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IL CONSORZIO AXA INFORMA

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Via Macchia Saponara 153 | TEL. 06 5212955 - FAX 06 52310906 Orari: Martedì 9.00 - 13.30 / 15.30 - 17.30 | Giovedì 9.00 - 13.30

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ella lotta che il Consorzio ha intrapreso contro la “toumeyella parvicornis” per il salvataggio del patrimonio arboreo, in particolare i pini domestici e le querce, l’unica arma finora rivelatasi efficace ed efficiente è l’endoterapia. Dopo un primo trattamento effettuato nel mese di marzo scorso ed un lavaggio della chioma con una soluzione di sali di potassio nei mesi estivi, un secondo ciclo di cura è iniziato ad ottobre. Il trattamento è iniziato dagli alberi di piazza Eschilo e proseguito su via Euripide; proseguirà sulle vie parallele e, successivamente su quelle ortogonali fino a completamento. La persistenza dell’effetto del trattamento è di circa 180 giorni e pertanto sarà opportuna un’ulteriore azione ad inizio primavera. Questa tecnica di cura, sviluppata principalmente presso l’università Federico II di Napoli e i laboratori del Vaticano, consiste nell’inoculazione nei condotti in cui scorre la linfa dell’albero di un principio attivo, “Kestrel” , che, oltre ad essere l’unico insetticida sistemico permesso dal protocollo comunale per questo tipo di cura, è particolarmente efficace nei confronti di insetti fitofagi quali, ad esempio, le cocciniglie, agendo sul sistema nervoso centrale. Il trattamento viene effettuato lontano dalle fasi di fioritura e in condizioni climatiche ottimali, senza pioggia o forte vento. una volta esaminato il soggetto arboreo si procede scortecciando la zona di iniezione, in corrispondenza delle principali ramificazioni, si disinfetta con Sali quaternari di ammonio e si procede alla foratura del tronco con punta da 6 mm per una profondità di 6-8 cm. Estratta la punta, si procede nuovamente

Nalla disinfettazione e si inseriscono gli aghi, il numero di fori dipende dalla circonferenza del tronco distanziandoli di circa 20-30 cm a circa un metro da terra. Agli aghi vengono applicate le siringhe caricate con Kestrel diluito in acqua o alcool e iniettate alla pressione massima di 2 atm. A fine iniezione ed estratti gli aghi i fori vengono otturati con chiodi sterili di mais per evitare l’ingresso di funghi. Questo è il trattamento, con prodotti ecocompatibili, che la scienza attualmente consiglia. Probabilmente il trattamento va eseguito più volte a intervalli di tempo di sei mesi senza dimenticare che il nostro comprensorio è circondato da pinete dove la cura contro questa avversità è iniziata colpevolmente in ritardo o addirittura ancora assente. Nei mesi estivi l’eventuale rilascio di resine miste a fumaggine, evidente segno di persistenza del problema, può sintomatologicamente essere contenuto mediante il lavaggio delle chiome con una soluzione di sapone di potassio in grado di sciogliere le muffe soffocanti delle basse e medie chiome. Le azioni per la salvaguardia del patrimonio arboreo non sono certo semplici e economiche ma sicuramente tra le principali tra quelle a nostra disposizione per un ambiente urbanistico confortevole e civile. Nei maggiori consessi mondiali si discute su come contrastare le variazioni climatiche; noi, nel nostro piccolo, per quanto possiamo, proteggiamo i nostri alberi.

Il Consigliere Maurizio Palchetti