14 minute read

COMPRENDI, RIFLETTI, APPLICA

Next Article
Il numero dei nomi

Il numero dei nomi

Singolare E Plurale

34. ● ● ● Indica se i nomi sono al singolare (S; 3 casi), al plurale (P; 6 casi) oppure se è impossibile stabilirlo in assenza del contesto (?; 7 casi). TIP Ricorda che il plurale può presentare diverse forme e che alcuni nomi hanno la stessa forma per singolare e plurale (nomi invariabili).

1. cicale S P ?

2. farmaciste S P ?

3. pneumologa S P ?

4. monarca S P ?

5. città S P ?

6. sopracciglia S P ?

7. serie S P ?

8. uova S P ?

35. ● ● ● PAROLE D’AUTORE Nelle frasi, tratte da canzoni, stabilisci se i nomi in corsivo sono al singolare o al plurale.

1. Alice guarda i gatti [   ] e i gatti guardano nel sole [   ], mentre il mondo sta girando senza fretta . [   ] (F. De Gregori) 2. S’era assopito un pescatore [   ] e aveva un solco [   ] lungo il viso [   ], come una specie [   ] di sorriso . [   ] (F. De André) 3. Ho viaggiato nel freddo [   ] senza volto [   ] e senza età [   ], pilotando un corpo [   ] senza guida . [   ] (Litfiba) 4. Io sempre serberò il ricordo [   ] contento delle povere nozze [   ] di mio padre [   ] e mia madre. [   ] (F. De André) 5. Quelle bambine [   ] bionde con quegli anellini [   ] alle orecchie [   ]: tutte spose [   ] che partoriranno uomini [   ] grossi come alberi. [   ] (P. Conte) 6. Di colpo si fa notte [   ], s’incunea crudo il freddo [   ], la città [   ] trema, livida trema. (C.S.I.) 7. Guarda guarda stellina [   ] mia, guarda i fari [   ], guarda le città [   ], guarda Roma [   ] e la California [   ], le autostrade [   ] e le periferie . [   ] (Jovanotti)

8. Sezionatori [   ] d’anime [   ] giocano con il bisturi. [   ] (CCCP) singolare plurale

36. ● ● ● LESSICO Sottolinea l’alternativa corretta tra quelle in corsivo.

1. Il riconoscimento dei diritti individuali costituisce le fondamenta / il fondamento della società. 2. Visitando Barcellona può essere divertente perdersi tra le piazzette e gli stretti budelli / le strette budella del quartiere medievale. 3. Le flore mediterranee sono composte / La flora mediterranea è composta in buona parte da piante arbustive che resistono alla siccità. 4. Domani si terrà l’esequia / si terranno le esequie del celebre scrittore. 5. Nelle chiese con pianta a croce greca i due bracci / le due braccia della croce hanno la stessa lunghezza. 6. Molti mammiferi accudiscono la prole / le proli fino alla completa autonomia.

37. ● ● ● Completa la tabella inserendo il plurale dei nomi proposti che terminano in -cia / -gia.

1. buccia

2. frangia

3. bugia

4. frogia singolare plurale

5. farmacia

6. camicia

7. reggia

8. acacia

38. ● ● ● SCRITTURA LESSICO Scrivi il significato e l’etimologia delle parole proposte. Puoi usare il dizionario, se ne hai bisogno. Poi scrivi una frase per ciascuna parola.

1. fitofago 2. pedagogo 3. filologo 4. insettifugo 5. geriatra etimologicamente, “studioso di cose antiche” studioso della disciplina che ricostruisce e interpreta antichi testi letterari medico che cura i bambini specialista che cura la salute delle orecchie e della gola studioso delle vite dei santi medico che si occupa di riabilitazione motoria esperto di insetti medico che cura gli anziani medico specializzato in malattie del sangue medico che si occupa di problemi mentali

39. ● ● ● LESSICO Completa la tabella inserendo i nomi in - logo e -iatra che corrispondono alle definizioni. Puoi usare un motore di ricerca, se ne hai bisogno.

I Nomi Difettivi E Sovrabbondanti

40. ● ● ● Sottolinea in ciascuna frase il nome sovrabbondante, poi completa la tabella inserendo nella prima colonna il singolare, nella seconda colonna il plurale in -i e nella terza colonna il plurale in -a. L’esercizio è avviato.

1. I membri della cooperativa non concordavano con la decisione del presidente. 2. Capisco che mi sta venendo l’influenza quando mi fanno male le ossa. 3. Nell’aria echeggiavano i gridi dei gabbiani 4. Quali sono i fondamenti della fisica quantistica? 5. Abbiamo sentito le urla dalla strada. 6. Viola ha ciglia lunghissime.

