista... A noi che siamo dall’altra parte dell’oceano non resta che aspettare il 9 aprile per vederlo e trarre la nostra personale verità.


dal 2 Aprile nei cinema N

Colpo di fulmine - Il mago della truffa

Attore dotato di grande versatilità, Jim Carrey torna alle origini della sua carriera, a quella comicità irriverente e dissacrante, che lo ha reso famoso grazie a film come Ace Ventura: l’acchiappanimali, The Mask e Una settimana da Dio, regalandoci un altro indimenticabile personaggio nel film: Colpo di fulmine - Il mago della truffa (I love you Phillip Morris). Ispirato ad una storia vera, la commedia-noir racconta la rocambolesca vita di Steven Russell (Jim Carrey), un truffatore disposto a tutto per avere una vita perfetta con la sua anima gemella. Agente di polizia mite e tranquillo, sposato con Debbie (Leslie Mann), dopo un grave incidente d’auto, Steven scoprirà di essere gay e di volere vivere al massimo. Diventerà un abile e carismatico imbroglione. La presunzione di poter mettere a segno tutti colpi lo condurrà dritto in carcere, dove incontrerà l’amore della sua vita: Phillip Morris (Ewan McGregor). Riuscire a far evadere Phillip per vivere finalmente insieme sarà la missione-ossessione di Steven. ::di M. E. Malvaso

dal 2 Aprile nei cinema

GAMER

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Anno 2034: Kable (Gerard Butler), in prigione per un delitto che non ha commesso, diviene l’eroe di “Slayers”, un videogioco in cui alcuni giocatori “telecomandano” detenuti condannati a morte in combattimenti all’ultimo sangue. Se sopravvive a 30 round di gioco, per Kable c’è in palio la libertà e per il suo giocatore (Logan Lerman) fama e ricchezza. Divenuto più popolare del gioco stesso perché costretto a combattere, il gladiatore Kable decide però di ribellarsi alla vigilia del suo ultimo round. Neveldine e Taylor, autori di Crank, creano con Gamer un thriller d’azione ultratecnologico ambientato in un futuro prossimo, portando la realtà virtuale verso una nuova e terrificante dimensione, grazie alla contrapposizione tra la simulazione di un imponente campo di battaglia ed il mondo reale che esiste fuori dal gioco. Butler, dopo 300 di Zack Snyder, ha confermato di avere in sé il giusto equilibrio di prestanza fisica ed umanità per riuscire a coinvolgere emotivamente lo spettatore.

::di M. L. Panerai

dal 2 Aprile nei cinema N

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori

Nicolas (Maxime Gokart) è un bambino come tanti: maldestro, chiassoso, vivace, ma con un grande cuore. Non ha ancora deciso cosa farà quando diventerà grande perché la sua vita è bella così, ha tutto quello che gli basta per essere felice: due genitori (Valérie Lemercier e Kad Merad) che si amano e gli vogliono bene e, un gruppo di amici con cui giocare e divertirsi. L’unica minaccia alla sua vita perfetta potrebbe essere rappresentata dall’arrivo di un fratellino... Tratto dai racconti di Goscinny e Sempé, Il piccolo Nicolas e i suoi genitori è una fiaba moderna, ambientata negli anni 50, che ha per protagonista un bambino di 8 anni e il suo mondo divertente e genuino. Un film dedicato ai più piccoli, che anche gli adulti possono apprezzare per ritrovare la freschezza e l’entusiasmo tipici dell’infanzia, immedesimandosi nelle vicende del piccolo protagonista e ::di M. E. Malvaso riscoprire insieme il piacere delle cose semplici.

dal 9 Aprile nei cinema

IL CACCIATORE DI TESTE

Se il cacciatore di teste Milo Boyd (Gerard Butler), e l’ex moglie Nicole Hurly (Jennifer Aniston) pensavano che il matrimonio fosse un’impresa impossibile, non immaginavano che l’avventura rocambolesca in cui si sarebbero trovati di lì a poco, sarebbe stata molto più impegnativa. Dopo che Milo viene ingaggiato per inseguire Nicole, giornalista latitante che riesce a sfuggirgli per seguire le tracce di un omicidio in cui è coinvolta la polizia stessa, salvare la pelle diventa una dura faccenda. Il rapporto tra i due non è mai stato facile da sposati e da divorziati le cose si complicano ulteriormente. Dal regista Andy Tennant, che ha diretto film come Tutta colpa dell’amore e Hitch, lui sì che capisce le donne, una commedia romantica con un pizzico d’azione, che divertirà il pubblico e lo attirerà anche per il cast, da quando i più vorrebbero la Aniston “accoppiata” coi suoi partner cinematografici.

::di A. Ramella Benna

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n dal 2 Aprile nei cinema

PRIMA VISIONE* ::di Luca Ticconi

SUL MARE

Alessandro D’Alatri racconta una storia d’amore tra giovanissimi in un film intimo, girato a impatto zero e con attori esordienti.

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lessandro D’Alatri è un autore forse ancora non abbastanza apprezzato nel panorama italiano. Con sette film alle spalle e una gavetta lunghissima come realizzatore di spot pubblicitari, il regista romano ha percorso i territori non facili della sperimentazione, sempre raccontando storie semplici e autentiche. Dall’amore struggente di un ragazzo con problemi mentali per una donna sposata in Senza Pelle, all’adolescenza di Cristo in I giardini dell’Eden - entrambi con uno straordinario Kim Rossi Stuart - per approdare al racconto disincantato del matrimonio in Casomai, e all’inserimento dei giovani in una società bloccata con La febbre, fino alla satira premonitrice del recente Commediasexy. Oggi torna a parlarci del sentimento con la storia anomala di una amore che sboccia un’estate, nella bella isola di Ventotene, Sul Mare, tra due giovani diversi per estrazione sociale. I ruoli si ribaltano e il bel Salvatore, barcaiolo, dovrà rincorrere Martina, la ragazza che l’ha sedotto e abbandonato.

L’intervista

Il regista di Commedia Sexy e Casomai, ci parla a cuore aperto del suo cinema e dell’entusiasmo provato nel realizzare il suo ultimo film.

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Martina Codecasa e Dario Castiglio

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16 ACCHIAPPAFILM

ei tuoi film c’è sempre uno sguardo garbato sulla realtà, che esalta pregi e difetti del quotidiano, spesso capita di dirsi: “ma questa cosa una volta l’ho detta anch’io!”. Mi fa molto piacere che questo si noti perché il compito di chi fa il mio lavoro è proprio quello di intercettare sentimenti ed emozioni. L’artista deve essere sensibile come un’antenna a quello che lo circonda, per poi riuscire a riproporre le proprie esperienze. Un lavoro basato sull’osservazione? Io credo che il principio di base nel campo dell’arte sia quello di partire dall’osservazione dei comportamenti. Da zero non si inventa nulla. Ma spesso le tue pellicole mostrano delle efficacissime scene oniriche... I sogni sono la prima forma di spettacolo. Per me dormire è come andare al cinema, perché sogno molto. Il sogno non è altro che una rielaborazione delle esperienze vissute. È il cervello che mescola tutto quanto facendo un lavoro straordinario. Rossellini, Pasolini e moltissimi altri hanno affermato che il cinema è vita. Il momento più bello e intenso è quando riesco a dimenticare di essere in una sala, immergendomi nello schermo. Un effetto 3D per cui non servono occhialini. Veniamo allora a Sul mare, la tua ultima fatica. La storia è basata sul romanzo “In bilico sul mare” di Anna Pavignano. Con Anna ho scritto Casomai, ha lavorato con Troisi ma è


Alessandro D’Alatri e Martina Codecasa

poco considerata nel nostro paese. Ho letto il manoscritto prima della pubblicazione e ne ho colto subito le potenzialità. Cosa ti ha colpito del racconto? È una storia d’amore struggente tra due giovani ventenni. Una ragazza del nord e un barcaiolo. Non è ambientata in una metropoli, né in interni, come la maggior parte dei film nostrani. Un bellissimo esercizio di libertà. E dove hai trovato i due protagonisti? Ho fatto qualcosa che in questo paese sembra quasi una bestemmia: ho guardato i curricula formativi di giovani attori che avevano le caratteristiche richieste. I due interpreti sono Dario Castiglio e Martina Codecasa, due giovani studenti di recitazione. Lei l’ho conosciuta grazie a un suggerimento dell’umilissima Carolina Crescentini. Lui invece al primo incontro mi ha detto di essere nato sul mare, sull’aliscafo tra Capri e Napoli. Sono orgoglioso di loro, della determinazione che hanno dimostrato. Il digitale ti ha aiutato a trasmettere l’in-

timità del rapporto tra i protagonisti? Era da molto tempo che desideravo sperimentare le nuove tecnologie, poi volevo anche fare un film da esordiente. In questo sono stato molto influenzato dalle mie frequentazioni nei festival di cortometraggi, dove invidiavo questi giovani film maker liberi di sperimentare con mezzi a basso costo. Grazie alla leggerezza delle nuove tecniche abbiamo realizzato tutto a impatto zero, senza inquinare. Un film low budget insomma. Direi invece ad altissimo budget, perché c’era l’elemento più costoso e meno comprabile che esista al mondo: l’entusiasmo. Un monito per tutti gli aspiranti film maker. Io e gli altri realizzatori del film speriamo che la nostra esperienza possa servire per dare coraggio ai giovani, in questa cinematografia italiana imbalsamata dalla paura di sbagliare. Il film l’abbiamo fatto senza finanziamenti pubblici in modo davvero indipendente.

Tu stesso hai sempre rischiato, passando da un genere all’altro, dalla vita di Gesù non raccontata nei vangeli, al precariato del lavoro e degli affetti. Se avessi voluto mi avrebbero certo permesso di realizzare i seguiti dei miei successi, ma ho preferito rischiare. Nei tuoi film hai sempre un’attenzione particolare per la musica. Mi vengono in mente le melodie di Moni Ovadia, le canzoni di Elisa e dei Negramaro. Cosa ci dobbiamo aspettare da Sul mare? Il suono per me è fondamentale. Nel film sentirete la colonna sonora dei Freaks, un gruppo di giovani italiani che alcuni anni fa, stanchi degli impedimenti di questo paese, sono andati a lavorare in Francia. Loro mi hanno fatto conoscere questa bravissima cantante, Caroline Cohen, un’altra esordiente che interpeta la canzone La vérité, per la quale ho realizzato anche il videoclip. Infine c’è un altro pezzo neomelodico cantata da uno dei protagonisti del film. Christian Bale

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ACCHIAPPAFILM 17


l’uomo nell’ombra

dal 9 Aprile nei cinema N

Premiato a Berlino con l’Orso d’Argento per la miglio regia il film diretto da Roman Polanski è basato sul romanzo “Il ghostwriter”, scritto da Robert Harris. Un bravo giornalista britannico (Ewan McGregor) dopo aver accettato di completare le memorie dell’ex Primo Ministro Adam Lang (Pierce Brosnan), parte per raggiungere il premier su un’isola della costa orientale degli Stati Uniti, dove si trovano anche la moglie di Lang (Olivia Williams) e la sua assistente (Kim Cattrall). Il progetto non sembra essere nato sotto buon auspici: il suo predecessore, lo storico assistente di Lang, è morto in uno sventurato incidente e mentre aspetta di imbarcarsi sul volo, apprende che Lang è accusato di crimini di guerra. Lavorando alla stesura del manoscritto, il ghostwriter scopre che il suo predecessore potrebbe essersi imbattuto in un segreto oscuro che collega l’ex Primo Ministro alla CIA. L’uomo nell’ombra è un thriller politico, una storia di inganni e tradimenti, che racconta le vicende di un uomo ordinario e senza nome, che si trova coinvolto e intrappolato in una vicenda molto più grande di se. ::di M. E. Malvaso

dal 9 Aprile nei cinema

BASILICATA COAST TO COAST

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La passione per la musica, come quella per la vita, non muore mai: ecco il tema del film diretto da Rocco Papaleo in uscita il prossimo 9 aprile. Un’ex band di provincia si riunisce dopo anni per partecipare al Festival di Scanzano Jonico. I protagonisti decideranno di percorrere a piedi tutta la Basilicata per raggiungere il luogo del concorso, in una traversata poetica e densa di imprevisti, passando per paesini dove il tempo sembra essersi fermato. L’avventura nasce per lasciarsi alle spalle le proprie vite quotidiane e darsi l’opportunità di tornare a sognare e rivivere i momenti della gioventù. Il viaggio si tramuterà presto in una ricerca di sé, che darà vita a un finale inatteso. Il cast vede attori come lo stesso Papaleo, Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Gassman e Max Gazzè, la cui canzone “Mentre dormi”, colonna sonora del film, dal 19 marzo è arrivata anche nelle radio.

