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L’ULTRACENTENARIA ELENA

E la sua forza d’animo

In questo primo numero dell’anno, Villa d’Almè ha il piacere di rendere omaggio a Elena Adele Vitali, centenaria plus per la quale il 2023 è l’anno delle 103 candeline.

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Molti lettori conosceranno sicuramente “da Elena” ristorante e albergo in via Campana che per anni ha dato vitto e alloggio a chi saliva e scendeva lungo la valle. Molti lo ricordano per l’ottimo servizio che per anni ha anche per la signora Elena Adele Vitali colei che, fino a una decina di anni fa, con grande ha portato avanti il ristorante-albergo del marito VirgilioCortinovis.

In una piacevole chiacchierata, la signora Elena che quest’anno è entrata nell’anno dei 103 ha voluto raccontarci la sua vita riuscendo a trasmettere la forza d’animo rara e potentissima chelacaratterizzadasempre.

NataaBottadiSedrinail 3 maggio1920, Elenaè la sestadinovefratelli.All’etàdi9anni, aseguito della morte della madre, ha iniziato a lavorare in centro a Bergamo. “Non ero una ragazza indormeta - rimarca la centenaria - sin da bambina, per aiutare la mia famiglia, portavo in giroifiaschettidivinoconlabicicletta”.

La signora Elena nella vita è riuscita a perseguire la sua forte vocazione nell’ambito della ristorazione. “Sono nata oste - ci dice - già mio padre aveva una trattoria che si chiamava Campagnola e quando mi sono sposata ho lavorato nella trattoria di mio marito dove mi occupavo di tutto, infatti, con me da Elena è cambiatadacosìacosì”.

Determinazione, positività, coraggio sono di certo i tratti fondamentali della signora Elena che ora come allora sente forti dentro di sé. Fiera di ciò che ha fatto ci racconta che, durante

Dedita al lavoro e alla famiglia, il primo ricordo bello che le viene in mente è proprio legato al marito: “Il Virgilio da giovane veniva a casa nostra e io ho sempre pensato che era lì per mia sorella e invece lui voleva sposarsi come me”. Virgilio e Elena, infatti, sono convolati a nozze nel 1941 e hanno avuto quattro figli. Oltre a loro, Elena vanta anche un gran numero di nipoti e bisnipotiperiqualilepiaceancoracucinare. La signora Elena, rimasta vedova nel 1966, ricorda con grande piacere Santina Gritti che, dopo laperditadel marito, è stata accanto aleie aisuoifigli.

La nostra ultracentenaria, parlando soprattutto ai giovani, ritiene importante trasmettere la perseveranza che ha avuto durante la sua vita, il coraggio che non l’ha mai fatta abbattere e i pensieri positivi indirizzati sempre verso la luce che ci fa sperare che le cose si risolvono sempre. “Bisogna farsi rispettare – ci dice – ed essere educati chepoitivoglionotuttibene.” E forse, come dimostra la signora Elena che non rinuncia al suo caffè corretto cognac, è importante seguire sempre quello che si sente dentrodisée aiutarsi che poi il mondo inizia a girare a proprio favore

Un ringraziamento alla figlia Gigliola che ha partecipatoallachiacchierataconlamadre.