Il Quindicinale 1071 - 31 luglio 2024

Miss Elena conquista il podio

QUARTIER DEL PIAVE

Da pag 31

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1071 Informazione cultura e tempo libero Anno XLIII n.14 | 31 l uglio 2024 | € 2,50

Fondato da Dario De Bastiani nel 1982

Sergio Marino fotografato da Emanuela Da Ros

Poste italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CNS TV - Periodico di informazione, cultura e tempo libero - Anno XLIII n.14 - 31 luglio 2024 - Euro 2,50 - Contiene I.P.

Vedo il mondo a colori

Gli appuntamenti agostini imperdibili tra cultura, eventi e concerti

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CONEGLIANO

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Ecco la giunta Balliana

AGOSTO D’ALTA MARCA

ISSN 2784-9716

VITTORIO VENETO

L’avventura umana di Sergio Marino.

Artista e scrittore serravallese

PRIMO PIANO

Un serravallese alla corte degli Estensi Tra natura, pittura e scoperta dell’arte del narrare. Sergio Marino racconta al Quindicinale le sue ‘avventure umane’.

Vissute in diverse parti del mondo. E a contatto con due papi. Anzi: con tre.

“Perché a volte - spiegagli incontri più felici sono quelli dell’anima”

di Emanuela Da Ros

C

’è una foto bellissima di Sergio Marino a otto anni.

Mamma Luigia Bonsembiante per l’occasione gli aveva confezionato un vestito con la seta di un paracadute. Sergio, in posa, le mani guantate, guarda dritto davanti a sé. Scrutando l’osservatore. I suoi occhi - gli occhi sono tutt’altro che un dettaglio nella sua storia - sembrano indagare con dolcezza e ironia l’obiettivo, ma anche ciò che sta dietro e oltre lo strumento che vorrebbe leggere la sua anima.

Non è l’unica foto che Sergio Marino ci mostra durante l’incontro - sorprendente e giocoso - nella sua casa/ laboratorio: quel palazzo Sanfiori di Serravalle, eretto nel 1498 dai discendenti di una nobile famiglia “in servitio presso la Serenissima Repubblica di Venezia”, che aveva avuto come capostipite il crociato Andrea de Chales.

Il palazzo rinascimentale di Sergio Marino appartiene alla sua famiglia da quasi cent’anni e grazie a lui, al suo amore per l’arte e il collezionismo,

è tuttora uno scrigno di opere e arredi preziosi ed elementi architettonici straordinari, basti pensare alla grata che da una delle cucine si affaccia alla cappella dell’adiacente palazzo Minucci o alla cella in cui venivano segregati i condannati che contiene tuttora i ceppi e le manette di ferro ancorate alla parete. Nella seducente teoria di stanze dove Sergio Marino, 83 anni portati con la goliardia di un ragazzo, legge, dipinge, si dedica

Sergio Marino con l’opera “la Chiesa di Santa Maria di Tyn” appena premiata a Roma, dalla Fondazione Effetto Arte Qui a fianco: Sergio Marino bambino con l’abito confezionato da sua mamma con la seta di un paracadute

Mercoledì 31 luglio 2024 | 3 Il Quindicinale

PRIMO PIANO

Sopra: Sergio Marino al piano nobile del suo palazzo, la grata della prigione e la sala da pranzo con il caminetto

agli studi optometrici, cucina e riceve tanti amici, questo pittore e scrittore custodisce anche le centinaia di tele e bozzetti che ha realizzato fin da giovanissimo e da cui si separa raramente.

“Le mie opere - afferma - sono tutte qui con me. A volte le cedo per delle mostre - è il caso della tela Il cespuglio che è stata a lungo esposta a Villa Croze e che a novembre sarà presente con altri dipinti alla Biennale della creatività di Ferrara - ma è difficile che lasci andare i miei dipinti, perché mi sembrerebbe di separarmi da una parte di me stesso, da un figlio che ho visto nascere e crescere.”

Eppure tra qualche mese cinque opere di Marino prenderanno casa a Ferrara, alla “corte degli Estensi” ironizza l’autore. “Sono stato infatti invitato a esporre dalla critica d’arte Leonarda Zappulla, che ha selezionato con la commissione le opere che parteciperanno alla prestigiosa rassegna dove saranno presenti il cantautore Edoardo Bennato, Mirta Merlino e il campione Marco Tardelli e i critici d’arte Beluffi, Rebuzzi, Sylos Labini e Sgarbi.” Tra le opere in mostra dal 16 al 20 novembre oltre al già citato Cespuglio, vi saranno il Bosco in decomposizione (dipinto in Irlanda), Il Castello di Kafka (realizzato a Praga), il Risveglio dopo il temporale (dipinto nel sud dell’Inghilterra), l’Isola di Pag (realizzato in Croazia). Mancherà un’opera - tuttora presente nell’atelier di Marino: la Chiesa di Santa Maria di Tyn, Praga, appena premiata a Roma, dalla Fondazione Effetto Arte a cura di José Van Roy Dalì, per la quale Sergio

Il Quindicinale 4 | Mercoledì 31 luglio 2024

Marino ha ricevuto l’unanime apprezzamento dei critici.

Le opere che saranno in mostra a Ferrara svelano l’animo del viaggiatore - una delle caratteristiche di Sergio Marino - che dalla sua Serravalle in solitaria o in compagnia di amici carissimi ha soggiornato in moltissimi luoghi: Parigi - dove ha perfezionato le sue conoscenze optometriche, dopo il diploma conseguito a Milano -, l’Africa, la Thailandia, l’isola di Abba (deserta e priva d’acqua, dove Marino ha vissuto per un mese come un novello Robinson Crusoe), la Polonia, la Cecoslovacchia, la Croazia e la Slovenia, l’Inghilterra, l’Irlanda…

Paesi in cui ha vissuto con intensità ed esperienze tra l’onirico e l’ipnotico quelle che definisce le sue “umane avventure” e in cui la sua tensione verso l’arte e la natura - binomio indissolubile - ha trovato ispirazione, bellezza, incanto, colore, luce. E soprattutto la conferma di quanto i suoi studi sull’arte e l’esperienza ottica gli avevano fatto percepire.

“Il miracolo della visione e dell’arte sta nella retina - afferma Marino -. La visione del mondo parte dall’occhio, che ci dà la possibilità - attraverso l’intelletto - di fornirci tutte le informazioni necessarie, fisiche e metafisiche, emozionali e spirituali (se siamo in grado di coglierle). “Nella creazione dell’arte c’è l’occhio di Dio. In un’analisi documentata da sessant’anni di esperienza professionale, indagando la meraviglia dell’occhio umano che grazie alla luce si appropria letteralmente della bellezza del creato, posso

affermare che il miracolo della pittura, dell’arte è dentro i nostri occhi: la percezione del bello - e il bello è etico non estetico - avviene prima di tutto nella fovea, la regione di massima acutezza visiva della retina, e della macula”. Le immagini colte da ciascuno si distendono ovattate in modo uniforme sulla retina, e la fusione tra esterno naturale e intimo animo umano è immediata.”

Nel dialogo con Sergio Marino, tra le sue opere - vivaci testimoni delle parole scambiate, tornano spesso i termini miracolo o spiritualità. “Non perché spiega l’artista - io sia particolarmente devoto, ma perché la natura stessa contraddice l’ipotesi dell’ateismo.

Come si fa a non credere?” - si chiede l’artista. Che racconta di come abbia conosciuto due papi e ne abbia un terzo che da tempo, e in diverse circostanze, lo accompagna e protegge.

“Il 15 marzo 1955 - racconta Sergio - feci un incontro sensazionale. Ero a Venezia, nel laboratorio di oreficeria del maestro Cecon, con mio padre Mario Marino, anche lui orafo.

Entrambi erano intenti a incastonare sulla testa piatta di un anello d’oro un’aquila capovolta che sarebbe servita come timbro da imprimere sulla ceralacca bollente. L’anello era per il patriarca Roncalli, il futuro papa Giovanni XXIII, che proprio in quell’istante entrò nel laboratorio. Il prelato chiese a Cecon di aggiungere all’ovale alcuni diamanti di circa un millimetro, come piccoli punti-luce.

Cecon prese una velina sottile e azzurrognola e l’aprì: tutti fummo abbagliati dai riflessi sfavillanti delle pietruz-

PRIMO PIANO ze. Il patriarca a quel punto mi disse: “Sergio soffia sui diamanti e vedrai il miracolo”. Lo feci: i piccoli gioielli s’innalzarono in aria come in volo.

Roncalli disse: “Questa è la bellezza della natura. I diamanti sono costituiti da carbonio puro e passano dallo stato gassoso a quello solido. Sono l’immagine perfetta di Dio. Il dialogo mi è rimasto nella mente. Associandolo all’elevazione mistica di Cristo al cielo, ho aggiunto una considerazione: se saldi un diamante all’anello ma la fiamma del cannello incontra una corrente d’aria la pietra scoppia e va in frantumi. Lo stesso avviene quando gli uomini si allontanano da Dio, causando guerre e morte perenne.”

Il secondo papa a cui Sergio Marino fa riferimento è Papa Luciani, che ha frequentato sin da quando era vescovo di Vittorio Veneto e per il quale ha creato degli occhiali idonei. Ha anche conosciuto il suo segretario personale Don Ottorino (che ogni giorno andava nel negozio di ottica di Sergio a trovarlo). E il terzo?

Sergio racconta di come Wojtyla gli abbia letteralmente salvato la vita un giorno in cui stava per essere travolto dalle acque del lago sloveno di Most Na Soči durante un fortissimo temporale. “Dopo aver bevuto una “Žgánje Domàča”, una poderosa grappa a 55°, con la mia barca, una “vasca da bagno” stile veneziano, scivolando sull’acqua mi ero incuneato tra rocce appuntite e insenature”, luogo iconico a cui anche Dante s’ispirò nell’”Inferno” della sua ‘Divina Commedia’ (come testimoniato dal monumento eretto al “sommo poeta” nella piazza di Tolmino).A un tratto il sole sprezzante del pomeriggio si eclissò, il cielo divenne scuro e il vento che accompagnava la mia anima in pena cominciò a ululare. La mia barca si riempì d’acqua e io curvo, raggomitolato in me, cercavo di sottrarre il mio corpo alle saette che imperversavano come punte acuminate di fuoco, Avevo la lingua asciutta e nei miei occhi la congiuntiva e la cornea avevano perduto il loro film lacrimale.

Pensai che fosse giunta la mia ultima ora e non so come a squarciagola urlai: Papa Wojtyla aiutami tu. Dopo la preghiera la pioggia cessò e il vento sferzante divenne solo una carezza sulla mia pelle. Si trattò solo di coincidenze? In almeno altre tre occasioni mi è capitato di stare a contatto con delle effigi di Wojtyla. E io stesso ho

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dipinto un grande quadro in cui il pontefice addita una croce bianca sotto la quale scorre un fiume infernale.

Come anticipato, la pittura, le sensazioni provate in tante avventure umane - come quella nel capoluogo lombardo con la prima ballerina Satine, a cui Sergio Marino ha dedicato un racconto autobiografico - si intrecciano con le sue conoscenze ottiche e optometriche . Inoltre, prima di dedicarsi esclusivamente alla pittura ha lavorato come designer presso la Galileo e la Salmoiraghi di Milano, depositando in seguito numerosi brevetti - come l’occhiale a farfalla più prezioso al mondo con oro rubini zaffiri pietre dure e diamanti; la collezione occhiali Linea Paolo Rossi (il calciatore fu un suo grande amico) le lenti amovibili per gli strumenti ottici - e vincendo il secondo premio come miglior ottico italiano dalla Zeiss di Stoccarda.

Ma nel cuore oltre alla pittura gli era rimasto il piacere e il talento del narrare. “La scrittura - dice Marino che col racconto Il faro di Mengore ha vinto un premio letterario nazionale a Sernaglia della Battaglia - per me è stata una scoperta tardiva. Quando frequentavo la ragioneria, arrivavo a scuola sempre in ritardo e sono sta-

to bocciato due volte! Mi giustificavo con i miei insegnanti dicendo che non mi ero preparato per occuparmi di altre cose. A sessant’anni, però, mi sono messo a studiare la grammatica italiana, e fra breve pubblicherò un libro autobiografico, dal titolo “Sfida al borazon” che includerà anche alcune mie poesie”.

“E’ la lotta - spiega Marino - del “borazon”, un diamante sintetico inventato solamente mezzo secolo fa con il carbonio puro che da gassoso diventa solido e assume le caratteristiche del diamante con taglio a brillante. Si tratta chiaramente di una metafora: il diamante è una cosa vera, naturale che vince sempre sulle finzioni, e sulle mere imitazioni (rappresentate qui dal borazon).

Quali temi tratterà il libro?

“La storia della mia vita, i papi che ho conosciuto e il papa che ancora oggi con il suo spirito continua a proteggermi; un capitolo sarà dedicato alla mia avventura solitaria nell’isola di Abba – deserta e priva d’acqua che cosituì per me un vero e proprio esercizio di sopravvivenza - e un altro alla mia Africa in una sorta di dialogo polemico con Hemingway. Ma naturalmente a far luce su tutto ci sarà il miracolo della visione e della creazione”.

“La Redenzione di Wojtyla”, il dipinto di Sergio Marino dedicato al Papa

Mercoledì 31 luglio 2024 | 5 Il Quindicinale

NOTIZIE DALLA MARCA

Il Cammino compie 5 anni Un patrimonio che attira turisti da tutto il mondo

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l cammino delle colline del Prosecco compie 5 anni e si gode numeri da record. Nell’ultimo anno, infatti, oltre 3500 camminatori provenienti da tutto il mondo hanno scelto le colline di Conegliano e Valdobbiadene per le loro escursioni.

Secondo i dati diffusi dall’associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco, i turisti provenivano da Germania, Francia, Belgio, Romania, Norvegia, Repubblica Ceca, Svizzera, Croazia, Austria, Slovacchia, Spagna, Regno Unito, Olanda, Polonia, Svezia, Australia, Usa, Messico, Camerun, Brasile, Taiwan, Cina, Brasile, Estonia, Lettonia, Taiwan, Ungheria e Canada.

“Domenica 7 luglio abbiamo festeggiato il primo lustro dall’inserimento del sito tra i patrimoni dell’Umanità Unesco - dichiara Marina Montedoro, presidente dell’associazione -. Lunedì 8 luglio abbiamo celebrato invece il primo anno dall’inaugurazione del Cammino delle Colline del Prosecco

di Conegliano e Valdobbiadene, un progetto iniziato nel 2020 e inaugurato nel 2023, che in solo anno ha raggiunto risultati straordinari in termini di presenze con oltre 3500 viandanti provenienti da 35 Paesi, tra cui USA, Australia, Taiwan, Camerun, Estonia, Lettonia e Lituania e naturalmente l’Italia”.

Il cammino, che si estende per 51 chi-

lometri, si snoda nel cuore dell’area del sito Unesco che proprio domenica scorsa ha celebrato i 5 anni dell’iscrizione nella lista Patrimonio dell’Umanità. I risultati turistici dei primi 4 mesi del 2024 hanno fatto registrare un +17.2% di presenze rispetto al 2023 (+39.6% a marzo, +18.4% a febbraio e +23% a gennaio).

Turisti sul Cammino delle colline del Prosecco

Ci rivediamo a settembre!

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l Quindicinale si prende una pausa estiva. Il prossimo numero sarà in edicola con la data di giovedì 5 settembre.

Per restare aggiornati sulle notizie del nostro territorio, potete leggere www.oggitreviso.it Buone vacanze a tutti!

Io leggo OggiTreviso. Anche in vacanza.