::di A. Ramella Benna

dal 9 Aprile nei cinema N

departures

Oscar 2009 come miglior film straniero, Departures si inscrive alla perfezione nelle atmosfere rarefatte e sublimi del cinema giapponese. Il regista Yojiro Takita ci racconta l’avventura di Daigo (Motoki Masahiro), violoncellista di professione, che licenziato dall’ orchestra di Tokio decide di reiventarsi tornando al suo paese d’origine. Come ogni favola che si rispetti l’incontro con il suo destino avviene in modo del tutto casuale, Daigo si ritrova a fare da assistente a Sasaki nella preparazione e vestizione dei cadaveri per la cerimonia funebre. Un rituale macabro che svela sin da subito un significato simbolico e solenne, la sua funzione catartica di riconciliazione con il defunto da parte della famiglia, il momento piu’ intimo prima dell’ultimo viaggio. Una colonna sonora intensa e vibrante del maestro Joe Hisaishi (che ricordiamo nei capolavori di Hayao Miyazaki) accompagna le immagini, in un film che riflette la profondità della nostra esistenza nell’alternarsi di Amore e Morte. ::di G. Aversa

dal 16 Aprile nei cinema

Scontro tra titani

Louis Leterrier, il trentasettenne regista francese de L’incredibile Hulk e Danny the dog, dirige un cast stellare nell’epico kolossal Scontro tra titani, remake dell’omonimo film del 1981 con Maggie Smith, Ursula Andress, Sir Laurence Olivier e gli effetti speciali del geniale Ray Harryhausen, nella sua ultima avventura sul set. Rigorosamente girato in 3D, scritto da Phil Hay e Matt Manfredi (Lo smoking e Æon Flux) il film vede come protagonista il coraggioso marine di Avatar, Sam Worthington, che per l’occasione ha indossato i panni dell’eroe mitologico Perseo. La storia racconta la vicenda del giovane figlio di Zeus (Liam Neeson) cresciuto tra gli umani. Per salvare la bellissima principessa Andromeda (Alexa Davalos) da una terribile sorte, Perseo, è costretto ad affrontare imprese di ogni genere e creature mostruose messe sul suo cammino dall’invidioso padre Zeus.

::di M. E. Malvaso

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dal 16 Aprile nei cinema N

fantastic mr. Fox

Mr. Fox per guadagnarsi da vivere ruba galline. Promette alla moglie di cambiar vita, ma l’idillio familiare, seppur allietato dal figlio Ash e dal nipote Kristofferson, mal si concilia con il suo spirito selvaggio: tornato alle vecchie abitudini, metterà però a rischio l’intera comunità animale. Tratto dal bestseller di Roald Dahl, autore de “La fabbrica di cioccolato”, Fantastic Mr. Fox è il primo film di animazione del regista texano Wes Andersen, noto a pubblico e critica per i suoi personaggi eccentrici, stralunati, anche un pò grotteschi e per le ambientazioni surreali (I Tanenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou, Il treno per il Darjeeling). Il film, realizzato con la tecnica stop motion e doppiato in versione originale da famose star di Hollywood, risulta al tempo stesso divertente, commovente e bizzarro, grazie anche ad una impeccabile cura nei dialoghi e ad una colonna sonora, che spazia dai Rolling Stones ai Beach Boys, davvero strepitosa.

::di M. L. Panerai dal 16 Aprile nei cinema

from paris with love

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Charlie Wax (John Travolta) è un agente della CIA allergico alle regole e alla disciplina. È rude, violento e volgare, ma riesce a portare a termine qualsiasi missione gli venga assegnata. James Reese (Jonathan Rhys Meyers) è un agente segreto sotto copertura, che lavora come assistente dell’ambasciatore americano a Parigi. È l’esatto opposto di Wax: elegante, sofisticato e meticoloso. Reese ha un’idea un po’ romanzata del mondo delle spie: belle macchine, vestiti eleganti e operazioni segrete. L’incontro con Wax, suo partner nella sua prima importante missione, gli dimostrerà che il mondo delle spie è un mondo sporco, cruento e caotico. Sarà un brusco risveglio per il giovane agente, un’esperienza che gli farà aprire gli occhi e che metterà a dura prova il suo rapporto con la fidanzata Carolina (Kasia Smutniak). From Paris with love è una commedia dark, un film sull’amicizia, con molti dialoghi e situazioni comiche, tra il mentore Wax e l’allievo Reese.

::di M. E. Malvaso

dal 16 Aprile nei cinema N

oltre le regole - the messenger

Esordio alla regia dello sceneggiatore israeliano Oren Moverman, Oltre le regole - The Messenger (Orso d’argento per la miglior sceneggiatura alla Berlinale 59), ci racconta la guerra da un punto di vista originale e diverso. Nessuna scena di battaglia, non c’è la sofferenza di chi combatte in prima linea, ma c’è il dramma che la guerra scatena come cassa di risonanza in tutte le persone che hanno perso mariti, figli, sconvolte nelle loro esistenze da un vuoto ingiustificato. Il giovane ufficiale Will Montogomery (Ben Foster), viene affiancato al veterano Tony Stone (Woody Arrelson) che lo guiderà nella più dolorosa delle missioni, notificare ai parenti la morte dei loro cari. Parole d’ordine distacco e serietà, non farsi coinvolgere dalle vite degli altri, non andare oltre le regole. L’interessante sarà esplorare cosa succede sconvolgendo questo schema, scardinando le apparenti protezioni della psicologia umana di fronte alla piu’incomprensibile delle sue manifestazioni, la guerra.

::di G. Aversa dal 16 Aprile nei cinema

cella 211

Il cinema spagnolo è ormai una realtà consolidata. Arriva sugli schermi Cella 211, di Daniel Monzòn, ispirato all’omonimo romanzo. La pellicola, un prison movie che si guarda tutto d’un fiato, ha riscosso un ampio successo di critica al Festival del Cinema di Venezia. Un secondino appena assegnato ad una prigione di massima sicurezza decide di visitare il carcere il giorno prima di prendere servizio. Mentre si trova tra i detenuti più pericolosi ha un malore, e viene soccorso nell’unica cella libera, la 211. Proprio in quel momento scoppia una pericolosa rivolta e il protagonista dovrà fingersi prigioniero suo malgrado per tentare di uscirne vivo. A proposito del romanzo il regista ha dichiarato: “Già l’inizio del racconto era impressionante: introduceva un universo potente, realistico e di grande umanità, e per tutto l’arco narrativo la vicenda si sviluppava mantenendo un’incredibile tensione, a dir poco soffocante. Perfetto per il grande schermo”.

::di V. Stefani

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MISURE STRAORDINARIE

dal 23 Aprile nei cinema N

L’amore sconfinato di un padre per i propri figli e la passione incrollabile di uno scienziato per la medicina sono gli ingredienti perfetti per un film avvincente, giustamente schierato contro gli interessi delle case farmaceutiche e l’ingiustizia del sistema sanitario. La carriera di John Crowley (Brendan Fraser) sta per decollare: da umile operaio sta per raggiungere il meritato successo nell’Olimpo delle grandi aziende americane. Decide di mollare tutto quando viene diagnosticata ai due figli più piccoli una gravissima malattia, che li porterà alla morte. Con la moglie Aileen (Keri Russel) al fianco, determinato a trovare una soluzione a tutti i costi, Crowley farà squadra con il dottor Robert Stonehill (Harrison Ford), anticonformista e sottovalutato, fondando una compagnia biotecnologia per la sperimentazione di una medicina che curi la malattia dei piccoli Crowley e dia così speranza a migliaia di persone.

::di V. Stefani dal 23 Aprile nei cinema

LA CITTÀ VERRÀ DISTRUTTA ALL’ALBA

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George Romero, regista della pellicola originale del 1973, telefonò alcuni giorni prima dell’uscita statunitense al creatore di questa nuova versione, Breck Eisner per discutere sul film, facendogli i complimenti per la sua opera, che ha giudicato “una vera reinterpretazione” dell’originale. Date queste premesse i cultori del genere, solitamente scettici di fronte ai remake, possono dormire sonni tranquilli. Si fa per dire, vista la tensione che si respira durante tutto il film. David Dutton (Timothy Olyphant) è lo sceriffo di Ogden Marsh, una tranquilla città americana. Un giorno Rory, un giovane educato e di buona famiglia, esce da una partita di baseball con un fucile carico pronto per fare una strage e David è costretto a ucciderlo dopo che il ragazzo non si è voluto arrendere. Quello che poteva sembrare un raptus improvviso di violenza è invece il primo segnale di un contagio che infesterà la cittadina nei giorni seguenti, trasformando gli infetti in persone fuori controllo e totalmente violente.

::di V. Stefani

dal 23 Aprile nei cinema N

COSA VOGLIO DI PIÙ

Presentato nella sezione Special Gala all’ultimo Festival del Cinema di Berlino, il nuovo lavoro di Silvio Soldini affronta il tema delle relazioni uomo-donna con la coerenza e la lucidità di Giorni e Nuvole, seppur nascondendo inizialmente l’importanza del contesto sociale che da sempre contraddistingue il lavori del regista italiano. Il film racconta la storia di Anna (Alba Rohrwacher), una donna che pur avendo un compagno affettuoso (Giuseppe Battiston), un lavoro stabile e gratificante e l’idea di mettere un figlio in cantiere, si fa trascinare dalla passione per Domenico (Pierfrancesco Favino) un cameriere sposato e padre di due bambini incontrato ad una festa. Travolta dal desiderio decide di mettere in discussione la sua vita per un uomo che finalmente le insegna ad amare. Ma riuscire a raggiungere la propria felicità senza far soffrire gli altri è difficile, e i due amanti se ne accorgeranno presto.

::di V. Stefani dal 30 Aprile nei cinema

LA FISICA DELL’ACQUA

Ale, sette anni, ha perso il padre quando muoveva i primi passi. Improvvisamente nella sua vita ricompare lo zio Claudio (Claudio Amendola) che vuole vendere la villetta sul lago dove il piccolo vive con la mamma. Ale prova un rancore incomprensibile e violento nei confronti dell’uomo. Una sera, preso dalla follia opera sui freni dell’auto dello zio su cui all’indomani sale anche la mamma, una meravigliosa Paola Cortellesi. Ale si lancia in un disperato inseguimento, invano. L’auto non risponde ai comandi, i due hanno un incidente. Il Commissario di polizia si prende cura del piccolo per cercare la verità e aiutarlo a districarsi nel buio dei ricordi. Un thriller psicologico di straordinaria qualità, un vero gioiello del panorama cinematografico italiano. Felice Farina, il regista, ci introduce in modo abile nell’inconscio di un bambino con l’ausilio di un cast che incarna in modo impeccabile la bellezza e l’indecenza umana.

::di M. Mostacci

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dal 9 Aprile nei cinema N

*PRIMA VISIONE ::di Andrea Giovanni Sorge

UNA PROPOSTA PER DIRE S Ì

Quando è lei a pronunciare la frase“Mi vuoi sposare?”. L’amore ai tempi del BlackBerry nella nuova commedia romantica on the road con Amy Adams.

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quante proposte di matrimonio avremo assistito, nella nostra longeva vita di spettatori? Dalle soap al grande schermo ci sono state propinate innumerevoli dichiarazioni d’amore, spose fuggitive, anelli di fidanzamento nascosti nei luoghi più impensabili, adulteri a un passo dall’altare, ripensamenti dell’ultimo secondo, pranzi sontuosi, cerimonie anticonformiste, nozze gay. Una sorta di sottogenere insomma, quel “cinema degli abiti bianchi” che ovviamente trova nel filone della commedia romantica la sua dimensione ideale e più appropriata. Una proposta per dire si ribalta però per la prima volta gli stereotipi della scena-tipo, e la fatidica domanda “Mi vuoi sposare?”, stavolta è lei a farla. Tutto parte da un’antica tradizione irlandese, che ogni quattro anni - il 29 febbraio di ogni anno bisestile - permette alle esponenti del gentil sesso di avanzare la proposta matrimoniale al proprio fidanzato, anziché riceverla. L’arredatrice di interni Anna Brady non può saltare il turno: fidanzata da quattro anni con un cardiologo che non si decide al grande passo, è stanca di aspettare, e vuole chiederlo in sposo. Parte così da Boston alla volta di Dublino per onorare la tradizione e portare

CURIOSITÀ

• Il fascino dell’ambiguità - Con il ruolo di Declan Mattew Goode, nella vita fidanzato con una sua coetanea e padre di una bimba, torna ad interpretare un eterosessuale dopo due ruoli gay nel vittoriano Ritorno a Brideshead e l’acclamato A single man. • Con l’India nel cuore - Il soggetto di Una proposta per dire si non è originale ma è liberamente ispirato ad una commedia di Bollywood del 2007 intitolata Jab we met.

all’altare il suo recalcitrante fidanzato. Ma, guarda un po’, qualcosa va storto: avverse condizioni meteorologiche costringono il suo volo ad un atterraggio di fortuna... dall’altra parte dell’isola. Non resta che chiedere un passaggio, e per questo Amy Adams c’è il cuoco Declan, ragaz- e Mattew Goode zotto di campagna burbero ma gioviale conosciuto per caso. Sarà l’inizio di un viaggio pieno di imprevisti, nella miglior tradizione della commedia slapstick americana, fra greggi di mucche imbizzarrite, fango ovunque e automobili rimaste a secco. La verde Irlanda, coi suoi paesaggi mozzafiato i suoi villaggi diroccati e le sue stradine sconnesse fa da sfondo alla strana alchimia che va instaurandosi fra i due a poco a poco, una volta superata l’iniziale antipatia reciproca. E così, fra schermaglie verbali e rimpiattini, fra i due sarà immancabilmente amore. Chi Sceglierà a questo punto Anna? Il noioso fidanzato o l’imprevedibile compagno di (dis) avventure?