41. ● ● ● Completa la tabella inserendo il plurale (o i plurali, nel caso di nomi sovrabbondanti) dei nomi, con i relativi articoli.

singolare plurale

1. lo zoologo

2. il dio

3. la città

4. il tempio

5. il gorilla

6. il dito

7. il miglio

8. la focaccia

9. l’eco singolare plurale

10. il bue

11. il duca

12. lo stratega

13. la strategia

14. il sarcofago

15. il parco

16. il gregge

17. il fiasco

18. il drammaturgo

42. ● ● ● Sottolinea i nomi difettivi del singolare o del plurale ed evidenzia i nomi sovrabbondanti.

2. Ho le braccia abbronzate, ma solo fino a dove cominciano le maniche della maglietta.

1. Ho sempre trovato buffa l’etimologia del nome “mutande”.

3. Nelle torte di solito metto il burro chiarificato. 4. Ghislaine aveva comprato quei pantaloni turchesi in ferie, durante un viaggio a Seattle. 5. Questi muri sono di cartapesta, sentiamo tutto quello che si dicono i vicini quando litigano. 6. È ora di prendere il toro per le corna. 7. La sua sincerità lo lasciò completamente spiazzato. 8. È inutile costruire edifici altissimi, se le fondamenta non sono solide.

43. ● ● ● SCRITTURA Scrivi una frase per ciascuno dei due plurali dei nomi sovrabbondanti evidenziati nell’esercizio precedente.

44. ● ● ● SCRITTURA Scrivi una frase per ciascuna voce delle coppie di plurali.

1. cigli / ciglia

2. gesti / gesta

3. fili / fila

SINGOLARI, PLURALI, INVARIABILI E DIFETTIVI

45. ● ● ● Completa la tabella inserendo, quando esiste, il singolare dei nomi proposti. singolare gatti • sole • fretta • pescatore • solco • viso • specie • sorriso • freddo • volto • età • corpo • guida • ricordo • nozze • padre • madre • bambine • anellini • orecchie • spose • uomini • alberi • notte • freddo • città • stellina • fari • Roma • California • autostrade • periferie • Sezionatori • anime • bisturi

46. ● ● ● Ti riproponiamo le parole in corsivo dell’esercizio 35: individua le due che al plurale sono uguali al singolare, quella difettiva del singolare e le tre che normalmente non si usano al plurale.

1. Sono uguali al singolare e al plurale:  .

2. È difettiva del singolare:

3. Normalmente non si usano al plurale:  .

47. ● ● ● ANALISI articolo di giornale Leggi il testo e svolgi le attività.

Circa 20 anni fa il WWF ha sviluppato congiuntamente all’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN) l’approccio del ripristino del paesaggio forestale, detto in inglese Forest Landscape Restoration (FLR). […] Ripristinare i paesaggi forestali distrutti non è affatto un compito facile. Le difficoltà includono un sostegno finanziario limitato da parte dei governi, un monitoraggio inadeguato e un basso coinvolgimento delle popolazioni indigene, delle comunità locali nonché del settore privato. Il WWF lavora insieme ai propri partner in tutto il mondo da diversi anni per creare e accelerare le iniziative di FLR, Africa inclusa. Nell’ultimo decennio, questo continente ha perso oltre 4 milioni di ettari netti di foresta l’anno. Le principali cause della perdita delle foreste e del degrado del suolo in Africa sono diverse: l’espansione agricola dei piccoli proprietari , l’allevamento di animali di piccola taglia come capre o pecore, la produzione di carbone vegetale e l’approvvigionamento di legna da ardere. Molti di questi fenomeni sono conseguenze della crescita demografica e dalla povertà rurale. In qualità di partner tecnico dell’African Forest Landscape Restoration Initiative (AFR100), il WWF supporta i governi e gli ulteriori gruppi di interesse nel garantire lo sviluppo di adeguate misure di conservazione sociali e relative alla biodiversità, per sostenere l’attuazione di iniziative di FLR su larga scala. Questa attività del WWF mira quindi a identificare dei modi per sostenere e rafforzare gli sforzi dei governi, delle popolazioni locali e indigene, del settore privato e della società civile. (www.wwf.ch, Vedere foreste invece di semplici alberi: la «Forest Landscape Restoration Initiative» in Africa)

1. Trasforma i nomi in corsivo dal singolare al plurale e viceversa.

2. Nel testo ci sono, in tutto, sette nomi invariabili: cerchiali.

3. Quali ragioni ostacolano il ripristino dei paesaggi forestali in Africa? Individuale nel testo e riferiscile rielaborando i concetti con parole tue.

