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Francesco Burrelli confermato al vertice Anaci

Francesco Burrelli rimane alla presidenza dell’Anaci. Lo ha stabilito il XIV Congresso Nazionale dell’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari che si è tenuto a Porto Cervo. Burrelli è al suo terzo mandato. Ingegnere, giornalista, con un passato da sindaco del comune di Val della Torre (Torino), Burrelli si prepara a gestire quella che ha definito la transizione digitale del condominio. Un processo necessario e che si è rivelato un’ancora di salvezza con le limitazioni imposte dalla pandemia. «I condomini saranno cablati e consentiranno il collegamento a servizi solo pochi decenni fa impensabili. In questo le grandi aziende che si occupano di tecnologia e applicazione ai servizi e all’ottimizzazione ed efficientamento avranno un ruolo determinante. I condomini del futuro saranno diversi dagli attuali, saranno più sicuri, consumeranno meno, saranno collegati tra di loro, ottimizzando molti servizi, emetteranno meno anidride carbonica nell’atmosfera, saranno ecosostenibili, consentiranno una maggiore vivibilità e facilità di accesso», ha spiegato Burrelli. «Si potrà accedere a servizi online in tempo reale, ottenere istruzioni per gli impianti presenti nel condomino sul nostro palmare o telefono di ultima generazione. Dobbiamo costruire una intelligenza collettiva per fare in modo che il cittadino, comodamente seduto sul divano di casa, possa controllare i servizi fondamentali: acqua, luce, energia, automazione, ascensore, sicurezza, struttura antincendio, antintrusione, regolazione e comando a distanza delle tecnologie utili a migliorare la qualità della vita nelle nostre case. La figura dell’amministratore professionista di patrimoni immobiliari sarà essenziale per gestire e valorizzare tali fabbricati».

A Milano bloccato il certificato di sicurezza

Niente certificato di idoneità statica per i vecchi condomini milanesi. Il Comune di Milano ha rinviato a tempo indeterminato l’adozione del Cis, il Certificato di idoneità statica per i fabbricati nel territorio comunale, che era previsto dal Regolamento edilizio. L’iniziativa del Comune era stata presa a esempio come atteggiamento virtuoso: serviva a certificare la solidità strutturale di quegli edifici che hanno oltre 50 anni. Ma Assoedilizia si è rivolta al Tar per tutelare, ha spiegato, gli interessi dei proprietari immobiliari. E il Tribunale regionale ha sentenziato che è illegittimo obbligare l’allegazione del Certificato di idoneità statica ai rogiti di compravendita. Inoltre, i magistrati hanno stabilito che Assoedilizia fosse legittimata a proporre ricorsi contro norme amministrative generali che sfavoriscano la proprietà.

Al via la stretta sugli affitti brevi

Il Parlamento ha approvato una legge anti AirBnB. La norma attribuisce a un Comune di Venezia il potere di vietare alle sole persone fisiche di affittare in alcuni periodi la propria casa per meno di 30 giorni. Per lavoro, studio, assistenza a un malato, turismo. Il Comune potrà individuare «con particolare riguardo al centro storico e alle isole», i limiti massimi e i presupposti per la destinazione degli immobili residenziali ad attività di locazione breve. Le disposizioni terranno conto «della funzione di integrazione al reddito della locazione breve» per chi affitta un’unica abitazione. L’obiettivo, è favorire gli affitti di lunga durata, la residenzialità nel centro storico tutelando il patrimonio storico-artistico e ambientale della città.

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