• Dove l’ho già sentita? - Nella colonna sonora del film, anche “Never forget you” dei Noisettes, da noi famosa per essere stata inserita negli spot di una celebre compagnia telefonica. • Dove l’ho gia sentita 2 - Fra le tante canzoni dello score, riconoscerete anche la splendida “Dream a little Dream of me” dei Mamas and Papas, già utilizzata, in versione francese, ne Il diavolo veste Prada.

Quello del viaggio galeotto che fa sbocciare inattese passioni è un vecchio trucco: ricordate Cher, che in Stregata dalla luna si innamorava del futuro cognato incaricato di scortarla alla cerimonia?

La regia di Arand Tucker, forte del giusto mix tra furbizia e mestiere ben asseconda il brio interpretativo dei protagonisti Mattew Goode e Amy Adams che, giocando a fare i nuovi Tom Hanks e Meg Ryan e sembrano divertirsi molto. Guardare per credere la scene in cui i due si fingono sposini novelli per intenerire la diffidente proprietaria di uno sperduto albergo, o quando lei manda in corto circuito la centrale elettrica di un intero villaggio a forza di armeggiare col suo BlackBerry! Una proposta per dire sì non dice niente di nuovo, ma lo fa con cognizione di causa e sufficiente spensieratezza: risate, buffonerie assortite, romanticherie varie ed eventuali e in ultimo, il tanto sospirato “si”, corredato dell’immancabile “e vissero felici e contenti”. Davvero ad una commedia rosa non si può chiedere di più.

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*PRIMA VISIONE

dal 23 Aprile nei cinema N

::di Emanuela Andreocci

Matrimoni e altri disastri

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a Buy e Fabio Volo it er gh ar M n co ta ca ti Una commedia sofis hesia fiorentina. rg bo la o ic on ir to ol m e attento che racconta con piglio no: Nina Di Majo ia al it a m ne ci l de i nt le Dirige uno dei nuovi ta

i intitola Matrimoni e altri disastri il nuovo film della trentacinquenne napoletana Nina Di Majo che nasce dall’idea della regista e sceneggiatrice di raccontare dal punto di vista femminile la storia di una single incallita che non ha voglia di mettere su famiglia. E chi se non Margherita Buy poteva interpretare il ruolo della bella quarantenne Nanà che gestisce una libreria a Firenze insieme alla amica Benedetta (interpretata dalla brava e simpatica Luciana Littizzetto)? La Buy infatti, oltre ad essere una delle attrici più capaci nel panorama italiano, è avvezza ad interpretare i ruoli tra il serio e

faceto di donne in crisi o per il lavoro, o per la famiglia, o soprattutto, come in questo caso, per l’amore: oppressa dal parentado ultraborghese e delusa da una storia finita male, Nanà vive da sola in compagnia del suo gatto Marcel, è costretta a combattere con l’invadente presenza di uno strano personaggio che da mesi ha fatto del suo salotto la propria dimora. L’unica sua occupazione, al di là delle gestione della libreria, è aiutare il figlio di Benedetta, un tipico adolescente intrattabile, dandogli ripetizioni. Eppure, segretamente, ha anche un altro interesse: è infatti innamorata di Bauer (Mohammad Bakri), un romanziere avventuroso ed estre-

Margherita Buy e Fabio volo

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ACCHIAPPAFILM 23


Teatro, cinema, scrittura: per la regista Nina di Majo l’importante è creare. Importanti esperienze in teatro come aiuto regista e poi il cinema. È stato un cambiamento di interessi o di opportunità? Il mio interesse è prima di tutto creativo e artistico: suono il violino, mi piace raccontare e presentare storie, emozioni. Ho cominciato in quella che era la mia città, Napoli, facendo la gavetta dove era possibile e iniziando dal Teatro San Carlo come assistente alla regia. A 19 Nina Di Majo

anni sono poi approdata al cinema, che era ciò che mi interessava di più proprio per il suo aspetto tecnico delle immagini e delle storie. Era quello che più mi apparteneva. Cosa significa in Italia essere una regista donna? È faticosissimo, bisogna dimostrare dieci volte di più di poterselo meritare. È una discriminazione che trovo demenziale. Penso che il cinema non ha sesso perché è creatività, e la creatività è libera. La soddisfazione è infatti proprio quella della creazione, del raccontare storie tramite la propria sensibilità. È quella ad essere diversa tra uomo e donna. Io sono ben orgogliosa di essere donna! Da dove nasce l’idea alla base del film? La storia parte dall’osservazione di amici e conoscenti che si riconosceranno (spero!) nel film. L’idea di raccontare dal punto di vista di una donna la storia di due sorelle che gira intorno al matrimonio è mia, poi sono stata aiutata nella parte tecnica da persone che scrivono proprio di cinema e che vi hanno inserito tutti gli stilemi della commedia classica, intrecci e colpi di scena. E la scelta del cast? È nata da un dialogo con la produzione. Per il ruolo di Nanà inizialmente pensavo ad un attrice sui 30-35 anni, poi mi sono accorta che, per le corde profonde ma comiche del ruolo, Margherita Buy era l’attrice più adatta e ho un po’ riscritto su di lei il personaggio. Volo e la Littizzetto sono stati un’idea della produzione: io li consideravo bravi attori ma non funzionali alla storia che stavo raccontando, poi li ho conosciuti e mi sono sembrati anche molto divertenti ed ho provato a riscrivere anche i loro personaggi per farli aderire alla loro fisicità. Avevo poi già apprezzato Francesca Inaudi in Dopo mezzanotte di Ferrario. C’è un episodio in particolare delle riprese che le piace ricordare? Un episodio in particolare no, però devo dire che è stato molto bello girare in campagna, tra le vigne, in un’atmosfera frizzante e vitale. Ci siamo divertiti moltissimo fuori dal set in una specie di girotondo di personaggi e ruoli invertiti. Quali sono i suoi progetti futuri? Sto scrivendo una commedia al femminile, ma non solo: si parla di vita, lavoro, amore... vorrei che fosse una risposta ottimista alla devastante crisi contro la quale noi giovani dobbiamo ogni giorno combattere.

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mamente narcisistico che la sfrutta saltuariamente per delle piccole collaborazioni. Ma Nanà non ammette la sua condizione (non sia mai!) e non fa nulla per dare una svolta alla sua vita fin quando non deve fare i conti con il matrimonio di sua sorella Beatrice (interpretata da Francesca Inaudi): sarà proprio lei infatti, single incallita, a dover organizzare le nozze con il simpatico arrampicatore sociale interpretato da Fabio Volo. La vicenda, ovviamente, non mancherà di stupirci: Nanà, allergica ai matrimoni, dovrà in questo modo stravolgere ogni sua abitudine ed abbandonare tutte le sue certezze: i preparativi del matrimonio, dando vita a divertenti ed esilaranti colpi di scena e imprevisti, le faranno aprire gli occhi sull’amore in generale e sulla


Margherita Buy, Francesca Inaudi, Fabio Volo

Luciana Litizzetto e Margherita Buy

sua condizione in particolare, facendole finalmente desiderare di cambiarla. È un periodo d’oro per la commedia italiana: se Veronesi ci ha fatto recentemente sorridere davanti alla sua commedia di carattere familiare Genitori & Figli: agitare bene prima dell’uso (dove abbiamo visto recitare sia Margherita Buy che Luciana Littizzetto) e se Vanzina si diverte a spiazzare tutti con la nuova commedia La vita è una cosa meravigliosa che uscirà a Pasqua invece che a Natale (sarà dunque una cinecolomba!) siamo certi che anche il film di Nina Di Majo saprà raccontare con delicatezza e ironia il mondo di oggi, in particolar modo quello delle donne, visto dal loro attento ed ironico punto di vista.

CURIOSITÀ • Sceneggiatura scritta a tre mani Per scrivere la storia la regista si è avvalsa di due firme importanti: Antonio Leotti, sceneggiatore di Amore che vieni, amore che vai e Radiofreccia, e Francesco Bruni, collaboratore abituale di Virzì.

• Un Volo... in libreria - Fabio Volo è attore, conduttore radiofonico e televisivo e scrittore di successo! Il suo quinto romanzo, uscito l’anno scorso, si intitola “Il tempo che vorrei” ed è tra i primi posti fra i libri più venduti in Italia.

• Coppia vincente - Luciana Littizzetto e Margherita Buy hanno fatto parte del cast del riuscito Genitori & Figli: agitare bene prima dell’uso di Veronesi, dove interpretavano entrambe il ruolo di moglie e madre.

• Nina in corto - Nina di Majo nel 1998 ha vinto il Sacher d’oro e il premio del pubblico al Sacher Festival con il suo cortometraggio Spalle al muro.


SELEZIONE UFFICIALE 2009 FUORI CONCORSO

SELEZIONE UFFICIALE 2009

VINCITORE DI 7 PREMI GOYA

ALESSANDRIA, EGITTO, 391 D.C. IL MONDO CAMBIÒ PER SEMPRE

UN FILM DI ALEJANDRO AMENÁBAR


dal 23 Aprile nei cinema N

*PRIMA VISIONE ::di Andrea Giovanni Sorge

AGORA

Il coraggio e l’intelligenza di una donna, la fine di un impero, la storia di una corrente di pensiero, la guerra. Questo e molto altro ancora nel nuovo kolossal di Alejandro Amenabar

“I

o non sono mai stato interessato alla scienza. Per me, la cosa meravigliosa di questo progetto è venire a contatto con il mondo scientifico da un punto di vista umano ed emotivo. Il nostro obiettivo, con questo film, era di applicare le emozioni a quello che avviene nell’universo, tutte le emozioni che derivano dal rivelare il mistero del cosmo” Alejandro Amenabar

50 milioni di budget. 15 settimane di riprese. Certe scommesse è bene farle in grande. Alejandro Amenabar si è preso un bel rischio: il salto dall’intimismo rarefatto di Mare dentro al gigantismo di un kolossal in costume non è di quelli che si prendono a cuor leggero. Ma il talento e l’urgenza di raccontare una storia così ricca, antica e pure così attuale, devono aver sciolto ogni dubbio nella mente del regista premio Oscar. Siamo ad Alessandria d’Egitto, quarto secolo d.C. L’impero roma-