COME SI FA L’ANALISI DEL NOME

Supponiamo di dover fare l’analisi grammaticale dei nomi: sabbia – famiglia – Beatrice – gru – insegnanti

Per analizzare un nome bisogna specificare:

• se è comune o proprio;

• se è collettivo (non è necessario invece specificare se è individuale);

• il genere: maschile o femminile; all’interno del genere, è necessario indicare quando un nome è di genere comune (se nomi come insegnante o geriatra sono dati al di fuori di un contesto, infatti, è impossibile stabilire se siano maschili o femminili);

• il numero: singolare o plurale; all’interno del numero, è necessario indicare quando un nome è invariabile.

Per rimanere nel nostro esempio: sabbia: nome comune, femminile, singolare famiglia: nome comune, collettivo, femminile, singolare

Beatrice: nome proprio, femminile, singolare gru: nome comune, femminile, invariabile insegnanti: nome comune, di genere comune, plurale

I dubbi

Per quanto riguarda gli ultimi due esempi, naturalmente, l’incertezza circa il genere e il numero viene meno qualora i nomi siano inseriti in un contesto logico-sintattico:

Le nostre insegnanti ci hanno portato a fare una visita all’oasi naturale, per vedere le gru e gli altri uccelli che vivono nelle aree umide.

In questo caso, possiamo determinare con certezza, rispettivamente, genere e numero: insegnanti: nome comune, femminile, plurale  gru: nome comune, femminile, plurale

Infine, è possibile specificare se un nome è derivato, alterato o composto (→ p. 000): sottopassaggio: nome comune, maschile, singolare, composto

Adesso prova tu!

Analizza i nomi completando la tabella.

Palestra Finale

GUARDA!

DIMENSIONE TESTO

48. ● ● ● Indica negli appositi spazi se i nomi sono propri (P) o comuni (C), quindi indica se il loro genere è grammaticale (G) o naturale (N).

#Z# VuMark

Su laZ Esercizi questa prova e un’altra completamente nuova

TIP Ricorda che il genere grammaticale è attribuito per convenzione, mentre il genere naturale si basa sull’appartenenza a uno dei due sessi.

1. La città di Londra , nel XIX secolo , era una delle più popolose al mondo. 2. La Luna , unico satellite della Terra , ha un diametro di circa 3400 chilometri. 3. La dea Cerere , detta anche Demetra , era la protettrice dei raccolti. 4. Il fuco ha un ciclo vitale molto breve, che ha come unico scopo la fecondazione della regina dell’alveare. 5. Carlo Magno venne incoronato imperatore dal papa Leone III il giorno di Natale dell’anno 800. 6. Secondo la mitologia greca, Zeus si trasformò in cigno per sedurre Leda : la donna generò due uova , da ognuno dei quali uscirono due maschi e due femmine ; una delle bambine , Elena , sarebbe stata la causa della rovinosa guerra di Troia. 7. La cantante è stata validamente supportata da una straordinaria corista.

49. ● ● ● Completa le frasi con un nome collettivo adeguato, scegliendolo dall’elenco. Attenzione: non tutti i nomi sono necessari. popolazione • arcipelago • centinaio • stormo • compagnia • branco • folla • ammasso • mucchio • pubblico • accozzaglia

1. Una di persone si è radunata per celebrare l’anniversario della morte del giudice Falcone. 2. Le aree paludose registrano una variegata di uccelli e di piccoli anfibi. 3. Il tuo tema è un’ di luoghi comuni! Devi impegnarti di più! 4. I ladri hanno rubato soltanto qualche di euro dalla cassa del locale. 5. L’ toscano è formato da sette isole maggiori. 6. Alla prima dello spettacolo c’era un di veri intenditori. 7. Mia sorella Fiamma è riuscita a entrare in una stabile di ballo. 8. Avete finito tutti i biscotti, siete peggio di uno di cavallette!

50. ● ● ● SCRITTURA Scrivi una frase per ciascuno dei nomi “avanzati” dall’elenco dell’esercizio precedente.

51. ● ● ● Sottolinea tutte le parole sostantivate.

Le parole sostantivate, cioè che rivestono la funzione di nome, possono essere aggettivi, verbi all’infinito, pronomi, avverbi o congiunzioni.