Editoriale il Quindicinale srl

La scomparsa di Alex Morte misteriosa al rito sciamanico all’ex abazzia VIDOR. Alex Marangon, un giovane di Marcon (Venezia) è scomparso la notte del 30 giugno scorso a Vidor, dal luogo in cui era in corso un ritrovo di seguaci di un gruppo sciamanico, e ritrovato morto due giorni dopo sul greto del fiume Piave, qualche chilometro più a valle. Lo scenario che emerge tende a descrivere un ritrovo di persone probabilmente alterate dall’assunzione di infusi di sostanze “purgative” previste dal rito, e la cui liceità sarà oggetto di prossime valutazioni. Gli effetti di queste bevande, viene spiegato, inducono spesso reazioni immediate e violente di espulsione di materia gastrointestinale, oltre che perdita di lucidità. Tra le ipotesi

sulla dinamica della morte, si fa strada quindi quella che il 25enne possa essersi trovato privo di lucidità e che questa condizione lo abbia portato ad allontanarsi rapidamente dal gruppo nel cortile della ex abbazia di Santa Bona. Inoltrandosi nella macchia di bosco, è una ipotesi ritenuta verosimile, il giovane potrebbe non essersi accorto del limite del precipizio nel quale è possibile sia caduto. Un supporto a questo scenario, ancora da confermare, potrebbe giungere dall'esito degli esami tossicologici in corso, ma soprattutto dall'individuazione della persona che avrebbe fornito al 25enne sostanze allucinogene.

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Alex Marangon

Il Quindicinale

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Dammi il cinque. Ecco la giunta Ball

Il nuovo consiglio comunale di Vittorio Veneto

Il consiglio più rosa e più giovane di sempre: al via la nuova amministrazione

di Claudia Borsoi

«

Siamo chiamati a dare risposte alle persone, dall’emergenza abitativa alle problematiche ambientali con un territorio che è fragile. Dobbiamo lavorare ad un piano strategico di Vittorio Veneto».

L’amministrazione del sindaco Mirella Balliana si è ufficialmente insediata con il primo consiglio comunale di sabato 13 luglio, per l’occasione ospitato nell’aula civica del Museo Il Quindicinale 8 |

Mercoledì 31 luglio 2024

della Battaglia. Le donne in aula sono passate da 3 della precedente amministrazione a 7 e l’età media dei componenti si è abbassata.

Nuovo presidente del consiglio comunale è Alessandro De Bastiani (Rinascita Civica-Partecipare Vittorio), che ha ottenuto 13 voti e una scheda bianca al momento dell’elezione. Il nuovo consiglio comunale è formato per la civica Balliana sindaco da Marta De Nardi, Irene Cutifani, Paolo Bassetto (capogruppo) e Lorenzo Errante; per il Pd da Roberto Tonon (capogruppo), Giulia Bortolotto, Graziano Carnelos e Fabio Braido; per Progetto Vittorio Futura da Silvia Bevilacqua (capogruppo) e per Rinascita Civica-Partecipare Vittorio da Alessandro De Bastiani.

All’opposizione, per la lista Toni Da Re c’è Gianantonio Da Re (capogruppo), per la civica Posocco sindaco Antonella Caldart (capogruppo), Antonella Uliana e Gianluca Posocco; per il gruppo misto Giovanni Braido (capogruppo); Thomas Toffoli per FdI (capogruppo).

Nel suo intervento di insediamento De Bastiani ha evidenziato come sempre meno vittoriesi si siano recati a votare, «un segnale che ci allarma e che ci deva far riflettere: sarà uno stimolo in più ad impegnarci al meglio e al massimo nel nostro ruolo di consiglieri comunali affinché, anche grazie al nostro esempio, il numero di elettori possa in futuro aumentare anziché diminuire ancora», citando poi le parole di Papa Francesco sul fatto che la democrazia, oggi, non gode di buona salute. «Ritengo che il primo impegno di noi consiglieri sarà allenare i nostri concittadini alla pratica della democrazia e lo potremo fare stando vicini e insieme a loro, raccogliendo le loro istanze, i loro suggerimenti e anche le loro critiche. Innumerevoli saranno le sfide che saremo chiamati ad affrontare, in campo urbanistico e sociale, dalla cura delle persone più deboli alla tutela del paesaggio, dalla promozione della città al mantenimento del suo decoro, e l’elenco è diventato ogni anno più lungo, fino alle sfide dell’istruzione pubblica e della salute dei cittadini.

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

liana

Qui a fianco, da sinistra: Marco Dus, Laura Ceccarini, Giulio De Antoni

E quando parliamo di salute pubblica ci viene subito in mente il nostro ospedale sempre in bilico tra miglioramento, per il quale ci batteremo, e declassamento che vogliamo in tutti i modi scongiurare».

La giunta comunale La giunta comunale sarà composta da tre uomini e due donne. Oltre al sindaco Mirella Balliana (che ha tenuto per se i referati di partecipazioni pubbliche, politiche di area vasta, qualità e decoro urbano, attività produttive, commercio e lavoro, salute e presidio sanitario, sport e benessere, cittadinanza attiva, protezione civile) ecco gli altri mebri.

Marco Dus, Vicesindaco 41 anni, funzionario pubblico, sposato, padre di un bimbo 4 anni ed una in arrivo. Già consigliere comunale e capogruppo Pd. Referati: pianificazione territoriale, rigenerazione urbana, edilizia privata, ambiente, energia, mobilità sostenibile, trasparenza, digitalizzazione e agricoltura.

«Tra le priorità ci sono la discarica di Forcal, da riprendere con vigore in mano, la rigenerazione urbana dei tan-

ti vuoti e dell’ex Carnielli, a cui si lega anche il tema della bonifica da cromo esavalente. Il primo passo sarà riattivare i collegamenti con Alì».

Laura Ceccarini, Assessore 52 anni, insegnante di sostegno, sposata, due figli grandi, attività nel campo del volontariato sociale. Alla prima esperienza amministrativa: farà l’assessore a tempo pieno. Referati: politiche sociali, equità sociale e di genere, servizi alle famiglie, valorizzazione giovanile e politiche della terza età, integrazione, prevenzione dei rischi sociali, volontariato sociale.

«Sento tutta la responsabilità di questo nuovo incarico in assessorati che raccolgono tante sfide e problematiche.

Ho ispirato la mia vita sul motto di don Milani “I care” e così farò anche ora, con spirito di servizio ed empatia».

Giulio De Antoni, Assessore 75 anni, pensionato, già dirigente di enti pubblici, ex assessore e sindaco del suo comune di origine Malborghetto Valbruna (UD), dal 1977 risiede a Vittorio Veneto. Già consigliere comunale. Referati: politiche del personale, bilancio e tributi, lavori pubblici, infrastrutture, verde pubblico e decoro urbano, servizi de-

mografici e cimiteriali.

«Ci troviamo con risorse umane ridotte negli uffici, in particolare in quelli di area tecnica e con 10 milioni di euro di lavori fermi che dobbiamo completare. L’avanzo di amministrazione di 3,4 milioni di euro ci servirà per far fronte ai maggiori costi delle opere previste. Punteremo ad una programmazione che guarda al futuro e ad una visione complessiva della città».

Barbara De Nardi, Assessore 42 anni, avvocato, mamma di una bambina. Già consigliere comunale e assessore durante la giunta Tonon.

Referati: innovazione per l’abitare, patrimonio, affari generali e istituzionali, affari legali, attrattività e sostenibilità turistiche.

«Due sfide e un macigno. Il macigno è il patrimonio pubblico, mentre le sfide saranno le politiche abitative, da portare avanti con nuove modalità e in un mercato degli affitti fermo, e il turismo».

Enrico Padoan, Assessore 39 anni, docente di scienza politica all’università della Tuscia a Viterbo.

Alla prima esperienza amministrativa. Referati: politiche della cultura, biblioteca, musei, politiche educative e scolastiche.

«Preferisco parlare di “politiche della cultura”, anziché semplicemente di “cultura”, perché mi piacerebbe lavorare su una concezione di “cultura” che non sia intesa come un’esperienza di fruizione individuale, bensì il risultato di un processo di costruzione e condivisione fra i cittadini, attraverso un arricchimento degli spazi di dibattitto e confronto. Auspico inoltre di contribuire a costruire un percorso che valorizzi la storia di Vittorio Veneto quale “Città del lavoro”».

A sinistra: Barbara De Nardi e Enrico Padoan

Mercoledì 31 luglio 2024 | 9 Il Quindicinale

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Una frana da pelare

La frana che sta interessando la Statale 51 verso il Fadalto

Situazione critica in Fadalto: indagini anche sulla stabilità del versante dei piloni dell’A27

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l violento temporale unito al vento abbattutosi su Vittorio Veneto e dintorni il 12 luglio scorso ha lasciato il segno, con danni a macchia di leopardo sulla città. La ferita più grande, lunga a rimarginarsi, e che si riapre spesso, è sicuramente la frana sulla SS51 Alemanga che sale verso il Fadalto. Tra Nove e Fadalto Basso la frana sotto la spinta dell’acqua si è riattivata: il materiale dal versante dei bosc Grandi è sceso fino alla strada.

Sono quindi scattati i semafori rossi, a monte e a valle, e i tecnici dell’Anas sono intervenuti sbarrando la statale 51 d’Alemagna. Ennesima chiusura per l’unica arteria stradale che attraversa la Val Lapisina e collega il bellunese e il trevigiano. “ Il materiale ha invaso

Ricorrenze LUIGINA POSSAMAI 25. 7. 2004 - 25. 7. 2024 Sono passati vent’anni, ma sei con noi ogni giorno.

Con immenso affetto.

Giorgio con Graziella, Carlo con Laura, Giorgia e Giulia

Il Quindicinale 10 | Mercoledì 31 luglio 2024

la strada e probabilmente anche i binari. - testimonia Giovanni Balbinot che dalla sua abitazione in Fadalto ha una vista privilegiata sull’area franata -.Mi appello alla sindaca Mirella Balliana, che personalmente ho anche votato, affinché non ci abbandoni: da domani noi fadaltini non possiamo tornare a pagare il pedaggio autostradale per raggiungere casa o andare a lavorare.”.

La Alemagna è risultata bloccata in due punti da materiale franato dal versante dei Bosc Grandi. “Sono scese due frane dal monte che hanno invaso la sede stradale - spiegano da Anas - .

Il materiale accumulatosi è parecchio, circa 4mila metri cubi, di più rispetto alle ultime frane che hanno coinvolto la strada. L’impianto di monitoraggio che è su questa frana ha funzionato molto bene: i semafori rossi si sono attivati immediatamente, prima quando c’è stato lo scroscio d’acqua, poi al passaggio delle frane si sono attivati tutti gli allarmi.”.

Nella mattina del 16 luglio la vicepresidente della Regione del Veneto e assessore alle infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, ha incontrare intorno a tavolo tecnico i sindaci dei due Comuni coinvolti dalla frana di Fadalto, Vittorio Veneto e Alpago, insieme con gli altri attori interessati, Anas, Rfi, Trenitalia, Autostrade per l’Italia, per fare il punto sugli interventi di messa in sicurezza e riapertura della statale “Anas ha confermato - ha comunicato Berti dopo l’incontro - che sono in corso gli interventi di sgombero della strada, con una stima di ripristino delle

condizioni previgenti e di riapertura alla circolazione, salvo imprevisti, in tre-quattro settimane (quindi metà agosto circa, ndr) mentre Rfi e Trenitalia hanno comunicato la ripresa del normale esercizio ferroviario.”

In riferimento ai disagi patiti dagli abitranti della zona Berti ha continuato: “Abbiamo dialogato con i sindaci dei due Comuni sulla necessità di trovare un modo per compensare i maggiori costi per i cittadini dovuti alla necessità di utilizzare l’unico percorso alternativo alla statale 51, ovvero il tratto autostradale tra i caselli di Vittorio Veneto Nord e Fadalto. Ho garantito il mio personale impegno per trovare con il MIT, e con i concessionari autostradali di volta in volta coinvolti, soluzioni alternative, così da garantire, in situazioni come queste, la possibilità di attivare in modo rapido l’esenzione del pedaggio o il ristoro dei costi che non devono gravare sui cittadini. ”.

Anas ha inoltre precisato che prosegue senza sosta l’attività di verifica della stabilità dei pendii a monte della Statale, su cui dal mese di settembre 2021 sono installati impianti di monitoraggio. Il ripristino degli impianti travolti dalla frana, insieme con le opere di protezione e contenimento, è prioritario per gestire in maniera preventiva i rischi idrogeologici.

Al momento, permane la chiusura nel tratto interessato dalla frana con deviazione del traffico sull’Autostrada A27 nel tratto tra Vittorio Veneto Nord e Fadalto-Lago di Santa Croce. I.Q.

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Fedeli al lavoro

Flash A quattro artigiani

Masetto e Giotto trionfano

vittoriesi il prestigioso premio della Camera di Commercio

A Vittorio Veneto. Simone Masetto e Marina Giotto hanno vinto la seconda edizione del Giro Podistico “Città della Vittoria”, andato in scena sabato 13 luglio, in centro a Vittorio Veneto, con la partecipazione di circa 300 atleti di tutte le categorie.

Incendio al fienile

Fregona. La notte tra il 14 e il 15 luglio, mezz’ora dopo la mezzanotte, i vigili del fuoco sono intervenuti in Via Castagnola per l’incendio di un vecchio fabbricato una volta adibito a stalla: nessuna persona è rimasta ferita. Gli operatori sono riusciti a circoscrivere e spegnere le fiamme, evitando un incendio generalizzato. Ignote al momento le cause dell’incendio.

La scomparsa di suor Alice Vittorio Veneto. Le figlie di San Giuseppe del Caburlotto, insieme a nipoti e famigliari, piangono suor Alice Talamini deceduta all’età di 94 anni. Per molti anni suor Alice era stata la preside dell’istituto Santa Giovanna d’Arco di via del Fante, oltre che professoressa di matematica, lasciando un indelebile e caro ricordo in generazioni di studenti.

quattro artigiani del Vittoriese, soci storici della CNA, è stato conferito dalla Camera di Commercio di Treviso-Belluno il premio del quarto “Concorso Fedeltà al Lavoro e Progresso Economico”. Saranno premiati, con gli altri vincitori, il 15 novembre a Treviso, in una cerimonia pubblica ospitata nel Salone Borsa della CCIAA. «Congratulazioni ai colleghi per questo riconoscimento che premia una vita spesa per il lavoro, valore fondante della nostra Repubblica – afferma Rino Carpenè, presidente di CNA Vittorio Veneto -. Gli artigiani hanno costruito questo Paese, non solo sul piano materiale ma anche su quello dei valori. Riconoscere il loro contributo è doveroso, anche per l’esempio di vita che danno alle giovani generazioni». «A nome dell’Amministrazione comunale, porgo i nostri più sentiti complimenti a questi artigiani che, con la loro costante operosità, hanno contribuito alla crescita del tessuto economico e sociale della città di Vittorio Veneto e del Vittoriese – afferma Mirella Balliana, sindaco di Vittorio Veneto -. Il lavoro artigianale ricopre un ruolo fondamentale nel nostro territorio, perchè custodisce tradizioni e saperi che è nostro dovere tutelare per poterli trasmettere alle future

Qui sotto: Capelli, Della Libera, De Martin e Varaschin

generazioni».

Ecco gli artigiani premiati: WALTER CAPELLI, 78 anni, barbiere, titolare dell’omonima impresa, attiva a Vittorio Veneto dal 1969. La sua specialità è l’“arte della barba”, che negli ultimi anni si è impegnato a trasmettere alle nuove generazioni di barbieri in diversi saloni di acconciatura del territorio, desiderosi di confrontarsi con tecniche e manualità in via di sparizione. Aderisce alla CNA fin dal 1985.

RENZO DELLA LIBERA, 79 anni, socio senior della R.A.M. di Cappella Maggiore (l’altro socio è il figlio Mauro). Nel 2019 viene insignito dalla CNA territoriale di Treviso dell’attestato di merito “per il generoso impegno a favore dell’attività associativa e della crescita economica e sociale della Marca”.

FIORENZO DE MARTIN, 68 anni, falegname, titolare di Linea Tre Arredamenti di Cappella Maggiore, fondata nel 1985, che realizza mobili su misura e serramenti in legno. Dal 1985 la ditta aderisce alla CNA e da quella data Fiorenzo De Martin ricopre ininterrottamente il ruolo di membro del consiglio direttivo.

GIOVANNI VARASCHIN, 74 anni, titolare dell’impresa Varaschin Giovanni, ditta edile con sede a Vittorio Veneto fondata nel 1988 dopo anni come socio di un’altra impresa.

L’impresa ha operato nel settore della costruzione, ristrutturazione e manutenzione sia di immobili abitativi che produttivi.