Oscar Isaac e Rachel Weisz


“IL MIO VIAGGIO nEL TEMPO E NELLO SPAZIO” Parla il regista Alejandro Amenábar Come descriverebbe il suo ultimo film? Agora è la storia di una donna, di una città, di una civiltà e di un pianeta. L’Agora è il pianeta su cui dobbiamo tutti vivere insie-

me. Abbiamo cercato di mostrare la realtà umana nel contesto di tutte le specie terrestri, e la Terra all’interno di un contesto universale, guardando gli esseri umani come fossero formiche e la Terra come una pallina tra tante stelle. Abbiamo giocato cambian-

do la prospettiva. Io desidero che i miei film siano un viaggio e questo è un viaggio nel tempo e nello spazio. L’intera esperienza è stata estremamente appassionante, dal momento in cui Mateo Gil, Fernando Bovaira ed io abbiamo incominciato a sognare questo progetto. Posso soltanto sperare che il pubblico si appassioni a questa pellicola come abbiamo fatto noi. Agora è, per molti versi, la storia del passato che si rivolge in maniera indiretta a quello che avviene nel presente. È uno specchio che le persone possono guardare e osservare attraverso la distanza del tempo e dello spazio, per constatare quanto poco sia cambiato il mondo. Un repentino cambio di direzione rispetto alle sue opere precedenti... Quattro anni fa, dopo Il mare dentro, che è stata un’esperienza molto intima per me, non avrei mai immaginato che il mio film successivo avrebbe parlato di romani e cristiani nell’antico Egitto. Ma è proprio questa la bellezza della mia professione: puoi liberare la tua fantasia ed esplorare dei mondi affascinanti come l’Alessandria del quarto

secolo dopo Cristo, immaginare le sue strade, i templi e il popolo. E trovare la passione - e i soldi - per portare in vita tutto questo Come mai ha scelto per Agora una coproduzione anglo/spagnola? Questo film è stato pensato fin dall’inizio come un progetto internazionale e da girare in inglese, perché stiamo parlando di 50 milioni di euro di budget. Sarebbe stato un suicidio pensare che un film così importante avrebbe potuto essere concepito e girato in Spagna solo con attori spagnoli, e poi sperare di recuperare l’investimento. Questo, associato al fatto che Alessandria era un misto di culture e lingue, mi ha fatto pensare che si potesse tranquillamente sentir parlare in inglese per le strade. Un buon motivo per vedere Agora... Talvolta mi piacerebbe guardare da una serratura e vedere il passato esattamente come si è svolto, anche se questo fosse possibile soltanto per cinque secondi o cinque minuti. È una cosa che abbiamo cercato di fare in questo film: offrire al pubblico la possibilità di guardare il passato attraverso il buco della serratura, per due ore.

no è ormai vicino al suo definitivo disfacimento. La coesistenza pacifica fra i popoli sembra essere sempre più un’utopia lontana. La città è letteralmente squarciata dalle lotte intestine tra ebrei, cristiani e seguaci del culto pagano di Serapide. Alle porte, violenti e tracotanti come mai forse il cinema ce li aveva raccontati, i cristiani capeggiati dal farneticante, ambiziosissimo vescovo Cirillo di Alessandria. Fiera custode della cultura pagana del mondo antico, di cui la biblioteca cittadina è il più importante santuario, la filosofa greca Ipazia, figura contestata e affascinante, illuminata e coraggiosa, seguace della corrente neoplatonica. Agorà ne segue, dalla vita alla morte, la parabola di studiosa del pensiero umano, mediatrice politica, matematica, astronoma e infine di donna. A contenderne infatti le grazie, l’intelligenza e il cuore, due identità maschili agli antipodi: il ricco Oreste e lo schiavo Davo.


Ma Agora è anni luce distante dall’essere mera riedizione in salsa peplum del sempiterno triangolo amoroso. È una vera e propria pagina di storia, il gigantesco affresco di un epoca incredibilmente denso di riferimenti astronomici, filosofici e scientifici presentati al pubblico con precisione e taglio quasi documentaristici. Rachel Weisz è una Ipazia bellissima ed espressiva, agguerrita e luminosa, capace di comunicare i più disparati stati d’animo con sola la potenza dello sguardo. Le scenografie imponenti, il grande dispiego di mezzi, la ricostruzione pedissequa di interni, le ampie vedute, le scene di massa, l’attenzione nella scelta dei costumi fanno poi la loro parte, riuscendo nella difficile impresa di trasportare lo spettatore in un’altra dimensione. Romanzando solo laddove i tempi cinematografici lo richiedevano, per il resto limitandosi semplicemente a restituire il più possibile intatto il fascino di una delle figure femminili più significative e sminuite dell’antichità.

CURIOSITÀ • Figli d’arte - Max Minghella, che in Agora interpreta lo schiavo Davus, è il figlio del compianto Anthony Minghella, indimenticato regista di tanti successi fra cui Il paziente inglese. • Orgoglio tricolore - Le musiche originali di Agora sono del compositore italiano, Dario Marianelli già premio Oscar per la colonna sonora di Espiazione. • And the winner is - Il regista Alejandro Amenabar e il sopraccitato Dario Marianelli non sono gli unici premi Oscar di Agora: anche la protagonista Rachel Weisz si è aggiudicata l’ambita statuetta come miglior attrice non protagonista per The constant gardener. • Doppio nome - L’attore anglo-francese Michael Lonsdale, che in Agora interpreta il ruolo di Teone, viene spesso indicato nelle produzioni a cui prende parte anche come “Michel”. La paternità della “francesizzazione” del suo nome è da attribuirsi all’attore belga Raymond Rouleau, a cui proprio non riusciva di pronunciare “Michael”. • Il come e il dove - Ogni kolossal che si rispetti ha le sue molteplici locations: per Agora le riprese sono state fatte nei siti di Fort Ricasoli, Delimara, Mdina, La Valletta e Marsaxlokk sull’isola di Malta.

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dal 14 Maggio nei cinema N

*ANTEPRIMA ::di Luca Ticconi

Robin Hood Il principe dei ladri è tor nato, con la deter minazione del Gladiatore Russel Crowe e lo sguardo grandio so di Ridley Scott. Di nuovo insieme per raccontare la storia prima del mito.

Russel Crowe

“R

ibellarsi e ribellarsi ancora, finché gli agnelli diverranno leoni”. Queste parole, incise dietro a un lastrone di pietra, vengono lette da Thomas Longstride al figlioletto di cinque anni. L’uomo è un semplice scalpellino, ma dentro di lui cova l’animo del sovversivo, per questo viene assassinato davanti agli occhi del fanciullo dagli

emissari del re d’Inghilterra. Il bambino viene tratto in salvo da alcuni protettori, ma finisce per scappare dal monastero in cui lo hanno rinchiuso, portando con sé solo un arco. Anni dopo Sir Robin Longstride ha dimenticato il suo passato, è divenuto un abilissimo arciere al servizio di re Riccardo Cuor di Leone. Tornato dalle crociate, il sovrano viene a mancare durante l’assedio di un castello, così Robin decide di rimettere piede in Inghil-

terra dopo tutti quegli anni e si reca nella città natale, Nottingham. Non sa ancora che è destinato a entrare nella leggenda col nome di Robin Hood. Questa la premessa dell’ultimo kolossal targato Ridley Scott, che rimette mano alla storia di un personaggio già raccontata innumerevoli volte, scegliendo di mostrare l’uomo dietro al mito. Un taglio perfettamente in linea con l’umanità dei personaggi del regista de il gladiatore, che non cerca

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EXTRA

Il cinema ama chi ruba ai ricchi per dare ai poveri Si potrebbe proprio dire che, da decenni, i registi abbiano continuamente rubato dai racconti del principe dei ladri, per renderli a noi affamati spettatori. In fondo è già difficile dire a chi appartenga la sua storia, e se sia mai esistito un vero Robin Hood. Dal medioevo fino all’ottocento c’è stato un moltiplicarsi di versioni che hanno trasformato gradualmente i fatti in leggenda. Prima le numerose ballate e cronache, poi i racconti e romanzi veri e propri (lo cita persino Dumas). Ma è con il cinema che questo personaggio entra definitivamente nell’immaginario. Inimitabile il film del ‘22 con Douglas Fairbanks, come anche quello del ‘38 con Errol Flynn. Poi la serie TV inglese dei cinquanta, con Richard Greene, il film musicale dove spicca Frank Sinatra, per tacere dello spassosissimo classico Disney. L’Arciere di Sherwood è una versione italiana del 1970, protagonista Giuliano Gemma. Sean Connery e Audrey Hepburn sono invece gli interpreti del singolare Robin e Marian. Ultimo grande successo: Robin Hood: Principe dei ladri del 1993.

mai il realismo a tutti i costi, tanto meno quello dell’accuratezza storica - si pensi alle critiche mosse verso Le crociate solo qualche anno fa - ma la realtà dei suoi personaggi, che si confrontano spesso con temi attuali. Il paese in cui il protagonista ritorna dopo il lungo esilio, è infatti un luogo di crisi sull’orlo del baratro. Alla morte di Riccardo, il fratello successore Giovanni governa a suon di soprusi e tassazioni esorbitanti, che stritolano le gole della povera gente. La Francia è pronta a invadere il regno, ma il cattivo re non sembra preoccuparsene. Così un guerriero in fondo individualista, si trasforma in un eroe. Scoprendo il suo passato, ricordando l’esempio del padre per il quale i re hanno bisogno dei loro sudditi, e non viceversa. Robin viene presto dichiarato un fuorilegge, ma, determinato a liberare i propri concittadini, organizza una resistenza armata fuori dalle mura della città. Non solo il paladino del rubare ai ricchi per dare ai poveri, il Robin Hood dell’australiano Russell Crowe è un vero rivoluzionario, e l’attore ha studiato a dovere per render convincente la sua parte, prendendo lezioni di tiro con l’arco sino ad arrivare a mirare e centrare il bersaglio da una distanza di quarantacinque metri. Siamo lontani dai toni colorati e scanzonati del film con Kevin Costner, tutto è cupo e complesso. Persino Marian, la splendida Cate Blanchett, è una donna forte, rimasta sola a difendere il suo castello, non si lascia subito conquistare dall’impavido di turno. E lo sceriffo (Matthew Macfadyen) è soltanto un vile scagnozzo del ben più feroce doppiogiochista Sir Godfrey, un Mark Strong che, ultimo Sherlock Holmes, si sta specializzando in

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ruoli da malvagio. Gli unici nobili, anche nell’animo, restano i patrigni del prota-

gonista, due attori di caratura come Max von Sydow e William Hurt.

CURIOSITÀ • Nottingham - Il film, che aprirà il prossimo Festival di Cannes, doveva inizialmente concentrarsi sulla figura dello Sceriffo, secondo lo script di Ethan Reiff e Cyrus Voris intitolato Nottingham. Ad interpretarlo doveva esserci sempre Crowe. Dopo una serie di riscritture Ridley Scott ha definitivamente abbandonato l’idea per concentrarsi sulla figura dell’eroe. • Cinque - È il numero dei film che Ridley Scott e Russel Crowe hanno realizzato insieme. Il sodalizio cominciò dieci anni fa con Il gladiatore, ed è proseguito con Un’ottima annata, American Gangster e Nessuna verità.

• Terza crociata - Questo Robin Hood e il precedente film storico di Scott, Le Crociate raccontano vicende accadute a poco più di un decennio di distanza, tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, rispettivamente durante e dopo la terza crociata. • Il migliore è Mel Brooks - Ripercorrendo i passati adattamenti cinematografici di Robin Hood, Scott non ne ha trovato nemmeno uno che a suo parere abbia centrato l’obiettivo. Ha dichiarato, tuttavia , che per lui il migliore resta Robin Hood: un uomo in calzamaglia di Mel Brooks, specialmente per il talento comico del protagonista Cary Elwes.



n dal 28 Maggio nei cinema

ANTEPRIMA*

::di Emanuela Andreocci

Una canzone Della serie “succede solo nei film”: l’affascinante Emanuele Bosi ha la possibilità di tornare indietro nel tempo per rimediare ai suoi errori. Saprà sfruttare l’enorme regalo? E Michela Quattrociocche come la prenderà?