1. Il giallo è uno dei colori primari. 2. Nessuno sa cosa ci porterà il domani. 3. Te lo dico senza se e senza ma. 4. Allenarsi troppo spesso può risultare controproducente. 5. Questo è uno di quei film in cui alla fine il cattivo diventa buono. 6. Cosa fai per Natale? Vai a trovare i tuoi oppure lo passi con gli amici? 7. Mi è venuto il singhiozzo per il troppo ridere. 8. Il bello di tutta la faccenda è che io non devo fare un bel niente!

52. ● ● ● Riscrivi le frasi volgendo al femminile i nomi in corsivo (qualora possibile) e apportando le opportune modifiche. Poi inseriscili nella tabella (inserisci, quando è il caso, le due forme per il maschile e il femminile).

1. Il dottor Giorgi è un ottimo pediatra. 2. Mentre gli esploratori andavano in avanscoperta, la sentinella faceva la guardia. 3. Il sacerdote offrì un candido montone al dio della guerra. 4. Questa sera viene a cena un collega di mio marito 5. Il dentista ha fatto la spia al mio babbo dicendo che non mi lavo i denti abbastanza spesso. 6. Il ministro della salute ha convocato un tavolo di discussione. 7. L’eroe del film è un principe forte e coraggioso. 8. Ho sentito cantare tuo fratello; non è propriamente un usignolo nomi di genere mobile nomi di genere comune nomi di genere indipendente nomi di genere promiscuo

D’AUTORE Sottolinea i nomi e specifica se sono al singolare o al plurale. Camminava a capo chino, senza guardare dinanzi a sé. Di tanto in tanto si metteva il fazzoletto alla bocca; per riprender fiato, quasi il suo cuore divorasse avidamente tutta l’aria che la circondava. L’onda lenta del ruscello l’accompagnava chetamente, borbottando sottovoce, addormentando le ultime sue paure; l’ombra dei cedri e il silenzio del viale deserto la penetravano vagamente, con sottile voluttà.

(G. Verga, Il come, il quando ed il perché, in Vita dei campi)

54. ● ● ● LESSICO Spiega in parole semplici il significato del nome voluttà, poi cerca in rete e riporta sul quaderno almeno 2 frasi d’autore che lo contengano e inventane due tu. Puoi usare il dizionario.

55. ● ● ● LESSICO Nelle frasi i termini evidenziati sono nomi comuni che derivano, però, da nomi propri. Oralmente, fornisci una definizione di ciascun nome e una spiegazione etimologica della sua origine (in caso di dubbio, puoi inventarla). Controlla poi su un dizionario la vera etimologia di ciascun nome.

1. Per fare questa ricerca mi servirebbe un buon atlante storico. 2. Sono incerta se comprare un costume intero o un bikini. 3. Mi passi una biro? 4. Questo lavoro, più che un’odissea, è diventato un vero e proprio calvario! 5. Non ne posso più di quell’arpia! 6. Il nonno è uno squisito anfitrione 7. Il cassonetto è stato incendiato da alcuni vandali 8. Ci siamo piacevolmente persi nel dedalo di vicoli che circonda la cattedrale. 9. L’Accademia della magia di Beauxbatons partecipa al torneo in Harry Potter e il calice di fuoco 10. Per me un sandwich al formaggio, grazie.

RIFLETTI Quali di questi nomi hanno origine dalla mitologia classica?

La forma delle parole: morfologia

Palestra Finale

Educazione Civica Cittadinanza Digitale

56. ● ● ● ANALISI SCRITTURA articolo di giornale Trasforma le parole evidenziate in verde da singolare a plurale o viceversa, quelle evidenziate in rosa da maschile a femminile o viceversa. Sottolinea inoltre tutti i nomi che, nel passaggio, restano invariati. Svolgi poi le attività. Controllare in continuazione il cellulare anche quando siamo in compagnia potrebbe essere non solo semplice maleducazione ma anche un sintomo di stress. In poche parole, se invece di parlare, chiacchierare e guardarsi in faccia con gli amici con i quali abbiamo scelto di uscire o andare al ristorante, i nostri occhi sono quasi sempre puntati sul cellulare c’è qualcosa che non va: almeno, questo rivela uno studio pubblicato su Behaviour & Information Technology […].

Lo sappiamo: la tecnologia, i cellulari e i tablet sono ormai essenziali per molte attività che ogni giorno dobbiamo svolgere, ma è inutile nascondere come questi oggetti che ormai teniamo sempre in mano hanno provocato anche nuovi problemi come, appunto, un forte cambiamento nei rapporti sociali. Per molti studiosi, un deciso peggioramento.