Il primo semaforo vittoriese

I

l 30 luglio 1934 fa la sua comparsa a Vittorio Veneto il primo semaforo. Viene collocato all’incrocio di piazza San Francesco. L’assoluta novità induce il podestà ad emanare le seguenti norme che dovranno essere scrupolosamente osservate dai veicoli: “Segnale verde = via libera.

I veicoli possono proseguire in qualunque direzione: quelli che svoltano a sinistra dovranno dare la precedenza a quelli provenienti dalla direzione opposta. Le voltate a destra o a sinistra saranno effettuate a velocità ridottissima. Segnale giallo: è il segnale di avvertimento e di sgombero.

I veicoli rimasti nell’incrocio sgombreranno al più presto; quelli che sopraggiungono debbono arrestarsi prima della striscia di attraversamento pedonale. Segnale rosso = arresto. I veicoli si arrestano al limite esterno delle zone pedonali”. Passarono 18 anni prima di vedere in funzione altri semafori a Vittorio Veneto. Nel giugno del 1952, infatti, ne vennero installati un paio in via Manin, alle due estremità dello stretto di Salsa.

NOVANTA ANNI FA a cura di Ido Da Ros

Mercoledì 31 luglio 2024 | 11 Il Quindicinale

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Una burèla che si apre

Piccolo Rifugio: le nomine

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La burèla è definitivamente aperta: si può transitare da via Caprera a via Marconi

Percorribile il varco pedonale tra via Caprera e via Marconi

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ltimati i lavori, rimosse le transenne: da martedì 16 la “burèla” – passaggio pedonale – che collega via Caprera a via Marconi, costeggiando il muro di cinta del Ceis, è percorribile.

Questo antico passaggio pedonale era stato a suo tempo tappato da una cabina

Il Quindicinale 12 | Mercoledì 31 luglio 2024

dell’Enel. Un decennio fa, durante l’amministrazione Da Re nell’ambito del quarto stralcio del progetto “Visitando Vittorio Veneto” sostenuto anche da fondi regionali, era stato annunciato l’abbattimento di quella cabina, che si è materializzato solo a settembre 2023.

Con la demolizione della struttura, Piave Servizi aveva dato corso alla posa della fognatura tra via Marconi e via Caprera.

I lavori ora si sono conclusi e per la gioia dei residenti il passaggio è fruibile. C.B.

ono Luigi Casagrande, Dino Mulotto, Gianfranco Cereser, Silvia Fazzari e Saverio Toffolon i componenti, per il quinquennio 2024-2029, del consiglio d'amministrazione della Fondazione Piccolo Rifugio, l’ente che gestisce i Piccoli Rifugi di Ferentino, Ponte della Priula, San Donà di Piave, Verona e Vittorio Veneto e il Piccolo Rifugio Domus Lucis di Trieste, tutte strutture che si occupano dell’accoglienza di donne e uomini con disabilità. Casagrande è stato confermato presidente.

A nominare i 5 consiglieri è stato il vescovo della Diocesi di Treviso mons.Michele Tomasi, con suo decreto del 7.6.2024.

La Fondazione Piccolo Rifugio, nelle sue 6 sedi, ha accolto nel 2023 180 uomini e donne con disabilità: 111 in accoglienza residenziale, gli altri nei centri diurni e nei servizi innovativi e sperimentali. Ci lavorano 157 persone.

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Santa Augusta, primo atto del ripristino

GIORGIO ULIANA n 5. 1. 1978 - m 26. 8. 2022 Colui che si ama non va via, cammina accanto a noi ogni giorno, invisibile ma sempre vicino.

La tua famiglia

Partito l’intervento di taglio delle piante curato dall’Unione montana Prealpi Trevigiane.

Sentiero chiuso fino ai primi di agosto

ALDO ANFUSO 7. 8. 2022 - 7. 8. 2024

«

Finalmente, dopo un anno, la Soprintendenza ci ha dato l’ok ad eseguire l’intervento concordato con i tecnici forestali e supportato anche da un architetto, essendoci sul sentiero di Santa Augusta un vincolo paesaggistico monumentale. La burocrazia per dare corso a questi lavori è stata eterna, ma finalmente sono partiti».

Commenta così la presidente dell’Unione montana Prealpi Trevigiane, Silvia Salezze, l’avvio dell’intervento di taglio ed esbosco delle piante, un’ottantina in tutto tra alberi e piante infestanti, lungo il sentiero che dalle scalinate di via Calcada sale al santuario di Santa Augusta, intervento che impiega un elicottero e terminerà il 5 agosto, data in cui il sentiero tornerà transitabile a camminatori e fedeli (fino ad allora si sale al santuario da Vinera o via Santa Giustina).

«Questo progetto rientra in una serie di interventi di recupero e di manutenzione di aree forestali, lame, scarpate e viabilità nell’ambito del territorio

Ricorrenze

Sempre nei nostri cuori, grande marito, padre e nonno.

Unione montana che ha riguardato tutti i 12 comuni. Per Vittorio Veneto era stato individuato, dopo le forti piogge di un anno e mezzo fa, di sistemare il sentiero che sale a Santa Augusta – ricorda Salezze -. Questo progetto prevede il taglio e l’esbosco, per via aerea con intervento di elicottero, di piante individuate pericolanti o pericolose per le persone che si trovano a transitare lungo il sentiero».

Le piante da tagliare sono state indicate dalle guardie forestali. L’intervento risulta propedeutico all’eventuale lavoro di sistemazione del camminamento, progetto lasciato in eredità dall’amministrazione Miatto a quella Balliana. Claudia Borsoi

In memoria di Maria Nervo in Cais

BRUNO BOTTEGA n. 12. 8. 1941 - m. 27. 7. 2012 Sentiamo forte la tua presenza.

La tua famiglia

TULLIO MASUTTI 31. 7. 2014 - 31. 7. 2024 Sono passati dieci anni, ma il ricordo di te è sempre vivo nei nostri cuori.

I tuoi cari

ADELAIDE DE POLO in Cibello n 6. 10. 1937 - m 13. 7. 2016 Mamma ci manchi.

Moreno, Carla, Sandra e Willy

RENZA POSOCCO n 29. 6. 1934 - m 26. 7. 2018

Il tempo passa ma non ci si può dimenticare delle persone care. Come non ricordare la maestra Nervo Maria Cais, mancata giusto un anno fa?

Come fare? ...una preghiera come fa Federico.

Ti ricordiamo con tanto affetto.

I tuoi cari

Mercoledì 31 luglio 2024 | 13 Il Quindicinale

VITTORIO VENETO E VITTORIESE Alvina Verecondi Scortecci intervistata da Roberto Silvestrin

La contessa è tornata

Intervista ad Alvina Verecondi Scortecci

Guarda l’intervista completa sul canale YouTube di OggiTreviso

COLLE UMBERTO. La contessa è tornata a casa. Alvina Vercondi Scortecci ci ha accolti nella sua bellissima dimora di Colle Umberto per parlarci della sua esperienza all’Isola dei Famosi, della sua famiglia, della sua storia e delle sue esperienze in

Il Quindicinale 14 | Mercoledì 31 luglio 2024

giro per il mondo. Il quarto posto al reality di Canale 5 le ha dato una grande energia e ha svelato la presenza di una fanbase davvero inaspettata. Una prova? Alvina non ha ancora finito di rispondere ai messaggi che ha ricevuto in questi mesi passati sull’isola.

L’intervista completa è disponibile nel Podcast video “Non prendiamoci sul serio” di OggiTreviso su YouTube.

Roberto Silvestrin

Secondo mandato per Coletti Colle Umberto. Primo consiglio comunale del secondo mandato di Sebastiano Coletti, sindaco rieletto alle ultime elezioni. Durante la seduta è stata presentata la nuova giunta: Alessandra Covre è vicesindaco con delega a Cultura e Associazioni; Simone Sant è assessore a Comunicazione, Attività produttive e Politiche giovanili; Laura Zin gestirà Personale, Turismo e Sport; mentre Laura Pizzol si occuperà di Bilancio e Sociale. Sebastiano Coletti avrà sotto la sua responsabilità Lavori pubblici, Urbanistica, Protezione civile, Ambiente e Agricoltura. I restanti consiglieri collaboreranno con il sindaco e la giunta in vari ambiti: Antonio Segat e Leonardo Dam saranno responsabili di Ambiente e Territorio; Paola Pavan si occuperà delle Associazioni; e Giovanna Martina delle Politiche Giovanili. Per la minoranza, i capigruppo saranno Nella Dassiè per “Energia nuova” e Andrea Bellotto per “Impegno per Colle Umberto”.

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Il basket che unisce Vittorio Veneto e Conegliano danno vita al Basket Team Prealpi ’amore per la pallacanestro e il desiderio di offrire il meglio ai giovani cestisti sono molto più forti del campanilismo. Vigor Basket Conegliano e Falcons Pallacanestro Vittorio Veneto stringono, per la prima volta nella loro storia, una organica collaborazione e uniscono le forze. Nasce Basket Team Prealpi, in cui giocheranno assieme i giocatori classe 2011 (cioè di terza media) provenienti dalle due società. Nei campionati Under 14 al via dal prossimo autunno, Basket Team Prealpi schiererà una squadra nella categoria Silver, che disputerà sfide nella Sinistra Piave trevigiana e nel Bellunese, e una squadra nella più competitiva categoria Gold, assieme alle più importanti società della

Marca e della provincia di Vicenza. A seconda del campionato che disputeranno, i ragazzi saranno tesserati per la prossima stagione nella Vigor o nei Falcons.

Allenamenti e partite delle due squadre saranno in parte a Conegliano e in parte a Vittorio Veneto, e non mancheranno occasioni condivise da Silver e Gold, che formano un unico progetto sportivo. A raggiungere lo storico accordo, i due presidenti Luca Tintinaglia (Vigor) e Massimo Cettolin (Falcons) con il rispettivo supporto dei dirigenti Massimo Gucci e Daniele Franco.

“Basket Team Prealpi” è il primo passo di una collaborazione tra le due società che intende ampliarsi negli anni, anche se per ora nelle altre categorie giovanili le squadre rimarranno distinte tra Vittorio Veneto e Conegliano, e lo stesso vale per la prima squadra.

Vicinanza geografica e valori condivisi tra le due società hanno reso agevole trovare l’accordo, che parte con i ragazzi

Giovani talenti in concerto

Anna e Isabel campionesse

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del 2011 perché a Vittorio e Conegliano ci sono due gruppi di pari valore (primo e secondo nel loro girone, nella scorsa stagione) ma non molto numerosi.

Team Prealpi nasce anzitutto per offrire ai ragazzi di Conegliano e Vittorio la possibilità di cimentarsi con coetanei di pari livello tecnico e fisico e per offrire la migliore esperienza cestistica a ciascuno. I due Basket Team Prealpi avranno ciascuno un allenatore e un vice, con il supporto del preparatore atletico. Samuel Favaro allenerà la Prealpi Gold, Mario Mozzon la Prealpi Silver.

I dirigenti delle due squadre siglano l’accordo.

Da sinistra: Massimo Gucci (dirigente Vigor), Massimo Cettolin (presidente Falcons), Luca Tintinaglia (presidente Vigor), Daniele Franco (dirigente Falcons)

Ricorrenze MARIA DE NARDI vedova Piccin 28. 8. 2006 - 28. 8. 2024 Cara mamma sei sempre con me.

Tuo Italo

Colle Umberto. La Pro loco di Colle Umberto in collaborazione con l’amministrazione comunale ripropone mercoledi 14 agosto alle 17:00 il tradizionale Concerto dell’Assunta nella chiesa parrocchiale di San Martino L’evento speciale vedrà gli esordi di tre giovanissimi e talentuosi studenti neodiplomati provenienti dal Liceo Musicale Marconi di Conegliano: Diego Rover alla tromba, Ginevra Matteo al violoncello e Isacco Cettolin all’organo Giovan Battista De Lorenzi (1855). Ingresso libero. Info: www.prolococolleumberto.com

Colle Umberto / Vittorio Veneto. Anna Pavan e Isabel Zanet (rispettivamente a sinistra e a destra nella foto qui sopra) si sono laureate campionesse italiane nella danza sportiva. A Rimini, sede della prova tricolore, si sono imposte nella categoria 10-11 anni, primeggiando in coppia nella specialità “Latin Style”.

Anna è di Colle Umberto, Isabel di Vittorio Veneto, sono cugine e coltivano la medesima passione per la danza sportiva, che praticano con profitto da alcuni anni.

Anna e Isabel sono allieve della scuola di ballo Frenesy di Vittorio.

ONORINA FABIS n. 2. 11. 1925 - m. 9. 8. 2022 Mamma sono passati due anni da quando ci hai lasciato. A noi piace pensarti così con il papà, di nuovo insieme, felici e sorridenti. Ci manchi.

Le figlie

PAOLO PAGOT n. 10. 1. 1971 - m. 18. 8. 2023 Il vuoto che ci hai lasciato è incolmabile!

La tua mamma, i fratelli, la cognata e i nipoti

Mercoledì 31 luglio 2024 | 15 Il Quindicinale

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

Parco riqualificato dai ragazzi

Dodici ragazzi 14-19 anni si sono rimboccati le maniche e hanno realizzato qualcosa di utile a Villa di Villa per la comunità grazie al progetto “Cordignamoci Estate”

Foto di gruppo per i volontari che hanno ripulito e riqualificato il parco di Villa di Villa

CORDIGNANO. Hanno smontato, grattato e rimontato le panchine del Parco Villa di Villa, hanno ripulito l’area verde spalando terra, hanno realizzato un murale sul muretto di cinta con la supervisione del writer Mike 128, ma hanno anche creato e rinsaldato amicizie tra loro e i volontari che li hanno supportati, mettendosi a disposizione della loro comunità.

Protagonisti i 12 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 19 anni che hanno partecipato a “Cordignamoci Estate”, il progetto giunto alla seconda edizione e promosso dal Comune di Cordignano in collaborazione con la Cooperativa

Il Quindicinale 16 | Mercoledì 31 luglio 2024

sociale Itaca. Buona anche la seconda. Il successo raggiunto nell’edizione precedente è stato bissato quest’anno grazie all’impegno di Mavis, Davide, Marta, Chiara, Giacomo, Mattia, Ginevra, Samuel, Giulio, Favour, Miracle e Matteo, tutti di Cordignano, che si sono messi in gioco per offrire il loro tempo e realizzare qualcosa di utile per la comunità.

Il progetto ha consolidato le positive esperienze di cittadinanza attiva e volontariato realizzate all’interno del Servizio Operativa di comunità dell’Ulss2 Marca trevigiana, promosso dall’amministrazione comunale e

realizzato dalla Cooperativa Itaca. Su proposta della stessa amministrazione, quest’anno il “goal” era riqualificare il Parco di Villa di Villa. Nelle ultime due settimane i ragazzi si sono impegnati quotidianamente in un laboratorio per sviluppare un progetto di comunità, con l’obiettivo di sistemare e abbellire una delle principali aree verdi della città.

Come già nella scorsa edizione, sono stati affiancati da un’educatrice di Itaca e da un gruppo di volontari, che li hanno supportati trasmettendo loro competenze di tipo pratico sul fare e il saper fare, in un’ottica di scambio intergenerazionale.

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

“Ora il municipio è aperto a tutti i cittadini” Primi provvedimenti del sindaco Giacomo De Luca tornato alla guida del Comune FREGONA. Per il sindaco Giacomo De Luca, 78 anni, si tratta di un ritorno.

Dopo 10 anni e due precedenti mandati da sindaco tra il 2004 e il 2014, è di nuovo alla guida del comune di Fregona. E ad affiancarlo ci sono il medico Fabio De Conti, vicesindaco, e l’assessore Gabriella Dei Tos. Due soli, dunque, gli assessori rispetto ai quattro dell’amministrazione uscente, questo perché il calo demografico ha comportato una riduzione della squadra di giunta.

Il sindaco ha tenuto a sé le competenze su affari generali, personale, urbanistica, edilizia privata, attività produttive, lavori pubblici e patrimonio, bilancio, sicurezza. Al vicesindaco De Conti le deleghe a politiche sociali per la famiglia e la comunità, protezione civile, agricoltura e ambiente, innovazione; all’assessore Dei Tos politiche giovanili, lavoro, cultura, associazioni, turismo, sport, istruzione e comunicazione.