D

a giovani ci si sente invincibili, si pensa di poter lottare contro tutto e tutti a spada tratta, credendo che niente sia impossibile e che ogni sogno si possa realizzare. E se questa sorta di ingenua (e, perché no?, stupida) positività vale per i ragazzi in gene-

Michela Quattrociocche

offrirgli una seconda chance esaudendo il suo desiderio di poter ripetere la giornata per riparare ai suoi errori, cominciando proprio dalla canzone che aveva promesso a Silvia e che ancora non le aveva scritto. Ed ecco già il primo cambiamento: Davide chiede aiuto. Non si rivolge però ai suoi amici di sempre, ma lo cerca in Lisa (interpretata da Agnese Claisse), la compagna di classe etichettata come “sfigata” e quindi agli antipodi rispetto al protagonista. Se si pensa che rivivere avvenimenti già passati possa aiutare Davide nell’affrontare situazioni che già sa come possono finire, ci si sbaglia: nonostante il ragazzo sappia dove ha sbagliato, correggere i propri errori dall’interno è impresa tutt’altro che semplice. La giornata, però, darà i suoi frutti, non tranquillizzandolo come credeva e sperava, ma insinuando in lui un tremendo dubbio: è veramente Silvia la ragazza di cui è innamorato e per la quale vuole scrivere una canzone? Il cast, sulla carta, fa ben sperare che il film rispecchi al meglio l’orizzonte dei ragazzi e i loro pensieri e sentimenti: accanto ai protagonisti, infatti, compaiono anche i volti freschi di Martina Pinto e Andrea Montovoli; a fare da sottofondo alle vicende, invece, troviamo come colonna sonora le voci e le canzoni di alcuni degli artisti italiani di nuova generazione di maggior successo. Chissà se questo film, come l’ultimo lavoro di Veronesi, non possa aiutare anche il confronto e dialogo generazionale! Quel che è certo è che si tratta di un prodotto giovane, fatto da giovani e per i giovani, che rispecchia il mondo moderno dei ragazzi che, sì, sono ingenui e spesso frivoli sognatori, ma che poi capiscono anche quando è il momento di togliere la testa dalle nuvole, metterla sulle spalle e cominciare a vivere.

rale, cosa può succedere a chi pensa di aver avuto già tutto dalla vita? Con Una canzone per te, infatti, il regista e sceneggiatore Herbert Simone Paragnani narra la storia di Davide, un ragazzo di diciotto anni sveglio, bello e popolare interpretato da Emanuela Bosi (già protagonista di Questo piccolo grande amore di Riccardo Donna, il film scritto a quattro mani da Ivan Cotroneo e Claudio Baglioni e di La casa sulle nuvole di Claudio Giovannesi). L’affascinante ragazzo, leader della band scolastica “Nais Nois”, ha • Una canzone per te… giovane - La un unico sogno: sfondare nel campo della direzione artistica musicale della pellimusica. Ma la vita, e il destino, gli giocano cola è stata affidata a Mtv che ha messo un brutto scherzo facendogli perdere in un insieme alcuni degli artisti italiani del attimo tutto ciò che aveva e che lo faceva momento più amati dai ragazzi: Sonohra, sentire forte e protetto: Silvia, la fidanzaBroken Heart College, Lost, Zero Assoluto ta interpretata da Michela Quattrociocche e L’Aura. che tutta la scuola gli invidiava, gli amici, il • Filmando con le stelle - Due dei gruppo musicale e la promozione. È in quel giovani protagonisti della pellicola, Martina momento che finalmente Davide capisce Pinto e Andrea Montovoli, si sono fatti conodi aver sbagliato e di non aver affrontato scere dal pubblico televisivo partecipando a la vita e le persone nel modo giusto. E il “Ballando con le stelle”, il varietà del sabato destino, che prima si è divertito a privarlo sera di Rai1 condotto da Milly Carlucci. della sua autorità e popolarità, decide di

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CURIOSITÀ

• Là dove ti porta Moccia - Michela Quatrociocche e Andrea Montovoli sono stati visti recentemente sul grande schermo con Scusa ma ti voglio sposare, il sequel di Scusa ma ti chiamo amore di Federico Moccia. • Debutti invertiti - Emanuele Bosi ha iniziato a lavorare per il cinema accanto ad Adriano Giannini ed Emilio Bonucci con La casa sulle nuvole di Claudio Giovannesi, film che nelle sale è però uscito dopo Questo piccolo grande amore.


per te A tu per tu con Emanuele Bosi Tra il calcio e la recitazione ha preferito il laboratorio teatrale. I primi incoraggiamenti e poi ha capito che quella era la sua strada. Il suo sogno? Diventare come Daniel Day Lewis. Come è nata la passione per la recitazione? Per hobby: alle superiori, mentre altri andavano agli allenamenti di calcio (sport che comunque mi è sempre piaciuto), io preferivo frequentare un paio di volte a settimana il laboratorio teatrale: mi divertiva stare con gli amici ed avere la possibilità di creare qualcosa. Nessuno mi ha mai spinto, però sono sempre stato incoraggiato dai commenti positivi di insegnanti e amici che mi facevano sentire il più bravo - io non lo sapevo! - e ho iniziato a crederci. Man mano che passava il tempo questo gioco mi ha preso così tanto che volevo fare solo quello e ho lasciato l’università per seguire una scuola di recitazione. Il debutto è avvenuto in TV... Finita questa scuola, ad aprile, sono entrato in un’agenzia di attori ed a settembre mi hanno preso per fare uno dei protagonisti di “Incantesimo”. È stata la mia primissima esperienza. Poi è stata la volta di “Questa è la mia terra 2. Vent’anni dopo”. Tra tv e cinema hai preferenze? Sinceramente no perché dipende dalla qualità del prodotto: ho girato un film con Lucrezia Lante della Rovere andato in onda l’anno scorso sulla Rai, si intitolava Ovunque tu sia. Era un prodotto di altissima qualità, importante, con una bella storia, girato tra Singapore, la Thailandia a la Malesia... Forse tra cinema e tv cambia il tipo di pubblico, anche se le dinamiche sono un po’ strane: sembra che al cinema sia più difficile avere la popolarità rispetto alla televisione, però allo stesso tempo se sfondi sul grande schermo hai molta più notorietà rispetto al piccolo. È paradossale! Comunque la mia prima opportunità è stata in tv e non la rinnegherei mai. Vorresti avere, come il protagonista che

interpreti, la possibilità di rivivere un giorno della tua vita o un determinato avvenimento? Capita solo nei film! Al momento non mi viene in mente nulla, però mi piacerebbe sicuramente, anche se credo che possa essere un arma a doppio taglio: rivivere un’esperienza potrebbe anche peggiorare le cose, che è poi un po’ quello che succede al protagonista del film. Sei anche nel cast di La vita è una cosa meravigliosa accanto a Proietti, Brignano, Salemme. Com’è stato lavorare con questi grandi attori? Purtroppo io non ho avuto modo di interagire con loro in quanto la mia era una storia a sé stante, però il film mi ha dato l’opportunità di lavorare con Vanzina, esperienza che considero fondamentale per la mia vita e per la mia crescita artistica: è un regista che sta facendo la storia del nostro cinema ed inoltre è una persona molto carina, nobile. Hai un attore a cui ti ispiri, un modello? Mi piace molto Daniel Day Lewis, mi emoziona. Mi piace ispirarmi a lui. So che sono solo sogni, ma vorrei che il mio lavoro potesse essere associato al suo, un giorno... Nella colonna sonora manca qualche brano che ti piace e che avresti invece voluto trovare? Guarda, ti dico la verità: non conoscevo alcuni dei gruppi che sono stati ingaggiati, oppure ne avevo solo sentito parlare, però mi hanno stupito perchè sono riusciti a tirare fuori delle canzoni, giustissime per il film e cariche di energia, che saranno sicuramente molto seguite e apprezzate dal pubblico. Credo che la colonna sonora sia uno degli elementi fondamentali di questo film. Emanuele Bosi

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Rumors ::di Barbara Zorzoli

Robert respinto da Kristen Stewart?

pressione il suo nuovo rapporto sentimentale”, ha raccontato

Robert Pattinson e Kristen Stewart stanno insieme oppure no?

una fonte anonima al Britain’s Sunday Express. La Hathaway

Mistero. Prima i due appaiono inseparabili e c’è chi giura che tra

non vuole concedere una seconda possibilità a Follieri, ma non

loro c’è un certo feeling, un sentimento che va oltre la finzione

sa bene come comportarsi. Ha paura di ferire una persona che

cinematografica. Ora, lo stesso attore 23enne ammette di ave-

è già in difficoltà perché in prigione. Dormici su Anne, la notte

re una certa simpatia per la giovane collega ma racconta anche

porta consiglio.

come lei lo abbia respinto, almeno all’inizio. Pattinson ha rivelato di aver chiesto molte volte a alla Stewart di uscire quando l’ha conosciuta: “Penso che Kristen sia fantastica. Volevo lavorare con lei dal primo momento che l’ho incontrata. Tra noi c’è un’ottima intesa. Le ho chiesto un sacco di volte di uscire ma non ha mai voluto”. Chissà come l’avrà convinta... con un morso sul collo? Anne Hathaway, lettere da Follieri, l’ex che dal carcere non si rassegna... Si sono lasciati a giugno 2008. Poco dopo, a dicembre, Raffaello Follieri è finito in carcere, condannato a quattro anni e mezzo di detenzione perché colpevole di quattordici capi d’accusa. Frode, cospirazione e riciclaggio di denaro le colpe più gravi. Peccato che non si rassegni e continui ad inviare lettere ad Anne Hathaway. L’uomo chiede con insistenza all’attrice di aspettarlo per poter tornare ad essere una coppia, una volta fuori dalla prigione. Anne, che è “in love” con il collega Adam Shulman, è costernata e imbarazzata. Si sente oppressa dalle mail di Raffaello. “Le lettere la stanno torturando e stanno mettendo sotto


*Rumors Voci dal mondo dello spettacolo

*Sonoro musiche per immagini ::di Giuliano Tomassacci

The Wolfman

Demi e gli ex su Twitter

Varèse Sarabande/Audioglobe

Le guance paffute, lo sguardo più innocente, ma lo stesso sexap-

Sorte a dir poco travagliata quella toccata al commento originale di Danny Elfman per questa nuova trasposizione di Wolfman. Prima esonerato completamente dal film dopo la registrazione, poi recuperato in extremis prima dell’uscita con interventi di adattamento al nuovo montaggio a cura dell’orchestratore Conrad Pope. Un Elfman in bilico tra romanticismo gotico, pedali alla Wojciech Kilar e intarsiature strumentali gipsy.

peal. Lei è Demi Moore, a 18 anni, come appare sul suo profilo su Twitter. Accanto a lei c’è il fidanzato di allora, John Stamos, diventato poi famoso per aver interpretato Tony Gates in E.R. Medici in prima linea. Da allora, per Demi sono passati solo due amori: l’ex marito Bruce Willis e quello attuale, Ashton Kutcher. Ma Stamos ancora la ricorda visto che ha postato questa foto su Twitter con la dedica: “Demi, goditi il presente, questi sono i vecchi tempi che ti mancheranno”. E la diva di Hollywood, sempre su Twitter, ha risposto: “Divertente”. Forse lo è meno per il marito Ashton Kutcher. Anche perché Stamos, dopo il divorzio dalla modella Rebecca Romijn-Stamos, è single! Sandra Bullock il matrimonio al capolinea

Mine vaganti

Universal/Radio Fandango

Al suo primo incontro con Ferzan Ozpetek, Pasquale Catalano, nome caro a Paolo Sorrentino, si abbandona ad una partitura morbida e melodica lontana dalle diradazioni elettro-acustiche de L’uomo in più e Le conseguenze dell’amore. Contribuisce all’aplomb romantico del disco anche il vasto repertorio di canzoni (Pink Martini, Baccara, Radiodervish) e l’inedito appositamente composto per il film da Patty Pravo, “Sogno”.

Finisce dagli avvocati, il matrimonio tra l’attrice Sandra Bullock, 45 anni, e il marito meccanico Jesse James, 40. Si erano sposati nel 2005. Lei, fresco Premio Oscar 2010 come migliore attrice prota-

Fantastic Mr. Fox

gonista per The blind side, ha scoperto che il marito, già legato

Abkco

prima di lei a una pornostar con cui aveva avuto una bambina,

Nonostante la recente e significativa mole di lavoro, nonché i ragguardevoli esiti raggiunti con i commenti di New Moon e Chéri, rispettivamente intonati al romanticismo e al mélo, Alexandre Desplat ha trovato lo scorso anno anche il tempo e la vena di dedicarsi all’anomala avventura in animazione di Wes Anderson. Producendo uno score altrettanto anticonvenzionale, tra musica da balera, folk e melodie infantili.

mentre lei era sul set, lo tradiva con un’altra del giro “hard”, tal Michelle McGee, conosciuta come “Bombshell”, “Bomba sexy”, oltre che per il corpo tutto tatuaggi (svastiche comprese, in onore delle sue simpatie naziste). James, ha poi confessato il tradimento. E la Bullock, sarebbe corsa già dagli avvocati divorzisti: gli stessi che avrebbero “risolto” gli addii di Charlie Sheen,

La valigia sul letto Warner Chappell

Heather Locklear e Michael Jackson. Ma Jesse James oltre alla Bullock potrebbe perdere anche la figlia: perché anche l’ex moglie, Janine Lindemulder, ha deciso di dargli battaglia legale per avere l’affidamento della figlia Sunny, sei anni, che fino a oggi

Seconda collaborazione tra il regista Eduardo Tartaglia e il giovane compositore Daniele Falangone, che dopo l’accesa partitura per Ci sta un francese, un inglese e un napoletano conferma la sua agile mano per la commedia. Pervasa da un carattere frizzante e sempre puntuale, la partitura mette in mostra anche la competenza orchestrale dell’autore, ad iniziare da un incisivo brano d’apertura che non lesina passaggi di bravura per i legni.

ha vissuto con il papà e l’attrice premio Oscar. Intanto la Bullock,

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*Rumors . Voci dal mondo dello spettacolo si è affrettata a cambiare il suo status su Facebook da “married”

duro e allontanarsi dall’immagine della bella teenager. Mentre

a “single”. Pensare che poco tempo fa, con la statuetta in mano,

Zac, amato delle ragazzine, è in trattative per interpretare il ruo-

la bella attrice aveva ringraziato commossa, il marito: perché le

lo dei gemelli Dupont in Factory Boy sul rapporto ambiguo tra il

aveva insegnato, per la prima volta nella vita, cosa volesse dire

maestro della Pop Art Andy Warhol e i fratelli Robert e Richard

“avere una persona che ti guarda le spalle”...

