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Hockey: unico protagonista: Covid-19

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Lugano e Ambrì a singhiozzi causa la pandemia Unico protagonista: Covid-19

A cura di Doriano Baserga - foto CD Media Sagl nato. Ha già più volte indossato la C di

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Nessuna compagine di National Swiss League è stata risparmiata dal virus.

Numerosi i casi da settembre ad ora, il Lugano in quarantena già due volte, una volta l’Ambrì e addirittura tre per i Ticino Rockets. Ma pure tutte le altre squadre non hanno potuto schivare il virus per cui il campionato continua a balbettare talentuosi giocatori si spera che la squa-

con diverse squadre che hanno giocato meno partite di altre.

Un campionato falsato? Forse poiché riprendere dopo una quarantena non è facile per nessuna squadra e tanto meno giocare magari diverse partite di fila. Non guardiamo la classifica anche se Zurigo, Losanna e Zugo sono lì in vetta pronti a spiccare il volo.

Il Lugano si difende tra il quarto e il sesto posto ma la squadra ha un potenziale sicuramente superiore a quanto dimostrato finora. Partito il fuoriclasse Carr, non confermato dalla società per questioni di Budget, il ritorno del finlandese Lajunen non ha scaldato il cuore a nessuno. Rientrato dall’operazione all’anca non ha ancora potuto dimostrare il suo completo recupero.

Ma per fortuna la formazione di Serge Pellettier può disporre di uno straniero fuoriclasse come Mark Arcobello. L’ex Berna sta dimostrando a Lugano di avere L’americano di origini italiane, precisamente lombarde, è un trascinatore capitano e il casco giallo di top scorrer. Insomma Mark Arcobello non è arrivato sulle Rive del Ceresio a vivacchiare, ma per essere un protagonista assoluto del campionato.

Con la sua carica ha più volte trascinato il Lugano verso la vittoria e con gli altri una stoffa da vero leader.

dra sappia mantenersi verso le zone alte della classifica. Se la squadra avrà la possibilità di giocare con regolarità potrà raggiungere traguardi molto ambiziosi. Ma per il momento la troppa incertezza del virus offusca anche la parabola ascendente del Lugano.

Stesso discorso dicasi per l’Ambrì che seppur con più regolarità ha dovuto però confrontarsi con degli infortuni importanti tra gli svizzeri e stranieri. La bravura di coach Cereda ha però dato quel qualcosa in più alla classifica e la formazione della Leventina è lì a lottare per le prime 8. Non essendoci la retrocessione la squadra può giocare con maggior tranquillità ed essere più concentrata per l’alto della classifica, dimenticandosi del fondo che per una stagione non comporta delle sabbie mobili rischiose.

Quest’anno potrà tornare il pubblico?

Radicata nel territorio, orientata al futuro

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Ritornando ai bianconeri la buona notizia è la conferma di Tim Heed fino al termine della stagione. Contratto in scadenza il 15.11.20, Hnat Domenichelli è riuscito a trattenere il forte difensore, non senza difficioltà causa il ristretto budget dovuto all’assenza di tifosi dalle piste.

Heed è molto felice della conferma; “Ringrazio la società di questo sforzo, da subito mi sono sentito parte di questa società. La mia famiglia ed io siamo felicissimi di essere qui in Ticino e a Lugano in particolare. Ho un ruolo chiaro all’interno della squadra e mi sento uno dei leader in assoluto. “ Non ha avuto difficoltà ad ambientarsi, dalla Svezia alla California in NHL e ora a Lugano a giocarsi nuovamente il futuro per ritornare nuovamente un giorno oltre oceano. Ma al momento il suo unico pensiero è Lugano e lo sarà fino al 30 aprile 2021.

Un ultimo accenno triste riguarda la figura di Piergiorgio Grassi, figura molto nota negli ambienti del Lugano. “Ul Tuli” si è spento in questi primi giorni di dicembre all’età di 77 anni. È stato un esempio di sportivo volontario al servizio della società bianconera. Con lui sparisce un altro personaggio del passato che a Lugano ha gestito per decenni il tavolo degli ufficiali di gara, come cronometrista e spiker. Lo ricorderemo con grande affetto e la sua inconfondibile voce ci mancherà. Alla figlia Lucia il senso del nostro più profondo cordoglio.

Piergiorgio Grassi - © foto La Regione

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