A distanza di 10 anni è di nuovo sindaco di Fregona: come è stato tornare in municipio? «In questi 10 anni, in verità, non ho mai abbandonato la vita amministrativa, perché ho dedicato tut-

to questo tempo a Savno, che è diventata la migliore società italiana del suo settore. Quanto al comune di Fregona, sinceramente pensavo di trovarlo meglio».

Quali le criticità riscontrate? «La mancanza di personale, in particolare ci manca il contabile che dovrebbe arrivare ad agosto. Manca da oltre un anno, perché la precedente contabile tramite mobilità si è trasferita nel vicino Friuli Venezia Giulia. Quanto all’organico del comune, si vede che in questi ultimi anni è mancato uno che sapesse gestire il personale. I dipendenti comunali sono tutti bravi, ma c’è bisogno di una persona che li coordina e soprattutto bisogna essere a disposizione dei cittadini. Oggi ci troviamo con un solo agente di polizia locale e un solo operatore ecologico per un territorio vasto 42 chilometri quadrati con difficoltà notevoli, ma per fortuna ci sono tanti volontari che ci danno una mano».

Uno dei primi suoi provvedimenti è stata la “riapertura” del municipio… «Esatto: ora il municipio è aperto al pubblico tutte le mattine, senza necessità di prendere appuntamento, sistema che dopo anche il superamento del Covid era rimasto in vigore e non senza disagi per i cittadini».

Quali le priorità che si trova ad affrontare? «I cittadini ci chiedono strade decorose: non si possono attendere 10 anni per riasfaltare una strada. Questi lavori vanno programmati ogni quattro-

Kora comunicazione premiata da Agorà

Vittorio Veneto. Kora comunicazione, agenzia di comunicazione integrata, ha ricevuto il bronzo regionale del Premio Agorà per il progetto “Kitchen symphony” realizzato per Silko – Ali Group, azienda vittoriese specializzata nella progettazione e realizzazione di attrezzature professionali in acciaio inox per il settore della ristorazione. Il Premio Agorà è nato in Sicilia nel 1986 con lo scopo di valorizzare e incentivare la comunicazione pubblicitaria. Ogni anno vengono selezionate campagne di advertising e progetti di comunicazione, premiando sia le agenzie che le hanno create, sia i clienti commissionari.

cinque anni. So che costano, ma la sicurezza vale molto di più. Per questo ora siamo alla ricerca di fondi per dare corso a lavori di riordino delle strade».

Il centrosinistra guida ora anche a Vittorio Veneto: sinergie in campo fra territori? «Vittorio Veneto, Cappella Maggiore, Fregona uniti nell’opinione politica, e a questi comuni aggiungo anche i buoni rapporti con Sarmede e con Colle Umberto, per migliorare le cose specie negli enti intercomunali. Credo che possiamo portare avanti una voce unica in cui possano prevalere i rapporti, più che le logiche politiche. Anche nelle partecipate credo che dovremmo avere un nostro peso ora che alle recenti amministrative alcuni partiti sono stati eliminati (a Vittorio Veneto la Lega ndr).

Personalmente ho un buon rapporto con tutti i sindaci dell’area vittoriese. Credo che su alcuni fronti comuni, come l’ospedale, potremo ragionare tutti insieme per avere un peso». Claudia Borsoi

Giacomo De Luca

A sinistra dall’alto: Fabio De Conti e Gabriella Dei Tos

Fiamme al centro estetico Vittorio Veneto. Principio di incendio l’11 luglio poco dopo mezzogiorno in pieno centro a Vittorio Veneto. L’allarme è scoppiato nel centro estetico Le Nouveau Soleil di via delle Terme dove è accorsa una squadra del locale distaccamento dei Vigili del Fuoco. Il fenomeno è stato circoscritto in maniera immediata. Sul posto è giunta anche una pattuglia dei Carabinieri della locale Caserma per i rilievi di legge.

Mercoledì 31 luglio 2024 | 17 Il Quindicinale

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

SuperFrancesca! Campionessa mon Da Orsago alle vette del mondo. Sia in senso geografico che figurato. Francesca Da Re, chinesiologa, dietista, consulente progettuale, è campionessa di sci Master. I successi nazionali e internazionali li ha ottenuti con la passione e l’impegno dedicato allo sport, che - dice - è un pilastro dello star bene

Francesca Da Re durante una gara

di Emanuela Da Ros

C

he pieno di energia! Ed entusiasmo. E di gioia frizzantissima. Ci sono (ancora) persone che “parlano positivo”. Che quando si raccontano, regalano ottimismo. E fiducia. Persone aliene dallo “sport” più diffuso: la lamentazione. Il tiro al piagnisteo, il salto con l’ansia.

Francesca Da Re, 39 anni, pratica - e ha praticato in passato - ben altre discipline: la ginnastica artistica, la Il Quindicinale 18 | Mercoledì 31 luglio 2024

pallavolo, il nuoto, il basket. Ma visto che è “nata con in mano la tessera dello Sci Club Orsago” (poi ci torniamo) fin da piccolissima si è dedicata soprattutto allo sci. Una passione ereditata da mamma (insegnante Isef), da papà Leonello (ora vicepresidente dello Sci Club Orsago) e condivisa dai due fratelli. Una passione che negli ultimi due anni l’ha portata in vetta alle classifiche internazionali per la categoria Master, riservata a chi ha più di 30 anni.

Attualmente, dopo una vivacissima stagione atletica, Francesca Da Re è campionessa italiana di sci nella categoria Master ed è al secondo posto nella classifica generale della Coppa del mondo Master, categoria D2. “È stato un anno superimpegnativo spiega l’atleta - ma mi ha dato moltissime soddisfazioni. Ho partecipato infatti alle manifestazioni più importanti per la categoria Master, la Coppa Italia

Master e i Campionati italiani Master, il Winter World Master Games 2024, che sono un po’ le preolimpiadi invernali, classificandomi al primo posto e sono arrivata seconda alla Coppa del mondo, a cui partecipano atleti di ogni nazione, dall’Argentina, alla Svezia, alla Corea, conseguendo anche il miglior tempo italiano, in Austria, per lo slalom speciale e il Gigante e tallonando atlete davvero fortissime a livello internazionale.”

Originaria di Orsago, Francesca Da Re dopo il diploma si è stabilita a Padova per frequentare la facoltà di Scienze Motorie e poi di Dietistica.

Con le sue due lauree non solo ha continuato a praticare e insegnare sport diversi - dalla ginnastica artistica al Calcio a 5 - ma si è dedicata anche a progetti di educazione alimentare in diverse scuole di Padova, Rovigo e del Trevigiano. “Per interesse personale e non certo per velleità di carriera - spie-

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

ndiale Master

ga - ho iniziato anche a lavorare in ambito dirigenziale prima con diverse associazioni e poi con Pgs, l’ente che ha come obiettivo la promozione dell’attività sportiva in ambiti diversi. Dal 2020 con Scuola Oltre, riconosciuta dal Miur, mi sono anche dedicata alla formazione dei docenti.”

Come consigliera nazionale dell’ente Pgs Francesca tiene a sottolineare che tra i tanti progetti avviati, grande soddisfazione le ha dato quello sullo Sport inclusivo, che ha coinvolto finora 70 centri in tutta Italia e che ha avuto un battesimo istituzionale nel capoluogo romano alla presenza di alte cariche politiche e dei più acclarati rappresentanti del mondo sportivo. “Anche se le attività di promozione, organizzazione di eventi e di formazione mi assorbono, non ho mai smesso di sciare e di sottrarmi all’energia positiva delle gare. Trovo che la competizione sportiva, il confronto con altri atleti sia utile per migliorare se stessi, per mettersi costantemente in gioco, per trovare nuovi stimoli.”

Francesca, la lunga strada tra formazione e successi sportivi è partita da Orsago, giusto?

Sì, soprattutto dallo SciClub che ho frequentato da quando avevo tre o quattro anni. Il club è stato la mia se-

conda famiglia e mi ha insegnato ad amare ancora di più lo sci e lo sport in generale.

A suo parere viene dato abbastanza spazio nell’educazione dei ragazzi e nelle scuole allo sport? Tutti riconoscono - a parole spesso... - il valore imprescindibile dell’attività motoria, ma mi pare che questa sia affidata più che altro a società private o all’iniziativa di appassionati che si fanno in quattro per promuoverla.

Concorda?

La cultura dello sport in Italia è carente. È in atto una riforma del modo di intendere e fare sport, da anni legato alla concezione che ne aveva il Coni, ma è un percorso che richiede tempo. Però enti come Pgs e Scuola Oltre, anche grazie ai fondi Pnrr, stanno creando importanti occasioni per promuovere lo sport, sia dentro le scuole che fuori. Non solo per arrivare a far conseguire risultati eccellenti, ma per dare a tutti, senza distinzione di sesso, estrazione sociale, abilità atletiche o fisiche, la possibilità cogliere la bellezza dello sport e l’’importanza dell’attività motoria. Mi ha colpito molto l’affermazione di Luca Pancalli, presidente del comitato italiano paralimpico che ha evidenziato come il più grande risultato sia poter

parlare di cosa può fare lo sport: può far riscoprire la vita, trovare nuove opportunità per esprimersi. E questo sia a chi ha delle disabilità congenite o dovute a qualche incidente, sia a persone senza problemi fisici. Ecco, in Italia manca la cultura non propriamente dello sport, ma dell’attività motoria che è un pilastro dello star bene. Ed è un pregiudizio da sfatare che lo sport sia di nicchia, o oneroso, perché la corsa all’aria aperta, per esempio, la può fare chiunque senza alcuna dotazione particolare.

Per caso è parente del suo compaesano Giuseppe Da Re, papà dei Bibanesi?

No, nessuna parentela, ma sua figlia ha il mio stesso nome e cognome mi piacerebbe conoscerla un giorno.

Progetti futuri?

Nella stagione 24/25 parteciperò nuovamente alla Coppa Italia di sci Master e alla Coppa del Mondo della stessa specialità e categoria. Inoltre ho in scaletta il 48° Trofeo provinciale di Treviso. Per il momento sono felice dei risultati raggiunti per i quali devo ringraziare, oltre ai familiari e colleghi che mi hanno supportato il mio Sci Club che mi accompagna da quando ho messo i primi passi sugli sci, e tutti gli sponsor che mi hanno aiutato .

Francesca Da Re durante alcune premiazioni

Mercoledì 31 luglio 2024 | 19 Il Quindicinale

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

Il destino di Elena: diventare miss (mondo) “Le sfide sono state una lezione di vita”

Elena Lot

Guarda l’intervista completa a Elena sul canale YouTube di OggiTreviso

SANTA LUCIA DI PIAVE. Elena ha un futuro brillante davanti a sé, ma per ora non ci pensa. Si gode i successi rimediati in passerella, l’estate da studentessa in vacanza e una vita semplice. Eppure è arrivata seconda al concorso di Miss Mondo Italia a soli 18 anni.

Originaria di Santa Lucia di Piave, Elena Lot è stata una delle protagoniste della finale di Gallipoli, che si è tenuta dal 1 al 16 giugno di quest’anno. “È stata una lezione di vita – ammette la ragazza -. Ho imparato di più in questi 16 giorni che in tutta la mia vita: sono ancora giovane, ma ho sentito proprio questo cambiamento den-

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tro di me. È stato indescrivibile”.

In Puglia, oltre ad un prestigioso secondo posto, si è aggiudicata anche la fascia Miss Mondo Beach 2024 e la fascia Miss Agricola 2024. Qualche settimana prima si era aggiudicata il primo posto a Miss Mondo FriuliVenezia Giulia, successo che le aveva garantito un posto per la finalissima di Gallipoli. “È stato un uragano che ci ha travolti – racconta Elena -. Sono partita da una realtà piccola come quella di Santa Lucia, non mi aspettavo di arrivare così in alto”.

Elena, un metro e ottanta di bellezza acqua e sapone, ha un passato nell’at-

letica leggera. L’esperienza maturata nel mondo dello sport, però, potrebbe diventare anche il suo futuro.

“L’anno prossimo ho la maturità, ho ancora un anno per scegliere – spiega -. Mi piacerebbe studiare in ambito sportivo e nel frattempo lavorare nel settore della moda, delle sfilate e degli shooting per crearmi una mia indipendenza”.

Qualcuno l’aveva già notata qualche anno fa, quando era ancora alle medie, ma lei aveva rifiutato la proposta di quell’agenzia perché in quel momento la sua priorità era lo sport. Il dono della bellezza ha fatto ripassare il treno giusto, e questa volta Elena ha deciso di salire in prima classe.

Eppure continua ad essere una ragazza molto semplice. “Non mi piace truccarmi – aggiunge -. Da questo punto di vista i 16 giorni a Gallipoli sono stati impegnativi. Dopo il concorso ho fatto una settimana al mare completamente struccata, e penso che sia stata la sensazione più bella della mia vita. Sono per la bellezza naturale, acqua e sapone, perché non hai filtri e la gente ti conosce per quello che sei”.

La sua famiglia le è sempre stata accanto. “Tra i tre fratelli sono un po’ la pecora nera – conclude -. Assomiglio molto a mia mamma, che è una figura importante. Quando deve fare la mamma fa la mamma, quando deve fare la migliore amica fa la migliore amica.

Se non ci fosse stata lei in questo ultimo anno e a Gallipoli, probabilmente avrei fatto fatica”. Roberto Silvestrin

CONEGLIANO E CONEGLIANESE Flash

Rebecca d’oro

Addio Mara Conegliano. Conegliano perde uno dei simboli del centro. Il 5 luglio scorso si è spenta Mara Cugnach, storica commerciante di via XX Settembre. Mara era nota in città per aver gestito con passione, per 30 anni, il negozio di antiquariato “L’Antico Pozzo” in Contrada Granda, dove risiedeva.

La squadra di Dussin San Vendemiano. Ufficializzata la nuova squadra del sindaco Dussin: Renzo Zanchetta è il vicesindaco con delega al Sociale e Assistenza.

Gli assessori: Romina Cettolin a Ambiente e Urbanistica; Giada Dal Cin a Attività culturali, Biblioteca e Pubblica istruzione; Mirco Zago aa Lavori pubblici, Protezione civile, Gentilezza e Attività produttive. Andrea Valdemarca è il presidente del consiglio comunale.

Tomasi al posto di Marcon Conegliano. Giovanni Tomasi è il nuovo consigliere di Forza Conegliano, subentrando a Silvia Marcon. Quest’ultima ha presentato le proprie dimissioni il 1° luglio dopo una controversia generata dal suo commento su Facebook riguardante i decessi a La Mecca causati dalle alte temperature.

Giovanissima ginnasta coneglianese si afferma alle gare nazionali

R

ebecca Pivetta è una giovanissima atleta agonista di ginnastica artistica (è nata nel 2012 a Conegliano, dove risiede), tesserata con la società ASD Gymnasium Treviso di Villorba, che ha raggiunto in questo 2024 grandi risultati. Ai recenti campionati nazionali di ginnastica artistica di Rimini Rebecca ha vinto la medaglia d’oro della sua categoria a livello individuale (campionessa italiana livello LD3 avanzato) e anche la medaglia d’oro a

Addio a Nicola Conegliano. Nicola Della Coletta si è spento a soli 21 anni il 10 luglio scorso. Purtroppo un tumore ha spento il suo sorriso. La malattia gli era stata diagnosticata tre mesi fa, ma le terapie non sono riuscite a salvarlo. Originario di Ogliano, si è spento all’ospedale di Padova, dove era ricoverato. Ex studente del Cerletti, da qualche tempo aveva trovato lavoro presso l’Astoria, nota cantina della zona.

livello di squadra (campionesse italiane livello LC3 avanzato). “Tali risultati sono il risultato degli enormi sacrifici che fa durante l’anno, con allenamenti di 4 ore quotidiani dal lunedì al sabato, grazie alla sua determinazione, perseveranza e umiltà - afferma la sua società . E soprattutto grazie alle sue allenatrici con a capo la direttrice tecnica Moira Ferrari, che oltre ad essere una grande allenatrice è una vera e propria educatrice, coltivando principi e valori che vanno oltre lo sport, come la condivisione, il senso di appartenenza, la disciplina, lo spirito di sacrificio, il credere in se stessi… tutti valori che aiuteranno Rebecca anche e soprattutto nella vita.”