Dupont. Insomma belli, innamorati e sulla cresta dell’onda.

Woody non vuole “Carlà”

Brooke Shields vuole altri figli

Niente film di Woody Allen per

L’attrice Brooke Shields, mam-

Carla Bruni. La première dame

ma di due bimbe (Rowan,

francese potrebbe non recita-

6 anni, e Grier,3), vorrebbe

re nel prossimo film del regista

espandere la famiglia e ave-

americano. Lo scrive il settima-

re altri bambini dal marito

nale francese Le Point, preci-

Chris Henchy. La Shields che

sando che il regista americano

ha 44 anni è preoccupata di

aveva già messo le mani avanti

essere troppo “vecchia” bio-

lo scorso 17 marzo quando, in-

logicamente. “Mi piacerebbe

tervistato dalla tv elvetica TSR

avere più figli, ma non so per

mentre si trovava in Svizzera

quanto il mio orologio biolo-

con la sua Jazz band, ha detto:

gico ticchetterà ancora”, ha

“La sua assunzione per il film è

detto. Noi le auguriamo che

molto improbabile”. Motivo?

“ticchetti” ancora a lungo.

La Bruni “non è un’artista che si guadagna da vivere con la recitazione, è la première dame del Paese. In ogni momento - ha concluso il regista - può essere presa da una missione presidenziale o da una grave crisi politica”. Gli impegni di Carlà sono in effetti parecchi. “Sono una donna organizzata”, ha detto Carla Bruni a chi le chiedeva il segreto di tanta energia. “La cosa più difficile è conciliare tutti questi ruoli con quello di madre”. Il piccolo Aurélien passa molto tempo con nonna Marisa, che è molto brava. Ecco il trucco! È amore tra i Za-nessa!

)

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Le star di High School Musical, Zac

Lindsay ci riprova... con il canto

Efron e Vanessa Hudgens, vanno

La carriera da attrice non decolla e quella di cantante finora ha

in giro tenendosi teneramente

lasciato molto a desiderare. Nonostante i flop, Lindsay Lohan

per mano per le strade di Malibu,

torna sulle sette note con il singolo “Stuck”. La notizia della

ricordando così ai fan che si ama-

pubblicazione del nuovo brano di LiLo è venuta fuori come i ca-

no ancora. La coppia idolo di tutti

voli a merenda grazie alla rete ed è subito diventata di dominio

i teenager del mondo sta insieme

pubblico. Dopo “Speak” nel 2004, “A Little More Personal” nel

da più di due anni e pare proprio

2005 e “Spirit In The Dark” nel 2009, la tanto chiacchierata star

non intendano lasciarsi. Vanessa ha

ha deciso di quanto la musica faccia parte della sua vita. Nessuna

rivelato ultimamente alla stampa

resa, ma una canzone che, spera, scali la classifica della top ten a

statunitense di essere molto felice

stelle e strisce e non solo. Con il papà Michael Lohan i litigi conti-

perché nel 2011 uscirà il film Su-

nuano, nella moda è arrivata al capolinea la sua collaborazione

cker Punch, diretto da Zack Snyder,

con Ungaro, gli affari di cuore latitano... canta Lindsay, canta...

dove lei potrà mostrare il suo lato

e sii felice.


*Lo scaffale . Cinema e libri ::di Anna Medici

Angie: foto all’asta della Jolie dell’adolescente Mentre Brad Pitt, sfilava sul red carpet londinese di Kick-Ass, dichiarava all’Us Magazine che vivere a Venezia - dove si è trasferito con i sei figli per seguire la compagna Angelina Jolie impegnata con Johnny Depp sul set di The Tourist - è meraviglioso, le foto della sua dolce metà a 15 anni sono state battute all’asta in California. Le immagini, realizzate dal fotografo Harry Langdon, ritraggono una Angelina giovanissima che muove i suoi primi passi come modella, lavoro praticato mentre studiava recitazione. Le foto, che immortalano l’attrice in costume da bagno e con alcuni vestiti sexy tra cui uno leopardato, dimostrano come sin dall’adolescenza, la Jolie avesse già un certo fascino Insomma, la bella Lara Croft

anche

ragazzina

da

aveva

tutte le carte in regola per un futuro

Hachiko. Una storia d’amore e di amicizia • Autore: Newman Lesléa • Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

C’era una volta in Giappone nel 1924 un professore giapponese che un giorno trovò un cucciolo di Akita, un’antica razza di cane molto fedele al suo padrone ma la cui storia, realmente accaduta, ha commosso il mondo intero fino ai giorni nostri. Chiunque abbia amato un cane sa di cosa parla questo libro. È una storia vera e racconta di una grande amicizia, di tenerezza e dolore, di lealtà e tenacia. E, più di tutto, racconta di una speranza incrollabile. È la storia di un cane straordinario, Hachiko, del suo padrone, il professor Ueno, e di un appuntamento mancato in una stazione di Tokyo. Di un’attesa paziente durata dieci anni e di una fedeltà senza eguali. Ancora oggi la statua di Hachiko, nella piccola stazione pendolare del quartiere di Shibuya, è uno dei monumenti più visitati di Tokyo. Perché nessuno è immune al fascino di questa storia, e chi vi si imbatte impara almeno una cosa: quando un cane ama il suo padrone, non c’è niente che non farebbe per lui. Da questo racconto il regista Lasse Hallstrom ne ha fatto il film uscito lo scorso Natale, prodotto ed interpretato da un bravissimo Richard Gere, entrato perfettamente nel ruolo e dal cane eccezionale che gli ruberà la scena fino alla fine della pellicola e della …sua stessa esistenza. Nei sette decenni trascorsi da quando Hachiko è diventato un eroe giapponese, la sua storia è stata già raccontata in un film giapponese, Hachikō Monogatari (1987), e in due libri per bambini: Hachikō: The True Story of a Loyal Dog, scritto da Pamela S. Turner, fino a Hachiko Waits scritto da Lesléa Newman, entrambi pubblicati nel 2004.

nel mondo dello star system, come in effetti è stato. E, se ora, 34enne, Angie, attrice acclamata, si ritrova nel Bel Paese per girare un film che si preannuncia tra i più attesi al botteghino,

sempre

in Italia, quando era ancora una teen-ager, qualcuno si era già accorto della sua bellezza e del suo talento: uno dei primi lavori di Angie, infatti, fu un ruolo da protagonista nel videoclip di Antonello Venditti “Alta Marea”. Ve la ricordate, ugualmente bella ma un po’ più in carne. Tornando all’asta, dove sono state anche esposte opere di artisti famosi come Richard Avedon, Man Ray, Helmut Newton e Herb Ritts, oltre alle fotografie della 15enne Jolie, erano presenti anche scatti di personaggi famosi quando erano alle prese con la pubertà: George Clooney, Drew Barrymore, Kirsten Dunst, Teri Hatcher, Sarah Jessica Parker, Halle Berry, Ann-Margaret, Cher, Diana Ross, Will Smith e Rock Hudson.

*Un film, un gioco ::di Massimo Mostacci

Percy Jackson & Gli Dei dell’Olimpo: Il Ladro di Fulmini • Formati: gioco per Nintendo DS • Publisher: Activision Activision Publishing ha pubblicato per Nintendo il videogioco “Percy Jackson & Gli Dei dell’Olimpo: Il Ladro di Fulmini”. Si tratta di un entusiasmante gioco tattico ispirato all’acclamata saga letteraria di Rick Riordan e al film della 20th Century Fox uscito pochi giorni fa nelle nostre sale. Percy Jackson & Gli Dei Dell’Olimpo: Il Ladro di Fulmini racconta la storia di Percy Jackson, un adolescente semidio accusato di aver rubato il fulmine di Zeus, che dovrà ritrovare e restituire per recuperare la propria reputazione. Nel caso dovesse fallire, la guerra tra gli dei potrebbe provocare conseguenze disastrose per il mondo intero. Nel videogame i giocatori dovranno ricorrere a tutti gli incantesimi e strategie a loro disposizione per guidare Percy e i suoi amici, Annabeth e Grover, attraverso straordinarie ambientazioni. Dominando i nemici diventeranno sempre più potenti, mentre acquisiranno nuove abilità utili alla ricerca del fulmine perduto. Decidere quale membro del team portare in battaglia sarà la chiave per la sopravvivenza: alcune com::diinAnna Medici binazioni le abilità dei personaggi aumentano infatti di efficacia.


*REWIND il dvd del mese ::di Massimo Mostacci

Roland

racconta la genesi di ARRIVA IN DVD L’ULTIMO FILM DEL REGISTA PIù CATASTROFICO

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gni civiltà sul pianeta ha un’ossessione legata alla “fine”: a ridosso del 2010 la crisi mondiale ha avvolto l’intera umanità, lasciando pochi scampoli di uomini, le cose vanno male, la Roland Emmerich società non funziona più e si sente il bisogno di una nuova cultura, una nuova società, una nuova civiltà. Nasce da quest’idea, e da questa paura, 2012 l’ultimo film del regista più apocalittico degli ultimi dieci anni: Roland Emmerich, arrivato alla ribalta internazionale per grandi successi come Independence Day e L’alba del giorno dopo. Cambia lo scenario, cambia l’epoca, cambiano le ansie, ma resta a far palpitare i cuori degli uomini sempre la stessa domanda: cosa avverrà in seguito? Abbiamo sentito il regista, cresciuto in Germania ma ormai in pianta stabile negli USA, in occasione dell’uscita in DVD e Blue ray di 2012 che si i spira come è noto all’antica profezia Maya secondo cui il calendario ha una data di conclusione ben precisa. Signor Emmerich quando ha scoperto la profezia Maya riguardante il 2012? Io avevo un progetto cinematografico a cui stavo lavorando su Gonzalo Guerrero, un tipo che si è arenato sulla penisola dello Yucatan nel 1511 ed è stato rapito dai Maya. È stata la prima volta che ho svolto delle ricerche sulla cultura Maya. All’inizio di

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questo progetto, abbiamo pensato che avremmo dovuto avere qualche riferimento al calendario dei Maya, considerando che si tratta di una scadenza vicina nel tempo. In realtà, è stato il cosceneggiatore Harald Kloser che ha pensato all’idea di chiamare la pellicola 2012, una cosa a cui ero decisamente contrario all’inizio. Ripensandoci, devo ammettere che invece era un’idea brillante. Come ha scelto il suo cast? Io amo sempre scegliere delle persone sorprendenti, degli attori che amo e che normalmente non vediamo nei grandi blockbuster. In genere, guardo dei piccoli film ed è così che ho scoperto la stella de L’alba del giorno dopo, Jake Gyllenhaal. Ed è per questo che da una vita sono fan di John Cusack, perché ha recitato in tutti questi piccoli film. Era magnifico, perché avevamo John Cusack in un tipo diverso di film rispetto a quelli in cui la gente è abituata a vederlo. Perché ha voluto realizzare un’altra pellicola catastrofica a così poca distanza da L’alba del giorno dopo? Io non pensavo di fare subito questo film, ma che avrei dovuto realizzare quattro o cinque pellicole prima di dar vita a un altra pellicola catastrofica. Successivamente, ho capito che l’anno 2012 era dietro l’angolo e noi abbiamo sempre voluto inserire l’anno nel film. Inoltre, ho saputo che c’era un altro progetto alla Paramount intitolato 2012, così dovevamo batterli sul tempo. Come si sente a sapere che il film ha predetto il primo Presidente statunitense afroamericano? Quando stavamo realizzando la sceneggiatura, abbiamo puntato su Obama. È stato nelle fasi iniziali, quando lui era ancora molto dietro a Hillary Clinton. Io ero un grande sostenitore di Hillary, ma sentivo che Obama sarebbe stato un presidente migliore, perché è in grado di ispirarci maggiormente, come si capisce dai suoi discorsi. Non ci aspettavamo che sarebbe stato eletto, ma abbiamo pensato che sarebbe stato affascinante per il film avere un presidente nero. Inoltre, questo mi forniva la possibilità di lavorare assieme a Danny Glover. Quanto è costato 2012? Duecento milioni di dollari, ma non è troppo costoso per un film del genere, che può arrivare anche a 250 milioni. Io cerco sempre di stare un po’ sotto il budget normale, circa il 20%, perché que-


Emmerich

2012

DEL NUOVO MILLENNIO sto mi permette di ottenere una grande libertà. Credo sia una cosa molto intelligente da fare. Inoltre, non amo girare per lungo tempo, una cosa che mi fa impazzire (risate). Così, organizzo le riprese in modo che siano sempre inferiori ai cento giorni. Qual è stata la componente più costosa nella realizzazione del film? Gli effetti digitali. Avevamo oltre 1.300 inquadrature con gli effetti speciali e il budget solo per questa voce era di 85 milioni. Significa più di un terzo, ma è un aspetto che sarà sempre più presente in futuro. Anche con una pellicola più piccola come District 9, che aveva un budget per gli effetti di venti milioni rispetto a un budget complessivo di trenta, significa due terzi dell’investimento. John Cusack

Ha cercato di lanciare un messaggio sull’Africa come unico territorio sopravvissuto alla fine? Penso sia il circolo della vita. Tutto è iniziato in Africa e ora incomincia di nuovo in Africa. Se lei scoprisse che la profezia di 2012 è reale, come cambierebbe la sua vita? Non penso che cambierebbe la mia vita, perché la conduco già al massimo delle possibilità. Se dovesse accadere, spero di essere un eroe e di fare la cosa giusta. Ma tento di non pensarci perché, fondamentalmente, tutti un giorno moriremo.

