Rapporto2014

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nei testi e nei documenti statistici, si è preferito mantenere invariata l’informazione originaria, dando atto della differenza. Le schede dei maggiori Paesi settoriali, proposte a conclusione del Rapporto con la sintesi storica delle variabili essenziali di produzione, interscambio e consumo, sono conformi al modulo in uso nei volumi pregressi. Al riguardo, l’astrazione più significativa riguarda, sin dal primo Rapporto del 1990, gli scarti di segheria e di laboratorio. In mancanza di riferimenti certi, detti scarti sono stati assunti in una quota percentuale unitaria, riveniente da esperienze storiche, dando luogo ad una sovrastima del prodotto a favore dei Paesi meno sviluppati dove la quota di cascami è verosimilmente più alta; ovvero, a qualche sottostima nel caso di quelli caratterizzati da livelli competitivi di produttività o dalla maggiore presenza di lavorati semplici, dove lo scarto è verosimilmente inferiore. Comunque sia, si tratta di escursioni contenute che non inficiano il giudizio di sintesi quale emerge dalle schede. L’utilizzazione del sistema input-output per le tecnologie, ed in particolare per macchine, impianti e beni strumentali, non risulta praticabile, tanto più che per molti Paesi le unità di misura quantitativa non hanno carattere omogeneo, in quanto sono riferite al numero di pezzi anziché al peso. In ogni caso, il numero dei Paesi monitorati, compreso il controllo di quelli minori, è stato oggetto di un utile potenziamento comparativo, in modo da ampliare anche per queste tipologie il ventaglio delle rilevazioni. Stante la sicura permanenza di una significativa leadership italiana in campo marmo-meccanico sono state introdotte nuove informazioni statistiche circa le sue quote di mercato nei Paesi settorialmente avanzati.

XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2014

L’apporto dei Paesi di terza fascia aventi rilevanza significativa ma complementare, è riportato globalmente nella tradizionale definizione aggregata di “others”: ciò, iterando le maggiorazioni convenzionali applicate al subtotale dei Paesi rilevati singolarmente nei modelli inputoutput. Tali maggiorazioni, che in precedenza erano state ragguagliate, salvo eccezioni, al tre per cento del subtotale medesimo, sono state rivedute alla luce della crescente movimentazione fra Paesi terzi: mediamente, i nuovi tassi sono stati elevati al cinque per cento, fatta eccezione per l’ardesia, dove il modulo applicato nei precedenti Rapporti è rimasto invariato. I Paesi monitorati nel rispettivo interscambio quantitativo del 2013 sono pari a 108, superando il precedente massimo già acquisito nel Rapporto per il 2012, con qualche importante integrazione nell’ambito del terzo mondo, tra cui è congruo ricordare quelle di Giordania, Palestina e Togo, ferma restando la presenza di tutti i maggiori protagonisti, oggetto di rilevazione esaustiva sia nel breve che nel lungo periodo. Per quanto si riferisce ai dati macro-economici, si deve infine precisare che i consuntivi concernenti il prodotto interno lordo sono stati tratti dalle informazioni disponibili all’atto di predisposizione del testo (maggio 2014): pertanto, le cifre esposte sono suscettibili di qualche scostamento, peraltro marginale, rispetto ai correttivi ufficiali apportati in tempi posteriori dai rispettivi Governi o dalle Istituzioni economiche competenti. Quanto ai problemi organizzativi e giuridici del lavoro, con riguardo prioritario a quello minorile nelle cave, ed alle prospettive di collaborazione internazionale di settore, anche a livello associativo, stante la carenza di fatti innovativi rilevanti, si rinvia alle considerazioni dei Rapporti precedenti.

XXV Rapporto 2014 XXV Report marmo e pietre nel mondo

marble and stones in the world


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