Rebecca con due sue allenatrici

Ricorrenze ETTORINA DE GREGORI 4. 7. 2023 - 4. 7. 2024 A un anno dalla scomparsa di Ettorina, sorella del famoso calciatore del Vittorio Veneto e del Milan Franco De Gregori, la ricordano con grande affetto i figli Giorgio, Emanuela e Francesco.

Mercoledì 31 luglio 2024 | 21 Il Quindicinale

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

Sara, presidente dei Piccoli ceramisti L’associazione rinnova cariche ed entusiasmo

Sara Dall’Antonia con Renzo Salvador e Sara Piasentin

A

vvicendamento al vertice dell’Associazione dei Piccoli Ceramisti di Scomigo, Sara Dall’Antonia diventa presidente, prendendo il posto del dimissionario Renzo Salvador.

Sotto la sua intraprendente guida, l’associazione ha moltiplicato le iniziative con partecipazioni ad eventi e mostre, consolidando la fama anche a livello regionale. In questi anni, l’ambito sociale ha guidato i passi di Renzo, con

Il Quindicinale 22 | Mercoledì 31 luglio 2024

il moltiplicarsi delle collaborazioni con scuole e associazioni impegnate in diversi ambiti, quali la disabilità e la solidarietà. Sara Dall’Antonia, 30 anni, è maestra di ceramica ed abita a Colle Umberto, da un decennio frequenta l’associazione e conduce corsi di tornio per chiunque voglia conoscere quest’arte antichissima. E’ la prima presidente donna dei Piccoli Ceramisti, sulle sue spalle la responsabilità di condurre l’associazione con lo stesso successo del suo predecessore, portando in dote nuove idee e progetti. Entra nel direttivo anche Sara Piasentin, scomighese e di professione grafica, da anni impegnata nella ricerca nel campo della ceramica. I prossimi appuntamenti saranno a settembre, l’associazione sarà impegnata con una mostra a Conegliano e con la XVI° Ceramica in Borgo a Scomigo, domenica 22 settembre 2024, quando convergeranno oltre trenta maestri ceramisti da tutto il Triveneto.

Michele Zanchetta

Flash

Rapina con pitbull Conegliano. Un tentato furto al discount Lidl è diventato una rapina quando una coppia ha usato un pitbull per intimidire la cassiera.

Un uomo di 37 anni e la sua fidanzata di 34 anni sono stati denunciati per rapina impropria. La donna ha cercato di rubare merce e, sorpresa dalla cassiera, ha reagito violentemente mentre il fidanzato incitava il pitbull. La coppia è stata arrestata.

Minorenni aggressori Conegliano. Un 17enne e la sua fidanzata di 16 anni hanno rapinato tre ragazzi. L’episodio è avvenuto nell’ex area Zanussi a inizio maggio. I derubati erano lì per vedere i graffiti. Dopo un incontro con un gruppo di immigrati, sono stati minacciati con un coltello dal 17enne, che ha rubato un marsupio e uno smartphone. Identificati dalla polizia, i due sono stati denunciati alla Procura dei minori di Venezia.

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

La Zoppas Arena alla Rucker per 15 anni La struttura cambierà anche il nome

L

a gestione della Zoppas Arena, uno degli impianti sportivi più importanti della zona per capienza e collocazione, è stata assegnata alla società di pallacanestro maschile Rucker Basket di San Vendemiano per i prossimi 15 anni, che modificherà anche il nome della struttura multifunzionale. La decisione è stata formalizzata durante il consiglio comunale dell’8 luglio scorso, ponendo fine a un lungo processo di avvisi pubblici e manifestazioni di interesse. Dopo un primo avviso esplorativo a gennaio 2023 e un successivo avviso di interesse andato deserto, l’istanza della Rucker è stata accettata nella nuova tornata di selezione.

La concessione dell’impianto sportivo di viale dello Sport 2 è stata affidata alla Rucker, presieduta da Antonio Guberti. La Rucker, con il supporto di sponsor di rilievo, si impegna a svolgere lavori di manutenzione e miglioramenti, tra cui la sostituzione delle caldaie, l’installazione di un nuovo

impianto di climatizzazione e riscaldamento a pavimento, un pavimento in legno removibile, una nuova caldaia, e l'illuminazione a LED. Il valore totale degli interventi è stimato tra i 300 e i 400 mila euro. Nell’accordo è previsto anche l’utilizzo provvisorio delle docce della struttura in orari concordati da parte di persone senza fissa dimora accompagnate da assistenti sociali.

La concessione ha suscitato diverse reazioni. La minoranza in consiglio comunale, composta da Noi Democratici, Fratelli d’Italia, Libertà Civica e Popolare, Conegliano al Centro e Gruppo Misto, si è astenuta dal voto. Alcuni consiglieri, come

Piero Garbellotto, hanno espresso preoccupazioni riguardo alla “stazione di posta” per persone senza dimora per permettere le docce. L’assessore ai Servizi Sociali, Gaia Maschio, ha risposto che si tratta di una misura temporanea e che si sta cercando una soluzione alternativa.

Alessandro Bortoluzzi del Gruppo Misto ha espresso dubbi sulla durata della concessione, sottolineando i rischi legati a un accordo a lungo termine. Il sindaco Fabio Chies ha difeso l’accordo, affermando che porterà grande sport a Conegliano e che l’amministrazione comunale è impegnata ad aiutare le persone in difficoltà.

La Zoppas Arena

Mercoledì 31 luglio 2024 | 23 Il Quindicinale

QUARTIER DEL PIAVE E VALLATA

Il rifugio nascosto di Francesco Fab Lontano dai travagli della politica nazionale, tra anni Sessanta e Settanta, il noto politico pievigino cercava rifugio al Passo San Boldo, dove aveva acquistato una casetta.

Dopo anni di abbandono, Francesco Zanoni l’ha restaurata e creato il B&B Al Casel, dove abita e ospita i turisti, organizzando eventi culturali

di Michele Zanchetta

Francesco Zanoni davanti alla sua casa al passo San Boldo, appartenuta precedentemente a Francesco Fabbri

I

l Passo San Boldo è una via di passaggio millenaria e densa di storia, ma è anche uno dei confini settentrionali della provincia di Treviso; in senso geografico, passiamo dalla pianura e dalle colline verso Prealpi e Alpi, con un mutare climatico e ambientale. Ma i confini sono anche delle cerniere, mettono in connessione e rapporto le persone con abitudini diverse e diventano sede di curiosi sincretismi culturali.

Su questo passo, dove l’aria fresca e pulita spira sempre, Francesco Fabbri cercò rifugio; un luogo allo stesso tempo distante ma vicino, isolato ma frequentato, dove con un occhio si traguarda verso i colori del piano e delle colline, mentre con l’altro si scruta il verde della Natura che lascia

Il Quindicinale 24 | Mercoledì 31 luglio 2024

spazio alla roccia.

Fabbri è stato uno dei politici democristiani più importanti del nostro territorio, segnando la storia dell’Alta Marca e d’Italia con il suo impegno e le sue iniziative. Partendo da Pieve di Soligo, di cui divenne anche sindaco, fu membro della Giunta Provinciale e deputato della Repubblica. Nel corso della sua trentennale esperienza politica, si occupò di sociale ed economia, sia in ambito locale che nazionale. E’ stato il fondatore, nonché primo presidente, del Consorzio BIM Piave e del Consorzio Cantine Sociali della Marca Trevigiana, ma assunse in Parlamento importanti incarichi di governo, diventando Ministro della Marina Mercantile, sottosegretario e presidente di commissione in diversi

esecutivi, per ben quattro legislature.

Contrariamente all’abitudine della politica odierna, caciarona ed eccessiva, spesso sguaiatamente sopra le righe e alla ricerca del perpetuo apparire, Fabbri cercava, nel silenzio dei monti, una parentesi di pace, silenzio e meditazione in una casa semplice e circondata da un boschetto per tutelarsi da sguardi indiscreti. I suoi momenti di riposo e le vacanze le passava al San Boldo, lontano dai paparazzi che immortalavano in quegli anni politici e volti noti nelle spiagge adriatiche o nelle esclusive località alpine.

Nel suo rifugio montano è però passata, per un saluto o discussioni importanti, l’intellighenzia politica italiana tra anni Cinquanta e Settanta, in quelle stanze si è parlato del destino del Paese che viveva il boom economico e si avviava verso le contestazioni sociali.

Francesco Zanoni si è innamorato del San Boldo da bambino, quando veni-

QUARTIER DEL PIAVE E VALLATA

bbri

A destra: la casa appartenuta a Francesco Fabbri Sotto: Francesco Fabbri in una foto d’epoca

va a passare le estati con la famiglia in vacanza, imparando a conoscere l’eccezionalità di questo luogo, dove l’aria è fresca e ricca di ossigeno, grazie ai vicini boschi e al vento che spira incessantemente da nord. Ha avuto la fortuna di conoscere Fabbri e forse allora è nato questo legame per la casa, che ha amorevolmente restaurato e riportato alla bellezza antica, dopo decenni di abbandono. “Così com’era, così deve essere”, con le foto del politico tra quelle mura, affiancate da una collezione di opere contemporanee di tutto rilievo, quadri, stampe, libri e statue per trasformare quell’edificio in un angolo dove fare cultura e ospitare turisti in cerca di una pace esclusiva.

L’edificio ha un’articolata storia, che aiuta a spiegare il perché di quelle particolari forme architettoniche, sia nella disposizione degli ambienti che nella forma delle finestre. All’inizio del XIX secolo compare, per la prima volta, nella mappa austroungarica, insieme ad altri edifici sul passo, tra cui sicuramente la secolare Muda. Non ne conosciamo la destinazione iniziale, ma sappiamo che alla fine dell’Ottocento venne usato per far maturare i bachi da seta, come proprietà Brandolini. All’inizio del Novecento viene mutato in latteria e raccoglie tutto il latte delle malghe vicine per produrre il burro San Boldo in panetti, una lavorazione che occupava meno impegno e spazi rispetto alla produzione di formaggi.

In questo luogo, che guarda sul passo da un poggio, Francesco Zanoni ha deciso di fare una scelta di vita e realizzare il suo sogno di casa, dove natura e arte si fondono, vendendo tutto e lasciandosi alle spalle il passato nel Quartier del Piave. Un edificio che ora si chiama Al Casel, con due camere che fungono da B&B, e un programma culturale per tutta l’estate dove vengono cadenzati eventi, dalla poesia alla letteratura, dal teatro alla degustazione, all’esposizione di opere con l’incontro con gli artisti.

Nel giardino sono presenti numerose opere scultoree di artisti bellunesi e trevigiani, ma l’intenzione di Francesco è stata quella di coinvolgere anche gli altri esercizi presenti al passo, ecco quindi che sia al ristorante Laris che alla Muda sono presenti opere per tutta l’estate, per trasformare questo luogo in un parco d’arte diffuso. Una scultura a cui Francesco è molto affezionato è quella di Paolo Moro che si trova nella parte nord del giardino: un uomo assorto nella lettura in cima ad un’alta scala, che rappresenta pienamente il suo essere in questo ambiente e le sue scelte di vita.

Da metà giugno sino a fine luglio, ci saranno eventi aperti al pubblico ogni fine settimana, con ospiti del calibro di Giorgio Fornasier dei Belumat, l’attore Sandro Buzzati, le scrittrici Paola Busana e Matilde Burchianti, i poeti Gianmario Villalta, Claudio Pasi e Marco Munaro.

Mercoledì 31 luglio 2024 | 25 Il Quindicinale

QUARTIER DEL PIAVE E VALLATA

“Fare squadra per migliorare i servizi ai cittadini” A Miane si è insediata la nuova giunta Guizzo

La squadra di Moreno Guizzo

MIANE. Un ritorno sulla scena amministrativa mianese per Moreno Guizzo, già vicesindaco di Angela Colmellere. Dopo cinque anni di stop, il 38enne imprenditore agricolo, che ha mosso i suoi primi passi in munici-

Il Quindicinale 26 | Mercoledì 31 luglio 2024

pio quando di anni ne aveva 23 anni, è il nuovo sindaco. Ad affiancarlo una squadra completamente rinnovata, tutti alla loro prima esperienza in giunta: vicesindaco Gloria Recchia, assessori Elisa Furlan, Diego Conte e Nicola Stella.

Il sindaco ha tenuto a sé affari generali, lavori pubblici, gestione patrimonio comunale, viabilità, ambiente, agricoltura e servizi demografici. Al vicesindaco Recchia le deleghe a bilancio, personale, tributi e turismo.

L’assessore Furlan si occuperà di politiche sociali, cultura e istruzione, mentre l’assessore Conte di sport, associazioni e protezione civile. Stella, assessore esterno cioè non in lista alle amministrative di giugno, ha ricevuto dal sindaco le deleghe a edilizia privata, urbanistica, attività produttive e commercio.

«Ci troviamo – evidenzia il sinda-

co Guizzo – con vari uffici sottoorganico: manca un geometra, per il quale è stato avviato un concorso, e dal primo di agosto dovrebbe arrivare il vigile, che a Miane manca da aprile. Proprio su questo ambito, mi devo incontrare con i sindaci dei comuni dell’area per valutare una possibile associazioni o consorzio della funzione di polizia locale. Sul fronte sicurezza, ho chiesto agli uffici di accelerare la progettualità relativa alla videosorveglianza pubblica: la precedente amministrazione aveva avviato l’iter per dotare il paese di varchi lettura targhe. Spero che entro l’autunno questo progetto possa concretizzarsi».

Per quanto riguarda la delega all’agricoltura, Guizzo riproporrà i corsi di potatura, micologia e di conoscenza delle erbe di cui, quando era stato assessore più di 10 anni fa, era stato pioniere. Tra le priorità del mandato ci sono la riqualificazione del centro di Miane e la manutenzione di strade e luoghi pubblici.

Claudia Borsoi

QUARTIER DEL PIAVE E VALLATA

Paola Carniello, prima sindaca di Follina

“Ho vinto grazie al lavoro di squadra, fatto di pensieri condivisi e attenti alle necessità di tutti” FOLLINA. Prima sindaco-donna di Follina, Paola Carniello è sicura che la sua vittoria alle ultime amministrative sia il frutto di un’azione collettiva.

Il gruppo che l’ha sostenuta ha creduto nelle sue capacità – prima tra tutte quella di “ascoltare” – ma anche alla sua sensibilità verso i giovani e i meno giovani. In questa breve intervista accenna ai progetti futuri.

Paola Carniello, qual è il motivo che l’ha condotta a candidarsi?

Nei miei dieci anni precedenti ero assessore ai Servizi Sociali e oltre a lavorare con tante fasce d’età mi sono prodigata molto nei riguardi della terza età e proprio in funzione del fatto di aver costruito relazioni ho avuto tante persone che mi hanno sostenuto e mi hanno spinto a candidarmi. Il precedente sindaco aveva sempre dichiarato

Flash Spiedo dell’amicizia FOLLINA. “Lo Spiedo dell’amicizia” si terrà sabato 31 agosto dalle 19.30 negli spazi del Comitato Festeggiamenti a Farrò: la cena sarà l’occasione per raccogliere fondi da devolvere alle popolazioni alluvionate della città di Garibaldi, in Brasile, con cui è stato siglato a novembre un patto di amicizia.

Il San Boldo in sicurezza CISON DI VALMARINO. Chiuso l’intervento sulla provinciale che attraversa Mura, con modalità similari la provincia di Treviso interviene ora sulla strada provinciale 635 “del passo San Boldo”, sopra l’abitato di Tovena, per una messa in sicurezza della parete rocciosa e per la pulizia e posa di barriere paramassi sulla parete orientale del passo a monte della strada.

di voler mandare avanti i giovani, ma a 71 anni non si è tirato indietro per un terzo mandato! Questo ha rafforzato la mia decisione per la candidatura sebbene – ripeto - in primis l’ho fatto per le persone a cui tenevo e a cui sono sicura di poter dare molto.

Cosa ha contribuito alla sua vittoria?

Sicuramente la squadra proprio perché le ho sempre dato importanza. Gli elettori hanno percepito questo lavorare insieme per il bene della comunità.

Mi è stato detto che ha vinto la mia semplicità e umiltà, quindi credo abbiano apprezzato il mio modo di essere. Inoltre nel mio percorso professionale ho sempre costruito relazioni, non muri.