SCHEDA FILM Regia di Roland Emmerich. Con John Cusack, Chiwetel Ejiofor, Amanda Peet, Oliver Platt, Thandie Newton. Trama: L’antica profezia Maya si sta per concretizzare. Dopo il ritrovamento di un’incisione, scienziati, religiosi e profeti dichiarano che la fine del mondo, fissata per il 21 dicembre 2012, è vicina e porterà la nascita di una nuova era. In molti cercheranno vie di fuga per salvarsi, il governo in primis, che adotterà misure di emergenza con la supervisione del geologo Adrian Helmsley. Contenuti speciali DVD 1 Disco • Commento dello sceneggiatore/regista Roland Emmerich e del co-sceneggiatore Harald Kloser • Roland Emmerich - Il maestro dell’epica moderna • Finale alternativo • Scene eliminate DVD 2 dischi Disco 1 • Commento dello sceneggiatore/regista Roland Emmerich e del co-sceneggiatore Harald Kloser • Roland Emmerich - Il maestro dell’epica moderna • Finale alternativo • Scene eliminate Disco 2 • Realizzare la fine del mondo • Tra scienza e realtà • La fine del mondo - Il punto di vista degli attori Blu-ray Disc • Calendario Maya Interattivo • I misteri del calendario Maya • Commento dello sceneggiatore/regista Roland Emmerich e del co-sceneggiatore Harald Kloser • La visione di Roland - Modalità Picture-In-Picture • Realizzare la fine del mondo • Roland Emmerich - Il maestro dell’epica moderna • La fine del mondo - Il punto di vista degli attori • Tra scienza e realtà • Scene eliminate • Finale alternativo

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Musica*

RECOIL

::di Valentina Giosa

L’ex Depeche Mode ritorna ad ammaliarci con “Selected”

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opo anni in veste di tastierista per una delle band più influenti della musica degli ultimi tre decenni,

Alan Wilder lasciava i Depeche Mode nel giugno del 1995 (“Ultra” sarà il primo lavoro della band senza di lui) per dedicarsi ad un progetto esclusivamente elettronico in cui avrebbe potuto finalmente, come un vero e proprio guru del synth, sviluppare un discorso nato dall’elettronica minimale e fatto di sonorità meno pop, sofisticato ed

esclusivo nato già nel 1986. Dopo i primi esperimenti, “ 1+2” , “Hydrology”, “Bloodline”, usciti quando Wilder era ancora parte integrante del clan Depeche, con “Unsound Methods” (1997), il musicista britannico entra nel pieno della stagione Recoil. Samples e sequenze, lavorati con l’ausilio del meglio della tecnologia, si fondevano con le incisive spoken words di Maggie Estep, Nitzer Ebb e le stupende melodie di Douglas McCarthy, Hildia Campbell, e Siobhan Lynch, “per realizzare qualcosa di più interessante del suono di una band che suona insieme”, dirà lo stesso Wilder. Dopo “Unsound Methods”, sarà la volta di “Liquid”, dominato da atmosfere cupe e introspettive e dove inoltre compare, tra le altre, la splendida voce di Diamanda Galàs, e ancora più tardi “Subhuman”. Il 2010 accoglie invece “Selected”, greatest hits (Mute Records) in uscita

in primavera e un tour mondiale che porterà finalmente on stage la scienza elettronica dei Recoil. Due le date italiane (9 Aprile ai Magazzini Generali di Milano e 10 Aprile al Circolo degli Artisti di Roma) dove Alan Wilder sarà accompagnato dal suo amico e collaboratore Paul Kendall (fonico e produttore della Mute records e al lavoro con band Renegade Soundwave, Fad Gadget, Barry Adamson, Nitzer Ebb, Wire, Depeche Mode, Sonic Youth, Big Black, Butthole Surfers). Lo scorso 17 febbraio Wilder ha inoltre regalato ai suoi fan dopo quasi 15 anni un’inaspettabile e memorabile reunion con i Depeche Mode alla Royal Albert Hall. “È stato belissimo vedere tutti di nuovo e unirmi a loro, ed è stata inoltre la prima volta che ho visto realmente i Depeche Mode suonare!”

M.I.T. MEET IN TOWN D

opo tre anni di rassegna, M.I.T. - il progetto di Fondazione Musica Per Roma e Snob Production dedicato all’elettronica ed alla sperimentazione di nuovi suoni, diventa un grande festival. Decine di live, spettacoli e dj set invadono in un’unica giornata tutti gli spazi di Auditorium Parco della Musica di Roma. Un’esperienza nuova ed unica, ricca di momenti completamente differenti, a partire dal tardo pomeriggio sino a notte fonda insieme a tantissimi artisti in arrivo dal tutto il mondo. A rendere ancora più unico l’appuntamento dell’11 Aprile con M.I.T., sarà la presenza di un importante progetto speciale nella Sala Santa Cecilia dove, insieme ad una line-up d’eccellenza, il grande John Cale porterà omaggio alla cantante, modella e attrice Christa Päffgen, in arte Nico, scomparsa nel 1988. “A Life Along the Borderline: A Tribute to Nico” è l’omaggio con cui, l’11 ottobre 2008, proprio in coincidenza con quello che sarebbe stato il suo settantesimo compleanno, il musicista e produttore scozzese - membro originario dei Velvet Underground - ha fatto rivivere la bionda femme fatale al Royal Festival Hall di Londra,

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in un raffinato evento live pensato per le grandi sale da concerto. In Santa Cecilia, John Cale e la sua band ospiteranno sul palco numerosi artisti di fama internazionale, molti dei quali già incrociati nella sua lunga carriera, per reinterpretare le canzoni più celebri della musa di Andy Warhol. Insieme a lui, due tra le voci femminili più intense ed affascinanti del panorama internazionale, Lisa Gerrard - metà storica dei Dead Can Dance e Laetitia Sadier, cantante di una delle più amate band di rock alternativo anni ’90, gli Stereolab. Ospiti del progetto speciale anche i Mercury Rev, veri e propri maestri del pop psichedelico made in USA degli ultimi vent’anni, guidati dall’istrionico Jonathan Donahue. E ancora, il britannico Nick Franglen, metà del duo elettronico di culto Lemon Jelly, nonché produttore di numerose band, dallo stesso Cale a Bjork passando per i Primal Scream, e Cocorosie. Il programma è davvero ricco, per conoscere tutto quello che il M.I.T. Meet In Town ci offrirà basta visitare il sito www.meetintown.com.

11 Aprile Auditorium Parco della Musica Via Pietro de Coubertin Biglietti: ore 18 · MIT ingresso 30 €; ore 22 · MIT + Spettacolo in Sala Santa Cecila 50 €


CRIMINI 2

Televisione* ::di Massimo Mostacci

CON 8 EPISODI SU RAI DUE TORNA LA SERIE CURATA DA

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GIANCARLO DE CATALDO

on la messa in onda de La doppia vita di Natalia Blum il nove aprile partirà il secondo ciclo di “Crimi-

costanti, spesso inafferrabili mutamenti. Una squadra di affermati sceneggiatori ha affiancato gli scrittori nella trasposi-

di una “nerissima” avventura di incendi e di inganni (con Enzo De Caro e Vittoria Belvedere). L’Umbria di Di Cara, dove po-

ni”, una delle serie più belle prodotte da Rai Fiction negli ultimi anni. Otto nuovi episodi che arricchiscono e completano il “giro d’Italia” criminale inaugurato e curato come il precedente da Giancarlo De Cataldo. Con l’unico vincolo dell’indicazione geografica, gli scrittori sono stati lasciati liberi di improvvisare sul tema, raccontando le ossessioni, le grandi e piccole paure, le speranze, le miserie e gli splendori di un Paese inquieto e inquietante che nessuna realtà riesce a descrivere meglio di quella criminale nei suoi

zione della pagina letteraria in copione televisivo. La Bari notturna e seduttiva di Carofiglio, popolata da fantasmagoriche apparizioni di bellissime dame senza pietà (con Emilio Solfrizzi e Anita Caprioli). L’accecante Courmayeur della “neve sporca” dello stesso De Cataldo coi suoi commercialisti malavitosi e un uomo in cerca di riscatto (con Alessandro Roja e Lavinia Longhi). L’assolata Matera di Sandrone Dazieri, teatro di inconfessabili traffici (con Pietro Taricone e Christiane Filangieri). Il Piemonte di Faletti, scenario

liziotti coraggiosi combattono una lotta senza quartiere contro aggressive organizzazioni criminali (con Marco Foschi e Francesca Inaudi), e le Marche di Lucarelli (con Rolando Ravello e Donatella Finocchiaro). Il Nord-Est tanto ricco quanto disperato di Massimo Carlotto (con Rodolfo Corsato e Claudia Zanella). Non c’è niente di scontato nell’Italia efferata che gli autori di “Crimini” ci rivelano. Nemmeno la speranza: che, per nostra fortuna, sta nei cuori dei giusti, qui sempre vincitori dell’eterna lotta contro il Male.

STUDIO UNIVERSAL RENDE OMAGGIO AD UN ATTORE

STRAORDINARIO MA POCO RICORDATO:

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JOHN CAZALE

tudio Universal rende omaggio ad uno dei più sorprendenti ma anche poco conosciuti attori di Hollywood, John Cazale, attraverso l’esclusivo documentario “I Knew It Was You: Rediscovering John Cazale”, diretto dal regista Richard Shepard e presentato all’ultimo Festival Internazionale del Film di Roma. L’appuntamento è per venerdì 2 aprile alle 21.00 e poi il 9 aprile alle 00.05. Un viaggio alla riscoperta di Cazale che è apparso solo in cinque pellicole (tra cui Il Padrino nella parte di Fredo) e tutte e cinque furono nominate all’Oscar come miglior film: attraverso le testimonianze di alcuni fra attori e registi con cui lui stesso lavorò - da Al Pacino a Francis Ford Coppola, da Robert De Niro a Meryl Streep (compagna di Cazale all’epoca della sua morte) - Shepard ripercorre la breve ma intensa carriera del brillante attore di origine italiana scomparso nel 1978 dopo aver ultimato le riprese de Il cacciatore. Ad accompagnare il documentario due delle pellicole che lo resero celebre: “Quel pomeriggio di un giorno da cani” (Premio Oscar per la sceneggiatura) diretto da Sidney Lumet, ed il già citato “Il cacciatore” (vincitore di 5 Premi Oscar) di Michael Cimino.

