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Faites vos jeux

Si avvicina a quota 13 mila referenze l’assortimento presente in supermercati e ipermercati di prodotti che riportano in etichetta almeno un’indicazione volontaria riferita all’universo degli stili di vita. Sono sei i claim di quest’area monitorati dall’Osservatorio Immagino e si trovano sul 14,0% dei prodotti a scaffale. Quest’ampio paniere ha chiuso il 2022 con oltre 3,7 miliardi di euro di giro d’affari, contribuendo per il 10,4% a quello complessivo del mondo alimentare rilevato. Rispetto all’anno precedente l’andamento è stato positivo a valore ma negativo per quantità vendute. Il sell-out è aumentato del +3,3% mentre i volumi sono diminuiti del -7,9%. Lievemente in crescita sia la componente push sia quella pull (rispettivamente +1,5% e +1,8%).

trend vendite volume -7,9% pressione promo 28,0%

Il mondo del lifestyle

Rientrano in questa selezione i prodotti idonei a un determinato stile di vita. Sono stati analizzati 92.280 prodotti del mondo alimentare dell’Osservatorio Immagino e sono stati selezionati quelli che riportano in etichetta o sul packaging claim e loghi come “idoneo a uno stile di vita vegetariano”, “idoneo a uno stile di vita vegano”, “halal”, “kosher”, “biologico”. Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti all’anno terminante a dicembre 2022 rispetto all’anno terminante a dicembre 2021.

Il segmento più rappresentativo del paniere del lifestyle è quello rappresentato dal “veg” (vegano e/o vegetariano), che nel 2022 ha superato i 2,1 miliardi di euro di giro d’affari, pari al 6,0% di incidenza sulle vendite totali del food. Rispetto all’anno finito a dicembre 2021, il trend a valore è stato positivo per un +3,6% mentre a volume è diminuito del -8,9% nonostante la crescita delle componenti pull (+1,9%) e push (+1,7%). Tra i 4.749 prodotti veg ad aver subito la performance più negativa a volume sono state le categorie dello yogurt greco colato skyr, delle mozzarelle, della maionese e della passata di pomodoro. Si colloca sempre nell’area dell’assenza di componenti provenienti dall’uccisione di animali il secondo agglomerato per giro d’affari: è quello dei 2.041 prodotti accompagnati dal claim “vegetariano”. Nel 2022 le loro vendite a valore sono aumentate del +4,6%, arrivando a oltre 1,4 miliardi di euro, mentre quelle a volume hanno vissuto un forte calo (-10,1%), in particolare per yogurt greco colato skyr, mozzarelle, maionese ed estrusi. Analogo il trend delle componenti di domanda e offerta (+2,3% ognuna). Volumi inferiori a quelli venduti nel 2021 anche per i 3.569 prodotti contrassegnati dal claim “vegano”. Nel 2022 il calo è stato del -5,8%, con i maggiori tagli registrati nelle passate di pomo- doro, negli estrusi, negli infusi (altri), nelle confetture, negli spalmabili base frutta e nelle merendine. Invece, a valore il giro d’affari è aumentato su base annua del +2,0%, andando a superare il miliardo di euro. Positivo l’apporto congiunto di domanda e offerta (rispettivamente +1,9% e +1,7%).

È arrivato a un soffio dagli 1,2 miliardi d’euro il fatturato realizzato in supermercati e ipermercati da parte degli 8.272 prodotti che in etichetta vengono definiti “bio”. Il 2022 conferma il trend negativo di questo paniere, che, nell’arco dei 12 mesi, perde un altro -2,3% a valore e, soprattutto, un -9,4% a volume. A pesare è soprattutto la diminuzione della componente di domanda (-2,1%) a fronte di una componente di offerta piuttosto statica (-0,2%).

Tra le categorie merceologiche i maggiori cali a valore riguardano latte fresco, confetture e spalmabili base frutta, gallette e pasta integrale/farro/ kamut/base legumi mentre a volume si segnalano latte fresco, confetture e spalmabili base frutta. Completano l’universo del lifestyle i due claim attribuiti ai prodotti realizzati secondo le prescrizioni dettate da altrettante religioni. Sono 1.641 le referenze certificate come rispettose della religione ebraica e, quindi, segnalate come “kosher”. Nel 2022 hanno visto aumentare del 6,2% il giro d’affari, vicino agli 824 milioni di euro, ma hanno subìto un calo del -4,0% dei volumi venduti, accentuato nelle passate di pomodoro, nell’olio extravergine d’oliva e nel caffè macinato. Tra le due componenti di mercato la domanda è stata più vivace dell’offerta (rispettivamente +4,8% e +1,5%). Indicatori commerciali tutti positivi, invece, per il segmento più piccolo per giro d’affari all’interno del mondo del lifestyle. Si tratta dei 486 prodotti certificati “halal”, e quindi realizzati nel rispetto della religione musulmana: nel 2022 hanno registrato una crescita del +7,3% a valore e del +1,7% a volume, unico caso del paniere lifestyle. Un risultato dettato soprattutto dalla componente push (+6,9%) rispetto a quella pull (+0,3%). Tra le categorie merceologiche ad aver registrato i migliori trend sono stati la pasta di semola e gli snack dolci, cresciuti sia a valore che a volume. Oi

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