C’è qualcosa che vorrebbe fare nel comune e che nessun sindaco a oggi ha mai attuato?

Quello che ci siamo prefissati come gruppo è portare avanti tutte le opere che sono già in itinere. Tra l’altro in questi giorni è uscita la possibilità di costruire un asilo nido (un grande servizio per tutta la vallata, con la disponibilità di ospitare 24 bambini) per il quale abbiamo manifestato interesse per un contributo dal Pnrr: adesso è una corsa contro il tempo per riuscire a gestire al meglio questa opportunità.

Una piazza quella di Follina da troppi anni è adibita a parcheggio: progetti di valorizzazione?

Erano stati presa in considerazione dalla precedente giunta, ma con una chiusura delle strade che andava a mettere in difficoltà le attività commerciali del posto. Quindi ora riprenderemmo in mano questo progetto rivedendolo e modificandolo nelle sue parti; anche perché non è il suolo che fa bella una piazza bensì tutte le attività locali e storiche che la circondano.

Riguardo a giovani ed anziani in che modo si adopererà?

Per quanto riguarda i giovani devo fare una premessa: sette anni fa avevamo delle parrocchie che lavoravano molto con i ragazzi, quindi c’erano dei bei gruppi di lavoro e creare allora un

progetto nuovo sarebbe stato un doppione. Poi tante cose sono cambiate ed ad oggi molti ragazzi non hanno un punto di riferimento al di fuori della famiglia e della scuola; quindi adesso ci stiamo adoperando per creare anche uno spazio giovani gestito con l’Ulss e con la Cooperativa Itaca.

Per quanto riguardo gli anziani continueremo a considerare le loro necessità, con un professionista del benessere ed attività culturali con tematiche diverse scelte in base alle loro richieste e curiosità. Ci sarà una novità per loro ma a oggi non mi sento ancora di svelarla.

Federica Gabrielli

Paola Carniello

Mercoledì 31 luglio 2024 | 27 Il Quindicinale

QUARTIER DEL PIAVE E VALLATA

Nuova giunta a Cison Con il sindaco Cristina Da Soller ecco Marco Zanin che ottiene la carica di vicesindaco e Maria Cristina Possamai è l’altro assessore. Altre deleghe ai consiglieri comunali CISON DI VALMARINO - Nel corso del primo consiglio comunale del secondo mandato firmato Cristina Da Soller (75% i consensi alla sua lista), la sindaco annuncia i nomi che compongono la nuova giunta. Il primo è quello di Marco Zanin, geometra di 49 anni, che diviene il nuovo vicesindaco. A lui le deleghe per Ambiente e Paesaggio, Lavori Pubblici, Manutenzioni e Patrimonio.

Ad affiancarli nell’Esecutivo Maria Cristina Possamai, insegnante, anche lei già consigliera nella passata amministrazione. A Possamai va il comparto dei Servizi Sociali e quello dell’Istruzione. Da Soller ha tenuto per sé

Bollicine vincenti TARZO. Il Prosecco Superiore DOCG Brut dell’Azienda Agricola Tomasi ha vinto il primo premio alla 10ª edizione del Concorso Enologico Fascetta d'Oro, il prestigioso concorso nazionale dedicato esclusivamente a Conegliano Valdobbiadene e ai suoi vini di eccellenza.

Concorrendo con 236 vini, il Prosecco Superiore DOCG Brut di Tomasi ha ricevuto la Gran Fascetta d’Oro, il massimo riconoscimento, mentre il Prosecco Superiore Extra Brut è stato premiato con la “Fascetta d’Oro” nella sua categoria. La cerimonia di premiazione si è svolta il sabato 6 luglio durante il “Gran Gala della Primavera del Prosecco Superiore”, dove sono stati premiati tutti i vincitori che hanno ottenuto il punteggio più alto nelle degustazioni, con il supporto tecnico di Assoenologi.

Il Quindicinale 28 | Mercoledì 31 luglio 2024

le deleghe al Bilancio, al Personale, al Turismo, alle Attività Produttive, all’Edilizia privata e quella all’Urbanistica.

La primo cittadino ha poi voluto assegnare alcune deleghe a ciascun consigliere della sua maggioranza. Cristina Munno si occuperà di Cultura e Artigianato; Andrea Del Vecchio di Sport, di Montagna, di Sentieri e Percorsi, di Protezione Civile, di Eventi e Manifestazioni; Daniele Nardi seguirà Agricoltura, Caccia e Pesca; Azzurra De Martin (la più giovane eletta) si occuperà delle Politiche Giovanili; Riccardo De Mari sarà il riferimento per le Associazioni.

«Siamo fortemente determinati a portare avanti le progettualità già avviate nel corso del precedente mandato e siamo pronti a mettere in cantiere nuove iniziative - ha annunciato Da Soller - . Abbiamo voluto attribuire deleghe a tutti i consiglieri così da essere efficaci in ogni comparto. Intendiamo amministrare con un forte lavoro di squadra: ecco perché nel nostro operato verremo supportati anche dai candidati che non sono stati eletti in Consiglio».

Flash Piazza Emigrante a nuovo FARRA DI SOLIGO. Completamente rinnovata piazza Emigrante che da metà luglio è tornata ad ospitare il mercato settimanale del martedì. Con un investimento di circa 75mila euro l’area è stata riqualificata: rifatta una parte della pavimentazione, a nuovo il marciapiede e l’illuminazione pubblica. Predisposte delle colonnine elettriche, affinché gli ambulanti del mercato possano collegare i loro banchi.

La musica nel sacro FARRA DI SOLIGO. Prosegue il festival “La musica nel sacro”: prossimi appuntamenti ad ingresso libero il 4 agosto, alle 17, nella chiesa della Madonna dei Broi a Farra di Soligo e il 18 agosto, sempre alle 17, nell’abbazia di Santa Maria a Follina.

QUARTIER DEL PIAVE E VALLATA

Vedo il mondo a colori Francesca De Nardo tra tartarughe, alberi di gesso e restauro di oggetti antichi: quelli che pochi apprezzano

FARRA DI SOLIGO. “Tutto quello che si crea da niente o dalla barra grezza mi affascina, mentre tutto quello che è rotto e che la gente butta per me ha del potenziale. Ci sono delle cose che mi affascinano e penso di poter dar loro nuova vita e poi ci sono delle cose che sistemo per ricordare delle persone”: così Francesca De Nardo da Soligo spiega il suo hobby: restaurare le cose.

Responsabile del controllo qualità in una torneria, Francesca è sempre a contatto con vari metalli per lavoro, mentre a casa si diverte a sperimentare, specialmente con ciò che ha già, per restaurare statue religiose in gesso, cornici, gabbiette, mobili in legno o metallo, quadri, specchiere.

Tutto è iniziato con il restauro di un mobile circa 15 anni fa grazie all’aiuto di un amico restauratore che le ha dato qualche suggerimento utile per partire e in corso d’opera; da lì è nata la passione. Una ricerca continua ai mercatini, soprattutto della zona, dove si è fatta una cerchia di conoscenze che l’hanno portata al restauro della sua prima statua religiosa.

“Un giorno mi si è presentata questa conoscente con una statua di una Madonna danneggiata a cui mancavano proprio dei pezzi, mi ha chiesto se potevo ripararla come meglio riu-

scivo, perché era un ricordo di famiglia. All’inizio ero molto titubante se accettare o meno, ma ci ho provato ed il risultato è piaciuto. Da lì poi ho sistemato la statua della Madonna di mia nonna ed un Sacro Cuore di mia zia. Ho restaurato anche una statua del Cristo che ho tenuto; sicuramente avranno dei difetti perché sono cose aggiustate molto “a sentimento”, però sono fatte con il cuore, ci metto tutta la mia creatività” spiega soddisfatta Francesca, che ogni tanto firma anche i suoi pezzi, come le sedie della nonna a cui ha deciso di dare nuova vita dopo la sua scomparsa. “Molte volte si tratta di oggetti legati a ricordi personali che per me hanno un significato, altre volte servono per ricordare chi non c’è più. La gente non apprezza più molto le cose vecchie e solo dopo averle sistemate ne capisce il valore, ma io ne vedo subito il potenziale. Questo simpatico passatempo mi serve per scaricare la mente, per non pensare: mi diverte, mi rilassa e mi affeziono a quello che faccio.”

“Quando sono all’opera non ci sono per nessuno finché non sono a buon punto e sono soddisfatta del lavoro.

A volte mi sveglio di notte con una nuova idea o solo per controllare i calchi fatti e capire qual è il migliore. Sono un’amante dei colori e vedo tutto il mondo a colori. Mi diverto ad andare alla ricerca dei pezzi e ogni anno creo per me circa quattro pezzi; ci vuole molto tempo considerando che mi metto la sera dopo cena e soprattutto nella bella stagione”.

E nel periodo invernale? Francesca crea alberi di Natale alternativi, rivisitati, secondo lo stato d’animo del mo-

mento e con materiale riciclato.

Oltre a queste passioni, la casa è abitata da oltre un centinaio di tartarughe di diversi materiali, dimensioni e colori.

“Non so da dove arrivi l’amore per questo animale, ma mi piace perché sembra lento, invece è velocissimo.

Oltre a tutte quelle sparse per casa, ne ho anche due vere!” commenta Francesca.

Le mani riescono ad eliminare la barriera del tempo, a ricongiungere il passato con il presente e a rendere futuro ciò che sembrava finito.

Tiziana Benincà

Francesca De Nardo

Qui a fianco: alcuni interventi di Francesca De Nardo

Mercoledì 31 luglio 2024 | 29 Il Quindicinale

FOCUS Agosto d’Alta Marca

Fra i cortili dell’arte

La creatività sarà protagonista per tre giorni al borgo di Fratta di Tarzo COLAZIONI APERITIVI CICCHETTI Piazza Flaminio 1 - Vittorio Veneto

BAR - GELATERIA

“AL VECCHIO FORNO” Via Martiri della Libertà, 58 SERRAVALLE V.V.TO Tel. 0438.53050

Il Quindicinale 30 | Mercoledì 31 luglio 2024

TARZO. Tutto è pronto per il ritorno dal vivo della rassegna “I cortili dell’arte” che dà appuntamento a Fratta di Tarzo da venerdì 2 a domenica 4 agosto. «Cortili dell’arte è una manifestazione che chiama a raccolta pittori, scultori, fotografi, ceramisti e fumettisti» spiega la Pro Loco di Tarzo alla regia dell’evento inserito nel periodo della tradizionale Festa dell’emigrante.

«Per l’occasione, le case e le corti si aprono per accogliere le opere e i loro autori, in un suggestivo percorso espositivo che si snoda per le vie del paese – proseguono gli organizzatori -. I cortili dell’arte, pur mantenendo una dimensione familiare e a misura d’uomo, sono cresciuti nel tempo grazie, soprattutto, all’energia e all’entusia-

smo di un gruppo di volontari e alla disponibilità di numerosi autori mossi dalla passione per l’arte e la creatività.

Si tratta di manifestazione che dona vita al paese e che connette artisti con percorsi eterogenei». Non solo opere in mostra, ma anche musica, laboratori per ogni età ed incontri.

Anteprima della 13a edizione venerdì 2 agosto: alle 20.30 l’incontro con gli artisti Patrick Sabbadin e Alberto Pasqual, la presentazione del catalogo 2024 e musica dal vivo con il quartetto d’archi Olympia. Sabato 3 agosto, alle 17, l’inaugurazione. Alle 18 una tavola rotonda sul tema “Còr-Spazi pubblici palpitanti”, alle 18.30 la musica dei Luelo e alle 20 la proiezione del film Pinocchio (2022). Si prosegue alle 21.30 con il teatro all’aperto “Storie a cicheti” con la compagnia FossaDeste e dalle 23 dj set. Domenica cortili aperti dalle 10, alle 16.30 laboratori artistici, alle 16.30 danza con Agnese Da Dalt e tanta musica fino alle 24.

Maggiori dettagli su cortilidellarte.it.

Agosto d’Alta Marca FOCUS

Un’estate al Castrum

Teatro, concerti e fuochi dalla terrazza verde più esclusiva della città

C

ontinua la stagione estiva degli eventi al Castrum di Serravalle a Vittorio Veento. I prossimi appuntamenti: Venerdì 9 Agosto, ore 21.30 Festival di Serravalle - XXI Edizione.

Spettacolo di Son et Lumière: La contessa Sofia di Colfosco - condottiera e amante (TERZA REPLICA).

Contributo spettacolo euro 15 con brindisi di Prosecco, soci euro 12.

Sabato 10 Agosto, ore 21.00 Concerto Jazz Enrica Bacchia (voce), Massimo Zemolin (chitarra).

Una delle più espressive voci del Jazz europeo, Enrica Bacchia, accompagnata dallo straordinario Maestro della chitarra, Massimo Zemolin. Un concerto che spazia dal Jazz alla musica sudamericana, al blues e ai cantautori italiani, alle cui canzoni confe-

riscono, con i loro arrangiamenti, una profondità musicale del tutto nuova e inaspettata. Contributo spettacolo euro 12, soci euro 10.

Mercoledì 21 Agosto, dalle ore 19.00 Serata speciale, aspettando i fuochi di Santa Augusta: aperitivo di benvenuto, cena, spettacolo, dolce e fuochi nel parco.

Alle ore 22.00 Musical di Santa Augusta con I Sirgaus, inedito Musical rock sinfonico con strumenti acustici, immagini di danza e parti recitate con attori in costume. Contributo Esperienza completa (aperitivo, cena, musical, dolce e fuochi) euro 48, soci euro 45. Musical, dolce e fuochi euro 20, soci euro 18.

Venerdì 23 Agosto, ore 21.30 Festival di Serravalle - XXI Edizione.

Spettacolo di Son et Lumière: La contessa Sofia di Colfosco - condottiera e amante (QUARTA REPLICA).

Contributo spettacolo euro 15 con brindisi di Prosecco, soci euro 12.

Info: cell. 348/4238334, info@castrumdiserravalle.it

Via Cavour, 146 - Vittorio Veneto Tel 0438 59956 - CHIUSO IL MARTEDI’ www.laboratoriodeltappeto.it

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Mercoledì 31 luglio 2024 | 31 Il Quindicinale

FOCUS Agosto d’Alta Marca

Santa Augusta in festa

Grandi festeggiamenti multigusto per la Santa di Serravalle

C

ulmineranno la notte tra il 21 e il 22 agosto i festeggiamenti in onore della patrona di Serravalle: il cielo a partire dalla mezzanotte, e per circa mezz’ora, si illuminerà con il suggestivo spettacolo pirotecnico – i foghi de Santa Gusta – che ogni anno attira a Vittorio Veneto migliaia di persone. Ma gli eventi della secolare fiera di Santa Augusta, curata dal comitato festeggiamenti Santa Augusta, inizieranno già all’indomani di Ferragosto spaziando tra musica, arte, teatro e molto altro. Non mancheranno poi le giostre.

Ricco anche il programma liturgico predisposto dalla parrocchia di Serravalle,

con numerosi momenti di preghiera, e non solo, in santuario, dove nella giornata del 22 agosto si susseguiranno le celebrazioni delle messe e i pellegrinaggi a testimonianza della devozione verso la martire. Il programma di eventi curato dal comitato festeggiamenti animerà Serravalle dal 17 al 22 agosto. In piazza Vecellio dalle 18 alle 21 concertini musicale con possibilità di cenare presso i food track presenti. Ogni sera alle 21 un concerto in piazza Minucci, così pure in piazza Flaminio. In programma presentazioni di libri e incontri con gli autori, oltre al laboratorio di scrittura. Non mancheranno il mercatino dei bambini in piazza Flaminio e gli spettacoli per i più piccoli. Il programma completo su www.santaugusta.orgw e sulla pagina Facebook Unità Pastorale Serravalle.

La cronoscalata di Santa Augusta Sabato 17 agosto alle 18:00 si terrà la consueta cronoscalata di Santa Augusta, manifestazione a carattere non competitivo, organizzata dalla Pro Loco Vittorio Veneto. Il percorso ha una lunghezza di circa 1100 mt, con un dislivello di circa 200 mt. Il ritrovo è previsto in Piazza Flaminio a Serravalle dalle ore 16.00. Il corso dell’iscrizione è di 7€; le iscrizioni si effettuano: www.keepsporting.com. L’ordine di partenza sarà indicato nel medesimo sito. E’ possibile iscriversi il giorno stesso della gara al costo di 10€.