Siamo, infatti, spesso distratti dal cellulare […] Ormai, questo atteggiamento è così comune che gli americani per primi hanno coniato la parola phubbing, un mix di “telefono” (phone) e “snobbando” (snubbing).

In particolare, gli autori della ricerca hanno trovato una correlazione tra le persone che sono eccessivamente attaccate allo smartphone e i sintomi di ansia e stress, sebbene questa non sia necessariamente una relazione causa-effetto […].

Il coordinatore dello studio, Juhyung Sun, afferma: «Le persone con ansia sociale o anche depressione tendono a essere dipendenti dai telefoni cellulari più di chi sta bene o ha una vita equilibrata e serena. Più le persone sono stressate e più sono sensibili alle notifiche. E ormai quasi tutti noi, appena sentiamo un ronzio o un suono, guardiamo consapevolmente o inconsciamente il telefono».

D’altra parte, la tecnologia mobile, dai dispositivi alle applicazioni, è proprio progettata per attirare sempre di più la nostra attenzione e, senza un minimo di autocontrollo, si diventa dipendenti, anche a causa di social come Facebook, Instagram o Twitter. «Ed è paradossale che tante persone trovino fastidioso il phubbing degli altri, ma continuino a farlo anche loro stessi in automatico», continua Juhyung Sun.

Ovviamente, c’è un altro risultato dello studio che è poi il rovescio della medaglia: le persone più serene e ottimiste sono meno tentate di guardare il cellulare quando sono in compagnia. (adattamenti da F. Sacchetti, Perché controlli sempre il cellulare anche se sei con gli amici? www.focus.it, 3 settembre 2021)

1. Cosa significa phubbing e che cosa si intende con questa nuova parola?

2. Rifletti sul rapporto delle persone con il cellulare: hai mai osservato il fenomeno descritto, in te e nelle persone che ti circondano? In quali occasioni e quali sono state le tue reazioni?

3. Scrivi un testo di circa 350 parole (o circa 2000 caratteri spazi inclusi) in cui esprimi la tua opinione sul tema del phubbing. Ricorda che le tue argomentazioni devono essere sempre adeguatamente motivate con riflessioni, esempi o riferimenti alle tue conoscenze.

Mettiti Alla Prova E Valuta Tu

57. Sottolinea tutti i nomi e le parole usate come nomi.

1. Marco andava spesso al mare nella sua seconda casa. 2. Tra il dire e il fare, c’è di mezzo… il sudare. 3. La nonna Maria diceva sempre che il sole bacia i belli. 4. Il Po nasce dal Monviso. 5. I bei ricordi illuminano il nostro ieri. 6. Il professor Galeazzo portò gli studenti in gita sul lago di Garda. /20

58. Inserisci nella tabella i nomi che hai sottolineato nell’esercizio precedente. nomi comuni nomi propri altre parole usate come nomi

59. Indica se i nomi in corsivo sono numerabili individuali (NI), non numerabili (NN) o numerabili collettivi (NC).

1. Paola usa il bicarbonato come deodorante. 2. Il professore se l’è presa con tutta la classe. 3. Le tamerici erano cosparse di fiorellini gialli. 4. La tua presenza sugli spalti è importante per sostenere la squadra 5. Abbiamo fatto ad Annabelle il vaccino per la rosolia

6. Vicino a Capetown ho visto una mandria di buoi attraversare la strada. 7. L’eroe non avrebbe sopportato che lo accusassero di viltà 8. Da grande voglio diventare un artista della ceramica. 9. Sabina adora fare scialpinismo sui monti innevati. 10. Non bisogna mangiare le bacche rosse, possono essere velenose. /10 signora

60. Volgi i nomi al femminile o al maschile e indica se sono di genere mobile, comune, indipendente o promiscuo. 1.

61. Volgi i nomi al plurale, quando è possibile.

62. Scrivi i plurali possibili per ciascuno dei nomi sovrabbondanti.

Autovalutazione*

Se hai ottenuto: da 0 a 30 punti: il tuo livello è ancora decisamente insufficiente da 31 a 44: il tuo livello non è ancora pienamente sufficiente da 45 a 54: il tuo livello è sufficiente da 55 a 70: il tuo livello è discreto da 71 a 80: il tuo livello è buono/molto buono

* Per recuperare o migliorare il tuo livello, puoi svolgere gli esercizi della sezione “Ripassa, recupera, migliora”.

This article is from: