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cita su Paciullo. Il 1983 è il suo anno migliore visto che conquista il titolo europeo battendo il formidabile Roberto Castanon, pugile spagnolo due volte sfidante mondiale. Difende con successo il prestigioso titolo su Francis Tripp, ma lo cede nel 1984 al francese Jean-Marc Renard. Nel 1985 conquista il titolo italiano dei leggeri superando Giuseppe Tidu per difenderlo con successo dall’assalto di Luigi De Rosa. L’Europa dei leggeri gli dice no ad opera del danese Gert Bo Jacobsen. Nel 1989 ci riprova con il titolo italiano, ma viene battuto da Stefano Cassi e decide di appendere i guantoni al chiodo: + 38 (10 per ko), - 6, = 1. .............
In apertura il nuovo comitato campano con Walter Borghino; sotto in piccolo, Raininger, Zurlo e Apa; in questa pagina Raininger in alcune foto da professionista.
come in altri paesi dove la boxe richiama ancora un grande pubblico”. Idee chiare, insomma, con obiettivi precisi da realizzare, almeno in parte, in tempi brevi, tenuto conto che questa presidenza Raininger avrà termine fra meno di due anni. E lui – lo ha detto esplicitamente nel primo intervento da presidente – intende guadagnarsi la fiducia delle società anche per il prossimo quadriennio olimpico. ALFREDO RAININGER DA PUGILE Esordio tra i professionisti nel 1979, a 22 anni, e ultimo match nel 1989. Nel 1981 diventa campione italiano dei superpiuma battendo Salvatore Liscapade per kot 10, titolo che perde per ferita al 5° round ad opera di Lorenzo Paciullo. Un anno dopo riconquista il titolo prendendosi la rivin-
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