Il Quindicinale 32 | Mercoledì 31 luglio 2024

Agosto d’Alta Marca FOCUS

“RiDatti una mossa”: grande successo Quasi 300 vittoriesi per l’iniziativa all’insegna dello sport per tutti promossa da Ulss e Comune

I

l Parco Papadopoli di Ceneda è invaso dai partecipanti alle attività sportive del progetto “RiDatti una mossa”, inserito nella Rete trevigiana per l’attività fisica “Lasciamo il Segno” e promosso dall’Ulss2-Marca Trevigiana.

L’iniziativa è iniziata il 10 giugno e comprende varie discipline sportive: tra i 280 iscritti ad oggi – il numero è infatti in costante crescita: il più giovane è del 2019, mentre il più maturo è del 1945, con un forte aumento dell’interesse nell’attività da parte degli utenti di sesso maschile.

Mirella Balliana, Sindaco e Assessore allo Sport: “Essendo a basso impatto cardiocircolatorio, le discipline del progetto Ridatti una Mossa sono adatte a tutte le età e non necessitano di certificato medico sportivo: porte aperte a chiunque abbia voglia di cimentarsi in nuovi sport o praticare quelli preferiti, per soddisfare bisogni sia di attività fisica sia di socialità, immersi nel contesto cittadino che trova nel Parco Papadopoli una cornice perfetta per le attività di questo tipo. L’entusiasmo dei partecipanti è davvero contagioso, sono moltissimi i feedback positivi, anche da parte degli istruttori che con piacere vedono crescere i loro gruppi di lavoro e accolgono persone sempre nuove” Numerose le attività proposte: Kick boxing (propedeutico), ginnastica

dolce, Brazilian Ju Jitsu, balli di gruppo, difesa personale, passeggiate accompagnate in collina, Qi Gong, yoga dinamico, yoga posturale, Pilates, Nordic Walking, Wing Tsun, acqua gym nelle piscine comunali.

Tra le novità di quest’anno, è tornata la boxe con alcune serate dimostrative e la Mountain-bike, che offre dei percorsi tra i paesaggi cittadini.

La maggiore presenza è registrata in piscina: la lezione di acquagym della seconda settimana di luglio ha visto ben 85 partecipanti. A seguire a stretto giro anche il gruppo del ballo, che vede la piattaforma sempre gremita di gente.

I più giovani hanno provato l’esperienza MTB, mentre resta costante il gradimento per i gruppi di atletica, ginnastica dolce e yoga. Si registra un aumento dei fruitori dei gruppi delle varie arti marziali, che hanno finalmente fatto breccia nel cuore degli iscritti che con

entusiasmo provano discipline come il wing tsun, difesa personale, kickboxing e brazilian ju jitsu.

La gestione dell’iniziativa è inserita nella Rete trevigiana per l’attività fisica “Lasciamo il Segno”, promossa dall’Ulss2-Marca Trevigiana, ed è curata dall’Associazione Ki Do ryu Kickboxing in collaborazione con numerose associazioni sportive: L’attività continua per tutta l’estate, fino al 31 agosto. Il costo dell’iniziativa è di 10,00 € comprensivi della copertura assicurativa, quota unica che permette l’accesso a tutte le attività.

Iscrizioni presso l’ufficio Informazioni ed Accoglienza Turistica (IAT), Viale della Vittoria 110, da lunedì a sabato: 9.30/12.30 - 15.00/18.00; domenica 9.30/12.30.

Info: A.S.D. Ki-Do-Ryu Kickboxing: 3476507286.

Comune di Vittorio Veneto - Ufficio Sport: 0439.569312 -332 -315 .

Partecipanti alle attività al parco di villa Papadopoli

Mercoledì 31 luglio 2024 | 33 Il Quindicinale

Agosto d’Alta Marca FOCUS

Quarantaquattro anni di tradizione Dal 29 agosto, a Salsa, c’è la Festa Settembrina, tra costicine e musica VITTORIO VENETO. Dà appuntamento a Salsa, dal 29 agosto all’8 settembre, la Festa Settembrina giunta quest’anno alla sua 44a edizione. Otto le serate in programma negli spazi parrocchiali di via del Castello di San Martino. Alla regia c’è come sempre il Calcio San Michele Salsa impegnato a tenere viva la tradizione legata al patrono, San Michele.

«Ogni anno – ammette Sergio Faraon, direttore generale del San Michele Salsa - diventa sempre più difficile organizzare la sagra, ma con tutte le nostre forze cerchiamo di portare avanti questa tradizione grazie all’impegno di un gruppo di amici che ormai hanno una certa età. C’è sì qualche aiuto dai giovani, però la colonna portante è sempre la stessa: non c’è infatti ricambio dirigenziale e generazionale e con il passare degli anni diventa sem-

pre più difficile organizzare, tra burocrazia e responsabilità sempre più grandi. Comunque noi ce la mettiamo sempre tutta per dare corso alla Festa Settembrina che quest’anno giunge alla 44a edizione e che, ricordo, nemmeno negli anni della pandemia si è mai fermata».

Lo stand enogastronomico di quella che è la festa che segna la fine dell’estate a Vittorio Veneto sarà attivo dal giovedì alla domenica, con apertura alle 19.30.

A menu tutte le sere gnocchi, grigliata mista, salsicce, braciole, costicine, formaggio cotto, polenta e mus, pastin di montagna, polletto. Poi le serate a tema: giovedì 29 agosto tagliata, il 30 e il 31 agosto specialità baccalà e frittura di pesce, mentre domenica 1° settembre tagliata. Giovedì 5 settembre serata della costata, il 6 e il 7 frittura di pesce e baccala, domenica 8 spiedo gigante alle 12.30 e alla sera tagliata (serate tagliata e costata alle 20 solo su prenotazione, così come lo spiedo gigante contattando lo 0438.940416 o il 338.8780451 o il 348.8258871). Due le serate musica-

li: giovedì 29 agosto con “El Poio” e venerdì 6 settembre con il dj Pols.

La Festa Settembrina, che vede attivi una settantina di volontari, permetterà al Calcio San Michele Salsa di proseguire le proprie attività sportive dedicate a bambini, ragazzi e giovani e anche la collaborazione con la parrocchia di Salsa, proprietaria del campo da calcio dove si svolgono allenamenti e partite. C.B.

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Mercoledì 31 luglio 2024 | 35 Il Quindicinale

FOCUS Agosto d’Alta Marca

L’artigianato è di casa a Cison Dal 4 al 15 agosto appuntamento con la rassegna giunta alla 43a edizione

AUTONOLEGGI DALLA SPADA

DALLA SPADA

DALLA SPADA

DALLA SPADA

CISON DI VALMARINO. Animerà il borgo di Cison dal 4 al 15 agosto la 43a edizione di Artigianato Vivo con espositori artigiani che arrivano da ogni angolo d’Italia, ma anche con laboratori, arte, musica, cibo e tanti eventi culturali per ogni età.

Alla regia come sempre c’è la Pro Loco di Cison di Valmarino affiancata da svariate altre associazioni: Usd Cisonese, Gruppo Alpini Cison, La Via dei Mulini, Al Mazarol, NOI Don Venanzio Buosi, Pro Loco di Tovena, comitato Gai, Mura e Rolle, Amici Rifugio dei Loff, Banda Musicale Cison, Fontane Magiche e associazione nazionale Carabinieri. In campo anche i residenti, che per l’occasione aprono le corti, i sottoportici e i giardini per ospitare gli artigiani.

La copertina del libretto della manifestazione quest’anno è stata realizzata

dall’artista Nanni De Biasi, che descrive così la sua ispirazione: “È un’immagine didascalica, ci troviamo aria e terra a volontà, e acqua e fuoco governati dall’uomo. Le nostre mani che modellano la materia secondo le nostre necessità, CastelBrando, il campanile riferimento delle nostre comunità… Cison di Valmarino e Artigianato Vivo, due realtà che si contrappongo-

CONFARTIGIANATO VITTORIO VENETO E ARTIGIANATO VIVO PER LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO Per valorizzare le eccellenze locali, incentivare il turismo di qualità, sostenibile, legato all’identità territoriale.

Per creare opportunità di aggregazione attraverso proposte culturali che raaorzino l’identità e si aprano alla modernità.

Per valorizzare il patrimonio di prodotti e servizi dell’artigianato delle piccole imprese locali.

Per promuovere la collaborazione tra Pubblico, Privato, Enti ed Associazioni per una promozione territoriale coerente e coordinata.

Il Quindicinale 36 | Mercoledì 31 luglio 2024

Agosto d’Alta Marca FOCUS

n

Musica e arte en plen air Tre giorni di cultura e divertimento al Passo San Boldo con il Pamali Festival

no l’una alle città sempre più asfittiche e malsane, l’altra a un futuro in cui delegheremo all’ intelligenza artificiale il nostro pensare”.

«Ogni bottega a cielo aperto è un piccolo mondo a sè, un universo di fantasia e abilità da esplorare – dicono gli organizzatori con riferimento agli oltre 170 espositori presenti -. Le voci degli artigiani che raccontano con entusiasmo la storia delle loro creazioni trasmettono l’amore per il saper fare: acquistare un loro oggetto non significa portare a casa un souvenir ma comprare un frammento dell’anima creativa che ha dato vita all’opera». La manifestazione viene inaugurata domenica 4 agosto alle 10 in municipio. Artigianato Vivo dà appuntamento nei giorni feriali dalle 17 alle 23, nei festivi dalle 10 alle 23. Programma completo su www.artigianatovivo.it. C.B.

PASSO SAN BOLDO. Ritorna con rinnovata forza ed energia al Passo San Boldo il Pamali Festival 2024, immerso nei boschi e nei prati mozzafiato che caratterizzano quest’area tra le Dolomiti bellunesi e le colline trevigiane.

Il festival si svolgerà al Passo San Boldo, situato sulla strada che collega Tovena a Trichiana , dal 9 all’11 agosto. Con la sua consueta atmosfera elettrizzante, il Pamali Festival presenterà un programma culturale e artistico variegato, con musica, spettacoli, performance e installazioni artistiche, tutto in un ambiente unico e all’insegna del massimo relax e divertimento.

Arte e spettacoli saranno disponibili quotidianamente, con un’offerta musicale che spazia dal reggae al punk, dal cantautorato all’Hip Hop e R’n’B, dal Soul, Funk & Disco Funk alla techno, fino alla musica psichedelica.

Ospitalità e accoglienza sono alla base dell’evento, che spera anche quest’anno di far sentire a casa i suoi ospiti: tutti sono i benvenuti per godersi qualche giorno lontano dalla frenesia della quotidianità nella verde cornice del Passo San Boldo.

Pamali nasce infatti dalla voglia di un gruppo di amici di portare avanti valori quali pace, amore e libertà; proprio questi valori riflettono lo spirito delle tre giornate, in un clima di totale relax e condivisione.

Col tempo è nata l’Associazione PaMauro, in ricordo di Mauro, un membro di questa grande famiglia che è venuto a mancare nell’ottobre 2020.

“L’intento del nostro festival è quello di portare avanti il suo messaggio di gioia, divertimento e allo stesso tempo di condivisione e generosità verso chiunque ne abbia bisogno.

Per questo, parte dei proventi verranno donati in beneficenza”, hanno raccontato gli organizzatori.

All’intero dell’area del festival non mancherà ovviamente la zona Food & Beverage, per ricaricare le energie prima, dopo e durante i concerti.

Gli stand saranno caratterizzati da una cucina biologica ricca di piatti vegetariani, piatti a base di carne e panini creati con ingredienti biologici di provenienza controllata, prodotti di prima scelta e provenienti dal territorio circostante. La Pizzeria Pamali creerà poi pizze, anch’esse con ingredienti biologici controllati e cotte rigorosamente in forno a legna costruito con terra cruda. Presso il Pamali Bar si troveranno anche vini forniti da aziende vinicole dedite all’agricoltura biologica oltre alla più classica birra, ai cocktails e ai prodotti analcolici in genere.

Per chi volesse, c’è la possibilità di fermarsi in campeggio: docce calde, bagni e ristoro saranno a disposizione del pubblico, così come b&b e alberghi nelle località limitrofe.

Clara Milanese

Un’esibizione al Pamali Festival

CUCINA TIPICA LOCALE - COLAZIONI - PRANZI - CENE DI CACCIAGIONE - PRIMI PIATTI - CARNE ALLA GRIGLIA - PIZZE ALLA SERA

Mercoledì 31 luglio 2024 | 37 Il Quindicinale

RUBRICHE CAMBIAMENTI CLIMATICI

I Problemi Sociali a cura di Michele Cais

l cambiamento climatico è una delle più grandi sfide del nostro tempo, con impatti diretti e indiretti sulla natura umana. L’aumento delle temperature globali, gli eventi meteorologici estremi e l’innalzamento del livello del mare non sono solo questioni ambientali, ma rappresentano anche una minaccia espressiva per la nostra salute. Questi cambiamenti influenzano la qualità dell’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il cibo che mangiamo e aumentano il rischio di malattie infettive e cardiovascolari.

Gli ultimi rapporti del Programma delle Nazioni Unite (UNEO) inseriscono i cambiamenti climatici tra elementi da contrastare per scongiurare future pandemie. I cambiamenti infatti, favoriscono sia direttamente che indirettamente, la nascita di nuove malattie e, come una forza moltiplicatrice, la diffusione di quelle già esistenti.

La produzione di alimenti di origine animale ha un costo elevatissimo in emissione di gas serra, che si sommano ai gas naturalmente presenti nell’atmosfera e che causano il riscaldamento globale. Gli allevamenti emettono il 14,5% dei gas globali (FAO). Se i bovini fossero una nazione, sarebbero al terzo posto per emissioni di gas serre. A suo tempo, tra il 2015 e il 2017 sono aumentate dell’11% le emissioni del settore caseario, 32 milioni di tonnellate di gas serra emesse in più. Un inquinamento pari a 7 milioni di autovetture in un anno (con un consumo di 13 miliardi di benzina.)

I processi digestivi degli animali sono la fonte principale di metano nell’aria,

come pure le loro deiezioni, che esalano anche protossido di azoto.

La zootecnica è il più potente fattore di cambiamento del sistema terrestre e degli ecosistemi e di conseguenza della più facile proliferazione di virus e dei batteri. Durante i 50 anni tra il 1960 e il 2011, la produzione zootecnica è stata responsabile del 65% del cambiamento globale.

LA LEGGENDA DEL FIUME MESCHIO

il Cuore Veneto a cura di Alberta Bellussi

Il Meschio nasce alle pendici del ColVisentin a Savassa Alta, frazione di Vittorio Veneto, entra a S.Giustina e attraversa Serravalle nei pressi del vecchio ospedale dove con i suoi caratteristici meschet, canali provenienti dal corso principale, attraversano tutto il territorio comunale.

La sorgente di origine carsica è costituita da un bacino, chiamato brent localizzato a 220m di quota. L’acqua ha la caratteristica di mantenere la sua temperatura di 12°C costante in

Il Quindicinale 38 | Mercoledì 31 luglio 2024

ogni stagione. Lasciata la sorgente parte dell’acqua è destinata agli acquedotti, parte scende per una ripida scarpata per raggiungere poi il lago di Negrisiola. Il corso del Meschio si conclude dopo aver attraversato i comuni di Colle Umberto e Cordignano nei pressi di Ponte della Muda dove confluisce nel Livenza.

La conosci la fantastica leggenda del fiume Meschio? Fu pubblicata in un inserto de Il Secolo del 1893 ed è davvero molto interessante.

“Un rigagnolo d’acque fugge dal Piave come figlio ribelle dal padre; altero di sua origine sdegna l’invito del Cordevole di mischiare con lui le sue acque; vuole scorrere indipendente per balze e pianure ed acquistare un nome: s’inabissa quindi e sotterra attraverso il fiume lusinghiero per di bel nuovo uscire alla luce, “Mesulus o Mischio” per tale fatto si chiama (sembra che derivi dal latino Miscère che vuol dire mescolare)”.

Per questo motivo le acque del fiume Meschio vennero celebrate per la tempera che sapevano dare alle armi le quali qui si fabbricavano, poi guidate in appositi canali, costruiti secondo i

dettami della scienza, diedero vita a più di trenta stabilimenti industriali.