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Teatro*

WELCOME TO THE M ACHINE ::di Chiara Rovan

IL MUSICAL DEDICATO ALLA ROCK BAND PIÙ FAMOSA DI TUTTI I TEMPI, PINK FLOYD, IN SCENA AL BRANCACCIO DAL 7 ALL’11 APRILE

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e vi siete entusiasmati con “We will rock you”, il musical dedicato ai Queen (un grave peccato per chi se l’è perso!), il Brancaccio di Roma vi offre una seconda chance per emozionarvi di nuovo rivivendo lo spirito musicale del leggendario gruppo britannico nato negli anni ’60: i Pink Floyd. Dopo il successo estivo, Emiliano Galigani dirige nuovamente il musical ispirato alla vicenda del chitarrista e cantante Robert Keith “Syd” Barrett, primo leader della band dal 1964 al 1968. La storia, messa in scena da 18 attori-cantanti accompagnati dai musicisti del Maestro Salani, che eseguono dal vivo i brani dei quattro leggendari inglesi, percorre le tappe di una giovane rock star, dagli esordi allo sfrenato successo finale che condurrà il protagonista alla pazzia. La “macchina” (titolo dell’omonimo brano dell’LP “Wish you were here”) è quella dello show business che intrappola la creatività spontanea dell’artista, riducendola a semplice ingranaggio della produzione di massa. Storia di ieri e storia di oggi: dove finisce la spirito emotivo dell’arte e dove inizia la perversità del mero guadagno? In un’ambientazione degna dei “figli dei fiori”, con tanto di schermo per le traduzioni in italiano delle canzoni, Syd inizia il suo trip oltre i confini della percezione per liberare la mente attraverso la musica, e sarà proprio questo “viaggio” a spingerlo sul palco condannandolo a essere schiavo del sistema. Indossando pirandellianamente ogni sera la maschera della star, Syd si accorgerà troppo tardi di aver perso la sua identità primitiva. Il suo amico fedele Jack (alias Roger Waters, storico bassista e cantante della band) racconta, sulla scia dei ricordi, i successi, le trasgressioni e gli eccessi della loro vita, introducendo i personaggi che man mano si presentano all’appello: il viscido produttore Frank, Marylease, la fidanzata che non riesce a spiegarsi il cambiamento di Syd, la madre apprensiva e la coscienza, Judge, voce presente in ciascuno di noi. Nel cast: Francesco Dini, NIcola Palladini, Daniela Bulleri, Ilaria Andreini, Alessandro Arcodia, Ada Doria. Trent’anni di musica rivissuti in due ore di grande spettacolo, dal sound psichedelico dei primi anni alle sonorità progressive della maturità artistica. I brani più famosi (da “Pigs On The Wings”, che apre lo spettacolo, all’epica “Another brick in the wall”, “Wish you were here”, “Shine on you crazy diamond”, “Money”) costruiscono spontaneamente la sceneggiatura del live che, più di un tributo ai Pink Floyd, è una vera e propria esplosione di bellezza e passione musicale.

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AL TEATRO VALLE “IL BIRRAIO DI PRESTON” DI CAMILLERI DALl’8 AL 25 APRILE

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ttraverso lo sguardo di un bambino, si racconta l’inaugurazione, nella Sicilia ottocentesca, del teatro civico nel paese di Vigàta. Il Prefetto vuole aprire la stagione lirica con Il birraio di Preston, melodramma di scarso valore. Si innesca una guerra civile tra i cittadini, schierando molti contro e pochi a favore: motivazioni politiche si mescolano all’onore, all’amore, alla morte, al pettegolezzo, alla vita quotidiana e realistica del romanzo siciliano. I dialoghi sono spassosi e i cambiamenti di scena dosano tragedia, comicità ed erotismo. Il siciliano stretto si alterna ai dialetti e a un italiano rivisitato. Riduzione e adattamento teatrale di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale (regia), con Pino Micol, Giulio Brogi, Mariella Lo Giudice. Regia di Giuseppe Dipasquale.

RAUL CREMONA AL PARIOLI DAL 20 AL 30 APRILE

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pplaudito protagonista di tutte le edizioni di Zelig, Raul Cremona torna in teatro con uno show che ha il sapore e il fascino di uno spettacolo d’altri tempi: Hocus molto pocus. Magia, prestigiazione, gag, musica, macchiette, sono le dominanti di questo spettacolo: un viaggio bizzarro che parte dal palcoscenico di un teatro pieno di ricordi d’infanzia e di oggetti magici e trasporta il pubblico in un vorticoso giro in giostra tra gag, travestimenti, giochi di prestigio e battute al vetriolo. Insieme a Raul, si avvicendano sul palcoscenico alcuni dei suoi personaggi più amati: dal maschilista impenitente Omen, al mago Silvano, affettuosamente parodiato con nuove trovate esilaranti, a Jacopo Ortis, l’attore di “gassmaniana” memoria pronto a coinvolgere il pubblico con le sue “boutades” da istrione. Raul Cremona prosegue quindi il suo personale percorso artistico intrecciando comicità e poesia e servendosi della magia come arte della narrazione. “Con Hocus molto pocus - ha dichiarato Raul Cremona - posso dare sfogo “live” alle mie due grandi passioni: la comicità e la prestidirigirizzazione. I momenti in cui mi diverto di più sono quelli in cui interagisco con il pubblico e quando faccio il mago, soprattutto con i giochi di prestigio legati alle carte (la mia vera grande passione). Lo spettacolo ha degli intramezzi

musicali che fanno assaporare l’atmosfera dei grandi show degli anni ’50”. E in questi momenti Raul gigioneggia cantando e ballando, evocando così gli entertainer dei tempi passati. La regia dello spettacolo è di Raffaele De Ritis, già collaboratore del Cirque du Soleil, di Disney on Ice e del Circo Barnum. Accanto a Raul Cremona il pianista Lele Micò e l’attore comico Felipe.

GIOELE DIX IN “DIXPLAY”

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AL TEATRO OLIMPICO DAL 19 AL 24 APRILE

l comico milanese torna al cabaret, suo grande e primo amore, che gli ha permesso di essere apprezzato e conosciuto dal grande pubblico. Lo spettacolo è una summa dei personaggi più riusciti dell’artista, che mette in scena riflessioni sarcastiche sulla quotidianità unendole al racconto di spassose storie, tra cui un omaggio al grande Walter Chiari. Tra il grottesco e il comico si presentano sul palcoscenico il viaggiatore pignolo, il professore argentino antisportivo e l’automobilista costantemente “arrabbiato” noto di certo al pubblico di Zelig. In scena con Gioele Dix il compositore polistrumentista Bebo “Best” Baldan, che arricchirà lo spettacolo con percussioni e sottofondi musicali. In cabina di regia, lo storico fondatore e autore di Zelig, Giancarlo Bozzo.

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INTERVISTA*

Myriam Catania:

viso angelico e personalità da vendere Intervista alla giovane attrice: tante idee chiare, traguardi raggiunti e da raggiungere

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ttrice e doppiatrice, ragazza schietta e “senza peli sulla lingua”. È questa Myriam: una forza della natura. La sua voce fa uno strano effetto, sembra di essere al telefono con Keira Knightley, Natalie Portman o Jessica Alba, per citare alcune tra le attrici che ha doppiato. Moglie di Luca Argentero, per l’invidia di qualche lettrice, è attivissima anche

nel lavoro: pochi giorni fa è uscito nelle sale Tutto l’amore del mondo il suo ultimo film. Il tuo nome è legato imprescindibilmente a quello della tua famiglia e di tua madre Rossella. Essere una Izzo quanto ti ha aiutato? Le donne Izzo hanno un grande carisma. Quando ero piccola avevo paura di non farcela a essere come loro. Oggi so che sono talentuosa, come loro, ma diversa. Sono contenta di avere DNA Izzo. Pensa che a 4 anni, durante il mio primo turno di doppiaggio, dovevo piangere e lo sapevo fare. Non so perché. Ho ereditato qualcosa di tutte, nel bene e nel male. Ho la loro forza e la loro energia. La tua voce è forse più celebre del tuo viso. L’hai prestata ad attrici splendide e di grande calibro. In questo periodo vedo continuamente la faccia di Amanda Seyfried perché la sto doppiando in 4 film, sembra li abbia fatti tutti lei in questo periodo. Ce n’è una cui hai voluto assomigliare? Mi sarebbe piaciuto interpretare il ruolo di Jessica Alba in Dark Angel. Era una donna forte, col giubbotto di pelle, in sella alla sua moto. Ma in Italia questo non è possibile. Il doppiaggio ti fa sognare cose che non accadranno mai, non nel cinema ita-

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liano. I nostri film sono più quotidiani. Gli effetti speciali non ci appartengono. Abbiamo la nostra storia da raccontare e i film rappresentano ciò che siamo. Il nostro cinema comunque mi piace. Ti senti più attrice o doppiatrice? Mi sento sicuramente più attrice. Il doppiaggio è molto limitante, non è creativo; devi rifare una cosa che qualcun altro ha già fatto. Non puoi metterci del tuo, non devi stravolgere niente. È un lavoro estremamente tecnico. Un doppiatore deve piangere come quell’attore ha pianto, urlare come ha urlato quell’attore e ridere come lui ha riso. Sul set di Carabinieri hai conosciuto tuo marito, Luca Argentero. È stato amore a prima vista? Sì. L’ho visto la prima volta durante le prove costume, ci siamo guardati e subito innamorati. Nella fiction non avevamo mai scene insieme, quindi i contatti erano pochi, ma ogni volta che ci incrociavamo c’era un’energia che ci catturava. Poi siamo riusciti a vederci, una sera per caso, in un ristorante. Abbiamo cominciato a chiacchierare e da lì è nato tutto. Come è cambiata la vostra relazione dopo il matrimonio? È cambiato tutto. In meglio. Sposarsi è la cosa più bella che abbia fatto in vita mia. Il matrimonio è nato come un gioco. Due ragazzi che chiacchierano e si dicono “se mi sposi sei veramente figo”, un gioco proprio. Poi, parlandone, abbiamo tirato fuori l’idea di sposarci a Città della Pieve, dove ci eravamo conosciuti. Era una cosa romantica. È stato il giorno più felice della mia vita. Non pensavo che l’avrei mai detto e invece è proprio così. Ti abbiamo visto ultimamente in Tutto l’amore del mondo di Riccardo Grandi. Qual è il messaggio del film che vorresti arrivasse al grande pubblico? Quattro ragazzi affrontano un viaggio in quattro modi diversi. Ognuno parte per un suo motivo e ognuno vuole fare la sua vacanza. Nicolas (Vaporidis) parte per scrivere la guida dei luoghi romantici in Europa. Ma lui non ne sa niente dell’amore; accetta perché ha bisogno di soldi. Parte insieme a un compagno caciarone, tutt’altro che voglioso di lavorare, che invita me, la sua nuova... si può dire tresca, perché l’ha appena conosciuta in chat. Valentina è una ragazza istintiva che prende, parte e va, che vuole sperimentare nella vita. Lei si porta dietro Anna, una sua amica. Le persone possono cambiare e mettersi in discussione con un’esperienza forte; ci si accorge che non è tutto vero quello di cui sei convinto. Forse è questo il messaggio del film.


PARAMOUNT PICTURES E MARVEL ENTERTAINMENT PRESENTANO UNA PRODUZIONE DI MARVEL STUDIOS IN ASSOCIAZIONE CON FAIRVIEW ENTERTAINMENT UN FILM DI JON FAVREAU ROBERT DOWNEY JR. “IRON MAN 2” EFFETTI VISIVI E MUSICALE DAVE JORDAN ANIMAZIONE DI INDUSTRIAL LIGHT & MAGIC GWYNETH PALTROW DON CHEADLE SCARLETT JOHANSSON SAM ROCKWELL MICKEY ROURKE E SAMUEL L. JACKSON NELDI NICKRUOLOFURY MUSICHEDI JOHN DEBNEY SUPERVISORE DIRETTORE DELLA PRODUTTORI COMONTAGGIO SCENOGRAFIE COSTUMI DI RICHARDS PEARSON, A.C.E. DAN LEBENTAL, A.C.E. DI J. MICHAEL RIVA FOTOGRAFIA MATTHEW LIBATIQUE, ASC ESECUTIVI ALAN FINE STAN LEE DAVID MAISEL DI MARY ZOPHRES PRODUTTORI JEREMY LATCHAM VICTORIA ALONSO PRODOTTO PRODUTTORI DIRETTO SCRITTO DA KEVIN FEIGE DA JUSTIN THEROUX DA JON FAVREAU ESECUTIVI DENIS L. STEWART LOUIS D’ESPOSITO JON FAVREAU SUSAN DOWNEY 30 APRILE IronMan2-IlFilm.it

AC/DC ‘IRON MAN 2’, COLONNA SONORA DISPONIBILE SU CD, CD+DVD, DOPPIO LP E COLLECTORS EDITION SONY MUSIC


ConCorso per la realizzazione di Cortometraggi scarica il bando su www.comune.roma.it scadenza concorso: 14.05.2010 ore 12:00

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Ufficio promozione dei servizi per la giovent첫 via Capitan Bavastro 94 - 00154 roma tel 06 671070383 / 06 671070551


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