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EDITORIALE

INDICE

EDITORIALE 3

APERTURA LE VIE TORTUOSE DI OBBLIGHI E DIVIETI 4

di Marco D’Aloisi ATTUALITÀ NUOVO GOVERNO, VECCHI PROBLEMI 6

di Dario di Vico IL VOTO DI OPINIONE HA PREVALSO SU QUELLO DI APPARTENENZA 8 di Massimiliano Giannocco I DANNI IRREPARABILI DEL RITORNO DELLO “STATO ATTORE” 10 di Francesco Sassi COVER STORY PRONTI A CAMBIARE MA SENZA IMPOSIZIONI 12

di Giovanni Diamanti IL SONDAGGIO QUORUM PER UNEM 13 QUANTO L’OFFERTA DA SOLA NON BASTA A FARE UN MERCATO 18 di Antonio Sileo POVERTÀ ENERGETICA, UN FENOMENO IN CORSA 20 di Agnese Cecchini CONTRO IL “CARO ENERGIA” LA CHIAVE È LA DIGITAL TRANSFORMATION 22 di Domenico Salerno UN FONDO EUROPEO DI SOLIDARIETÀ CONTRO IL “CARO BOLLETTE” 24 intervista a Tommaso Foti (FDI) IL “FIT FOR 55” NON DEVE RAPPRESENTARE UN DOGMA 25 intervista a Paolo Arrigoni (Lega) MOBILITÀ: RIMETTERE LA TRANSIZIONE NELLA GIUSTA DIREZIONE 26 intervista a Luca Squeri (FI) SARANNO I PREZZI A SPINGERE GLI ITALIANI A RISPARMIARE ENERGIA 27 intervista ad Antonio Misiani (PD) SUL CARO ENERGIA PRONTI A DARE TUTTO IL SOSTEGNO NECESSARIO 28 intervista ad Alessandra Todde (M5S) UN MIX DI SOLE RINNOVABILI SAREBBE INSOSTENIBILE PER L’ITALIA 29 intervista a Giuseppe Zollino (Azione - Italia Viva) RUBRICHE STORIA DEL PETROLIO: 30 Quando per la sicurezza energetica l’italia puntò sull’autarchia di Giorgio Carlevaro PROFESSIONI DEL SETTORE: 36 L’importanza di mettersi in gioco intervista a Rosa Portulano EDUCATION: 37 Nuove frontiere per la bonifica dei siti inquinati di Gabriele Beretta TECNOLOGIE PER IL FUTURO: 38 Le criptovalute e il rebus delle emissioni: il caso Ethereum DALLA PISTA ALLA STRADA: 39 Gli eFuel sbarcano a Silverstone con la nuova Porsche 911 GT3 RS EVENTI UNEM 40 NEWS ENERGIA E PETROLIO 42 NEWS DALLE ASSOCIATE 43 RASSEGNA STAMPA 44 NOVITÀ LEGISLATIVE 46 IMMAGINARE IL FUTURO 47

MUOVERSI

TRIMESTRALE DI UNIONE ENERGIE PER LA MOBILITÀ ANNO 2022 N. 4 OTTOBRE / DICEMBRE Direttore Responsabile Marco D’Aloisi Collaboratori Armando Durazzo, Paolo Guarino, Roberto Roscani Ideazione e Progettazione Grafica Valerio Ventucci per Atlas Consulting

EDITORIALE

L’inverno si avvicina e tutti si domandano se avremo gas a sufficienza per scaldarci e se riusciremo a pagare bollette della luce senza accendere un mutuo. Ci sono piccole attività commerciali che si sono viste recapitare bollette da oltre 180.000 euro rispetto ai 20.000 dell’anno precedente, ma anche attività industriali dove si arriva a cifre con sei zeri. È evidente che la situazione per molti è divenuta insostenibile. Ma quanto ha pesato il tema del caro energia alle recenti elezioni? Fino a che punto i cittadini sono disposti a modificare i propri comportamenti? Come convincerli a farlo? Sono domande a cui cerchiamo di dare risposta in questo numero che ospita i risultati di una ricerca che abbiamo commissionato alla società Quorum con l’obiettivo di approfondire le modalità con cui le persone si relazionano ai cambiamenti necessari in ottica di transizione e come immaginano di poter più facilmente assumere nuove abitudini. Non mi soffermo sui risultati che sono ben illustrati dagli autori nelle pagine che seguono, quanto su un dato che emerge su tutti e cioè che le persone sono disposte a cambiare purché le ricadute siano sostenibili sul piano comportamentale ed economico. Come osserva Dario Di Vico nel suo commento a pag. 6, “la società italiana è più disposta ad allenarsi al cambiamento quando ciò avviene dal basso che quando viene indicato da leadership esterne”. Esattamente il contrario di quanto è stato fatto sinora con il prevalere di politiche fortemente orientate a definire obblighi e divieti che, stando ai risultati della ricerca, appaiono una strada molto più tortuosa e molto meno efficace di quanto si è portati a pensare. La sfida del nuovo Governo sarà perciò quella di dare risposta a queste preoccupazioni in modo concreto, aprendosi al confronto, abbandonando visioni ideologiche e facendo prevalere un’attitudine scientifica e più responsabile. Anche perché in questo modo si contribuirebbe a rendere il dibattito pubblico più razionale e meno polarizzato, come è invece accaduto nella recente campagna elettorale dove sull’approfondimento hanno prevalso slogan e battaglie identitarie. A ben vedere, il vero “tallone d’Achille” sembrerebbe essere un’informazione che non riesce ad assolvere pienamente al suo compito. Dalla ricerca emerge infatti che i due terzi degli intervistati ritengono l’informazione su ambiente, energia e mobilità abbastanza o completamente inadeguata e ideologica. Se però si sentono coinvolti in flussi informativi e dibattiti seri e responsabili, appaiono molto più pronti a condividere percorsi innovativi probabilmente con maggiori possibilità di successo. In fondo, si dice sempre che un consumatore informato è un consumatore responsabile. Sarebbe bene cominciare.

Buona lettura

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