Le antiche fucine d’armi di Serravalle davano “lavorieri miracolissimi” in “lame da spade, stocchi (un’arma simile alla spada), pugnali ed armi da instare”.

Dobbiamo ricordare che già nel secolo XIII correva il detto Cadubrium et Feltrium poma et pyra gignere, Serravallum autem gladios (Cadore e Feltre producono mele e pere selvatiche, Serravalle spade e uomini capaci di maneggiarle).

Il poeta Rodolfo Della Torre così lo descrive nella sua poesia Sorgenti del Meschio: “Un rompere d’acqua improvvisa dal sasso; un bianco balzare di schiume canoro; cader, ricadere, arricciarsi, spezzarsi; sparire tra il verde, tra i sassi, nel cupo e poi ricomporsi, ed ancora cadere e infrangersi in fili d’argento. In schiume, che odorano intorno e lontano di muschio. Vittorio che un giorno i miei versi saprai, che un giorno vivrai la tua vita, ed oggi spalanchi gli occhioni innocenti sull’acqua che cade che sprizza che brilla, la vita, Vittorio …oh! La vita… è lo stesso mistero”.

RUBRICHE FANTASIE E ESIBIZIONISMO (PARTE SECONDA)

F

orse uno dei maggiori segnali dell’interesse per l›esibizionismo è che ti ritrovi a fantasticare regolarmente, e non ogni tanto, di essere osservato, anche quando sei con il tuo partner, senza dirglielo. Realizzare quella fantasia potrebbe però non essere così appagante, poiché la parte razionale del tuo cervello potrebbe venire frenata dai possibili rischi. Se ti vedesse un minore potresti incorrere in seri guai. E ciò ti blocca.

Se sperimenti il ricordo di essere stato visto nudo e ciò rievoca in te un sentimento erotico, potresti essere un esibizionista.

I nostri modelli erotici tendono a formarsi da giovani, e le prime volte in cui sperimentiamo circostanze in cui il nostro corpo ci parla di sessualità, potrebbero diventare parte integrante di ciò che ci eccita da adulti.

Molte donne amano l’idea di dedicarsi al burlesque, o allo spogliarello per esempio, o al nudismo nei luoghi consentiti. Potrebbero mostrare una tendenza esibizionista. C’è però

un vincolo sottile all’eccitazione provata nell’essere guardati mentre si fa sesso con il partner. Finché chi guarda rimane nel suo spazio, nella sua intimità e non entra nella coppia, né come amici, né come stretti conoscenti, vicini di casa o in altre relazioni affettive, l’equilibrio sottile si mantiene, così come il tasso erotico. Chi guarda deve essere uno sconosciuto, pena il crollo dell’eccitazione. E magari della

relazione di amicizia.

Anche il desiderio di alcune donne di recarsi ad acquistare la loro biancheria intima sexy con il proprio partner nasconde aspetti dell’esibizionismo.

Perché siamo così attratti dall’idea di essere guardati mentre facciamo sesso? Perché la sessualità è spesso strettamente legata alla nostra esperienza visiva. Ci eccitiamo vedendo il corpo del nostro partner, i suoi movimenti e le esperienze facciali.

Quindi, perché non dovremmo eccitarci immaginando la reazione al piacere di qualcuno che ci guarda? E cosa succede se la tua fantasia non è condivisa dal partner?

Potrebbe voler disporre del tuo corpo, amarti in modo esclusivo, senza occhi disturbanti, e non avrebbe tutti i torti.

Be’, nulla ti vieta di riporla nel cassetto delle fantasie spostandola da quello dei desideri. Estrarla e utilizzarla ad occhi chiusi. Anche le fantasie sono potenti alleate dell’erotismo e indice di buon funzionamento sessuale dell’asse ipotalamico. E non fanno male a nessuno.

Tabù a cura della dott.ssa Fanni Guidolin Specialista nella riabilitazione delle disfunzioni pelvi perineali Consulente Sessuale

DA LEPANTO A CONFIN

L

’oratorio della Madonna del Rosario si trova sul limite tra le parrocchie di Cozzuolo e Formeniga e fa riferimento ad un insediamento sparso come quello appunto di Confin, poggi assolati e verdi, sul degradare dei colli verso sud. Il culto della Madonna del Rosario si diffuse in Europa dopo la vittoria delle truppe della Lega Santa nel 1571 a Lepanto, in Grecia, contro l’invincibile flotta dell’Impero Ottomano.

Grazie alla Kriegskarte del Von Zach, una mappa del Veneto compilata tra 1798 e 1805 per l’Impero austroungarico, si può dire che nel XVIII secolo un edificio già esisteva, si nota infatti in rosso l’icona identificante un capitello. Probabilmente era legato al secondo altare della chiesa di Formeniga, curato dalla scola locale, che sappiamo esistere già nel 1772 grazie alla relazione di una visita pastorale.

Basilio Sartori ci ricorda che l’oratorio, quindi in sostituzione del capitello, fu edificato per iniziativa di don Giovanni Palatini, l’energico sacerdote che nel XIX secolo animò anche la ricostruzione del Santuario della Salute, sulle colline che dominano Costa. Apparentemente, il nucleo originario è da identificare con l’area sacra, caratterizzata da una facciata a capanna su cui svetta una veletta per la campana e un piccolo oculo vicino al colmo del tetto. L’interno è ad aula unica e con strombatura dell’abside oltre l’arco sacro, su cui domina una statua della Madonna con bambino, all’interno di una nicchietta. Un dipinto, con l’adorazione della Vergine, decora l’interno, insieme a pochi ma significativi simboli cristiani. La facciata è caratterizzata da un portico a spiovente, sorretto da due colonne in piera dolza, ricoperte di incisioni e graffiti con simboli sacri e profani.

Autorizzazione Ufficio per l'Arte Sacra e i Beni Culturali Diocesi di Vittorio Veneto n°1253.189/2015

La fede tra le colline a cura di Michele Zanchetta

A sinistra: Vittorio Veneto, Confin, Madonna del Rosario

Mercoledì 31 luglio 2024 | 39 Il Quindicinale

RUBRICHE LE SORGENTI DI OSIGO

Alla scoperta delle Prealpi a cura di Giovanni Carraro

Giovanni Carraro

Giovanni Carraro

Alla scoperta delle Colline del Prosecco

di Conegliano e Valdobbiadene

Alla scoperta delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene

40 itinerari a piedi, 405 km di sentieri Il Cammino delle Colline del Prosecco nell’area Patrimonio dell’Umanità

L

’itinerario si sviluppa in un ambiente tipico di montagna nonostante la vicinanza ai centri abitati, attraverso un territorio caratterizzato da dolci declivi e da una fitta vegetazione dove nascono numerose sorgenti e piccoli torrenti. La partenza è in centro ad Osigo, nell’omonima piazza. Percorriamo la strada provinciale per pochi metri in direzione di Montaner e la lasciamo entrando in via Carnielutti dove ritroviamo la prima fontana antistante ad un capitello dedicato a Sant’Antonio.

Più avanti incontriamo le case Colodi e proseguiamo su strada di campagna che in breve si immette sul sentiero Sas a Pont. Superato un antico ponte a volta, non facilmente identificabile perché coperto dalla vegetazione, ragLe Colline del Prosecco di Conegliano

e Valdobbiadene rappresentano un indiscutibile patrimonio di cultura e di bellezze paesaggistiche dove trovano spazio proposte di escursioni a piedi, alcune del tutto inedite, inserite nel

territorio di 29 comuni della Core Zone UNESCO, della Buffer Zone e della Commitment Zone.

Una guida che offre passeggiate adatte a tutti, dalle semplici camminate di pianura tra borghi e città d’arte, agli itinerari più impegnativi e avventurosi sui rilievi maggiori della dorsale collinare.

405 km di sentieri costituiti da 40 percorsi base e 29 varianti, comprendenti il Cammino delle Colline del Prosecco da compiere in quattro tappe giornaliere tra Vidor e Vittorio Veneto.

I singoli itinerari sono minuziosamente descritti e corredati da mappe Tabacco, altimetria, grado di difficoltà, distanza,

georeferenziazione, foto di dettaglio e approfondimenti storici e culturali.

I tracciati GPS sono scaricabili nel sito www.collineconeglianovaldobbiadene.it.

Percorso tratto dal libro “Alla scoperta delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”, di Giovanni Carraro, De Bastiani Editore

Grado di difficoltà: escursionistico Punto di partenza e arrivo: Osigo, piazza Osigo Tempo richiesto: 2h Aumento di quota: m 248 Distanza: km 3,9 Info e dati: www.ibit.ly/5GF47

Il Quindicinale 40 | Mercoledì 31 luglio 2024

giungiamo il greto del rio Eodolo dove Camp de Supiane” nei pressi del quale aggiriamo un grosso masso con delle vi è una Big Bench, la panchina giganincisioni. Dopo una faggeta, il sentie- te ideata dal designer americano Chris ro si allarga entrando sull’antica strada Bangle. Questo è l’esemplare n.214 Bar di Soffratta che supererà della lista internazionale, inaualtri torrentelli. In una radugurato il 5 giugno 2022 (46° ra, Camp de Supiane, vi è 0’42.28”N 12°21’55.70”E). una sorgente, caratterizzaSvoltiamo a sinistra sulla ta da un manufatto sotterstrada delle Fontanelle ed efraneo che era di supporto fettuiamo un passaggio nel alla vicina casera Simon. sottobosco in cui è presente un GPS E INFO Proseguiamo fino ad arrivalungo muro a secco. Più avanti re nei pressi di alcune abitaci immettiamo in una carrareccia zioni, osservando i vecchi muri a sec- di grande valenza storica, che coincico dei terrazzamenti e da qui scendia- de con la variante dell’itinerario n.28 mo sulla strada comunale Fontanette “Tra prati e colline di Montaner”: è la di cui oggi resta soltanto un sentiero. strada remiera, una delle antiche vie di Lungo il percorso, notiamo a destra montagna che servivano a trasportare un’altra sorgente mentre poco distan- a fondovalle il legname del Cansiglio te svetta l’imponente “Fagheron di ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia. I tronchi di faggio venivano impiegati per ricavare i remi per le maestose galee, ecco perché queste strade erano dette “remiere”. Poco più avanti, scorgiamo un’altra sorgente, anch’essa costituita da un manufatto interrato. È la sorgente delle Artère, il cui nome coincide anche con il tratto di strada che stiamo percorrendo. Al capitello di Sant’Antonio si dirama, sulla sinistra, la variante per Borgo Col, mentre noi proseguiamo a destra salendo sul sentiero n.1037 che ci porterà al Col Zhelin dove sorge Casera Pizzol. Superato in discesa il greto di un altro torrente, entriamo nelle vigne di Soffratta dove il panorama si apre verso la vasta pianura, ed in seguito percorreremo in senso inverso il tratto iniziale del tracciato concludendo l’escursione nuovamente a Osigo.

E

cultura, arte & spettacolo

CANOVA: QUATTRO TEMPI Fino al 29 settembre 2024 Museo Gypsotheca Antonio Canova, Possagno

Il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno ospita la mostra nata dal progetto di ricerca fotografica “Canova Quattro Tempi” di Luigi Spina.

Il racconto, frutto di quattro campagne fotografiche realizzate anno dopo anno, è iniziato nel 2019 e ha dato vita ad altrettante pubblicazioni. Il terzo volume ha di recente vinto la medaglia d’oro come miglior libro d’Arte attribuita dall’ICMA - International EditorialDesign & Research Forum. In occasione di questa esposizione esce il quarto e ultimo volume del progetto editoriale.

Per la mostra Luigi Spina ha selezionato 32 fotografie in bianco e nero di grande formato, tra le più rappresentative dei temi amorosi, mitologici, eroici presenti nella Gypsotheca di Possagno, proponendoli in dialogo con le opere di Canova esposte nell’Ala Gemin.

Info: www.museocanova.it

ABSTRACT

CANSIGLIO ESTATE

BURTYNSKY: EXTRACTION/ ABSTRACTION

Estate 2024 Piana del Cansiglio

I prossimi appuntamenti in Cansiglio: Sabato 3 e domenica 4 agosto: Festa dei Cimbri e del Patrono San Osvaldo, nel villaggio cimbro di Pian Osteria.

Giardino botanico: visita guidata sabato 15:00-16:30, domenica ore 10:30-12:00 e 15:00-16:30. Museo dell’uomo: visita guidata alle 15:00-16:30.

Mercoledì 7, giovedì 8 e venerdì 9 agosto: visita guidata al giardino botanico.

Sabato 10 agosto: 9:30-16:30 Veneto Agricoltura: Escursione. Vivere la foresta. Cambiamento climatico e gestione forestale: il progetto Life VAIA 10:30-12:00 e 15:00-16:30 Giardino botanico: visita guidata Domenica 11 agosto: 9:00-16:00 Escursione. Abissi Grotte e spelonche. A cura di Prealpi Cansiglio Hiking. 10:3012:00 e 15:00-16:30 giardino botanico: visita guidata; 16:30-18:00 giardino botanico: Presentazione del libro “Si parla di stagioni” di Paolo Cossi. Info: associazionelorenzoni.it

Fino al 12 gennaio 2025 Mestre, M9 - Museo del ’900

Dopo il successo mondiale della mostra Anthropocene, che documentava l’indelebile impronta umana sulla terra, il fotografo Edward Burtynsky continua la sua indagine sull’impatto dell’azione umana sul pianeta attraverso una nuova mostra. La mostra è la più ampia antologica sugli oltre quarant’anni di carriera del grande artista canadese Edward Burtynksy che ha dedicato la sua vita a testimoniare l’impatto ambientale del sistema industriale sul nostro pianeta. Il lavoro di Burtynsky si concentra su quelle che l’artista descrive come “le incursioni industriali su larga scala nel pianeta”. Le grandi fotografie di Burtynsky si presentano a un primo sguardo come affascinanti e indecifrabili campiture di colori e di forme astratte, che lasciano gli osservatori sospesi di fronte a oggetti naturali o antropici spesso non immediatamente intellegibili, ma capaci di attirarli dentro l’opera.

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RUBRICHE & ANNUNCI IL VERDE DELLE FOGLIOLINE DEL PEPE SELVATICO INCROCIA L’ORATA Un piatto leggero e semplice, con i sapori delle giovani e fresche foglioline che esalteranno un notissimo pesce.

In cucina con Armando Zanotto

Questa ricetta è tratta dal libro “Erbe&Sapori in cucina”, di Armando Zanotto, De Bastiani Editore

Ingredienti per 4 persone: 4 bei filetti di orata della corona, 60 gr di giovani foglioline di pepe selvatico fresche pulite e lavate, 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva, 30 gr di burro, ½ bicchiere di vino bianco secco, sale e pepe.

Preparazione: Preparazione: private i filetti di orata dalla pelle, in una padella antiaderente con l’olio fate rosolare i filetti salati e pepati. Bagnate con il vino, lasciandolo evaporare, continuando la cottura per 3-4 minuti, se

necessario aggiungete un po’ di brodo, mettete il burro e disponete su 4 piatti caldi il fondo di cottura con le foglio-

ANNUNCI

LA LANTERNA DI DIOGENE

a cura di Nello Della Giustina

line di pepe selvatico e i filettini di orata.

Portate subito in tavola.

Il tafano di Socrate. Socrate di Atene, quello che diceva di sapere di non sapere, si divertiva lungo le vie cittadine a intervistare i suoi concittadini che pensavano di sapere, in particolare i politici, punzecchiandoli come un tafano, allo scopo di mettere in evidenza la loro ignoranza. Non fu perdonato, tant’è vero che fu condannato a bere la cicuta, veleno riservato, dato l’alto costo, ai cittadini di riguardo. Ha recentemente rivendicato per sé il ruolo di tafano, rivolgendosi a un giornalista che poneva domande inopportune, un ministro definendosi tafano aristotelico: Aristotele, non dimentichiamo che è stato il maestro di Alessandro Magno, ringrazia per l’attribuzione impropria di un ruolo che non ha mai avuto. Stia tranquillo il ministro: non sarà costretto a bere la cicuta per il grossolano errore.

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Il Quindicinale 42 | Mercoledì 31 luglio 2024

ISSN 2784-9716

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