Boxe Ring - 1/2016

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RING

Gabrielli, Bruno Pomaro, Arnaldo Patelli, Luciano Menzani, Franco Palmieri, Antonio Tarozzi, Bruno Baravelli. Più avanti ha conosciuto momenti di gloria Enzo Farinelli, che da professionista ha vinto 26 match ed è stato tre volte detentore del tricolore dei gallo fra il 1969 e il 1973. Poi è arrivato il periodo di Dante Canè, il gigante buono, il Campione del popolo. Anche lui peso massimo. Come Checco Cavicchi. Se Cavicchi è stato il

re delle folle, capace di portare 60 mila persone allo stadio Comunale di Bologna nelle sue sfide europee, “Dantone” - il salumiere del quartiere San Donato - è stato il più amato dai bolognesi. Per la sua semplicità, per la simpatia, per la generosità sul ring. Ha dato tutto se stesso. Sempre. E la gente lo ha apprezzato, quell’omone grande e grosso che non aveva il fisico statuario perfetto solenne di Cavicchi, e neppure la devastante potenza del colosso di Pieve di Cento, e tuttavia è riuscito a diventare comunque un “grande” aggrappandosi al sacrificio, alla passione, alla voglia di lottare. Dante Canè detiene un record: per 10 volte (sì, dieci) è salito sul trono italiano dei pesi massimi. Nel periodo che va dal 1969 al 1977. Le cinque eccitanti battaglie di Dantone con Bepi Ros - così gonfie di coraggio e di pathos - hanno fatto storia. Roba da far impallidire la serie cinematografica di Rocky... Ovviamente, raccontando il prestigioso passato del pugilato petroniano, non si può non parlare del pugile italiano più popolare degli Anni Sessanta, Nino Benvenuti. Il Campione che conquistò l’America nel 1967, andando a vincere il titolo mondiale dei pesi medi contro Emile Griffith nel leggendario Madison Square Garden di New York. Gestito dal manager bolognese Bruno Amaduzzi e allenato dal preparatoremotivatore imolese Libero Golinelli, Benvenuti preparava i suoi match - e le sue imprese - a Bologna nella palestra di via dei Poeti o nel “ritiro” estivo di Loiano. Benvenuti ha combattuto 12 volte al palazzo dello sport di Bologna. E qui hanno combattuto anche Carlo Duran, Sandro Mazzinghi, Bruno Arcari, Rocky Mattioli, Sumbu Kalambay, Patrizio Oliva, Loris Stecca, Valerio Nati, Francesco Damiani. E oggi? Oggi Bologna è una città... dimenticata dal pugilato. Lontana da un pugilato di un certo livello. Quella Bologna che fu “Boxe City” adesso ha poco. Appena due pugili neo-pro: Manuel Vignoli, decoroso prodotto della Tranvieri, che peraltro è da mesi inattivo, e Vadim Dedov esperto russo da tempo nel nostro Paese e ora gestito dalla Boxe Regis. Ci sono 6 società dilettantistiche (Sempre Avanti, Pugi-

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listica Tranvieri, Boxe Le Torri, Boxe Regis, Bononia Boxe, Palestra TPO). Vanno apprezzate per la passione che accompagna la loro attività, però... manca un progetto comune, manca una programmazione. Di riunioni dilettantistiche se ne fanno otto o nove nell’arco di un anno (più quelle in provincia), ma ogni riunione sembra essere fine a se stessa. Questo è il problema. Raramente si riesce a catturare sponsors e - peggio ancora - non si riesce a conquistare pubblico. A Bologna si pensa in piccolo. C’è un punto di fierezza rappresentato dalle due ragazze della palestra Tranvieri: Valentina Alberti (cresciuta sotto la guida di Sergio Rosa e Sergio Di Tullio) e Sara Corazza. Entrambe azzurre. A livello maschile i dilettanti della categoria Elite sono pochi pochi. I “prospetti” più interessanti li ha la Boxe Le Torri del Maestro Pesci: il ventunenne 64 chili Arblin Kaba (vicecampione d’Italia) e il ventenne 81 chili Pavel Zgurean. Una constatazione. Negli ultimi trentacinque anni - cioè dai primi Anni Ottanta - il pugilato nella città delle Due Torri ha avuto solo tre “personaggi” importanti: Lucio Cusma (campione d’Europa dei pesi leggeri nel 1983), Paolo Pesci (campione d’Italia dei welter nel 1989 e 90), Simone Rotolo (campione d’Italia dei superwelter nel 2001 e 2002, campione Intercontinentale WBA dei superwelter dal 2002 al 2004, campione d’Italia dei medi nel 2012). Soltanto le performances di questi tre Campioni hanno permesso alla boxe bolognese di respirare. E di tenere ancora un po’ accesa la fiammella della passione. ...............

In questa pagina: Valentina Aberti; Arblin Kaba (Boxe Le Torri); Nella pagina seguente: Nobile prima di affrontare Davey Moore campione del mondo; Raimondo Nobile; Franco Cavicchi.


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